29/04/2016
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A cura di:
Dott. Antonio Pazonzi
IL RAPPORTO DI LAVORO
Argomento:
L’AMMINISTRATORE DATORE DI LAVORO.
OBBLIGHI E RESPONSABILITA’ NEI CONFRONTI DEI DIPENDENTI
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Gli interventi di conservazione necessari nei fabbricati possono essere: PULIZIA MANUTENZIONE IMPIANTI ORDINARIA E SPECIALIZZATA GIARDINAGGIO INTERVENTI DI MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA SULLA STRUTTURA VIGILANZA - CUSTODIA ASSISTENZA AI BAGNANTI Chi valuta a chi affidare tali attività?
L’amministratore di condominio, in quanto
rappresentante legale del condominio, assume la figura
di “datore di lavoro”
Nel condominio si può verificare la necessità di instaurare
rapporti di lavoro al fine di poter svolgere determinati servizi
necessari al mantenimento, al miglior godimento ed alla
sicurezza del bene comune.
Quali possono essere i rapporti di lavoro subordinato che
assume il condominio, in persona dell’amministratore pro-
tempore?
Il quadro normativo che disciplina questi
possibili rapporti è complesso
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IL CONDOMINIO
DATORE DI LAVORO
MANUTENZIONE DI UN
CONDOMINIO
PULIZIA
MANUTENZIONE
IMPIANTI
GIARDINAGGIO
INTERVENTI DI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
VIGILANZA
MANUTENZIONE
ORDINARIA
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Nel condominio si può verificare la necessità di instaurare rapporti di lavoro al fine di poter svolgere determinati servizi necessari al mantenimento, al miglior godimento ed alla sicurezza del bene comune.
rapporti di lavoro subordinato, assumendo il condominio in persona dell’amministratore pro-tempore in quanto rappresentante legale, la figura di datore di lavoro.
Vi è un quadro normativo che disciplina
questi possibili rapporti.
Il condominio datore di lavoro
Manutenzione / Conservazione
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L’art. 2094 del codice civile definisce:
chi è il prestatore di lavoro subordinato
quali sono gli elementi che sono presenti nel rapporto tra questi ed il datore di lavoro. la subordinazione;
l’impiego di mezzi forniti dal datore di lavoro;
l’orario di lavoro.
La natura del rapporto giuridico è un contratto a prestazioni corrispettive dove i contratti collettivi di lavoro assumono un ruolo fondamentale.
IL RAPPORTO DI LAVORO
CONDOMINIO
LAVORATORE
AMMINISTRATORE
RAPPRESENTATO
ASSUME CONTRATTO COLLETTIVO
- la subordinazione;
- l’impiego di mezzi
forniti;
- l’orario di lavoro.
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CONTRATO L.72/2012;L.183/2014
INQUADRAMENTO del
LAVORATORE
Il datore di lavoro deve valutare, in base
al tipo di esigenza e di profilo
professionale richiesto, le modalità con
le quali intende far svolgere la
prestazione lavorativa
subordinata subordinata
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il prestatore di lavoroil prestatore di lavoro
Art. 2095.C.C. Categorie dei prestatori di lavoro.
I prestatori di lavoro subordinato si distinguono in dirigenti,
quadri, impiegati e operai.
………………………,in relazione a ciascun ramo di
produzione e alla particolare struttura dell'impresa, determinano i requisiti di appartenenza alle indicate
esistono 4 categorie di lavoratori subordinati:
1.dirigenti
2.quadri
3.impiegati
4.operai
i soggetti del rapporto di lavoro subordinato
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dirigenti
si distinguono in tecnici ed amministrativi,
si tratta di lavoratori che ricoprono nell’azienda
un ruolo di alta professionalità ed autonomia caratterizzato dal potere decisionale
quadri
pur non appartenendo alla categoria dei dirigenti svolgono
funzioni di rilevante importanza ai fini dello sviluppo e dell’attuazione degli obiettivi
d’impresa
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impiegati
sono coloro che svolgono attività intellettuale. Si distinguono in
impiegati di concetto che svolgono funzioni di grado elevato ed hanno facoltà d’iniziativa (ad es. capo magazzino), impiegati d’ordine che svolgono attività intellettuale ma di tipo esecutivo (ad es. contabile o la segretaria)
operai sono coloro che svolgono lavoro manuale, si distinguono in:
specializzati:
se eseguono un lavoro complesso per il quale è necessaria una
specifica capacità tecnica acquisita con tirocinio;
qualificati:
se svolgono un lavoro normale per cui occorre una specifica
cognizione;
comuni:
se eseguono lavori semplici, dopo un breve periodo di pratica;
manovali:
se eseguono lavori generici di manovalanza;
apprendisti:
se svolgono un periodo di tirocinio per conseguire la capacità
tecnica per diventare operai di una categoria superiore.
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Il datore di lavoroIl datore di lavoro
chi da ad altri un lavoro alle proprie dipendenze in cambio di retribuzione.
Va tuttavia precisato che non tutti i datori di lavoro sono imprenditori!
Instaurazione del contratto di lavoro
subordinato
per la sussistenza di qualsiasi contratto:
1)accordo tra le parti: Presupposto essenziale è che lo scambio
delle volontà tra i due contraenti sia avvenuto liberamente (senza violenza o raggiri) e senza errori (essenziali e riconoscibili) circa i termini dello scambio;
2) causa: Nel contratto di lavoro ci deve essere scambio tra lavoro e retribuzione;
3) oggetto: il contenuto delle prestazioni ossia la retribuzione per il datore di lavoro e le mansioni per il lavoratore;
4) Forma: Nel contratto di lavoro la forma è generalmente libera, cioè non è richiesto un particolare modo di concludere il contratto tranne le seguenti ipotesi in cui è obbligatoria la forma scritta:
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Sindacato Amministratori
Condominiali ed Immobiliari
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Sindacato Amministratori
Condominiali ed Immobiliari
è il contratto stipulato dai sindacati che rappresentano i datori di lavoro ed i
lavoratori, per regolare i rapporti di lavoro di una data categoria professionale
livelli del contratto livelli del contratto
nazionale nazionale
aziendale aziendale
locale locale
regola gli aspetti generali regola gli aspetti generali
efficacia efficacia ex art. 39
Costituzione
ex art. 39
Costituzione erga omnes erga omnes
regola in mejus gli
aspetti particolari
regola in mejus gli
aspetti particolari
IL CONTRATTO COLLETTIVO
IL CONTRATTO COLLETTIVO
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La formazione del futuro amministratore il
«PRATICANTE»
IL NOSTRO CCNL –amministratori
condominiali
APPRENDISTATO DI
ALTA FORMAZIONE
giovani sotto i 30 anni,
dell’APPRENDISTATO
DI ALTA FORMAZIONE.
importante obbligare i
giovani apprendisti a
frequentare, all’interno
delle ore contrattuali, i
corsi obbligatori base di
72/90 ore, già oggi in
vigore
Si caratterizza per l’alternanza di momenti
lavorativi, nella sede del datore di lavoro,
e momenti di formazione, all’università
l’apprendistato di alta formazione può
essere stipulato prima del
conseguimento di un titolo di studio
universitario: laurea triennale, laurea
magistrale, laurea magistrale a ciclo
unico, master di 1° e 2° livello, dottorato
di ricerca.
