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L’esperienza cooperativa tra medici
Le cooperative tra medici di medicina generale hanno sviluppato importanti esperienze da oltre 15 anni
Sono nate per dotare di uno strumento adeguato la riorganizzazione dei servizi sanitari di base in forma associata (medicine di gruppo, medicine di rete )
Hanno sviluppato nuovi modelli di intervento sui bisogni del territorio, e di integrazione.
Perché si è scelta la cooperativa
La cooperativa garantisce la partecipazione dei Medici di Medicina Generale , il cui peso sociale è paritario.
La cooperativa è società di persone, che portano le loro competenze per la gestione di servizi complessi.
I medici sono contemporaneamente soci ed utilizzatori dei servizi della cooperativa.
Dunque risponde agli obbiettivi di integrazione e di gestione partecipata perché coinvolge i soci nei processi organizzativi e li responsabiliza sui costi.
Cosa fanno le cooperativeGestiscono decine di centri polifunzionali (Strutture che anticipano i modelli delle UCCP o case della salute):
Assumono e gestiscono il personale ( di studio ed infermieristico)
Acquisiscono e gestiscono le sedi e tutti i servizi di correlati alla attività associata.
Supportano i soci nei progetti innovativi e di integrazione con le strutture pubbliche.Sono riconosciute come soggetto di supporto alle forme associative
dell’ACN
Il Modello organizzativo
• gestione del budget• pronta reperibilità (ore 8-20)• continuità ass. di progetto• gestione servizi e strutture• gestione “Osp.di comunità”• gestione residenze per anziani• gestione ADI• riabilitazione domiciliare• dimissione protette• educazione sanitaria, prevenzione
ASL
CENTRO POLIFUNZIONALE • specialisti (intramoenia ?)• equipè del territorio• diagnostica di I° livello
PAZIENTIAMBULATORIO MdF
AMBULATORIO MdF
MEDICINA IN RETE
AMBULATORIOMdF
AMBULATORIO MdF
MEDICINA DI GRUPPO
AMBULATORIO MdF
AMBULATORIO MdF
MEDICINA DI GRUPPO
RETE TELEMATICA
BANCA DATI
TELEMEDICINATELESOCCORSO
FORMAZIONE
Co.S
COOPERATIVA
MdFMutue Int.
Assicuraz.
Le nuove esperienze ed il ruolo delle cooperative
Le cooperative sono un essenziale strumento di attuazione di progetti innovativi.
•La sperimentazione dei CReG in Lombardia, CCM Siena.•Il progetto di ricerca IMPACT 2011 sulle cure del dolore.•L’ospedale virtuale nella realtà provinciale di Roma. •Le prime esperienze di continuità assistenziale in diverse realtà territoriali.
Queste esperienze non sarebbero state possibili senza il coinvolgimento degli operatori attraverso la cooperativa.
Chronic Care Model
1. Le risorse della comunità. Per migliorare l’assistenza ai pazienticronici le organizzazioni sanitarie devono stabilire solidicollegamenti con le risorse della comunità: gruppi di volontariato,gruppi di auto aiuto, centri per anziani autogestiti.
2. Le organizzazioni sanitarie. Una nuova gestione delle malattiecroniche dovrebbe entrare a far parte delle priorità degli erogatori edei finanziatori dell’assistenza sanitaria. Se ciò non avvienedifficilmente saranno introdotte innovazioni nei processiassistenziali e ancora più difficilmente sarà premiata la qualitàdell’assistenza.
3. Il supporto all’auto-cura. Nelle malattie croniche il paziente diventa ilprotagonista attivo dei processi assistenziali. Il paziente vive con la suamalattia per molti anni; la gestione di queste malattie può essere insegnataalla maggior parte dei pazienti e un rilevante segmento di questa gestione -la dieta, l’esercizio fisico, il monitoraggio (della pressione, del glucosio, delpeso corporeo, etc.), l’uso dei farmaci – può essere trasferito sotto il lorodiretto controllo.
4. L’organizzazione del team. La struttura del team assistenziale (medici difamiglia, infermieri, educatori) deve essere profondamente modificata,introducendo una chiara divisione del lavoro e separando l’assistenza aipazienti acuti dalla gestione programmata ai pazienti cronici. I medicitrattano i pazienti acuti, intervengono nei casi cronici difficili e complicati,e formano il personale del team. Il personale non medico è formato persupportare l’auto-cura dei pazienti, per svolgere alcune specifiche funzioni(test di laboratorio per i pazienti diabetici, esame del piede, etc.) eassicurare la programmazione e lo svolgimento del follow-up dei pazienti.Le visite programmate sono uno degli aspetti più significativi del nuovodisegno organizzativo del team.
