Download - La Stadera - estate 2010
Comune di Lasino
LA TADERA SPerché sia imparziale tenendo conto del «peso» di tutti
est
ate
2010
anno n.2010 02
. . .Castel Madruzzo Pari opportunità 2010 Libri e dintorni Internet in mobilità. .Cantieri di solidarietà in Abruzzo Le stagioni dei teatri 2010/2011 Judo
a. .1° Mangio 2010 La banda sociale di Pietramurata Risonanze Armoniche 9 edizione . . .L'Officina dei sensi Scuola materna di Lasino Gara di bocce Girovagando
. . .Ricerca dei dispersi Le menzogne dello specchio Piante aromatiche Deliberazioni
Carissime concittadine, carissimi concittadini,
vorrei esprimervi il mio più caloroso saluto da sindaco neo eletto.
E’ un grande piacere per me introdurre questo nuovo numero del notiziario comunale “La Stadera”. Mi auguro
che questo notiziario comunale diventi uno strumento sempre più importante di dialogo e di scambio fra
l’amministrazione comunale ed il cittadino, che consenta a tutti di esprimere le proprie opinioni e di apportare il
proprio contributo alla comunità. Sono convinto che la comunità abbia bisogno di partecipare attivamente alla
vita amministrativa conoscendo cosa accade realmente e dando il proprio apporto. Solo così si potrà
crescere.
Le nostre comunità hanno bisogno di respiro e coesione e sarà mia premura creare un’armonia fra i gruppi e le
persone, anche attraverso questo spazio. Come ho detto più volte, sarò il sindaco dell’intera comunità. La
Stadera e il sito internet comunale sono strumenti attraverso i quali rendiamo partecipi e facciamo partecipare
i cittadini, riprendendo il motto della Stadera “che sia imparziale tenendo in conto il peso di tutti”. Sono
convinto che solo attraverso il dialogo e la collaborazione reciproca sarà possibile una nuova coesione nelle
nostre comunità. Ognuno farà la propria parte, io in prima persona. Ma la coesione nasce con l’apporto di tutti.
Auspico pertanto la massima collaborazione reciproca per rendere il nostro paese unito e forte, per crescere
insieme.
In maniera particolare vorrei salutare e ringraziare le persone che, a vario titolo, collaborano con il notiziario
comunale, per renderlo ogni volta più ricco e interessante.
Il vostro sindaco
Eugenio Simonetti
2010estate
n. 02S
notiziamo .le associazioni si raccontano cultura, cronaca e curiosità
. . .si delibera orari e numeri utili
notiziamo .le associazioni si raccontano cultura, cronaca e curiosità
. . .si delibera orari e numeri utili
Libri e dintorniLa « » della conoscenzachiave
La cultura del leggere
L’Italia non è un paese di grandi lettori, la media nazionale è tra le più basse
a livello europeo.
Nel vecchio continente i “voraci” lettori si trovano soprattutto nel nord
Europa dove risiedono anche le eccellenze di un sistema bibliotecario
funzionante ed innovativo.
In Italia purtroppo è un po’ tutto il “sistema cultura” ad essere in crisi. Non
solo il bel paese non riesce più a fare scuola culturalmente parlando, ma si
trova sempre in basso nelle statistiche europee che riguardano la lettura, la
frequentazione di musei e luoghi d’arte, la preparazione scolastica dei
ragazzi e la stessa percentuale di abbandono scolastico, università
compresa.
Eppure l’Italia vanta sul proprio territorio buona parte del patrimonio artistico
mondiale, è un paese che ha dato i natali a grandi pensatori, scrittori, artisti,
poeti, ricercatori (che spesso vanno all’estero perché in Italia scarseggiano
pure i fondi destinati alla ricerca), e vi è una secolare tradizione
bibliotecaria…
A cosa è dovuto questo “impoverimento culturale” che destina il nostro
paese agli ultimi posti?
Le responsabilità come spesso accade sono diverse e distribuite. In parte
attribuibili ad una politica nazionale miope che difficilmente ha
guardato/guarda al sistema cultura come potenziale fattore di crescita di un
paese, che raramente ha compreso/comprende quanto una comunità
vivace, attiva ed informata sia una comunità che cresce socialmente ed
anche economicamente.
E purtroppo scelte sbagliate sono state fatte spesso anche per la scuola.
Ma le responsabilità sono anche individuali, di tutti noi che troppo
pigramente ci accontentiamo di un’informazione superficiale che ci avvolge
comodamente davanti alla tv o durante una casuale navigazione in rete:
tutto più semplice ma anche più rischioso.
Dovremmo essere consapevoli che la crescita individuale attraverso la
conoscenza è fondamentale, un valore in sé che non va barattato o affidato
in comodato ad altri.
Perché leggere allora? Perché stimola i pensieri, abitua al confronto
(indispensabile nelle democrazie) apre le menti, insinua la curiosità, aiuta
l’integrazione, lo scambio e facilita i rapporti umani.
Gli ultimi dati relativi alla lettura ci riportano tuttavia una ventata di ottimismo.
Nell’anno 2009 secondo le statistiche ISTAT, a sorpresa dopo anni di stasi,
aumentano in Italia i lettori, che superano la soglia dei 25 milioni! Rispetto al
2008 aumentano dal 44% al 45,1%, e aumenta anche la percentuale dei
cosiddetti “lettori forti”, (ovvero coloro che leggono almeno un libro al mese),
che passa dal 13,2 al 15,2.
La lettura è donna. Le statistiche ci dicono chiaramente che le donne
leggono più degli uomini, (e generalmente le femmine hanno anche i voti più
alti all’università!).
I bambini risultano essere buoni lettori e in questo la promozione della
lettura attuata costantemente dalle biblioteche, (con sforzi anche economici
in tempi di tagli sempre maggiori alla cultura), è sicuramente vincente.
Nell’adolescenza si ritorna finalmente a leggere, ed è un’ inversione di
tendenza significativa che può aiutare ad arricchire il linguaggio e facilitare
l’esposizione scritta e orale dei ragazzi; i dati ci fanno notare quanto sia
l’impoverimento raggiunto dai giovani nella lingua usata, tale da rendere
difficile per molti di loro la comprensione non solo di testi ma addirittura di un
articolo di giornale!
Qualche motivo di orgoglio
Il Trentino Alto Adige si conferma anche nel 2009 al top delle statistiche per
la lettura e la frequentazione delle biblioteche.
La percentuale relativa alla lettura supera di lunga la media nazionale e
raggiunge quasi il doppio rispetto alla regione Sicilia! Alcune regioni del nord
Italia (non molte) ci seguono a buona distanza.
Nella nostra provincia il Sistema bibliotecario si colloca ad un buon livello, si
trova citato anche nei manuali biblioteconomici come una “piccola enclave”
in una nazione da record negativi.
Il nostro è un Sistema frutto del valore cooperativo adottato negli anni
settanta, un sistema capillare, spesso presente con punti di lettura anche in
zone con un basso bacino di utenza; coordinato dalla Provincia ma gestito
dai comuni che fortunatamente da noi hanno creduto nell’attività di
advocacy a favore delle biblioteche.
Un invito dunque al “consumo culturale”, a sfruttare queste opportunità a
disposizione del cittadino, queste “conquiste” civili che si chiamano servizi
pubblici perché della collettività.
Nel libro Come un romanzo lo scrittore Daniel Pennac ha scritto: “il verbo
leggere è come il verbo amare, non sopporta l’imperativo”. E’ vero, non può
esserci obbligo nel leggere come nell’amore.
Ma se la conoscenza può significare crescita allora può supportare almeno
il condizionale.
IL GRUPPO DI LETTURA VALLE DI CAVEDINE
Come già scritto nei numeri precedenti, da tre anni è attivo il Gruppo di
lettura di valle.
Iniziò la sua attività nel 2007/2008, i primi incontri furono presso la biblioteca
di Calavino.
Il percorso del 2008/2009 si tenne invece nella sede di Cavedine (all’ultimo
appuntamento ci trasferimmo a Trento per la serata di incontro con l’autore)
e l’ultimo (per ora) quello del 2009/2010 l’abbiamo accolto nella sede di
Lasino, (sede che nel frattempo ha avuto anche un piccolo restyling!)
Il fatto di doversi muovere su più sedi non ha comportato particolari problemi
ai partecipanti che si sono dimostrati aperti e lontani dallo stereotipo di
essere restii alla “mobilità”, e questo è doppiamente importante anche in
un’ottica di sistema culturale della Comunità di Valle.
E’ un gruppo che è cresciuto negli anni, con soddisfazione anche
numericamente. Persone con età, interessi, occupazioni diverse, un bel
“miscuglio” di sensibilità diverse con l’obiettivo della condivisione. Un
gruppo motivato, disponibile e attento.
Per partecipare non serve essere grandi lettori, ma avere la voglia di stare
insieme, assaporando il piacere dello scambio, con quella “lentezza” che
abbiamo il dovere di riservarci.
Ci si rende conto che anche quando il testo proposto non risulta
particolarmente a noi affine, esso ci ha suscitato comunque qualcosa, nel
bene e nel male, e diventa un piacere disquisire insieme sul libro letto con
passione. Ci si rende conto che ciò che l’uno coglie in un testo è diverso da
ciò che trova l’altro; ascoltare l’altro diventa apprendere.
I testi letti quest’anno sono 4 classici del Novecento italiano ai quali va
aggiunto “Full of life” di John Fante. Eccoli: Beppe Fenoglio. Una questione
privata; Dante Arfelli. I superflui; Silvio d’Arzo. Casa d’altri; Ennio Flaiano.
Tempo di uccidere.
Un grazie a tutti i preziosi partecipanti e ai benvenuti che si uniranno al
gruppo.
A quest’autunno!
Anna Maturi
Proposte di lettura per grandi e…
da Bibliodonna 2010, Alessandro
d’Avenia. Bianca come il latte rossa come
il sangue, Mondadori, 2010
da Nati per leggere 2010,
Beatrice Alemagna. Nel paese
delle pulcette, Phaidon, 2009 (tre
anni)
finalisti “Premio critici in erba”
Concorso letterario di narrativa per
ragazzi, (premiazione Teatro Valle dei
Laghi di Vezzano, 18 e 20 maggio):
Angela Ragusa. Luci di Mezzanotte,
Piemme, 2008 (9 anni)
Angela Nanetti. Mistral, Giunti, 2008 (14 anni)
Pari opportunità 2010Presentazione del progetto “Generazioni e identità a confronto”
Iniziato nel 2009, con il progetto “Donne: protagoniste di vita”, il percorso
pluriennale di riflessione e approfondimento riguardante le condizioni di
parità tra generi nella nostra realtà locale, nonché l'attenzione alle
tematiche di genere nelle azioni dell'amministrazione e delle associazioni
locali, intende proseguire anche nel 2010.
Entro il 1° marzo 2010 è stata, dunque, presentata al bando provinciale
2010 per le Pari opportunità, una nuova edizione del cineforum sul tema
“Generazioni e identità a confronto”. Grazie al finanziamento del
progetto è stato possibile organizzare presso l'anfiteatro all'aperto di
Lagolo la proiezione estiva di due film, (Lost in Translation e Billy Elliot)
mentre nell’autunno sono previste altre due proiezioni: una nel teatro di
Lasino, l’altra in quello di Pergolese. I film sono rivolti a tutta la popolazione e
quest'anno in particolare ai giovani (ragazze e ragazzi) ed alle famiglie, che
nella passata edizione del cineforum hanno partecipato meno di altri gruppi
e il cui coinvolgimento è stato sollecitato nella serata di discussione della
scorsa edizione.
La formula proposta per la realizzazione del progetto riprende quella della
passata edizione: sono proposti quattro film, ciascuno dei quali è introdotto
da una presentazione curata dalle formatrici dell'Associazione
Amaranta, con l'intento di proporre a tutti i presenti stimoli (attraverso
domande aperte) per guardare la pellicola con uno sguardo attento alle
tematiche di genere e alla complessità dei processi legati alle pari
opportunità.
L'approfondimento sulle tematiche di genere ha anche l'intento di
coinvolgere via via altri soggetti del territorio ed ha in parte già raggiunto
questo obiettivo: infatti nel 2009 il Circolo culturale e ricreativo di Lasino
ha collaborato alla realizzazione della serata di discussione aperta al
pubblico e quest'anno il nostro partner associazione Amaranta ha
proposto al bando per le pari opportunità 2010 un percorso per la scuola
media di Cavedine, che si propone di coinvolgere ragazzi ed adulti
partendo dall'analisi di telefilm destinati agli adolescenti.
E’ interessante sapere che la Provincia Autonoma di Trento concede
contributi a soggetti pubblici e privati per la realizzazione di progetti e
interventi volti ad attuare nell'ambito delle proprie politiche e azioni il
principio di equità sociale e di pari opportunità, nonché per l'adozione di
azioni positive volte alla rimozione degli ostacoli alla realizzazione della
parità sulla base di una legge provinciale del 10 dicembre 1993, nello
specifico la n. 41 (articoli 1 e 12 bis). Questa si pone come obiettivo la
realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna in campo istituzionale,
economico, sociale e culturale al fine di dare effettiva attuazione ai principi di
uguaglianza e di parità sociale sanciti dalla Costituzione e di rimuovere gli
ostacoli che costituiscono discriminazione diretta e indiretta nei confronti
delle donne, contribuendo al massimo sviluppo dell’autonomia, dell’identità
e della specificità delle donne.
Dunque sono già diciassette anni che la Provincia promuove le pari
opportunità tra uomo e donna. Invito tutti i lettori della Stadera ad una
piccola riflessione: in questi 17 anni quanta strada, in questo ambito
naturalmente, è stata fatta nella nostra realtà? A tutti coloro che volessero
intervenire su questo tema propongo di scrivere “le classiche due righe” alla
redazione della Stadera e lasciarle in biblioteca oppure di mandare un e-
mail a [email protected], specificando nell’oggetto pari
opportunità tra uomo e donna.
Manuela Bassetti
La figura più nota e famosa, appartenente alla seconda generazione dei
Madruzzo, fu Cristoforo Madruzzo, nobile eletto principe vescovo a soli 26
anni, figlio secondogenito di Giangaudenzio.
Giovanni Gaudenzio fu un personaggio famoso in quanto si distinse tra i
protagonisti della battaglia di Pavia e fu consigliere di Ferdinando I.
Nonostante l’estinzione della seconda dinastia in un secolo e mezzo, si rese
molto celebre in tutta Europa per ricchezza, cariche politiche e militari. Altri
personaggi noti appartenenti alla seconda dinastia furono Ludovico
Madruzzo, il cui governo fu caratterizzato per questioni sorte con l’arciduca
d’Austria, conte del Tirolo, Carlo Gaudenzio, nominato cardinale, famoso
per i processi alle streghe e molto amante della città di Roma, Carlo
Emanuele, figura assai discussa in quanto voleva sciogliere il vincolo
sacerdotale e fu circondato da leggende e calunnie. Durante il suo governo
la peste devastò il principato. Carlo Emanuele morì stroncato dal mal di
cuore e da tare ereditarie che furono causa del rapido estinguersi dei
Madruzzo.
Della dinastia dei Madruzzo ci sono tracce anche a Roma dove alcuni
discendenti sono stati sepolti nella chiesa di S. Onofrio sul Gianicolo, nella
cappella dedicata alla Madonna di Loreto, di cui furono molto devoti, e che
fecero costruire anche nel paese di Madruzzo. Lo scorso mese di marzo
alcuni concittadini hanno accompagnato una delegazione di Calavino che
ha posato una targa a ricordo degli illustri personaggi nella chiesa sul
Gianicolo.
Mariabruna Chistè
Castel MadruzzoIl castello e le sue dinastie
Due le dinastie a governo del feudo madruzziano
Le prime notizie di una famiglia che ha preso il nome dal paese di Madruzzo
si accompagnano alla figura di Gumpone, milite vassallo dei conti di
Appiano, possidente di beni anche nelle Giudicarie esteriori e nel Banale.
Gumpone nel 1160 fu incoronato solennemente nel castello dal vescovo
Adelpreto II che fu ucciso da dei guelfi lagarini fedeli al Papa e nemici dei
Madruzzo che, essendo dei ghibellini erano fedeli al vescovo e al partito
imperiale. I Madruzzo subirono numerosi attacchi ad opera dei guelfi e ne
sono testimonianza i resti di armi emersi da scavi attorno al maniero.
Stanchi delle rivendicazioni arruolarono gente del posto e decisero di lottare
contro Enrico II. Per aver assunto questa posizione vennero scomunicati e
privati temporaneamente del castello che però riuscirono a farsi
riconsegnare. Quando la linea di discendenza maschile fu interrotta e non vi
furono più eredi, il feudo fu concesso alle due figlie di un Madruzzo, che
dopo il matrimonio vennero a far parte della dinastia dei Roccabruna che si
impossessarono definitivamente della fortezza. Ci sono stati altri
avvicendamenti nella proprietà: il castello fu venduto ad un ricco signore di
Segonzano che a sua volta lo cedette ai signori di Nanno.
Le intricate vicende non completano però la storia del castello. Non si può,
infatti, parlare di Madruzzo senza citarne i suoi vescovi-principi che
occuparono per oltre un secolo il principato vescovile di Trento,
precisamente dal 1539 al 1658.
2010estate
n. 02S
notiziamo .le associazioni si raccontano cultura, cronaca e curiosità
. . .si delibera orari e numeri utili
notiziamo .le associazioni si raccontano cultura, cronaca e curiosità
. . .si delibera orari e numeri utili
Libri e dintorniLa « » della conoscenzachiave
La cultura del leggere
L’Italia non è un paese di grandi lettori, la media nazionale è tra le più basse
a livello europeo.
Nel vecchio continente i “voraci” lettori si trovano soprattutto nel nord
Europa dove risiedono anche le eccellenze di un sistema bibliotecario
funzionante ed innovativo.
In Italia purtroppo è un po’ tutto il “sistema cultura” ad essere in crisi. Non
solo il bel paese non riesce più a fare scuola culturalmente parlando, ma si
trova sempre in basso nelle statistiche europee che riguardano la lettura, la
frequentazione di musei e luoghi d’arte, la preparazione scolastica dei
ragazzi e la stessa percentuale di abbandono scolastico, università
compresa.
Eppure l’Italia vanta sul proprio territorio buona parte del patrimonio artistico
mondiale, è un paese che ha dato i natali a grandi pensatori, scrittori, artisti,
poeti, ricercatori (che spesso vanno all’estero perché in Italia scarseggiano
pure i fondi destinati alla ricerca), e vi è una secolare tradizione
bibliotecaria…
A cosa è dovuto questo “impoverimento culturale” che destina il nostro
paese agli ultimi posti?
Le responsabilità come spesso accade sono diverse e distribuite. In parte
attribuibili ad una politica nazionale miope che difficilmente ha
guardato/guarda al sistema cultura come potenziale fattore di crescita di un
paese, che raramente ha compreso/comprende quanto una comunità
vivace, attiva ed informata sia una comunità che cresce socialmente ed
anche economicamente.
E purtroppo scelte sbagliate sono state fatte spesso anche per la scuola.
Ma le responsabilità sono anche individuali, di tutti noi che troppo
pigramente ci accontentiamo di un’informazione superficiale che ci avvolge
comodamente davanti alla tv o durante una casuale navigazione in rete:
tutto più semplice ma anche più rischioso.
Dovremmo essere consapevoli che la crescita individuale attraverso la
conoscenza è fondamentale, un valore in sé che non va barattato o affidato
in comodato ad altri.
Perché leggere allora? Perché stimola i pensieri, abitua al confronto
(indispensabile nelle democrazie) apre le menti, insinua la curiosità, aiuta
l’integrazione, lo scambio e facilita i rapporti umani.
Gli ultimi dati relativi alla lettura ci riportano tuttavia una ventata di ottimismo.
Nell’anno 2009 secondo le statistiche ISTAT, a sorpresa dopo anni di stasi,
aumentano in Italia i lettori, che superano la soglia dei 25 milioni! Rispetto al
2008 aumentano dal 44% al 45,1%, e aumenta anche la percentuale dei
cosiddetti “lettori forti”, (ovvero coloro che leggono almeno un libro al mese),
che passa dal 13,2 al 15,2.
La lettura è donna. Le statistiche ci dicono chiaramente che le donne
leggono più degli uomini, (e generalmente le femmine hanno anche i voti più
alti all’università!).
I bambini risultano essere buoni lettori e in questo la promozione della
lettura attuata costantemente dalle biblioteche, (con sforzi anche economici
in tempi di tagli sempre maggiori alla cultura), è sicuramente vincente.
Nell’adolescenza si ritorna finalmente a leggere, ed è un’ inversione di
tendenza significativa che può aiutare ad arricchire il linguaggio e facilitare
l’esposizione scritta e orale dei ragazzi; i dati ci fanno notare quanto sia
l’impoverimento raggiunto dai giovani nella lingua usata, tale da rendere
difficile per molti di loro la comprensione non solo di testi ma addirittura di un
articolo di giornale!
Qualche motivo di orgoglio
Il Trentino Alto Adige si conferma anche nel 2009 al top delle statistiche per
la lettura e la frequentazione delle biblioteche.
La percentuale relativa alla lettura supera di lunga la media nazionale e
raggiunge quasi il doppio rispetto alla regione Sicilia! Alcune regioni del nord
Italia (non molte) ci seguono a buona distanza.
Nella nostra provincia il Sistema bibliotecario si colloca ad un buon livello, si
trova citato anche nei manuali biblioteconomici come una “piccola enclave”
in una nazione da record negativi.
Il nostro è un Sistema frutto del valore cooperativo adottato negli anni
settanta, un sistema capillare, spesso presente con punti di lettura anche in
zone con un basso bacino di utenza; coordinato dalla Provincia ma gestito
dai comuni che fortunatamente da noi hanno creduto nell’attività di
advocacy a favore delle biblioteche.
Un invito dunque al “consumo culturale”, a sfruttare queste opportunità a
disposizione del cittadino, queste “conquiste” civili che si chiamano servizi
pubblici perché della collettività.
Nel libro Come un romanzo lo scrittore Daniel Pennac ha scritto: “il verbo
leggere è come il verbo amare, non sopporta l’imperativo”. E’ vero, non può
esserci obbligo nel leggere come nell’amore.
Ma se la conoscenza può significare crescita allora può supportare almeno
il condizionale.
IL GRUPPO DI LETTURA VALLE DI CAVEDINE
Come già scritto nei numeri precedenti, da tre anni è attivo il Gruppo di
lettura di valle.
Iniziò la sua attività nel 2007/2008, i primi incontri furono presso la biblioteca
di Calavino.
Il percorso del 2008/2009 si tenne invece nella sede di Cavedine (all’ultimo
appuntamento ci trasferimmo a Trento per la serata di incontro con l’autore)
e l’ultimo (per ora) quello del 2009/2010 l’abbiamo accolto nella sede di
Lasino, (sede che nel frattempo ha avuto anche un piccolo restyling!)
Il fatto di doversi muovere su più sedi non ha comportato particolari problemi
ai partecipanti che si sono dimostrati aperti e lontani dallo stereotipo di
essere restii alla “mobilità”, e questo è doppiamente importante anche in
un’ottica di sistema culturale della Comunità di Valle.
E’ un gruppo che è cresciuto negli anni, con soddisfazione anche
numericamente. Persone con età, interessi, occupazioni diverse, un bel
“miscuglio” di sensibilità diverse con l’obiettivo della condivisione. Un
gruppo motivato, disponibile e attento.
Per partecipare non serve essere grandi lettori, ma avere la voglia di stare
insieme, assaporando il piacere dello scambio, con quella “lentezza” che
abbiamo il dovere di riservarci.
Ci si rende conto che anche quando il testo proposto non risulta
particolarmente a noi affine, esso ci ha suscitato comunque qualcosa, nel
bene e nel male, e diventa un piacere disquisire insieme sul libro letto con
passione. Ci si rende conto che ciò che l’uno coglie in un testo è diverso da
ciò che trova l’altro; ascoltare l’altro diventa apprendere.
I testi letti quest’anno sono 4 classici del Novecento italiano ai quali va
aggiunto “Full of life” di John Fante. Eccoli: Beppe Fenoglio. Una questione
privata; Dante Arfelli. I superflui; Silvio d’Arzo. Casa d’altri; Ennio Flaiano.
Tempo di uccidere.
Un grazie a tutti i preziosi partecipanti e ai benvenuti che si uniranno al
gruppo.
A quest’autunno!
