LABORATORIO DI T IROCINIO 3
CONTESTI ORGANIZZATIVI DEL LAVORO SOCIALE
UNICAL – 29 OTTOBRE 2015
LA RETE DEI SERVIZI
SOCIALI
29 Ottobre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni
PROGRAMMA
DELLA GIORNATA
- Lavori di gruppo (30 minuti)
- Restituzione (20 minuti)
- Pausa (15 minuti)
- Approfondimento teorico: «La rete dei servizi sociali» (55 minuti)
29 Ottobre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni
LA RETE DEI SERVIZI SOCIALI
LA RETE DEI SERVIZI SOCIALI
29 Ottobre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni
Immaginate, a partire da ciò che conoscete, la rete dei servizi per:
1. gli anziani (gruppo 1),
2. i disabili (gruppo 2),
3. i tossicodipendent i (gruppo 3),
4. i minori (gruppo 4),
DOMANDA
Quali sono i serv iz i con cui collaborano (sono in rete) e il perché
si relazionano con essi (quali possibili motivazioni)
Tempo: 30 minuti
LA RETE DEI SERVIZI SOCIALI
29 Ottobre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni
LA RETE DEI SERVIZI SOCIALI
29 Ottobre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni
PAUSA
LA RETE DEI SERVIZI SOCIALI
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Che cos’è una rete?
Cosa significa collaborare?
Cosa sono i gruppi di lavoro?
Cosa i contesti collaborativi?
Ecc. …
Sono termini questi che si incontreranno nel nostro futuro percorso di studio e lavoro…
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LA RETE DEI SERVIZI SOCIALI
Collaborare significa: « lavorare con» (utente, collega,
risorsa della comunità, ecc.);
Come evidenzia la Campanini «…questo sottolinea la
necessità di considerare l’altro (…) come soggetto che
presenta delle potenzialità, che è in grado di
autodeterminarsi, che viene ad essere coinvolto come
possibile partner in un progetto comune »
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La collaborazione tra persone e/o servizi è divenuta una necessità sempre più incombente nella società attuale soprattutto per r ispondere alla complessità e d iversità dei b isogni nonché per far fronte alla scarsità di r isorse.
( ib id e m)
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LA RETE DEI SERVIZI SOCIALI
Il concetto di Rete sottende all ’idea che « l’uomo è un soggetto in interazione con gli altr i capace nello stesso tempo di influenzarl i e di esserne influenzato»
Ferrario (1996) identifica i l lavoro di rete come l’ insieme degli intervent i di connessione di r isorse e strategie, tese a produrre concatenazioni di relazioni significat ive e finalizzate a migliorare il benessere delle persone e della collettività .
Fo nte: A . Z i lan t i , B . R o va i, Assiste n t i Soc ia l i P rof ess i o n i st i . Metod o l o g ia d el la voro soc ia l e , Ca ro cc i Fab er , R o m a, 2 0 1 4
LA RETE DEI SERVIZI SOCIALI
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LA RETE DEI SERVIZI SOCIALI
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1. Ret i informali o primarie: familiari , amici, colleghi, vicini di casa; rapporti basati sulla reciprocità e affettività che svolgono una funzione protettiva di sostegno all’ident ità;
2. Ret i secondarie formali : istituzioni ed enti pubblici che producono servizi e prestazioni in sostegno dei bisogni espressi A differenza dei primi, in questi i rapporti sono di tipo asimmetrico e il contenuto di tipo professionale (es. assistente sociale/utente);
3. Ret i secondarie informali : volontari appartenent i alle reti informali primarie che sentono la necessità di unire le proprie forze per offrire aiuto e sostegno; i principi a cui si riferiscono sono la condivisione, la solidarietà e la responsabil ità collettiva;
F o n te : A . Z i la n ti , B . R o va i, As s is t enti S o c ia li P r o f ess ionist i . M et o dologia d e l la v oro s o c ia le , C a ro cc i Fa b e r, R o m a, 2 01 4
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4. Ret i ar t ificiali : definite come appendice delle reti informali,
fanno parte di queste i gruppi di mutuo-auto-aiuto. Essi si
caratterizzano per la condivisione di una situazione comune
e per dare sostegno e aiuto;
5. Ret i profit : includibili nelle reti informali, comprendono
organizzazioni non profit basate su norme e regole che le
istituiscono e ne condizionano i tipi di intervento e le forme
di solidarietà;
F o n te : A . Z i la n ti , B . R o va i, As s is t enti S o c ia li P r o f ess ionist i . M et o dologia d e l la v oro s o c ia le ,
C a ro cc i Fa b e r, R o m a, 2 01 4
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LA RETE DEI SERVIZI SOCIALI
PRO:
- Fornire aiuti materiali
- Fornire sostegno emotivo
- Far mantenere identità
sociale
- Far circolare l’informazione
- Sostegno per fasi particolari
CONTRO
- Creare dipendenza
- Rafforzare stigma
sociale di atteggiamenti
devianti
- Essere fonte di stress
- Allentarsi, spezzarsi
scomparire
I PRO E I CONTRO DELLA RETE
L’interazione tra attori formali e attori informali genera un nuovo sapere, un sapere comune Maggiore conoscenza del disagio
Comprensione dei comportamenti sociali
Conoscenza delle risorse disponibi li
Creare e generare più reti di supporto (ampliare il reticolo delle relazioni )
Maggiore conoscenza territoriale
Ecc.
