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«Ci siamo illusi ed abbia-mo peccato di ingenuità, di-menticando che siamo in pie-na campagna elettorale e chec’è sempre qualche Zitarosadi turno pronto a specularesui bisogni della gente perraccattare qualche consensoper se stesso o per i propri so-dali». Così il vicepresidentedell’Anmic Mario D’Antuo-no, commenta la notizia dif-fusa dall’assessore Anna Fer-razzano e dal consigliereGiuseppe Zitarosa sulla ria-pertura del bando per l’as-sunzione di 38 unitá disabilipresso l’azienda ospedalieradi via San Leonardo. «Non ha

senso allargare il bacino direclutamento visto che i po-sti di lavoro disponibili ri-

mangono sempre gli stessi -dice il rappresentante del-l’associazione mutilati e in-validi. Si avrebbe solo il ri-sultato di far aumentare ilnumero dei concorrenti, ac-crescere la sensazione di unaguerra tra i poveri».

Ben diverso per l’associa-zione «sarebbe se gli stessipaladini, così pronti ad ali-mentare le polemiche inutili,utilizzassero le proprie ener-gie per pretendere il rigorosorispetto della legge 68 da par-te di tanti enti pubblici dellaprovincia che da anni fannoa gara per evitare di assume-re i lavoratori disabili».

Il presidente di Salerno in carica 5 anni

ConfcommercioArzano eletto

nel consiglio federale

Fitti in nero. Il Sunia: «In città molti proprietari di casa sfruttano gli studenti fuori sede»

«Contratti? Un paio all’anno»La denuncia del sindacato inquilini: poche locazioni registrate

Guido Arzano, presidente dellaConfcommercio Salerno, è stato elettocomponente nel Consiglio confederaledella Confcommercio – Imprese perl’Italia, nel corso dell’assemblea gene-rale che si è tenuta a Roma. Il consi-glio, che resterà in carica per i prossi-mi cinque anni, è composto da 50membri che rappresentano le miglioririsorse territoriali d’Italia. Arzanoconferma così la sua leadership sulterritorio. Con la sua elezione si rin-saldano i rapporti tra Salerno e la

Campaniacon il sistemaconfederale.L’Assembleadi Confcom-mercio - Im-prese per l’I-talia, in rap-presentanzadelle 740milaimprese asso-ciate, ha rie-letto inoltreCarlo San-galli alla gui-

da della Confederazione per il prossi-mo quinquennio 2010-2015.

Le linee guida per il prossimo quin-quennio sono sintetizzabili nella ne-cessità di un forte impegno per la cre-scita del Paese e delle imprese e nelruolo dell’economia dei servizi comemotore degli incrementi di produtti-vità dell’economia italiana.

Due le vie indicate per accelerare itimidi segnali di ripresa: la riformadel sistema fiscale ed una compiutapolitica per i servizi che si affianchialla politica industriale. (f.l.)

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rio. E pensare che in questianni sono anche aumentatele registrazioni, visto che gliinquilini stanno pretenden-do dai proprietari un contrat-to reale, per poter così acce-dere ai benefici previsti daicontributi alloggiativi».

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Salerno centro di spende inmedia sui 300 euro. «Se molti-plichiamo per tre o quattroinquilini si arriva a cifre benal di sopra della media delmercato immobiliare e, ov-viamente, tutto in nero», ag-giunge De Simone.