Anna Maturi
Proposte di lettura per grandi e…
da Bibliodonna 2010, Alessandro
d’Avenia. Bianca come il latte rossa come
il sangue, Mondadori, 2010
da Nati per leggere 2010,
Beatrice Alemagna. Nel paese
delle pulcette, Phaidon, 2009 (tre
anni)
finalisti “Premio critici in erba”
Concorso letterario di narrativa per
ragazzi, (premiazione Teatro Valle dei
Laghi di Vezzano, 18 e 20 maggio):
Angela Ragusa. Luci di Mezzanotte,
Piemme, 2008 (9 anni)
Angela Nanetti. Mistral, Giunti, 2008 (14 anni)
Pari opportunità 2010Presentazione del progetto “Generazioni e identità a confronto”
Iniziato nel 2009, con il progetto “Donne: protagoniste di vita”, il percorso
pluriennale di riflessione e approfondimento riguardante le condizioni di
parità tra generi nella nostra realtà locale, nonché l'attenzione alle
tematiche di genere nelle azioni dell'amministrazione e delle associazioni
locali, intende proseguire anche nel 2010.
Entro il 1° marzo 2010 è stata, dunque, presentata al bando provinciale
2010 per le Pari opportunità, una nuova edizione del cineforum sul tema
“Generazioni e identità a confronto”. Grazie al finanziamento del
progetto è stato possibile organizzare presso l'anfiteatro all'aperto di
Lagolo la proiezione estiva di due film, (Lost in Translation e Billy Elliot)
mentre nell’autunno sono previste altre due proiezioni: una nel teatro di
Lasino, l’altra in quello di Pergolese. I film sono rivolti a tutta la popolazione e
quest'anno in particolare ai giovani (ragazze e ragazzi) ed alle famiglie, che
nella passata edizione del cineforum hanno partecipato meno di altri gruppi
e il cui coinvolgimento è stato sollecitato nella serata di discussione della
scorsa edizione.
La formula proposta per la realizzazione del progetto riprende quella della
passata edizione: sono proposti quattro film, ciascuno dei quali è introdotto
da una presentazione curata dalle formatrici dell'Associazione
Amaranta, con l'intento di proporre a tutti i presenti stimoli (attraverso
domande aperte) per guardare la pellicola con uno sguardo attento alle
tematiche di genere e alla complessità dei processi legati alle pari
opportunità.
L'approfondimento sulle tematiche di genere ha anche l'intento di
coinvolgere via via altri soggetti del territorio ed ha in parte già raggiunto
questo obiettivo: infatti nel 2009 il Circolo culturale e ricreativo di Lasino
ha collaborato alla realizzazione della serata di discussione aperta al
pubblico e quest'anno il nostro partner associazione Amaranta ha
proposto al bando per le pari opportunità 2010 un percorso per la scuola
media di Cavedine, che si propone di coinvolgere ragazzi ed adulti
partendo dall'analisi di telefilm destinati agli adolescenti.
E’ interessante sapere che la Provincia Autonoma di Trento concede
contributi a soggetti pubblici e privati per la realizzazione di progetti e
interventi volti ad attuare nell'ambito delle proprie politiche e azioni il
principio di equità sociale e di pari opportunità, nonché per l'adozione di
azioni positive volte alla rimozione degli ostacoli alla realizzazione della
parità sulla base di una legge provinciale del 10 dicembre 1993, nello
specifico la n. 41 (articoli 1 e 12 bis). Questa si pone come obiettivo la
realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna in campo istituzionale,
economico, sociale e culturale al fine di dare effettiva attuazione ai principi di
uguaglianza e di parità sociale sanciti dalla Costituzione e di rimuovere gli
ostacoli che costituiscono discriminazione diretta e indiretta nei confronti
delle donne, contribuendo al massimo sviluppo dell’autonomia, dell’identità
e della specificità delle donne.
Dunque sono già diciassette anni che la Provincia promuove le pari
opportunità tra uomo e donna. Invito tutti i lettori della Stadera ad una
piccola riflessione: in questi 17 anni quanta strada, in questo ambito
naturalmente, è stata fatta nella nostra realtà? A tutti coloro che volessero
intervenire su questo tema propongo di scrivere “le classiche due righe” alla
redazione della Stadera e lasciarle in biblioteca oppure di mandare un e-
mail a [email protected], specificando nell’oggetto pari
opportunità tra uomo e donna.
Manuela Bassetti
La figura più nota e famosa, appartenente alla seconda generazione dei
Madruzzo, fu Cristoforo Madruzzo, nobile eletto principe vescovo a soli 26
anni, figlio secondogenito di Giangaudenzio.
Giovanni Gaudenzio fu un personaggio famoso in quanto si distinse tra i
protagonisti della battaglia di Pavia e fu consigliere di Ferdinando I.
Nonostante l’estinzione della seconda dinastia in un secolo e mezzo, si rese
molto celebre in tutta Europa per ricchezza, cariche politiche e militari. Altri
personaggi noti appartenenti alla seconda dinastia furono Ludovico
Madruzzo, il cui governo fu caratterizzato per questioni sorte con l’arciduca
d’Austria, conte del Tirolo, Carlo Gaudenzio, nominato cardinale, famoso
per i processi alle streghe e molto amante della città di Roma, Carlo
Emanuele, figura assai discussa in quanto voleva sciogliere il vincolo
sacerdotale e fu circondato da leggende e calunnie. Durante il suo governo
la peste devastò il principato. Carlo Emanuele morì stroncato dal mal di
cuore e da tare ereditarie che furono causa del rapido estinguersi dei
Madruzzo.
Della dinastia dei Madruzzo ci sono tracce anche a Roma dove alcuni
discendenti sono stati sepolti nella chiesa di S. Onofrio sul Gianicolo, nella
cappella dedicata alla Madonna di Loreto, di cui furono molto devoti, e che
fecero costruire anche nel paese di Madruzzo. Lo scorso mese di marzo
alcuni concittadini hanno accompagnato una delegazione di Calavino che
ha posato una targa a ricordo degli illustri personaggi nella chiesa sul
Gianicolo.
Mariabruna Chistè
Castel MadruzzoIl castello e le sue dinastie
Due le dinastie a governo del feudo madruzziano
Le prime notizie di una famiglia che ha preso il nome dal paese di Madruzzo
si accompagnano alla figura di Gumpone, milite vassallo dei conti di
Appiano, possidente di beni anche nelle Giudicarie esteriori e nel Banale.
Gumpone nel 1160 fu incoronato solennemente nel castello dal vescovo
Adelpreto II che fu ucciso da dei guelfi lagarini fedeli al Papa e nemici dei
Madruzzo che, essendo dei ghibellini erano fedeli al vescovo e al partito
imperiale. I Madruzzo subirono numerosi attacchi ad opera dei guelfi e ne
sono testimonianza i resti di armi emersi da scavi attorno al maniero.
Stanchi delle rivendicazioni arruolarono gente del posto e decisero di lottare
contro Enrico II. Per aver assunto questa posizione vennero scomunicati e
privati temporaneamente del castello che però riuscirono a farsi
riconsegnare. Quando la linea di discendenza maschile fu interrotta e non vi
furono più eredi, il feudo fu concesso alle due figlie di un Madruzzo, che
dopo il matrimonio vennero a far parte della dinastia dei Roccabruna che si
impossessarono definitivamente della fortezza. Ci sono stati altri
avvicendamenti nella proprietà: il castello fu venduto ad un ricco signore di
Segonzano che a sua volta lo cedette ai signori di Nanno.
Le intricate vicende non completano però la storia del castello. Non si può,
infatti, parlare di Madruzzo senza citarne i suoi vescovi-principi che
occuparono per oltre un secolo il principato vescovile di Trento,
precisamente dal 1539 al 1658.
2010estate
n. 02S
notiziamo .le associazioni si raccontano cultura, cronaca e curiosità
. . .si delibera orari e numeri utili
notiziamo .le associazioni si raccontano cultura, cronaca e curiosità
. . .si delibera orari e numeri utili
Messaggio ai lettori
Nelle precedenti uscite della STADERA il Comitato di redazione ha deciso di
non pubblicare articoli pervenuti da soggetti esterni al comitato che pur
esprimendo opinioni e considerazioni legittime potevano suscitare
polemiche di carattere politico.
Il nuovo comitato di redazione condivide le scelte fatte precedentemente,
giustificate dal particolare periodo amministrativo, e pur rispettando il diritto
d’accesso ai singoli censiti (art. 9 del regolamento) valuterà collegialmente
l’opportunità di pubblicare il materiale di volta in volta proposto dai nostri
lettori.
Comitato di redazione «LA STADERA»
Cantieri di solidarietà in Abruzzo
L’Associazione NOI Valle dei Laghi ha svolto dal 21 al 28 agosto una
settimana di campo-lavoro in Abruzzo. Affiancati dai volontari della Caritas
del Triveneto, i 24 ragazzi trentini che hanno partecipato hanno dimostrato
voglia e forti motivazioni nel dedicare una settimana delle loro vacanze
estive alle persone colpite dal terribile terremoto del 2009.
I servizi svolti sono stati i più svariati: dall'animazione dei bambini alla visita
alle case di riposo, dall'aiuto per lavori manuali alla distribuzione dei pasti
alla mensa dei poveri, dall'animazione delle messe alla visita alle famiglie.
La settimana di lavoro si e' conclusa con la partecipazione alla Giornata
Mondiale della Pace organizzata dal Sermig a L’Aquila.
Gloria Chistè
Le stagioni dei teatri 2010/2011
Inaugura il 30 ottobre con Paolo Hendel “Le stagioni dei Teatri
2010/2011” la rassegna culturale del Teatro Valle dei Laghi organizzata
da Fondazione Aida Teatro Stabile d’Innovazione con i Comuni di Calavino,
Cavedine, Lasino, Padergnone, Terlago, Vezzano, in collaborazione con la
Cassa Rurale Valle dei Laghi, APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi e
Consorzio Pro Loco Valle dei Laghi, Trentino Mese e il portale
.
L’inaugurazione ufficiale è in programma sabato 30 ottobre con il primo
spettacolo della stagione di prosa “Il tempo delle susine verdi”: monologo
sul tema dell’amore di e con il comico Paolo Hendel meglio conosciuto nelle
vesti di Cancarlo Pravettoni, noto personaggio televisivo di Mai dire Gol.
Un calendario ricco e variegato che offre, fino a maggio 2010, più di
cinquanta appuntamenti culturali che spaziano dalla prosa serale, al
teatro per ragazzi, dalla musica al cinema d’autore, intervallati da eventi
organizzati dalle associazioni, cori e compagnie della Valle dei Laghi
accomunati da un unico obiettivo: creare un centro culturale intercomunale
che abbia nelle premesse la sinergia di associazioni ed enti e nei risultati la
compartecipazione a esperienze diverse e significative.
La novità di quest’anno è l’anteprima Aperitivo Jazz e dintorni, una mini
rassegna in programma il 4, 11 e 17 settembre alle ore 18.30 nel foyer del
teatro dove, tra un concerto jazz e la degustazione di un bicchiere di vino,
sarà possibile acquistare e prenotare i biglietti e gli abbonamenti della
stagione, altra novità di quest’anno che permetterà agli spettatori di prender
parte agli spettacoli a dei prezzi vantaggiosi.
www.valledeilaghi.it
RASSEGNE
È la prosa e la musica d’autore la rassegna di punta della programmazione
che porterà sul palcoscenico del Teatro Valle dei Laghi importanti
compagnie. Per le rassegna serale “Specchi Riflessi” sono infatti in
programma gli spettacoli di: Paolo Hendel (30 ottobre) Ottavia Piccolo,
(13 novembre), Rosanna Casale (5 febbraio) Dario Fo con Mario
Pirovano (12 febbraio); Angela Finocchiaro (5 marzo), Loredana Cont
(12 marzo) e la chiusura con “Favole” di Paolo Poli (21 aprile).
Per le famiglie e gli alunni si segnalano le rassegne “Famiglie a teatro”, in
programma la domenica pomeriggio (ore 16.30) e “Teatro Scuola” in
orario scolastico, nelle quali Fondazione Aida presenterà
complessivamente 12 recite tratte dai classici della letteratura e teatro
per ragazzi come: “La coperta di Natale” di Dickens, “Mary, Mary…Mary
Poppins” e “Un treno carico di filastrocche” tratto dalle filastrocche di
Rodari.
Da sottolineare che ampio spazio sarà destinato alle realtà e alle compagnie
della Valle dei Laghi che, presenteranno 12 spettacoli suddivisi nelle
rassegne di “cori popolari” e “teatro amatoriale”.
Una sezione è inoltre riservata agli eventi organizzati dalla Commissione
Culturale Intercomunale della Valle dei Laghi come “Religion Today”,
“Forza Band”, “Mese della montagna: esperienze che lasciano una
traccia…”.
Da novembre ad aprile sono inoltre in programma corsi teatrali per
bambini e un laboratorio per adulti. Chi partecipa ai corso avrà modo di
entrare gratuitamente ad alcuni spettacoli segnalati in biglietteria.
Teatro Valli dei Laghi
Via Stoppani Loc. Lusan - Vezzano (TN)
Tel 0461/ 340158 [email protected] - www.teatrovalledeilaghi.it
Inaugura il 30 ottobre con Paolo Hendel LE STAGIONI DEI TEATRI 2010/2011:
la rassegna culturale del Teatro Valle dei Laghi che ospiterà più di 50 appuntamenti
divisi nelle rassegne di prosa, cinema, musica rivolte a bambini, ragazzi ed adulti.
Dal 4 al 17 settembre è in programma un’anteprima jazz e dintorni:
aperitivi jazz e degustazioni delle eccellenze vitivinicole del territorio
nel foyer del teatro per conoscere la stagione e la campagna abbonamenti.
Internet in mobilitàRete wireless per l’accesso internet gratuito
Con l’aprirsi della stagione estiva, capita sempre più spesso di imbattersi in
persone, generalmente giovani, che sostano in spazi pubblici come parchi,
piazze o centri commerciali, intenti e concentrati sui loro computer portatili.
Lo stesso avviene quando siamo in viaggio e transitiamo all’interno di
stazioni ferroviarie o aeroporti; studenti, manager o semplici cittadini, sono
connessi ad internet esattamente come fossero a casa o in ufficio: studiano,
lavorano, cercano informazioni o semplicemente si concedono un momento
di svago. Tutto questo è possibile grazie al Wi-Fi: una tecnologia di
comunicazione Wireless – letteralmente, senza fili - nata alla fine del secolo
scorso e protagonista di una incredibile diffusione che l’ha portata a
diventare, in poco più di dieci anni, uno degli strumenti più presenti e più
utilizzati dalle nuove generazioni. Questa tecnologia si presta nella
creazione di infrastrutture flessibili e generalmente economiche per la
trasmissione di dati. Trasmissione che avviene grazie all’utilizzo di antenne
(access-point) che trasmettono e ricevono onde radio di bassa potenza con
una copertura limitata ad alcune decine di metri. Per questo motivo vengono
di norma utilizzate all’interno di spazi chiusi in singoli edifici. L’utilizzo di più
antenne ravvicinate può però permettere anche la copertura di ampie aree
all’aperto dando vita a reti wireless cittadine, sempre più diffuse nelle grandi
metropoli come nelle piccole città.
In Italia, a differenza di altre realtà europee, la diffusione del Wi-Fi deve
scontrarsi con stretti vincoli legislativi, definiti dal “Decreto Pisanu”,
convertito in legge nell’anno 2005. All’insegna dell’antiterrorismo, queste
norme obbligano i possessori di reti Wi-Fi all’identificazione dei clienti
connessi ed al mantenimento di un registro con tutti i dati di traffico. Questo,
di fatto, limita la libera diffusione di accessi pubblici sul nostro territorio,
diversamente da altri paesi, dove questo avviene anche grazie al contributo
diretto dei pubblici esercizi come bar, ristoranti, cinema, etc. Nonostante
tutto, esistono realtà, per esempio la città di Trento, dove turisti e cittadini
possono godere di un accesso gratuito ad internet in modalità Wi-Fi al quale
connettersi fornendo un loro personale codice di identificazione.
In questa prospettiva, il Comune di Lasino ha recentemente dato vita ad un
primo progetto di copertura wireless pubblica: attualmente, la biblioteca e il
municipio con una ristretta area esterna sono dotati di access-point in grado
di diffondere il segnale internet. Ogni cittadino quindi, ha la possibilità di
accedere ad internet in modalità totalmente gratuita utilizzando questo
nuovo servizio comunale. La fornitura avviene nel completo rispetto a
quanto sopra menzionate norme mediante la completa ed automatica
registrazione degli accessi. Altrettanta attenzione è stata posta nei confronti
di tutte le linee guida e limiti normativi italiani ed europei rispetto al
contenimento dell’inquinamento elettromagnetico, grazie all’utilizzo di
apparati interamente garantiti e certificati.
Nel particolare, il servizio si basa sulla tecnologia sviluppata da Futur3,
azienda trentina che si occupa di accessibilità e fornitura di servizi internet. Il
loro progetto L.U.N.A (Large Unwired Network Application) consiste nello
sviluppo di una rete wireless territoriale, che attualmente copre vaste aree di
Trento, Rovereto, Riva del Garda e si sta allargando a molte altre realtà
trentine. La piattaforma Futur3 permette di entrare in un vero e proprio social
network dove ognuno è libero di comunicare con gli altri utenti LUNA e
segnalare la propria posizione geografica; allo stesso tempo si viene
informati riguardo agli appuntamenti ed eventi organizzati nelle nostre
vicinanze. L’utente stesso può partecipare attivamente inserendo proprie
informazioni geo-localizzate che intende portare a conoscenza dell’intera
community. Una volta connessi, ognuno di noi può navigare liberamente sui
propri siti di interesse, controllare la propria casella di posta elettronica,
aggiornarsi sulle ultime notizie dal mondo o effettuare una videochiamata
con gli amici in Skype. Insomma, continuare ad utilizzare tutti gli strumenti
del web in modo analogo a come già avviene con una connessione ADSL
classica.
Dal mese di aprile, tutto questo è a disposizione presso la biblioteca
comunale, dove è possibile accedere ai servizi offerti dalla rete LUNA
utilizzando la postazione fissa adibita alla navigazione, oppure collegandosi
con un proprio computer portatile o cellulare. Quest’ultima opportunità è
fruibile anche all’interno delle sale del municipio oppure all’esterno negli
spazi antistanti i due edifici. Sarà utile ed interessante, puntare in futuro
sull’opportunità di ampliare l’area di copertura estendendo il servizio
all’intero territorio di Lasino ed in prospettiva della Valle dei Laghi.
Marco Bassetti
Portale di accesso di Free-Luna Lasino Dispositivi di accesso
2010estate
n. 02S
notiziamo .le associazioni si raccontano cultura, cronaca e curiosità
. . .si delibera orari e numeri utili
notiziamo .le associazioni si raccontano cultura, cronaca e curiosità
. . .si delibera orari e numeri utili
Messaggio ai lettori
Nelle precedenti uscite della STADERA il Comitato di redazione ha deciso di
non pubblicare articoli pervenuti da soggetti esterni al comitato che pur
esprimendo opinioni e considerazioni legittime potevano suscitare
polemiche di carattere politico.
Il nuovo comitato di redazione condivide le scelte fatte precedentemente,
giustificate dal particolare periodo amministrativo, e pur rispettando il diritto
d’accesso ai singoli censiti (art. 9 del regolamento) valuterà collegialmente
l’opportunità di pubblicare il materiale di volta in volta proposto dai nostri
lettori.
Comitato di redazione «LA STADERA»
Cantieri di solidarietà in Abruzzo
L’Associazione NOI Valle dei Laghi ha svolto dal 21 al 28 agosto una
settimana di campo-lavoro in Abruzzo. Affiancati dai volontari della Caritas
del Triveneto, i 24 ragazzi trentini che hanno partecipato hanno dimostrato
voglia e forti motivazioni nel dedicare una settimana delle loro vacanze
estive alle persone colpite dal terribile terremoto del 2009.
I servizi svolti sono stati i più svariati: dall'animazione dei bambini alla visita
alle case di riposo, dall'aiuto per lavori manuali alla distribuzione dei pasti
alla mensa dei poveri, dall'animazione delle messe alla visita alle famiglie.
La settimana di lavoro si e' conclusa con la partecipazione alla Giornata
Mondiale della Pace organizzata dal Sermig a L’Aquila.
Gloria Chistè
Le stagioni dei teatri 2010/2011
Inaugura il 30 ottobre con Paolo Hendel “Le stagioni dei Teatri
2010/2011” la rassegna culturale del Teatro Valle dei Laghi organizzata
da Fondazione Aida Teatro Stabile d’Innovazione con i Comuni di Calavino,
Cavedine, Lasino, Padergnone, Terlago, Vezzano, in collaborazione con la
Cassa Rurale Valle dei Laghi, APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi e
Consorzio Pro Loco Valle dei Laghi, Trentino Mese e il portale
.
L’inaugurazione ufficiale è in programma sabato 30 ottobre con il primo
spettacolo della stagione di prosa “Il tempo delle susine verdi”: monologo
sul tema dell’amore di e con il comico Paolo Hendel meglio conosciuto nelle
vesti di Cancarlo Pravettoni, noto personaggio televisivo di Mai dire Gol.
Un calendario ricco e variegato che offre, fino a maggio 2010, più di
cinquanta appuntamenti culturali che spaziano dalla prosa serale, al
teatro per ragazzi, dalla musica al cinema d’autore, intervallati da eventi
organizzati dalle associazioni, cori e compagnie della Valle dei Laghi
accomunati da un unico obiettivo: creare un centro culturale intercomunale
che abbia nelle premesse la sinergia di associazioni ed enti e nei risultati la
compartecipazione a esperienze diverse e significative.
La novità di quest’anno è l’anteprima Aperitivo Jazz e dintorni, una mini
rassegna in programma il 4, 11 e 17 settembre alle ore 18.30 nel foyer del
teatro dove, tra un concerto jazz e la degustazione di un bicchiere di vino,
sarà possibile acquistare e prenotare i biglietti e gli abbonamenti della
stagione, altra novità di quest’anno che permetterà agli spettatori di prender
parte agli spettacoli a dei prezzi vantaggiosi.
www.valledeilaghi.it
RASSEGNE
È la prosa e la musica d’autore la rassegna di punta della programmazione
che porterà sul palcoscenico del Teatro Valle dei Laghi importanti
compagnie. Per le rassegna serale “Specchi Riflessi” sono infatti in
programma gli spettacoli di: Paolo Hendel (30 ottobre) Ottavia Piccolo,
(13 novembre), Rosanna Casale (5 febbraio) Dario Fo con Mario
Pirovano (12 febbraio); Angela Finocchiaro (5 marzo), Loredana Cont
(12 marzo) e la chiusura con “Favole” di Paolo Poli (21 aprile).
Per le famiglie e gli alunni si segnalano le rassegne “Famiglie a teatro”, in
programma la domenica pomeriggio (ore 16.30) e “Teatro Scuola” in
orario scolastico, nelle quali Fondazione Aida presenterà
complessivamente 12 recite tratte dai classici della letteratura e teatro
per ragazzi come: “La coperta di Natale” di Dickens, “Mary, Mary…Mary
Poppins” e “Un treno carico di filastrocche” tratto dalle filastrocche di
Rodari.
Da sottolineare che ampio spazio sarà destinato alle realtà e alle compagnie
della Valle dei Laghi che, presenteranno 12 spettacoli suddivisi nelle
rassegne di “cori popolari” e “teatro amatoriale”.
Una sezione è inoltre riservata agli eventi organizzati dalla Commissione
Culturale Intercomunale della Valle dei Laghi come “Religion Today”,
“Forza Band”, “Mese della montagna: esperienze che lasciano una
traccia…”.
Da novembre ad aprile sono inoltre in programma corsi teatrali per
bambini e un laboratorio per adulti. Chi partecipa ai corso avrà modo di
entrare gratuitamente ad alcuni spettacoli segnalati in biglietteria.
Teatro Valli dei Laghi
Via Stoppani Loc. Lusan - Vezzano (TN)
Tel 0461/ 340158 [email protected] - www.teatrovalledeilaghi.it
Inaugura il 30 ottobre con Paolo Hendel LE STAGIONI DEI TEATRI 2010/2011:
la rassegna culturale del Teatro Valle dei Laghi che ospiterà più di 50 appuntamenti
divisi nelle rassegne di prosa, cinema, musica rivolte a bambini, ragazzi ed adulti.
Dal 4 al 17 settembre è in programma un’anteprima jazz e dintorni:
aperitivi jazz e degustazioni delle eccellenze vitivinicole del territorio
nel foyer del teatro per conoscere la stagione e la campagna abbonamenti.
Internet in mobilitàRete wireless per l’accesso internet gratuito
Con l’aprirsi della stagione estiva, capita sempre più spesso di imbattersi in
persone, generalmente giovani, che sostano in spazi pubblici come parchi,
piazze o centri commerciali, intenti e concentrati sui loro computer portatili.
