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Primo corso di formazione I SUBSTRATI DI COLTIVAZIONE: produzione, controllo di qualità e impiego CerSAA, Albenga 26-27 novembre 2009
Rapporti tra pianta e substrato: scelta in relazione alle necessRapporti tra pianta e substrato: scelta in relazione alle necessititàà colturali colturali delle specie ornamentali da vasodelle specie ornamentali da vaso
Scelta del substrato in relazione alla dimensione del contenitorScelta del substrato in relazione alla dimensione del contenitore, del metodo e, del metodo di irrigazione e di fertirrigazione e del valore economico delladi irrigazione e di fertirrigazione e del valore economico della colturacoltura
Andrea MinutoAndrea MinutoCentro Regionale di Sperimentazione e Assistenza Agricola –
CCIAA di Savona
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Aspetti critici della produzione di piante ornamentali in vasoe loro interferenza su quelli colturali
Problema di conoscenzaLe specie ornamentali sono specie “minori”, ovvero:- sono specie ritenute non fondamentali per la sopravvivenza del genere umano;- sono specie su cui gli studi di base relativi agli asporti di elementi nutritivi sono stati
sviluppati solo in parte e solo per quelle principali;- sono specie per le quali non è ammessa alcuna imperfezione estetica e, pertanto, ogni
azione tesa alla estremizzazione di alcune caratteristiche (taglia, colore del fogliame, o dei fiori) è:
1. considerata strumento necessario dal floricoltore;2. richiesta perentoriamente dal commerciante;3. accettata inconsciamente dal consumatore.
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Problema di mercato
• Le richieste della produzione
• Le richieste dell’esportazione
• Le richieste del consumatore
• I volumi di produzione floricola e il valore economico
• Le prospettive del settore florovivaistico
• Le performances richieste al substrato di coltivazione
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LE RICHIESTE DELLA PRODUZIONE
Le imprese florovivaistiche chiedono al settore della ricerca e della sperimentazione:- differenziazione dell’offerta
innovazione di prodotto (nuove specie)innovazione nei materiali (substrati, fertilizzanti, vasi)richiamo al territorio (senso lato)
- colture di basso valore unitariograndi numeri (economie di scala e sfruttamento impianti)alta penetrazione sul mercato
- fattori produttivi di buona qualità e basso costosubstratifertilizzantimezzi di difesa
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Differenziazione dell’offertainnovazione di prodotto (nuove specie)innovazione nei materiali (substrati, fertilizzanti, vasi)richiamo al territorio (senso lato)
Esempi
•Salvie (900 specie),•Wildflowers, •Sviluppo dei prodotti bio
•Nuovi materiali,•Compost di qualità,•Uso sempre più ampiodi concimi a cessione controllata, •Vasi compostabili
•Piante aromatiche•Piante “mediterranee”
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Differenziazione dell’offerta (specie in vaso prodotte zona di Albenga)Esempi
Floricole e fronde verdi
Aromatiche
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Colture di basso valore unitariograndi numeri (economie di scala e sfruttamento impianti)alta penetrazione sul mercato
Esempi
•Piante “aromatiche”
•Grande distribuzione•Catene di Garden centre•Ristorazione specializzata•Creazione di nuovi segmenti
1990
1994
1998
2002
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piante verdivaso fiorito
aromaticheTotale piante in vaso
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Milioni di piante in vaso prodotte ad Albenga (1990-2008)
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Colture di basso valore unitario (Valore PLV €/m2)Esempi
Ornamentali in vaso €/m2
Ortensia 30
Geranio 22
Lantana 20
Ciclamino 18
Rosa 18
Stella di Natale 16
Crisantemo 15
Aromatiche in vaso 12
Margherita 12
Orticole in serra €/m2
Basilico 48
Rucola 33
Pomodoro 20
Valeriana 7
Aneto 6
Zucchino 5
Carciofo 4
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Colture di basso valore unitario
Centro Regionale di Sperimentazione ed Assistenza Agricola (CeRSAA
1990 1994 1997 1999 2000 2002 2003 2004 2005 2006 2009
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0,20
0,30
0,40
0,50
0,60
0,70
Prezzo medio di vendita (€) in azienda del rosmarino vaso diam. 14 cm (fonte: CCIAA)
1,00
1,05
1,10
1,15
1,20
1,25
1,30
1994
1998
2002
2006
2008
Prezzo medio di vendita (€) in azienda di margherita vaso diam. 16 cm (fonte: CCIAA)