LAVORATORE
DIPENDENTE
IL TIROCINIO
IL NOSTRO CCNL –amministratori
condominiali
Il Tirocinio non costituisce un rapporto di lavoro subordinato ma è una
forma d’inserimento temporaneo all’interno dello Studio
POSSIBILITA’’
TIROCINIO (1 anno)+ Apprendistato (3
anni)
TIROCINIO (1 anno)+ Lavoro Progetto (2/3
anni)
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APPRENDISTATO DI
ALTA FORMAZIONE
La formazione del futuro amministratore il
«PRATICANTE»
l’apprendistato di ricerca si può attivare
per lo svolgimento di attività di ricerca su
tematiche di interesse del datore di lavoro. In
questo caso, non è necessario che
l’apprendista sia iscritto a un percorso
universitario. Il periodo di apprendistato si
conclude nel momento in cui la ricerca viene
portata a termine
Alla fine del periodo di apprendistato, il datore di lavoro e l’apprendista
possono recedere dal rapporto di lavoro. In assenza di recesso, il
rapporto prosegue a tempo indeterminato
LE REGIONI EROGANO DEI CONTRIBUTI
La formazione del futuro amministratore il
«PRATICANTE»
LAVORO A
PROGETTO
Predisposizione di
UN PREGOETTO
della DURATA di
24/36 mesi PROGETTO incentrato sulla normativa
• Urbanistica;
• Condominiale;
• Contabile, tributaria;
• Lavoristica;
• Della sicurezza degli edifici .
LAVORATORE AUTONOMO
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Legge 10 dicembre 2014, n.183;D.lgs n.80 ed 81 /2015Legge 10 dicembre 2014, n.183;D.lgs n.80 ed 81 /2015
“JOBS ACT”“JOBS ACT”
PILLOLE di NOVITA’…PILLOLE di NOVITA’…
Il contratto a tutele crescenti
SI PROPONE DI ALLINEARE LA NOSTRA
DISCIPLINA DEI LICENZIAMENTI ALLO
STANDARD PREVALENTE NELLA UE
PASSANDO DA UN REGIME:
DI DIRITTO DI PROPRIETA’ DEL POSTO DI
LAVORO(reintegrazione)
FONDATO SU DI UNA REGOLA DI
RESPONSABILITA’(responsabilità limitata a un
indennizzo)
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Non è un tipo di contratto che si affianca ad altri
É la nuova disciplina sanzionatoria per i licenziamenti
(esclusi i dirigenti)
Si applica solo ai lavoratori assunti a tempo
indeterminato dopo l’entrata in vigore del decreto (7
marzo 2015)
Si applica anche alle conversione dei contratti a
termine
Per decidere se un licenziamento è legittimo o
illegittimo valgono le solite definizioni (giusta causa e
giustificato motivo)
L’indennizzo economico: rimedio generale
Certo (NON C’E’ PIU’ la
discrezionalità del giudice nella
determinazione del quantum )
Crescente… con
l’anzianità di servizio
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Aziende con meno di 15 dipendenti
NO reintegrazione, salvo il caso di discriminazione, nullità non confermata
in giudizio Indennità dimezzate
• in causa: 1 mensilità per anno di servizio
(minimo 2) ;
• nella conciliazione: 0,5 mensilità per anno
di servizio (minimo 1) Massimo 6
mensilità
La stessa disciplina si applica ai licenziamenti per
inidoneità
Licenziamento orale, nullo o
discriminatorio
Rimane la vecchia disciplina
Reintegrazione
+
indennità non inferiore a 5
mensilità(retribuzioni dal licenziamento
alla reintegrazione)
+
contributi previdenziali e assistenziali
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Conciliazione rapida
Possibilità di offrire al lavoratore, in sede protetta ed
entro 60 giorni dal licenziamento, un assegno
circolare di importo pari a 0,5 mensilità per anno
di servizio (minimo 1) Massimo 6 mensilità,
che non costituisce reddito imponibile né a fini
fiscali né a quelli contributivi
Stabilizzazioni dei collaboratori e
delle e
limiti
Stabilizzazioni dei collaboratori e
delle partite iva: regole, condizioni e
limiti
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NOVITÀ:
A PARTIRE DAL 1° GENNAIO 2016, SARÀ POSSIBILE
ASSUMERE CON CONTRATTI A TEMPO
INDETERMINATO TUTTI QUEI SOGGETTI CHE HANNO
AVUTO RAPPORTI DI:
COLLABORAZIONE A PROGETTO
TITOLARI DI PARTITA IVA,
«Condono» per i contratti di lavoro
autonomo
Contratti di collaborazione continuativa e coordinata e contratti
di lavoro autonomo (con IVA) se assunti con contratto di
lavoro subordinato a tempo indeterminato
Estinzione delle violazioni in materia contributiva e fiscale
connesse all’eventuale erronea qualificazione del
rapporto di lavoro. NON per v i o l a z i o n i g i à accertate prima
dell’assunzione
Il datore non può recedere dal rapporto nei 12 mesi successivi
all’assunzione, salvo giusta causa o giustificato motivo
soggettivo
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L’esonero non si applica per le assunzioni con contratto di apprendistato
e con contratto di lavoro intermittente (a chiamata).
Non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni di aliquote contributive
attualmente vigenti, ad eccezione di:
•Garanzia Giovani
•Lavoratori disabili (art. 13 L. 68/99)
•Incentivo giovani genitori (D.M. Gioventù 2010)
•Giovani entro 29 anni (art. 1 D.L. 76/13)
•Lavoratori mobilità L.223/91 per il 50% dell’indennità
•Percettori di ASPI per il 50% dell’indennità
In conseguenza dell’introduzione di questo beneficio a decorrere dal
1°gennaio 2015 sono soppresse le agevolazioni per l’assunzione a tem
po indeterminato di lavoratori disoccupati o cassaintegrati da almeno
24 mesi(legge 407/90).
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Per le assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal 1° gennaio al 31 dicembre 2016 è previsto uno sconto dei contributi INPS per una durata massima di (24 mesi) per un totale massimo di 3.250
all’anno. Il bonus sarà fruibile anche da parte dei datori di lavoro che
intendano stabilizzare lavoratori già presenti in azienda, ovvero procedano con la trasformazione di un contratto di lavoro a termine o
a progetto in tempo indeterminato.