Secondo il Sunia, il feno-

meno dell’evasione fiscale le-gata al mondo immobiliareriguarda non riguarda sologli studenti o gli extracomu-nitari, i più colpiti in questogiro illecito. «A Salerno icontratti di fitto in nero rag-giungono il 70-80 per centodel totale - spiega il segreta-

A sinistra,il segretariodel SuniaLiborioDe SimoneSopra,un annunciodi fitto

Spesso è anche difficile districarsi tratutti gli annunci e le limitazioni impostedai proprietari: no matricole, no coppie,no fumatori o no animali domestici. Di-nieghi anche per richieste di breve dura-te. Perché l’accordo sul posto letto o sullastanza fittata agli studenti fuorisede sipreferisce di media o lunga durata. Ben

venga dunque il fitto di un anno, mai pre-sentarsi per chiedere la disponibilità diun tetto per tre quattro mesi. Due le cer-tezze: niente contratti e prezzi ormai allestelle. Il sindacato degli inquilini stimain questo settore un massimo di due con-tratti registrati all’anno in città e nessu-no nella zona del campus di Fisciano.

di Luigi Colombo

Praticamente un sommer-so che nella Valle dell’Irnoraggiunge il 100 per cento,mentre a Salerno città vi siaccosta paurosamente. Se-condo la Guardia di Finanza,in Italia, i proprietari riesco-no a risparmiare circa quat-tro miliardi di euro all’annodi tasse.

E la città di Salerno sta ve-locemente scalando la classi-fica italiana per numero dilocazioni in nero. «La situa-zione è molto ingarbugliata,per usare un eufemismo -dice il segretario provincialedel Sunia, il sindacato inqui-lini, Liborio De Simone. Glistudenti sono i più sfruttatiin questa situazione. Da quel-lo che risulta al nostro sinda-cato la media dei contratti re-gistrati nella città di Salernoper gli studenti è di uno odue. Nei comuni della Valledell’Irno, più vicini al cam-pus universitario di Fiscianonon siamo a conoscenza diregolari contratti sottoscrit-ti».

Per una stanza singola a

Solo il 20 per cento degli affittuari è in regolaPreoccupa il nuovo mercato delle “stanze”E nei pressi del Campus la situazione peggiora

Chiesto un incontro urgente al prefetto con i proprietari della società

Lavoratori senza stipendio da gennaioLevata di scudi all’Istituto Vigilantes

Guido Arzano

Il vicepresidente D’Antuono: «Evitiamo le strumentalizzazioni elettorali»

Assunzioni di 38 disabili all’ospedaleL’Associazione invalidi contro il bando

L’ospedale di via San Leonardo

Con una nota indirizzata aprefetto e questore, nonchéalla direzione provinciale dellavoro, il segretario Unal(Unione nazionale autonomadel lavoro), Francesco Pelle-grino solleva la vertenza deilavoratori della “Vigilantes”,il corpo di guardie giurate,che dallo scorso mese di gen-naio non hanno ancora per-cepito gli stipendi (che dacinque anni vengono corri-sposti in due frazioni).

Ma non è tutto. Secondo ledimostranze di Pellegrino lasocietà «da oltre cinque anninon fornisce la divise» ed an-cora «totale mancanza di

rimborso spese alle guardieche vengono inviate in servi-zio». Pellegrino evidenzia

un’altra grave mancanza del-la società di vigilanza, ovve-ro «il mancato rinnovo dellaconvenzione presso il poligo-no di tiro che costringe leguardie giurate a pagare ditasca propria le prove di tiroche, invece, come previstodal contratto nazionale, do-vrebbero essere a carico del-l’Istituto».

Per questi motivi Pellegri-no invita prefetto e questoredi «verificare le capacità eco-nomiche dell’Istituto e di fis-sare un incontro a breve ter-mine con la proprietà per ri-solvere le problematiche cheaffliggono i lavoratori».

