LA MARCATURA CE DEI PRODOTTI DA COSTRUZIONE
ALLA LUCE DEL REGOLAMENTO CPR 305/2011 E DEL
DM 14/01/2014
La Norma EN 1090-1 per la Marcatura CE delle Strutture Metalliche
Il Processo di Progettazione e la Conformità del Prodotto:
i Compiti del Direttore dei Lavori Catania, 02-07-2014
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La non qualità nelle Costruzioni
• non conformità a leggi vigenti degli elaborati grafici; • mancata considerazione degli aspetti di manutenibilità; • errata stima dei costi; • incerta identificazione di materiali o componenti; • carenza nelle specifiche tecniche e prestazionali
(modalità di contabilizzazione, di accettazione, di esecuzione, specifiche di prestazione, …);
• errori di calcolo strutturale o impiantistico; • sottovalutazione degli aspetti di durabilità.
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MATERIALI E PRODOTI PER USO STRUTTURALE
qualsiasi materiale o prodotto che consente ad un’Opera, ove questo è incorporato, di soddisfare il requisito essenziale n.1 “Resistenza meccanica e stabilità”.
Prodotto per uso strutturale:
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MATERIALI E PRODOTI PER USO STRUTTURALE
Prodotto per uso strutturale:
In sintesi, dunque, la discriminante che consente di identificare “materiali e prodotti per uso strutturale” è la “destinazione d’uso”, che si intende prioritariamente strutturale.
I Riferimenti Normativi
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NTC – D.M. 14/01/2008 – Cap 11.1
I materiali e prodotti per uso strutturale devono essere:
- identificati univocamente a cura del produttore, secondo le procedure applicabili;
- qualificati sotto la responsabilità del produttore, secondo le procedure applicabili;
- accettati dal Direttore dei lavori mediante acquisizione e verifica della documentazione di qualificazione, nonché mediante eventuali prove sperimentali di accettazione.
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I Riferimenti Normativi
NTC – D.M. 14/01/2008 – Cap 11.1 Qualificazione validazione delle caratteristiche tecniche e prestazionali da parte di un organismo di certificazione terzo notificato Identificazione Dichiarazione di Prestazione CE (DoP): Produttore Certificato di conformità CE: Organismo Notificato ETA (European Technical Assessment) Certificato di Idoneità Tecnica all’impiego Accettazione validazione finale mediante controlli e certificazione in corso d’opera, a cura della Direzione dei Lavori: laboratori art. 59 DPR n. 380/2001
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I Riferimenti Normativi NTC – D.M. 14/01/2008 – Cap 11.1
Caso A) materiali e prodotti per uso strutturale per i quali sia disponibile una norma europea armonizzata il cui riferimento sia pubblicato su GUUE. Al termine del periodo di coesistenza il loro impiego nelle opere è possibile soltanto se in possesso della Marcatura CE, prevista dalla Direttiva 89/106/CEE “Prodotti da costruzione” (CPD), recepita in Italia dal DPR 21/04/1993, n.246, così come modificato dal DPR 10/12/1997, n. 499; dal regolamento CPR 305/2011
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Per l’Identificazione e la Qualificazione: 3 casi:
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I Riferimenti Normativi NTC – D.M. 14/01/2008 – Cap 11.1
Caso B) materiali e prodotti per uso strutturale per i quali non sia disponibile una norma armonizzata ovvero la stessa ricada nel periodo di coesistenza, per i quali sia invece prevista la qualificazione con le modalità e le procedure indicate nelle presenti norme. E’ fatto salvo il caso in cui, nel periodo di coesistenza della specifica norma armonizzata, il produttore abbia volontariamente optato per la Marcatura CE;
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Per l’Identificazione e la Qualificazione: 3 casi:
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I Riferimenti Normativi NTC – D.M. 14/01/2008 – Cap 11.1
Caso C) materiali e prodotti per uso strutturale innovativi o comunque non citati nel presente capitolo e non ricadenti in una delle tipologie A) o B). In tali casi il produttore potrà pervenire alla Marcatura CE in conformità a Benestare Tecnici Europei (ETA), ovvero, in alternativa, dovrà essere in possesso di un Certificato di Idoneità Tecnica all’Impiego rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale sulla base di Linee Guida approvate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
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Per l’Identificazione e la Qualificazione: 3 casi:
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I Riferimenti Normativi NTC – D.M. 14/01/2008 – Cap 11.1
Caso C) La Marcatura CE si appone in conformità ad un ETA (European Technical Assessment) l’ETA viene rilasciata a seguito di un ETAG = European Technical Assessment Guidelines Nota: prima del CPR 305/2011 ETA = European Technical Approval
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Per l’Identificazione e la Qualificazione: 3 casi:
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I Riferimenti Normativi NTC – D.M. 14/01/2008 – Cap 11.1
Caso C) Per i prodotti da costruzione per i quali non c’è una norma armonizzata la Marcatura CE si appone in conformità ad un ETA. Quindi in l’ETA non è obbligatoria, ma è una scelta (e solo volontaria) dettata dal mercato.