Lo stesso avviene quando siamo in viaggio e transitiamo all’interno di
stazioni ferroviarie o aeroporti; studenti, manager o semplici cittadini, sono
connessi ad internet esattamente come fossero a casa o in ufficio: studiano,
lavorano, cercano informazioni o semplicemente si concedono un momento
di svago. Tutto questo è possibile grazie al Wi-Fi: una tecnologia di
comunicazione Wireless – letteralmente, senza fili - nata alla fine del secolo
scorso e protagonista di una incredibile diffusione che l’ha portata a
diventare, in poco più di dieci anni, uno degli strumenti più presenti e più
utilizzati dalle nuove generazioni. Questa tecnologia si presta nella
creazione di infrastrutture flessibili e generalmente economiche per la
trasmissione di dati. Trasmissione che avviene grazie all’utilizzo di antenne
(access-point) che trasmettono e ricevono onde radio di bassa potenza con
una copertura limitata ad alcune decine di metri. Per questo motivo vengono
di norma utilizzate all’interno di spazi chiusi in singoli edifici. L’utilizzo di più
antenne ravvicinate può però permettere anche la copertura di ampie aree
all’aperto dando vita a reti wireless cittadine, sempre più diffuse nelle grandi
metropoli come nelle piccole città.
In Italia, a differenza di altre realtà europee, la diffusione del Wi-Fi deve
scontrarsi con stretti vincoli legislativi, definiti dal “Decreto Pisanu”,
convertito in legge nell’anno 2005. All’insegna dell’antiterrorismo, queste
norme obbligano i possessori di reti Wi-Fi all’identificazione dei clienti
connessi ed al mantenimento di un registro con tutti i dati di traffico. Questo,
di fatto, limita la libera diffusione di accessi pubblici sul nostro territorio,
diversamente da altri paesi, dove questo avviene anche grazie al contributo
diretto dei pubblici esercizi come bar, ristoranti, cinema, etc. Nonostante
tutto, esistono realtà, per esempio la città di Trento, dove turisti e cittadini
possono godere di un accesso gratuito ad internet in modalità Wi-Fi al quale
connettersi fornendo un loro personale codice di identificazione.
In questa prospettiva, il Comune di Lasino ha recentemente dato vita ad un
primo progetto di copertura wireless pubblica: attualmente, la biblioteca e il
municipio con una ristretta area esterna sono dotati di access-point in grado
di diffondere il segnale internet. Ogni cittadino quindi, ha la possibilità di
accedere ad internet in modalità totalmente gratuita utilizzando questo
nuovo servizio comunale. La fornitura avviene nel completo rispetto a
quanto sopra menzionate norme mediante la completa ed automatica
registrazione degli accessi. Altrettanta attenzione è stata posta nei confronti
di tutte le linee guida e limiti normativi italiani ed europei rispetto al
contenimento dell’inquinamento elettromagnetico, grazie all’utilizzo di
apparati interamente garantiti e certificati.
Nel particolare, il servizio si basa sulla tecnologia sviluppata da Futur3,
azienda trentina che si occupa di accessibilità e fornitura di servizi internet. Il
loro progetto L.U.N.A (Large Unwired Network Application) consiste nello
sviluppo di una rete wireless territoriale, che attualmente copre vaste aree di
Trento, Rovereto, Riva del Garda e si sta allargando a molte altre realtà
trentine. La piattaforma Futur3 permette di entrare in un vero e proprio social
network dove ognuno è libero di comunicare con gli altri utenti LUNA e
segnalare la propria posizione geografica; allo stesso tempo si viene
informati riguardo agli appuntamenti ed eventi organizzati nelle nostre
vicinanze. L’utente stesso può partecipare attivamente inserendo proprie
informazioni geo-localizzate che intende portare a conoscenza dell’intera
community. Una volta connessi, ognuno di noi può navigare liberamente sui
propri siti di interesse, controllare la propria casella di posta elettronica,
aggiornarsi sulle ultime notizie dal mondo o effettuare una videochiamata
con gli amici in Skype. Insomma, continuare ad utilizzare tutti gli strumenti
del web in modo analogo a come già avviene con una connessione ADSL
classica.
Dal mese di aprile, tutto questo è a disposizione presso la biblioteca
comunale, dove è possibile accedere ai servizi offerti dalla rete LUNA
utilizzando la postazione fissa adibita alla navigazione, oppure collegandosi
con un proprio computer portatile o cellulare. Quest’ultima opportunità è
fruibile anche all’interno delle sale del municipio oppure all’esterno negli
spazi antistanti i due edifici. Sarà utile ed interessante, puntare in futuro
sull’opportunità di ampliare l’area di copertura estendendo il servizio
all’intero territorio di Lasino ed in prospettiva della Valle dei Laghi.
Marco Bassetti
Portale di accesso di Free-Luna Lasino Dispositivi di accesso
notiziamo cultura, cronaca e curiosità
. . .si delibera orari e numeri utili .le associazioni si raccontanonotiziamo
cultura, cronaca e curiosità . . .si delibera orari e numeri utili .le associazioni si raccontano
2010estate
n. 02S
La banda sociale di Pietramurata da oltre cent’anni diffonde la cultura
musicale tra le persone dei paesi di Pietramurata, Pergolese e località
limitrofe. Oggi è composta da circa trenta elementi effettivi più un gruppo di
ben venticinque allievi ed è diretta dal 2004 dal maestro Giuliano Trenti.
Negli ultimi anni la banda ha concentrato le proprie energie nella
preparazione musicale dei giovani, incrementando i propri sforzi ed
investendo sempre più nella scuola di formazione musicale sia per singolo
allievo che per gruppi strumentali. Per i giovani musicisti, negli ultimi anni,
sono state organizzate delle rassegne bandistiche giovanili, alle quali
hanno partecipato i ragazzi delle Bande del Basso Sarca e Ledro, con scopo
di creare unione fra i giovani e poter crescere assieme musicalmente.
L’estate scorsa i giovani musicisti della banda di Pietramurata e alcuni allievi
della banda Sociale Dro-Ceniga, si sono incontrati in Val di Concei per
trascorrere assieme una settimana all’insegna della musica e del
divertimento, condividendo un’esperienza indimenticabile. Oltre alla
musica vi è stata anche una parte ricreativa con giochi di squadre sempre
nel contesto musicale, passeggiate nella natura e altre attività, il tutto
organizzato dagli insegnanti assieme ad alcuni giovani animatori della
banda. Durante la settimana, oltre all’attività teorico-canoro-strumentale, i
ragazzi sono stati impegnati nell’apprendere le tecniche di marcia,
studiando una coreografia da parata di stile marching band americana che a
fine settimana, a conclusione di questa splendida esperienza hanno
presentato ai genitori assieme ad un piccolo saggio canoro-strumentale.
Anche al termine di quest’anno scolastico 2009/2010 i giovani allievi di età
compresa fra i 6 ed i 16 anni hanno festeggiato con uno spettacolo musicale,
presso il teatro di Pergolese alla presenza di genitori, autorità comunali e
concittadini, esibendosi in formazioni strumentali e canore sia in
composizioni semplici che di gruppo dando saggio delle proprie capacità
musicali acquisite durante lo studio invernale.
Giuliano Trenti (da Marta Lever)
La banda sociale di Pietramurata
1° Mangio 201014° Magnalonga della Valle dei Laghi
14° Magnalonga della Valle dei Laghi ovvero come indica la locandina
“Passeggiare in compagnia senza nessuna competizione, ma per il
semplice lento piacere di trascorrere qualche ora in una zona che consente
un viaggio a ritroso nel tempo e, contemporaneamente, soddisfare piccole
esigenze golose. In pratica, consumare un piatto tipico della cucina
contadina, assaggiando a tappe le varie proposte lungo il percorso”.
Il ritrovo è a Lasino, presso il campo sportivo, dove è stato allestito il
parcheggio con una zona dedicata ai camper giunti per l’occasione. La
partenza, libera, avviene fino alle 12.30 circa per affrontare la “lunga”
giornata che ci aspetta attraverso la valle su un percorso di circa 10 km che
copre per un tratto l’antica strada romana. I biglietti tutti venduti: quest’anno
si è superata la soglia dei 900 partecipanti!
La prima tappa è a Castel Madruzzo dove ci aspettano delle ottime mele in
camicia, per poi proseguire sotto la chiesetta di San Siro dove vengono
subito soddisfatti i palati con un antipasto a base del tipico “formai miz”,
lucaniche e lardo, il tutto annaffiato da un ottimo bicchiere di vino Nosiola.
Dato che la fatica per i non camminatori si fa già sentire, la tappa a metà
strada sulla dorsale di mezza costa in località Fabian di Lasino è ottimale.
Uova sode e sciroppo di sambuco sono un ottimo intermezzo. Proseguiamo
la camminata e finalmente, affamati come non mai, giungiamo in località
Fabian di Cavedine per un piatto di canederli con il sugo. Una breve sosta
per sorseggiare l’acqua aromatica millefoglie per poi gustare polenta,
salsiccia e “fasoi en bronzon” a Stravino. Proprio quello che ci vuole prima di
affrontare l’ultima fatica: la salita nel “bosco dell’uselera” che ci porta al
Maso dei Mongidori dove la Filodrammatica San Siro ci attende per darci la
meritata torta di fregoloti irrorata da un ottimo moscato. L’arrivo quindi a
Lasino per il tocco finale a base di spiedini di frutta, caffè e grappe
aromatizzate, allietati dai ritmi del Corpo Bandistico di Calavino, le comiche
magie del pagliaccio Rudy e per una visita agli stand dei prodotti tipici della
Valle dei Laghi.
Un grazie particolare al tempo che ha tenuto, nonostante la minaccia di
alcuni nuvoloni neri che incombevano sulle montagne circostanti.
Ilaria Robba
JudoUno sport di combattimento che sta emergendo grazie alle sue caratteristiche davvero uniche
Presentiamo questa disciplina sportiva, proposta nella nostra valle dal 2001
dal Gruppo Sportivo Fraveggio. La Società polisportiva, presieduta da
Mauro Bressan ha sede a Vezzano. In seno alla società l’insegnamento del
judo e la preparazione tecnica e agonistica sono affidate all’istruttore 3° Dan
Ottone Tomasi, affiancato dalla moglie Anna Maria Omezzolli, allenatore di
judo, che firma questo articolo.
Iniziamo l’intervista con una domanda facile:
D: Cos’è il judo?
R: Questa è una domanda a cui non è poi così facile rispondere.
Sintetizzando al massimo possiamo dire che il judo è il risultato della
trasformazione, operata dal fondatore Prof. Jigoro Kano, di uno stile di
combattimento estremamente efficace e perfezionato quale il ju-jutsu, in
una disciplina che, grazie alle regole che erano state adottate, poteva anche
essere praticata come sport.
D: Ma se era così efficace non è pericoloso farla praticare a dei bambini?
R: La regolamentazione a cui facevo cenno è servita proprio a ridurre le
possibilità di rischio e, pur tenendo conto che si tratta di uno sport di
combattimento, gli infortuni di una certa gravità sono sicuramente meno di
quelli che si verificano in altri sport . Il nostro, credo sia l’unico sport in cui si
sanziona l’atleta che compie un’azione pericolosa per lui stesso e
addirittura, nelle classi pre-agonistiche, gli arbitri devono fermare l’incontro
in presenza di azioni che siano anche solo potenzialmente pericolose.
D: Quali sono a tuo giudizio gli elementi distintivi del judo?
R: Sono diversi, ma per primo direi il rispetto per l’altro, sia che si tratti di un
compagno di allenamento sia che si tratti di un avversario in gara. Per noi è
normale ringraziarsi al termine di un combattimento e l’inchino che
facciamo sempre, all’inizio e alla fine di ogni nostra attività, non è una mera
formalità. Poi direi l’assenza di colpi offensivi come calci o pugni, questo
incanala l’aggressività in una dimensione dove non esiste la violenza del
colpo ma l’uso sapiente delle tecniche per sfruttare l’energia dell’avversario
per prevalere su di lui. Per ultimo, ma importantissimo, la bilateralità: la
nostra è, credo, l’unica disciplina in cui gli allievi devono imparare ad
eseguire i movimenti e le tecniche sia a destra che a sinistra e questo è un
metodo formidabile per ottenere uno sviluppo armonico della struttura
scheletrica e muscolare oltre che, naturalmente, stimolare in modo
straordinario il nostro “muscolo” più importante: il cervello.
D: Il Judo è difficile?
R: E’ molto complesso ma non difficile, il judo ha in sé un metodo educativo
molto graduale e se si seguono gli insegnamenti di un buon maestro si
impara molto velocemente e senza rischio.
D: A proposito, quanto si impiega a diventare cintura nera?
R: Da un minimo di 5 anni in su, a seconda del tempo che si ha per allenarsi.
D: E’ uno sport costoso?
R: In termini economici non direi, costa molto di più in termini di impegno,
costanza, assiduità e accettazione delle consuetudini e delle regole, che
sono piuttosto rigide.
D: Quanti allievi ci sono in palestra?
R: Nel nostro piccolo Dojo abbiamo una quarantina di allievi dai sei ai
diciotto anni più alcuni adulti over 40.
D: Soddisfazione o disperazione?
R: Disperazione mai, qualche volta anzi spesso sono costretto a rimproveri
anche aspri, ma poi si va in gara o si fanno gli esami e arrivano le
soddisfazioni, quindi va bene così.
D: Ci sono atleti che fanno ben sperare?
R: Al momento c’è un gruppetto di allievi che sta dando buone soddisfazioni,
tra questi ci sono due ragazze, Cecilia Mattedi e Tiziana Dallapè che, oltre
ad essere le due che da più anni vengono in palestra, si stanno preparando
per l’esame di cintura nera e hanno anche partecipato a delle finali di
campionato italiano. Cecilia non vuole più fare gare ma Tiziana era la più
forte in regione, nella sua categoria, e potrebbe ancora fare delle belle gare,
inoltre ha frequentato un corso per insegnante tecnico, potrebbe essere
quindi una risorsa preziosa se lo volesse. Ci sono poi Giacomo Verones,
Matteo Pisoni e Oscar Perini, che stanno facendo delle ottime gare
vincendo spesso. Tra i più piccoli vorrei ricordare Luca Prighel, Pietro Vichi,
Mirko Tasin ed Enrico Pederzolli che insieme a Greta Bressan, Gianluca
Miori e Gabriel Casagranda hanno deciso di provare l’emozione della gara,
si divertono un mondo e vincono anche!
D: Che cosa speri per il futuro?
R: Che qualcuno degli allievi voglia prendere il testimone, ci sono altre arti
marziali che pratico ogni tanto e che mi piacerebbe poter approfondire, ma
di questo, magari, ne parliamo un’ altra volta. Domo arigato.
D: Cioè?
R: Molte grazie.
Anna Maria Omezzolli
notiziamo cultura, cronaca e curiosità
. . .si delibera orari e numeri utili .le associazioni si raccontanonotiziamo
cultura, cronaca e curiosità . . .si delibera orari e numeri utili .le associazioni si raccontano
2010estate
n. 02S
La banda sociale di Pietramurata da oltre cent’anni diffonde la cultura
musicale tra le persone dei paesi di Pietramurata, Pergolese e località
limitrofe. Oggi è composta da circa trenta elementi effettivi più un gruppo di
ben venticinque allievi ed è diretta dal 2004 dal maestro Giuliano Trenti.
Negli ultimi anni la banda ha concentrato le proprie energie nella
preparazione musicale dei giovani, incrementando i propri sforzi ed
investendo sempre più nella scuola di formazione musicale sia per singolo
allievo che per gruppi strumentali. Per i giovani musicisti, negli ultimi anni,
sono state organizzate delle rassegne bandistiche giovanili, alle quali
hanno partecipato i ragazzi delle Bande del Basso Sarca e Ledro, con scopo
di creare unione fra i giovani e poter crescere assieme musicalmente.
L’estate scorsa i giovani musicisti della banda di Pietramurata e alcuni allievi
della banda Sociale Dro-Ceniga, si sono incontrati in Val di Concei per
trascorrere assieme una settimana all’insegna della musica e del
divertimento, condividendo un’esperienza indimenticabile. Oltre alla
musica vi è stata anche una parte ricreativa con giochi di squadre sempre
nel contesto musicale, passeggiate nella natura e altre attività, il tutto
organizzato dagli insegnanti assieme ad alcuni giovani animatori della
banda. Durante la settimana, oltre all’attività teorico-canoro-strumentale, i
ragazzi sono stati impegnati nell’apprendere le tecniche di marcia,
studiando una coreografia da parata di stile marching band americana che a
fine settimana, a conclusione di questa splendida esperienza hanno
presentato ai genitori assieme ad un piccolo saggio canoro-strumentale.
Anche al termine di quest’anno scolastico 2009/2010 i giovani allievi di età
compresa fra i 6 ed i 16 anni hanno festeggiato con uno spettacolo musicale,
presso il teatro di Pergolese alla presenza di genitori, autorità comunali e
concittadini, esibendosi in formazioni strumentali e canore sia in
composizioni semplici che di gruppo dando saggio delle proprie capacità
musicali acquisite durante lo studio invernale.
Giuliano Trenti (da Marta Lever)
La banda sociale di Pietramurata
1° Mangio 201014° Magnalonga della Valle dei Laghi
14° Magnalonga della Valle dei Laghi ovvero come indica la locandina
“Passeggiare in compagnia senza nessuna competizione, ma per il
semplice lento piacere di trascorrere qualche ora in una zona che consente
un viaggio a ritroso nel tempo e, contemporaneamente, soddisfare piccole
esigenze golose. In pratica, consumare un piatto tipico della cucina
contadina, assaggiando a tappe le varie proposte lungo il percorso”.
Il ritrovo è a Lasino, presso il campo sportivo, dove è stato allestito il
parcheggio con una zona dedicata ai camper giunti per l’occasione. La
partenza, libera, avviene fino alle 12.30 circa per affrontare la “lunga”
giornata che ci aspetta attraverso la valle su un percorso di circa 10 km che
copre per un tratto l’antica strada romana. I biglietti tutti venduti: quest’anno
si è superata la soglia dei 900 partecipanti!
La prima tappa è a Castel Madruzzo dove ci aspettano delle ottime mele in
camicia, per poi proseguire sotto la chiesetta di San Siro dove vengono
subito soddisfatti i palati con un antipasto a base del tipico “formai miz”,
lucaniche e lardo, il tutto annaffiato da un ottimo bicchiere di vino Nosiola.
Dato che la fatica per i non camminatori si fa già sentire, la tappa a metà
strada sulla dorsale di mezza costa in località Fabian di Lasino è ottimale.
Uova sode e sciroppo di sambuco sono un ottimo intermezzo. Proseguiamo
la camminata e finalmente, affamati come non mai, giungiamo in località
Fabian di Cavedine per un piatto di canederli con il sugo. Una breve sosta
per sorseggiare l’acqua aromatica millefoglie per poi gustare polenta,
salsiccia e “fasoi en bronzon” a Stravino. Proprio quello che ci vuole prima di
affrontare l’ultima fatica: la salita nel “bosco dell’uselera” che ci porta al
Maso dei Mongidori dove la Filodrammatica San Siro ci attende per darci la
meritata torta di fregoloti irrorata da un ottimo moscato. L’arrivo quindi a
Lasino per il tocco finale a base di spiedini di frutta, caffè e grappe
aromatizzate, allietati dai ritmi del Corpo Bandistico di Calavino, le comiche
magie del pagliaccio Rudy e per una visita agli stand dei prodotti tipici della
Valle dei Laghi.
Un grazie particolare al tempo che ha tenuto, nonostante la minaccia di
alcuni nuvoloni neri che incombevano sulle montagne circostanti.
Ilaria Robba
JudoUno sport di combattimento che sta emergendo grazie alle sue caratteristiche davvero uniche
Presentiamo questa disciplina sportiva, proposta nella nostra valle dal 2001
dal Gruppo Sportivo Fraveggio. La Società polisportiva, presieduta da
Mauro Bressan ha sede a Vezzano. In seno alla società l’insegnamento del
judo e la preparazione tecnica e agonistica sono affidate all’istruttore 3° Dan
Ottone Tomasi, affiancato dalla moglie Anna Maria Omezzolli, allenatore di
judo, che firma questo articolo.
Iniziamo l’intervista con una domanda facile:
D: Cos’è il judo?
R: Questa è una domanda a cui non è poi così facile rispondere.
Sintetizzando al massimo possiamo dire che il judo è il risultato della
trasformazione, operata dal fondatore Prof. Jigoro Kano, di uno stile di
combattimento estremamente efficace e perfezionato quale il ju-jutsu, in
una disciplina che, grazie alle regole che erano state adottate, poteva anche
essere praticata come sport.
D: Ma se era così efficace non è pericoloso farla praticare a dei bambini?
R: La regolamentazione a cui facevo cenno è servita proprio a ridurre le
possibilità di rischio e, pur tenendo conto che si tratta di uno sport di
combattimento, gli infortuni di una certa gravità sono sicuramente meno di
quelli che si verificano in altri sport . Il nostro, credo sia l’unico sport in cui si
sanziona l’atleta che compie un’azione pericolosa per lui stesso e
addirittura, nelle classi pre-agonistiche, gli arbitri devono fermare l’incontro
in presenza di azioni che siano anche solo potenzialmente pericolose.
D: Quali sono a tuo giudizio gli elementi distintivi del judo?
R: Sono diversi, ma per primo direi il rispetto per l’altro, sia che si tratti di un
compagno di allenamento sia che si tratti di un avversario in gara. Per noi è
normale ringraziarsi al termine di un combattimento e l’inchino che
facciamo sempre, all’inizio e alla fine di ogni nostra attività, non è una mera
formalità. Poi direi l’assenza di colpi offensivi come calci o pugni, questo
incanala l’aggressività in una dimensione dove non esiste la violenza del
colpo ma l’uso sapiente delle tecniche per sfruttare l’energia dell’avversario
per prevalere su di lui. Per ultimo, ma importantissimo, la bilateralità: la
nostra è, credo, l’unica disciplina in cui gli allievi devono imparare ad
eseguire i movimenti e le tecniche sia a destra che a sinistra e questo è un
metodo formidabile per ottenere uno sviluppo armonico della struttura
scheletrica e muscolare oltre che, naturalmente, stimolare in modo
straordinario il nostro “muscolo” più importante: il cervello.
D: Il Judo è difficile?
R: E’ molto complesso ma non difficile, il judo ha in sé un metodo educativo
molto graduale e se si seguono gli insegnamenti di un buon maestro si
impara molto velocemente e senza rischio.
D: A proposito, quanto si impiega a diventare cintura nera?
R: Da un minimo di 5 anni in su, a seconda del tempo che si ha per allenarsi.
D: E’ uno sport costoso?
R: In termini economici non direi, costa molto di più in termini di impegno,
costanza, assiduità e accettazione delle consuetudini e delle regole, che
sono piuttosto rigide.
D: Quanti allievi ci sono in palestra?
R: Nel nostro piccolo Dojo abbiamo una quarantina di allievi dai sei ai
diciotto anni più alcuni adulti over 40.
D: Soddisfazione o disperazione?
R: Disperazione mai, qualche volta anzi spesso sono costretto a rimproveri
anche aspri, ma poi si va in gara o si fanno gli esami e arrivano le
soddisfazioni, quindi va bene così.
D: Ci sono atleti che fanno ben sperare?
R: Al momento c’è un gruppetto di allievi che sta dando buone soddisfazioni,
tra questi ci sono due ragazze, Cecilia Mattedi e Tiziana Dallapè che, oltre
ad essere le due che da più anni vengono in palestra, si stanno preparando
per l’esame di cintura nera e hanno anche partecipato a delle finali di
campionato italiano. Cecilia non vuole più fare gare ma Tiziana era la più
forte in regione, nella sua categoria, e potrebbe ancora fare delle belle gare,
inoltre ha frequentato un corso per insegnante tecnico, potrebbe essere
quindi una risorsa preziosa se lo volesse. Ci sono poi Giacomo Verones,
Matteo Pisoni e Oscar Perini, che stanno facendo delle ottime gare
vincendo spesso. Tra i più piccoli vorrei ricordare Luca Prighel, Pietro Vichi,
Mirko Tasin ed Enrico Pederzolli che insieme a Greta Bressan, Gianluca
Miori e Gabriel Casagranda hanno deciso di provare l’emozione della gara,
si divertono un mondo e vincono anche!
D: Che cosa speri per il futuro?
R: Che qualcuno degli allievi voglia prendere il testimone, ci sono altre arti
marziali che pratico ogni tanto e che mi piacerebbe poter approfondire, ma
di questo, magari, ne parliamo un’ altra volta. Domo arigato.
D: Cioè?
R: Molte grazie.
Anna Maria Omezzolli
notiziamo le associazioni si raccontano
. . .si delibera orari e numeri utili . cultura, cronaca e curiosità notiziamo le associazioni si raccontano
. . .si delibera orari e numeri utili . cultura, cronaca e curiosità
Scuola materna di LasinoCamminando nel bosco il cielo è verde perché ci sono gli alberi grandi ((riflessione dei bimbi durante una passeggiata))
Quando si parla di scuola materna ai più ritornano in mente grembiulini,
bavaglini, lavoretti di Natale ricoperti di polvere glitterata e gli struggenti
addii mattutini tra bimbi in lacrime tra le braccia delle maestre e mamme che
tristemente si allontanano sperando che il proprio bimbo non rimanga
traumatizzato da quel distacco.
