P.T.O.F. 2016/19
ISTITUTO ORSOLINE DI S. CARLO – SARONNO
Settore:
ISTITUTO PROFESSIONALE SERVIZI SOCIO-SANITARI1
1 Vedi il PTOF – parte generale, con la descrizione dell’Offerta Formativa Triennale dell’Istituto.
Istituto Professionale
SERVIZI
SOCIO-SANITARI
IPS
S
I S T I T U T O
O R S O L I N E
S A R O N N O
Autonomia organizzativa
IL PERCORSO DI STUDI PROFESSIONALE PER I SERVIZI SOCIO-SANITARI
DELL’ISTITUTO ORSOLINE DI SARONNO
L’Istituto Professionale Servizi Socio-sanitari Orsoline Saronno recepisce i documenti
ministeriali del riordino dei cicli scolastici2 e si costituisce come luogo di conquista delle
“Competenze chiave europee per l’apprendimento permanente”3 e delle “Competenze
chiave di cittadinanza”4.
LE COMPETENZE
La progettazione educativa e didattica proposta agli studenti mira alla conquista di
competenze spendibili nel mondo del lavoro da cittadini autonomi e responsabili. Essa
insiste sulle quattro priorità strategiche per il periodo 2000-2020:
formazione permanente e mobilità,
qualità ed efficienza,
equità e cittadinanza attiva,
innovazione, creatività e imprenditorialità5.
LE PRIORITÀ
Il percorso di studio è organizzato in un primo biennio che consolida i saperi di base, un
secondo biennio di specializzazione che – attraverso le discipline di indirizzo e la didattica
laboratoriale – approfondisce il sapere specifico e un quinto anno di preparazione e
orientamento alla cultura del lavoro.
IL PERCOSO
2 Cfr. in particolare il DPR 87/2010 e allegati. 3 Cfr. la Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio d’Europa 18 dicembre 2006 e la Raccomandazione 23 aprile 2008 sulla
costituzione del “Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente” – EQF. 4 Cfr. Allegato 2 al D.M. 139/2007.
5 Cfr. la Comunicazione della Commissione del 9 giugno 2010 [COM(2010) 296 def. – Consiglio di Lisbona del 2000.
Il nostro Istituto assume il profilo educativo, culturale e professionale (PECUP)6 della
scuola Secondaria di Secondo Grado, finalizzato:
alla crescita educativa, culturale e professionale dei giovani, per trasformare la
molteplicità dei saperi in un sapere unitario, dotato di senso, ricco di motivazioni
allo sviluppo dell’autonoma capacità di giudizio
all’esercizio della responsabilità personale e sociale,
evidenziando in tal modo come le conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere) e
le abilità operative apprese (il fare consapevole), l’insieme delle azioni e delle relazioni
interpersonali intessute (l’agire) siano la condizione per maturare le competenze che
arricchiscono la personalità dello studente e lo rendono autonomo costruttore di se stesso in
tutti i campi della esperienza umana, sociale e professionale7.
IL PROFILO
EDUCATIVO,
CULTURALE E
PROFESSIONALE
L’identità del nostro Istituto Professionale si costruisce attorno all’integrazione tra una
solida base di istruzione generale – saperi di base in area linguistica, matematica, tecnico-
scientifica, storico-sociale e di cittadinanza – e la cultura professionale nel campo della
cura della persona (scienze umane e sociali, metodologie operative, psicologia generale e
applicata, scienze integrate, igiene e cultura medico-sanitaria).
ISTRUZIONE
GENERALE E
CULTURA
PROFESSIONALE
LA CURA DELLA
PERSONA
I risultati di apprendimento sono articolati in competenze, abilità e conoscenze in riferimento
al Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente
(European Qualifications Framework-EQF8).
RISULTATI DI
APPRENDIMENTO
Gli studenti del nostro Istituto conseguono la propria preparazione di base con l’uso
sistematico di metodi che, attraverso la personalizzazione dei percorsi, valorizzano
l’apprendimento in contesti formali (la scuola e i contesti strutturati e organizzati per
l’apprendimento), non formali (attività pianificate ma non progettate espressamente per
l’apprendimento: ad es. una giornata di approfondimento su un particolare tema sociale) e
informali (apprendimento legato all’esperienza di vita quotidiana: famiglia, tempo libero,
appartenenze associative, …)9.
PERSONALIZZAZIONE
DEI PERCORSI
Occupa una particolare importanza nella progettazione formativa del nostro Istituto la scelta
metodologica dell’alternanza scuola lavoro, che consente pluralità di soluzioni didattiche e
favorisce il collegamento con il territorio.
ALTERNANZA
SCUOLA-LAVORO
I risultati di apprendimento, attesi a conclusione del percorso quinquennale, consentono agli
studenti di inserirsi nel mondo del lavoro, di proseguire nel sistema dell’istruzione e
formazione tecnica superiore, nei percorsi universitari, nonché nei percorsi di studio e di
lavoro previsti per l’accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in
materia10
. A tal scopo, viene assicurato nel corso del quinquennio un orientamento
permanente che favorisca da parte degli studenti scelte fondate e consapevoli.
ORIENTAMENTO
6 Cfr. il decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, allegato A e il DPR 87/2010, allegati A, B, C. 7 Cfr. il DPR 87/2010 allegato A. 8 Cfr. http://europalavoro.lavoro.gov.it/EuropaLavoro/Partecipo/EQF-Quadro-Europeo-Qualifiche. 9 Cfr. il DPR 87/2010 allegato A. 10 Ibid.
PROFILO IN USCITA DELLO STUDENTE
DELL’ISTITUTO PROFESSONALE SERVIZI SOCIO-SANITARI
A conclusione del percorso degli studi, il diplomato dell’Istituto Professionale ad indirizzo Socio-sanitario
possiede le competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie di
individui e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psico-sociale.
Egli è in grado di11
:
partecipare alla rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio attraverso
l’interazione con soggetti istituzionali;
RILEVAZIONE DEI BISOGNI
rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l’utenza
verso idonee strutture;
RAPPORTO CON ENTI
intervenire nella gestione dell’impresa socio-sanitaria e nella promozione di
reti di servizio per attività di assistenza e di animazione sociale
PROMOZIONE DI RETI DI
SERVIZIO
applicare la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale e
sanitaria
NORMATIVA
organizzare interventi a sostegno dell’inclusione sociale di persone, comunità
e fasce deboli
INCLUSIONE SOCIALE
interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di
intervento
PIANI INDIVIDUALIZZATI DI
INTERVENTO
individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienico-
sanitari della vita quotidiana
PROBLEM SOLVING
utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del
servizio erogato nell’ottica del miglioramento e della valorizzazione delle
risorse.
VALUTAZIONE E
AUTOVALUTAZIONE DEL
SERVIZIO
11 Cfr. il DPR 87/2010 allegato B2.
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato in “Servizi Socio-sanitari” consegue i seguenti risultati di
apprendimento descritti in termini di competenze12
:
1. Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i
bisogni socio-sanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare
progetti individuali, di gruppo e di comunità.
PROGETTUALITÀ
2. Gestire azioni di informazione e di orientamento dell’utente per facilitare
l’accessibilità e al fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul
territorio.
ORIENTAMENTO
DELL’UTENZA
3. Collaborare nella gestione di progetti e attività dell’impresa sociale ed
utilizzare strumenti idonei per promuovere reti territoriali formali ed informali.
COLLABORAZIONE E
PROMOZIONE
4. Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della
corretta alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del
benessere delle persone.
RISPETTO E CORRETTEZZA
5. Utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale.
ANIMAZIONE
6. Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e
a tutela della persona con disabilità e della sua famiglia, per favorire
l’integrazione e migliorare la qualità della vita.
TUTELA DEI
BISOGNI SPECIALI
7. Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti
diversi, attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati.
COMUNICAZIONE
8. Utilizzare strumenti informativi per la registrazione di quanto rilevato sul
campo.
REGISTRAZIONE DATI
9. Raccogliere, archiviare e trasmettere dati relativi alle attività professionali
svolte ai fini del monitoraggio e della valutazione degli interventi e dei servizi.
RIELABORAZIONE DATI
12 Ibid.
L’integrazione tra i saperi tecnico- professionali e i saperi linguistici e storico-sociali contribuisce a dar vita ad una
cultura che consente di agire con autonomia e responsabilità nel sistema delle relazioni tra il
tecnico, il destinatario del servizio e le altre figure professionali coinvolte nei processi di lavoro, all’interno di una
proposta che ha nella collaborazione d’équipe il suo centro funzionale13
.
I traguardi di apprendimento si traducono operativamente in:
riconoscere nell'evoluzione dei processi dei servizi, le componenti culturali,
sociali, economiche e tecnologiche che li caratterizzano, in riferimento ai
diversi contesti, locali e globali
CONSAPEVOLEZZA DEL
CONTESTO
cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici
che influiscono sull'evoluzione dei bisogni e sull'innovazione dei processi di
servizio
ATTEGGIAMENTO CRITICO E
INNOVAZIONE
essere sensibili alle differenze di cultura e di atteggiamento dei destinatari,
al fine di fornire un servizio il più possibile personalizzato
PERSONALIZZAZIONE DEI
SERVIZI
sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione,
ascolto, cooperazione e senso di responsabilità nell'esercizio del proprio
ruolo
RELAZIONI RESPONSABILI
svolgere la propria attività operando in équipe e integrando le proprie
competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di
qualità
COLLABORAZIONE
contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario, nell’osservanza degli
aspetti deontologici del servizio
ETICA
applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con
riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di
lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio
APPLICAZIONE DELLA
NORMATIVA
intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti
tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo per la produzione della
documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità14
.
QUALITÀ
13 Cfr. il DPR 87/2010 allegato A. 14 Ibid.
ORGANIZZAZIONE E METODO
La struttura dell’Istituto Professionale Servizi Socio-sanitari è articolata in15
:
un primo biennio, finalizzato al raggiungimento dei saperi e delle
competenze relativi agli assi culturali dell’obbligo di istruzione. Il metodo
laboratoriale proposto dalle discipline di base e di indirizzo favorisce
l’acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza.
COMPETENZE DI BASE E
METODO LABORATORIALE
un secondo biennio di specializzazione, dove tutte le discipline
concorrono – secondo la loro specificità – alla formazione nei due settori
sociale e sanitario.
FORMAZIONE SPECIFICA
SOCIALE E SANITARIA
un quinto anno orientativo, che ha il duplice obiettivo di favorire
un’adeguata competenza professionale di settore,
idonea sia all'inserimento diretto nel mondo del lavoro sia al
proseguimento degli studi nel sistema dell’istruzione e formazione tecnica
superiore/università .
e si organizza16
attorno ai principi:
ORIENTAMENTO PROFESSIONALE
DI SETTORE
della flessibilità didattica e organizzativa, arricchita dal raccordo
organico con la realtà sociale ed economica locale, attraverso relazioni
con i soggetti istituzionali, economici e sociali presenti sul territorio,
inclusi il volontariato e il privato sociale.