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Per l’Identificazione e la Qualificazione: 3 casi:
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I Riferimenti Normativi NTC – D.M. 14/01/2008 – Cap 11.1
Per i materiali e prodotti recanti la Marcatura CE sarà onere del Direttore dei Lavori, in fase di accettazione, accertarsi del possesso della marcatura stessa e richiedere ad ogni fornitore, per ogni diverso prodotto, il Certificato ovvero Dichiarazione di Conformità Dichiarazione di Prestazione (DoP) alla parte armonizzata della specifica norma europea …………….
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Compiti del Direttore dei Lavori:
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I Riferimenti Normativi NTC – D.M. 14/01/2008 – Cap 11.1
…………ovvero allo specifico Benestare Tecnico Europeo (ETA), per quanto applicabile. Sarà inoltre onere del Direttore dei Lavori verificare che tali prodotti rientrino nelle tipologie, classi e/o famiglie previsti nella detta documentazione.
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Compiti del Direttore dei Lavori:
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PRODOTI PER USO STRUTTURALE
ETA
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Il Periodo di Coesistenza …
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I Riferimenti Normativi NTC – D.M. 14/01/2008 – Cap 11.1
I produttori di materiali, prodotti o componenti disciplinati nella presente norma devono dotarsi di adeguate procedure di controllo di produzione in fabbrica. Per controllo di produzione nella fabbrica si intende il controllo permanente della produzione, effettuato dal fabbricante.
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Compiti dei Produttori:
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I Riferimenti Normativi NTC – D.M. 14/01/2008 – Cap 11.1
Tutte le procedure e le disposizioni adottate dal fabbricante devono essere documentate sistematicamente ed essere a disposizione di qualsiasi soggetto od ente di controllo che ne abbia titolo.
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Compiti dei Produttori:
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Controllo del Processo di Fabbrica (Factory Production Control - FPC)
Si intende il controllo interno permanente del processo di produzione esercitato dal Produttore
Tutti gli elementi, i requisiti, e le disposizioni adottati dal produttore devono essere documentati in maniera sistematica ed in forma di obiettivi e procedure scritte.
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REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
del 9 marzo 2011
che fissa condizioni armonizzate per la
commercializzazione dei prodotti da costruzione e
che abroga la direttiva 89/106/CEE del Consiglio
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REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011
— Fissa le condizioni per l’immissione o la messa a disposizione sul
mercato dei prodotti da costruzione.
— Stabilisce le disposizioni armonizzate per la descrizione della
prestazione dei prodotti da costruzione in relazione alle loro
caratteristiche essenziali e per l’uso della marcatura CE.
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REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011
I concetti chiave alla base del
Regolamento:
* Chiarezza
* Semplificazione
* Credibilità
* Armonizzazione
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REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011
— un approccio con delle novità:
*strumento normativo
DIRETTIVA REGOLAMENTO
*requisiti di base delle opere di costruzione
6 REQUISITI 7 REQUISITI
*sistemi di valutazione e verifica della costanza della
prestazione
6 SISTEMI 5 SISTEMI
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REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011
Requisiti di base delle opere di costruzione
1 Resistenza meccanica e stabilità
2 Sicurezza in caso di incendio
3 Igiene, salute e ambiente
4 Sicurezza e accessibilità nell’uso
5 Protezione contro il rumore
6 Risparmio energetico e ritenzione del calore
7 Uso sostenibile delle risorse naturali
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REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011
7° Requisito Uso sostenibile delle risorse naturali
Le opere di costruzione devono essere concepite, realizzate e
demolite in modo che l'uso delle risorse naturali sia sostenibile e
garantisca in particolare quanto segue:
a) il riutilizzo o la riciclabilità delle opere di costruzione, dei loro
materiali e delle loro parti dopo la demolizione;
b) la durabilità delle opere di costruzione;
c) l'uso, nelle opere di costruzione, di materie prime e secondarie
ecologicamente compatibili. IT L 88/34 Gazzetta ufficiale dell’Unione
europea 4.4.2011
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REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011
Sistemi previsti:
1 +, 1, 2 +, 3, 4
Non esiste più : 2
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sistemi di valutazione e verifica della costanza
della prestazione:
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Gli Schemi di Certificazione Apposizione della marcatura CE
AoC Compiti Produttore Compiti N.B.