L’ESONERO CONTRIBUTIVO PER LE ASSUNZIO
NI A TEMPO INDETERMINATO
IL CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI
COME FUNZIONA L’INCENTIVO PREVISTO NELLA LEGGE DI
STABILITA’:
campo di applicazione: nuove assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti effettuate
tra 1° gennaio ed il 31 dicembre 2016
ammontare dello sgravio: 100% di decontribuzione ai fini Inps per 3 anni; importo massimo di 3.250 su base annua (resta
contribuzione Inail)
destinatari: datori di lavoro privati (escluso il settore agricolo)
casi in cui non si applica: - NO per assunzione di lavoratori che nei 6 mesi precedenti siano risultati occupati a tempo
indeterminato presso qualsiasi datore di lavoro;
- NO per assunzione di lavoratori per i quali il beneficio sia già stato usufruito in relazione ad
una precedente assunzione a tempo indeterminato;
- NO per datori di lavoro che hanno avuto rapporti a tempo indeterminato con lo stesso
soggetto nei 3 mesi precedenti la data di entrata in vigore della legge di Stabilità 2015 (si
conteggiano anche le società controllate o collegate)
casi di non cumulabilita’ dell’incentivo: NO cumulo con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa
vigente
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RIFLESSIONI SUGLI INCENTIVI PER IL NUOVO “CONTRATTO
A TUTELE CRESCENTI”
- TAGLIO DELL’IRAP: una forte boccata di ossigeno per TUTTE le
aziende!!! Questa riduzione del costo del lavoro era opportuno collegarla ad
un meccanismo selettivo che premia le SOLE aziende che incrementano la
base occupazione o fanno investimenti
- DECONTRIBUZIONE TOTALE PER 2 ANNI: le nuove assunzioni a
tempo indeterminato effettuate a partire dal 1 gennaio 2016 fino al 31
dicembre 2016, non costeranno quasi “nulla” alle azienda in termini di
contributi per 2 anni (la contribuzione Inail, invece, resterà).
.
IL CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI
NASCE IL NUOVO CONTRATTO:…………………….
RETRIBUZIONE DI RIFERIMENTO: CCNLANACI -SACI
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ANALIZZIAMO IL CREDITO INPS ( €8.060,00 ) :…………………….
CONDIZIONI PER USUFRUIRNE :
UGUALE PER TUTTI IN BASE AI VARI CONTEGGI
CONTRIBUTIVI ESEGUITI MESE PER MESE 1
+ =
ANALIZZIAMO IL CREDITO INPS ( €8.060,00 ) :…………………….
PROBABILI CONDIZIONI PER USUFRUIRNE :
1
AUTOCERTIFICAZIONE RILASCIATA DAL FUTURO DIPENDENTE
2 CERTIFICATO RILASCIATO DALL’AGENZIA DELL’IMPIEGO NON VERRA’ PIU’ RILASCIATO
Nel contratto di assunzione si potrebbe inserire una condizione che potrebbe essere la seguente: ……..avendo Ella assicurato oppure dichiarato che nei sei mesi precedenti l’assunzione si trovava nella situazione di : •DISOCCUPATO DA ALMENO SEI MESI; •OCCUPATO CON UN CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO …oppure……..DI APPRENDISTATO………oppure………………. NON AVER già usufruito del beneficio contributivo in
relazione ad una precedente assunzione a tempo
indeterminato dei benefici previsti dalla L. 190/2014
3
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IL PART TIME - le clausole -
Clausole flessibili
variazione unilaterale da parte del datore di lavoro della
collocazione temporale della prestazione lavorativa,
con riferimento al giorno, alla settimana al mese o
all’anno, anche nei contratti a termine.
Possono essere previste per tutti i tipi di part time
(orizzontale, verticale o misto).
Clausole elastiche Sono clausole che permettono, previo rispetto delle condizioni più sotto elencati una variabilità, unilaterale da parte del datore di lavoro, in aumento della durata della prestazione lavorativa.
Le clausole elastiche sono previste esclusivamente per
il part time verticale o misto.
IL PART TIME
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IL PART TIME
IL PART TIME
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AUTONOMIA
AUTONOMIA
Definizione di "lavoro autonomo ( art 2222 CC):
E’ colui che si obbliga a compiere, a prezzo di un corrispettivo,
un'opera o un servizio con lavoro prevalentemente proprio e senza
vincolo di subordinazione nei confronti di un committente
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AUTONOMIA
AUTONOMIA
indici lavoro subordinato lavoro autonomo
oggetto della prestazione attività lavorativa opera come "risultato"
rischio della produzione a carico datore di lavoro a carico del lavoratore
subordinazione presente assente
organizzazione del lavoro datore di lavoro propria
orario di lavoro prestabilito non previsto
luogo di lavoro presso struttura aziendale presso l'incaricato *
presenza dipendenti no si
prestazione di lavoro a favore di una sola ditta a favore di più ditte
compenso periodico a compimento d'opera
In ogni caso occorre fare riferimento al concreto atteggiarsi del rapporto dal momento del suo installarsi a quello del successivo svolgimento non rilevando il mero ricorso al “nomen iuris”.
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Tipologie di lavoro :
elementi distintivi tra professionista e
collaboratore
esercita per professione abituale, ancorché non
esclusiva, senza vincoli di subordinazione, attività diverse da
quelle rientranti nell’esercizio di attività agricole e commerciali.
L’attività professionale è regolamentata dalla legge con iscrizione
in appositi albi o elenchi
esercita per professione abituale, ancorché non
esclusiva, senza vincoli di subordinazione, attività diverse da
quelle rientranti nell’esercizio di attività agricole e commerciali.
L’attività professionale è regolamentata dalla legge con iscrizione
in appositi albi o elenchi
rende prestazioni di servizio con caratteristiche di
collaborazione
rende prestazioni di servizio con caratteristiche di
collaborazione coordinata e continuativa o a progetto
se resa in forma abituale se resa in forma abituale
se resa in forma non abituale e in assenza, per
espressa della
subordinazione della
prestazione del
committente
se resa in forma non abituale e in assenza, per
espressa volontà delle parti, del vincolo della
subordinazione pur in presenza della continuità della
prestazione e delle direttive programmatiche del
committente
attività autonoma attività autonoma
attività parasubordinata attività parasubordinata
professionista
collaboratore collaboratore
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LAVORO A PROGETTO (CO.CO.PRO )
oppure
LAVORO COORDINATO e CONTINUATIVO (c0.co.co)
DEFINIZIONE DI ETERO-ORGANIZZAZIONE: art.2D.
