LA MORFOLOGIA DELLA RELIGIONE:1) CREDENZA IN UNA REALTA’ SACRA (Essere Supremo, Divinità, Dio)
2) I COMPORTAMENTI RELIGIOSI (il culto ed i luoghi sacri)
4. LE COMPONENTI DEL CULTO
Gli studiosi distinguono nell’esperienza cultuale 4 componenti fondamentali.
1. I LUOGHI2. I TEMPI3. I RITI4. LE PERSONE
2) Il Tempo sacro pag 27 E’ il Tempo in cui si celebra l’azione
cultuale. E’ separato = diverso da quello
profano E’ organizzato in modo circolare
(ripetitivo) E’ basato sul ritmo delle stagioni, sul
corso del sole e delle lunazioni. E’ scandito dalla FESTA
SITO DEL COLLEGA A. DI PALMA:http://issuu.com/prof-depalma/docs/3_anno_1ud_iltempo_sacro-_la_festa?viewMode=magazine&mode=embed
Non esiste popolo, epoca, cultura, tradizione che non abbia i suoi tempi sacri, le FESTE, quasi sempre fortemente sacralizzate, perciò elemento MORFOLOGICO e costitutivo del fenomeno religioso, occasione di incontro tra l’umano ed il divino
2.a) Il Tempo sacro Il succedersi delle feste definisce il CALENDARIO LITURGICOhttp://www.religione20.net/tools/
calendario-delle-religioni/
CalendarioCalendario
2.b) LA FESTA
E’ il tempus sacro per eccellenza perché:
È fuori dal tempo normale e lo interrompe.
Si ripete sempre uguale, è ciclico Si sospende il lavoro, si mangiano
cibi particolari o si digiuna, si cambia abito, si scambiano doni e simboli…
I tempi liturgici
Feste particolari
Tempo ordinario
AvventoNatale
PasquaPentecoste
Quaresima
I tempi liturgici
L’anno liturgico è il ciclo temporale con il quale la Chiesa celebra nel corso di un anno tutto il mistero del Signore Gesù Cristo, presentandone la vita, l'insegnamento e rendendo attuali le sue azioni salvifiche.
Il Tempo di Avvento ha una doppia caratteristica: è tempo di preparazione alla solennità del Natale, in cui si ricorda la prima venuta del Figlio di Dio fra gli uomini, e contemporaneamente è il tempo in cui, attraverso tale ricordo, lo spirito viene guidato all'attesa della seconda venuta del Cristo alla fine dei tempi.
I tempi liturgici
L’AVVENTO e il NATALE
E’ un periodo in cui ci si prepara all’arrivo della Pasqua, attraverso una penitenza che dura 40 giorni: dal mercoledì delle ceneri alla sera del giovedì santo esclusa.
I tempi liturgici
La quaresima
E’ il tempo specifico durante il quale si rivive la passione, la morte e la resurrezione di Gesù.
La PASQUA
I tempi liturgici
E’ il periodo di 50 giorni successivo a quello di Pasqua dedicato all'attesa del giorno di Pentecoste, il giorno della discesa dello Spirito Santo sulla Chiesa
La Pentecoste
I tempi liturgici
E’ il tempo dedicato dalla Chiesa ad approfondire la vita terrena di Gesù, ovvero tutti gli argomenti evangelici su cui durante l'anno i fedeli sono invitati a riflettere
I tempi liturgici
Tempo ordinario
Le Feste particolari
I tempi liturgici
Sono tutte quelle feste che servono a richiamare i fedeli ad approfondire i vari lati della fede e della realtà di vita dei cristiani
EpifaniaSacra Famiglia
Santi
Santi Patroni
Tutti i santi
FESTE BUDDISTE
WESAK = Festa della Luce, celebra la Nascita, l’Illuminazione e la Morte del Budda. (Nella notte di luna piena i templi ed i monasteri sono illuminati da candele e si cammina attorno al tempio per tre volte. E’ una Notte di Meditazione, si canta, si offrono ai monaci cibo, incenso e fiori.
Feste CRISTIANE
Il Giorno della DOMENICA (Giorno del Signore) : è la rievocazione e il ricordo della morte e resurrezione di Gesù.
FESTE ISLAMICHE Il giorno sacro è il VENERDI’ Feste del Ramadan. Si ricorda la prima
Rivelazione del Comandamento del Digiuno durante il mese dall’alba al tramonto, si visita la moschea. Digiuno, Preghiera e Pasti comunitari
Eid – ul –Fitr: celebrazione della fine del digiuno, si visita la moschea, si spediscono biglietti, cibo, abiti. La comunità si prende cura dei poveri con le offerte.
FESTE EBRAICHE Il Giorno Sacro è lo SHABBAT= Sabato
=Riposo. La festa del Rosh Hashnah Yom Kippur: Primo
Giorno dell’Anno della Redenzione si va in sinagoga, si suona lo shofar .
Channukah: Ridedicazione del Tempio si va in Sinagoga, si accendono le candele sul candelabro ad otto bracci, si gioca a carte, biglietti d’auguri e famiglia…
3) IL RITO
E’ l’azione cultuale compiuta secondo moduli fissi e scritti.
E’ riferito non per forza ad una divinità come il culto.
3.a) IL RITO CULTUALE
E’ periodico e finalizzato a commemorare ricorrenze di avvenimenti fondanti (Natale).
Sono atti rituali la LA PREGHIERA e I SACRIFICI
http://www.corsodireligione.it/digiland/sacrificio_1.htm
Es: RITI APOTROPAICI riti di allontanamento dal maligno es (esorcismo)
3.b) IL RITO AUTONOMO
Quando non è riferito ad una divinità è detto autonomo ad esempio
Es. RITI DI PASSAGGIO (I sacramenti)