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FRANCO PESARESI
2002
LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI
DOMESTICI [Digitare il sottotitolo del documento]
Franco Pesaresi
S L I D E P R E S E N T A T E A L C O R S O F S E D I A N C O N A I L 2 6 / 1 0 / 2 0 0 2
STATISTICHE SUGLI INFORTUNI
DOMESTICI
OGNI ANNO, IN ITALIA
3.480.000 infortuni domestici
8.400 decessi causati da infortuni domestici (un terzo
di tutte le morti accidentali)
8.000.000 giornate lavorative perse per incidenti
domestici
le più colpite le donne (69%), adulti 35-64 (14%),
bambini 0-5 anni (6%)
cause dell’incidente domestico
uso maldestro di utensili da cucina (19,5%)
uso di scale portatili non conformi alle norme di
sicurezza (14,8%)
cadute su pavimenti bagnati o scivolosi (13,3%)
cattivo stato degli elettrodomestici (6,7%)
cattivo stato dell’impianto elettrico (0,9%)
gas (0,8%)
sostanze tossiche (0,8%)
altre cause (13,4%).
dati tratti da: ISTAT – Gli incidenti domestici – anno 1999 – statistiche in breve ind. multiscopo
STATISTICHE SUGLI INFORTUNI
DOMESTICI/2
cause principali dell’incidente domestico tra i bambini
mobili, o altre parti dell’abitazione come porte,
finestre, parti strutturali ecc. (41% incidenti subiti da
bambini 0-4 anni, 24% in bambini 5-9 anni)
cadute (44% 0-4 anni, 19% 5-9 anni)
conseguenze principali degli incidenti domestici
ferite 43%
ustioni 25%
fratture 13%
che dal punto di vista sanitario producono:
assistenza “fai da te” (46,9%)
visita medica (19,7%)
visita al Pronto soccorso (32,6%)
ricovero ospedaliero (6,%)
dati tratti da: ISTAT – Gli incidenti domestici – anno 1999 – statistiche in breve ind. multiscopo
Casi di ricovero ospedaliero per infortunio domestico in Regione
Lombardia, solo per traumatismi e avvelenamenti Regione Lombardia 1997 1998 1999 2000
Traumatismi e Avvelenamenti (ISTAT)
Fratture 10.044 11.890 11.687 10.995
Contusioni 2.579 3.564 3.518 2.870
Traumatismi intracranici 2.651 2.546 1.893 1.808
Ferite testa, collo, tronco 1.080 1.252 1.096 973
Ferite arto superiore 687 845 782 787
Distorsioni articolazioni 566 683 593 480
Traumatismi non specificati 499 528 489 396
Effetti Tossici 456 487 450 400
Lussazioni 447 524 543 496
Ustioni 311 417 392 337
Traumatismi superficiali 289 288 312 259
Avvelenamento 245 269 254 217
Traumatismi nervi midollo spinale 233 161 127 119
Traumatismi torace 185 239 266 239
Corpo estraneo 178 240 159 161
Ferite arti inferiori 149 170 160 166
Schiacciamento 43 48 56 64
Traumatismi vasi sanguigni 35 43 38 39
Cause esterne 31 35 19 41
Totale complessivo
20.708
24.229
22.834
20.847
Le fratture, le contusioni e i traumatismi
intracranici sono la causa del 75-80% dei ricoveri
ospedalieri imputabili ad infortuni domestici,
indicando che queste lesioni rappresentano più dei
due terzi degli incidenti totali. La maggioranza di
questi eventi sono il risultato di cadute, impatti od
urti.
INTOSSICAZIONI ACUTE
Nel centro antiveleni del’ospedale Niguarda di Milano
nel 1999 sono giunte le seguenti segnalazioni:
50.236 casi
il 91% delle intossicazioni avvengono in
ambiente domestico o nelle sue immediate
pertinenze
il 50% riguarda minori 0-14 anni; il 36%
bambini 1-4 anni
le sostanze coinvolte (nel 63% dei casi per
ingestione): farmaci (39%), prodotti di uso
domestico (29%), alimenti (12%)
PIANO SANITARIO REGIONALE
1. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
2. DISTRETTI
3. OSPEDALI.
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
SERVIZIO DI IGIENE E SANITA’ PUBBLICA
SERVIZIO SI PREVENZIONE E SICUREZZA
NEGLI AMBIENTI DI LAVORO
SERVIZIO DI IGIENE DEGLI ALIMENTI E
DELLA NUTRIZIONE
SERVIZIO VETERINARIO
Prevista mappatura delle principali problematiche connesse all’igiene
e sicurezza degli ambienti di vita (prioritariamente strutture ad uso
collettivo).