Frequentando però la scuola materna ci si accorge che c’è molto di più.
Con questo mio contributo, vorrei proporre a coloro che non sono a contatto
con questo mondo, un piccolo spaccato delle numerose iniziative che ogni
anno il personale docente della Scuola Materna di Lasino offre ai suoi piccoli
alunni.
Sorvolando sulla presentazione delle singole insegnanti, se non per
sottolineare la loro costante presenza e disponibilità, ribadita dal consenso
che raccolgono da parte dei bambini, mi soffermerò sulle attività didattiche e
sul programma dell’anno in corso ed ormai al termine.
Le attività annuali vengono programmate in modo che ci sia un argomento
come filo conduttore che lega ogni iniziativa. Nell’anno corrente 2009-2010
l’argomento conduttore dell’attività didattica è “il bosco”.
L’argomento di approfondimento scolastico è stato proposto anche ai
genitori nella riunione iniziale e tutti sono stati invitati a scrivere, su un
grande cartellone che è poi stato affisso nell’ingresso della scuola, una frase
evocativa del bosco.
Il progetto nasce per promuovere nel bambino curiosità e interesse verso le
bellezze naturali che lo circondano, facendo notare e verificare i
mutamenti continui che avvengono in natura. Il percorso ha come obiettivo
quello di aiutare gli alunni ad accostarsi alla natura per stabilire con essa un
corretto rapporto di rispetto e interesse onde avviare la formazione di una
consapevole coscienza ecologica partendo dal presupposto che “l’istinto di
muoversi nell’ambiente, passando da una scoperta all’altra, fa parte della
natura stessa e dell’educazione: l’educazione deve considerare il bambino
che cammina come un esploratore. Il principio dell’esploratore (scouting)
che oggi costituisce una distrazione e un riposo allo studio, dovrebbe invece
far parte dell’educazione stessa e cominciare più presto nel corso della vita”
(M. Montessori).
È partendo da questo spunto che le insegnanti hanno improntato le attività
didattiche. Il bosco, per i bambini e ancora per molti adulti, rappresenta
sempre un luogo magico, che evoca il ricordo di fiabe e racconti fantastici in
cui vivono gnomi e fate. L’incontro con insetti, ragni, funghi, fiori e frutti
stimola la curiosità e arricchisce le conoscenze.
Il luogo prescelto per le escursioni è stato il bosco di Vezzano, dove,
accompagnati dalle indicazioni di Foglia, personaggio di fantasia, i bambini
si avventurano lungo il percorso didattico allestito e progettato dagli alunni
della scuola primaria di Vezzano. Il percorso è disseminato di zone per la
sosta e l’approfondimento attraverso la lettura di storie che hanno per
protagonisti piante, animali e personaggi fantastici. Al ritorno in classe
l’esperienza in campo viene approfondita attraverso l’elaborazione del
vissuto. L’avvicendarsi delle stagioni, sottolineato dal mutamento dei colori
e delle forme della chioma degli alberi, dalla comparsa dei fiori e successiva
trasformazione in frutti, sono spunto di riflessione sulle infinite forme della
natura. La manipolazione degli oggetti raccolti nel bosco ha permesso di
creare una serie di attività, quali la proiezione sul muro delle foglie
permettendo così “l’entrata corporea” nel colore e nella forma proiettata, in
modo da vivere l’esperienza del confronto tra la propria forma corporea e
quella della foglia. L’immersione nella piscina delle foglie ha permesso
attività di concettualizzazione spaziale, l’analisi del colore, attraverso
esperimenti con vari materiali e tempere, ha dato modo di provare a ricreare
tutte le sfumature naturali. La forma delle foglie ha invitato a immaginare e
simulare i movimenti delle stesse trasportate nel vento. L’aula poi è stata
allestita con i lavori prodotti dai bambini con le varie tecniche pittoriche
(disegno, frottage, puntilismo, uso di materiali quali cortecce, foglie e semi).
Un’altra interessantissima attività legata a questo progetto è stata la visita
guidata al Mart di Trento. Negli spazi espositivi del Palazzo delle Albere i
bambini hanno potuto ammirare gli straordinari e grandi dipinti di Paolo
Vallorz, pittore paesaggista trentino. Il laboratorio dell’immagine a loro
dedicato, intitolato “ Tra gli alberi di Vallorz”, è stato allestito davanti ai grandi
dipinti del maestro ed ha permesso di vedere attraverso i cinque sensi,
giocando, sperimentando e utilizzando diverse tecniche artistiche.
L’intero percorso didattico è costantemente approfondito durante le attività
giornaliere sia con attività manuali, sia attraverso la lettura di favole e storie.
Anche la recita natalizia ha avuto come argomento il bosco ed il rapporto
degli uomini con le piante. All’interno della scuola il consueto albero di
Natale è stato allestito e decorato con bigliettini decorati dai genitori su cui
gli stessi hanno espresso pensieri e auspici per il futuro del mondo nel quale
cresceranno e vivranno i nostri bambini. Anche quest’anno, in occasione del
Natale, è stato allestito un mercatino di solidarietà dove sono stati esposti e
venduti oggetti realizzati dai genitori che per due sere si sono ritrovati nelle
aule della scuola materna a collaborare per creare oggetti natalizi. Il ricavato
è stato devoluto interamente, come ogni anno, ad un progetto di adozione e
sostegno a distanza di bambini in difficoltà.
L’attività a tema è svolta anche dai bimbi iscritti al posticipo, dove in
compagnia della loro insegnante e del folletto Freddy, possono avventurarsi
nel viaggio che li conduce verso l’esplorazione, la scoperta e la conquista di
nuove conoscenze. I lavori a cui si dedicano i bambini in questo spazio sono
creati utilizzando materiale di recupero (affermazione della coscienza
ecologica) e materiali raccolti in natura.
Parallelamente all’attività didattica programmata, i bambini della scuola
dell’infanzia di Lasino svolgono attività motoria settimanale seguendo un
corso di acquaticità presso la piscina comunale di Gardolo ed un percorso di
psicomotricità. Quest’ultima attività, svolta per gruppi suddivisi in base
all’età, è stata fortemente voluta dalle insegnanti che, cosce di quanto
l’attività psicomotoria ricopra un ruolo centrale nello sviluppo armonico nella
seconda infanzia dei bambini (3-6 anni), hanno seguito personalmente un
corso specifico preparatorio. La psicomotricità è un “concetto che fa
riferimento alla reciproca integrazione delle funzioni psichiche con quelle
motorie quali elementi fondamentali del comportamento dell’uomo, che
permette di comprendere come le due serie di fenomeni, quelli psichici e
quelli motori, non costituiscano due categorie autonome più o meno
giustapposte, ma i due poli di un unico processo attraverso il quale si
realizza l’adattamento costrittivo all’ambiente sociale (Enciclopedia Italiana
“La Piccola Treccani”). In pratica il bambino impara a conoscere, a valutare,
a risolvere problemi solo attraverso il “fare” per prove e tentativi, l’errore
pratico motorio rappresenta la molla della conquista.
L’intero percorso annuale svolto attraverso le numerose attività didattiche e
ludiche ha come obiettivo principale lo sviluppo e l’affermazione della stima
di sé oltre ad una serie di atteggiamenti positivi come la collaborazione, il
rispetto e l’amicizia. Il tema del bosco inteso come libro da leggere,
decodificare, rispettare ha permesso di perseguire tre finalità principali:
l’ambiente come banca delle conoscenze, l’ambiente come bottega della
fantasia, l’ambiente come museo dei valori sociali. In questa prospettiva
l’ambiente è stato concepito come grande aula decentrata all’interno della
quale sono state possibili significative esperienze educative e sociali.
Vittoria Procino
L’alberoFra il cielo e la terra, lui cresce: con la testa tra le nuvole,
lui sfida le stagioni, le tempeste, i temporali, ammiralo, rispettalo perché l’albero è vita.
E lassù in cima Io ho fatto il mio nido.
L'Officina dei sensiInaugurata la mostra collettiva “Officina dei sensi”
Il 16 luglio è stato ufficialmente presentato l’evento d’arte “Officina dei
sensi” ospitato nella Villa Ciani Bassetti di Lasino. La mostra collettiva offre
ad artisti di qualità l’opportunità di farsi conoscere nelle aree periferiche
fuori dai classici circuiti cittadini. La villa, infatti, con suoi spazi, le sue sale, la
sua atmosfera, costituisce una cornice di un effetto unico e tanto speciale
per pemettere di valorizzare l’esposizione delle opere. La villa, già nota per
aver prestato i suoi ambienti alle riprese cinematografiche di “ De Gasperi,
l’uomo della speranza” di Liliana Cavani e “ Vincere” di Marco Bellocchio, a
partire dall’estate 2010 è interessata dalla mostra di arte contemporanea
con protagonista Gianni Pellegrini di Riva del Garda. L’iniziativa, diretta
dalla Regione Autonoma Trentino Alto Adige, con il supporto della Provincia
Autonoma di Trento, dell’Amministrazione comunale di Lasino e la
collaborazione della Proloco Lasino-Lagolo, si sviluppa in tre momenti
distinti. Dal 17 luglio al 22 agosto è stata protagonista la pittura trasognata e
volitiva di “Piacere di vederti" a cura di Riccarda Turrina in cui hanno esposto
Mauro Cappelletti, Michele Parisi, Gianni Pellegrini e Rolando Tessadri. Il
secondo evento “6 in estate”, previsto dal 27 agosto al 19 settembre a cura
di Marco Tomasini, ha per protagonista l’arte contemporanea che non va in
vacanza di Marco Adami, Andrea Bartolini, Federico Lanaro, Francesco
Mattuzzi, Andrea Pegl e Roberta Segata. In autunno, dal 1° al 10 ottobre,
saranno numerosi gli espositori dei cartoni d’artista di “Superficievolume” a
cura di Fiorenzo Degasperi.
La mostra è aperta dal venerdì alla domenica dalle 16.30 alle 18.30. Il primo
ottobre la villa ospiterà “Linee di vino”, una manifestazione di incontro con i
produttori della Valle dei Laghi. Domenica 10 ottobre sarà presentato il
Quaderno n. 1 di Villa Ciani Bassetti, a conclusione della mostra e degli
eventi in villa del 22 e del 29 agosto, curati da William Belli che ha raccontato
la storia della villa.
L’evento “Officina dei sensi” permetterà di sviluppare il senso artistico del
visitatore attraverso l’uso dei propri sensi, ovvero vedere con i propri occhi
un’opera d’arte, tastarne il fascino, gustare il suo valore, il tutto sentendo
l’eco della storia che regna nella villa ed annusando il profumo che l’arte sa
emanare a chi lo sa cogliere ed apprezzare.
Mariabruna Chistè
aRisonanze Armoniche 9 edizioneFestival ed Accademia... «cocktail» di suoni
Quest'anno l’iniziativa musicale «Risonanze Armoniche » è
stata realizzata tra il Festival Musicale che si è articolato dal 9
al 31 luglio 2010 e l'Accademia Internazionale di Musica che
si è svolta al 12 al 24 luglio.
Nel periodo dal 9 luglio al 31 luglio gli appassionati residenti, i
turisti presenti nella Valle dei Laghi e pure i cittadini di Trento
hanno potuto ascoltare della buona musica classica e di
sicuro con nuovo entusiasmo si sono aggiunti ai precedenti.
Il Festival è nato con l’intento di portare in Valle delle serate di
musica classica offrendo un’opportunità nuova per tutti. Il
programma di ogni serata è stato sempre studiato e concepito
con lo scopo di apportare all'auditore un panorama preciso e
allo stesso tempo ampio quanto quello che la musica classica
può offrire come emozioni e piacere.
Il Festival 2010 ha visto la realizzazione di 23 concerti serali
gratuiti, tenuti in luoghi caratteristici e affascinanti sia in Valle
dei Laghi, sia a Trento in particolare presso il Castello del
Buonconsiglio e nello Spazio Archeologico Sotterraneo del
Sas.
Per tutti citiamo i due concerti di apertura e di chiusura tenutisi
nella chiesa parrocchiale di Lasino. Il “Trio Barocco”
composto da tre musicisti di rilievo Fabio Ravasi violino,
Marika Lombardi oboe e Stefano Molardi clavicembalo ha
aperto il festival con un concerto di musica barocca
eseguendo musiche di Bach, Telemann e Vivaldi. Quello
conclusivo è stato affidato ai “I Virtuosi delle Muse” che hanno
eseguito un concerto dedicato a Vivaldi con i brani La Follia,
Concerto per archi e le note Quattro Stagioni. La scelta dei
brani, la bravura degli artisti, l’uso di strumenti antichi dal
suono caldo e coinvolgente hanno reso indimenticabile
questo concerto finale, premiando gli organizzatori con la
folta partecipazione di pubblico cui è seguita la richiesta di un
prosieguo del festival.
Facendo un riepilogo generale di tutti i concerti tenutisi in
Valle e a Trento, risulta evidente che la qualità e la varietà dei
programmi musicali selezionati, i luoghi dei concerti accuratamente scelti
con suggestive e sempre diverse scenografie, sono stati molto apprezzati
dal pubblico. Infatti ogni concerto affrontava un'epoca musicale differente e
anche le formazioni degli esecutori variavano dal duo al sestetto.
Come ogni anno gli interpreti erano musicisti di rilievo, nazionali e
internazionali, oltre che docenti della stessa Accademia.
Un grazie ed un applauso meritatissimo sono doverosi per la
loro partecipazione al nostro festival. Un grazie particolare
per la sua professionalità e “pazienza“ va sicuramente al
musicologo Matteo Carminati che, per facilitare l'ascolto dei
brani nei vari appuntamenti del festival, prima
dell’esecuzione, effettuava una breve ma impeccabile
presentazione.
Certamente anche L’ACCADEMIA Internazionale di Musica
dopo 9 anni di crescita e rinnovamento, può vantare un
grande successo come manifestano il numero di allievi che
quest’anno ha raggiunto le 50 unità, la diversa nazionalità,
(Italia, Francia, Germania e Olanda) così come la loro diversa
età anagrafica che va dagli 11 ai 65 anni. Infatti i corsi sono
aperti ad allievi di tutte le età e livello strumentale il che è
caratteristico di questa Accademia, come una delle poche
che accetta anche allievi alle loro prime esperienze musicali.
La mescolanza di età e i livelli strumentali arricchiscono
culturalmente l’Accademia, rendendola pedagogicamente
molto interessante ma soprattutto unica nel suo genere.
L’offerta didattica dell’Accademia comprende corsi classici di
strumento come flauto dolce, flauto traverso, oboe, fagotto,
clarinetto, violino, viola, violoncello, chitarra e pianoforte con
l’aggiunta di classi di coro e canto, analisi degli spartiti e
lettura a prima vista senza dimenticare il corso di Musica da
Camera e di Orchestra cui quest’anno, si è aggiunto quello di
Orchestra per bimbi. I corsi si sono svolti, nelle sale della
canonica e nel teatro di Lasino; inoltre alcune sale in varie
strutture del paese sono state messe a disposizione degli
allievi per lo studio individuale.
Un grazie va a tutte quelle persone, delle Associazioni (fra cui
spicca la Pro Loco Lasino Lagolo con la sua costante
presenza), agli Enti Pubblici e Privati che hanno contribuito
alla realizzazione di questa IX Edizione. Un elogio
particolarissimo, per aver ideato questo progetto, averci
creduto e averlo organizzato anno dopo anno, va al Direttore artistico
Marika Lombardi, che ama la musica e ama la nostra valle con la speranza
che la collaborazione possa continuare anche per i prossimi anni.
Irene Simonetti
2010estate
n. 02S
notiziamo le associazioni si raccontano
. . .si delibera orari e numeri utili . cultura, cronaca e curiosità notiziamo le associazioni si raccontano
. . .si delibera orari e numeri utili . cultura, cronaca e curiosità
Scuola materna di LasinoCamminando nel bosco il cielo è verde perché ci sono gli alberi grandi ((riflessione dei bimbi durante una passeggiata))
Quando si parla di scuola materna ai più ritornano in mente grembiulini,
bavaglini, lavoretti di Natale ricoperti di polvere glitterata e gli struggenti
addii mattutini tra bimbi in lacrime tra le braccia delle maestre e mamme che
tristemente si allontanano sperando che il proprio bimbo non rimanga
traumatizzato da quel distacco.
Frequentando però la scuola materna ci si accorge che c’è molto di più.
Con questo mio contributo, vorrei proporre a coloro che non sono a contatto
con questo mondo, un piccolo spaccato delle numerose iniziative che ogni
anno il personale docente della Scuola Materna di Lasino offre ai suoi piccoli
alunni.
Sorvolando sulla presentazione delle singole insegnanti, se non per
sottolineare la loro costante presenza e disponibilità, ribadita dal consenso
che raccolgono da parte dei bambini, mi soffermerò sulle attività didattiche e
sul programma dell’anno in corso ed ormai al termine.
Le attività annuali vengono programmate in modo che ci sia un argomento
come filo conduttore che lega ogni iniziativa. Nell’anno corrente 2009-2010
l’argomento conduttore dell’attività didattica è “il bosco”.
L’argomento di approfondimento scolastico è stato proposto anche ai
genitori nella riunione iniziale e tutti sono stati invitati a scrivere, su un
grande cartellone che è poi stato affisso nell’ingresso della scuola, una frase
evocativa del bosco.
Il progetto nasce per promuovere nel bambino curiosità e interesse verso le
bellezze naturali che lo circondano, facendo notare e verificare i
mutamenti continui che avvengono in natura. Il percorso ha come obiettivo
quello di aiutare gli alunni ad accostarsi alla natura per stabilire con essa un
corretto rapporto di rispetto e interesse onde avviare la formazione di una
consapevole coscienza ecologica partendo dal presupposto che “l’istinto di
muoversi nell’ambiente, passando da una scoperta all’altra, fa parte della
natura stessa e dell’educazione: l’educazione deve considerare il bambino
che cammina come un esploratore. Il principio dell’esploratore (scouting)
che oggi costituisce una distrazione e un riposo allo studio, dovrebbe invece
far parte dell’educazione stessa e cominciare più presto nel corso della vita”
(M. Montessori).
È partendo da questo spunto che le insegnanti hanno improntato le attività
didattiche. Il bosco, per i bambini e ancora per molti adulti, rappresenta
sempre un luogo magico, che evoca il ricordo di fiabe e racconti fantastici in
cui vivono gnomi e fate. L’incontro con insetti, ragni, funghi, fiori e frutti
stimola la curiosità e arricchisce le conoscenze.
Il luogo prescelto per le escursioni è stato il bosco di Vezzano, dove,
accompagnati dalle indicazioni di Foglia, personaggio di fantasia, i bambini
si avventurano lungo il percorso didattico allestito e progettato dagli alunni
della scuola primaria di Vezzano. Il percorso è disseminato di zone per la
sosta e l’approfondimento attraverso la lettura di storie che hanno per
protagonisti piante, animali e personaggi fantastici. Al ritorno in classe
l’esperienza in campo viene approfondita attraverso l’elaborazione del
vissuto. L’avvicendarsi delle stagioni, sottolineato dal mutamento dei colori
e delle forme della chioma degli alberi, dalla comparsa dei fiori e successiva
trasformazione in frutti, sono spunto di riflessione sulle infinite forme della
natura. La manipolazione degli oggetti raccolti nel bosco ha permesso di
creare una serie di attività, quali la proiezione sul muro delle foglie
permettendo così “l’entrata corporea” nel colore e nella forma proiettata, in
modo da vivere l’esperienza del confronto tra la propria forma corporea e
quella della foglia. L’immersione nella piscina delle foglie ha permesso
attività di concettualizzazione spaziale, l’analisi del colore, attraverso
esperimenti con vari materiali e tempere, ha dato modo di provare a ricreare
tutte le sfumature naturali. La forma delle foglie ha invitato a immaginare e
simulare i movimenti delle stesse trasportate nel vento. L’aula poi è stata
allestita con i lavori prodotti dai bambini con le varie tecniche pittoriche
(disegno, frottage, puntilismo, uso di materiali quali cortecce, foglie e semi).
Un’altra interessantissima attività legata a questo progetto è stata la visita
guidata al Mart di Trento. Negli spazi espositivi del Palazzo delle Albere i
bambini hanno potuto ammirare gli straordinari e grandi dipinti di Paolo
Vallorz, pittore paesaggista trentino. Il laboratorio dell’immagine a loro
dedicato, intitolato “ Tra gli alberi di Vallorz”, è stato allestito davanti ai grandi
dipinti del maestro ed ha permesso di vedere attraverso i cinque sensi,
giocando, sperimentando e utilizzando diverse tecniche artistiche.
L’intero percorso didattico è costantemente approfondito durante le attività
giornaliere sia con attività manuali, sia attraverso la lettura di favole e storie.
Anche la recita natalizia ha avuto come argomento il bosco ed il rapporto
degli uomini con le piante. All’interno della scuola il consueto albero di
Natale è stato allestito e decorato con bigliettini decorati dai genitori su cui
gli stessi hanno espresso pensieri e auspici per il futuro del mondo nel quale
cresceranno e vivranno i nostri bambini. Anche quest’anno, in occasione del
Natale, è stato allestito un mercatino di solidarietà dove sono stati esposti e
venduti oggetti realizzati dai genitori che per due sere si sono ritrovati nelle
aule della scuola materna a collaborare per creare oggetti natalizi. Il ricavato
è stato devoluto interamente, come ogni anno, ad un progetto di adozione e
sostegno a distanza di bambini in difficoltà.
L’attività a tema è svolta anche dai bimbi iscritti al posticipo, dove in
compagnia della loro insegnante e del folletto Freddy, possono avventurarsi
nel viaggio che li conduce verso l’esplorazione, la scoperta e la conquista di
nuove conoscenze. I lavori a cui si dedicano i bambini in questo spazio sono
creati utilizzando materiale di recupero (affermazione della coscienza
ecologica) e materiali raccolti in natura.
Parallelamente all’attività didattica programmata, i bambini della scuola
dell’infanzia di Lasino svolgono attività motoria settimanale seguendo un
corso di acquaticità presso la piscina comunale di Gardolo ed un percorso di
psicomotricità. Quest’ultima attività, svolta per gruppi suddivisi in base
all’età, è stata fortemente voluta dalle insegnanti che, cosce di quanto
l’attività psicomotoria ricopra un ruolo centrale nello sviluppo armonico nella
seconda infanzia dei bambini (3-6 anni), hanno seguito personalmente un
corso specifico preparatorio. La psicomotricità è un “concetto che fa
riferimento alla reciproca integrazione delle funzioni psichiche con quelle
motorie quali elementi fondamentali del comportamento dell’uomo, che
permette di comprendere come le due serie di fenomeni, quelli psichici e
quelli motori, non costituiscano due categorie autonome più o meno
giustapposte, ma i due poli di un unico processo attraverso il quale si
realizza l’adattamento costrittivo all’ambiente sociale (Enciclopedia Italiana
“La Piccola Treccani”). In pratica il bambino impara a conoscere, a valutare,
a risolvere problemi solo attraverso il “fare” per prove e tentativi, l’errore
pratico motorio rappresenta la molla della conquista.
L’intero percorso annuale svolto attraverso le numerose attività didattiche e
ludiche ha come obiettivo principale lo sviluppo e l’affermazione della stima
di sé oltre ad una serie di atteggiamenti positivi come la collaborazione, il
rispetto e l’amicizia. Il tema del bosco inteso come libro da leggere,
decodificare, rispettare ha permesso di perseguire tre finalità principali:
l’ambiente come banca delle conoscenze, l’ambiente come bottega della
fantasia, l’ambiente come museo dei valori sociali. In questa prospettiva
l’ambiente è stato concepito come grande aula decentrata all’interno della
quale sono state possibili significative esperienze educative e sociali.
Vittoria Procino
L’alberoFra il cielo e la terra, lui cresce: con la testa tra le nuvole,
lui sfida le stagioni, le tempeste, i temporali, ammiralo, rispettalo perché l’albero è vita.
E lassù in cima Io ho fatto il mio nido.