Lgs. 81 /2015
A FAR DATA DAL 1°GENNAIO 2016, SI APPLICA LA
DISCIPLINA DEL RAPPORTO DI LAVORO
SUBORDINATO ANCHE AI RAPPORTI DI
COLLABORAZIONE CHE SI CONCRETANO IN
PRESTAZIONI DI LAVORO ESCLUSIVAMENTE
PERSONALI, CONTINUATIVE E LE CUI MODALITA’ DI
ESECUZIONE SONO ORGANIZZATE DAL
COMMITTENTE ANCHE CON RIFERIMENTO AI TEMPI E
AI LUOGHI DI LAVORO
LAVORO A PROGETTO (CO.CO.PRO )
oppure
LAVORO COORDINATO e CONTINUATIVO (c0.co.co)
LE COLLABORAZIONI COORDINATE E CONTINUATIVE
Il collaboratore deve poter decidere in maniera autonoma su modi, tempi e
luogo di svolgimento della prestazione, ma l’attività lavorativa deve comun-
que collegarsi funzionalmente e strutturalmente all’organizzazione dell’im
presa.
La prestazione non deve essere occasionale, ma ripetuta nel tempo sulla
base di un accordo tra collaboratore e impresa committente
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LE COLLABORAZIONI A PROGETTO (CO.PRO.)
Si tratta di collaborazioni coordinate e continuative in cui l’attività
Prevalentemente personale è svolta senza vincolo di subordinazione
nei riguardi del committente.
Si caratterizza perciò per l’autonomia del soggetto che la svolge .L’attività
del collaboratore deve essere riconducibile a uno o più progetti specifici
determinati dal committente e gestiti autonomamente dal collaboratore.
Il progetto deve essere funzionalmente collegato a un determinato risul-
tato finale e non può consistere in una mera riproposizione dell'oggetto
sociale del committente.
LE PRESTAZIONI RESE DA TITOLARI DI PARTITE IVA
Le prestazioni lavorative rese da persone titolari di partita IVA, salva la
prova contraria, si considerano collaborazioni coordinate e
continuative, e quindi soggette alla disciplina prevista per i contratti a
progetto, se ricorrono almeno due delle seguenti ipotesi:
• la collaborazione con lo stesso committente abbia una durata
complessiva superiore a 8 mesi annui(anche non continuativi) per due
anni consecutivi (anni civili dal 1° gennaio al 31 dicembre);
• il corrispettivo costituisca più dell'80% dei corrispettivi annui percepiti
dal collaboratore nell'arco di due anni solari consecutivi (due periodi
consecutivi di 365 giorni, non necessariamente coincidenti con l'anno
civile);
• il collaboratore disponga di una postazione fissa di lavoro presso il
committente
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Tale presunzione non opera se la prestazione:
• è caratterizzata da competenze elevate, sia teoriche che
tecnico-pratiche ed è svolta da un soggetto titolare di un reddito
da lavoro autonomo non inferiore a 1,25 volte il livello minimo
imponibile ai fini del versamento dei contributi previdenziali di cui
all'articolo 1, comma 3 della legge n. 233/1990 (pari ad €
18.595,2 per l'anno 2016) (47,68X1,25X312);
• è svolta nell'esercizio di attività professionali per le quali sia
richiesta l'iscrizione in registri o albi.
Tutte quelle competenze e le rilevanti esperienze che conferiscono
professionalità al collaboratore, possono essere comprovate attraverso:
il possesso di un titolo rilasciato al termine del secondo ciclo del sistema
educativo di istruzione e formazione;
il possesso di un titolo universitario (laurea, dottorato di ricerca, master post
laurea);
il possesso di qualifiche o diplomi conseguiti al termine di una qualsiasi
tipologia di apprendistato (apprendistato per la qualifica e per il diploma
professionale; apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere;
apprendistato di alta formazione e ricerca);
Le competenze teoriche di grado elevato o capacità
tecnico-pratiche.
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il possesso di una qualifica o specializzazione attribuita da un
datore di lavoro in forza di un rapporto di lavoro subordinato e in
applicazione del contratto collettivo di riferimento. In tale ultima
ipotesi si ritiene tuttavia che solo una qualifica o specializzazione
posseduta almeno 10 anni possa garantire capacità tecnico-pratiche
derivanti da “rilevanti esperienze”);
lo svolgimento dell’attività autonoma in via esclusiva o prevalente
sotto il profilo reddituale, da almeno 10 anni.
FONTE: circolare n. 32 del 2012
I certificati, i diplomi o i titoli devono evidentemente essere pertinenti alla attività svolta dal collaboratore.
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IL LAVORO AUTONOMO… OCCASIONALE E
AUTONOMO OCCASIONALE
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34
Tipologie di lavoro - autonomo : particolarità
Il rapporto di lavoro occasionale*
il rapporto di lavoro
occasionale
deve essere connesso, per
definizione, a
situazione di contingenza
circostanza particolare circostanza particolare
accidentale
casuale
La collaborazione occasionale non va confusa con il
lavoro autonomo occasionale , trova la sua fonte normativa
negli articoli 2222 e seguenti del codice civile, non interessati
dalle modifiche introdotte dal d.lgs. 81/2015 e tuttora in vigore.
I caratteri differenziali del lavoro autonomo occasionale
rispetto alla collaborazione occasionale vanno individuati
tendenzialmente nel carattere episodico dell'attività e (ii) nell'
assenza del coordinamento con l'attività del committente.
IL LAVORO AUTONOMO…OCCASIONALE E
AUTONOMO OCCASIONALE
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L’OCCASIONALITA’ NEL RAPPORTO DI
LAVORO….AUTONOMO
PREMESSA
PER ESSERE TALI DEVONO AVERE LE SEGUENTI CARATTERISTI
sporadiche ed episodiche: questo limite riguarda
principalmente il soggetto collaboratore. Egli non potrà compiere un
numero troppo elevato di collaborazioni aventi il medesimo oggetto
ed allo stesso modo non potrà svolgere troppe collaborazioni in un
anno con il medesimo soggetto altrimenti potrebbe essere contestata
la continuità o, ad esempio, il lavoro dipendente;
non organizzate: la mancanza di una organizzazione, minima,
"sostiene" l'esercizio senza professionalità ed abitualità della
prestazione;
L’OCCASIONALITA’ NEL RAPPORTO DI
LAVORO….AUTONOMO
non professionali: l'attività prestata, in quanto
occasionale, deve necessariamente essere diversa da quella
svolta dal prestatore nell'ambito della propria attività
professionale;
a portata limitata: il legislatore indica espressamente
un limite temporale (durata non superiore a giorni 30 - trenta)
ed un limite quantitativo (i compensi percepiti nell'anno solare
non devono essere superiori a € 5000 - cinquemila lordi)
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L’OCCASIONALITA’ NEL RAPPORTO DI
LAVORO….AUTONOMO
Si può definire lavoratore autonomo occasionale chi si
obbliga a compiere, dietro corrispettivo, un opera o un
servizio con lavoro prevalentemente proprio, senza
vincolo di subordinazione, ne potere di coordinamento
del committente in via del tutto occasionale.