5. Il supporto alle decisioni. L’adozione di linee-guida basatesull’evidenza forniscono al team gli standard per fornireun’assistenza ottimale ai pazienti cronici. Le linee-guida sonorinforzate da un’attività di sessioni di aggiornamento per tutti icomponenti del team.
6. I sistemi informativi. I sistemi informativi computerizzatisvolgono tre importanti funzioni: 1) come sistema di allerta cheaiuta i team delle cure primarie ad attenersi alle linee-guida; 2)come feedback per i medici , mostrando i loro livelli di performancenei confronti degli indicatori delle malattie croniche, come i livellidi emoglobina A1c e di lipidi; 3) come registri di patologia perpianificare la cura individuale dei pazienti e per amministrareun’assistenza “population-based”. I registri di patologia – una dellecaratteristiche centrali del chronic care model – sono liste di tutti ipazienti con una determinata condizione cronica in carico a unteam di cure primarie.
ASL coinvolteCoop MMG
ProviderMMG
partecipantiPz.
Coinvolti%
Eligibili
ASL di Milano Coop CMMC 55 7.300 53
ASL Milano 2Coop - MMG Coop IML
926
1.2003.400
4545
ASL Bergamo Coop IML 205 22.000 46
ASL Como
Coop MMG/CReG
COSMA 2000
Coop Paxme
25
30
20
4.700
5.500
3.000
61
70
55
ASL Lecco Coop COSMA 38 5.800 60
408 MMG 52.900 pz.
Cronic Related Group Lombardia
A. Aronica
Le patologie croniche dei CReG
Ipertensione arteriosa
Diabete mellito
BPCO
Scompenso cardiaco
Osteoporosi
Malattie neurodegenerative
Le cooperative di MMG
SUPPORTO GESTIONALEstrumenti e servizi necessari per l’esercizio della professione in forma associata (sedi, formazione ed informazione agli assistiti, personale, strumenti).
SUPPORTO AMMINISTRATIVOstrumenti e servizi per la gestione “contabile” del CReG e dei rapporti contrattuali con gli altri sub-fornitori, modello di budget distinguendo costi organizzativi da quelli del servizio.
SUPPORTO TECNOLOGICOper la messa in rete dei singoli MMG tra di loro e per l’interazione con i sistemi informativi delle istituzioni (SISS - ASL).
ACCORDO ASL 7 SIENA – COOP MEDICI
2000Compiti della Cooperativa MEDICI 2000
Per ogni modulo saranno messi a disposizione infermiere/iprofessionale/i per 30 ore settimanali ed collaboratore/i di studioper 15 ore settimanali;
Istallare e gestire apposito server per la raccolta delle cartelle web-dedicate contenti dati sensibili secondo il progetto MITO.SI.;
Ogni medico partecipante sarà dotato di OSM-Connector come daprogetto MITO.SI. per le funzioni PDTA diabete e scompensocardiaco;
Ogni medico che lo richieda sarà dotato di KS agenda al fine diconsentire una efficiente programmazione degli accessi;
ACCORDO ASL 7 SIENA – COOP MEDICI
2000Compiti della Cooperativa MEDICI 2000
I collaboratori di studio saranno dotati di autonoma lineatelefonica da utilizzare per l’organizzazione degli appuntamentiprogrammati;
Gli studi medici saranno forniti dei materiali necessari per lagestione delle attività diagnostiche connesse alla gestione deipercorsi assistenziali;
Per tutti gli operatori coinvolti nella gestione dei percorsiassistenziali (MMG, infermieri, collaboratori) saranno effettuatispecifici corsi per definire le esatte modalità di svolgimento deicompiti previsti dal progetto approvato dall’ASL 7 di Siena.
I MMG protagonisti del cambiamento
Da queste esperienze si possono ricavare indicazioni importanti per la riorganizzazione dei servizi e la loro appropriatezza:
Ogni progetto di cambiamento deve far leva sulla partecipazione degli operatori ed incentivare il loro protagonismo.
Le cooperative sono lo strumento più idoneo a questo scopo.
I muovi modelli di gestione
La riorganizzazione dei servizi territoriali chiede modelli innovativi di gestione.
Le risorse devono essere adeguate ai nuovi processi di gestione ( che vanno distinti dal compenso professionale del MMG) che risulteranno sicuramente meno onerosi.
Sarà importante monitorare gli indicatori di processo sia economici che funzionali.
Perché non verificare modelli diversi di gestione ( solo pubblico / cooperativo integrato)
Il ruolo della cooperazione in sanità
Le cooperative sono lo strumento più idoneo a gestire processi partecipati di trasformazione dei servizi sul territorio.
Nel processo di attuazione delle AFT e delle UCCP possono svolgere un importante ruolo in accordo con ASL e Regioni.
Possono essere il solo strumento di gestione del budget (obiettivi e risultati) come previsto dalla Legge 189/2012.