Base per l’apposizione della Marcatura CE
4 ITT FPC
Dichiarazione di Prestazione Produttore
3 FPC ITT Dichiarazione di Prestazione Produttore
2 ITT FPC
Certificato FPC Dichiar. Conformità Produttore Certificato FPC del N.B.
2+ ITT FPC TEST
Certificato FPC Sorveglianza
Dichiarazione di Prestazione Certificato FPC del NB
1 FPC TEST
ITT Ctrl FPC Sorveglianza
Dichiarazione di Prestazione Certificato Conformità Prodotto del NB
1+ FPC TEST
ITT Ctrl FPC Sorveglianza Test di verifica
Dichiarazione di Prestazione Certificato Conformità Prodotto del NB
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REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011
in opere di costruzione o in parti di
esse e la cui prestazione incide sulla
prestazione delle opere di
costruzione rispetto ai requisiti di
base delle opere stesse.
(Art.1)
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PRODOTTO DA COSTRUZIONE
qualsiasi prodotto o kit fabbricato e immesso sul mercato per
essere incorporato in modo permanente
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REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011
Entrata in Vigore (art.68)
Alcuni articoli erano già in vigore:
art. 1 – 2 (Oggetto e Definizioni)
art. 29 – 35 (Capo V: Allegato IV e TAB)
art. 39 – 55 (Capo VII: Autorità Notificanti e NB)
art. 64 (Comitato)
Dal 1 luglio 2013 il CPR 305 è pienamente in vigore.
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REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011
Gli edifici e le opere di ingegneria civile. (Art.1)
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OPERE DI COSTRUZIONE
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REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011
MESSA A DISPOSIZIONE SUL MERCATO
la fornitura, a titolo oneroso o gratuito, di un prodotto da
costruzione perché sia distribuito o usato sul mercato
dell'Unione nel corso di un'attività commerciale.
(Art.1)
IMMISSIONE SUL MERCATO
la prima messa a disposizione di un prodotto da costruzione
sul mercato dell'Unione.
(Art.1)
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REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011
OPERATORI ECONOMICI
il fabbricante, l'importatore, il distributore e il mandatario.
(Art.1)
FABBRICANTE
qualsiasi persona fisica o giuridica che fabbrichi un prodotto
da costruzione o che faccia progettare o fabbricare tale
prodotto e lo commercializzi con il suo nome o con il suo
marchio.
(Art.1)
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REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011
DISTRIBUTORE
qualsiasi persona fisica o giuridica nella catena di fornitura,
diversa dal fabbricante o dall'importatore, che metta un
prodotto da costruzione a disposizione sul mercato
IMPORTATORE
qualsiasi persona fisica o giuridica, stabilita nell'Unione, che
immetta sul mercato dell'Unione un prodotto da costruzione
proveniente da un paese terzo.
(Art.1)
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REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011
MANDATARIO
qualsiasi persona fisica o giuridica stabilita nell'Unione che ha
ricevuto da un fabbricante un mandato scritto che la
autorizza ad agire per suo conto in relazione a determinati
compiti.
(Art.1)
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REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011
PRODUZIONE IN SERIE
Sul CPR 305 non è espressamente definita.
Guidance Paper M (Conformity Assessment Under The CPD)
individua due tipologie.
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REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011
Guidance Paper M (Conformity Assessment Under The CPD)
PRODUZIONE IN SERIE
Produzione in serie convenzionale (conventional series production):
prodotti realizzati in grande quantità ed identici tra di loro nel
tempo.
Produzione in serie di prodotti con caratteristiche variabili
(series production of products with varyng properties):
prodotti che sono realizzati utilizzando gli stessi macchinari, gli
stessi componenti, lo stesso procedimento, ma variando le
dimensioni.
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REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011
DICHIARAZIONE DI PRESTAZIONE La dichiarazione di prestazione descrive la prestazione dei
prodotti da costruzione in relazione alle caratteristiche
essenziali di tali prodotti, conformemente alle pertinenti
specifiche tecniche armonizzate.
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REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011
CONTENUTO DELLA DICHIARAZIONE DI PRESTAZIONE
(Art.6)
il riferimento del prodotto-tipo per il quale la dichiarazione
di prestazione è stata redatta.
il sistema o i sistemi di valutazione e verifica della costanza
della prestazione del prodotto da costruzione di cui
all'allegato V.