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Fattori produttivi di buona qualità e basso costo
substratiprivi di potenziali parassiti per le piante (funghi, insetti, infestanti, …)repressivi verso alcuni patogeni drenaggio/ritenzione idrica/scambio cationicoflessibili, se dedicati al settore hobbistico
fertilizzantiriduzione del numero degli interventi manuali (cess. contr. / lenta cess.)comportamento in fertirrigazione indipendente dalle caratteristiche dell’acquaapporto completoassenza di rischi (cessioni incontrollate)
mezzi di difesaampie autorizzazioni (le ornamentali sono “colture minori”) selettività (su tutte le selezioni, o cultivar)introduzione di prodotti innovativi (compresi di mezzi biologici)possibilità di rapide estensioni di etichetta (con l’accordo dell’industria)
Esempi
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LE RICHIESTE DELL’ESPORTAZIONE
- pesi trasportati- riduzione del peso del contenitore e del substrato per la riduzione del costo del trasporto
- dimensioni del contenitore - riduzione delle dimensioni del contenitore per l’aumento del numero di vasi trasportati
- maggiore durata della pianta in fase di trasporto- piante adattabili a questa fase della commercializzazione (carenza di luce, nutrizione, acqua; scarsa produzione di ormoni di senescenza)
- riduzione, o razionalizzazione della refrigerazione- specie con minori esigenze termiche- refrigerazione passiva®
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LE RICHIESTE DEL CONSUMATORE
- qualità (soddisfacimento edonistico)
- benessere
- sicurezza dei prodotti
- rintracciabilità (legame col territorio e/o col produttore)
- [biologico]- salute del produttore e del consumatore- mantenimento fertilità del suolo- riduzione dell’inquinamento ambientale- responsabilità sociale
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LE “PERFORMANCES” RICHIESTE AL SUBSTRATO
Collaborazione con tecniche colturali finalizzate alla riduzione dei tempi di permanenza in campo delle colture
- riduzione del ciclo colturale- più interventi fertilizzanti/stimolanti dello sviluppo/brachizzanti
Questa tendenza va contro:
- all’uso di prodotti (compost) alternativi alle torbe: i “tutto torba” sono molto vicini ad un sistema “fuori suolo”, e quindi molto “veloci”
- alle caratteristiche di alcune piante nel rapporto con i propri parassiti (es. Lavanda e Phytophtora nicotianae var. parasitica):
- substrato leggero e molto concimato: gravi attacchi- substrato pesante e meno concimato: attacchi più lievi
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LE “PERFORMANCES” RICHIESTE AL SUBSTRATO
Il Biologico: rischio, o opportunità?
In floricoltura è visto come un’opportunità, ma molto lavoro deve ancora essere fatto per realizzare substrati che reagiscano al meglio verso questo tipo di gestione
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LE “PERFORMANCES” RICHIESTE AL SUBSTRATO
- soglia sempre più bassa di sopportazione del danno da parte del produttore:- anni ‘90: soglia media tollerata 10%, - oggi: l’allarme nasce con 10 piante morte su 10.000
(rilevazioni rete regionale LaRAF - sede CeRSAA)
Necessità di far fronte a improvvise epidemie:
la repressività può essere un’opportunità, ma deve interessarsi anche di patogeni “infrequenti” (es. Phytophthora palmivora su ciclamino raramente individuata, ma quando colpisce procura danno)
al contrario, la riduzione dell’uso delle “terre di bosco”, o della “foglia” ha limitato moltissimo nel tempo alcuni danni da insetti (es. oziorrinco su ciclamino)
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NECESSITA’ PER L’IMMEDIATO FUTURO
- Standardizzazione dei controlli di qualità- Differenziazione e segmentazione del mercato- Tracciabilità del prodotto- Riconoscibilità del prodotto da parte del consumatore- Substrato come “partner” del successo delle produzioni e non come semplice fattore produttivo- Ricerca, sviluppo, assistenza tecnica
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I PROBLEMI FISIOPATOLOGICI E PATOLOGICI CONNESSI ALL’USO DEI SUBSTRATI
Il successo delle prime fasi di coltivazione dipende strettamente da:
- scelta del substrato in relazione alle caratteristiche fisiologiche della specie;
- riempimento dei contenitori;
- quantità e metodo di distribuzione della prima irrigazione;
- dosaggio dell’acqua e della soluzione nutritizia;
- mantenimento del giusto grado di umidità del substrato
- sanità del materiale di propagazione
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GRAZIE PER LGRAZIE PER L’’ATTENZIONEATTENZIONE