FLESSIBILITÀ E
RACCORDO CON IL TERRITORIO
dell’alternanza scuola/lavoro, così come la valorizzazione del metodo
laboratoriale e del pensiero operativo, l’istituzione di strutture innovative
e /o rinnovate (come i dipartimenti e il comitato tecnico-scientifico)
sono funzionali a questo raccordo sistematico.
ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO
15 Cfr. il DPR 87/2010 allegato A. 16 L’Istituto si organizza nel rispetto della legislazione vigente e si propone con una forte intenzione di ampliamento dell’offerta formativa.
MODALITÀ INNOVATIVE E DI SVILUPPO
Costituzione di dipartimenti di area e commissioni per la gestione della
didattica ordinaria e dell’ampliamento dell’offerta formativa, attraverso
un Piano di Miglioramento deliberato in verticale dai vari settori
dell’Istituto.
DIPARTIMENTI E COMMISSIONI
Madrelingua inglese e spagnola integrata nel curricolo ordinario “Corso
di mediazione linguistico-culturale per operatori socio-sanitari”.
MEDIAZIONE LINGUISTICA PER
OPERATORI SOCIO-SANITARI
Percorso di Alternanza Scuola/Lavoro, in adempimento della legge
107/15 della “buona scuola” e in continuità con una tradizione educativa
pluridecennale nel rapporto scuola-territorio.
ALTERNZA SCUOLA/LAVORO
Rafforzamento del Comitato Tecnico-scientifico, organo di consiglio per
lo sviluppo di idee innovative e per la gestione dei rapporti con il
territorio.
COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO
È allo studio la possibilità di integrare un corso di qualifica O.S.S. –
operatori socio-sanitari della Regione Lombardia – nel quinquennio del
nostro Istituto Professionale Servizi Socio-sanitari, con un ampliamento
delle possibilità di inquadramento lavorativo e una più ricca acquisizione
di competenze.
INTEGRAZIONE CORSO O.S.S. NEL
QUINQUENNIO IPSS
QUADRO ORARIO
DISCIPLINE cl 1^ cl.2^ cl. 3^ cl. 4^ cl. 5^
Religione (RC) 1* 1* 1* 1* 1*
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua inglese 3 3 3 3 3
2^ Lingua straniera: Spagnolo 2 2 2 2 3
Storia 2 2 2 2 2
Geografia generale ed economica / 1 / / /
Matematica / Informatica 3 + 1 3+1 3 3 3
Scienze integrate 17
Scienze della Terra 2 / / / /
Fisica 2 / / / /
Chimica / 2
/ /
Biologia / 2 / / /
Igiene e cultura medico- sanitaria / / 3 4 4
* Scienze umane e sociali 4* 4* / / /
Psicologia generale ed applicata / / 4 5 5
Diritto ed economia 2 2 / / /
Diritto e legislazione socio-sanitaria / / 2 3 3
Tecnica amministrativa ed economia sociale / / / 2 2
* Educazione musicale 2* / 2 / /
* Elementi di storia dell’arte ed espressioni grafiche / 2* 2 / /
Metodologie operative 4 [di cui 2* di
compresenza]
4 [di cui 2* di
compresenza] 2 1 /
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
TOTALE ORE/SETTIMANA 32* 33* 32 32 32
TOTALE ORE/ANNO 1056 1089 1056 1056 1056
17 I gruppi di materie contornati di nero costituiscono l’area di indirizzo sanitario, quelli contornati di rosso l’area di indirizzo sociale.
IN SINTESI:
LE NOSTRE SCELTE DI CAMPO IN AMBITO FORMATIVO
Metodo laboratoriale
Lavoro in équipe
Cooperative learning
Compiti di realtà (dalla pratica alla teoria)
Compiti autentici (consegne e richieste inerenti alla realtà dei Servizi
Socio-sanitari)
Mediazione linguistico-culturale per i Servizi Socio-sanitari
Lingue straniere (inglese e spagnolo) con insegnanti madrelingua
Certificazioni internazionali (A,B,C)
Alternanza Scuola-Lavoro in ambito socio-sanitario
Corsi per la sicurezza sui luoghi di lavoro
Corsi di primo soccorso
Formazione d’impresa nel settore servizi inserita nella didattica ordinaria
Stage e tirocini diretti
Uscite e viaggi formativi in alternanza scuola/lavoro
Ampliamento dell’offerta formativa
Seminari di musicoterapia, tiflologia (scrittura e lettura Braille),
danzaterapia
Uscite didattiche formative (viaggi di istruzione, teatro, eventi sul
territorio)
Corsi/seminari pomeridiani
Sportello help/studio assistito
Integrazione qualifica OSS
nel quinquennio Servizi Socio-sanitari
È allo studio1 la possibilità di integrare un corso per Operatore Socio
Sanitario nel percorso quinquennale dell’Istituto Professionale Servizi
Socio-sanitari
Titoli conseguiti ad integrazione approvata:
qualifica Operatore Socio Sanitario
+
diploma di Stato Istituto Professionale Servizi Socio-sanitari
Possibilità di inquadramento lavorativo in un contesto in continua espansione
1 In collaborazione con la Fondazione Orsoline di S. Carlo e le istituzioni pubbliche di
Regione Lombardia, Ufficio Scolastico Regionale, MIUR, Direzione Generale Wellfare.
SERVIZIO CENTRALE:
ATTIVITÀ
EDUCATIVA E
DIDATTICA
SERVIZI STRUMENTALI
che garantiscono il Servizio Centrale
A. OPEN DAY e operazione pubblicitaria
B. Reception
C. Segreteria
Gestione iscrizioni
Rilascio certificazioni e certificati
Archivio documenti
D. Gestione amministrativa
E. Fotocopie
F. Assistenza di primo soccorso
G. Pulizia ambienti
H. Manutenzione ordinaria e straordinaria
I. Commissione sicurezza
A. Attività integrative coerenti con l’indirizzo di studio: Corso L2 con insegnante Madrelingua Inglese con Certificazione Trinity
finale
Corso in preparazione alla certificazione in lingua spagnola DELE
Stage in ambito socio-educativo-sanitario
Seminari per orientamento professionale
Seminari di educazione all’ascolto della musica
Visite guidate in ambito socio-educativo-scolastico-sanitario
Interventi di esperti Progetti annuali di sostegno e integrazione all’apprendimento
B. Apertura pomeridiana ambienti scolastici Gruppi di studio Attività pomeridiane in Palestra
Attività pomeridiane complementari per l’Area Formativa ed Espressiva C. Comitato Tecnico-scientifico
D. Tutoring – Sportello Help
E. Attività sportive
F. Biblioteca
G. Viaggi di istruzione
H. Vacanze studio
I. Collaborazione con realtà del territorio
J. Attività con le famiglie
K. Mensa
1. Formazione classi
2. Pianificazione Orario
3. Accoglienza – Inserimento 4. Attività didattica
Programmazione
EDUCATIVA
DIDATTICA
Erogazione didattica ordinaria
RECUPERO
SOSTEGNO
POTENZIAMENTO
Valutazione
DIAGNOSTICA
FORMATIVA
SOMMATIVA
Orientamento- Riorientamento
SERVIZI
COMPLEMENTARI
che qualificano il Servizio Centrale
IL SERVIZIO CENTRALE:
ATTIVITÀ
EDUCATIVA E DIDATTICA
FORMAZIONE CLASSI L’Istituto Professionale Socio-
Sanitario prevede un corso
organicamente costituito.
La scuola è aperta a chiunque
intenda seguire il corso di studi ed
è attrezzata per accogliere alunni
diversamente abili.
La sottoscrizione del contratto
formativo è richiesta a tutti.
PIANIFICAZIONE ORARIO L’orario delle lezioni – dalle ore 8.05 alle ore 13.55, sabato
libero e con un rientro pomeridiano dalle 14.15 alle 15.45-
è organizzato secondo i seguenti criteri:
Organico funzionamento della didattica ordinaria:
Distribuzione del numero delle unità orarie sulla
settimana nel rispetto dei tempi di
insegnamento/apprendimento .
Realizzazione di moduli disciplinari e
interdisciplinari eventualmente anche in
collaborazione con altre scuole del territorio.
P.A.S.S. – PIANO DI ACCOGLIENZA ALLA SCUOLA
SUPERIORE *Premessa
Riconoscendo la valenza educativa dell’inserimento nel nuovo contesto
scolastico e l’importanza che il primo impatto con un nuovo ambiente può
avere per il raggiungimento degli obiettivi formativi e didattici, la nostra
scuola ha strutturato un preciso percorso di accoglienza per gli iscritti al
primo anno, che coinvolge l’intero consiglio di classe.
*Obiettivo: il Piano si propone di aiutare ogni studente perché possa :
“Star bene” nel gruppo classe, con i docenti, nella scuola
Imparare ad apprendere
Scoprire interessi e attitudini
L’accoglienza si attua attraverso le seguenti tappe:
1. Indagine sugli stili cognitivi
2. Inserimento nel nuovo ambiente scolastico: conoscenza di docenti,
compagni, ambiente e regolamenti.
3. Rilevazione in modo trasversale di:
Livello di attenzione
Capacità e tempo di concentrazione
Capacità di intervento per pertinenza
4. Rilevazione delle abilità comuni a tutte le discipline: sentire, ascoltare,
capire, esprimere, leggere, comprendere, anche attraverso uno
specifico bilancio delle competenze
5. Potenziamento delle abilità linguistiche e logico-matematiche di base
6. Acquisizione del metodo di studio
Uso delle varie tipologie di testi
Abilità nel prendere appunti e nell’organizzazione di tempi e
materiali
7. Comprensione dei differenti linguaggi non-verbali:
Iconico (Laboratorio di Espressione Grafica)
Sonoro (Laboratorio di Espressione Musicale);
Corporeo e Motorio (Scienze Motorie)
8. Individuazione di percorsi personalizzati ed individualizzati (P.D.P. –
B.E.S.- P.E.I.). (1)
ATTIVITÀ
DIDATTICA
I quattro
momenti nei
quali si declina
l’attività
didattica nella
nostra scuola
sono
strettamente
collegati fra di
loro e
garantiscono
così la qualità
del servizio
offerto.
ORIENTAMENTO – RIORIENTAMENTO – RIMOTIVAZIONE Il percorso di studi, finalizzato ad una formazione generale in senso
etico-civico-sociale, intende promuovere la crescita personale nel campo specifico in cui si potrà esercitare l’attività professionale, consentendo
l’accesso sia al mondo del lavoro sia agli studi universitari e post-diploma.
L’orientamento, pertanto, è cardine della progettazione, erogazione e
valutazione educativa e didattica sia disciplinare sia interdisciplinare.
Il riorientamento e la rimotivazione consistono nel fornire all’alunno ulteriori
elementi per una scelta più motivata, o del percorso standard o di percorsi
alternativi.
PROGRAMMAZIONE La programmazione si articola in educativa e didattica. La programmazione educativa
ha il compito di progettare l’organizzazione della scuola: i tempi, gli spazi, le
attrezzature, l’integrazione. La programmazione didattica mira a determinare gli
obiettivi cognitivi e relazionali strettamente correlati alle competenze da raggiungere a
partire dalle indicazioni dell’Istituto Professionale Socio-Sanitario.