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
Spetta al DIP, in collaborazione con distretti,
materno-infantile e medicina di base, ARPAM,
l’esercizio delle funzioni per, sulla base dei programmi
delle regioni:
l’assistenza per la prevenzione delle cause di
nocività e degli infortuni negli ambienti di civile
abitazione;
l’individuazione e la valutazione dei rischi
presenti o che si possono determinare nei
predetti ambienti;
la promozione e l’organizzazione di iniziative di
educazione sanitaria nei confronti della
popolazione;
il coordinamento territoriale dei programmi di
intervento dei servizi, dei presidi e delle unità
operative tesi ad assicurare le necessarie
integrazioni ai fini della sicurezza.
Tutto questo previsto nella L.493/1999 e non nel PSR.
SISTEMA DI EMERGENZA SANITARIA l.r. 36/98
sistema di allarme sanitario o centrale operativa provinciale
sistema territoriale di soccorso o potes
o volontariato
o continuità assistenziale
sistema ospedaliero di emergenza o punto di prima intervento
o pronto soccorso
o dipartimento di emergenza (DEA)
REGIONE LOMBARDIA
unica regione ad aver approvato delle “Linee
guida per la prevenzione degli infortuni
domestici
Regione Lombardia. Linee guida per la prevenzione infortuni domestici: Indice
degli argomenti trattati e relativi obiettivi
Argomenti trattati Contenuti ed Obiettivi
1. La definizione e
l’accertamento dei casi
Definizione univoca dei casi (infortuni
domestici), in modo da avere una precisa e
omogenea raccolta di dati. Elaborazione di una
scheda di raccolta dati omogenea, per una
rilevazione campionaria della distribuzione dei
casi, nel rispetto della privacy
2. La valutazione del
rischio
Analisi delle cause, individuazione dei bisogni e
proposte di soluzioni in funzione delle priorità
individuate (anche per fasce d’età, ecc.)
3. La comunicazione e
proposte d’educazione
sanitaria
Individuazione di canali comunicativi – educativi;
proposte d’interventi, privilegiando le categorie
più esposte
4. L’organizzazione
territoriale e la
formazione degli
operatori ASL
Indicazioni per la formazione di una
Commissione all’interno dell’ASL, con
esplicitazione dei compiti, degli obiettivi e dei
rapporti con altri soggetti interessati e coinvolti
Individuazione di percorsi formativi per gli
operatori ASL
5. Il sistema informativo Raccolta dei dati regionali sugli infortuni
domestici presso l’U.O. Prevenzione della
Direzione Generale Sanità; documentazione
(attraverso l’utilizzo prioritario di banche dati
esistenti e della scheda di rilevazione introdotta
dal documento); definizione degli indicatori di
processo e di risultato;
Lombardia: la valutazione del rischio
Principali azioni e conseguenti norme comportamentali a mitigazione del
rischio (fatto per tutti i locali, per tutte le persone come in questo caso, per i bambini
e per gli anziani) questo è un esempio LOCALE COMPORTAMENTO RISCHIO SOLUZIONE/PROPOSTE
LOCALI
IN
GENERE
Indossare abiti sintetici in
prossimità di fiamme libere
(fornelli, camino, barbeque,
etc..)
Incendio,
ustioni
Non indossare abiti di materiale
sintetico in prossimità di fiamme;
Lasciare fiamme accese
incustodite
Incendio Non lasciare fiamme accese
incustodite (cucina, camino,
barbecue, etc…);
Travasare l’ammoniaca in
bottiglie di vetro; …..
Avvelenamento I prodotti per la casa devono
essere contenuti in idonei
recipienti con etichette che
evidenziano il contenuto di ogni
singolo recipiente;
…. …. Leggi il libretto di istruzioni degli
elettrodomestici;
CUCINA
Lasciare aperti i rubinetti del
gas, dopo l’utilizzo;
Scoppio Controllare sempre la chiusura del
rubinetti del gas;
Lasciare i manici delle pentole
rivolti all’esterno, ostruendo il
passaggio
Ustioni I manici delle pentole devono
essere rivolti all’”interno” del
piano cottura;
Afferrare le pentole a mani
nude;
Ustioni Prendere le pentole per i manici
utilizzando opportune “presine”;
In caso di incendio di “pentole”
spegnere gettando acqua sul
fuoco;
Alimentare
l’incendio
Coprire la pentola con il
coperchio, od altre pentole per
togliere ossigeno
Scaldare gli ambienti lasciando
il forno aperto
Ustioni Non lasciare il forno aperto
quando è caldo;
Non controllare il piano cottura
….