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REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011
CONTENUTO DELLA DICHIARAZIONE DI PRESTAZIONE
(Art.6)
il numero di riferimento e la data di pubblicazione della norma
armonizzata o della valutazione tecnica europea usata per la
valutazione di ciascuna caratteristica essenziale.
se del caso, il numero di riferimento della documentazione
tecnica specifica usata ed i requisiti ai quali il fabbricante
dichiara che il prodotto risponda.
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REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011
CONTENUTO DELLA DICHIARAZIONE DI PRESTAZIONE
(Art.6)
l'uso o gli usi previsti del prodotto da costruzione,
conformemente alla specifica tecnica armonizzata applicabile.
l'elenco delle caratteristiche essenziali secondo quanto stabilito
nella specifica tecnica armonizzata per l'uso o gli usi previsti
dichiarati.
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REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011
CONTENUTO DELLA DICHIARAZIONE DI PRESTAZIONE
(Art.6)
la prestazione di almeno una delle caratteristiche essenziali del
prodotto da costruzione pertinenti all'uso o agli usi previsti
dichiarati. se del caso, la prestazione del prodotto da costruzione, espressa
in livelli o classi, o in una descrizione, ove necessario sulla base
di un calcolo, in relazione alle sue caratteristiche essenziali
determinate conformemente all'articolo 3, paragrafo 3.
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REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011
CONTENUTO DELLA DICHIARAZIONE DI PRESTAZIONE
(Art.6) la prestazione delle caratteristiche essenziali del prodotto da
costruzione concernenti l'uso o gli usi previsti, tenendo conto delle
disposizioni relative all'uso o agli usi previsti nel luogo in cui il
fabbricante intenda immettere il prodotto da costruzione sul
mercato.
per le caratteristiche essenziali elencate, per le quali non sia
dichiarata la prestazione, le lettere «NPD» (nessuna prestazione
determinata).
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REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011
CONTENUTO DELLA DICHIARAZIONE DI PRESTAZIONE
(Art.6)
qualora per il prodotto in questione sia stata rilasciata una
valutazione tecnica europea, la prestazione, espressa in livelli o
classi, o in una descrizione, del prodotto da costruzione in
relazione a tutte le caratteristiche essenziali contenute nella
corrispondente valutazione tecnica europea.
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REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011
QUANDO SI PUO’ DEROGARE ALLA REDAZIONE DELLA DoP ?
1 - il prodotto da costruzione sia fabbricato in un unico esemplare
o su specifica del committente in un processo non in serie a
seguito di una specifica ordinazione e installato in una singola
ed identificata opera di costruzione da parte di un fabbricante
che è responsabile della sicurezza dell'incorporazione del
prodotto da costruzione nelle opere di costruzione,
conformemente alle normative nazionali applicabili e sotto la
responsabilità dei soggetti incaricati della sicurezza
dell'esecuzione delle opere di costruzione designati ai sensi
delle normative nazionali applicabili. Antonino SANTONOCITO - Catania 02/07/2014
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REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011
QUANDO SI PUO’ DEROGARE ALLA REDAZIONE DELLA DoP ?
2 - il prodotto da costruzione sia fabbricato in cantiere per essere
incorporato nelle rispettive opere di costruzione conformemente
alle norme nazionali applicabili e sotto la responsabilità dei
soggetti incaricati della sicurezza dell'esecuzione delle opere di
costruzione designati ai sensi delle normative nazionali
applicabili.
Antonino SANTONOCITO - Catania 02/07/2014
46
REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011
QUANDO SI PUO’ DEROGARE ALLA REDAZIONE DELLA DoP ?
3 - il prodotto da costruzione sia fabbricato con metodi tradizionali
o con metodi atti alla conservazione del patrimonio e mediante
un procedimento non industriale per l'appropriato restauro di
opere di costruzione formalmente protette come parte di un
patrimonio tutelato o in ragione del loro particolare valore
architettonico o storico, nel rispetto delle normative nazionali
applicabili.
Antonino SANTONOCITO - Catania 02/07/2014
47
REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011
REGOLE E CONDIZIONI PER L’APPOSIZIONE DELLA MARCATURA CE (Art. 9)
• La marcatura CE è seguita dalle ultime due cifre dell'anno in cui è stata apposta per la prima volta;
• dal nome e dall'indirizzo della sede legale del fabbricante o dal marchio di identificazione che consente, in modo semplice e non ambiguo, l'identificazione del nome e dell'indirizzo del fabbricante;
• dal codice unico di identificazione del prodotto-tipo; • dal numero di riferimento della dichiarazione di prestazione; • dal livello o classe della prestazione dichiarata; • dal riferimento alla specifica tecnica armonizzata applicata; • dal numero di identificazione dell'organismo notificato; • se del caso, e dall'uso previsto di cui alla specifica tecnica
armonizzata applicata.