L'Officina dei sensiInaugurata la mostra collettiva “Officina dei sensi”
Il 16 luglio è stato ufficialmente presentato l’evento d’arte “Officina dei
sensi” ospitato nella Villa Ciani Bassetti di Lasino. La mostra collettiva offre
ad artisti di qualità l’opportunità di farsi conoscere nelle aree periferiche
fuori dai classici circuiti cittadini. La villa, infatti, con suoi spazi, le sue sale, la
sua atmosfera, costituisce una cornice di un effetto unico e tanto speciale
per pemettere di valorizzare l’esposizione delle opere. La villa, già nota per
aver prestato i suoi ambienti alle riprese cinematografiche di “ De Gasperi,
l’uomo della speranza” di Liliana Cavani e “ Vincere” di Marco Bellocchio, a
partire dall’estate 2010 è interessata dalla mostra di arte contemporanea
con protagonista Gianni Pellegrini di Riva del Garda. L’iniziativa, diretta
dalla Regione Autonoma Trentino Alto Adige, con il supporto della Provincia
Autonoma di Trento, dell’Amministrazione comunale di Lasino e la
collaborazione della Proloco Lasino-Lagolo, si sviluppa in tre momenti
distinti. Dal 17 luglio al 22 agosto è stata protagonista la pittura trasognata e
volitiva di “Piacere di vederti" a cura di Riccarda Turrina in cui hanno esposto
Mauro Cappelletti, Michele Parisi, Gianni Pellegrini e Rolando Tessadri. Il
secondo evento “6 in estate”, previsto dal 27 agosto al 19 settembre a cura
di Marco Tomasini, ha per protagonista l’arte contemporanea che non va in
vacanza di Marco Adami, Andrea Bartolini, Federico Lanaro, Francesco
Mattuzzi, Andrea Pegl e Roberta Segata. In autunno, dal 1° al 10 ottobre,
saranno numerosi gli espositori dei cartoni d’artista di “Superficievolume” a
cura di Fiorenzo Degasperi.
La mostra è aperta dal venerdì alla domenica dalle 16.30 alle 18.30. Il primo
ottobre la villa ospiterà “Linee di vino”, una manifestazione di incontro con i
produttori della Valle dei Laghi. Domenica 10 ottobre sarà presentato il
Quaderno n. 1 di Villa Ciani Bassetti, a conclusione della mostra e degli
eventi in villa del 22 e del 29 agosto, curati da William Belli che ha raccontato
la storia della villa.
L’evento “Officina dei sensi” permetterà di sviluppare il senso artistico del
visitatore attraverso l’uso dei propri sensi, ovvero vedere con i propri occhi
un’opera d’arte, tastarne il fascino, gustare il suo valore, il tutto sentendo
l’eco della storia che regna nella villa ed annusando il profumo che l’arte sa
emanare a chi lo sa cogliere ed apprezzare.
Mariabruna Chistè
aRisonanze Armoniche 9 edizioneFestival ed Accademia... «cocktail» di suoni
Quest'anno l’iniziativa musicale «Risonanze Armoniche » è
stata realizzata tra il Festival Musicale che si è articolato dal 9
al 31 luglio 2010 e l'Accademia Internazionale di Musica che
si è svolta al 12 al 24 luglio.
Nel periodo dal 9 luglio al 31 luglio gli appassionati residenti, i
turisti presenti nella Valle dei Laghi e pure i cittadini di Trento
hanno potuto ascoltare della buona musica classica e di
sicuro con nuovo entusiasmo si sono aggiunti ai precedenti.
Il Festival è nato con l’intento di portare in Valle delle serate di
musica classica offrendo un’opportunità nuova per tutti. Il
programma di ogni serata è stato sempre studiato e concepito
con lo scopo di apportare all'auditore un panorama preciso e
allo stesso tempo ampio quanto quello che la musica classica
può offrire come emozioni e piacere.
Il Festival 2010 ha visto la realizzazione di 23 concerti serali
gratuiti, tenuti in luoghi caratteristici e affascinanti sia in Valle
dei Laghi, sia a Trento in particolare presso il Castello del
Buonconsiglio e nello Spazio Archeologico Sotterraneo del
Sas.
Per tutti citiamo i due concerti di apertura e di chiusura tenutisi
nella chiesa parrocchiale di Lasino. Il “Trio Barocco”
composto da tre musicisti di rilievo Fabio Ravasi violino,
Marika Lombardi oboe e Stefano Molardi clavicembalo ha
aperto il festival con un concerto di musica barocca
eseguendo musiche di Bach, Telemann e Vivaldi. Quello
conclusivo è stato affidato ai “I Virtuosi delle Muse” che hanno
eseguito un concerto dedicato a Vivaldi con i brani La Follia,
Concerto per archi e le note Quattro Stagioni. La scelta dei
brani, la bravura degli artisti, l’uso di strumenti antichi dal
suono caldo e coinvolgente hanno reso indimenticabile
questo concerto finale, premiando gli organizzatori con la
folta partecipazione di pubblico cui è seguita la richiesta di un
prosieguo del festival.
Facendo un riepilogo generale di tutti i concerti tenutisi in
Valle e a Trento, risulta evidente che la qualità e la varietà dei
programmi musicali selezionati, i luoghi dei concerti accuratamente scelti
con suggestive e sempre diverse scenografie, sono stati molto apprezzati
dal pubblico. Infatti ogni concerto affrontava un'epoca musicale differente e
anche le formazioni degli esecutori variavano dal duo al sestetto.
Come ogni anno gli interpreti erano musicisti di rilievo, nazionali e
internazionali, oltre che docenti della stessa Accademia.
Un grazie ed un applauso meritatissimo sono doverosi per la
loro partecipazione al nostro festival. Un grazie particolare
per la sua professionalità e “pazienza“ va sicuramente al
musicologo Matteo Carminati che, per facilitare l'ascolto dei
brani nei vari appuntamenti del festival, prima
dell’esecuzione, effettuava una breve ma impeccabile
presentazione.
Certamente anche L’ACCADEMIA Internazionale di Musica
dopo 9 anni di crescita e rinnovamento, può vantare un
grande successo come manifestano il numero di allievi che
quest’anno ha raggiunto le 50 unità, la diversa nazionalità,
(Italia, Francia, Germania e Olanda) così come la loro diversa
età anagrafica che va dagli 11 ai 65 anni. Infatti i corsi sono
aperti ad allievi di tutte le età e livello strumentale il che è
caratteristico di questa Accademia, come una delle poche
che accetta anche allievi alle loro prime esperienze musicali.
La mescolanza di età e i livelli strumentali arricchiscono
culturalmente l’Accademia, rendendola pedagogicamente
molto interessante ma soprattutto unica nel suo genere.
L’offerta didattica dell’Accademia comprende corsi classici di
strumento come flauto dolce, flauto traverso, oboe, fagotto,
clarinetto, violino, viola, violoncello, chitarra e pianoforte con
l’aggiunta di classi di coro e canto, analisi degli spartiti e
lettura a prima vista senza dimenticare il corso di Musica da
Camera e di Orchestra cui quest’anno, si è aggiunto quello di
Orchestra per bimbi. I corsi si sono svolti, nelle sale della
canonica e nel teatro di Lasino; inoltre alcune sale in varie
strutture del paese sono state messe a disposizione degli
allievi per lo studio individuale.
Un grazie va a tutte quelle persone, delle Associazioni (fra cui
spicca la Pro Loco Lasino Lagolo con la sua costante
presenza), agli Enti Pubblici e Privati che hanno contribuito
alla realizzazione di questa IX Edizione. Un elogio
particolarissimo, per aver ideato questo progetto, averci
creduto e averlo organizzato anno dopo anno, va al Direttore artistico
Marika Lombardi, che ama la musica e ama la nostra valle con la speranza
che la collaborazione possa continuare anche per i prossimi anni.
Irene Simonetti
2010estate
n. 02S
2010estate
n. 02S
notiziamo le associazioni si raccontano
. . .si delibera orari e numeri utili . cultura, cronaca e curiosità notiziamo le associazioni si raccontano
. . .si delibera orari e numeri utili . cultura, cronaca e curiosità
GirovagandoRicevo e pubblico il racconto del viaggio in Birmania di Giada e Simone
Ci sono dei luoghi in cui la storia non dà tregua. E si trasforma in un fantasma
di carne e ossa che plasma la sua sete di potere spargendo il seme del
terrore. Il Myanmar è un ossimoro: non fa sconti e non lascia illusioni. Le sue
voci più profonde sono un coro sommesso di disprezzo per il regime militare
guidato dal generalissimo Than Shwe, che promette elezioni farsa nel 2010
a cui nessuno crede. Basta percorrerla l’ex Birmania. Basta sondare i suoi
umori più popolari, esplorare le classi sociali, muoversi tra le differenti etnie
(dalla bamar, predominante, alla shan, dai kachin ai chin per arrivare ai
riottosi mon e karen). Basta fermarsi ad ascoltare nei crocicchi, in mezzo
alla polvere, nei segreti spazi di un monastero, nelle afone distese di riso o
nel sedile posteriore di un taxi facendo i ventriloqui. Il popolo birmano è
fiaccato dalla dittatura, inseguito dagli spettri, minacciato dai lavori forzati e
dalle detenzioni estenuanti eppure non abbandona il campo. «Pronto a
nuove mobilitazioni e proteste» assicura un giovane monaco buddhista di
24 anni, residente in uno dei monasteri più importanti di Yangon (ex
Rangoon), capitale fino al 2006 prima del trasferimento, deciso a mezza
strada tra superstizione e realpolitik, nel villaggio di Naypyidaw che ora
conta 300 mila abitanti. «Nessuno ha fiducia nella scadenza elettorale del
2010, nessuno. Dubito persino che si terranno delle elezioni, ma se così
fosse sarà una farsa per dare legittimazione al regime di Than Shwe. Allora
ci saranno nuove manifestazioni» profetizza il monaco raccogliendo
l’assenso di compagni e superiori. E rievocando la rivoluzione dello
zafferano di appena due anni fa racconta: «Io c’ero, sorreggevo una
bandiera e scandivo gli slogan. Ad un certo punto ho visto un militare che ha
alzato la pistola, preso la mira e sparato. Voleva uccidermi, ma ha colpito ad
un braccio un altro monaco che mi ha fatto da involontario scudo. A seguito
di quelle proteste i militari hanno ammazzato a sangue freddo 2.700
monaci. Sono fuggito da Mandalay, la mia città di origine, e sono rimasto per
sei mesi nella foresta. A meditare. Sono tornato quando le acque si erano
quietate».
Dai monasteri, anima delle rivolte, alla strada, dal nord al sud del Paese i
birmani esprimono solo un sentimento: la rabbia. «Guardi qui» si agita un
tassista di origine pakistana e di fede musulmana mentre muoviamo verso
Bago, «la vede questa diramazione? E’ l’autostrada diretta per Naypyidaw,
costruita in quattro e quattr’otto. L’unica arteria illuminata di notte». Già, la
luce. Da queste parte è quasi un miracolo nel senso che insegue con
persistenza gli alti comandi militari ovunque essi si spostino mentre per il
resto della popolazione l’energia elettrica viene erogata 10-12 ore al giorno
con frequentissimi black-out. «La gente ricca lo è sempre di più, quella
povera anche» riassume un altro tassista deluso, l’unico che prova a
credere in un cambiamento. «Nel 2010 succederà qualcosa, può essere la
volta buona». Poi, allo stop imposto dal semaforo, precipita nel silenzio per
paura che qualche automobilista ascolti le sue critiche e lo sguardo si perde
nella fatiscente e affascinante Chinatown dove il Sule Paya – monumento
nazionale del buddhismo – convive pacifico con una chiesa cattolica, una
sinagoga che dà ospitalità alle otto famiglie ebraiche rimaste nel Paese, due
moschee e tre templi indù. Un retaggio antico, la convivenza, di cui è inutile
stupirsi. E che testimonia l’acquisizione consolidata di una cultura della
convivenza. Così se si fa un salto a curiosare in sinagoga, capita che il
negoziante musulmano di fronte faccia strada ai visitatori aprendo i lucchetti
del cancello. In University Road, dove Aung San Suu Kyi risiede agli arresti
domiciliari, si affastellano l’una sull’altra le ambasciate e le ville dei
diplomatici. Il quartier generale americano si trova qualche centinaio di metri
prima dell’abitazione di San Suu Kyi ma la strada, ad un certo punto, sbatte
contro un posto di blocco e un cartello «Restricted area». Troppa curiosità,
troppa popolarità: la junta non ha gradito e ha preso le contromisure per
ridurre il traffico che accarezza la casa-simbolo della privazione birmana. E
a corredo c’è pure la nuova Costituzione voluta dai militari che esclude de
facto la leader dell’opposizione – che in realtà stravinse le elezioni del 1990
– perché non si può candidare chi è stato o è sposato con uno straniero (il
marito di San Suu Kyi era inglese). A Kalaw, 400 e rotti chilometri a nord di
Yangon in direzione del lago Inle, gli umori non cambiano. «Siamo come un
uccello senza ali» sintetizza un giovane che accompagna i viaggiatori zaino
in spalla nei villaggi delle colline circostanti o in trekking fino a Nyaungshwe.
«Per un passaporto ci vogliono 300 dollari e non è così semplice lasciare il
Paese» prosegue, «In pochi possono permetterselo, quindi siamo chiusi
qua dentro incapaci di volare e senza libertà. La gente soffre, nei villaggi dei
dintorni non hanno neppure il denaro per un visita dal medico che costa 3-4
mila kyat (3-4 dollari). Ci hanno tolto anche la speranza». Poi prosegue
toccando un nodo nevralgico del malcontento: «I turisti sono sempre di
meno. Da due o tre anni a questa parte, in coincidenza con la
radicalizzazione dello scontro politico, i flussi sono costantemente calati
affamando ancora di più la popolazione». Tassisti, cuochi per caso lungo i
marciapiedi, venditori di cianfrusaglie, agenti di turismo improvvisati e
pedalatori da competizione alla guida di portantine per coppie sono il
panorama che ogni giorno affolla le strade di città e luoghi di interesse per
sbarcare il lunario. Si capisce bene, dunque, perché il già misero conto delle
presenze, 200mila turisti nel 2004 (7.000 gli italiani), di cui il 60%
proveniente dall’Asia, abbia creato ancora più miseria con i bruschi cali fatti
registrare negli ultimi quattro anni. E pensare che un luogo come Bagan,
quest’immensa distesa di templi con un millennio di vita che spuntano dalla
piana come spighe di frumento, raccoglierebbe lo sguardo di qualche
milione di persone se solo fosse in Europa. In Myanmar un insegnante
guadagna 30.000 kyat al mese (30 dollari), chi è fortunato può arrivare a
guadagnarne 2.000 al giorno arrabattandosi con qualche lavoro, i più vivono
con 500 kyat in un Paese in cui, tanto per offrire un’idea, una bottiglia
d’acqua ne costa 200 e un piatto di noodle 400. «Quali motivazioni può
avere un docente che fatica ad arrivare a fine mese? Ovviamente i più
s’impegnano il minimo indispensabile e se qualche alunno non marcia al
passo ecco che spuntano le lezioni private per integrare il reddito.
D’altronde, cos’altro ci si può aspettare?» sbotta un giovane autista che
percorre la tratta da Nyaung U (il villaggio più vicino ai templi di Bagan) a
Monte Popa. Si passa le mani tra i capelli e sputa betel quasi in un gesto di
stizza. «C’è tantissima miseria e veniamo continuamente tartassati dai
governanti. Guardi questi rudimentali caselli sulle strade: chiedono 200 kyat
per ogni passaggio allo scopo di migliorare la strada. Ma la strada è in
pessime condizioni, ci sono solo chiazze di catrame a coprire qualche buca.
It’s funny, it’s funny…». Poi aggiunge «Il regime si è arricchito e ha svenduto
il Paese alla Cina. Abbiamo petrolio, gas naturale, pietre preziose ma ormai
non controlliamo più niente. Viviamo una seconda colonizzazione».
Nel caos di Mandalay, una delle città simbolo del buddhismo theravada e
delle proteste del 2007, il clima è elettrico. Alla Mahahumi Paya, dove è
contenuto uno dei Buddha più venerati, capita di incontrare schiere di
poliziotti a presidiare tutti gli angoli strategici dell’immensa pagoda. Motivo?
Uno dei massimi vertici del regime militare (qualcuno sussurra lo stesso
Than Shwe) è venuto a venerare la statua del Buddha, con codazzo di
luogotenenti-fotografi che lo immortalano, come estremo tentativo di
blandire il popolo a cui si può toccare tutto, tranne la propria fede religiosa.
Qualche isolato più in là c’è l’abitazione dove vivono i Moustache Brothers,
la compagnia teatrale che con i suoi spettacoli irriverenti e la farsa si prende
gioco dei militari. Par Par Law è stato arrestato tre volte, si è fatto cinque
anni e mezzo di lavori forzati a Myitkyina poi è stato liberato dopo una
poderosa campagna internazionale di sensibilizzazione. Aveva ironizzato
sulla dittatura. Non si può. Incontriamo suo fratello Lu Maw poco prima dello
spettacolo che i Moustache Brothers tengono ogni sera nel minipalco
improvvisato dentro casa. E’ l’unico luogo dove possono ancora esercitare il
mestiere; fuori dalla porta agenti in borghese sorvegliano ventiquattro ore al
giorno i loro movimenti. Per questo il pubblico è composto solo da stranieri,
troppo rischioso per un birmano essere associato a quel luogo di eversione.
Parla a ruota libera, senza paura di apparire, a differenza degli altri
interlocutori terrorizzati dalle possibili conseguenze. «La situazione è
sempre peggiore – attacca il 58enne Lu Maw lisciandosi i baffoni – e la
promessa di libere elezioni è uno specchietto per allodole». Nemmeno il
pressing delle diplomazie americana, internazionale e dell’Asean che si
sono attivate chiedendo «elezioni libere, giuste e oneste» sortirà alcun
effetto, secondo il comico, perché «la Cina ha troppi interessi nel nostro
Paese». «La gente soffre – prosegue –, l’Aids sta diventando una piaga
diffusa perché molte donne sono costrette, alcune anche dalle proprie
famiglie, a prostituirsi per tirare su qualche kyat». Nello spettacolo, che
unisce politica e danze della tradizione birmana, si sprecano le invettive
contro il regime paragonato alla mafia: «Anche l’istruzione è diventata un
affare per ricchi, solo i figli dei militari o dei businessman collusi con il potere
possono permettersela». Ma alla fine c’è spazio per un sorriso: «Salutatemi
il mio amico Dario Fo e continuate a parlare della Birmania. E’ l’unica
speranza che abbiamo».
Simone Casalini
Gara di bocceAssociazione sportiva dilettantistica Società Bocciofila Toblino Valle dei Laghi
Il giorno 07 Agosto 2010 la Società Bocciofila Toblino Valle dei Laghi ha
organizzato sui campi di bocce di Lagolo, una gara di bocce a terne a
sorteggio aperta a tutti i soci, simpatizzanti, amici e turisti, sponsorizzata
dalla Distilleria PISONI di Pergolese.
A detta gara hanno partecipato nr. 24 terne a sorteggio composte da nr. 2
uomini e nr. 1 donna (adulti) per un totale di nr. 72 persone + nr. 4 terne
composte da ragazzi di età compresa tra i 10 e i 15 anni che fanno parte del
Settore Giovanile della Bocciofila di Toblino, per un totale di 12 ragazzi (sia
ragazzi che ragazze), a tale proposito è giusto puntualizzare che detta
società bocciofila è da circa 2 anni che lavora con il settore giovanile e con le
scuole e nella propria squadra giovanile fanno parte circa 20 ragazzi
residenti nella Valle dei Laghi (allenatore e responsabile settore giovanile
MAZZILLI Vito, affiancato anche dal Presidente della Società Bocciofila
ZUCCATTI Marco).
Per tornare sulla gara agonistica, la stessa è stata vinta dalla terna
composta dal Vice Presidente della Società GRAZIOLA Stefano, TOMASI
Roberto e TOLOTTI Gemma, per i giovani la gara è stata vinta da MAZZILLI
Luca, SOMMADOSSI Daniele e BEATRICI Elisa.
Alle premiazioni erano presenti anche il Sindaco di Cavedine TRAVAGLIA
Renzo, il Sindaco di Lasino SIMONETTI Eugenio, il Consigliere Comunale
di Calavino TRAVAGLIA Pierino e GIOVANNAZZI Nerio, i quali hanno
premiato i migliori piazzamenti a detta gara (le prime otto terne per quanto
riguarda la gara adulti e le prime due terne per quanto riguarda la gara
giovani, inoltre è stata premiata come migliore giocatrice della gara
giovanile BEATRICI Luana). Alle premiazioni vi era anche presente il signor
PISONI Arrigo responsabile della sopra indicata distilleria, durante dette
premiazioni è stato fatto un minuto di raccoglimento per il ricordo di PISONI
Vittorio e PISONI Luca, rispettivamente fratello e figlio di PISONI Arrigo,
scomparsi improvvisamente nell'anno 2010. A tale proposito è giusto
segnalare che PISONI Vittorio è stato uno degli ideatori insieme alla Società
Bocciofila della gara in questione.
Si ringraziano tutti quelli che hanno aderito alla buona riuscita della
manifestazione.
Ricevuto da
IL PRESIDENTE
Zuccatti Marco
2010estate
n. 02S
notiziamo le associazioni si raccontano
. . .si delibera orari e numeri utili . cultura, cronaca e curiosità notiziamo le associazioni si raccontano
. . .si delibera orari e numeri utili . cultura, cronaca e curiosità
GirovagandoRicevo e pubblico il racconto del viaggio in Birmania di Giada e Simone
Ci sono dei luoghi in cui la storia non dà tregua. E si trasforma in un fantasma
di carne e ossa che plasma la sua sete di potere spargendo il seme del
terrore. Il Myanmar è un ossimoro: non fa sconti e non lascia illusioni. Le sue
voci più profonde sono un coro sommesso di disprezzo per il regime militare
guidato dal generalissimo Than Shwe, che promette elezioni farsa nel 2010
a cui nessuno crede. Basta percorrerla l’ex Birmania. Basta sondare i suoi
umori più popolari, esplorare le classi sociali, muoversi tra le differenti etnie
(dalla bamar, predominante, alla shan, dai kachin ai chin per arrivare ai
riottosi mon e karen). Basta fermarsi ad ascoltare nei crocicchi, in mezzo
alla polvere, nei segreti spazi di un monastero, nelle afone distese di riso o
nel sedile posteriore di un taxi facendo i ventriloqui. Il popolo birmano è
fiaccato dalla dittatura, inseguito dagli spettri, minacciato dai lavori forzati e
dalle detenzioni estenuanti eppure non abbandona il campo. «Pronto a
nuove mobilitazioni e proteste» assicura un giovane monaco buddhista di
24 anni, residente in uno dei monasteri più importanti di Yangon (ex
Rangoon), capitale fino al 2006 prima del trasferimento, deciso a mezza
strada tra superstizione e realpolitik, nel villaggio di Naypyidaw che ora
conta 300 mila abitanti. «Nessuno ha fiducia nella scadenza elettorale del
2010, nessuno. Dubito persino che si terranno delle elezioni, ma se così
fosse sarà una farsa per dare legittimazione al regime di Than Shwe. Allora
ci saranno nuove manifestazioni» profetizza il monaco raccogliendo
l’assenso di compagni e superiori. E rievocando la rivoluzione dello
zafferano di appena due anni fa racconta: «Io c’ero, sorreggevo una
bandiera e scandivo gli slogan. Ad un certo punto ho visto un militare che ha
alzato la pistola, preso la mira e sparato. Voleva uccidermi, ma ha colpito ad
un braccio un altro monaco che mi ha fatto da involontario scudo. A seguito
di quelle proteste i militari hanno ammazzato a sangue freddo 2.700
monaci. Sono fuggito da Mandalay, la mia città di origine, e sono rimasto per
sei mesi nella foresta. A meditare. Sono tornato quando le acque si erano
quietate».
Dai monasteri, anima delle rivolte, alla strada, dal nord al sud del Paese i
birmani esprimono solo un sentimento: la rabbia. «Guardi qui» si agita un
tassista di origine pakistana e di fede musulmana mentre muoviamo verso
Bago, «la vede questa diramazione? E’ l’autostrada diretta per Naypyidaw,
costruita in quattro e quattr’otto. L’unica arteria illuminata di notte». Già, la
luce. Da queste parte è quasi un miracolo nel senso che insegue con
persistenza gli alti comandi militari ovunque essi si spostino mentre per il
resto della popolazione l’energia elettrica viene erogata 10-12 ore al giorno
con frequentissimi black-out. «La gente ricca lo è sempre di più, quella
povera anche» riassume un altro tassista deluso, l’unico che prova a
credere in un cambiamento. «Nel 2010 succederà qualcosa, può essere la
volta buona». Poi, allo stop imposto dal semaforo, precipita nel silenzio per
paura che qualche automobilista ascolti le sue critiche e lo sguardo si perde
nella fatiscente e affascinante Chinatown dove il Sule Paya – monumento
nazionale del buddhismo – convive pacifico con una chiesa cattolica, una
sinagoga che dà ospitalità alle otto famiglie ebraiche rimaste nel Paese, due
moschee e tre templi indù. Un retaggio antico, la convivenza, di cui è inutile
stupirsi. E che testimonia l’acquisizione consolidata di una cultura della
convivenza. Così se si fa un salto a curiosare in sinagoga, capita che il
negoziante musulmano di fronte faccia strada ai visitatori aprendo i lucchetti
del cancello. In University Road, dove Aung San Suu Kyi risiede agli arresti
domiciliari, si affastellano l’una sull’altra le ambasciate e le ville dei
diplomatici. Il quartier generale americano si trova qualche centinaio di metri
prima dell’abitazione di San Suu Kyi ma la strada, ad un certo punto, sbatte
contro un posto di blocco e un cartello «Restricted area». Troppa curiosità,
troppa popolarità: la junta non ha gradito e ha preso le contromisure per
ridurre il traffico che accarezza la casa-simbolo della privazione birmana. E
a corredo c’è pure la nuova Costituzione voluta dai militari che esclude de
facto la leader dell’opposizione – che in realtà stravinse le elezioni del 1990
– perché non si può candidare chi è stato o è sposato con uno straniero (il
marito di San Suu Kyi era inglese). A Kalaw, 400 e rotti chilometri a nord di
Yangon in direzione del lago Inle, gli umori non cambiano. «Siamo come un
uccello senza ali» sintetizza un giovane che accompagna i viaggiatori zaino
in spalla nei villaggi delle colline circostanti o in trekking fino a Nyaungshwe.