Le fasi della programmazione sono:
DISCIPLINARE. Ogni disciplina, tenendo presente la competenza da
raggiugngere, evidenzia il prorpio percorso.
Particolare attenzione e trasparenza viene rivolta alla valutazione, con l’utilizzo
di griglie aggiornate e condivise con gli studenti e con le famiglie.
INTERDISCIPLINARE [multi e pluridisciplinare]. I Docenti, sulla base degli
obiettivi formativi comuni per assi culturali, individuano collegamenti
interdisciplinari che riflettano interessi formativo/culturali e professionali, che
consentano di certificare le competenze raggiunte, anche in previsione del
Colloquio dell’Esame di Stato conclusivo del corso di studi.
TIROCINIO CURRICOLARE a partire dal terzo anno gli studenti effettueranno
esperienze di alternanza scuola/lavoro presso enti accreditati in ambito educativo-
socio sanitario.
EROGAZIONE DELLA DIDATTICA ORDINARIA L’attività didattica ordinaria si attua attraverso differenti strategie
metodologiche disciplinari e pluridisciplinari individualizzate, volte a
rispettare i tempi/ritmi di apprendimento di ogni allievo, i suoi registri
linguistici e i suoi stili cognitivi.
Il processo di insegnamento/apprendimento si svolge per tappe:
1. Fase di problematizzazione e motivazione degli argomenti
2. Valutazione diagnostica
3. Suddivisione della classe in fasce di livello per apprendimenti
4. Fase di ricerca-studio
(modulo o unità di insegnamento/apprendimento):
Individuale e per gruppi
5. Valutazione formativa
6. Ripresa dei contenuti secondo i principi dell’insegnamento
individualizzato
7. Valutazione sommativa (quadrimestrale e annuale).
RECUPERO
SOSTEGNO
POTENZIAMENTO
VALUTAZIONE È una rilevazione della crescita formativa e dell’apprendimento
dello studente, allo scopo di individuare gli interventi necessari
per un continuo miglioramento.
La valutazione si attua durante il percorso formativo:
Valutazione iniziale, che ha funzione diagnostica.
Valutazione formativa, che avviene in itinere, al termine
di ogni modulo o unità di insegnamento/apprendimento.
Valutazione sommativa, ovvero finale. (1) Per realizzare il
bilancio delle
competenze e i
percorsi
alternativi, ci si
avvale di risorse
interne all’Istituto
e/o della
collaborazione di
agenzie
specializzate
presenti sul
territorio.
Un’apposita
commissione
stende le
programmazioni
in base alla
documentazione
LE LINEE GUIDA DELL’INCLUSIONE: DSA, BES e Alunni con disabilità
Premessa
La gestione adeguata del percorso formativo degli studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA),
Bisogni Educativi Speciali (BES) e con disabilità è un impegno dell’Istituto Professionale Socio Sanitario
gestito dalla della Congregazione Suore Orsoline di San Carlo a Sant’Ambrogio e si fonda sulla convinzione
che i disturbi e le difficoltà non impediscano a priori l’intervento dell’insegnante e il processo di
apprendimento degli studenti.
Anzi, per gli studenti con disturbi specifici di apprendimento e bisogni educativi speciali gli interventi di
natura pedagogica e didattica sono fondamentali ai fini del successo formativo mediante opportune
strategie di insegnamento e di strutturazione del lavoro scolastico. Per gli studenti con disabilità tali
interventi sono addirittura indispensabili per favorire la socializzazione, lo sviluppo di capacità e abilità e
per promuovere l’acquisizione delle competenze fondamentali.
Sulla base dei principi sanciti dalla legge 53/2003 l’Istituto Orsoline si impegna, infatti, a definire e a
realizzare strategie educative e didattiche che tengano conto “della singolarità e della complessità di ogni
persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e
di formazione”.
Organizzazione dell'Istituto
Nell'Istituto è presente un Gruppo di Lavoro per l'Inclusione (GLI) costituito da un’équipe di docenti
disciplinari, insegnanti di sostegno e/o educatori di sostegno, che svolge le seguenti funzioni:
raccolta e documentazione degli interventi didattici ed educativi;
confronto sui casi, consulenza e supporto ai docenti sulle strategie/metodologie di gestione dei casi e delle classi;
rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
coordinamento continuo con il Gruppo di Lavoro sulla disabilità (GLHO) sulla base delle effettive esigenze;
collaborazione con i Centri Territoriali per l’Inclusione (CTI) a livello di distretto sociosanitario e con i Centri Territoriali di Supporto (CTS) istituiti dall’Ufficio Scolastico Regionale in accordo con il MIUR.
Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA): dislessia, discalculia, disgrafia, disortografia
Elemento fondamentale e imprescindibile della normativa vigente è l’avere sancito il diritto degli alunni con
Disturbo Specifico di Apprendimento all’impiego di strumenti compensativi e dispensativi di flessibilità
didattica, che debbono essere esplicitati nel Piano Didattico Personalizzato (PDP) redatto dal consiglio di
classe e condiviso con lo studente e la sua famiglia.
I docenti dell’Istituto Orsoline sono impegnati in un adeguato e costante aggiornamento culturale e
professionale, che li rende disponibili e reattivi di fronte alla suggestione della differenza. La normativa di
riferimento (Legge 8/10/2010 n.170) ha introdotto un elemento nuovo che può determinare un radicale
cambiamento nell'accoglienza degli studenti con DSA, e che può anche diventare un’occasione importante
sulla via dell'elaborazione di una didattica sempre più attenta alle differenze e alle esigenze individuali.
Operare insieme ad alunni con DSA concretizza un aspetto rilevante della mission dell’Istituto e rende la
scuola protagonista di un processo virtuoso di aggiornamento e formazione in servizio.
Bisogni Educativi Speciali (BES)
Del tutto analogo è il discorso per gli studenti con Bisogno Educativo Speciale (Direttiva MIUR 27/12/2012).
L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di
deficit. Vi sono alunni che presentano una richiesta di attenzione speciale per una varietà di ragioni:
svantaggio sociale, disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della
lingua italiana perché provenienti da culture diverse. Per questi motivi alcuni studenti, continuativamente o
per determinati periodi, presentano difficoltà nell'apprendimento, nello sviluppo di abilità e competenze,
nonché disturbi del comportamento.
L’impiego dell’acronimo BES indica una vasta area di alunni per i quali il principio della personalizzazione
dell’insegnamento, sancito dalla Legge 53/2003, va applicato con particolari accentuazioni quanto a
peculiarità, intensità e durata delle modificazioni.
Piano delle attività per l'inclusione scolastica di alunni con DSA e BES
Per consentire agli alunni con DSA e BES di raggiungere gli obiettivi di apprendimento stabiliti, l’Istituto
Professionale Socio Sanitario Orsoline di San Carlo prevede il seguente percorso:
colloqui con lo studente e con la famiglia;
fase di osservazione delle risorse e delle difficoltà;
definizione delle strategie più idonee per lo sviluppo di un apprendimento efficace;
progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli attesi per le competenze in uscita;
stesura di un Piano Didattico Personalizzato (PDP) contenente indicazioni relative a: - le attività didattiche individualizzate e personalizzate;
- le strategie adottate dall'alunno nello studio domestico;
- le strategie educative e didattiche di potenziamento e aiuto;
- gli strumenti compensativi;
- le misure dispensative;
- le forme di verifica e valutazione personalizzate.
Alunni con disabilità
Per gli studenti diversamente abili si fa riferimento agli articoli 3 e 34 della Costituzione, alla Legge 104 del
1992, a tutte le Ordinanze Ministeriali che vi hanno fatto seguito e alla Convenzione ONU per i diritti delle
persone con disabilità. Facendo propri i principi fondamentali che emergono da questi testi, l'Istituto
Orsoline ritiene che l'integrazione scolastica abbia come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità dell'alunno
nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione (Legge 104/92 art. 12). Al
centro della didattica inclusiva rivolta a studenti con disabilità vi è infatti la persona, considerata
innanzitutto come inserita in un contesto di relazioni la cui qualità e la cui ricchezza è il patrimonio
fondamentale della crescita. La scuola non è esclusivamente un luogo di apprendimento e di elaborazione
di saperi, ma è anche una realtà in cui l'alunno può acquisire "competenze, abilità, autonomia, nei margini
delle capacità individuali, mediante interventi specifici da attuare sullo sfondo costante e imprescindibile
dell’istruzione e della socializzazione" (Linee guida per l'integrazione degli alunni con disabilità -
04/08/2009).
Piano delle attività per l'inclusione di alunni con disabilità
Per accogliere le esigenze di natura educativa di ogni studente e per garantire una completa e corretta
personalizzazione della didattica, gli insegnanti e/o gli educatori di sostegno, in collaborazione con i docenti
disciplinari, elaborano un Piano Didattico Personalizzato (PEI) all'interno del quale rientrano:
le strategie metodologiche e didattiche individualizzate;
gli strumenti didattici personalizzati e differenziati;
le strategie adottate dall’alunno nello studio domestico;
le modalità di verifica e valutazione personalizzate e differenziate;
i percorsi didattici ed educativi volti al potenziamento dell'autonomia personale;
le indicazioni relative alle competenze relazionali e sociali;
gli eventuali percorsi di stage e alternanza scuola-lavoro;
le indicazioni sul progetto di vita complessivo e sulla crescita personale dell'alunno;
la valutazione dell'efficacia del percorso svolto durante l'anno scolastico. Inoltre gli insegnanti e/o gli educatori di sostegno:
si incontrano con i genitori insieme alla Coordinatrice delle attività didattiche ed educative all'inizio dell'anno per analizzare la situazione in ingresso e per confrontarsi sulle strategie individualizzate e differenziate;
collaborano con i docenti nella creazione di strumenti didattici individualizzati e differenziati;
collaborano con i docenti in fase di elaborazione dei materiali didattici e delle verifiche scritte;
collaborano con i docenti nella valutazione formativa degli alunni;
gestiscono insieme ai docenti disciplinari i gruppi classe favorendo l'inclusione degli alunni;
incontrano periodicamente i genitori per confrontarsi sull'andamento del percorso didattico ed educativo;
predispongono piani educativi che prefigurino, anche attraverso l'orientamento, le possibili scelte che l'alunno intraprenderà dopo aver concluso il percorso di formazione scolastica.
L'Istituto S. Carlo Orsoline è inoltre in contatto con diverse realtà socio-educative e aziendali presenti sul
territorio. Qualora il progetto educativo lo preveda, gli alunni hanno la possibilità di confrontarsi con
ambienti favorevoli alla crescita e alla maturazione di abilità e attitudini fondamentali. L'interazione con
contesti differenti rispetto a quello scolastico ha infatti lo scopo di promuovere lo sviluppo dell'autonomia
individuale e di stimolare nuove competenze sociali e relazionali, consentendo così all'alunno di applicare
in contesti nuovi le conoscenze acquisite durante il percorso scolastico.