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REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011
OBBLIGHI DEGLI OPERATORI ECONOMICI (Capo IV)
• Obblighi dei fabbricanti (art. 11);
• Mandatari (art. 12);
• Obblighi degli importatori (art. 13);
• Obblighi dei distributori (art. 14);
• Obblighi dei fabbricanti applicabili agli importatori e ai
distributori (art. 15)
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49 Antonino SANTONOCITO - Catania 02/07/2014
NTC – D.M. 14/01/2008 – Cap 11.3.1
CONTROLLI OBBLIGATORI PRESCRIZIONI COMUNI A TUTTE LE TIPOLOGIE DI
ACCIAIO
Le NTC prevedono che il controllo sugli acciai da costruzione sia obbligatorio e si effettui, con modalità e frequenze diverse
• negli stabilimenti di produzione su lotti di produzione continua; • nei centri di trasformazione su forniture; • in cantiere su lotti di spedizione.
50 Antonino SANTONOCITO - Catania 02/07/2014
DEFINIZIONI Lotti di produzione: si riferiscono a produzione continua, ordinata cronologicamente mediante apposizione di contrassegni al prodotto finito (rotolo finito, bobina di trefolo, fascio di barre, ecc.). Un lotto di produzione deve avere valori delle grandezze nominali omogenee (dimensionali, meccaniche, di formazione) e può essere compreso tra 30 e 120 tonnellate. Forniture: sono lotti formati da massimo 90 t, costituiti da prodotti aventi valori delle grandezze nominali omogenee. Lotti di spedizione: sono lotti formati da massimo 30 t, spediti in un’unica volta, costituiti da prodotti aventi valori delle grandezze nominali omogenee.
51 Antonino SANTONOCITO - Catania 02/07/2014
PROCEDURE DI QUALIFICA
Tutti gli acciai per impiego strutturale devono essere qualificati. A tal fine il controllo di produzione in stabilimento e del prodotto finito è effettuato:
• Mediante marcatura CE, laddove applicabile;
• Attraverso la
qualificazione del Servizio Tecnico Centrale.
52 Antonino SANTONOCITO - Catania 02/07/2014
PROCEDURE DI QUALIFICA NTC 11.3.1.2
L’inizio della procedura di qualificazione deve essere preventivamente
comunicato al Servizio Tecnico Centrale allegando una relazione, ove
sono riportati riferimenti, dichiarazioni, indicazioni, relativi:
tipologia dei prodotti;
organizzazione;
attrezzature per la produzione;
apparecchiature per le prove;
modalità di marchiatura;
logistica;
etc.
53 Antonino SANTONOCITO - Catania 02/07/2014
IDENTIFICAZIONE E RINTRACCIABILITA’ NTC 11.3.1.4
Ciascun prodotto qualificato deve essere riconoscibile per
quanto concerne le caratteristiche qualitative e
riconducibile allo stabilimento di produzione tramite
marchiatura indelebile depositata presso il Servizio Tecnico
Centrale.
Ogni prodotto deve essere marchiato con identificativi
diversi da quelli di prodotti aventi differenti
caratteristiche e rispettando le modalità di marchiatura
dichiarate dal Servizio Tecnico Centrale.
54 Antonino SANTONOCITO - Catania 02/07/2014
FORNITURE E DOCUMENTAZIONE DI ACCOMPAGNAMENTO NTC 11.3.1.5
Tutte le forniture di acciaio,
per le quali non sussista l’obbligo
della Marcatura CE, devono
essere accompagnate dalla copia
dell’Attestato di Qualificazione
del Servizio Tecnico Centrale.
Il riferimento a tale attestato deve essere riportato sul documento di trasporto.
55 Antonino SANTONOCITO - Catania 02/07/2014
CENTRI DI TRASFORMAZIONE
Centri di trasformazione – NTC 11.3.2.6 Si definisce Centro di trasformazione, nell’ambito degli acciai per cemento armato, un impianto esterno al produttore e/o al cantiere, fisso o mobile, che riceve dal produttore di acciaio elementi base (barre o rotoli, reti, ecc.) e confeziona elementi strutturali direttamente impiegabili in opere in cemento armato quali, ad esempio, elementi saldati e/o presagomati (staffe, ferri piegati, ecc.) o preassemblati (gabbie di armatura), pronti per la messa in opera.
