Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche
Il sistema dei laboratori di prevenzione
a tutela della salute pubblica
Silvano Severini
L’integrazione delle norme cogenti e volontarie a supporto della sicurezza nelle imprese agroalimentari
Perugia 5 novembre 2010
Ministero della Salute
Istituti Zooprofilattici Sperimentali
Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale
Ministero delle Politiche Agricole,
alimentari e Forestali
Laboratori dell’Ispettorato Centrale Repressione
Frodi Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e
del Mare
Regioni
Provincie Autonome
Laboratori di Sanità Pubblica
La rete dei laboratori ufficiali di controllo degli alimenti
ISS
I Laboratori dell’Ispettorato Centrale della tutela della qualità e
repressione frodi dei prodotti agro-alimentari ai sensi della Legge
462/1986 sono incaricati dell’espletamento dei controlli ufficiali sul territorio
nazionale della qualità merceologica dei prodotti agro-alimentari e sostanze
per uso agricolo e forestale.
Tale attività è disposta sulla base di programmi annuali, anche in concorso con
altri organi di controllo che agiscono sul territorio nazionale, quali il
Comando Carabinieri per la Sanità (NAS), i Nuclei di polizia tributaria della
Guardia di Finanza, il Corpo forestale dello Stato, la Polizia di Stato e l’Arma
dei Carabinieri, il Comando dei Carabinieri Politiche Agricole, ai sensi
dell’art. 6 della Legge 462/1986.
Alcune competenze dei singoli laboratori ufficiali…
Gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali
Laboratorio Residui
Modulo Ormoni
Laboratorio Bromatologia
Laboratorio Contaminanti Biologici
Centro Riferimento Regionale Enterobatteri patogeni
Laboratorio Contaminanti Ambientali
Laboratorio Organismi Geneticamente Modificati
Laboratorio Controllo Produzioni Lattiero-Casearie
Unità Operativa Specialistica Autocontrollo
Gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali
• Supporto analitico
– Funzione di Centri di Referenza/Laboratori Nazionali di Riferimento
• Collaborazione all’attività di pianificazione con Enti decisori (Ministeri e Regioni)
– Funzione di Osservatorio Epidemiologico– Centri Enteropatogeni (piani di controllo agenti di zoonosi)– Produzione, raccolta ed analisi dati (Analisi del rischio)
• Attività di ricerca
– Sviluppo di metodi analitici avanzati– Indagini di tipo epidemiologico – Valorizzazione prodotti tradizionali (SIVARS)
Ruolo degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali nella
Sicurezza Alimentare
• Supporto alle aziende
- Sviluppo di piani di autocontrollo- Esecuzione di prove su prodotti
• Formazione verso operatori pubblici e privati.
• Esecuzione di prove di laboratorio
Ruolo degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali nella
Sicurezza Alimentare
Decreto Legislativo 26 maggio 1997, n. 156"Attuazione della direttiva 93/99/CEE concernente misure supplementari in merito al
controllo dei prodotti alimentari"
I laboratori di cui all'articolo 2, comma 3, del decreto legislativo 3 marzo 1993, n. 123, che effettuano analisi ai fini del controllo ufficiale dei prodotti alimentari, devono essere conformi ai criteri
generali per il funzionamento dei laboratori di prova stabiliti dalla norma europea EN 45001 e alle procedure standard previste nei punti 3 e 8 dell'allegato II al
decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 120
Il sistema qualità nei laboratori pubblici
REGOLAMENTO (CE) N. 882/2004del 29 aprile 2004
Articolo 12 Laboratori ufficiali
1. L'autorità competente designa i laboratori che possono eseguire l'analisi dei campioni prelevatidurante i controlli ufficiali.
2. Le autorità competenti, tuttavia, possono designare soltanto i laboratori che operano, sono valutati e accreditati conformemente alle seguenti norme europee:
a) EN ISO/IEC 17025 su "Criteri generali sulla competenza dei laboratori di prova e di taratura";b) EN 45002 su "Criteri generali per la valutazione dei laboratori di prova";c) EN 45003 su "Sistemi di accreditamento dei laboratori di taratura e di prova – requisiti generali per
il funzionamento e il riconoscimento", tenendo conto dei criteri per i diversi metodi di prova stabiliti nella normativa comunitaria in materia di mangimi e di alimenti.
3. L'accreditamento e la valutazione dei laboratori di prova di cui al paragrafo 2 possono riguardaresingole prove o gruppi di prove.
4. L'autorità competente può annullare la designazione di cui al paragrafo 1 se le condizioni di cui alparagrafo 2 non sono più rispettate.
Accreditamento in Italia
REGOLAMENTO (CE) N. 765/2008 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 9 luglio 2008 che pone norme in materia di accreditamento e vigilanza del mercato per quanto riguarda la commercializzazione
dei prodotti e che abroga il regolamento (CEE) n. 339/93
Gazzetta Ufficiale n. 20 del 26 gennaio 2010 il Decreto interministeriale del 22 dicembre 2009 "Designazione di ACCREDIA quale unico organismo nazionale italiano autorizzato a svolgere attività di accreditamento e
vigilanza del mercato”
Gazzetta Ufficiale n. 19 del 25 gennaio 2010 il Decreto interministeriale del 22 dicembre 2009 “Prescrizioni relative all’organizzazione ed al funzionamento dell'unico organismo nazionale italiano autorizzato a svolgere attività di
accreditamento del mercato in conformità al regolamento (CE) n. 765/2008”.
Il 22 dicembre 2009 è stato pubblicato il provvedimento che descrive le modalità di funzionamento dell'organismo nazionale di accreditamento (ACCREDIA).
Il decreto è stato sottoscritto da tutti i nove Ministri interessati: Sviluppo Economico, Ambiente, Difesa, Interno, Infrastrutture, Istruzione Università e Ricerca, Lavoro, Politiche Agricole, Salute.
A partire dal 2010, ACCREDIA rappresenta l’Italia in seno a EA (European co-operation for Accreditation), l'Infrastruttura Europea di accreditamento, così da garantire il mutuo riconoscimento dei certificati tra tutti i Paesi.