In particolare gli strumenti con i quali si attuano questi obiettivi sono:
Stage formativi;
Alternanza scuola-lavoro.
Tipologie di percorsi educativi e didattici per alunni con disabilità
Nella Scuola Secondaria di II Grado la Programmazione Individualizzata può essere:
Equipollente
Differenziata
PROGRAMMAZIONE EQUIPOLLENTE
La Programmazione Equipollente viene attuata all'interno di un PEI (Piano Educativo Individualizzato)
tramite una progettazione "per obiettivi minimi".
Tale programmazione valorizza gli aspetti operativi dei saperi mirando all’essenzialità e alla fondatività delle
conoscenze e delle competenze idonee a valutare globalmente il raggiungimento degli obiettivi richiesti dal
curricolo ministeriale.
Il percorso riferito a una programmazione equipollente dà diritto, se superato positivamente, al titolo legale
di studio (L. n.104/1992, art. 16, comma 1).
Il percorso previsto nell'ambito della programmazione equipollente ("per obiettivi minimi") presenta le
seguenti caratteristiche:
si attiene, o è comunque globalmente corrispondente (O.M. n.90 del 21/05/2001, art. 15, comma 3), ai contenuti e agli obiettivi riconducibili a quelli di tutta la classe e stabiliti da ogni docente del consiglio di classe o dai dipartimenti disciplinari per le discipline di competenza;
oltre a quelli pertinenti alle singole discipline, si prefissa il raggiungimento di specifici obiettivi minimi di conoscenze, competenze e abilità (previste dal D.M n.139 del 22/07/2007);
prevede la parziale eliminazione e/o la semplificazione di alcuni contenuti, senza tuttavia compromettere la possibilità di raggiungere le competenze e le abilità minime richieste alla classe;
persegue l'acquisizione di contenuti essenziali e il raggiungimento degli obiettivi minimi senza però operare riduzioni e/o eliminazioni che comporterebbero invece una diversificazione significativa e pertanto una differenziazione del percorso (si veda la parte relativa alla "Programmazione differenziata");
prevede prove orali e scritte le cui richieste mirano innanzitutto alla valutazione del conseguimento delle conoscenze essenziali e degli obiettivi minimi;
all'interno del percorso equipollente, le conoscenze essenziali e gli obiettivi minimi richiesti equivalgono a quelli che vengono valutati dai docenti come sufficienti (corrispondenti ad un voto pari al 6) per tutta la classe. Il raggiungimento di una valutazione disciplinare pari a 6/10 è descritto dai seguenti livelli di competenza previsti dalla griglia di valutazione in uso:
- Comprensione/conoscenza: essenziale
- Applicazione: corretta/guidata
- Capacità critico-discorsiva: rielaborazione semplice
- Esposizione: semplice, mnemonica, lessico/struttura non sempre
precisi
- Stile cognitivo: partecipazione al dialogo educativo
il mancato raggiungimento di tali livelli impedisce l’ammissione alla classe successiva. Premessa la definizione del concetto di equipollenza come "utilizzo di metodi diversi per verificare il
raggiungimento degli stessi obiettivi”, si stabiliscono, inoltre, i seguenti principi:
1. Nella progettazione ed erogazione dell’attività educativa e didattica è consentito l’utilizzo di tracce,
schemi riassuntivi, mappe concettuali, immagini e sequenze;
2. Nella somministrazione delle prove il concetto di equipollenza è applicato in riferimento ai seguenti
criteri:
Prove diverse rispetto alla modalità di espressione e comunicazione; Esempi: una prova scritta o grafica diventa orale, una orale diventa scritta; richiesta di definizioni
e/o brevi descrizioni; esecuzione di esercizi semplici e applicazione di strutture note in esercizi complessi;
rielaborazioni guidate; uso di immagini e/o elenchi di declinazione della richiesta.
Prove diverse rispetto alla modalità di somministrazione; Esempi: domande aperte diventano chiuse, a scelta multipla o viceversa.
Prove diverse rispetto ai tempi; Esempi: oltre all'assegnazione di un tempo maggiore a disposizione si può variare anche la
frequenza delle verifiche scritte e delle prove orali definendo una programmazione personalizzata.
Prove diverse rispetto alla quantità. Esempi: riduzione del numero di esercizi e di domande. Se non è possibile aumentare i tempi o se la
resistenza fisica dell'alunno/a non consente la somministrazione di un’intera prova, è possibile infatti
selezionare e proporre solo le parti più significative che consentono il raggiungimento delle conoscenze
essenziali e degli obiettivi minimi della classe.
PROGRAMMAZIONE DIFFERENZIATA
La Programmazione Differenziata viene attuata all'interno di un PEID (Piano Educativo Individualizzato
Differenziato).
Per Programmazione Differenziata si intende una programmazione adeguata alle necessità dell’alunno/a,
non rispondente alla programmazione standard della classe (in una o in più discipline). Tale
programmazione viene messa in atto quando non sussistono i presupposti di apprendimento riconducibili
alla programmazione della classe. In questo caso è importante che l’alunno/a possa comunque acquisire e
consolidare nuove conoscenze, competenze e abilità. All'interno di una programmazione differenziata il
progetto di vita diventa parte integrante del percorso di formazione. In quest'ottica è importante sollecitare
processi che possano condurre alla crescita personale, allo sviluppo delle capacità di socializzazione e alla
maturazione di autoconsapevolezza, autonomia e autostima.
Il percorso viene definito "differenziato" se risulta necessaria l'applicazione di uno o più dei seguenti
interventi didattici:
riduzione significativa dei contenuti di una o più discipline;
diversificazione consistente dei contenuti in una o più discipline. In questo caso l'alunno/a si atterrà a contenuti anche completamente diversi rispetto a quelli proposti alla classe;
eliminazione dei contenuti di una o più discipline in favore dell'approfondimento di tematiche o
della realizzazione di attività di fondamentale importanza per il conseguimento degli obiettivi formativi ed educativi prefissati dal PEID;
eliminazione di uno o più obiettivi previsti nella programmazione erogata alla classe;
perseguimento di obiettivi differenti rispetto alla programmazione erogata alla classe. Inoltre, per quanto riguarda la valutazione, gli obiettivi formativi e di apprendimento faranno riferimento al
PEID e non alla programmazione della classe (O.M. N.90 del 21/05/2001, art. 15, comma 4 e 5).
Si precisa inoltre che:
1. "Qualora un Consiglio di classe intenda adottare la valutazione differenziata di cui sopra, deve
darne immediata notizia alla famiglia fissandole un termine per manifestare un formale assenso, in
mancanza del quale la modalità valutativa proposta si intende accettata. In caso di diniego espresso,
l’alunno non può essere considerato in situazione di handicap ai soli fini della valutazione, che viene
effettuata ai sensi dei precedenti art. 12 e art. 13", ovvero seguendo il percorso di valutazione
comune a tutta la classe (O.M. n° 90/2001, art. 15, comma 5).
2. Per poter attivare un PEI equipollente o un PEI differenziato (PEID), oltre alla Diagnosi Funzionale,
accompagnata dal Verbale di Accertamento, è necessaria la richiesta scritta dei Genitori in merito al tipo di
sostegno da realizzare, coerente con quanto indicato dalla documentazione stessa.
3. L’Istituto stabilirà le ore di sostegno in base alla documentazione e all’espresso volere dei genitori.
Si chiarisce che per "sostegno" si può intendere, oltre all'aiuto di un insegnante di sostegno e/o di un
educatore di sostegno, una serie di interventi attuati dai docenti di classe per aiutare l’alunno nelle sue
difficoltà.
Questi interventi devono rimanere nell’ambito previsto dall’equipollenza per il PEI Equipollente. Devono
invece differenziarsi per il PEI Differenziato.
4. La Programmazione Differenziata porterà, al termine della classe 5^, a un Esame di Stato che non
prevede il conseguimento del diploma, ma di un attestato che certifica le competenze acquisite e i crediti
formativi maturati (O.M. n. 90/2001, art. 15 e C.M. n. 125/2001).
5. Il Consiglio di Classe, solo nel caso in cui verifichi l’esistenza delle condizioni necessarie al
raggiungimento degli obiettivi richiesti dai programmi ministeriali, potrà stabilire l’abbandono del PEID e
l'attuazione del percorso didattico standard previsto per la classe, dopo aver verificato l’acquisizione degli
obiettivi essenziali di tutte le discipline curricolari.
L'O.M. 90/2001, art. 15, comma 4, prevede infatti che, qualora durante il successivo anno scolastico
vengano accertati livelli di apprendimento corrispondenti agli obiettivi previsti dai programmi
ministeriali, il Consiglio di classe possa proporre il passaggio a un piano didattico equipollente senza
necessità di prove di idoneità relative alle discipline dell’anno o degli anni precedenti.
SERVIZI COMPLEMENTARI che qualificano il servizio centrale
A. Attività integrative coerenti con l’indirizzo di studio: Corso L2 con insegnante Madrelingua Inglese con Certificazione Trinity
finale Corso in preparazione alla certificazione in lingua spagnola DELE Stage in ambito socio-educativo-sanitario Seminari per orientamento professionale Seminari di educazione all’ascolto della musica Visite guidate in ambito socio-educativo-scolastico-sanitario Interventi di esperti Progetti annuali di sostegno e integrazione all’apprendimento
B. Apertura pomeridiana ambienti scolastici Gruppi di studio Attività pomeridiane in Palestra Attività pomeridiane complementari per l’Area Formativa ed Espressiva
C. Comitato Tecnico-scientifico D. Tutoring – Sportello Help E. Attività sportive F. Biblioteca
G. Viaggi di istruzione H. Vacanze studio I. Collaborazione con realtà del territorio
J. Attività con le famiglie K. Mensa
CORSO L2 CON INSEGNANTE MADRELINGUA INGLESE
CON CERTIFICAZIONE TRINITY FINALE
L’attività si propone di far acquisire padronanza nella lingua straniera e maturare negli allievi una dimensione
europea. Sono programmate attività linguistiche integrative condotte da insegnanti di Madrelingua che operano in
accordo con l’insegnante curricolare.
Al termine del corso triennale vi è la possibilità di sostenere in sede un esame di Lingua Inglese, la cui certificazione
è valida ai fini del credito formativo per l’Esame di Stato.
CORSO L3 CON INSEGNANTE MADRELINGUA SPAGNOLA
Sono programmate attività linguistiche integrative condotte dall’insegnante curricolare e atte a conseguire le
abilità necessarie a sostenere l’esame finale di certificazione DELE presso l’Instituto Cervantes.
Al termine del corso triennale vi è la possibilità di sostenere in sede un esame di Lingua spagnola, la cui
certificazione è valida ai fini del credito formativo per l’Esame di Stato.
STAGE IN AMBITO EDUCATIVO-SOCIO-SANITARIO
Gli studenti svolgono nel corso del triennio un tirocinio curricolare così composto:
Classe 3^ : tre settimane ( 120 ore) da attuare presso un ente accreditato nell’ambito delle diverse abilità e animazione presso RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale).
