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INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE FLOROVIVAISTICHE
20 GIUGNO 2014
Vivai Giorgio Tesi
Via Badia, 14 – Pistoia
Legislazione Regione Toscana per l’export di piante.Giovanni Vettori
Regione Toscana – Servizio Fitosanitario Regionale
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Regione Toscana e Ministero
L’export è regolato da normative internazionali dove si riconosce l’autorità sovrana della NAZIONE, ma non quella delle Regioni, Land, ect…
Riferimento internazionale
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
Dip. delle politiche europee ed internazionali e dello sviluppo rurale.
Direzione generale dello sviluppo rurale
DISR V – Servizio Fitosanitario Centrale
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Organizzazione del SERVIZIO FITOSANITARIO NAZIONALE
Servizio Fitosanitario Centrale (SFC): rapporti con Commissione Europea e Organizzazioni internazionali, attività di coordinamento, attività normativa, ect …
Servizio Fitosanitario Regionale (SFR): applicazione a livello territoriale della normativa nazionale, europea e internazionale.
Comitato Fitosasanitario Nazionale: momento di raccordo fra il SFC e i SFR. Compiti tecnici consultivi e propositivi di tutto ciò che concerne la materia fitosanitaria.
I casi pratici di Turchia, Cina e Russia
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EXPORTDa un punto di vista fitosanitario si distingue:
- verso Paesi TERZI (quelli fuori dalla Comunità Europea): regolato da normative internazionali.
- verso i Paesi della Comunità Europea: regolato da normative di origine europea, in particolare la Direttiva 2000/29/CE.
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EXPORT PAESI TERZIRiferimenti internazionali
Con lo scopo di favorire i flussi commerciali internazionali ed eliminare le barriere doganali protezionistiche dopo la Seconda Guerra mondiale viene istituito il GATT (General Agreement on Tariffs and Trade).
Il 1 gennaio 1995 si modifica in WTO/OMC (World Trade Organization/Organizzazione Mondiale del Commercio).
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GATT (General Agreement on Tariffs and Trade).
Fin dall’epoca del GATT si prende coscienza che il limite alla libera circolazione delle merci e allo sviluppo di un concetto di globalizzazione totale, non è costituito dai dazi doganali, ma dalle misure necessarie per prevenire e limitare la diffusione delle problematiche sanitarie (uomo e animali) e fitosanitarie (vegetali).
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WTO (World Trade Organization)
Con l’accordo SPS (Sanitary and Phytosanitary Measure Agreement), vengono definite dal WTO le regole base che ogni nazione deve rispettare nel commercio in ambito sanitario e fitosanitario.
L’accordo definisce dei principi molto generali, mentre, per la parte tecnica, rinvia a norme, direttive e raccomandazioni, elaborate da organizzazioni internazionali che fanno capo alla FAO (Food and Agricolture Organization).
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FAO (Food and Agricolture Organization)
La FAO adotta nel 1951 la “Convenzione internazionale sulla protezione dei vegetali” (CIPV). A livello mondiale risultano aderenti all'IPPC oltre 170 nazioni, fra cui l'Italia. Questa convenzione è stata riconosciuta in Italia con l’approvazione del D.Lgs 214/05, all’art. 1, comma 1, lettera c).
Costituzione dell’International Plant Protection Convention (IPPC).
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IPPC (International Plant Protection Convention)
https://www.ippc.int/
Per gli aspetti fitosanitari è l’Organizzazione di riferimento a livello mondiale.
L'IPPC è un'organizzazione governata dalla Commission on Phytosanitary Meausures (CPM) che ha vari compiti, fra cui quello di adottare gli International Standard for Phytosanitary Measures (ISPMs).
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International Standard for Phytosanitary Measures (ISPMs).
Gli Standards ISPM costituiscono, a livello mondiale, una guida base per come deve operare e comportarsi la singola nazione e di conseguenza i suoi Ispettori Fitosanitari.