Fughe di gas Verificare la data di scadenza del
tubo di adduzione del gas del
piano cottura;
Lasciare per lungo tempo
incustodito l’impianto del gas
(es. vacanze, viaggi,…)
Fughe di gas Quando esci di casa chiudi la
valvola di intercettazione del gas
del piano cottura;
Lucidare il pavimento della
cucina
Cadute Non lucidare il pavimento della
cucina;
Lasciare aperte le ante dei
mobili
Urti, Traumi,
Lesioni
Non lasciare aperte le ante dei
pensili;
Salire su sedie o ripiani per
prendere un oggetto;
caduta Installa gli armadietti della cucina
ad un’altezza accessibile, senza
l’ausilio di scale;
LOCALE COMPORTAMENTO RISCHIO SOLUZIONE/PROPOSTE
CUCINA Per pulire finestre e mobilia
salire su sedie, ripiani o
davanzali;
caduta Per pulire finestre e mobilia
adopera scale a libro dotate di
“chiusura di sicurezza”;
…… Cortocircuito,
incendio
Se non presenti non lasciare accesi
gli elettrodomestici;
Fare opere di manutenzione
sugli apparecchi elettrici, gli
elettrodomestici e gli impianti a
gas;
Folgorazione,
scoppi, incendi
…
Chiamare un elettricista, un
idraulico od un addetto alle
riparazioni per tutte le operazioni
di manutenzione.
Aggiungere l’acqua al ferro da
stiro se questi è collegato alla
presa di corrente.
Folgorazione Non aggiungere l’acqua al ferro da
stiro se questi è collegato alla
presa di corrente.
Non avvolgere il filo degli
elettrodomestici;
Folgorazione Non avvolgere il filo degli
elettrodomestici, per non lesionare
il cavo;
Non staccare la spina tirando il
filo;
Folgorazione Staccare la spina sfilandola dalla
presa di corrente, per non
lesionare il cavo
Utilizzare elettrodomestici con
cavi lesionati;
Folgorazione Sostituisci o fai riparare da
personale qualificato gli
elettrodomestici danneggiati;
Utilizzare radio e phon con
mani e piedi bagnati;
Folgorazione Non usare l’elettrodomestico con
mani e piedi bagnati;
Rispondere al telefono mentre si
sta stirando;
Incendio Non lasciare il ferro da stiro
acceso ed incustodito;
inserire più elettrodomestici in
una sola spina elettrica
Cortocircuito Evita di inserire più
elettrodomestici in una sola spina
elettrica, per evitare di
sovraccaricare la presa elettrica e
l’impianto;
Far asciugare le salviette ed i
panni sulle stufe; Ricoprire il
televisore con panni;
Incendio Non coprire gli elettrodomestici e
le stufe con panni o vestiti;
Utilizzare il coltello per
imboccare il cibo……..
Lesioni, Tagli Gli utensili devono essere
utilizzati in modo appropriato,
… …. Acquista elettrodomestici con
marchio di qualità;
Chiudere con giornali o cartone
i fori di ventilazione: entra aria
fredda!
Intossicazioni
Non coprire i fori di ventilazione
presenti nei locali con impianti ed
apparecchi a gas (boiler, stufe,
caldaie, piani cottura) e con
camini a legna;
Utilizzare il sottolavello come
contenitore per detersivo per
piatti a mano, detersivo per
lavastoviglie, detersivi per
superfici dure, per forni, per
acciaio, ammoniaca candeggina,
acido muriatico, ecc
intossicazione Riporre in armadietto idoneo, in
alto, con possibilità di chiusura di
sicurezza
COMUNICAZIONE
VOLANTINI, OPUSCOLI, PIEGHEVOLI, ECC.
Capacità di penetrazione Persistenza del messaggio Altri vantaggi e svantaggi Alta, dipendente da forma di
diffusione e invio (diretta, posta,
giornali, luoghi chiave, ecc.)
Medio-bassa
(dipende da chi riceve il
materiale)
Costi in genere significativi, ma
possibilità di sponsorizzazioni.