Classe 4^: quattro settimane (160 ore) da attuare presso asili nido ed altre strutture educative. Classe 5^: due settimane ( 80 ore) da svolgere come orientamento alla professione, presso enti a scelta
degli alunni tra quelli sopra elencati e scuole dell’infanzia, scuole primarie, consultori, ospedali, liberi professionisti, case d’accoglienza, Villaggi S.O.S., Croce Rossa.
SEMINARI TENUTI DA ESPERTI
Interventi vari di educazione alla salute e di prevenzione dei comportamenti a rischio.
APERTURA POMERIDIANA AMBIENTI SCOLASTICI
La scuola è aperta nelle ore pomeridiane
agli studenti che necessitano di uno studio assistito, o che ne fanno richiesta
per uno studio a gruppi o individuale o per attività sportive.
APPROFONDIMENTI
Nel quarto anno di studi ogni studente è invitato ad individuare l’argomento e ad iniziare la
preparazione del lavoro di approfondimento, collegato con le esperienze di tirocinio, da presentare all’Esame di
Stato.
COORDINATORE
Ad ogni gruppo-classe
è assegnato un coordinatore,
il quale è referente principale che raccoglie i bisogni degli allievi
ed è figura di collegamento tra il Consiglio di classe
e la classe stessa.
SPORTELLO HELP
Ogni studente attraverso lo sportello Help
può richiedere ai docenti consulenza
rispetto ad eventuali difficoltà metodologiche o in alcuni ambiti disciplinari.
ATTIVITÀ SPORTIVE
L’attività didattica ordinaria prevede tornei di pallacanestro, pallavolo, calcetto e gare di atletica leggera ed è
arricchita dalla partecipazione ai
campionati studenteschi di Istituto.
Vengono offerti tempi pomeridiani settimanali per praticare uno sport su richiesta degli studenti o su proposta
del docente.
Gli studenti del terzo anno effettuano un’uscita didattico-sportiva con la possibilità di sperimentare alcuni sport
indoor scelti tra: pattinaggio, hockey, squash, tennis-tavolo, calcio a due, funky, fit-box,
tiro con l’arco, spinning, bowling, difesa personale, area fitness.
Agli studenti del quarto anno è proposta l’attività
“Nuoto e salvamento”
con particolare attenzione all’infanzia e alle persone diversamente abili.
COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO
È istituito un comitato a presenza mista *Dirigenti e docenti dell’Istituto con esperti operanti sul territorio] con
scopo di consulenza circa le attività di scuola-lavoro e per calibrare con più precisione le competenze fornite dalla
Scuola sugli effettivi bisogni del territorio.
ATTIVITÀ CON LE FAMIGLIE
La scuola coinvolge le famiglie con diverse modalità:
Una relazione costante attraverso colloqui ordinari e pomeridiani (per genitori lavoratori)
Assemblee genitori come occasione informativa e di confronto
Partecipazione agli organi collegiali
Collaborazione della Presidenza e dei Docenti con i rappresentanti eletti dai genitori
Proposte di partecipazione a incontri su problematiche educative:
Scuola genitori organizzata in collaborazione con associazioni che operano sul territorio
Incontri con esperti
Momenti caratterizzanti la vita della scuola (Celebrazioni, Incontri spirituali,
festa della scuola,visite culturali-artistiche-spirituali)
Attività di formazione e prevenzione in collaborazione col territorio.
Gruppo di solidarietà per le borse di studio
Operazione pubblicitaria.
COLLABORAZIONE CON LE REALTÀ DEL TERRITORIO
La scuola è attenta alle realtà formative esistenti sul territorio.
Presenta agli studenti la mappa territoriale dei servizi socio-educativi-sanitari
nell’area dei servizi alla persona.
Garantisce agli studenti l’adeguata preparazione
e favorisce il loro inserimento in queste realtà
sia durante l’anno scolastico sia nei mesi estivi
programmando attività di stage e/o volontariato.
Collabora con il Comune di Saronno,
con Enti di Formazione,
con l’ASL delle Province di Varese e di Milano.
e con gli enti socio-sanitari del Distretto di Saronno.
OPEN DAY E OPERAZIONE PUBBLICITARIA Docenti e studenti della scuola sono a disposizione per presentare ambienti e metodologie dell’Istituto. In particolari
occasioni si organizzano giornate di apertura al pubblico interessato.
Docenti e studenti sono presenti anche al salone
“Spazio-orientamento” per l’orientamento dopo la terza media
(iniziativa promossa da Informagiovani e Informalavoro).
Per ulteriori informazioni è possibile accedere, oltre che al sito del nostro Istituto, anche al portale
“Scuola in chiaro” che rappresenta un canale di informazione per tutte le famiglie
RECEPTION
Il servizio di reception in via S. Giuseppe 60 è in funzione tutti i giorni dalle ore 7.30 alle ore 19.00. È a disposizione di
tutti i plessi dell’istituto e ha la funzione principale di centralino e di primo orientamento agli spazi scolastici.
L’entrata e l’uscita degli studenti avvengono da via Ramazzotti e da via S. Giuseppe
e sono controllate dalla portineria con circuito interno.
Tel. 02/96702080
A. OPEN DAY e operazione pubblicitaria B. Reception C. Segreteria
Gestione iscrizioni Rilascio certificazioni e certificati Archivio documenti
D. Gestione amministrativa E. Fotocopie F. Assistenza di primo soccorso G. Pulizia ambienti H. Manutenzione ordinaria e
straordinaria I. Commissione sicurezza
SERVIZI STRUMENTALI che garantiscono il servizio centrale
SEGRETERIA DIDATTICA
È posta al piano terra dell’Istituto. È aperta tutti i giorni dalle ore 8.30 alle ore 12.30 (servizio al pubblico).
Servizi principali erogati:
Gestione iscrizioni Gestione allievi Gestione docenti Raccolta e archiviazione documenti Comunicazioni alle diverse componenti scolastiche Supporto all’attività didattica
Tel. 02/96702080 - Fax 02.9670.25.64 - e-mail: [email protected]
SEGRETERIA AMMINISTRATIVA
La gestione amministrativa è svolta dalla
Congregazione Orsoline di S. Carlo
attraverso l’ufficio amministrativo locale.
Orario di ricevimento da lunedì a venerdì dalle ore 7.30 alle ore 11.30
Giovedì anche dalle ore 14.30 alle ore 15.30
Sabato dalle ore 8.30 alle ore 12.30
Tel. 02/96702080 - Fax 02.9670.25.64 - E mail: [email protected]
ASSISTENZA DI PRIMO SOCCORSO
E’ istituita un’équipe interna di Primo Soccorso, addestrata da un ente competente in materia di sicurezza,
che viene attivata in caso di necessità.
In caso di infortunio durante l’orario scolastico l’alunno usufruisce di una copertura assicurativa.
Pulizia ambienti
MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA
Il “ben-essere” della vita scolastica è garantito anche dalla pulizia e dalla cura degli ambienti.
La manutenzione ordinaria dipende dall’Ufficio Amministrativo locale
e da un responsabile dell’Istituto.
La manutenzione straordinaria è competenza dell’Ente Gestore.
COMMISSIONE SICUREZZA
Come richiesto dal D. Lgs. N. 81 del 9 aprile 2008
(ex legge 626)
è istituita una Commissione
che vigila sull’applicazione
delle norme di sicurezza.
NEL RAPPORTO CON IL TERRITORIO E CON IL MONDO DEL LAVORO L’ISTITUTO
PROFESSIONALE SOCIO-SANITARIO DELL’ISTITUTO ORSOLINE PONE UNA
PARTICOLARE ATTENZIONE:
ALL’ORIENTAMENTO POST-DIPLOMA.
Lo studente deve:
Scoprire e maturare attitudini ed interessi per poter effettuare scelte di vita responsabili.
Essere autonomo nel ricercare possibili risorse del territorio.
Essere “creativo” nell’individuare i “bisogni” del territorio per dare
un contributo personale
(dal “cercare” all’ “inventare” un lavoro).
Acquisire conoscenze-competenze-capacità attraverso l’esperienza
(l’Istituto utilizza la denominazione “Tirocinio diretto”).
AL RAPPORTO DI COLLABORAZIONE
con ASL, OSPEDALI,
con i Servizi Sociali Comunali e Provinciali,
con le realtà socio-educative, sanitarie, assistenziali del territorio e del Distretto,
con Enti di Formazione.
RAPPORTO CON IL TERRITORIO
E CON IL MONDO DEL LAVORO
IL CURRICOLO DIDATTICO DELL’AREA
DEI SERVIZI ALLA PERSONA
(Metodologie Operative, Psicologia evolutiva), per le classi 3a, 4a, 5a prevede:
Visite in Centri di Studi e Ricerca e in realtà Socio-Sanitarie
Visite a Centri Rieducativi Seminari
Scienze dell’Alimentazione
Prevenzione comportamenti a rischio
Musicoterapia Tiflologia
Danzaterapia
Mioriento: guida all’orientamento
post-diploma
Incontri con figure professionali Visite ad Aziende Ospedaliere, ASL,
ludoteche, biblioteche
Corso di Primo Soccorso Attività di tirocinio diretto e stage estivi
presso:
Asili nido
Scuole dell’Infanzia
Colonie Estive
Case di Riposo e di Accoglienza
Cooperative Sociali
Centri Socio-educativi
Centri Psico-sociali
Villaggio S.O.S.
Aziende Ospedaliere
Biblioteche
Enti Morali
Liberi professionisti
Per ogni attività di Tirocinio la scuola stipula relazioni con il territorio mediante la “Convenzione di Tirocinio di
formazione ed orientamento” (legge 24.VI.1997 n. 196, art. 18).
Le esperienze vengono “certificate” dall’Ente presso cui sono state effettuate e sono valutate dalla scuola come
Crediti Formativi (D.P.R. 23.VII.1998 n° 323, art. 12).
Al termine del Corso Quinquennale di studi lo studente è in possesso, oltre che del Diploma di Stato, di certificazioni
ed attestati che documentano il curricolo svolto.
Esiste, per ogni studente, un fascicolo (diario dello studente – diario del tirocinante) in cui sono riportate, durante
tutto il triennio, le esperienze svolte durante i tirocini diretti e gli stage nell’area dei servizi alla persona e le relative
valutazioni.
CREDITI FORMATIVI
Per l’anno scolastico 2016/2017, il Collegio Docenti ha deliberato, in base alla normativa vigente, che, per quanto
riguarda il credito del triennio, anche se la media scolastica non raggiunge il decimale 5, si possa passare al
punteggio superiore della banda, in presenza di un significativo credito formativo. I criteri di valutazione di tali crediti
sono stabiliti dal Collegio Docenti.
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Tali documenti sono archiviati nel Server dell’Istituto nella
Cartella “Qualità” e reperibili presso la Segreteria Centrale
D.M. n. 583 - 28/08/2013
Scuola Paritaria
20 aprile 2015
Certificazione di Qualità UNI EN ISO 9001:2000 La Certificazione è adeguata alla nuova norma ISO 9001:2008 con Verifica
di rinnovo.
