![Page 1: IL DISSESTO IDROGEOLOGICO. IL DISSESTO IDROGEOLOGICO](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022062404/5542eb75497959361e8de8a3/html5/thumbnails/1.jpg)
IL DISSESTO IDROGEOLOGICO
![Page 2: IL DISSESTO IDROGEOLOGICO. IL DISSESTO IDROGEOLOGICO](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022062404/5542eb75497959361e8de8a3/html5/thumbnails/2.jpg)
IL DISSESTO IDROGEOLOGICO
![Page 3: IL DISSESTO IDROGEOLOGICO. IL DISSESTO IDROGEOLOGICO](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022062404/5542eb75497959361e8de8a3/html5/thumbnails/3.jpg)
PRINCIPALI TIPI DI DISSESTO IDROGEOLOGICO:
Crolli
Ribaltamenti
Scorrimenti
Espansioni laterali
Eolica
Idrica
![Page 4: IL DISSESTO IDROGEOLOGICO. IL DISSESTO IDROGEOLOGICO](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022062404/5542eb75497959361e8de8a3/html5/thumbnails/4.jpg)
STUDI AI FINI PREVENTIVI:
![Page 5: IL DISSESTO IDROGEOLOGICO. IL DISSESTO IDROGEOLOGICO](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022062404/5542eb75497959361e8de8a3/html5/thumbnails/5.jpg)
Principali opere ingegneristiche per controllare l’asportazione di terreno
attraverso le piene:• Briglie: costruzione di gradini lungo il corso del fiume che diminuiscono la velocità della corrente e l’asportazione di materiali.
• Argini artificiali: trattengono le eventuali esondazioni, devono essere costruiti calcolando uno spazio di sfogo per le acque.
• Serbatoi di piena e scolmatori: servono a diminuire le ondate di piena, convogliandole in appositi canali scolmatori, o in serbatoi.
• Sistemi di contenimento: servono a contenere l’ondata attraverso la costruzione di canali artificiali o bacini artificiali.
• Opere di rimboschimento: al fine di consolidare il terreno e di aumentare l’assorbimento dell’acqua e di evitare asportazione di terreno.
![Page 6: IL DISSESTO IDROGEOLOGICO. IL DISSESTO IDROGEOLOGICO](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022062404/5542eb75497959361e8de8a3/html5/thumbnails/6.jpg)
Principali opere ingegneristiche per controllare l’asportazione di terreno
delle frane:
• Evitare costruzioni, poiché queste possono causare grandi cedimenti e cambiamenti del comportamento del terreno provocando frane e smottamenti.
• Evitare sbancamenti ai fini costruttivi appesantendo versanti già a rischio ed evitare attraverso essi un aumento della pendenza.
• Incanalamento artificiale delle acque al fine di evitare la loro circolazione attraverso terreni instabili e procedere qui con un rimboschimento della vegetazione.
• Costruzione di muri di sostegno cercando di evitare smottamenti e caduta di materiali in zone particolarmente antropizzate.
![Page 7: IL DISSESTO IDROGEOLOGICO. IL DISSESTO IDROGEOLOGICO](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022062404/5542eb75497959361e8de8a3/html5/thumbnails/7.jpg)
Per realizzare un piano d’ intervento in caso di frane o alluvioni è necessario :
• Analizzare il territorio.• Sviluppare numerose carte tematiche.• Costruire il plastico del suddetto territorio.• Predisporre secondo la legge 225/92 piani d’ intervento al fine di salvaguardare l’ambiente e tutelare la vita delle persone.
![Page 8: IL DISSESTO IDROGEOLOGICO. IL DISSESTO IDROGEOLOGICO](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022062404/5542eb75497959361e8de8a3/html5/thumbnails/8.jpg)
![Page 9: IL DISSESTO IDROGEOLOGICO. IL DISSESTO IDROGEOLOGICO](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022062404/5542eb75497959361e8de8a3/html5/thumbnails/9.jpg)
• Costituzione geologica del monte Toc
• Avanzata degradazione del monte
• Eccessiva piovosità
• Sbancamenti• Costruzione di strade e canali• Disboscamento• Errori valutativi dei tecnici
![Page 10: IL DISSESTO IDROGEOLOGICO. IL DISSESTO IDROGEOLOGICO](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022062404/5542eb75497959361e8de8a3/html5/thumbnails/10.jpg)
Questa immagine rappresenta la diga costruita nella valle del Vajont in condizioni normali prima della terribile catastrofe.
![Page 11: IL DISSESTO IDROGEOLOGICO. IL DISSESTO IDROGEOLOGICO](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022062404/5542eb75497959361e8de8a3/html5/thumbnails/11.jpg)
Una gigantesca frana di materiali rocciosi, provenienti dal pendio dove appoggia la costruzione, cade nel bacino della diga del Vajont.
![Page 12: IL DISSESTO IDROGEOLOGICO. IL DISSESTO IDROGEOLOGICO](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022062404/5542eb75497959361e8de8a3/html5/thumbnails/12.jpg)
La grandissima pressione esercitata dalla caduta dei materiali rocciosi provocò uno spostamento di 50 milioni di mc di acqua che si innalzarono di 200 metri e si propagarono, una parte verso il lago, l’altra verso la diga che resistette all’onda d’urto ma venne scavalcata.
![Page 13: IL DISSESTO IDROGEOLOGICO. IL DISSESTO IDROGEOLOGICO](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022062404/5542eb75497959361e8de8a3/html5/thumbnails/13.jpg)
La situazione della valle del Vajont dopo la gigantesca inondazione dovuta alla terribile frana.
\\