ATTO SCRITTO ?
La legge non prevede espressamente che l’attività di lavoro autonomo
occasionale venga formalizzato attraverso un contratto scritto.
per dimostrare la fonte del reddito percepito è
raccomandabile formalizzare il rapporto, in moda da
tutelare entrambe le parti, il lavoratore autonomo e il
datore di lavoro.
IL CONCETTO di «VALIDA DOCUMENTAZIONE
FISCALE»
versamento delle ritenute d’acconto tramite il modello
F24;
rilevazioni contabili aggiornate e puntuali;
presenza della certificazione delle ritenute subite;
indicazione del percipiente nel modello C.U./ modello
770;
corretta applicazione, trattenuta e versamento della
contribuzione Inps in caso di superamento della
soglia di 5.000,00 euro.
Si ritiene idonea ad evitare l’applicazione della maxisanzione la
presenza di tutta quella documentazione fiscale obbligatoria
attinente e riferibile al periodo oggetto di accertamento quale:
FONTE: Minister Lavoro, Circ.n°38 del 2010-Nota n° 16920 del 9.10.2014
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LAVORO ACCESSORIO
(VOUCHER)
LAVORO ACCESSORIO
(VOUCHER)
Più flessibile l'uso del voucher (lavoro accessorio) come
sistema di pagamento in tutti i settori, quindi anche nel
mondo del condominio
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LAVORO ACCESSORIO
(VOUCHER)(D.lgs n.81/2015)
La normativa non fa più riferimento alla caratteristica
dell’occasionalità. Unico limite all'uso sarebbe dunque il
tetto massimo di pagamento oltre il quale non si può
andare: il lavoratore può guadagnare fino a
7.000(NETTI)Lordi € 9310 pari a n° 931 voucher da 10 €
nel corso dell'anno.
Unico limite all'uso il tetto massimo di pagamento oltre il
quale non si può andare: il lavoratore può guadagnare fino
a 7.000 euro netti in voucher nel corso dell'anno, con
riferimento alla TOTALITA’ dei committenti.
Per i prestatori il limite per le prestazioni rese nei confronti
del singolo committente imprenditore o professionista è
fissato a 2020 per l’anno 2016 per un importo lordo di 2.693
euro,
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Come si traduce in un Condominio ?
Un complesso residenziale dove nelle giornate d’estate sia
necessario ingaggiare un bagnino che supervisioni la piscina
Un giardiniere che, nel periodo di potatura, sia chiamato a tagliare
i rami degli alberi del giardino di un piccolo condominio
Nel caso in cui un custode dia le dimissioni, la persona
subentrante potrebbe affiancarlo per due o tre giorni, per il
passaggio di consegne, ed essere pagata per questo limitato
periodo con i voucher
Per lo sgombro del solaio/cantina da oggetti inutili o quando la
cantina si sia allagata e debba essere ripulita
DA EVITARE
le situazioni che richiedono un impegno assimilabile al
lavoro di tipo subordinato
una sostituzione maternità all’interno della portineria
gli interventi di manutenzione specializzata, come quelli
all’impianto elettrico o idrico,
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Per provare a evitare che ciò avvenga, il decreto legislativo
81/2015 attuativo del Jobs Act ha previsto una sorta di
tracciabilità (ATTUALMENTE non in vigore(*)),ovvero
una nuova procedura telematica, da effettuare prima
dell’inizio della prestazione, attraverso cui comunicare alla
Direzione Provinciale del Lavoro i dati anagrafici del
lavoratore e il luogo della prestazione
Quando si instaura un rapporto di lavoro di tipo accessorio
non è d’obbligo elaborare una lettera d’incarico, ma il
consiglio è di redigerla comunque, così da sottolineare
il tipo di collaborazione ed escludere altre forme di
lavoro
(*) cfr dopo
Le imprese che li utilizzeranno dovranno comunicare
preventivamente, in modalità telematica:
• il nominativo ed il codice fiscale del lavoratore per il quale
verranno utilizzati,
• l'indicazione precisa della data e del luogo in cui svolgerà la
prestazione lavorativa
• la sua durata.
In arrivo correzioni per contrastarne
l’uso elusivo (fine maggio/Giugno 2016)
modalità di controllo analoga a quella già in essere per il
cosiddetto "lavoro a chiamata",
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Su quasi 115 milioni di VOUCHER acquistati nel
2015
88 milioni
RISCOSSI
80.960.000 ha
percepito somme
inferiori a € 2000
UTILIZZO
per piccoli
lavori
€27.000.000
restituiti e/o
rimborsati
LE PRESTAZIONI DI LAVORO
«GRATUITO» NEL CONDOMINIO
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LE PRESTAZIONI DI LAVORO «GRATUITO»
NEL CONDOMINIO
• A Roma, la signora Donatella, casalinga, si offre
volontaria per pulire le scale del condominio in cui
abita;
• A Latina , il signor Massimo, elettricista in pensione,
si propone per curare l’impianto elettrico del
condomino;
• A Milano, la signora Letizia, col pollice verde, si rende
disponibile per occuparsi, in maniera stabile, del
giardino condominiale.
Tali azioni però:
a) creano rapporti giuridici con rispettive obbligazioni;
b) espongono chi opera a dei rischi;
c) non possono essere svolte a titolo gratuito.
SONO VERE e PROPRIE PRESTAZIONI di LAVORO che,
come tali, vanno disciplinate e remunerate, pena
la possibilità di essere equiparate al
“lavoro nero”.
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Poniamo il caso che la signora Donatella si infortuni mentre pulisce le
scale:
in tale situazione, potrebbe verificarsi l’intervento di un ispettore dell’Inail,
che appurerebbe subito il configurarsi di lavoro sommerso, con le rispettive
salate,
maxi sanzioni (si va da 1.500 euro a 36.000 euro per ogni lavoratore).
andrà aggiunta anche la spesa per l’infortunio: l’Inail adotta Il principio
“dell’ automaticità delle prestazioni”, che consiste nel diritto alle
prestazioni economiche da parte dell’Istituto, anche se il lavoratore si
trova in una situazione di “illegalità”, come potrebbe palesarsi;
l’Istituto si rivarrà sul condominio/datore di lavoro, se quest’ultimo sarà
ritenuto penalmente e civilmente responsabile, per il fatto di aver
determinato l’infortunio
Intervallo temporale di irregolarita’ Importo sanzione
Fino a 30 giorni Da 1.500 a 9.000 euro
Da 31 a 60 giorni Da 3.000 a 18.000 euro
Oltre 60 giorni Da 6.000 a 36.000 euro
Il legislatore ha più volte ribadito che alla prestazione
lavorativa deve corrispondere una contropartita
( ART 36 DELLA COSTITUZIONE e ART 2094 del CC)
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Casi in cui è ammessa la gratuità
Se nell’amministrazione di un condominio vanno evitate le prestazioni di
lavoro gratuito , vi sono altresì dei casi in cui le medesime sono
ammesse.