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LA RETE DEI SERVIZI SOCIALI
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Rete dei servizi alla persona per ambiti di intervento:
1. Anziani
2. Bambini, adolescenti , famiglie
3. Disabilità
4. Contrasto povertà ed esclusione sociale
5. Salute mentale e Tossicodipendenza (elevata integrazione
socio-sanitaria)
F o n t e : F. Fr a n z o ni , M . A n c o n e l l i , L a r e t e d e i s e r v i z i a l l a p e r s o na. D a l l a n o r m a t iva a l l ’ o rg a niz z az io ne ,
C a r o c ci Fa b er , R o m a , 2 0 1 3
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ANZIANI
Cambiamenti demografici aumento speranza di vita
Aumento popolazione anziana
Meno persone in età da lavoro
Minori risorse disponibili per sostenere la
spesa pubblica
Nuovi bisogni
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LA RETE DEI SERVIZI SOCIALI
Presenza di anziani:
Come risorsa per i propri
familiari (essere attivi)
In dif ficoltà o non
autosufficienti
Con gravi patologie
invalidanti (es.
Alzheimer)
Lo Stato /Enti ( i l Welfare) hanno risposto alle esigenze
degli anziani per una migliore qualità della vita
attraverso:
Sistema pensionistico
Sostegno per far «spendere» le energie (anziani
impegnati in attività di volontariato, sostegno alla
comunità, ecc.)
Sistema sanitario per la salute
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Serviz i maggiormente present i per gl i anziani:
Case di riposo (max sviluppo anni 70, per poi svi luppare l ’ idea
lasciare g li anz iani ne lle propr ie case)
A ss istenza d o miciliare
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LA RETE DEI SERVIZI SOCIALI
Domiciliarità
significa lasciare l’anziano nella sua casa, nel suo quartiere, nella sua
città, per rimanere inseriti nel contesto di vita e di appartenenza e
poter contare su eventuali legami sociali e di sicurezza abitativa.
Rappresenta un «processo di aiuto a domicilio» che per la sua
realizzazione necessita di molti soggetti: famiglie, operatori, vicini,
volontari, membri della comunità, ecc.
Presenza di nuove tecnologie: tele-soccorso, tele-assistenza, ecc.
Servizi d i base
1) N on r esidenzial i (ambulatorio medico di base; segretariato sociale; ser vizi di prevenzione pr imaria; ass istenza domicil iare integrata)
2) Semiresidenziali (Centro ser vizi socio-assistenziali)
3) R esidenziali (case di r iposo, albergo, comunità; res idenza sanitaria ass istenziale; case al loggio, res idenze protette, ecc. )
Servizi d i t i po s pecialistico
1. N on r esidenzial i (pol iambulatorio, ospedalizzazione a domicil io)
2. Semiresidenziali (Ospedale diurno, s trutture di r iabil itazione)
3. R esidenziali (Ospedale generale/specializzato, ger iatria/lungodegenza)
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LA RETE DEI SERVIZI SOCIALI
Serviz i sociali e sanitari per assistenza anziani
Aspett i significat iv i:
Personalizzare e
umanizzare gli interventi
Rete di risorse formali e
informali
Integrazioni tra servizi
sociali e sanitari
Collaborazione tra pubblico
e privato
Domicil iarità
Qualità delle strutture
residenziali
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LA RETE DEI SERVIZI SOCIALI
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BAMBINI, ADOLESCENTI E FAMIGLIE
Servizi e interventi sociali hanno lo scopo di sostenere le persone
in situazioni di particolari debolezze o fragilità affettiva, ancora
di più se le persone in questione sono minori.
I minori sono destinatari di politiche sociali , sanitarie e educative
al fine di garantire loro una migliore qualità della vita
Azioni e interventi per i minori di fatto significa pensare alla
FAMIGLIA , quale luogo di sviluppo e di crescita del minore e
pertanto va supportata e sostenuta, essere capaci di affiancarla
nelle funzioni «genitoriali»
LA RETE DEI SERVIZI SOCIALI
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INTERVENTI A FAVORE DEI MINORI (e dunque anche alla famiglia) sono:
Interventi d i t ipo economico/materiale (contributi per l ’af fitto, buoni spesa, buoni pasto, mensa scolastica, l ibri, ticket sanitari, ecc.)