Manuale di gestione della Qualità - MAQ
MOD. 4201
Modello comprensivo dei documenti di riferimento per la
gestione della documentazione della Qualità
Legge 107/2015 – Buona Scuola
2010
Riforma Gelmini
La scuola, coerente con la Mission dichiarata, ritiene che la forma più efficace di aggiornamento dei
docenti sia quella del confronto e dell’aggiornamento in gruppo. In particolare, in occasione delle regolari
riunioni del Collegio Docenti il corpo docente è impegnato nell’analisi delle problematiche che emergono
durante l’anno, nella individuazione di strategie educative-didattiche finalizzate a migliorare
il servizio scolastico.
La scuola si avvale dell’intervento di esperti sia per l’attività didattica sia per lo studio dei cambiamenti in
atto nel mondo della scuola.
Per l’a.s. 2016/2017 il Collegio Docenti ha confermato:
il progetto dal titolo: “Ampliamento Lingua Straniera Inglese”
il corso di lingua spagnola in preparazione all’esame DELE
nella classe terza il corso sulla sicurezza per il conseguimento della certificazione INAIL
l’uso del computer per approfondire le abilità informatiche
vari interventi di educazione alla salute e di prevenzione dei comportamenti a rischio
il viaggio di istruzione che si svolgerà:
per il biennio in collaborazione con la terza classe dell’IeFP - Turistico
per il triennio in una capitale europea da raggiungere o in treno o in aereo
la partecipazione ad attività proposte dal territorio
visite a strutture specialistiche in ambito socio-sanitario
attività sportive
Autonomia di ricerca, di sviluppo, di sperimentazione:
I MOMENTI E LE OCCASIONI DI VERIFICA AD OGGI SONO:
Verifica del Coordinatore di classe con gli studenti (monitoraggio a metà quadrimestre, fine quadrimestre,
fine anno scolastico) sugli obiettivi educativi e didattici dichiarati
nei verbali dei Consigli di classe.
Verifica del Consiglio di classe con i genitori nelle assemblee di fine anno e in occasione della consegna
quadrimestrale dei Documenti di valutazione.
Compilazione da parte dei docenti nel corso dell’anno scolastico dei modelli
7301 (Progettazione e controllo dell’azione formativa) e
7302 (Progettazione e controllo ampliamento dell’offerta formativa).
Raccolta di dati relativi alla riuscita lavorativa o di studio
degli ex-allievi.
STRUMENTI DI INDAGINE:
Uno dei principali strumenti di indagine è il modello 8301 (Non conformità e azioni correttive,
preventive e miglioramenti) in cui, da parte di docenti, allievi e genitori, sono segnalate le difformità
rispetto al percorso qualità stabilito.
Il modello 7503a (questionario di soddisfazione somministrato al termine delle diverse attività) e il
questionario finale consentono di valutare il livello
di soddisfazione degli alunni e delle loro famiglie
rispetto alle attività proposte.
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
REGOLAMENTO SCOLASTICO
Il Regolamento recante modifiche ed integrazioni al Decreto concernente lo Statuto delle studentesse e
degli studenti della Scuola Secondaria, emanato con il D.P.R. N. 235 del 21/11/2007 stabilisce che,
contestualmente all’iscrizione alla singola istituzione scolastica, sia richiesta la sottoscrizione da parte dei
genitori e degli studenti di un Patto Educativo di Corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera
dettagliata e condivisa i rispettivi diritti e doveri.
Il Regolamento di Istituto disciplina le procedure di sottoscrizione, nonché di elaborazione e revisione
condivisa del patto.
Tale collaborazione si svolge nel rispetto delle regole di vita sociale, nell’adoperarsi per attuare le
condizioni favorevoli per la crescita umana e culturale degli studenti.
Per promuovere in sinergia tale patto è necessario condividere alcune regole essenziali nella vita scolastica
con responsabilità di ciascuno nell’uso degli ambienti e delle attrezzature, nella consapevolezza dei
rispettivi diritti e doveri.
La vita scolastica è fondata sul reciproco rispetto tra tutti i componenti la Comunità Educante.
Il presente Regolamento disciplina lo svolgimento dell’attività scolastica nel rispetto e in attuazione della
normativa vigente (D.P.R. N. 235 del 21/11/2007 ; D.P.R. n. 249 del 24.06.1998 “Statuto delle studentesse
e degli studenti”, emanato in attuazione dell’art. 21, commi 1, 2, 13 della legge 15.03.1997 n. 59).
DOVERI DEGLI STUDENTI
Art. 1 Libretto personale
1. Il libretto personale è documento ufficiale d’identificazione dello studente, strumento indispensabile
della vita scolastica. 2. Gli studenti devono portare sempre a scuola il libretto personale, debitamente compilato,
conservandolo ordinato e completo per tutto l’anno scolastico. 3. Sul libretto personale non è consentito scrivere in matita e usare correttore. 4. Gli studenti sono responsabili del danneggiamento, dello smarrimento e della falsificazione del libretto
personale.
Art. 2 Norme di comportamento
a. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Coordinatore delle attività educative e didattiche, della
Vicaria, delle Suore, dei Docenti, di tutto il Personale e dei loro compagni lo stesso rispetto che
richiedono per se stessi.
b. Gli studenti devono astenersi da ingiurie, diffamazioni, minacce e da qualsiasi atto di violenza inteso ad offendere o ledere l’integrità fisica e morale delle persone e i loro beni personali.
c. Nella scuola è fatto divieto di fumare ovunque, secondo le disposizioni di legge e la delibera del
Consiglio d’Istituto.
d. Durante le ore di lezione non è permesso alcun impiego del telefono (neppure per SMS, appunti,
promemoria, orologio etc). I telefoni cellulari devono rimanere spenti per l’intera durata dell’orario
scolastico; in caso di seria e urgente necessità sarà possibile servirsene in Presidenza.
e. Durante l’orario delle lezioni gli studenti possono allontanarsi dalle aule singolarmente previa
autorizzazione del docente, solo per seri motivi.
f. Durante l’intervallo non è consentito accedere alle palestre e alle aule speciali. g. Soprattutto durante l’intervallo, oltre che all’entrata e all’uscita e nei cambi d’aula o d’insegnante, gli
studenti devono mostrare senso di autocontrollo e responsabilità ed evitare comportamenti che mettano in pericolo se stessi e gli altri.
h. Per la diffusione di biglietti di spettacoli, volantini, locandine, riviste, manifesti, ecc. è necessaria l’autorizzazione della Presidenza.
Art. 3 Assenze
a. La frequenza assidua e la partecipazione attiva alla vita della Scuola sono elementi positivi che concorrono alla valutazione favorevole del profitto dello studente in sede di scrutinio finale. Il numero delle assenze, pur non essendo di per sé preclusivo della valutazione del profitto stesso in sede di scrutinio finale, incide negativamente sul giudizio complessivo, a meno che, un congruo numero di interrogazioni e di esercitazioni scritte, grafiche o pratiche, corrette e classificate, nel corso dell’intero anno scolastico, non consenta al Consiglio di classe di accertare il raggiungimento degli obiettivi propri di ciascuna disciplina.
b. Ogni assenza deve essere giustificata dai genitori o da chi ne fa le veci sul libretto personale.
c. Gli studenti che hanno compiuto 18 anni possono firmare da sé le giustificazioni delle assenze.
d. Gli studenti che si presentano senza giustificazione possono essere ammessi alle lezioni soltanto dalla
Presidenza
Art. 4 Ritardi ed entrate –uscite fuori orario
a. La soglia per l’ingresso in ritardo con giustificazione siglata da Coordinatore delle attività educative e
didattiche o Vicario viene fissata alle ore 8.15.
b. Dopo le ore 8.15 lo studente potrà accedere alla classe solo dopo aver esibito documento rilasciato da Strutture Sanitarie o Società di Trasporto.
c. I permessi d’entrata o uscita fuori orario devono essere richiesti alla Presidenza nei giorni
immediatamente precedenti quello per il quale si chiede il permesso e devono essere corredati da opportuna documentazione (prenotazione visita, indicazione circostanziata del motivo familiare, ecc.).
d. La Presidenza negherà il permesso a tutte le domande che non siano prodotte nei modi e nei tempi
stabiliti, salvo debite eccezioni.
Art. 5 Impiego e conservazione degli spazi interni
a. La conservazione dell’arredo scolastico è affidata al senso di responsabilità degli studenti, alla loro
buona educazione unita alla capacità di rispettare le cose.
b. Non è consentito lasciare libri e strumentazione scolastica in classe salvo che nell’apposito armadio. c. Gli studenti possono fermarsi a studiare o per attività diverse nel pomeriggio negli ambienti scolastici,
compatibilmente con le esigenze organizzative dell’Istituto. d. La richiesta d’autorizzazione all’uso degli ambienti deve essere inoltrata al responsabile del piano. e. L’uso delle aule speciali (palestre, laboratori, aula di informatica, biblioteca, aula TV, etc.) in orario
extrascolastico può essere autorizzato con la presenza del docente responsabile delle rispettive discipline e subordinato al regolamento interno proprio di ciascuna aula.
f. Non è consentito consumare il pranzo al sacco nelle aule scolastiche. Per questo l’Istituto mette a disposizione degli alunni la sala da pranzo dove funziona anche il servizio mensa per gli alunni della scuola primaria e secondaria di 1° grado.
g. Si può accedere all’infermeria in caso di seria necessità, solo se accompagnati dalla responsabile del piano.
h. Agli studenti non è consentito parcheggiare auto e moto nel cortile dell’Istituto. Cicli e motocicli possono essere depositati nello spazio apposito. L’entrata e l’uscita dei motocicli è consentita a motore spento, solo dal cancelletto laterale di via S. Giuseppe.
Art. 6 Sanzioni disciplinari a carico degli studenti
1. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono a rafforzare il senso di responsabilità
e a ripristinare rapporti corretti all’interno della Comunità scolastica.
2. Nessuno può essere sottoposto a sanzione disciplinare senza contestazione degli addebiti e senza che
abbia esposto le proprie ragioni.
Art. 7 Classificazione delle violazioni e sanzioni particolari a carico degli studenti
a. Le violazioni relative all’articolo 1 (Libretto personale) se non reiterate sono ritenute mancanze non
gravi ad eccezione della falsificazione.
b. Le violazioni relative all’articolo 2 (Norme di comportamento) sono ritenute mancanze gravi, ad
eccezione di quelle previste dai punti f (impiego erroneo aule speciali), h (diffusione materiale di
propaganda).
c. Le violazioni relative agli articoli 3 e 4 (Assenze/Ritardi - entrate uscite fuori orario) se non reiterate
sono ritenute mancanze non gravi.
Assenze frequenti tuttavia saranno oggetto di colloquio con la famiglia per opportuni chiarimenti.
Sanzione particolare n. 1 – telefono cellulare.
In caso di impiego del telefono cellulare in classe, il docente procederà al sequestro del telefono stesso, che
sarà consegnato in custodia in Presidenza. Il Coordinatore delle attività educative e didattiche segnalerà il
provvedimento alla famiglia e restituirà il telefono allo studente dopo 5 giorni lavorativi.
Sanzione particolare n. 2 – ritardi.