Molto validi se equilibrio tra
ampiezza di contenuto e leggibilità
MANIFESTI, POSTER
Capacità di penetrazione Persistenza del messaggio Altri vantaggi e svantaggi Alta, dipendente dal livello di
diffusione e sua evidenza
Medio-alta
(dipende dalla qualità "fisica" del
materiale)
Come per volantini; possono
rovinarsi; se mal realizzati possono
non essere notati
MATERIALE AUDIOVISIVO
Capacità di penetrazione Persistenza del messaggio Altri vantaggi e svantaggi Piuttosto bassa, ma molto mirata.
Utile in scuole, centri di
aggregazione, ecc.
Alta, ma non visibile se non
deliberatamente utilizzati
Necessità di luoghi di visione idonei;
possibili problemi tecnici;
realizzazione onerosa sia per costi
sia per impegno realizzativo
WEB SITE
Capacità di penetrazione Persistenza del messaggio Altri vantaggi e svantaggi Potenzialmente alta, ma
condizionata ancora dalla
relativamente limitata
diffusione di internet
Alta
Modulabilità dei contenuti e dei
"link" praticamente illimitata; grande
versatilità; il messaggio non
raggiunge attivamente il target
CAMPAGNE E COMUNICATI STAMPA
Capacità di penetrazione Persistenza del messaggio Altri vantaggi e svantaggi Alta, specie per i quotidiani Tendenzialmente bassa, a meno di
diversi "passaggi"
Autorevole; piuttosto costosa,
se non sponsorizzata
RADIO E TELEVISIONE
Capacità di penetrazione Persistenza del messaggio Altri vantaggi e svantaggi Alta, dipendente dal livello di
diffusione e "share"
dell'emittente e del programma
Bassa-media
(salvo che non vi siano
specifiche rubriche o
"passaggi" costanti)
La radio è ideale per un pubblico
casalingo; sono mezzi ad alta "presa" ed
autorevoli; possibilità di dibattito; in
genere i costi non sono alti per
interventi di prevenzione;
piuttosto impegnativa la realizzazione
EVENTI PUBBLICI (CONVEGNI, SEMINARI, ECC.)
Capacità di penetrazione Persistenza del messaggio Altri vantaggi e svantaggi Media, dipende molto dalla diffusione
e penetrazione dell'avviso (molto utili
preventivi comunicati stampa)
Bassa Possibilità di coinvolgere
soggetti autorevoli; possibilità di
dibattito pubblico; costi variabili
PROPOSTE DI EDUCAZIONE SANITARIA
indicazioni specifiche per interventi di
educazione sanitaria a cura delle singole ASL
bambini 0-3 anni (educando il pubblico, gli
educatori e le mamme)
bambini 3-10 anni (intervenire nei vari livelli
di scuola con percorsi didattico educativi che
potrebbero essere inseriti nel curriculum
scolastico)
anziani >65 anni con opuscoli informativi
ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE E
FORMAZIONE
In ogni ASL si costituisca una
commissione multidisciplinare per la
prevenzione degli incidenti domestici,
coordinata dal DIP
il suo compito è di rendere operative le
linee guida
ogni ASL-DIP deve realizzare un corso di
formazione per i propri operatori.
l’obiettivo è di costituire un gruppo di
operatori socio-sanitari competenti in
tema di prevenzione degli infortuni
domestici
SISTEMA INFORMATIVO
Ogni ASL raccoglie i dati, in regione banca dati disponibile
Obiettivi ed Indicatori di processo (efficienza)
Obiettivi Indicatori
Definizione di un
corretto ed omogeneo
flusso informativo
regionale che permetta
di monitorare
l’andamento
dell’incidenza degli
infortuni domestici
nella Regione
Lombardia
consegna di report statistico semestrale dalla ASL alla Regione entro il
30 settembre e il 31 marzo di ogni anno (secondo quanto indicato al
termine del paragrafo 5a)
n° di Pronto Soccorso coinvolti / n° totale dei Pronto Soccorso dotati di
sistema di registrazione informatico (numeratore minimo=1)
n° di registrazioni complete di casi (secondo i dati della SCHEDA
INTERVISTA TELEFONICA) / n° di casi che aderiscono all’intervista
telefonica della settimana (min 80%)
restituzione di report regionale alle ASL entro il giugno di ogni anno
successivo a quello di riferimento (ind. regionale)
campagna informativa
attuata secondo le
Linee Guida in ogni
ASL della Lombardia
(es. alla popolazione
generale, o ad una
fascia di età, o nella
scuola, o alle
casalinghe, ecc.):
attivazione della campagna con emissione di atto formale entro il primo
semestre del 2003;
realizzazione da parte della Regione di un pacchetto formativo e di
materiale didattico (con particolare riferimento alla popolazione
anziana), quale supporto/guida all’attuazione degli interventi di
formazione nell’ASL entro il 31.12.02 (ind. regionale);
attuazione di almeno un intervento di formazione, preferibilmente esteso
all’area oggetto della campagna informativa, della durata non inferiore
alle 8 ore complessive (secondo quanto indicato nel paragrafo 4), per gli
operatori socio-sanitari dell’ASL, entro il primo semestre 2003,
rispondente ai requisiti del pacchetto formativo regionale.