Attualmente risultano approvati 36 ISPMs.Periodicamente vengono aggiornati.Lingua ufficiale En, diversi anche in Es, Fr, alcuni in
Ru, Zh, Ar, no italiano.
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International Standard for Phytosanitary Measures (ISPMs).
Gli ISPMs definiscono dei principi, delle regole generali applicabili da tutte le nazioni del mondo. Non entrano mai nello specifico.
Due esempi:
ISPM n° 12 “Guidelines for Phytosanitary certificates” definisce le linee guida di come devono essere strutturati e compilati i certificati fitosanitari (26 pagine).
ISPM n° 25 “Consignments in transit” definisce i controlli da effettuare per le merci in transito (9 pagine);
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International Standard for Phytosanitary Measures (ISPMs).
Ogni nazione che aderisce all’IPPC è chiamata al rispetto degli ISPMs, sia a livello applicativo che normativo (NO norme in contrasto con gli ISPMs).
Gli ISPMs forniscono indicazioni generali, in grado di essere applicate da ogni nazione. NON entrano in aspetti TECNICI: es. quali sono gli insetti, i funghi, ect... da quarantena (singola nazione o CE).
Esempio: il modello del certificato fitosanitario all’EXPORT è uguale per tutte le nazioni che aderiscono all’IPPC. 12
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EPPO (European and mediterranean Plant Protection Organization)
Parallelamente a questo quadro internazionale si sono sviluppate, sempre nell'ambito della prevenzione e controllo fitosanitario, anche una serie di organizzazioni “regionali”, ove questo termine sta ad indicare gruppi di nazioni appartenenti ad un'area geografica comune.
Il gruppo delle nazioni europee e mediterranee, cui afferisce anche l'Italia, è l'European and mediterranean Plant Protection Organization (EPPO), il North American Plant Protection Organization (NAPPO) riunisce Canada, Stati Uniti e Messico, ect…
Avendo queste organizzazioni come riferimento “regioni” molto ampie e non perfettamente definite da un punto di vista amministrativo, ne risulta che una singola nazione può essere iscritta anche a più organizzazioni regionali.
NESSUNA di queste organizzazioni ha potere NORMATIVO13
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EPPO (European and mediterranean Plant Protection Organization)
L'EPPO è nato nel 1951 per la volontà di 15 nazioni fra cui l'Italia; oggi include 50 paesi europei e dell'area mediterranea.
Lo scopo istituzionale dell'EPPO è quello di prevenire l'introduzione e la diffusione di organismi nocivi ai vegetali. Questo obiettivo è perseguito tramite un’intensa attività di studio e divulgazione che trova evidenza in convegni e pubblicazioni quali la rivista Bullettin OEPP/EPPO Bullettin.
Le informazioni scientifiche fornite dall’EPPO sono usate dalla CE o dalle singole nazioni per definire quali sono le
avversità da quarantena14
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La Direttiva 2000/29/CE è il punto di riferimento per l'azione di tutti i Servizi Fitosanitari nazionali europei.
Il Decreto Legislativo n° 214 del 19 agosto 2005 è la norma nazionale che recepisce la Dir. 2000/29/CE.
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EXPORT Paesi Comunità Europea
La circolazione dei vegetali all’interno della Comunità, Italia inclusa, pur essendo libera, viene regolata tramite l’applicazione del “passaporto verde” (Direttiva 2000/29/CE e D.Lgs. 214/05 - Titolo V – “Passaporto delle piante”).
Questo tipo di obbligo non interessa tutti i vegetali, ma solo quelli riportati nell’Allegato V, parte A del D. Lgs. 214, perché considerati a maggiore rischio di diffusione di malattie.
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INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE FLOROVIVAISTICHE
20 GIUGNO 2014
Vivai Giorgio Tesi - Via Badia, 14 – Pistoia
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Giovanni VettoriRegione Toscana – Servizio Fitosanitario Regionale
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