Una guardia giurata

Il magazine di Confindustriadedicato al voto per la RegioneDa sabato sarà in distribu-

zione, nelle edicole dei capo-luoghi di Salerno, Avellino,Benevento, Caserta e Napoli,il nuovo numero CostoZero, ilmagazine di Confindustria.L’edizione di marzo sarà dedi-cata alle idee degli industrialiper lo sviluppo della Regione,in vista delle imminenti ele-zioni. Da segnalare l’editoria-le del presidente campanoGiorgio Fiore, “Poche scelte, ma mirate ed ef-ficaci. Questa è la politica che vogliamo”, e icontributi contenuti nel servizio di copertinadedicato alle elezioni regionali. Nel dossierCampania, curato da Raffaella Venerando,gli industriali chiedono «la svolta». Commen-ti e interventi da parte dei presidenti dellesedi provinciali di Confindustria AgostinoGallozzi (Salerno), Silvio Sarno (Avellino),Cosimo Rummo (Benevento), Antonio DellaGatta (Caserta) e di Gianni Lettieri, presi-dente Unione Industriali di Napoli.

Agostino Gallozzi

Presentato il libro di Leogrande sul lavoro dei clandestini nel comparto agricolo

Nelle nostre campagne i nuovi schiaviArrivano dall’Africa e dal-

l’Europa dell’est, alla ricercadi una vita migliore rispetto aquella buia da cui sono fuggi-ti, ma ad attenderli ci sonosolo violenza, soprusi e pochieuro in cambio di un lavorosovrumano, sotto la sorve-glianza di “caporali” dellaloro stessa nazionalità. E se siribellano, finiscono “sotto l’al-bero degli ulivi”, in gergo pu-gliese, in altre parole“scom-paiono” misteriosamente.

Sono i nuovi schiavi di “Uo-mini e caporali”, prezioso li-bro del giornalista e scrittorepugliese Alessandro Leo-grande, che ha presentato ilsuo volume, ieri sera, nell’au-ditorium di Salerno Energia,nell’ambito della rassegna“Un Teatro nuovo nuovo”. Pa-gine di vita da brivido emerse

grazie alla denuncia di tre po-lacchi “evasi” da un vero eproprio lager, vittime di uninaudito sfruttamento umanoche rappresenta le fondamen-ta su cui si basa il processoagricolo odierno.

«Indipendentemente dalluogo fisico su cui sono incen-trate le vicende narrate che siriferiscono ad episodi avvenu-ti tra il 2004 e il 2007 in Puglia,la struttura della schiavitù èidentica in tutto il sud – haspiegato l’autore che riescecon grande maestria a narra-re la più grande trasformazio-ne antropologica mai raccon-tata – l’Italia è seconda nellaproduzione di pomodori, macirca il 35% viene raccolto inPuglia e trasformato in Cam-pania». Anche la nostra regio-ne, dunque, è coinvolta in un

processo agricolo basato sullosfruttamento di stranieri. «Sesu 100 imprenditori, 30 sfrut-tano stranieri, è inevitabileche il numero di questi ultimisia destinato a crescere, persopravvivere alla concorren-za sleale provocata dalloschiavismo», ha continuatoLeogrande.

«Nella Piana del Sele trovia-mo quattro nuovi S.NicolaVarco – ha osservato, infine, ilrelatore, Ernesto Scelza – aseguito del blitz del novembrescorso, voluto da Maroni, in-fatti, si sono andati a crearetanti altri piccoli ghetti accan-to a quelli già esistenti. La po-litica dovrebbe imparare adagire pensando ai medi e lun-ghi periodi e non all’immedia-to e a fini elettorali».

Marilia Parente

EDITORIA“Il Guiscardo” analizzai temi economici

Una finestra settimana-le con vista sui temi dell’e-conomia, della politica edella cultura in provinciadi Salerno. Sono gli ingre-dienti de il Guiscardo, ilnuovo settimanale di ap-profondimento politico,economico e culturale, di-retto da Gigi Caliulo, invendita nelle edicole dellaprovincia di Salerno davenerdì 19 marzo al prezzodi un euro (24 pagine, informato tabloid). «Voglia-mo consegnare ai nostrilettori - spiega Caliulo -uno strumento “diverso”dagli altri organi di infor-mazione cartacei. Non vo-gliamo sostituirci ad altrerealtà ma essere un utile“complemento”».

LA CITTA’ MARTEDÌ 9 MARZO 2010

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