Realizzazione dei
seguenti interventi
entro il 31.12.2004:
0-3 anni:
distribuzione degli strumenti informativi sulla prevenzione delle
intossicazioni acute predisposti dalla Regione Lombardia, da parte
degli operatori del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL, almeno
all’80% dei genitori dei bambini che si sottoporranno alla seconda ed
alla terza vaccinazione dell’obbligo durante il primo anno.
Distribuzione del relativo questionario di verifica alla quarta
vaccinazione.
4-10 anni:
proposta formale e presentazione ad almeno il 10% dei Dirigenti
Scolastici dello strumento educativo sulla sicurezza e prevenzione
degli infortuni domestici contenuto nelle Linee Guida, per
l’inserimento di questo argomento nei curricula scolastici delle
Scuole Materne ed Elementari pubbliche e private .
65 anni:
un intervento di formazione/informazione da parte degli operatori
dell’ASL rispondente ai requisiti del pacchetto formativo regionale,
agli operatori socio-sanitari dell’ASL, ai responsabili e/o agli utenti
dei centri diurni per anziani, e/o alle associazioni di volontariato, e/o
alle associazioni di categoria
progettazione di almeno un intervento di formazione/informazione,
diretto alle casalinghe in collaborazione con le associazioni di categoria
SIMULAZIONE 1
LE LINEE GUIDA LOMBARDE
RAPPRESENTANO UNA TRACCIA
UTILE PER UN INTERVENTO?
COME SI PUO’ STRUTTURARE
UNINTERVENTO DI PREVENZIONE
DEGLI INCIDENTI DOMESTICI
PER ESEMPIO RIVOLTO AI
BAMBINI 0-3 ANNI O NEGLI
ANZIANI?
SIMULAZIONE 2
ATTIVAZIONE 118.
IPOTIZZIAMO UN MALORE A CASA.
CHE SUCCEDE?
LEGISLAZIONE SOCIALE MARCHE
Marche. Unica disposizione L.r. 30/1998.
“La regione concede finanziamenti ai comuni
per:
o il pagamento di polizze assicurative per la
copertura dei rischi infortunistici domestici
del componente della famiglia che svolge il
lavoro domestico in modo esclusivo
nell’ambito della stessa;
o progetti volti a divulgare modalità di
prevenzione degli infortuni domestici.
LEGISLAZIONE SOCIALE
ALTRE REGIONI
Liguria
La regione promuove iniziative per la prevenzione
degli infortuni domestici (Lr 11/1994)
Umbria
La regione stipula convenzione con un istituto
assicurativo e paga il 70% dei premi per i.d..
Inoltre promuove azioni educative per prevenire
gli inf. domestici (Lr 32/1995).
Valle d’Aosta
Regione garantisce un indennizzo giornaliero di
L.35.000 per inabilità temporanea assoluta
derivante dagli infortuni domestici (Lr 44/1998).
Trentino-Alto Adige
Ai residenti, non garantiti da altra forma di
previdenza obbligatoria, la Regione, in caso di
infortuni domestici o avvenuti al di fuori delle
mura domestiche, purché riconducibili ad
adempimenti relativi alla cura e alla gestione del
nucleo familiare, corrisponde un’indennità
giornaliera, pari a L.50.000, per inabilità
temporanea assoluta (dal 4° giorno e per un
massimo di 6 mesi). (Lr 6/1998).