Interventi d i t ipo psicologico (in situazioni multiproblematiche, in situazioni genitoriali conflittuali, ecc.,)
Interventi d i collaborazione con le autorità g iudiziarie (af fido, adozione, ecc.)
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Anche la s t ruttura della famiglia ha r isent ito de i c ambiamenti complessivi de lla s ocietà.
P resenza d e lla d onna ne l m o ndo d e l lavoro
P rotrarsi d e i g iovani ne lle fa miglie d i o r igine
I nnalzamento e tà m atr imonio
I ncremento r apporti d i c onvivenza
S e parazioni e d i vorzi
M utamenti ne lle s celte d i fe condità
E cc.
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Cambia la t ipologia della famiglia
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Famiglie di
fatto
Famiglie
unipersonali/single
Famiglie
monoparentali
Famiglie
allungate
Famiglie
strette
Famiglie
ricongiunte Famiglie
ricomposte
Vi è un grande interesse nei confronti del la famigl ia poiché migliorare i l suo benessere s ignif ica migl iorare i l benessere dei c i ttadini e dunque di tutta la società
La questione del la famiglia viene ben r ipresa nel l ’ar t.16 del la l egge 3 28/00 «Legge quadro per la Real izzazione del Sistema integrato degl i interventi e dei ser vizi social i in cui s i evidenziano g l i aspetti più sal ienti e g l i interventi da porre in essere:
Funzione genitoriale
Funzione sociale (famiglia come r isorsa)
Interventi economici a favore del la famiglia in dif f icoltà
Rapporto famigl ia- lavoro (gestione dei tempi)
Sostegno al la relazione
Agevolazioni f iscali
Ecc.
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Rispetto al tema del l ’ADOLESCENZA poss iamo r iprendere le l inee guida del la legge 285/97 (dir itt i e opportunità per infanzia e adolescenza)
I nterventi per m inori c on par ticolari c ondizioni d i d isagio (violenza, abuso, maltrattamento ps icologico o f is ico, ma anche che incorrono in s i tuazioni di reato). Tra i servizi vi sono strutture res idenziali o semiresidenziali, o i l ser vizio di mediazione familiare
Servizi r icreativi e d e ducativi per i l tempo l ibero (centri g ioco, ludoteche, spazi verdi, centr i per bambini e genitori, ecc. ). Sono nuove tipologie che r ispondono a es igenze di socializzazione specie in contesti di ampie dimensioni come le ci ttà
Servizi d i s ensibi lizzazione e promozione per adolescenti s ul tema del la partecipazione a l la v i ta s ociale e pubblica (es . c i ttà dei ragazzi, esperienze nei consigl i comunal i, ecc)
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LA RETE DEI SERVIZI SOCIALI
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RETE DEI SERVIZI PER PERSONE CON DISABILITA’
Parliamo di servizi (nel nostro specifico caso) finalizzat i
all’integrazione:
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Nella scuola Nel contesto
sociale
Nel lavoro
La persona con disabilità possono presentare different i
problemi di diversa natura come:
Ritardi mentali gravi (es. sindrome di down, autismo, ecc.)
Disturbi della motricità
Sordità
Cecità
A volte più problemi compresent i
In generale, tra le prestazioni presenti in Italia abbiamo:
Sostegno economico, inserimento scolastico, eliminazione delle
barriere architettoniche, interventi riabilitativi , facilitazione nei
trasporti, servizi domicil iari , ecc.)
LA RETE DEI SERVIZI SOCIALI
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Rispetto l ’ inserimento s colastico , in I tal ia, le persone con disabilità sono integrati nel le classi con tutti g l i al tr i bambini/ragazzi. G l i inserimenti sono sostenuti dai servizi sociali e sanitari del terri torio e da un s is tema di f igure professionali (ser vizio socio-psico-pedagogico). For te è la c ollaborazione t ra s cuola e s ervizi del terri torio
I nserimento l avorativo, r iconosciuto s ia per l ’applicazione del la legge sul col locamento obbl igatorio che s i è al largata al le piccole e medie imprese, s ia per l ’ inserimento nel le cooperative di tipo B.
Servizi per d isabilità g ravi (centro socio-riabilitativi diurni, centro socio-riabil itativi res idenzial i, res idenze protette (al loggi di diversa tipologia), casa famiglia o comunità al loggio). Sono strutture di piccola dimensione e consentono di mantenere contatti con i l territorio di appar tenenza. (ES. Dopo di noi)
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LA RETE DEI SERVIZI SOCIALI
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C ONTRASTO D I POVERTA’ ED ESCLUSIONE SOCIALE
Con i vari mutamenti sociali , culturali, economici, demografici,
ecc., nuove forme di disagio sono comparse accanto a quelle
tradizionali e ciò ha richiesto un cambiamento negli interventi
rivolti nello specifico al disagio sociale adulto.