«Per un passaporto ci vogliono 300 dollari e non è così semplice lasciare il
Paese» prosegue, «In pochi possono permetterselo, quindi siamo chiusi
qua dentro incapaci di volare e senza libertà. La gente soffre, nei villaggi dei
dintorni non hanno neppure il denaro per un visita dal medico che costa 3-4
mila kyat (3-4 dollari). Ci hanno tolto anche la speranza». Poi prosegue
toccando un nodo nevralgico del malcontento: «I turisti sono sempre di
meno. Da due o tre anni a questa parte, in coincidenza con la
radicalizzazione dello scontro politico, i flussi sono costantemente calati
affamando ancora di più la popolazione». Tassisti, cuochi per caso lungo i
marciapiedi, venditori di cianfrusaglie, agenti di turismo improvvisati e
pedalatori da competizione alla guida di portantine per coppie sono il
panorama che ogni giorno affolla le strade di città e luoghi di interesse per
sbarcare il lunario. Si capisce bene, dunque, perché il già misero conto delle
presenze, 200mila turisti nel 2004 (7.000 gli italiani), di cui il 60%
proveniente dall’Asia, abbia creato ancora più miseria con i bruschi cali fatti
registrare negli ultimi quattro anni. E pensare che un luogo come Bagan,
quest’immensa distesa di templi con un millennio di vita che spuntano dalla
piana come spighe di frumento, raccoglierebbe lo sguardo di qualche
milione di persone se solo fosse in Europa. In Myanmar un insegnante
guadagna 30.000 kyat al mese (30 dollari), chi è fortunato può arrivare a
guadagnarne 2.000 al giorno arrabattandosi con qualche lavoro, i più vivono
con 500 kyat in un Paese in cui, tanto per offrire un’idea, una bottiglia
d’acqua ne costa 200 e un piatto di noodle 400. «Quali motivazioni può
avere un docente che fatica ad arrivare a fine mese? Ovviamente i più
s’impegnano il minimo indispensabile e se qualche alunno non marcia al
passo ecco che spuntano le lezioni private per integrare il reddito.
D’altronde, cos’altro ci si può aspettare?» sbotta un giovane autista che
percorre la tratta da Nyaung U (il villaggio più vicino ai templi di Bagan) a
Monte Popa. Si passa le mani tra i capelli e sputa betel quasi in un gesto di
stizza. «C’è tantissima miseria e veniamo continuamente tartassati dai
governanti. Guardi questi rudimentali caselli sulle strade: chiedono 200 kyat
per ogni passaggio allo scopo di migliorare la strada. Ma la strada è in
pessime condizioni, ci sono solo chiazze di catrame a coprire qualche buca.
It’s funny, it’s funny…». Poi aggiunge «Il regime si è arricchito e ha svenduto
il Paese alla Cina. Abbiamo petrolio, gas naturale, pietre preziose ma ormai
non controlliamo più niente. Viviamo una seconda colonizzazione».
Nel caos di Mandalay, una delle città simbolo del buddhismo theravada e
delle proteste del 2007, il clima è elettrico. Alla Mahahumi Paya, dove è
contenuto uno dei Buddha più venerati, capita di incontrare schiere di
poliziotti a presidiare tutti gli angoli strategici dell’immensa pagoda. Motivo?
Uno dei massimi vertici del regime militare (qualcuno sussurra lo stesso
Than Shwe) è venuto a venerare la statua del Buddha, con codazzo di
luogotenenti-fotografi che lo immortalano, come estremo tentativo di
blandire il popolo a cui si può toccare tutto, tranne la propria fede religiosa.
Qualche isolato più in là c’è l’abitazione dove vivono i Moustache Brothers,
la compagnia teatrale che con i suoi spettacoli irriverenti e la farsa si prende
gioco dei militari. Par Par Law è stato arrestato tre volte, si è fatto cinque
anni e mezzo di lavori forzati a Myitkyina poi è stato liberato dopo una
poderosa campagna internazionale di sensibilizzazione. Aveva ironizzato
sulla dittatura. Non si può. Incontriamo suo fratello Lu Maw poco prima dello
spettacolo che i Moustache Brothers tengono ogni sera nel minipalco
improvvisato dentro casa. E’ l’unico luogo dove possono ancora esercitare il
mestiere; fuori dalla porta agenti in borghese sorvegliano ventiquattro ore al
giorno i loro movimenti. Per questo il pubblico è composto solo da stranieri,
troppo rischioso per un birmano essere associato a quel luogo di eversione.
Parla a ruota libera, senza paura di apparire, a differenza degli altri
interlocutori terrorizzati dalle possibili conseguenze. «La situazione è
sempre peggiore – attacca il 58enne Lu Maw lisciandosi i baffoni – e la
promessa di libere elezioni è uno specchietto per allodole». Nemmeno il
pressing delle diplomazie americana, internazionale e dell’Asean che si
sono attivate chiedendo «elezioni libere, giuste e oneste» sortirà alcun
effetto, secondo il comico, perché «la Cina ha troppi interessi nel nostro
Paese». «La gente soffre – prosegue –, l’Aids sta diventando una piaga
diffusa perché molte donne sono costrette, alcune anche dalle proprie
famiglie, a prostituirsi per tirare su qualche kyat». Nello spettacolo, che
unisce politica e danze della tradizione birmana, si sprecano le invettive
contro il regime paragonato alla mafia: «Anche l’istruzione è diventata un
affare per ricchi, solo i figli dei militari o dei businessman collusi con il potere
possono permettersela». Ma alla fine c’è spazio per un sorriso: «Salutatemi
il mio amico Dario Fo e continuate a parlare della Birmania. E’ l’unica
speranza che abbiamo».
Simone Casalini
Gara di bocceAssociazione sportiva dilettantistica Società Bocciofila Toblino Valle dei Laghi
Il giorno 07 Agosto 2010 la Società Bocciofila Toblino Valle dei Laghi ha
organizzato sui campi di bocce di Lagolo, una gara di bocce a terne a
sorteggio aperta a tutti i soci, simpatizzanti, amici e turisti, sponsorizzata
dalla Distilleria PISONI di Pergolese.
A detta gara hanno partecipato nr. 24 terne a sorteggio composte da nr. 2
uomini e nr. 1 donna (adulti) per un totale di nr. 72 persone + nr. 4 terne
composte da ragazzi di età compresa tra i 10 e i 15 anni che fanno parte del
Settore Giovanile della Bocciofila di Toblino, per un totale di 12 ragazzi (sia
ragazzi che ragazze), a tale proposito è giusto puntualizzare che detta
società bocciofila è da circa 2 anni che lavora con il settore giovanile e con le
scuole e nella propria squadra giovanile fanno parte circa 20 ragazzi
residenti nella Valle dei Laghi (allenatore e responsabile settore giovanile
MAZZILLI Vito, affiancato anche dal Presidente della Società Bocciofila
ZUCCATTI Marco).
Per tornare sulla gara agonistica, la stessa è stata vinta dalla terna
composta dal Vice Presidente della Società GRAZIOLA Stefano, TOMASI
Roberto e TOLOTTI Gemma, per i giovani la gara è stata vinta da MAZZILLI
Luca, SOMMADOSSI Daniele e BEATRICI Elisa.
Alle premiazioni erano presenti anche il Sindaco di Cavedine TRAVAGLIA
Renzo, il Sindaco di Lasino SIMONETTI Eugenio, il Consigliere Comunale
di Calavino TRAVAGLIA Pierino e GIOVANNAZZI Nerio, i quali hanno
premiato i migliori piazzamenti a detta gara (le prime otto terne per quanto
riguarda la gara adulti e le prime due terne per quanto riguarda la gara
giovani, inoltre è stata premiata come migliore giocatrice della gara
giovanile BEATRICI Luana). Alle premiazioni vi era anche presente il signor
PISONI Arrigo responsabile della sopra indicata distilleria, durante dette
premiazioni è stato fatto un minuto di raccoglimento per il ricordo di PISONI
Vittorio e PISONI Luca, rispettivamente fratello e figlio di PISONI Arrigo,
scomparsi improvvisamente nell'anno 2010. A tale proposito è giusto
segnalare che PISONI Vittorio è stato uno degli ideatori insieme alla Società
Bocciofila della gara in questione.
Si ringraziano tutti quelli che hanno aderito alla buona riuscita della
manifestazione.
Ricevuto da
IL PRESIDENTE
Zuccatti Marco
notiziamo .le associazioni si raccontano
. . .si delibera orari e numeri utili cultura, cronaca e curiosità
notiziamo .le associazioni si raccontano
. . .si delibera orari e numeri utili cultura, cronaca e curiosità
2010estate
n. 02S
Piante aromaticheDragoncello - Artemisia dracunculus -
E' innanzitutto necessario fare una distinzione fra il vero
dragoncello francese o estragone, non presente in natura
e dal sapore delicato largamente utilizzato in cucina, e il
dragoncello russo (artemisia dracunculoides) più
scadente, che ha foglie pallide e sapore amaro, invece
presente in natura ma usato prevalentemente in medicina.
In questo articolo vi parlerò del dragoncello francese,
pianta perenne che può raggiungere un metro di altezza. È
caratterizzata radici legnose e da fusti eretti molto
ramificati che emanano un profumo pungente molto
aromatico. Le foglie di colore verde scuro sono lunghe,
sottili e decisamente più piccole sulla sommità dei fusti.
Durante la stagione estiva appaiono dei piccoli fiori
globulosi bianchi-verdastri raggruppati in mazzetti
all'ascella delle foglie, il frutto si presenta piccolo e secco
ricoperto da una sottile pelle e contenente un unico seme
(achenio). C' è da dire che nei climi freddi la pianta non
fiorisce, né va in semenza: per questo che non si trova in
natura ma è reperibile solo nei vivai.
Coltivazione:
Amante delle zone secche e soleggiate, il dragoncello
predilige i terreni ben drenati leggeri, ricchi di materia
organica, non sopporta i ristagni e l'eccesso di umidità.
Cresce bene anche in vasi se questi sono esposti a sud.
Non richiede cure particolari, ma degenera rapidamente.
E' necessario dividerlo almeno ogni tre anni, ma è
preferibile farlo ogni anno. In inverno deve essere protetto
dal gelo: per questo bisogna tagliarlo raso terra e ripararlo
alla base con paglia o corteccia, anche se devo dire che io
lo coltivo nel mio orto ormai da 11 anni e non ha mai avuto
bisogno di nessuna protezione .
I più esperti possono sradicare una pianta dal terreno e
coltivarla in casa per tutto l'inverno. Non bisogna
comunque dimenticare che il dragoncello ha bisogno di
molta luce e che coltivarlo in un ambiente chiuso è
particolarmente difficile. La sua propagazione avviene per
divisione delle radici o talea di fusti.
Raccolta e conservazione:
Si raccolgono le sommità fiorite e le foglie dei rametti
giovani, da giugno a settembre. Per la conservazione si
tagliano i fusti prima che inizi la zona a legno e, dopo averli
raccolti in mazzi, si lasciano seccare appesi in locali
asciutti, caldi e ventilati, Se però l'operazione avviene troppo lentamente,
l'erba perde aroma, colore e spesso annerisce e deve essere quindi
scartata, E' forse più facile e consigliabile conservarlo tramite congelazione.
In medicina:
Come per tutte le aromatiche, attualmente il suo uso alimentare prevale su
quello medicinale, tuttavia è ricco di vitamina C, ha proprietà aperitive,
digestive e carminative (aiuta l’espulsione dei gas intestinali). E' indicato nei
casi di digestione difficile, aerofagia e problemi intestinali, inoltre sembra
che masticando una foglia aiuti a superare crisi di singhiozzo.
In cucina:
Questa erba dal sapore leggermente piccante e intenso che ricorda alla
lontana quello del sedano, viene usata generalmente fresca perché più
ricca di aroma.
Si usano le foglie fresche finemente tritate, possono accompagnare e
insaporire le insalate anche di pomodori freschi, la carne e il pesce alla
griglia, le uova in gelatina. Famoso è l'aceto al dragoncello, ottimo per
insaporire salse; le più note: la bernese e la tartara. Frequente è anche il
suo impiego per aromatizzare la mostarda ed inoltre per farcire omelette
delicate alle erbe.
Tra le diverse ricette in mio possesso: "pollo all'arancia e dragoncello",
"gnocchi di pane al dragoncello", "conchiglie alle erbette", "fusilli freddi al
salmone", ecc.,vi propongo la seguente:
Tartine al dragoncello:
ingredienti:
- pane a cassetta
- 200 gr. di foglie di dragoncello
- 50 gr. di burro
- 50 gr. di ricotta
- olio extravergine di oliva
- sale
procedimento:
scottate in acqua bollente le foglie di dragoncello ben pulite e lavate, quindi
scolatele, asciugatele su un canovaccio pulito, poi pestatele in un mortaio.
Lavorando con il pestello unite il burro tagliato a pezzettini e ammorbidito e
la ricotta; amalgamate il tutto con cura e insaporite con un po’ di sale,
Passate il composto al setaccio e mettetelo in frigorifero a rassodare.
Preparate i crostini tagliando il pane a cassetta in fette dello spessore di
circa 1 cm., poi tagliatele in due parti, eliminate la crosta con un coltello
affilato e tostatele in una padella unta di olio. Al momento di servire spalmate
i crostini di pane con la crema al dragoncello.
Buon appetito.
Gabriella Berlanda
Le menzogne dello specchioTempo fa mi capitò di cadere nel peggior inganno della mia vita. Complice la
mancanza di sonno che non voleva saperne di togliermi da una giornata
inutile, stavo oziosamente zigzagando in Internet quando mi imbattei in un
sito (non lo menziono per evitarvi il mio stesso dramma) che con grande
enfasi mi prometteva un incontro con gli antichi compagni di scuola: Oggi è
più facile incontrare i tuoi vecchi amici, diceva ammiccante. Cercali!
Bastava cliccare su una mappa dell’Italia divisa per Regioni e Province,
autonome e non, isole comprese, e apparivano tutte le scuole, laiche e
religiose, pubbliche e non, e tutti i collegi di ogni città fino alla più anonima
cittadina affogata nell’ultima provincia della nostra penisola.
Lì dentro c’era pure il mio collegio, la parte più nascosta della mia vita, e
chiedevano solo di introdurre il mio nome, l’anno di frequenza e la mia e-
mail. Null’altro. Non mi riuscì di resistere alla tentazione, come non so
resistere alla tentazione quotidiana di votare attraverso internet, senza
distinzione sia che si tratti di dare la mia opinione sulla scomparsa dell’orso
marsicano o sul celibato dei parroci. È così facile fare clic davanti ai grandi
dilemmi dell’attualità socio-politica e poi sentirsi in pace con sé stessi, che
quello che all’inizio era una semplice curiosità ha finito per trasformarsi in un
vizio mattiniero come il primo sorso di caffeina o la prima boccata di nicotina.
Che posso farci?: se non mando in rete la mia opinione su qualcosa non mi
riesce di mettermi in moto. Così feci, feci clic sul mio collegio e mi dimenticai
di quello che prometteva il sito.
Maledetto me e maledetto il clic che mi mise in contatto con il mio passato.
Da quel momento la mia casella postale è diventata incontinente. Tracima di
messaggi di ex compagni che non solo mi raccontano la loro vita, anche nei
dettagli più intimi, ma che, approfittando di ogni possibile occasione, mi
propongono un incontro immediato. La mia debolezza di curiosare
nell’enorme casa interattiva e virtuale che è la rete, che all’inizio sembrava
relegata nello schermo del computer, finì per trasformarsi in un perenne
incontro con vecchi compagni di scuola. Non sto ad avventurarmi nei
dettagli; dirò solo, nel caso che incorriate nella medesima tentazione, che
per affrontare l’incontro con il proprio passato nel bel mezzo di una cena o di
un pranzo con ex compagni di classe, è necessario essere fisicamente e
psicologicamente molto preparati.
Ad esempio, necessita molta memoria, che già è chiedere molto a questa
età, ma soprattutto deve essere una memoria esattamente contraria a
quella che oggi ci basta per sopravvivere. In quelle occasioni hai soprattutto
bisogno di una memoria priva di censure freudiane e disposta a
fronteggiarsi con i dettagli più soffocanti del tuo passato. Mettilo in conto
prima di fare allegramente clic su internet perché lì, durante la cena, uscirà,
con la tipica crudeltà che solo gli ex compagni di scuola hanno, tutto quello
che, del tuo passato, hai sempre voluto dimenticare. Iniziando dal tuo
soprannome infamante, caccola, passando per quella volta che ti
beccarono mentre rubavi un grappolo d’uva e ti svergognarono,
inginocchiato e con i moccichi al naso, davanti a tutto il collegio
sghignazzante, fino a quel tuo maniacale modo di pettinarti con la riga a
destra come Cary Grant.
Non parliamo poi di tutte le nuove malattie che puoi beccarti in una riunione
di ex compagni di classe. Sono di ogni varietà possibile, sempre mortali, e ti
possono contagiare al solo nominarne i sintomi. Ogni volta che un ex
compagno di collegio mi raccontava l’andamento clinico della sua ultima
infermità, ed era quello che tutti raccontavano continuamente e con i
dettagli più morbosi, mi sorprendevo a chiedermi: “Ma anch’io…!”.
C’è una conseguenza dell’incontro con il tuo passato che può essere invece
interessante, se vogliamo vederla al positivo: una sorta di terapia contro
l’eccesso di autostima, contro l’ego smisurato, l’io grasso tipico della mia
tronfia generazione. In questo caso, forse solo in questo caso, tali incontri
possono trasformarsi in efficaci. Anzi, potrebbero essere considerati di
pubblica utilità, perché non sai il vecchio, il rugoso, di scarso udito e pieno
d’acciacchi che sei finché non ti vedrai riflesso nell’implacabile specchio
della tua classe. Una volta lessi l’articolo nel quale un famoso opinionista
parlava dell’addomesticamento dello specchio del bagno. Mentre ti ci sbirci
durante la rasatura mattutina non noti il passaggio del tempo perché
continui a compararti con l’immagine insaponata del giorno precedente e
non hai maniera di misurare l’evoluzione della tua decadenza fisica. Così,
quando mi vidi crudelmente riflesso nell’espressione da salice piangente
dei visi dei miei ex compagni di collegio seppi che ero esattamente come
loro e non come mi diceva il mio caro e bugiardo specchio del bagno, un
oggetto falso e senza memoria al quale fin da ora, giuro, non presterò più la
minima attenzione.
Graziano Zambarda
Ricerca dei dispersiEsercitazione di protezione civile per la ricerca di dispersi
Domenica 14 marzo 2010, si è svolta a Lasino un’imponente esercitazione
di ricerca persone in Valle di Cavedine. Il teatro dell’esercitazione si
estendeva su una superficie di sessanta ettari circa di vigneti e bosco
compreso tra la località S. Siro a Lasino e l’abitato di Pergolese. Alla
manovra organizzata dai Vigili del Fuoco Volontari di Lasino, hanno preso
parte i Corpi di Cavedine, Calavino, Padergnone, assieme alle unità cinofile
della Scuola Provinciale Cani da Ricerca e Catastrofe, per un totale di
settanta persone e sette unità cinofile. Il tema dell’esercitazione era la
ricerca di sette dispersi, ma soprattutto la conoscenza del territorio, mai
visionato prima d’ora, da parte delle unità cinofile che erano coordinate dal
direttore della Scuola Alberto Bertocchi e dal responsabile Alessandro
Dalvit. Ogni squadra era supportata dai vigili del fuoco volontari locali
coordinati dal Comandante di Lasino Sergio Pisoni e dal vice Giorgio
Danielli. L’occasione è stata molto importante per tutte le forze intervenute,
perché ha permesso di conoscere e sperimentare sul campo i metodi di
ricerca delle unità cinofile, oltre che per creare quelle necessarie sinergie fra
le varie componenti del soccorso chiamate a intervenire in caso di ricerca di
persone disperse. Nel dettaglio l’esercitazione è iniziata con un breve
briefing, durante il quale è stato spiegato come “lavora” un cane da ricerca di
superficie con il suo conduttore, e quale comportamento devono tenere i
restanti componenti della squadra da ricerca. In seguito l’area di manovra è
stata suddivisa in sette reticoli, all’interno dei quali sarebbero andate a
operare le squadre composte da un cane con il suo conduttore, due
volontari della scuola cani da ricerca e catastrofe e cinque vigili del fuoco
della valle, indispensabili per la conoscenza dei luoghi e per portare con i
fuoristrada le unità nelle aree d’intervento. La ricerca ha avuto termine una
volta che tutte le squadre hanno segnalato di avere completato la
perlustrazione dell’area assegnata (le stesse erano dotate di apparati GPS
e quindi conoscevano il perimetro di ricerca), e non prima del ritrovamento
del figurante. Una volta completata la ricerca, tutti i volontari sono rientrati
alla base allestita presso la caserma dei VVF volontari di Lasino, dove è
stato fatto il punto dell’esercitazione. Si è quindi visionato il percorso
effettuato dalle diverse unità durante la ricerca, sovrapponendo la
registrazione del tracciato ottenuto con gli strumenti GPS e la cartografia del
luogo, per essere certi che effettivamente tutte le zone erano state
perlustrate a dovere. Tutti i partecipanti, infine, si sono ritrovati nella sede
del gruppo alpini di Lasino per degustare il pranzo preparato dalle penne
nere guidati dal capogruppo Carlo Danielli.
E’ intervenuto alla manifestazione, per visionare sul campo il lavoro della
Scuola Provinciale Cani da Ricerca e Catastrofe e dei Vigili del Fuoco
Volontari, l’ing. Raffaele De Col, responsabile del Dipartimento Protezione
Civile della Provincia Autonoma di Trento, che si è congratulato con i
partecipanti per l’ottimo lavoro svolto.
Ilaria Robba
notiziamo .le associazioni si raccontano
. . .si delibera orari e numeri utili cultura, cronaca e curiosità
notiziamo .le associazioni si raccontano
. . .si delibera orari e numeri utili cultura, cronaca e curiosità
2010estate
n. 02S
Piante aromaticheDragoncello - Artemisia dracunculus -
E' innanzitutto necessario fare una distinzione fra il vero
dragoncello francese o estragone, non presente in natura
e dal sapore delicato largamente utilizzato in cucina, e il
dragoncello russo (artemisia dracunculoides) più
scadente, che ha foglie pallide e sapore amaro, invece
presente in natura ma usato prevalentemente in medicina.
In questo articolo vi parlerò del dragoncello francese,
pianta perenne che può raggiungere un metro di altezza. È
caratterizzata radici legnose e da fusti eretti molto
ramificati che emanano un profumo pungente molto
aromatico. Le foglie di colore verde scuro sono lunghe,
sottili e decisamente più piccole sulla sommità dei fusti.
Durante la stagione estiva appaiono dei piccoli fiori
globulosi bianchi-verdastri raggruppati in mazzetti
all'ascella delle foglie, il frutto si presenta piccolo e secco
ricoperto da una sottile pelle e contenente un unico seme
(achenio). C' è da dire che nei climi freddi la pianta non
fiorisce, né va in semenza: per questo che non si trova in
natura ma è reperibile solo nei vivai.
Coltivazione:
Amante delle zone secche e soleggiate, il dragoncello
predilige i terreni ben drenati leggeri, ricchi di materia
organica, non sopporta i ristagni e l'eccesso di umidità.
Cresce bene anche in vasi se questi sono esposti a sud.
Non richiede cure particolari, ma degenera rapidamente.
E' necessario dividerlo almeno ogni tre anni, ma è
preferibile farlo ogni anno. In inverno deve essere protetto
dal gelo: per questo bisogna tagliarlo raso terra e ripararlo
alla base con paglia o corteccia, anche se devo dire che io
lo coltivo nel mio orto ormai da 11 anni e non ha mai avuto
bisogno di nessuna protezione .