Delibera dei Consigli di Classe in data 24-25 /01/2007 e successivamente confermata.
Dopo tre episodi di ritardo registrati dal docente sul Giornale di Classe, l’alunno dovrà fermarsi a scuola
un’ora in più, al termine delle normali lezioni.
.
Le violazioni relative all’articolo 5 (Impiego e conservazione degli spazi interni) sono considerate più o
meno gravi a seconda dell’entità del danno causato e sono soggette
a risarcimento.
Art. 8 Sanzioni disciplinari
1. Ammonizione scritta per mancanze non gravi e non reiterate. (Docenti)
2. Allontanamento dalla classe per mancanze non gravi ma reiterate. (Docenti)
3. Ammonizione scritta del Coordinatore delle attività educative e didattiche per mancanze gravi o per
mancanze non gravi ma reiterate.
4. Sospensione dalle lezioni da un minimo di 1 giorno fino ad un massimo di 15 giorni per mancanze gravi
e/o reiterate, per la persistenza di comportamenti lesivi e/o offensivi. (Consiglio di classe)
5. Risarcimento dei danni materiali. Il risarcimento è a carico del singolo studente, della classe o delle
classi riconosciute responsabili. La necessità e l’entità del risarcimento sono stabilite dal Coordinatore
delle attività educative e didattiche, con il parere vincolante del Rettore o di Suo rappresentante.
6. Allontanamento dalla scuola (Coordinatore delle attività educative e didattiche, su proposta del
Consiglio di classe all’unanimità, sentito il parere vincolante del Rettore. Delibera definitiva in
Consiglio d’Istituto).
Le sanzioni disciplinari saranno irrogate, sentito l’interessato, nel rispetto dei criteri espressamente previsti
dallo Statuto delle studentesse e degli studenti.
Art. 9 Impugnazioni
Contro i provvedimenti disciplinari è ammesso ricorso secondo le modalità previste dalla Tabella
riepilogativa. L’Organo di garanzia è composto da: Coordinatore delle attività educative e didattiche che
presiede, un docente (designato annualmente dal Collegio dei docenti), un genitore e uno studente (designati
annualmente dal Consiglio d’Istituto).
Art. 10 Disposizioni finali
1. Il presente Regolamento è adottato o modificato con delibera del Collegio dei docenti e del Consiglio
d’Istituto, previa consultazione degli studenti.
2. Il presente Regolamento è esposto all’albo e trascritto integralmente sul Libretto personale degli
studenti.
TABELLA RIEPILOGATIVA
MOTIVI SANZIONE AUTORITÀ RICORSO EFFETTI
Mancanze non
gravi e non
reiterate
Ammonizione
scritta
Docente Coordinatore
didattico –
Vicario –
Organo di
garanzia
Annotazione sul
registro di classe
Variabili di
atteggiamento scheda
di valutazione
Mancanze non
gravi ma
reiterate
Allontanamento
dalla classe
Docente Coordinatore
didattico –
Vicario –
Organo di
garanzia
Comunicazione alla
famiglia da parte del
Coordinatore didattico
Variabili di
atteggiamento scheda
di valutazione
Mancanze gravi
o mancanze
non gravi
reiterate dopo
richiami anche
verbali.
Ammonizione
scritta
Docente
Coordinatore
didattico
Coordinatore
didattico
Organo di
Garanzia
Annotazione sul
registro di classe.
Comunicazione alla
famiglia.
Variabili di
atteggiamento scheda
di valutazione
Mancanze gravi
e/o reiterate;
comportamenti
lesivi.
Sospensione
dalle lezioni da
1 a 15 giorni
Consiglio di
classe
Organo di
Garanzia
Dirigente
dell’amministr
azione
scolastica
periferica
Annotazione sul
registro di classe
Annotazione sul
registro personale del
professore
Comunicazione con
notifica alla famiglia
Registrazione sul
giornale dei verbali di
classe
Informazione al
Rettore.
Variabili di
atteggiamento scheda
di valutazione
Danni strutture
e beni della
scuola
Risarcimento
del danno
Coordinatore
didattico
Organo di
garanzia
Annotazione sul
registro di classe.
Comunicazione alla
famiglia.
Reati di
particolare
gravità,
perseguibili
d’ufficio o per i
quali l’Autorità
giudiziaria ha
avviato
procedimento.
Allontanamento
dalla scuola
Coordinatore
didattico su
proposta del
consiglio di
classe
all’unanimità.
Parere del
Rettore.
Delibera
definitiva del
Consiglio
d’Istituto
A norma di
legge
Annotazione sul
registro di classe.
Registrazione sul
giornale dei verbali di
classe.
DATA, ________________________________
I GENITORI ______________________________________________
LO/A STUDENTE/SSA___________________________
IL COORDINATORE DELLE ATTIVITA’ EDUCATIVE E DIDATTICHE
_____________________________________________________
GRIGLIE DI VALUTAZIONE GRIGLIA DI VALUTAZIONE ESPOSIZIONI ORALI
CAMPI E DESCRITTORI
COMPRENSIONE/ ESPOSIZIONE
APPLICAZIONE e
CONOSCENZA CAPACITÀ CRITICA/DI GIUDIZIO
10 Esauriente e approfondita Esposizione esauriente, lessico preciso Rielaborazione/metodo consapevoli e coerenti, trasversalità
pluridisciplinare(1), utilizzo del pensiero divergente
9 Completa, capacità
di astrazione Esposizione convincente, lessico preciso
Rielaborazione/metodo autonomi, trasversalità multidisciplinare(2), valutazione personale
8 Padronanza concettuale
dei contenuti Esposizione sicura, lessico preciso
Rielaborazione/metodo sicuri, trasversalità disciplinare, uso della logica deduttiva
7 Utilizzo corretto dei concetti Esposizione corretta, lessico appropriato Rielaborazione/metodo corretti
6 Essenziale Esposizione e lessico semplici/corretti
se guidati Metodo semplice/corretto e rielaborazione se guidata
5 Superficiale, generica Esposizione imprecisa, lessico impreciso Metodo incerto e faticoso / applicazione incerta
4 Frammentaria, confusa Esposizione scorretta anche se guidata,
lessico scorretto Metodo scorretto
3 Lacunosa, errata o inesistente
Esposizione/lessico gravemente scorretti
o inesistenti
Metodo inesistente o improprio e/o rifiuto dell'interazione 2
1
(1) tra discipline di aree diverse. LEGENDA/RIFERIMENTI/ESEMPI
(2) tra discipline della stessa area.
VA
RIA
BIL
I D
ESC
RIT
TIV
E
Qualità e quantità delle conoscenze delle discipline
Modalità di espressione Consapevolezza e applicazione delle strutture sintattiche disciplinari e interdisciplinari
Padronanza dei contenuti disciplinari/interdisciplinari
Abilità nella dizione e lettura di un testo Capacità di operare collegamenti multi e pluridisciplinari (trasversalità)
Capacità di concettualizzazione delle informazioni
Grado di gusto e curiosità nella lettura Grado di padronanza del metodo di ricerca e di studio relativi alla disciplina
Capacità di astrazione Capacità interpretative e di comparazione Raccolta, selezione, organizzazione, apprendimento dei contenuti
Propensione/disponibilità verso l’attività scientifica
Sviluppo di argomentazione sul tema dato Costruzione di percorsi di studio
Descrizione delle informazioni Produzione di nuove sequenze anche attraverso mappe/reti concettuali
ESEM
PI
Comprende e fruisce delle informazioni verbali e non verbali ai livelli informativo, emotivo, cognitivo, estetico, pragmatico
Sa prendere appunti Possiede un metodo di studio/lavoro
Sa riassumere i contenuti di una argomentazione
Sa verificare l’esattezza di una procedura e attivare processi di generalizzazione e discriminazione
Sa tracciare una semplice rete di concetti su un argomento della disciplina
Sa applicare idee e regole
Sa fruire di un testo e/o di un discorso a livello verbale e non verbale
Usa schemi [diagrammi, grafici, scalette]
Pone e si pone domande usando strumenti logico-deduttivi
Sa scegliere modalità espressive efficaci Coglie analogie e differenze
Sa distinguere un fatto da una opinione
Sa usare lessico pertinente ed adeguato nella produzione
Individua elementi comuni in più discipline
Applica il transfert di un concetto o regola e lo discute
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA
VALUTAZIONI
10 9 8 7 6 5
CA
MP
I E
DE
SC
RIT
TO
RI
FREQUENZA F10
ha
mantenuto
una frequenza
assidua
F9
ha mantenuto una frequenza
abbastanza
regolare
F8
è risultato assente e/o
ritardatario in
giorni di particolare
impegno
scolastico
F7
ha accumulato ripetute
assenze e/o
ritardi in giorni di particolare
impegno
scolastico
F6
è risultato assente e/o
ritardatario non
giustificato oppure con
giustificazioni
non pertinenti
La valutazione inferiore a 6/10,
che comporta la
non ammissione all'anno successivo
o agli Esami di
Stato, è assegnata dal Consiglio di
classe:
RISPETTO DELLE
REGOLE
DISCIPLINARI
R10
è in possesso del
materiale
scolastico ed è
puntuale
nelle consegne
R
9
è quasi sempre
in possesso del materiale
scolastico ed è
abbastanza puntuale nelle
consegne
R
8
è alterno nel
portare il materiale
scolastico e/o
non è sempre puntuale nelle
consegne
R
7
è selettivo nel
portare il
materiale didattico e/o
non è puntuale
nelle consegne
R
6
non rispetta le
consegne neanche se
sollecitato
ATTENZIONE,
INTERESSE E
PARTECIPAZIONE
P10
è interessato e partecipa
in modo
costruttivo
P9
è interessato e
spesso partecipe
e/o è autonomo nel capire
quando disturba
P8
è interessato
ma poco
partecipe e/o deve essere
richiamato
P7
interviene solo
in alcune
discipline e solo se
stimolato
P6
rifiuta di
partecipare al dialogo
educativo e
disturba anche se richiamato
impedendo lo
svolgimento delle attività
a) in presenza
di comportamenti
di particolare ed oggettiva gravità
sanzionati con
sospensioni per periodi superiori a
quindici giorni
RELAZIONI
INTERPERSONALI I10
è
disponibile,
rispettoso e responsabile
I9 è disponibile e
rispettoso I8
è quasi
sempre
disponibile e rispettoso
I7
è poco disponibile e/o
poco rispettoso I6
non rispetta gli altri e mostra
atteggiamenti o
compie atti che creano grave
disagio o danno
b) in mancanza di
apprezzabili e
concreti miglioramenti dopo
l'irrogazione di sanzioni di
particolare gravità
AUTONOMIA E
STILE
COGNITIVO (progettazione e
gestione del lavoro
scolastico)
A10
è autonomo e
organizzato,
utilizza il pensiero
divergente e
sa lavorare in gruppo
A
9
è organizzato in quasi tutte le
discipline e si
attiva per la conquista
dell'autonomia
anche nel lavoro di gruppo
A
8
è organizzato,
interagisce per
competenze
ma a volte necessita di
indicazioni
A
7
partecipa al dialogo
educativo ma è
organizzato solo se guidato
A
6
partecipa saltuariamente
al dialogo
educativo, non sa gestire il
lavoro e a volte
rifiuta indicazioni
(Cfr. D.M. 5/2009,
art. 3, comma 2 e art. 4 commi 1, 2,
3)
FINALITÀ DELLA VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA (Cfr.D.M. 5/2009, art. 1):
La valutazione del comportamento degli studenti di cui all’art. 2 del decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito, con
modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, risponde alle seguenti prioritarie finalità: -accertare i livelli di apprendimento e
di consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile; -verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di ciascuna istituzione scolastica; -diffondere la
consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all’interno della comunità scolastica, promuovendo comportamenti coerenti
con il corretto esercizio dei propri diritti e al tempo stesso con il rispetto dei propri doveri, che corrispondono sempre al riconoscimento dei diritti e delle libertà degli altri; -dare significato e valenza educativa anche al voto inferiore a 6/10. 2. La
valutazione del comportamento non può mai essere utilizzata come strumento per condizionare o reprimere la libera espressione di
opinioni, correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità, da parte degli studenti.