Ad affermarlo, in modo chiaro, è stata la Corte di Cassazione, con la
sentenza del 26 gennaio 2009 n. 1833: «Ogni attività oggettivamente
configurabile come prestazione di lavoro subordinato si presume effettuata
a titolo oneroso, ma può essere ricondotta ad un rapporto diverso, istituito
"affectionis vel benevolentiae causa", caratterizzato dalla gratuità della
prestazione, ove risulti dimostrata la sussistenza della finalità di solidarietà
in luogo di quella lucrativa………».
Cosa fare
• Si potrà optare per l’inquadramento dell’attività, firmando
un contratto di lavoro subordinato a tempo ridotto;
• Ricorrere al lavoro accessorio
Le possibili conseguenze: anche a livello penale
per l’amministratore
In una situazione di illegalità di attività
che non sia regolata da un'apposita
disciplina contrattualistica di lavoro, si
corre il rischio di esporsi a problemi di
carattere non solo civile, ma anche
penale
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Le comunicazioni ai centri per l’impiego Le comunicazioni al Servizio competente (attuali Centri per l’impiego)
Instaurazione del rapporto di lavoro
(lavoratori subordinati, collaboratori coordinati e
continuativi (Art. 409 c.p.c.), soci lavoratori di cooperative,
associati in partecipazione (con apporto di lavoro), stagisti
e tirocinanti
Modifica
del
rapporto
di lavoro
Cessazion
e del
rapporto di
lavoro
La comunicazione deve avvenire il giorno precedente
l’instaurazione del rapporto di lavoro (vale a dire entro le
ore 24 del giorno precedente),mediante
documentazione avente data certa (procedura informatica
con validazione).
Entro i 5
giorni
successivi
all’evento
Entro i 5
giorni
successivi
la data di
cessazione
•• II modellimodelli
“Unificato Lav”: per le comunicazioni obbligatorie dei datori di
lavoro privati,
“Unificato Urg”: per le comunicazioni di assunzione effettuate in
casi di urgenza connessa ad esigenze produttive e per
malfunzionamento del sistema informatico;
“Unificato VARDatori”: per la comunicazione di variazione della
ragione sociale, del trasferimento d’azienda o di ramo di essa.
Modalità Modalità di trasmissionedi trasmissione
I moduli devono essere trasmessi esclusivamente per il tramite
dei servizi informatici resi disponibili dalle Regioni (Centri per
l’Impiego);
Per i datori di lavoro domestico la trasmissione dei moduli è
consentita SOLO ed ESCLUSIVAMENTE attraverso il sito
dell’INPS ( attraverso codice PIN personale)
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Le comunicazioni telematiche al collocamentoLe comunicazioni telematiche al collocamento
Sanzioni
Le violazioni ai termini previsti per le
comunicazioni ai Centri per l’Impiego sono
punite (art. 19, D.Lgs. 276/2003) con la
sanzione amministrativa da € 100 a € 500
.
LA TENUTA dei LIBRI
REGOLAMENTARI
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I libri regolamentari da istituire, tenere e conservare obbligatoriamente sono:
il libro di matricola,(ABOLITO DAL 18 AGOSTO 2008 fino al 18 agosto 2013obbligo di conservazione);
il libro Unico del Lavoro, suddiviso in due parti : presenze e Cedolino paga o cedolino,
il registro infortuni (NON PIU’in VIGORE).
I libri regolamentari
.
Il cedolino Paga ( Libro Unico del Lavoro)
Il cedolino Paga ( Libro Unico del Lavoro)
Cos’èCos’è
A Cosa ServeA Cosa Serve
Come è CompostaCome è Composta
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Il cedolino Paga è il prospetto che indica la retribuzione che il lavoratore
percepisce per un determinato periodo di lavoro
Il datore di Lavoro ha l’obbligo di consegnare ( Legge n° 4 del 1953) prospetto di paga ( la Busta Paga)
Esprime in termini monetari l’insieme dei rapporti che il lavoratore ha con:
Il Datore di lavoro (La Retribuzione)
Con lo Stato ( Le Imposte)
Con gli Enti Previdenziali (es. INPS)
COS’E’…..
COME E’ COMPOSTO IL LIBRO UNICO
Intestazione
Corpo
Parte T.F.R.
Parte Previdenziale
Parte Fiscale
Retribuzione Netta
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Intestazione
Corpo
Parte Previdenziale
Parte Fiscale
Parte T.F.R
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Retribuzione Netta Ferie, ex Fest.tà e R.O.L.
Presenze
Le norme che regolamentano il sistema
retributivo sono contenute:
Nelle leggi dello Stato.
Nei Contratti di Lavoro
Art.36 della Costituzione
Art.2099 del C.C.(Retribuzione)
Accordi Interconfederali
C.C.N.L.
Accordi Aziendali di Studio, ecc….
Legge n.4 del 1953 (Norme concernenti l’obbligo di corrispondere le retribuzioni ai
lavoratori a mezzo di prospetti di paga)
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Retribuzione DirettaRetribuzione Diretta
Retribuzione IndirettaRetribuzione Indiretta
Retribuzione DifferitaRetribuzione Differita
Retribuzione LordaRetribuzione Lorda
Retribuzione NettaRetribuzione Netta
LA STRUTTURA DELLA LA STRUTTURA DELLA RETRIBUZIONERETRIBUZIONE
LA RETRIBUZIONE NETTA E’ quella che va in tasca al lavoratore, è ciò che resta una volta che sono state
pagate le tasse, gli oneri pensionistici e assicurativi. Normalmente è l’ultima cifra in basso a destra. Si calcola così:
RETRIBUZIONE LORDA
- CONTRIBUTI PREVIDENZIALI (COMPRESO LA TRATTENUTA cas.po. oppure ENBIF)
= IMPONIBILE FISCALE
- TRATTENUTE IRPEF AL NETTO DELLE DETRAZIONI FISCALI
= SALARIO NETTO DA TRATTENUTE
-
+ ASSEGNO NUCLEO FAMILIARE
____________________________________
= RETRIBUZIONE NETTA PERCEPITA
IN BUSTA PAGA
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di norma la retribuzione deve essere corrisposta entro
la fine del mese di paga; in ogni caso i contratti possono prevedere anche
scadenze diverse: soprattutto nei confronti del personale
retribuito a ore, in considerazione della necessità di
conoscere prima le ore lavorate e poter calcolare la
retribuzione spettante
Il periodo di paga Il periodo di paga
esempio le categorie B5 del CCNL proprietari di fabbricato
Il periodo di paga Il periodo di paga
L'accordo 12 novembre 2012 ( CCNL Prop.Fabbricati )prevede quanto segue:
…Art. 112 bis
(Corresponsione retribuzioni)
1. Le retribuzioni di cui al presente Titolo saranno corrisposte, fatte salve
preesistenti prassi più favorevoli, entro e non oltre il giorno 10 del mese
successivo a quello di riferimento.