Non si parla solo di interventi di t ipo economico ( e dunque di
elargizioni economiche) ma di intervent i volti all ’emergenza
(dormitori, prima accoglienza, ecc.) o a nuovi percorsi di
integrazione sociale (attraverso accompagnamento e
inserimento lavorativo, formazione professionale, ecc.)
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Nuovi problemi del disagio
sociale adulto hanno portato
i professionisti del sociale a:
Ridefinire e comprendere il
problema (dare un «nome»)
Analisi dei bisogni (nuove
ricerche e analisi dei
fenomeni)
Nuove risposte da attivare
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LA RETE DEI SERVIZI SOCIALI
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SI PARLA DI NUOVE POVERTA’
(che si accomunano alle vecchie)
ECONOMICHE
(VECCHIE)
RELAZIONALI
DIRITTI
Pover tà economica: fa riferimento alla mancanza di reddito, e
comporta un peggioramento della qualità della vita
Pover tà relazionale: esclusione sociale, solitudine, marginalità
sociale, mancanza di reti affettive, amicali, problemi psicologici
(depressione), ecc., tipico dei grandi contesti urbani
Pover tà r ispetto ai dir it t i : diritto alla casa, al lavoro, alla
scolarizzazione, ecc.
Spesso concatenant i l ’una con l ’alt ra!
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Le risposte da dare a tali fenomeni seguono approcci multifat torial i.
Gli interventi , svolti da Enti pubblici o da servizi del privato sociale, si raggruppano in 5 grandi aree:
1. Sostegno economico (pagamento utenze, af fitto, sostegno al reddito, assegni di maternità, ecc.)
2. Accog l ienza abi tat iva (dormitorio, strutture temporanee , ecc.)
3. Forni tura di beni d i pr ima necess i tà ( viveri, vestiario, mensa, farmaci , ecc.)
4. Lavoro (borse lavoro, accompagnamento e orientamento per l ’ inserimento lavorativo, ecc.)
5. Promoz ione e r iduz ione de l danno (azioni rivolte a sviluppare empowerment, azioni di segretariato sociale. Rispetto la riduzione del danno la logica è di minimizzare i rischi per evitare un aggravars i della marginali tà sociale, economica, sanitaria)
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SERVIZI A ELEVATA I NTEGRAZIONE SOCIO -SANITARIA
I servizi a integrazione socio-sanitaria sono servizi in cui è alta
la collaborazione tra operatori sociali e operatori sanitari.
(infermieri , sociologi, assistent i sociali , medici, psicologi, ecc.)
Esempio
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Servizi per la
salute
mentale
Servizi per le
tossicodipendenze
S er v izi p er l a s a lute m entale: c a ratteristiche
Legge 180/78 c h iusura m an icomi
Si i st ituiscono i S e r viz i p sichiatr ici d i D iagnosi e c u ra c om e u n i tà d i r i c overo negl i osp edali generali (m a lattia m entale c onsiderata c om e tu t te l e a l tre p a tologie e d u nque m eno et i chettata)
D ipartimento d i s a lute m entale rap presenta i l c om plesso d i st ru tture e ser v iz i p u b blici , t ra l oro in tegrati , e c he rac colgono la d om anda d i tu t to i l ter r itorio d i c om petenza
I l C entro d i S a lute M entale ( struttura d el D ipar timento) è la sed e d el l ’equipe d egli op eratori e sed e d i c oord inamento d egli i n terventi
S t rutture s em iresidenziali (d ay h ospital c he erogano in terventi f a macoterapeutici o a nc ora c entr i d iurni p er a t t ività oc c upazionali)
S t rutture r e sidenziali (p er r i c overo c he r i sp etto a i vec chi m an icomi hanno f orme a d imensione f am iliare e d u nque lavorano p er i l b enessere d el la p ersona)
A s sociazioni d i v olontariato, e d i a l tri s e r viz i nel la c ol laborazione ter r itoriale d eg l i i n terventi
LA RETE DEI SERVIZI SOCIALI
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Serviz i per le tossicodipendenze: caratterist iche
Serviz i per le tossicodipendenze (Ser t ) : svolgono attività di
prevenzione, ma anche garantire diagnosi presa in carico
dell’utente. Vengono predisposti programmi individualizzat i .
Importante la collaborazione con le famiglie
Comunità terapeutiche residenziali (avvio di programmi
rieducativi e recupero)
Scuola per attività di promozione e sensibilizzazione
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