La valutazione della condotta avviene considerando una media ponderata tra i decrittori scelti.
ISTITUTO PROFESSIONALE SOCIO SANITARIO
GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA a.s. 2016/17
CANDIDATO: __________________________________________
PUNTEGGIO: _________/ 15
Indicatori Descrittori Punti
Individuazione degli aspetti
centrali e rilevanti
dell’argomento
Individua e evidenzia tutti gli aspetti centrali e rilevanti
dell’argomento 3
Individua e evidenzia solo alcuni aspetti centrali e rilevanti
dell’argomento 2.0
Non riesce ad individuare e ad evidenziare gli aspetti
effettivamente centrali e rilevanti dell’argomento 1
Riferisce solo aspetti non legati all’argomento 0
Conoscenza e pertinenza dei
contenuti scientifici della
disciplina
Conoscenze sicure e approfondite 3
Conoscenze corrette 2
Conoscenze superficiali e inadeguate 1
Conoscenze frammentarie/lacunose 0
Rielaborazione critica e
prospettiva interdisciplinare
La rielaborazione evidenzia valutazioni personali servendosi di
una prospettiva interdisciplinare 3
La rielaborazione è corretta e mostra alcuni spunti
personali e/o interdisciplinari 2
La rielaborazione è semplice 1
Nessuna rielaborazione personale 0
Lessico specifico
Sceglie termini specifici con accuratezza 3
Sceglie termini semplici ma corretti 2
È impreciso nella scelta della terminologia 1
Utilizza termini scorretti 0
Organizzazione del testo
Organica e coerente 1.5
Semplice con qualche incertezza strutturale 1
Confusa/disorganica/farraginosa 0.5
Correttezza ortografica* e
morfosintattica
Corretto 1.5
Con alcuni errori 1
Con errori frequenti 0.5
* Per la correzione di un elaborato di uno studente DSA, nel caso in cui previsto dal PDP, la componente ortografica
non verrà valutata.
ANALISI DEL TESTO LETTERARIO
Correttezza ortografica e morfosintattica*
Con elementi di complessità, corretta Punti 2
Semplice e corretta Punti1,5
Abbastanza corretta Punti 1
Molti errori Punti 0
Proprietà lessicale e di registro
Ricco e adeguato Punti2
Semplice e generalmente adeguato Punti1,5
Semplice e ripetitivo con alcune improprietà Punti 1
Semplicistico, ripetitivo e gravemente inadeguato Punti 0,5
Coerenza e coesione del discorso
Coesa e Coerente Punti 2
Semplice chiara Punti1,5
Schematica e frammentaria Punti 1
Disordinata e incoerente Punti 0,5
Comprensione del testo
Approfondita Punti 3
Buona Punti 2
Buona ma incompleta Punti1,5
Con alcuni errori di comprensione Punti 1
Con gravi errori di comprensione Punti 0
Analisi del testo
Precisa e approfondita Punti 3
Completa ma non sempre precisa e approfondita Punti2,5
Corretta ed essenziale Punti 2
Superficiale e non sempre precisa Punti 1
Gravemente incompleta Punti 0
Interpretazione complessiva e approfondimento
Ricco e approfondito Punti 3
Completo ma non molto approfondito Punti 2
Non completo, chiaro ed essenziale Punti1,5
Superficiale e schematico Punti1
Assente o slegato dal testo Punti 0
* Per la correzione di un elaborato di uno studente DSA, nel caso in cui previsto dal PDP, la componente ortografica
non verrà valutata.
TIPOLOGIA B – ARTICOLO DI GIORNALE
Correttezza ortografica e morfosintattica*
Corretta Punti 2
Con alcuni errori di sintassi Punti1,5
Con alcuni errori di ortografia e di sintassi Punti 1
Con molti errori Punti 0
Proprietà lessicale e di registro
Ricco e adeguato Punti2
Semplice e generalmente adeguato Punti1,5
Semplice e ripetitivo con alcune improprietà Punti 1
Semplicistico, ripetitivo e gravemente inadeguato Punti 0,5
Struttura del discorso (Coesione e coerenza)
Coesa e Coerente Punti 3
Semplice chiara Punti 2
Schematica chiara Punti1,5
Schematica e frammentaria Punti 1
Disordinata e incoerente Punti 0,5
Pertinenza rispetto alla tipologia
Perfettamente pertinente Punti 2
Titolo o destinazione editoriale non pertinente Punti1,5
Alcuni elementi non pertinenti Punti1
Non coerente alla tipologia Punti 0
Utilizzo dei documenti
Esauriente Punti 3
Abbastanza articolato Punti 2
Non sempre approfondito, utilizzo solo di alcuni documenti Punti1,5
Superficiale e poco articolato Punti 1
Completamente o quasi completamente assente Punti 0
Conoscenze e rielaborazione personale
Esaurienti conoscenze e rielaborazione personale Punti3
Buone conoscenze e spunti personali Punti 2
Conoscenze limitate e rielaborazione semplice Punti 1
Scarse conoscenze e nessuna rielaborazione Punti 0
* Per la correzione di un elaborato di uno studente DSA, nel caso in cui previsto dal PDP, la componente ortografica
non verrà valutata.
TIPOLOGIA B - SAGGIO BREVE
Correttezza ortografica e morfosintattica*
Corretta Punti 2
Con alcuni errori di sintassi Punti1,5
Con alcuni errori di ortografia e di sintassi Punti 1
Con molti errori Punti 0
Proprietà lessicale e di registro
Ricco e adeguato Punti2
Semplice e generalmente adeguato Punti1,5
Semplice e ripetitivo con alcune improprietà Punti 1
Semplicistico, ripetitivo e gravemente inadeguato Punti 0,5
Struttura del discorso (Coesione e coerenza)
Coesa e Coerente Punti 3
Semplice chiara Punti 2
Schematica e frammentaria Punti 1
Disordinata e incoerente Punti 0,5
Pertinenza rispetto alla tipologia
Perfettamente coerente Punti 2
Con alcuni elementi non coerenti Punti1
Non coerente alla tipologia Punti 0
Utilizzo dei documenti e delle conoscenze
Esauriente utilizzo dei documenti Punti 3
Abbastanza articolato utilizzo dei documenti Punti 2
Non sempre approfondito, utilizzo solo di alcuni documenti Punti1,5
Superficiale e poco articolato Punti 1
Completamente o quasi completamente assente Punti 0
Argomentazione e rielaborazione personale
Argomentazione esauriente rielaborazione personale Punti3
Argomentazione ricca con spunti personali Punti 2
Argomentazione imprecisa e rielaborazione semplice Punti 1
Argomentazione confusa e nessuna rielaborazione Punti 0
* Per la correzione di un elaborato di uno studente DSA, nel caso in cui previsto dal PDP, la componente ortografica
non verrà valutata.
Tipologia C- TEMA STORICO
Tipologia D- TEMA DI ORDINE GENERALE
Correttezza ortografica e morfosintattica*
Corretta Punti 2
Con alcuni errori di sintassi Punti1,5
Con alcuni errori di ortografia e di sintassi Punti 1
Con molti errori Punti 0
Proprietà lessicale e di registro
Ricco e adeguato Punti2
Semplice e generalmente adeguato Punti1,5
Semplice e ripetitivo con alcune improprietà Punti 1
Semplicistico, ripetitivo e gravemente inadeguato Punti 0,5
Struttura del discorso (Coesione e coerenza)
Coesa e Coerente Punti 3
Semplice chiara Punti 2
Schematica e frammentaria Punti 1
Disordinata e incoerente Punti 0,5
Pertinenza rispetto alla consegna
Perfettamente pertinente Punti 2
Parziale, con alcuni elementi non trattati Punti1
Priva di pertinenza Punti 0
Conoscenza dell’argomento e rielaborazione
Conoscenze approfondite ed osservazioni personali Punti 3
Buone conoscenze ed osservazioni pertinenti Punti 2
Conoscenze superficiali ma pertinenti Punti 1
Conoscenze scarse ed osservazioni non sempre esatte Punti 0
Argomentazione
Argomentazione articolata e approfondita Punti 3
Argomentazione presente e abbastanza articolata Punti 2
Argomentazione superficiale e poco articolata Punti 1
Argomentazione completamente o quasi completamente
assente
Punti 0
* Per la correzione di un elaborato di uno studente DSA, nel caso in cui previsto dal PDP, la componente ortografica
non verrà valutata.
ISTITUTO PROFESSIONALE SERVIZI SOCIO-SANITARI
A.S. 2016/2017
GRIGLIA DI VALUTAZIONE QUESITI DI TIPO B E C ( TERZE PROVE)
Criteri di correzione quesiti di tipo C: alla risposta corretta si assegnano 1,5 punti
alla risposta errata o non data si assegnano 0 punti.
DENOMINAZIONE CAMPI
COMPRENSIONE/
CONOSCENZA ESPOSIZIONE
APPLICAZIONE E CAPACITÀ CRITICA/ DI
GIUDIZIO
PUNTEGGI
GREZZI
Esauriente e
approfondita
Esposizione convincente,
lessico preciso
Rielaborazione/metodo consapevoli e
coerenti, trasversalità pluridisciplinare(1),
utilizzo del pensiero divergente 3
Padronanza
concettuale dei
contenuti
Esposizione sicura, lessico
preciso
Rielaborazione/metodo sicuri, trasversalità
disciplinare, uso della logica deduttiva 2,5
Essenziale Esposizione e lessico
semplici/corretti
Metodo semplice/corretto e rielaborazione
se guidata 2
Superficiale, generica Esposizione imprecisa,
lessico impreciso
Metodo incerto e faticoso / applicazione
incerta 1,5
Frammentaria,
confusa
Esposizione scorretta anche
se guidata, lessico scorretto Metodo scorretto 1
Lacunosa, errata o
inesistente
Esposizione/lessico
gravemente scorretti
Metodo inesistente o improprio e/o rifiuto
dell'interazione 0,5
Formattato: Rientro: Prima riga: 1,23cm, SpazioDopo: 0 pt