I più esperti possono sradicare una pianta dal terreno e
coltivarla in casa per tutto l'inverno. Non bisogna
comunque dimenticare che il dragoncello ha bisogno di
molta luce e che coltivarlo in un ambiente chiuso è
particolarmente difficile. La sua propagazione avviene per
divisione delle radici o talea di fusti.
Raccolta e conservazione:
Si raccolgono le sommità fiorite e le foglie dei rametti
giovani, da giugno a settembre. Per la conservazione si
tagliano i fusti prima che inizi la zona a legno e, dopo averli
raccolti in mazzi, si lasciano seccare appesi in locali
asciutti, caldi e ventilati, Se però l'operazione avviene troppo lentamente,
l'erba perde aroma, colore e spesso annerisce e deve essere quindi
scartata, E' forse più facile e consigliabile conservarlo tramite congelazione.
In medicina:
Come per tutte le aromatiche, attualmente il suo uso alimentare prevale su
quello medicinale, tuttavia è ricco di vitamina C, ha proprietà aperitive,
digestive e carminative (aiuta l’espulsione dei gas intestinali). E' indicato nei
casi di digestione difficile, aerofagia e problemi intestinali, inoltre sembra
che masticando una foglia aiuti a superare crisi di singhiozzo.
In cucina:
Questa erba dal sapore leggermente piccante e intenso che ricorda alla
lontana quello del sedano, viene usata generalmente fresca perché più
ricca di aroma.
Si usano le foglie fresche finemente tritate, possono accompagnare e
insaporire le insalate anche di pomodori freschi, la carne e il pesce alla
griglia, le uova in gelatina. Famoso è l'aceto al dragoncello, ottimo per
insaporire salse; le più note: la bernese e la tartara. Frequente è anche il
suo impiego per aromatizzare la mostarda ed inoltre per farcire omelette
delicate alle erbe.
Tra le diverse ricette in mio possesso: "pollo all'arancia e dragoncello",
"gnocchi di pane al dragoncello", "conchiglie alle erbette", "fusilli freddi al
salmone", ecc.,vi propongo la seguente:
Tartine al dragoncello:
ingredienti:
- pane a cassetta
- 200 gr. di foglie di dragoncello
- 50 gr. di burro
- 50 gr. di ricotta
- olio extravergine di oliva
- sale
procedimento:
scottate in acqua bollente le foglie di dragoncello ben pulite e lavate, quindi
scolatele, asciugatele su un canovaccio pulito, poi pestatele in un mortaio.
Lavorando con il pestello unite il burro tagliato a pezzettini e ammorbidito e
la ricotta; amalgamate il tutto con cura e insaporite con un po’ di sale,
Passate il composto al setaccio e mettetelo in frigorifero a rassodare.
Preparate i crostini tagliando il pane a cassetta in fette dello spessore di
circa 1 cm., poi tagliatele in due parti, eliminate la crosta con un coltello
affilato e tostatele in una padella unta di olio. Al momento di servire spalmate
i crostini di pane con la crema al dragoncello.
Buon appetito.
Gabriella Berlanda
Le menzogne dello specchioTempo fa mi capitò di cadere nel peggior inganno della mia vita. Complice la
mancanza di sonno che non voleva saperne di togliermi da una giornata
inutile, stavo oziosamente zigzagando in Internet quando mi imbattei in un
sito (non lo menziono per evitarvi il mio stesso dramma) che con grande
enfasi mi prometteva un incontro con gli antichi compagni di scuola: Oggi è
più facile incontrare i tuoi vecchi amici, diceva ammiccante. Cercali!
Bastava cliccare su una mappa dell’Italia divisa per Regioni e Province,
autonome e non, isole comprese, e apparivano tutte le scuole, laiche e
religiose, pubbliche e non, e tutti i collegi di ogni città fino alla più anonima
cittadina affogata nell’ultima provincia della nostra penisola.
Lì dentro c’era pure il mio collegio, la parte più nascosta della mia vita, e
chiedevano solo di introdurre il mio nome, l’anno di frequenza e la mia e-
mail. Null’altro. Non mi riuscì di resistere alla tentazione, come non so
resistere alla tentazione quotidiana di votare attraverso internet, senza
distinzione sia che si tratti di dare la mia opinione sulla scomparsa dell’orso
marsicano o sul celibato dei parroci. È così facile fare clic davanti ai grandi
dilemmi dell’attualità socio-politica e poi sentirsi in pace con sé stessi, che
quello che all’inizio era una semplice curiosità ha finito per trasformarsi in un
vizio mattiniero come il primo sorso di caffeina o la prima boccata di nicotina.
Che posso farci?: se non mando in rete la mia opinione su qualcosa non mi
riesce di mettermi in moto. Così feci, feci clic sul mio collegio e mi dimenticai
di quello che prometteva il sito.
Maledetto me e maledetto il clic che mi mise in contatto con il mio passato.
Da quel momento la mia casella postale è diventata incontinente. Tracima di
messaggi di ex compagni che non solo mi raccontano la loro vita, anche nei
dettagli più intimi, ma che, approfittando di ogni possibile occasione, mi
propongono un incontro immediato. La mia debolezza di curiosare
nell’enorme casa interattiva e virtuale che è la rete, che all’inizio sembrava
relegata nello schermo del computer, finì per trasformarsi in un perenne
incontro con vecchi compagni di scuola. Non sto ad avventurarmi nei
dettagli; dirò solo, nel caso che incorriate nella medesima tentazione, che
per affrontare l’incontro con il proprio passato nel bel mezzo di una cena o di
un pranzo con ex compagni di classe, è necessario essere fisicamente e
psicologicamente molto preparati.
Ad esempio, necessita molta memoria, che già è chiedere molto a questa
età, ma soprattutto deve essere una memoria esattamente contraria a
quella che oggi ci basta per sopravvivere. In quelle occasioni hai soprattutto
bisogno di una memoria priva di censure freudiane e disposta a
fronteggiarsi con i dettagli più soffocanti del tuo passato. Mettilo in conto
prima di fare allegramente clic su internet perché lì, durante la cena, uscirà,
con la tipica crudeltà che solo gli ex compagni di scuola hanno, tutto quello
che, del tuo passato, hai sempre voluto dimenticare. Iniziando dal tuo
soprannome infamante, caccola, passando per quella volta che ti
beccarono mentre rubavi un grappolo d’uva e ti svergognarono,
inginocchiato e con i moccichi al naso, davanti a tutto il collegio
sghignazzante, fino a quel tuo maniacale modo di pettinarti con la riga a
destra come Cary Grant.
Non parliamo poi di tutte le nuove malattie che puoi beccarti in una riunione
di ex compagni di classe. Sono di ogni varietà possibile, sempre mortali, e ti
possono contagiare al solo nominarne i sintomi. Ogni volta che un ex
compagno di collegio mi raccontava l’andamento clinico della sua ultima
infermità, ed era quello che tutti raccontavano continuamente e con i
dettagli più morbosi, mi sorprendevo a chiedermi: “Ma anch’io…!”.
C’è una conseguenza dell’incontro con il tuo passato che può essere invece
interessante, se vogliamo vederla al positivo: una sorta di terapia contro
l’eccesso di autostima, contro l’ego smisurato, l’io grasso tipico della mia
tronfia generazione. In questo caso, forse solo in questo caso, tali incontri
possono trasformarsi in efficaci. Anzi, potrebbero essere considerati di
pubblica utilità, perché non sai il vecchio, il rugoso, di scarso udito e pieno
d’acciacchi che sei finché non ti vedrai riflesso nell’implacabile specchio
della tua classe. Una volta lessi l’articolo nel quale un famoso opinionista
parlava dell’addomesticamento dello specchio del bagno. Mentre ti ci sbirci
durante la rasatura mattutina non noti il passaggio del tempo perché
continui a compararti con l’immagine insaponata del giorno precedente e
non hai maniera di misurare l’evoluzione della tua decadenza fisica. Così,
quando mi vidi crudelmente riflesso nell’espressione da salice piangente
dei visi dei miei ex compagni di collegio seppi che ero esattamente come
loro e non come mi diceva il mio caro e bugiardo specchio del bagno, un
oggetto falso e senza memoria al quale fin da ora, giuro, non presterò più la
minima attenzione.
Graziano Zambarda
Ricerca dei dispersiEsercitazione di protezione civile per la ricerca di dispersi
Domenica 14 marzo 2010, si è svolta a Lasino un’imponente esercitazione
di ricerca persone in Valle di Cavedine. Il teatro dell’esercitazione si
estendeva su una superficie di sessanta ettari circa di vigneti e bosco
compreso tra la località S. Siro a Lasino e l’abitato di Pergolese. Alla
manovra organizzata dai Vigili del Fuoco Volontari di Lasino, hanno preso
parte i Corpi di Cavedine, Calavino, Padergnone, assieme alle unità cinofile
della Scuola Provinciale Cani da Ricerca e Catastrofe, per un totale di
settanta persone e sette unità cinofile. Il tema dell’esercitazione era la
ricerca di sette dispersi, ma soprattutto la conoscenza del territorio, mai
visionato prima d’ora, da parte delle unità cinofile che erano coordinate dal
direttore della Scuola Alberto Bertocchi e dal responsabile Alessandro
Dalvit. Ogni squadra era supportata dai vigili del fuoco volontari locali
coordinati dal Comandante di Lasino Sergio Pisoni e dal vice Giorgio
Danielli. L’occasione è stata molto importante per tutte le forze intervenute,
perché ha permesso di conoscere e sperimentare sul campo i metodi di
ricerca delle unità cinofile, oltre che per creare quelle necessarie sinergie fra
le varie componenti del soccorso chiamate a intervenire in caso di ricerca di
persone disperse. Nel dettaglio l’esercitazione è iniziata con un breve
briefing, durante il quale è stato spiegato come “lavora” un cane da ricerca di
superficie con il suo conduttore, e quale comportamento devono tenere i
restanti componenti della squadra da ricerca. In seguito l’area di manovra è
stata suddivisa in sette reticoli, all’interno dei quali sarebbero andate a
operare le squadre composte da un cane con il suo conduttore, due
volontari della scuola cani da ricerca e catastrofe e cinque vigili del fuoco
della valle, indispensabili per la conoscenza dei luoghi e per portare con i
fuoristrada le unità nelle aree d’intervento. La ricerca ha avuto termine una
volta che tutte le squadre hanno segnalato di avere completato la
perlustrazione dell’area assegnata (le stesse erano dotate di apparati GPS
e quindi conoscevano il perimetro di ricerca), e non prima del ritrovamento
del figurante. Una volta completata la ricerca, tutti i volontari sono rientrati
alla base allestita presso la caserma dei VVF volontari di Lasino, dove è
stato fatto il punto dell’esercitazione. Si è quindi visionato il percorso
effettuato dalle diverse unità durante la ricerca, sovrapponendo la
registrazione del tracciato ottenuto con gli strumenti GPS e la cartografia del
luogo, per essere certi che effettivamente tutte le zone erano state
perlustrate a dovere. Tutti i partecipanti, infine, si sono ritrovati nella sede
del gruppo alpini di Lasino per degustare il pranzo preparato dalle penne
nere guidati dal capogruppo Carlo Danielli.
E’ intervenuto alla manifestazione, per visionare sul campo il lavoro della
Scuola Provinciale Cani da Ricerca e Catastrofe e dei Vigili del Fuoco
Volontari, l’ing. Raffaele De Col, responsabile del Dipartimento Protezione
Civile della Provincia Autonoma di Trento, che si è congratulato con i
partecipanti per l’ottimo lavoro svolto.
Ilaria Robba
notiziamo .le associazioni si raccontano cultura, cronaca e curiosità
. . . orari e numeri utili
si delibera notiziamo .le associazioni si raccontano cultura, cronaca e curiosità
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si delibera
2010estate
n. 02S
DeliberazioniDel Consiglio Comunale dal 16/02/2010 al 30/06/2010
N.Progr DATA OGGETTO DELLE DELIBERAZIONI ADOTTATE
1 30/03/2010 Nomina scrutatori.2 30/03/2010 Lettura ed approvazione verbale della seduta consiliare di data 29.12.2009.3 30/03/2010 Variazione al Bilancio di previsione 2010 e pluriennale 2010-2012 (1° provvedimento).4 30/03/2010 Approvazione Rendiconto dell’esercizio finanziario 2009 del Corpo Vigili del Fuoco Volontari di Lasino.5 30/03/2010 Approvazione del Bilancio di previsione per l’anno 2010 del Corpo Vigili del Fuoco Volontari di Lasino.
6 30/03/2010 Gestione associata e coordinata del servizio intercomunale delle attività culturali tra i Comuni di Calavino, Cavedine, Vezzano, Terlago, Lasino e Padergnone e la Comunità della Valle dei Laghi. Approvazione schema di convenzione.
7 30/03/2010 Approvazione convenzione tra i Comuni di Calavino, Cavedine, Lasino e Vezzano per la realizzazione del progetto “azione 10 – anno 2010” (lavori socialmente utili) in forma sovracomunale.
8 30/03/2010 Approvazione convenzione con il Comune di Bolbeno per il concorso alle spese di gestione dell’impianto sportivo sciovia “Coste di Bolbeno” per le stagioni invernali 2009-2011.
9 30/03/2010 Nuovo regolamento comunale per l’erogazione di finanziamenti e l’attribuzione di benefici economici a soggetti pubblici e privati: esame ed approvazione.
10 30/03/2010 Approvazione Piano di lottizzazione dell'area residenziale – Ambito 2 - in località Pergolese sulle pp.ff. 3034/1, 3034/2, 3035/1, 3036/1 e 3036/3 in C.C. Lasino.
11 30/03/2010 Piano di lottizzazione area residenziale di nuova espansione in località Lagolo in C.C. Lasino. Approvazione progetto di variante N. 1.
12 29/04/2010 Nomina scrutatori.13 29/04/2010 Lettura ed approvazione verbale della seduta consiliare di data 30.03.2010.14 29/04/2010 Esame ed approvazione del Rendiconto dell’esercizio finanziario 2009.
15 04/06/2010Elezioni amministrative di data 16.05.2010.Esame delle condizioni di eleggibilità ed incompatibilità alla carica di Sindaco e relativa convalida. Giuramento del Sindaco.
16 04/06/2010Elezioni amministrative di data 16.05.2010.Esame delle condizioni di eleggibilità ed incompatibilità alla carica di Consigliere comunale e relativa convalida.
17 04/06/2010 Comunicazione del Sindaco in merito alla composizione della Giunta Comunale ed alla nomina dell’Assessore incaricato di svolgere le funzioni di Vicesindaco. Costituzione dei Gruppi consiliari e designazione dei Capigruppo.
18 04/06/2010 Presentazione della proposta degli indirizzi generali di governo da parte del Sindaco. Discussione ed approvazione degli indirizzi generali di governo.
19 25/06/2010 Nomina scrutatori.20 25/06/2010 Lettura ed approvazione verbale della seduta consiliare di data 04.06.2010.
21 25/06/2010 Ratifica deliberazione urgente della Giunta comunale n. 66 dd. 10/06/2010 avente ad oggetto: “Variazione al bilancio di previsione 2010 e pluriennale 2010-2012 (2° provvedimento)”.
22 25/06/2010 Determinazione indirizzi per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni.
23 25/06/2010 Designazione rappresentanti del Comune in seno al Comitato di gestione della Scuola dell’Infanzia di Lasino.24 25/06/2010 Designazione rappresentanti del Comune in seno al Consorzio di Vigilanza Boschiva con sede in Vezzano.25 25/06/2010 Nomina della commissione elettorale comunale.26 25/06/2010 Nomina della commissione consiliare per l’adeguamento dello Statuto e dei Regolamenti comunali.27 25/06/2010 Nomina Comitato di redazione del notiziario comunale “La Stadera”.
28 25/06/2010 Esame ed approvazione modifiche agli artt. 45 e 46 del Regolamento edilizio comunale relativo alla composizione della Commissione edilizia comunale.
29 25/06/2010Correzione errore materiale nella deliberazione del Consiglio comunale n. 16 di data 04.06.2010 avente ad oggetto “Elezioni amministrative di data 16.05.2010. Esame delle condizioni di eleggibilità ed incompatibilità alla carica di Consigliere comunale e relativa convalida”.
DeliberazioniDella Giunta Comunale dal 16/02/2010 al 30/06/2010
N.progr DATA OGGETTO DELLE DELIBERAZIONI ADOTTATE
19 18/02/2010 Teatro di Valle in loc. Lusan C.C. Vezzano. Impegno della spesa per l’anno 2010 e liquidazione acconto.
20 18/02/2010 Estinzione vincolo d’uso civico sulle pp.ff. 1959/1 e 1959/2 e sclassificazione per regolarizzazione tavolare di un tratto di alveo della roggia di Calavino in C.C. Lasino.
21 18/02/2010Ristrutturazione acquedotto del Capoluogo e delle Frazioni – 1° fase (impianto di carico e sollevamento di Lagolo). Affidamento incarico al per.ind. Paolo Carlini per redazione progetto esecutivo e direzione dei lavori di rifacimento del quadro elettrico della stazione di pompaggio “Fontana Gualiva”.
22 18/02/2010 Alienazione della neo formate pp.ff. 3159/1, 3159/2, 3159/3, 3159/4 e 3159/5 C.C. Lasino.
23 25/02/2010Approvazione iniziativa “Generazioni e identità a confronto”. Richiesta contributo provinciale nell’ambito delle pari opportunità tra uomo e donna ai sensi dell’art. 12 bis della L.P. 10.12.1993 n. 41 “Interventi per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna” – anno 2010.
24 25/02/2010 Prelevamento dal Fondo di riserva ordinario (1° provvedimento).
25 25/02/2010 Approvazione convenzione con Dolomiti Energia S.p.A. per l’esecuzione di analisi chimico - batteriologiche su campioni di acque potabili - anno 2010.
26 04/03/2010 Iniziativa “Cineforum Donne protagoniste di vita”, finanziata ai sensi dell’art. 12 bis della L.P. 10.12.1993 n. 41 “Interventi per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna”: approvazione rendiconto anno 2009.
27 04/03/2010 Attivazione in via sperimentale progetto “Luna Access” presso i locali della biblioteca comunale e del municipio. Affidamento incarico alla ditta Futur3 s.r.l. di Trento.
28 04/03/2010 Atto di indirizzo a carattere temporaneo per inumazioni nel cimitero di Lasino (2° provvedimento).
29 10/03/2010 Lavori di ampliamento e riordino cimitero di Lasino finalizzati all’adeguamento normativo e funzionale – Opere di completamento. Approvazione in linea tecnica variante per il completamento - progetto esecutivo.
30 19/03/2010 Lavori di sistemazione della piazza di Lasino: approvazione perizia suppletiva e di variante n.1.
31 19/03/2010 Acquisizione a titolo gratuito della neo p.f. 1960/3 di mq. 2000 ai fini della realizzazione del nuovo C.R.M. con impianto fotovoltaico a Lasino.
32 19/03/2010 Riqualificazione del patrimonio viario del comune di Lasino. Approvazione in linea tecnica del progetto esecutivo.
33 30/03/2010 Lavori di sistemazione e messa in sicurezza strada Lasino - Pergolese (S. Siro) e strade centro abitato di Lagolo: approvazione perizia di assestamento.
34 30/03/2010 Prelevamento dal Fondo di riserva ordinario (2° provvedimento).35 30/03/2010 Approvazione accordo fra i Comuni della Valle dei Laghi per iniziative di carattere sociale.
36 30/03/2010 Codice in materia di protezione dei dati personali (D.Lgs. 30/06/2003 n. 196). Approvazione Documento Programmatico sulla Sicurezza per l’anno 2010.
37 30/03/2010 Atto di indirizzo per l’assegnazione, in via sperimentale, di orti comunali.
38 13/04/2010Autorizzazione all’utilizzo di una sala presso la ex scuola elementare di Castel Madruzzo e di n. 2 sale presso le ex scuole elementari di Lasino per le attività del Centro Estivo Valle dei Laghi da parte della Comunità Murialdo di Trento (giugno – agosto 2010).
39 13/04/2010 Autorizzazione all’utilizzo di sale comunali da parte della Pro Loco Lasino Lagolo per le attività dell’Accademia Internazionale della Musica di Lasino (10 – 24 luglio 2010).
40 13/04/2010 Autorizzazione all’utilizzo della casa comunale di Lagolo da parte della Pro Loco Lasino Lagolo per il soggiorno degli allievi e dei docenti dell’Accademia Internazionale della Musica di Lasino (10 luglio - 31 luglio 2010).
41 13/04/2010 Affido incarico di manutenzione, assistenza e aggiornamento del nuovo sito internet comunale.
42 13/04/2010 Revisione del piano di assestamento dei beni silvo-pastorali. Affidamento incarico al dott. Luca Casagrande di Vignola Falesina (TN).
43 13/04/2010 Elezione diretta del Sindaco e del Consiglio comunale indetta per il giorno 16.05.2010. Designazione e delimitazione degli spazi riservati alla propaganda elettorale.
44 13/04/2010 Approvazione Verbale di chiusura dell’esercizio finanziario 2009.
45 19/04/2010 Elezione diretta del Sindaco e del Consiglio comunale indetta per il giorno 16.05.2010. Delimitazione, ripartizione e assegnazione spazi per affissioni di propaganda elettorale diretta.
46 19/04/2010 Elezione diretta del Sindaco e del Consiglio comunale indetta per il giorno 16.05.2010. Ripartizione e assegnazione di spazi per la propaganda elettorale indiretta.
47 19/04/2010 Esame ed approvazione dello schema di Rendiconto per l’esercizio 2009.
48 19/04/2010 Variazione al Piano Esecutivo di Gestione (P.E.G.) relativo all’anno 2010 a seguito di adozione 1° provvedimento di variazione al bilancio di previsione 2010 e pluriennale 2010-2012.
49 19/04/2010 Affido incarico all’avv. Barbara Balsamo di Trento per recupero credito in via stragiudiziale.50 19/04/2010 Prelevamento dal Fondo di riserva ordinario (3° provvedimento).51 19/04/2010 Affidamento all’Agenzia del Territorio incarico predisposizione perizie di stima.
52 29/04/2010 Proroga incarico temporanea reggenza a tempo pieno della segreteria comunale di Lasino alla dott.ssa Irene Baldessari. Presa d’atto.
53 29/04/2010 Piano biennale 2008/2009 del Consorzio B.I.M. Sarca-Mincio-Garda per l’erogazione di contributi per il potenziamento dei Punti di lettura: parziale modifica del piano finanziario del progetto di intervento per potenziamento del Punto lettura di Lasino.
54 29/04/2010 Attivazione tirocinio formativo estivo presso il Servizio tecnico comunale per gli studenti dell’Istituto Tecnico per geometri “Andrea Pozzo” di Trento. Approvazione convenzione.
55 29/04/2010 Lavori di ampliamento e riordino cimitero di Lasino finalizzati all’adeguamento normativo e funzionale – Opere di completamento. Conferma approvazione in linea tecnica progetto esecutivo ai fini dell’assunzione del mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti.
56 12/05/2010 Autorizzazione alla società DI.DA. Global Project s.r.l. di Vezzano (TN) all’apertura di un nuovo accesso carraio a Lagolo a servizio della p.f. 1049/168 C.C. Lasino.
57 12/05/2010 Autorizzazione alla signora Bussi Paola all’apertura di un nuovo accesso carraio a Lagolo a servizio della p.f. 1049/170 C.C. Lasino.
58 12/05/2010 Assegnazione contributo straordinario a favore del Coro “In…Canto, Voci bianche della Valle dei Laghi” per l’acquisto di materiale didattico e strumentario.
59 12/05/2010 Riqualificazione del patrimonio viario del paese di Lasino. Affidamento all’Agenzia per i Servizi, istituita ai sensi dell'art. 39 bis della Legge Provinciale 16 giugno 2006 n. 3, delle funzioni di stazione appaltante.
60 12/05/2010 Impianto fotovoltaico connesso a rete per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili installate sulla copertura del nuovo CRM di Lasino: approvazione perizia suppletiva e di variante n. 1.
61 12/05/2010 Lavori di realizzazione opere di urbanizzazione area soggetta a lottizzazione in loc. Chiesetta di Lagolo in C.C. Lasino. Risoluzione delle riserve e applicazione penali per ritardata ultimazione dei lavori e difetti dell’opera.
62 01/06/2010Nomina funzionario responsabile del procedimento relativo al recupero dei crediti liquidati a favore del Comune di Lasino dalla Corte dei Conti – Sezione giurisdizionale per il Trentino Alto Adige – sede di Trento – ai sensi dell’art. 7 del D.P.R. 24 giugno 1998 n. 260.
63 10/06/2010 Seminario “Le ultime novità in materia di Contratti Pubblici”: presa d’atto partecipazione ed impegno di spesa.
64 10/06/2010 Autorizzazione all’utilizzo del campo di calcio di Lasino per le attività del Centro Estivo Valle dei Laghi da parte della Comunità Murialdo di Trento (giugno – agosto 2010).