I SERVIZI CHE AIUTANO COME QUESTI SERVIZI POSSONO EVITARE
L’ISTITUZIONALIZZAZIONE E PREVENIRE GLI INCIDENTI
DOMESTICI DEGLI ANZIANI
ASSISTENZA DOMICILIARE (SAD)
PASTI ED ALTRI SERVIZI A DOMICILIO
TELESOCCORSO
TELEASSISTENZA
EDUCAZIONE SANITARIA
POLITICHE ABITATIVE
LA SICUREZZA NELL’HABITAT
DEGLI ANZIANI
PER eliminare o almeno RIDURRE LE CAUSE DI
INCIDENTI IN CASA e conseguentemente di
disabilità degli anziani OCCORRE AGIRE A
LIVELLO DI PREVENZIONE E DI SICUREZZA.
LA SICUREZZA, FINALIZZATA A RIDURRE E
ELIMINARE I PERICOLI E GLI INCIDENTI, SI
MIGLIORA AGENDO ALMENO SU TRE
LIVELLI:
o INTERVENTI SULL’AMBIENTE
DOMESTICO, per individuare e correggere gli
elementi di rischio, sia con una progettazione
più attenta alle possibilità degli anziani, sia con
opere di adeguamento dell’abitazione per
renderla più aderente alle mutate esigenze;
o INTERVENTI SULLA PERSONA, finalizzati a
conoscere meglio se stessi, ad accettare i
cambiamenti della senescenza, ad operare
modifiche nel comportamento e a migliorare le
proprie conoscenze nei confronti dell’uso di
nuovi apparecchi e di nuovi dispositivi di
sicurezza;
o RICORSO ALL’USO DI AUSILI E DI
SUPPORTI TECNOLOGICI E
TELEMATICI.
LA SICUREZZA NELL’HABITAT
DEGLI ANZIANI/2
LE SCELTE PROGETTUALI E TECNOLOGICHE
DEVONO IN PARTICOLARE PRESTARE
SPECIFICA ATTENZIONE A:
ORGANIZZAZIONE E DISTRIBUZIONE DEGLI
AMBIENTI DELL’ALLOGGIO;
FORMA E DIMENSIONE DI AMBIENTI;
FORMA E DIMENSIONE DI ELEMENTI
COSTRUTTIVI (FISSI E MOBILI);
FORMA, POSIZIONAMENTO E TERMINALI DI
IMPIANTI;
SCELTA DI ARREDI E DI APPARECCHIATURE;
SCELTA DI MATERIALI INTRINSECAMENTE
SICURI;
POSSIBILITA’ DI POTENZIARE GLI IMPIANTI E
DI INSERIRNE DI NUOVI
Programma sperimentale
ALLOGGI IN AFFITTO PER GLI ANZIANI DEL
2000
Prevede la realizzazione di alloggi con la seguente
dotazione impiantistica minima per favorire la sicurezza
e il benessere dell’anziano:
cronotermostato che permetta la regolamentazione ed
il controllo della temperatura;
sistema di comunicazione con la guardiania;
impianto di rilevazione dei gas, fumi, allagamento,
con interruzione automatica delle erogazioni e
collegamento con il servizio delle emergenze;
impianto di telesoccorso e di teleassistenza in grado di
attivare, attraverso una apposita centrale, servizi
necessari nell’arco delle 24 ore;
collegamento del campanello d’emergenza posto in
prossimità della vasca/doccia e del wc al servizio delle
emergenze;
impianto delle luci di emergenza almeno in camera da
letto e bagno;
miscelatore termostatico o sistema antiscottatura
alternativo almeno per l’erogazione dell’acqua calda
della doccia;
porta blindata;
predisposizione impianto per l’apertura motorizzata
di porte, finestre e serrande.
INOLTRE POSSONO ESSERE INSTALLATI
Sistemi di controllo a distanza di parametri vitali
(battito cardiaco, pressione, ecc.) e di parametri legati
a malattie croniche;
agenda terapeutica, con eventuale collegamento ad un
centro esterno di monitoraggio;
sistemi di motorizzazione dell’apertura di porte,
finestre, serrande;
sistemi di automazione dell’accensione e spegnimento
delle luci;
sistemi antintrusione collegati con la guardiania;
sistemi di controllo a distanza di elettrodomestici
(lavastoviglie, lavatrice, forno, ferro da stiro);
sistemi di automazione per la regolazione elettrica in
altezza di: sanitariin bagno, pensili in cucina, piani di
lavoro, ecc.;
sistemi di rinforzo del messaggio acustico dei
terminali degli impianti di comunicazione
dell’alloggio con l’esterno (campanello, citofono
guardiania, ecc.) da affiancare anche con un
messaggio luminoso.