Il Centro di trasformazione deve possedere tutti i requisiti previsti al § 11.3.1.7.
56 Antonino SANTONOCITO - Catania 02/07/2014
CENTRI DI TRASFORMAZIONE
effettuate non comportino alterazioni tali da compromettere le caratteristiche meccaniche e geometriche dei prodotti originari previste dalle presenti norme.
Il trasformatore deve dotarsi di un sistema di controllo della lavorazione allo scopo di assicurare che le lavorazioni
57 Antonino SANTONOCITO - Catania 02/07/2014
CENTRI DI TRASFORMAZIONE
Ogni fornitura in cantiere di elementi presaldati, presagomati o preassemblati deve essere accompagnata: da dichiarazione, su documento di trasporto, degli
estremi dell’attestato di avvenuta dichiarazione di attività, rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale, recante il logo o il marchio del centro di trasformazione;
dall’attestazione inerente l’esecuzione delle prove di controllo interno fatte eseguire dal Direttore Tecnico del centro di trasformazione, con l’indicazione dei giorni nei quali la fornitura è stata lavorata.
Qualora il Direttore dei Lavori lo richieda, all’attestazione di cui sopra, potrà seguire copia dei certificati relativi alle prove effettuate nei giorni in cui la lavorazione è stata effettuata.
58 Antonino SANTONOCITO - Catania 02/07/2014
CENTRI DI TRASFORMAZIONE
Il Direttore dei Lavori è tenuto a verificare quanto sopra indicato ed a rifiutare le eventuali forniture non conformi, ferme restando le responsabilità del centro di
trasformazione. Della documentazione di cui sopra dovrà
prendere atto il Collaudatore, che riporterà, nel Certificato di collaudo, gli estremi del centro di trasformazione che ha fornito
l’eventuale materiale lavorato.
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CONTROLLI NEI CENTRI DI TRASFORMAZIONE
I controlli devono consistere in prove di trazione e piegamento e devono essere eseguiti dopo il raddrizzamento. In caso di utilizzo di rotoli deve altresì essere effettuata, con frequenza almeno mensile, la verifica (prova di aderenza) dell’area relativa di nervatura o di dentellatura, secondo il metodo geometrico di cui alla seconda parte del punto 11.3.2.10.5. Tutte le prove suddette devono essere eseguite dopo le lavorazioni e le piegature atte a dare ad esse le forme volute per il particolare tipo di impiego previsto. Circolare: Ciò non vuol dire che i campioni da sottoporre a prova debbano essere ottenuti da ferri piegati e poi raddrizzati, bensì che il Direttore di stabilimento sceglie gli spezzoni di barra da prelevare da una sagoma opportuna nella quale sia presente comunque un tratto rettilineo di lunghezza superiore ad un metro, dal quale prelevare lo spezzone, non piegato, da sottoporre a prova.
60 Antonino SANTONOCITO - Catania 02/07/2014
CONTROLLI NEI CENTRI DI TRASFORMAZIONE
Le prove di cui sopra devono essere eseguite e certificate dai laboratori di cui all’art. 59 del DPR n.380/2001. Il Direttore Tecnico di stabilimento curerà la registrazione di tutti i risultati delle prove di controllo interno su apposito registro, di cui dovrà essere consentita la visione a quanti ne abbiano titolo.
61 Antonino SANTONOCITO - Catania 02/07/2014
CONTROLLI DI ACCETTAZIONE IN CANTIERE
I controlli di accettazione in cantiere sono obbligatori:
Devono essere effettuati entro 30 giorni dalla data di consegna del materiale e comunque prima della messa in opera.
Devono essere campionati, nell’ambito di ciascun lotto di spedizione
Lotti di spedizione: sono lotti formati da massimo 30 t, spediti in un’unica volta, costituiti da prodotti aventi valori delle grandezze nominali omogenee.
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CONTROLLI DI ACCETTAZIONE IN CANTIERE
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NTC – D.M. 14/01/2008 – Cap 11.2.2
…e il calcestruzzo ?
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NTC – D.M. 14/01/2008 – Cap 11.2.2
Il calcestruzzo va prodotto in regime di controllo di qualità, con lo scopo di garantire che rispetti le prescrizioni definite in sede di progetto. Il controllo si articola nelle seguenti fasi:
Valutazione preliminare della resistenza
Controllo di produzione
Controllo di accettazione
Prove complementari
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NTC – D.M. 14/01/2008 – Cap 11.2.2
Controllo di Produzione
Riguarda il controllo da eseguire sul calcestruzzo durante la produzione del calcestruzzo stesso.