65 10/06/2010 Assegnazione contributo straordinario a favore del Comitato di gestione Scuola dell’infanzia di Lasino per la gita di fine anno scolastico 2009/2010 a Spormaggiore (TN).
66 10/06/2010 Variazioni al Bilancio di previsione 2010 e pluriennale 2010/2012 (2° provvedimento).67 10/06/2010 Ampliamento anticipazione di tesoreria per l’anno 2010.
68 10/06/2010Iniziativa “Generazioni e identità a confronto”: accertamento contributo provinciale nell’ambito delle pari opportunità tra uomo e donna ai sensi dell’art. 12 bis della L.P. 10.12.1993 n. 41 “Interventi per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna” – anno 2010 e avvio iniziativa.
69 16/06/2010 Lavori di restauro della chiesa di S. Maria Lauretana sita nella frazione di Castel Madruzzo a Lasino (TN): espressione parere in ordine al pubblico interesse dell’opera ai sensi dell’art. 5, comma 3, della L.R. 05.11.1968, n. 40.
70 16/06/2010Lavori di sostituzione serramenti esterni dell’edificio di proprietà comunale adibito a Caserma Carabinieri, alloggi e sede del locale Corpo dei Vigili del Fuoco Volontari (p.ed. 6 C.C. Lasino): atto di indirizzo al Responsabile del Servizio tecnico per redazione perizia suppletiva e di variante n. 2.
71 16/06/2010 Determinazione somme da versare per la raccolta funghi nel territorio comunale ai sensi dell’art. 28 della L.P. 23 maggio 2007 n. 11.
72 16/06/2010 Incarico di assistenza, consulenza e formazione in materia di gestione dei rifiuti alla società Ambiente Smile s.n.c. di Avio (TN).
73 30/06/2010 Pubblica selezione per la formazione di una graduatoria finalizzata all’assunzione con contratto a termine e a tempo parziale di un “operatore d’appoggio” (Cat. A1) presso la Scuola dell’Infanzia di Lasino: atto di indirizzo al Segretario comunale.
74 30/06/2010 Autorizzazione all’esecuzione di ulteriori lavori di sistemazione strada comunale identificata nella p.f. 3528/1 in C.C. Lasino.
75 30/06/2010 Adesione alla “convenzione per la fornitura di energia elettrica e dei servizi connessi” sottoscritta da Informatica Trentina S.p.a. e Trenta S.p.a..
76 30/06/2010Convenzione per l’istituzione di una polizza fidejussoria provinciale a garanzia degli interventi effettuati da Telecom su beni di proprietà comunale sottoscritta dal Consorzio dei Comuni Trentini Società Cooperativa e Telecom Italia S.p.a: approvazione e relativa adesione.
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2010estate
n. 02S
DeliberazioniDel Consiglio Comunale dal 16/02/2010 al 30/06/2010
N.Progr DATA OGGETTO DELLE DELIBERAZIONI ADOTTATE
1 30/03/2010 Nomina scrutatori.2 30/03/2010 Lettura ed approvazione verbale della seduta consiliare di data 29.12.2009.3 30/03/2010 Variazione al Bilancio di previsione 2010 e pluriennale 2010-2012 (1° provvedimento).4 30/03/2010 Approvazione Rendiconto dell’esercizio finanziario 2009 del Corpo Vigili del Fuoco Volontari di Lasino.5 30/03/2010 Approvazione del Bilancio di previsione per l’anno 2010 del Corpo Vigili del Fuoco Volontari di Lasino.
6 30/03/2010 Gestione associata e coordinata del servizio intercomunale delle attività culturali tra i Comuni di Calavino, Cavedine, Vezzano, Terlago, Lasino e Padergnone e la Comunità della Valle dei Laghi. Approvazione schema di convenzione.
7 30/03/2010 Approvazione convenzione tra i Comuni di Calavino, Cavedine, Lasino e Vezzano per la realizzazione del progetto “azione 10 – anno 2010” (lavori socialmente utili) in forma sovracomunale.
8 30/03/2010 Approvazione convenzione con il Comune di Bolbeno per il concorso alle spese di gestione dell’impianto sportivo sciovia “Coste di Bolbeno” per le stagioni invernali 2009-2011.
9 30/03/2010 Nuovo regolamento comunale per l’erogazione di finanziamenti e l’attribuzione di benefici economici a soggetti pubblici e privati: esame ed approvazione.
10 30/03/2010 Approvazione Piano di lottizzazione dell'area residenziale – Ambito 2 - in località Pergolese sulle pp.ff. 3034/1, 3034/2, 3035/1, 3036/1 e 3036/3 in C.C. Lasino.
11 30/03/2010 Piano di lottizzazione area residenziale di nuova espansione in località Lagolo in C.C. Lasino. Approvazione progetto di variante N. 1.
12 29/04/2010 Nomina scrutatori.13 29/04/2010 Lettura ed approvazione verbale della seduta consiliare di data 30.03.2010.14 29/04/2010 Esame ed approvazione del Rendiconto dell’esercizio finanziario 2009.
15 04/06/2010Elezioni amministrative di data 16.05.2010.Esame delle condizioni di eleggibilità ed incompatibilità alla carica di Sindaco e relativa convalida. Giuramento del Sindaco.
16 04/06/2010Elezioni amministrative di data 16.05.2010.Esame delle condizioni di eleggibilità ed incompatibilità alla carica di Consigliere comunale e relativa convalida.
17 04/06/2010 Comunicazione del Sindaco in merito alla composizione della Giunta Comunale ed alla nomina dell’Assessore incaricato di svolgere le funzioni di Vicesindaco. Costituzione dei Gruppi consiliari e designazione dei Capigruppo.
18 04/06/2010 Presentazione della proposta degli indirizzi generali di governo da parte del Sindaco. Discussione ed approvazione degli indirizzi generali di governo.
19 25/06/2010 Nomina scrutatori.20 25/06/2010 Lettura ed approvazione verbale della seduta consiliare di data 04.06.2010.
21 25/06/2010 Ratifica deliberazione urgente della Giunta comunale n. 66 dd. 10/06/2010 avente ad oggetto: “Variazione al bilancio di previsione 2010 e pluriennale 2010-2012 (2° provvedimento)”.
22 25/06/2010 Determinazione indirizzi per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni.
23 25/06/2010 Designazione rappresentanti del Comune in seno al Comitato di gestione della Scuola dell’Infanzia di Lasino.24 25/06/2010 Designazione rappresentanti del Comune in seno al Consorzio di Vigilanza Boschiva con sede in Vezzano.25 25/06/2010 Nomina della commissione elettorale comunale.26 25/06/2010 Nomina della commissione consiliare per l’adeguamento dello Statuto e dei Regolamenti comunali.27 25/06/2010 Nomina Comitato di redazione del notiziario comunale “La Stadera”.
28 25/06/2010 Esame ed approvazione modifiche agli artt. 45 e 46 del Regolamento edilizio comunale relativo alla composizione della Commissione edilizia comunale.
29 25/06/2010Correzione errore materiale nella deliberazione del Consiglio comunale n. 16 di data 04.06.2010 avente ad oggetto “Elezioni amministrative di data 16.05.2010. Esame delle condizioni di eleggibilità ed incompatibilità alla carica di Consigliere comunale e relativa convalida”.
DeliberazioniDella Giunta Comunale dal 16/02/2010 al 30/06/2010
N.progr DATA OGGETTO DELLE DELIBERAZIONI ADOTTATE
19 18/02/2010 Teatro di Valle in loc. Lusan C.C. Vezzano. Impegno della spesa per l’anno 2010 e liquidazione acconto.
20 18/02/2010 Estinzione vincolo d’uso civico sulle pp.ff. 1959/1 e 1959/2 e sclassificazione per regolarizzazione tavolare di un tratto di alveo della roggia di Calavino in C.C. Lasino.
21 18/02/2010Ristrutturazione acquedotto del Capoluogo e delle Frazioni – 1° fase (impianto di carico e sollevamento di Lagolo). Affidamento incarico al per.ind. Paolo Carlini per redazione progetto esecutivo e direzione dei lavori di rifacimento del quadro elettrico della stazione di pompaggio “Fontana Gualiva”.
22 18/02/2010 Alienazione della neo formate pp.ff. 3159/1, 3159/2, 3159/3, 3159/4 e 3159/5 C.C. Lasino.
23 25/02/2010Approvazione iniziativa “Generazioni e identità a confronto”. Richiesta contributo provinciale nell’ambito delle pari opportunità tra uomo e donna ai sensi dell’art. 12 bis della L.P. 10.12.1993 n. 41 “Interventi per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna” – anno 2010.
24 25/02/2010 Prelevamento dal Fondo di riserva ordinario (1° provvedimento).
25 25/02/2010 Approvazione convenzione con Dolomiti Energia S.p.A. per l’esecuzione di analisi chimico - batteriologiche su campioni di acque potabili - anno 2010.
26 04/03/2010 Iniziativa “Cineforum Donne protagoniste di vita”, finanziata ai sensi dell’art. 12 bis della L.P. 10.12.1993 n. 41 “Interventi per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna”: approvazione rendiconto anno 2009.
27 04/03/2010 Attivazione in via sperimentale progetto “Luna Access” presso i locali della biblioteca comunale e del municipio. Affidamento incarico alla ditta Futur3 s.r.l. di Trento.
28 04/03/2010 Atto di indirizzo a carattere temporaneo per inumazioni nel cimitero di Lasino (2° provvedimento).
29 10/03/2010 Lavori di ampliamento e riordino cimitero di Lasino finalizzati all’adeguamento normativo e funzionale – Opere di completamento. Approvazione in linea tecnica variante per il completamento - progetto esecutivo.
30 19/03/2010 Lavori di sistemazione della piazza di Lasino: approvazione perizia suppletiva e di variante n.1.
31 19/03/2010 Acquisizione a titolo gratuito della neo p.f. 1960/3 di mq. 2000 ai fini della realizzazione del nuovo C.R.M. con impianto fotovoltaico a Lasino.
32 19/03/2010 Riqualificazione del patrimonio viario del comune di Lasino. Approvazione in linea tecnica del progetto esecutivo.
33 30/03/2010 Lavori di sistemazione e messa in sicurezza strada Lasino - Pergolese (S. Siro) e strade centro abitato di Lagolo: approvazione perizia di assestamento.
34 30/03/2010 Prelevamento dal Fondo di riserva ordinario (2° provvedimento).35 30/03/2010 Approvazione accordo fra i Comuni della Valle dei Laghi per iniziative di carattere sociale.
36 30/03/2010 Codice in materia di protezione dei dati personali (D.Lgs. 30/06/2003 n. 196). Approvazione Documento Programmatico sulla Sicurezza per l’anno 2010.
37 30/03/2010 Atto di indirizzo per l’assegnazione, in via sperimentale, di orti comunali.
38 13/04/2010Autorizzazione all’utilizzo di una sala presso la ex scuola elementare di Castel Madruzzo e di n. 2 sale presso le ex scuole elementari di Lasino per le attività del Centro Estivo Valle dei Laghi da parte della Comunità Murialdo di Trento (giugno – agosto 2010).
39 13/04/2010 Autorizzazione all’utilizzo di sale comunali da parte della Pro Loco Lasino Lagolo per le attività dell’Accademia Internazionale della Musica di Lasino (10 – 24 luglio 2010).
40 13/04/2010 Autorizzazione all’utilizzo della casa comunale di Lagolo da parte della Pro Loco Lasino Lagolo per il soggiorno degli allievi e dei docenti dell’Accademia Internazionale della Musica di Lasino (10 luglio - 31 luglio 2010).
41 13/04/2010 Affido incarico di manutenzione, assistenza e aggiornamento del nuovo sito internet comunale.
42 13/04/2010 Revisione del piano di assestamento dei beni silvo-pastorali. Affidamento incarico al dott. Luca Casagrande di Vignola Falesina (TN).
43 13/04/2010 Elezione diretta del Sindaco e del Consiglio comunale indetta per il giorno 16.05.2010. Designazione e delimitazione degli spazi riservati alla propaganda elettorale.
44 13/04/2010 Approvazione Verbale di chiusura dell’esercizio finanziario 2009.
45 19/04/2010 Elezione diretta del Sindaco e del Consiglio comunale indetta per il giorno 16.05.2010. Delimitazione, ripartizione e assegnazione spazi per affissioni di propaganda elettorale diretta.
46 19/04/2010 Elezione diretta del Sindaco e del Consiglio comunale indetta per il giorno 16.05.2010. Ripartizione e assegnazione di spazi per la propaganda elettorale indiretta.
47 19/04/2010 Esame ed approvazione dello schema di Rendiconto per l’esercizio 2009.
48 19/04/2010 Variazione al Piano Esecutivo di Gestione (P.E.G.) relativo all’anno 2010 a seguito di adozione 1° provvedimento di variazione al bilancio di previsione 2010 e pluriennale 2010-2012.
49 19/04/2010 Affido incarico all’avv. Barbara Balsamo di Trento per recupero credito in via stragiudiziale.50 19/04/2010 Prelevamento dal Fondo di riserva ordinario (3° provvedimento).51 19/04/2010 Affidamento all’Agenzia del Territorio incarico predisposizione perizie di stima.
52 29/04/2010 Proroga incarico temporanea reggenza a tempo pieno della segreteria comunale di Lasino alla dott.ssa Irene Baldessari. Presa d’atto.
53 29/04/2010 Piano biennale 2008/2009 del Consorzio B.I.M. Sarca-Mincio-Garda per l’erogazione di contributi per il potenziamento dei Punti di lettura: parziale modifica del piano finanziario del progetto di intervento per potenziamento del Punto lettura di Lasino.
54 29/04/2010 Attivazione tirocinio formativo estivo presso il Servizio tecnico comunale per gli studenti dell’Istituto Tecnico per geometri “Andrea Pozzo” di Trento. Approvazione convenzione.
55 29/04/2010 Lavori di ampliamento e riordino cimitero di Lasino finalizzati all’adeguamento normativo e funzionale – Opere di completamento. Conferma approvazione in linea tecnica progetto esecutivo ai fini dell’assunzione del mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti.
56 12/05/2010 Autorizzazione alla società DI.DA. Global Project s.r.l. di Vezzano (TN) all’apertura di un nuovo accesso carraio a Lagolo a servizio della p.f. 1049/168 C.C. Lasino.
57 12/05/2010 Autorizzazione alla signora Bussi Paola all’apertura di un nuovo accesso carraio a Lagolo a servizio della p.f. 1049/170 C.C. Lasino.
58 12/05/2010 Assegnazione contributo straordinario a favore del Coro “In…Canto, Voci bianche della Valle dei Laghi” per l’acquisto di materiale didattico e strumentario.
59 12/05/2010 Riqualificazione del patrimonio viario del paese di Lasino. Affidamento all’Agenzia per i Servizi, istituita ai sensi dell'art. 39 bis della Legge Provinciale 16 giugno 2006 n. 3, delle funzioni di stazione appaltante.
60 12/05/2010 Impianto fotovoltaico connesso a rete per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili installate sulla copertura del nuovo CRM di Lasino: approvazione perizia suppletiva e di variante n. 1.
61 12/05/2010 Lavori di realizzazione opere di urbanizzazione area soggetta a lottizzazione in loc. Chiesetta di Lagolo in C.C. Lasino. Risoluzione delle riserve e applicazione penali per ritardata ultimazione dei lavori e difetti dell’opera.
62 01/06/2010Nomina funzionario responsabile del procedimento relativo al recupero dei crediti liquidati a favore del Comune di Lasino dalla Corte dei Conti – Sezione giurisdizionale per il Trentino Alto Adige – sede di Trento – ai sensi dell’art. 7 del D.P.R. 24 giugno 1998 n. 260.
63 10/06/2010 Seminario “Le ultime novità in materia di Contratti Pubblici”: presa d’atto partecipazione ed impegno di spesa.
64 10/06/2010 Autorizzazione all’utilizzo del campo di calcio di Lasino per le attività del Centro Estivo Valle dei Laghi da parte della Comunità Murialdo di Trento (giugno – agosto 2010).
65 10/06/2010 Assegnazione contributo straordinario a favore del Comitato di gestione Scuola dell’infanzia di Lasino per la gita di fine anno scolastico 2009/2010 a Spormaggiore (TN).
66 10/06/2010 Variazioni al Bilancio di previsione 2010 e pluriennale 2010/2012 (2° provvedimento).67 10/06/2010 Ampliamento anticipazione di tesoreria per l’anno 2010.
68 10/06/2010Iniziativa “Generazioni e identità a confronto”: accertamento contributo provinciale nell’ambito delle pari opportunità tra uomo e donna ai sensi dell’art. 12 bis della L.P. 10.12.1993 n. 41 “Interventi per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna” – anno 2010 e avvio iniziativa.
69 16/06/2010 Lavori di restauro della chiesa di S. Maria Lauretana sita nella frazione di Castel Madruzzo a Lasino (TN): espressione parere in ordine al pubblico interesse dell’opera ai sensi dell’art. 5, comma 3, della L.R. 05.11.1968, n. 40.
70 16/06/2010Lavori di sostituzione serramenti esterni dell’edificio di proprietà comunale adibito a Caserma Carabinieri, alloggi e sede del locale Corpo dei Vigili del Fuoco Volontari (p.ed. 6 C.C. Lasino): atto di indirizzo al Responsabile del Servizio tecnico per redazione perizia suppletiva e di variante n. 2.
71 16/06/2010 Determinazione somme da versare per la raccolta funghi nel territorio comunale ai sensi dell’art. 28 della L.P. 23 maggio 2007 n. 11.
72 16/06/2010 Incarico di assistenza, consulenza e formazione in materia di gestione dei rifiuti alla società Ambiente Smile s.n.c. di Avio (TN).
73 30/06/2010 Pubblica selezione per la formazione di una graduatoria finalizzata all’assunzione con contratto a termine e a tempo parziale di un “operatore d’appoggio” (Cat. A1) presso la Scuola dell’Infanzia di Lasino: atto di indirizzo al Segretario comunale.
74 30/06/2010 Autorizzazione all’esecuzione di ulteriori lavori di sistemazione strada comunale identificata nella p.f. 3528/1 in C.C. Lasino.
75 30/06/2010 Adesione alla “convenzione per la fornitura di energia elettrica e dei servizi connessi” sottoscritta da Informatica Trentina S.p.a. e Trenta S.p.a..
76 30/06/2010Convenzione per l’istituzione di una polizza fidejussoria provinciale a garanzia degli interventi effettuati da Telecom su beni di proprietà comunale sottoscritta dal Consorzio dei Comuni Trentini Società Cooperativa e Telecom Italia S.p.a: approvazione e relativa adesione.
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato
UFFICI COMUNALI
Anagrafe 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00
14.00 - 16.30 14.00 - 16.30 14.00 - 16.30 14.00 - 16.30 14.00 - 16.30
Ragioneria | Pomeriggio su appuntamento 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00
Tributi 14.00 - 16.30 14.00 - 16.30 14.00 - 16.30 14.00 - 16.30 14.00 - 16.30
Tecnico | Pomeriggio su appuntamento 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00
Segreteria | Pomeriggio su appuntamento 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00
Ricevimento del Sindaco e degli Assessori | Prenotare l'incontro presso la segreteria comunale
C.R.M. (CENTRO RACCOLTA MATERIALI) 10.00 - 12.00 13.30 - 17.30 09.00 - 12.00
DOTT. STENICO | Le visite domiciliari vanno richieste entro le 10.00
Sarche | 0461/56.31.31 8.30 - 10.30 8.30 - 10.30
Lasino 0461/56.32.57| 08.30 - 10.30 11.00 - 13.00 08.30 - 10.30 17.00 - 19.00
Calavino 0461/56.32.61 | 11.00 - 13.00 17.00 - 19.00 11.00 - 13.00 08.30 - 10.30
Pergolese 0461/56.47.86 | 16.00 - 17.30 11.00 - 13.00
DOTT. PISONI | cell. 333/30.65.857 | Per visite su appuntamento tel. dalle 11.30 - 12.30 del giorno prec.
Cavedine | 0461/56.83.92 09.30 - 11.30 09.30 - 11.30 09.30 - 11.30
Vezzano 0461/86.45.70 | 10.00 - 12.30 16.00 - 18.30 16.30 - 19.00 10.00 - 12.30
Vigo Cavedine 0461/56.62.10 | 16.00 - 18.00 16.00 - 18.00
Lago di Cavedine 17.00 - 19.00
DOTT. RICCI
Sarche 16:00 - 19:00 15:00 - 18:00 12:30 - 13:00 12:30 - 13:00 16:00 - 19:00
Calavino 0461/56.31.31 | 08:30 - 09:30
Ranzo 08:30 - 09:30 08:30 - 09:30 08:30 - 09:30
Vezzano 0461/84.43.08 | 11:00 - 12:00
Padergnone 0461/86.45.07 | 10:30 - 12:00 10:30 - 12:00 09:00 - 11:00 10:30 - 12:00
Pediatra DOTT. SSA LA DELFA | cell. 348/12.16.499 | Le visite domiciliari vanno richieste entro le 10.00
Cavedine 0461/56.88.05 | 10.00 - 13.00 12.00 - 15.00
Vezzano 0461/34.00.43 | 12.00 - 15.00 09.30 - 12.30 09.30 - 12.30
GUARDIA MEDICA | Prefestivi e festivi: dalle 10.00 del prefestivo alle 8.00 del giorno feriale successivo
Calavino | Via Gentilini, 7 - 0461/56.42.96 20.00 - 08.00 20.00 - 08.00 20.00 - 08.00 20.00 - 08.00 20.00 - 08.00 08.00- lun. 08.00
BIBLIOTECA Valle di Cavedine | È disponibile il servizio Internet
Lasino 0461/56.17.45 - [email protected] | 09.30 - 12.30
15.00 - 18.00 15.00 - 18.00 15.00 - 18.00
Sarche 0461/56.31.11 - [email protected] | 09.30 - 12.30 15.00 - 17.00 15.00 - 18.00
Calavino 0461/56.40.50 - [email protected] | 15.00 - 18.00 09.30 - 12.30 14.30 - 17.30
Vigo Cavedine 0461/56.60.60 - [email protected] | 15.00 - 18.00 09.30 - 12.30
Sede Cavedine 0461/56.82.20 - [email protected] | 10.00 - 12.30 10.00 - 12.30
14.30 - 18.30 14.30 - 18.30 14.30 - 18.30 14.30 - 18.30 14.00 - 18.00
Farmacia
Cavedine | 0461/56.91.20 08.30 - 12.30 08.30 - 12.30 08.30 - 12.30 chiuso 08.30 - 12.30 08.30 - 12.30
15.30 - 19.00 15.30 - 19.00 15.30 - 19.00 chiuso 15.30 - 19.00 15.30 - 19.00
Vezzano | 0461/86.40.32 08.30 - 12.30 08.30 - 12.30 chiuso 08.30 - 12.30 08.30 - 12.30 08.30 - 12.30
15.30 - 19.00 15.30 - 19.00 chiuso 15.30 - 19.00 15.30 - 19.00 15.30 - 19.00
Sarche | 0461/56.31.41 chiuso 08.30 - 12.30 08.30 - 12.30 08.30 - 12.30 08.30 - 12.30 08.30 - 12.30
15.30 - 19.30 15.30 - 19.30 chiuso 15.30 - 19.30 15.30 - 19.30 15.30 - 19.30
« orari.. » servizi pubblici S
COMUNE DI LASINO
Indirizzo P.zza A. Degasperi, 25 - 38076 Lasino (TN)
Numeri 0461/56.41.41 - fax 0461/56.30.40
e-mail [email protected]
EMERGENZA
Trentino Emergenza 118
Croce Rossa Vezzano 0461/34.01.20
Guardia medica Calavino 0461/56.42.96
PRONTO SOCCORSO
Ospedale S. Chiara 0461/90.32.06
Pronto Soccorso Pediatrico 0461/90.35.28
VIGILI DEL FUOCO
Vigili del Fuoco emergenze 115
Vigili del Fuoco di Lasino 329/21.04.378
Vigili del Fuoco di Trento 0461/49.23.00
Servizio Antincendi 1515
FORESTALE
Stazione Forestale Vezzano 0461/49.37.94
Custode Forestale 349.00.74.735
FORZE DELL’ORDINE
Carabinieri 112
Carabinieri di Lasino 0461/56.41.42
Carabinieri di Vezzano 0461/86.40.17
Comando Polizia Municipale Trento 0461/88.91.11
SANITÀ
Ospedale Santa Chiara 0461/90.31.11
CUP [Centro Unico di Prenotazione] 848 816 816
Centro Prenotazione Ambulanza 800 070 080
Casa di Riposo di Cavedine 0461/56.85.10
Farmacia di Cavedine 0461/56.91.20 (chiusa giovedì)
Farmacia di Vezzano 0461/86.40.32 (chiusa mercoledì)
Farmacia di Sarche 0461/56.31.41 (chiusa lun. mattina e mer. pomeriggio)
ALTRI NUMERI
Trentino Trasporti 0461/82.10.00
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