esempio del CCNL ANACI/SACI
L'accordo 14 dicembre 2012 (
CCNL Amministratori Condominiali)prevede quanto segue: …Art. 111
(Corresponsione retribuzioni)
…Il Lavoratore ha diritto a ricevere il corrispettivo del lavoro ordinario e
straordinario mensile alle normali scadenze. Tali scadenze dovranno essere
comprese entro i 15 giorni successivi al termine del mese cui la retribuzione
stessa si riferisce……
.
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Adempimenti previdenziali
1. Contribuzione obbligatoria
2. Compiti del datore di lavoro
1. Contribuzione obbligatoria
Sulla retribuzione lorda del lavoratore sono dovute somme a
titolo di contribuzione per il finanziamento di forma di natura
previdenziale ed assistenziale. La contribuzione è
conseguenza di disposizioni di natura legislativa quando è
dovuta obbligatoriamente e deve essere versata
generalmente all’Inps, ma esistono anche altri Istituti che
gestiscono forme previdenziali obbligatorie regolamentate
legislativamente. La contribuzione obbligatoria è per la
maggior parte a carico del datore di lavoro e parzialmente a
carico del lavoratore.
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Contribuzione di origine
contrattuale
L’ENBIF è l’ente bilaterale istituito dalla contrattazione collettiva
nazionale in essere tra il SACI sindacato degli amministratori e delle
società di amministrazione condominiali, con l’adesione dell’ANACI, e la
FENASALC, Federazione del commercio, del terziario e dei servizi
aderente alla CISAL.
Questo Ente svolge la funzione di certificazione dei contratti di lavoro
dei dipendenti degli studi degli amministratori di condominio e delle
società di servizi della proprietà immobiliare, le funzioni di
conciliazione, nonché quelle di formazione e certificazione sulla
sicurezza sul lavoro e presta la propria assistenza anche in tema di
apprendistato.
Contribuzione di origine
contrattuale
Accanto alla contribuzione obbligatoria esistono forme contributive derivanti dalla contrattazione che, conseguentemente, sono regolamentate da norme diverse da quelle relative alla contribuzione obbligatoria ( CAS.PO.)
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Adempimenti previdenziali
Inps
1. Iscrizione del Condominio o Studio
2. Contributi dovuti all’Inps
1. Compiti dell’Istituto
L’Inps (Istituto nazionale della
previdenza sociale) è l’istituto di diritto
pubblico che cura, nella maggior parte
delle situazioni, la gestione della
previdenza e di alcune forme di
assistenza per i dipendenti da aziende
private.
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2. Compiti del datore di lavoro
I problemi relativi alla contribuzione sono quelli della determinazione dell’importo dovuto, alla suddivisione fra quota a carico del dipendente e quota a carico del datore di lavoro e, infine, quelli relativi al versamento ai rispettivi beneficiari
3. La contribuzione
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La contribuzione
La Contribuzione INPS
• assicurazione obbligatoria per invalidità, vecchiaia e superstiti,
disoccupazione involontaria;
• Fondi paritetici per la formazione continua
• Contributo per l’Indennità Mobilità
• Contributi Aspi
• Contributi per la Cassa unica assegni familiari
• Contributi per la Cassa integrazione guadagni
• Contributi per il Fondo di garanzia per il TFR
• Contributi di solidarietà
• Contributi per l'indennità di malattia
• Contributi per l'indennità di maternità
• Contributi per i Fondi a sostegno del reddito e dell'occupazione
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L’INAIL
a) Oggetto
L’art. 1 del T.U. contenente le disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli
infortuni sul lavoro e le malattie professionali di cui al D.P.R. n. 1124 del 30/06/65
reca:
“E’ obbligatoria l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro nonchè le malattie
professionali delle persone le quali, nelle condizioni previste dal presente decreto
siano addette a macchine mosse non direttamente dalla persona che le usa ad
apparecchi di pressione, ad apparecchi ed impianti elettrici o termici, nonchè delle
persone comunque occupate in uffici o in ambienti organizzati per lavori, opere o
servizi, i quali comportino l’impiego di tali macchine, apparecchi ed impianti”.
L’obbligo dell’assicurazione ricorre altresì quando le macchine, di apparecchi o di
impianti di cui al precedente comma siano adoperati dal personale comunque
Addetto alla vendita per prova, presentazione pratica ed esperimento.
Infortuni sul lavoro
Caratteristiche dell’infortunio
Evento:
� che comporta una alterazione dell’organismo umano
� non voluto
� ad accadimento improvviso
� in occasione del lavoro
Infortunio
Dal latino “fors” (sorte, destino) e “in” (avverso, contrario)
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La definizione d’infortunio sul
lavoro Gli infortuni sul lavoro Si distinguono:
• inabilità permanente assoluta: la conseguenza di un
infortunio che tolga completamente e per tutta la vita l'attitudine al lavoro;
• inabilità permanente parziale: la conseguenza di un
infortunio che diminuisca in misura superiore al 15% e per tutta la vita l'attitudine al lavoro;
• inabilità temporanea assoluta: la conseguenza di un
infortunio che impedisca totalmente e di fatto l'attitudine al lavoro e comporti un’assenza per più di tre giorni.
Classificazione degli infortuni secondo
la gravità e l’indennizzabilità
Infortuni denunciati
Indennizzati
NON
Indennizzati
•temporanei
•permanenti
•mortali
•Per franchigia (MENO di tre giorni)
•Per altre cause
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Richiesta di visita medica
Primo certificato medico
INFORTUNIO
Prognosi fino a TRE
giorni Prognosi superiore a
TRE giorni
MORTE o pericolo di
morte
Entro 2 giorni:
•denuncia all'INAIL
•denuncia all'autorità
di pubblica sicurezza.