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NTC – D.M. 14/01/2008 – Cap 11.2.8
PRESCRIZIONI RELATIVE AL CLS CONFEZIONATO CON PROCESSO INDUSTRIALIZZATO.
Per calcestruzzo confezionato con processo industrializzato si intende quello prodotto mediante impianti, strutture e tecniche organizzate sia in cantiere che in uno stabilimento esterno al cantiere stesso.
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NTC – D.M. 14/01/2008 – Cap 11.2.8
PRESCRIZIONI RELATIVE AL CLS CONFEZIONATO CON PROCESSO INDUSTRIALIZZATO.
Gli impianti per la produzione con processo industrializzato del calcestruzzo, disciplinato dalle presenti norme, devono essere idonei ad una produzione costante, disporre di apparecchiature adeguate per il confezionamento, nonché di personale esperto e di attrezzature idonee a provare, valutare e mantenere la qualità del prodotto.
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NTC – D.M. 14/01/2008 – Cap 11.2.8
PRESCRIZIONI RELATIVE AL CLS CONFEZIONATO CON PROCESSO INDUSTRIALIZZATO.
Gli impianti devono dotarsi di un sistema permanente di controllo interno della produzione
allo scopo di assicurare che il prodotto risponda ai requisiti previsti dalle presenti norme e che tale rispondenza sia costantemente mantenuta fino all’impiego.
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NTC – D.M. 14/01/2008 – Cap 11.2.8
PRESCRIZIONI RELATIVE AL CLS CONFEZIONATO CON PROCESSO INDUSTRIALIZZATO.
Il sistema di controllo della produzione di calcestruzzo confezionato con processo industrializzato in impianti di un fornitore, predisposto in coerenza con la norma UNI EN ISO 9001:2000, deve fare riferimento alle specifiche indicazioni contenute nelle Linee guida sul calcestruzzo preconfezionato elaborato dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei LL.PP.
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NTC – D.M. 14/01/2008 – Cap 11.2.8
PRESCRIZIONI RELATIVE AL CLS CONFEZIONATO CON PROCESSO INDUSTRIALIZZATO.
Il sistema di controllo deve essere certificato da organismi terzi indipendenti che operano in coerenza con la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17021:2006, autorizzati dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei LL.PP. sulla base dei criteri di cui al DM 9/5/2003 n°. 156
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NTC – D.M. 14/01/2008 – Cap 11.2.8
PRESCRIZIONI RELATIVE AL CLS CONFEZIONATO CON PROCESSO INDUSTRIALIZZATO.
I documenti che accompagnano ogni fornitura di calcestruzzo confezionato con processo industrializzato devono indicare gli estremi di tale certificazione
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NTC – D.M. 14/01/2008 – Cap 11.2.8
PRESCRIZIONI RELATIVE AL CLS CONFEZIONATO CON PROCESSO INDUSTRIALIZZATO.
Nel caso in cui l’impianto di produzione industrializzata appartenga al costruttore nell’ambito di uno specifico cantiere, il sistema di gestione della qualità del costruttore, predisposto in coerenza con la norma UNI EN ISO 9001:2000, certificato da un organismo accreditato, deve comprendere l’esistenza e l’applicazione di un sistema di controllo della produzione dell’impianto, conformemente alle specifiche indicazioni contenute nelle Linee Guida sul calcestruzzo preconfezionato elaborato dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei LL.PP.
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NTC – D.M. 14/01/2008 – Cap 11.2.8
PRESCRIZIONI RELATIVE AL CLS CONFEZIONATO CON PROCESSO INDUSTRIALIZZATO.
Il Direttore dei Lavori, che è tenuto a verificare quanto sopra indicato ed a rifiutare le eventuali forniture provenienti da impianti non conformi; dovrà comunque effettuare le prove di accettazione previste al § 11.2.5 e ricevere, prima dell’inizio della fornitura, copia della certificazione del controllo di processo produttivo.
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NTC – D.M. 14/01/2008 – Cap 11.2.8
PRESCRIZIONI RELATIVE AL CLS CONFEZIONATO CON PROCESSO INDUSTRIALIZZATO.
Per produzioni di calcestruzzo inferiori a 1500 m3 di miscela omogenea, effettuate direttamente in cantiere, mediante processi di produzione temporanei e non industrializzati, la stessa deve essere confezionata sotto la diretta responsabilità del costruttore. Il Direttore dei Lavori deve avere, prima dell’inizio delle forniture, evidenza documentata dei criteri e delle prove che hanno portato alla determinazione della resistenza caratteristica di ciascuna miscela omogenea di conglomerato, così come indicato al § 11.2.3.
