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L’intervento dei Vigili del Fuoco L’intervento dei Vigili del Fuoco per l’incendio del tetto per l’incendio del tetto dell’Ospedale dell’Ospedale
di Romano di Lombardiadi Romano di Lombardia22 marzo 201022 marzo 2010
Convegno ASL: Gestione delle Maxiemergenze OspedaliereGiovedì 9 settembre 2010
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contenuticontenuti
• In generale:per un esito possibilmente positivo della gestione dell’emergenza.
• Case Report: incendio del 22 marzo 2010 presso l’Ospedale di Romano di Lombardia.
• Conclusioni: miglioramento continuodel dispositivo di soccorso.
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In generaleIn generale: : per un esito possibilmente positivo della per un esito possibilmente positivo della gestione dell’emergenza. (1)gestione dell’emergenza. (1)
• Condizioni strutturali preesistenti– progettazione e realizzazione– manutenzione– gestione e conduzione ordinaria
• Pianificazione– individuazione delle situazioni di emergenza– allarmi– procedure
• Risorse– interne– utenti– esterne
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In generaleIn generale: : per un esito possibilmente positivo della per un esito possibilmente positivo della gestione dell’emergenza. (2)gestione dell’emergenza. (2)
• Condizioni al contorno– ora del giorno, giorno della settimana, meteo– posizione di innesco dell’incendio e suo
sviluppo– presenza di persone “attive” e “passive”
• Gestione dell’emergenza– comando, comunicazioni– efficacia dell’azione– sicurezza per gli operatori
• Abilità– dei “capi”– degli elementi del sistema– comportamento dell’utente
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ScenarioScenario
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Invio Mezzi Vigili del Fuoco Invio Mezzi Vigili del Fuoco (Fonte: Data Base Sala Operativa 115 VVF BG)
USCITA ARRIVO VEICOLO TARGA SEDE TIPO
1 9.01 9.08 APS - AutoPompaSerbatoio VF 18131 ROMANO VOL
2 9.05 9.12 ABP - AutoBottePompa VF 25378 ROMANO VOL
3 9.12 9.24 APS - AutoPompaSerbatoio VF 24536 ROMANO VOL
4 9.02 9.26 APS - AutoPompaSerbatoio VF 23341 BERGAMO PER
5 9.03 9.26 AS - AutoScala VF 20075 BERGAMO PER
6 9.03 9.28 APS - AutoPompaSerbatoio VF 18981 TREVIGLIO VOL
7 9.03 9.28 AS - AutoScala VF 14409 TREVIGLIO VOL
8 9.05 9.30 APS - AutoPompaSerbatoio VF 22593 DALMINE PER
9 9.26 10.00 AS - AutoScala VF 13801 Gorgonzola (MI) PER
10 9.30 10.00 AV - AutoVettura Vice Comandante VF 24590 BERGAMO PER
11 9.30 10.00 CA+RI - Fuoristrada con rimorchio telo da salto VF 23849 BERGAMO PER
12 9.40 10.05 ABP - AutoBottePompa VF 22546 BERGAMO PER
13 9.41 10.07 ABP - AutoBottePompa VF 10843 TREVIGLIO VOL
14 9.41 10.13 APS - AutoPompaSerbatoio VF 19883 GAZZANIGA VOL
15 9.41 10.15 ABP - AutoBottePompa VF 22547 GAZZANIGA VOL
16 11.03 11.30 CA – Fuoristr. Funzionario Guardia / Capo Turno VF 20157 BERGAMO PER
17 13.32 14.00 APS - AutoPompaSerbatoio VF 22774 ZOGNO PER
18 13.32 14.00 CA/PU - Fuoristrada pick-up VF 25538 BERGAMO PER
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OPERAZIONIOPERAZIONI
• Le priorità di intervento dei VIGILI DEL FUOCO si sviluppano sempre secondo la stessa sequenza:– Salvataggio/evacuazione delle
persone presenti– Contenimento dell’incendio– Protezione dei beni– Spegnimento definitivo e messa in
sicurezza
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EvacuazioneEvacuazione
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EvacuazioneEvacuazione
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Evacuazione e protezione in altre aree Evacuazione e protezione in altre aree sicuresicure
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Le ultime corse per accertarsi che siano Le ultime corse per accertarsi che siano tutti fuoritutti fuori
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Accesso al tettoAccesso al tetto
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ScenarioScenario
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ASPETTI FAVOREVOLIASPETTI FAVOREVOLI• ora del giorno e giorno della settimana
(lunedì mattina, ore 8:45–9:00)• temperatura esterna non troppo fredda
(22 marzo) anche se pioveva• posizione del focolaio iniziale (tetto di
fabbricato a due piani)• vicinanza dei servizi antincendio volontari
(Romano: 2 km) (Treviglio: 14 km)
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ESEMPIO – EDIFICIO DI FORME ESEMPIO – EDIFICIO DI FORME ANALOGHEANALOGHE
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Condizioni meteoCondizioni meteo
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COMPLICAZIONICOMPLICAZIONI
• struttura del tetto in legno• distanza dei servizi antincendio
professionisti: circa 30 km da Bergamo o da Dalmine (ipotesi di Cologno al Serio meno della metà: 12 km)
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SISTEMA DI GESTIONE COMANDO E SISTEMA DI GESTIONE COMANDO E CONTROLLOCONTROLLO
• Il buon risultato fa capire che c’è stato un coordinamento tra gli attori intervenuti
• Il “sistema di comando”, anche se è stato messo in campo senza particolari formalizzazioni,ha avuto probabilmente la seguente strutturazione
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COMANDO SUL POSTODirettore Ospedale +
Comandante VVF
Settore SALVATAGGIO e SPEGNIMENTOVigili del fuoco
Settore EVACUAZIONE
Personale Ospedale
Settore TRATTAMENTO SANITARIO
malati evacuati
ACCESSO AL TETTO
SPEGNIMENTO
RIFORNIMENTO IDRICO
edificio coinvoltoPRIMO PIANO
edificio coinvoltoPIANO TERRA
PROTEZIONE AMBIENTI NON COINVOLTI
ALTRI FABBRICATI
NON CRITICI
CRITICI
SALVATAGGIO(non è stato necessario)
Settore condizioni al contorno
REGOLAZIONETRAFFICO
BLOCCO DEGLI ACCESSI
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ConclusioniConclusioni
• Per migliorare il sistema di soccorso VVF nella zona
– Attivazione Distaccamento PermanenteCologno al Serio
• Per aumentare il livello di sicurezza antincendio dell’edificio
– Impianti di rilevazione di incendio in ogni volume degli edifici, soprattutto quelli non sorvegliati costantemente (anche la video sorveglianza continua, quando c’è, funge in qualche modo da rilevazione precoce)
• Periodicamente– Mantenere sempre “vivace” l’intero meccanismo di
risposta all’emergenza mediante esercitazioni dove si possano testare le varie componenti a partire dall’organizzazione del comando delle operazioni fino all’esecuzione di semplici manovre da parte degli addetti
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Grazie per Grazie per l’attenzionel’[email protected]@vigilfuoco.itoco.it