Entro 24 ore:
•denuncia all'INAIL
Entro 2 giorni:
•denuncia all'INAIL
•denuncia all'autorità di
pubblica sicurezza.
Se l'assenza, con
successivo certificato
medico, si protrae oltre 3
giorni
Riportare l'evento nel registro infortuni
Infortunio in Itinere
Nozione L'infortunio in itinere è quell'evento accidentale che può colpire il lavoratore
mentre si reca o torna dal lavoro (rischio generico collegato all'attività lavorativa).
Dal 1° gennaio 2000 opera a livello generale la disciplina normativa dell'assicurazione contro gli infortuni in itinere. L'infortunio in itinere è assicurato quando l'infortunio stesso è occorso al lavoratore (art. 12, D.Lgs. 38/2000):
Durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di abitazione a quello di lavoro;
Durante il normale percorso che collega due luoghi di lavoro se il lavoratore ha più rapporti di lavoro;
Durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di lavoro a quello di consumazione abituale dei pasti.
29/04/2016
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IL COSTO DEL LAVORO
RETIBUZIONE LORDA (1) A
RATEO 13° (2) (A x 8,33%) B
CAS.PO port (1,80% ) add.Pul. (0,4%)…………..
Ctr INPS port (26,19% ) add.Pul. (28,98%)
X
c
c1
Y
TFR : ( X (somma di (1+2) /13,5 ) Z
totale
ASSENTEISMO (a x 3%) da inserire tra (1) e (2)
Premio Inail …./°° c2
IL COSTO DEL LAVORO
Impiegato (SACI) RETIBUZIONE LORDA (1) A
RATEO 13° (2) (A x 8,33%) B
Ctr E.N.BI.F...............................................
Ctr INPS Impiegato ([3]x 28,98%)
X(3)
c
€54,66
Y
TFR : ( X (somma di (1+2) /13,5 ) Z
totale
ASSENTEISMO (a x 3%) da inserire tra (1) e (2)
Premio Inail 4/°° ([3] x 4/00) c2
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LA DISCIPLINA DEL
LICENZIAMENTO INDIVIDUALE
E COLLETTIVO
LE DIMISSIONI DEL
DIPENDENTE
LE DIMISSIONI «ON LINE» E LA
RISOLUZIONE CONSENSUALE DEL
RAPPORTO DI LAVORO
29/04/2016
63
LE DIMISSIONI DEL
DIPENDENTE
PERCHE’ SONO STATE INTRODOTTE LE
DIMISSIONI ON LINE?
Con il nuovo modulo di dimissioni online NON sarà
possibile alterare la data poiché ogni lavoratore
sarà in possesso di un codice identificativo e di una
data di trasmissione.
SCOPO : CONTRASTARE IL FENOMENO
DELLE DIMISSIONI IN BIANCO
29/04/2016
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LA PROCEDURA di DIMISSIONI
NON E’ UN MECCANISMO DI
SEMPLICE «CONVALIDA»
E’ una MODALITA’ di formalizzazione della VOLONTA’ DEL DIPENDENTE che NON
ammette ALTERNATIVE, pena
l’INEFFICACIA dell’ATTO
Per assicurare un
maggiore livello di
sicurezza.
LA PLATEA DEI LAVORATORI
OBBLIGATI A SEGUIRE LA
PROCEDURA
TUTTI i LAVORATORI DIPENDENTI
ESCLUSI
rapporti di lavoro domestico;
dimissioni o risoluzioni
consensuali del rapporto di lavoro
presentate dalla lavoratrice nel
periodo di gravidanza o dalla
lavoratrice/lavoratore durante i
primi tre anni di vita del bambino
recesso durante il periodo di
prova;
29/04/2016
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DUBBI e PROBLEMATICHE
ESISTENTI
si possono considerare valide le dimissioni
per comportamento concludente nei casi in
cui il lavoratore abbandoni il lavoro e si
assenti senza comunicare nulla ;
se il dipendente dimissionario comunica
verbalmente le dimissioni o che lo stesso si
renda irreperibile senza avere comunicato
nulla o dopo avere inviato una
comunicazione;
se il dipendente comunica “verbalmente” .
La
casistica
è varia ad
esempio:
SOLUZIONE “POSSIBILE”
inviare, al lavoratore interessato, una
raccomandata R.R. invitandolo a compilare le
dimissioni nelle forma e modalità telematiche previste
dalla disciplina
Nel caso che o non risponda affatto
( cosa magari probabile) o non ottemperi
la SOLA scelta sarà
quella di licenziare
l’ex dipendente per
assenza ingiustificata.
la procedura del licenziamento
disciplinare PREVEDE anche il
pagamento del contributo NAspi
non dovuto nel caso dimissioni
volontarie
29/04/2016
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LA PROCEDURA di DIMISSIONI
Le sanzioni
In caso di tentativo di alterazione
dei moduli di dimissioni online da
parte dei datori di lavoro, sarà
applicata una sanzione
amministrativa variabile compresa
tra i 5mila e i 30mila euro.
L’accertamento e l’irrogazione della
SANZIONE sono di competenza
della D.T.L.
LA CESSAZIONE DEL
RAPPORTO DI LAVORO Recesso unilaterale del lavoratore: dimissioni
Recesso del datore di lavoro: licenziamento
Risoluzione consensuale (art. 1372, c. 1, c.c.)
Scadenza del termine
Altre particolari circostanze previste dalla legge (es. mancato rientro del lavoratore dopo la reintegrazione, dopo il comporto)
Morte del lavoratore
Impossibilità sopravvenuta della prestazione/forza maggiore
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FORMA E PROCEDURA
(art. 2 L. n. 604/1966) Forma del licenziamento
scrittascritta
Diritto del prestatore alla richiesta dei motivimotivi entro i 15 gg. successivi
Obbligo di motivazione del datore nei successivi 7 gg.
(diversamente solo nel caso di licenziamento disciplinare)
RECESSO AD NUTUM
(artt. 2118 e 4 L. n. 108/1990)
RECESSO AD NUTUM
(artt. 2118 e 4 L. n. 108/1990)
Il recesso ad nutum è ormai relegato a casi tassativi, cioè alle seguenti categorie:
Lavoratori in prova
Lavoratori domestici
Lavoratori a termine
Lavoratori ultrasessantenni con requisiti pensionistici e che non abbiano optato per la prosecuzione del rapporto fino a 65 anni per raggiungere l’anzianità contributiva massima
Il recesso ad nutum è ormai relegato a casi tassativi, cioè alle seguenti categorie:
Lavoratori in prova
Lavoratori domestici
Lavoratori a termine
Lavoratori ultrasessantenni con requisiti pensionistici e che non abbiano optato per la prosecuzione del rapporto fino a 65 anni per raggiungere l’anzianità contributiva massima
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