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I COMPONENTI
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MATERIALI COMPONENTI IL CLS
Cementi Aggregati
Acqua
Additivi Aggiunte
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Gli Schemi di Certificazione Apposizione della marcatura CE
AoC Compiti Produttore Compiti N.B.
Base per l’apposizione della Marcatura CE
4 ITT FPC
Dichiarazione di Prestazione Produttore
3 FPC ITT Dichiarazione di Prestazione Produttore
2 ITT FPC
Certificato FPC Dichiar. Conformità Produttore Certificato FPC del N.B.
2+ ITT FPC TEST
Certificato FPC Sorveglianza
Dichiarazione di Prestazione Certificato FPC del NB
1 FPC TEST
ITT Ctrl FPC Sorveglianza
Dichiarazione di Prestazione Certificato Conformità Prodotto del NB
1+ FPC TEST
ITT Ctrl FPC Sorveglianza Test di verifica
Dichiarazione di Prestazione Certificato Conformità Prodotto del NB
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Il Periodo di Coesistenza …
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I Cementi
UNI EN 197-1:2007
Cemento - Parte 1 Composizione, specificazioni e criteri di conformità per cementi comuni
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Gli Aggregati
EN 12620 Aggregati per Calcestruzzo
EN 13055-1 Aggregati leggeri – aggregati leggeri per calcestruzzo, malta e malta per iniezione
EN 13139 Aggregati per Malta
UNI EN 13242 Aggregati per materiali non legati e legati con leganti idraulici per l’impiego in opere di ingegneria civile e nella costruzione di strade
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Gli Aggregati
EN 13383-1 Aggregati per opere di protezione (armourstone) – Specifiche
EN 13450 Aggregati per massicciate ferroviarie
EN 13043 Aggregati per Miscele Bituminose e trattamenti superficiali per strade, aeroporti e altre aree soggette a traffico
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Controllo del Processo di Fabbrica (Factory Production Control - FPC)
Si intende il controllo interno permanente del processo di produzione esercitato dal Produttore
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Gli Aggregati
Per le: EN 12620 EN 13055-1 EN 13139 EN 13242 EN 13383-1 EN 13450
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE Decreto Ministeriale 11 aprile 2007
(Gazzetta Ufficiale 19 aprile 2007, n. 91)
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Gli Aggregati
Per la: EN 13043
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Decreto Ministeriale 16 novembre 2009
(Gazzetta Ufficiale 12 febbraio 2010, n. 40)
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Gli Aggregati
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L’Acqua di Impasto
UNI EN 1008: Acqua d’impasto per il calcestruzzo
CLASSIFICAZIONE DEI TIPI DI ACQUA L’idoneità dell’acqua per la produzione del calcestruzzo dipende generalmente dalla sua origine. Si possono distinguere i tipi seguenti: Acqua potabile Questo tipo di acqua è considerato idoneo per la produzione del calcestruzzo. Questa acqua non necessita di essere sottoposta a prova. Acqua di ricupero dei processi dell’industria del calcestruzzo Questa acqua, definita in A.2.1, generalmente è idonea per la produzione del calcestruzzo, ma deve essere conforme ai requisiti dell’appendice A.
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L’Acqua di Impasto
UNI EN 1008: Acqua d’impasto per il calcestruzzo Acqua di origine sotterranea Questa acqua può essere idonea per la produzione del calcestruzzo, ma deve essere sottoposta a prova. Acqua naturale di superficie e acque reflue industriali Questa acqua può essere idonea per la produzione del calcestruzzo, ma deve essere sottoposta a prova. Acqua marina o salmastra Questa acqua può essere utilizzata nel calcestruzzo senza armatura o altri elementi metallici inglobati, ma generalmente non è idonea per la produzione di calcestruzzo armato o calcestruzzo precompresso. Per il calcestruzzo con armatura di acciaio, o elementi metallici inglobati, il fattore determinante è rappresentato dal contenuto massimo di cloruri ammesso nel calcestruzzo. Acque nere Questa acqua non è utilizzabile per la produzione del calcestruzzo.
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Gli Additivi e le Aggiunte
Additivi: UNI EN 934 – 2
Aggiunte: Ceneri Volanti UNI EN 450 – 1 Fumi di Silice: UNI EN 13263 – 1
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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LA MARCATURA CE DEI PRODOTTI DA COSTRUZIONE
ALLA LUCE DEL REGOLAMENTO CPR 305/2011 E DEL
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