LICEO SCIENTIFICO STATALE“LEONARDO da VINCI” di FIRENZE
CORSO SPERIMENTALE FDOCENTE Prof. Enrico Campolmi
APPARATO LOCOMOTORE1
Materiale prodotto dalla Prof.ssa Claudia Piperio,specializzanda SSIS nell’a.s. 2008/09
Il tessuto muscolareIl tessuto muscolare scheletrico è formato da cellule che sono eccitabili e contrattili. Eccitabilità è la capacità di rispondere a stimoli di natura chimica ed elettrica. Contrattilità è la caratteristica di accorciarsi in risposta ad uno stimolo.
Ciascun muscolo è costituito dall’insieme di più cellule muscolari chiamate fibre. Ciascuna fibra è rivestita da uno strato di membrana connettivale chiamata endomisio. Più fibre sono raggruppate e circondate da una membrana chiamata perimisio. Più fasci di fibre sono a loro volta avvolti dall’ epimisio. I muscoli si inseriscono sulle ossa tramite i tendini; la loro contrazione consente il movimento di parti scheletriche rispetto ad altre.
Tutti i muscoli scheletrici sono costituiti da tessuto muscolare striato. Esso è chiamato anche muscolo striato volontario in quanto, a differenza del tessuto muscolare liscio e del muscolo cardiaco, la sua attività è regolata da strutture nervose attivate volontariamente.
Muscoli scheletrici
Ultrastruttura delle fibre muscolariCiascuna fibra muscolare è una cellula plurinucleata avvolta da una membrana cellulare. Il citoplasma di ogni fibra è ricco di miofibrille che corrono per tutta la sua lunghezza. Ogni miofibrilla è costituita da proteine contrattili, disposte in modo ordinato, ed è rivestita dal reticolo sarcoplasmatico che funge da deposito di Ca2+, indispensabile per la contrazione muscolare. La miofibrilla è organizzata in unità, chiamate sarcomeri, che si ripetono per tutta la sua lunghezza. Il sarcomero è delimitato a ciascuna estremità da una banda Z.
Striation Patterna) A Band - composed of thick and overlapping thin filaments.b) I Band - composed of thin filaments.c) Z Line - connects adjacent sarcomeres and anchors thin filaments.
Ogni sarcomero è costituito da filamenti sottili e filamenti spessi interdigitantisi, rispettivamente costituti da filamenti di actina e di miosina.
Meccanismo della contrazione muscolare
Modello dello scorrimento dei filamenti La contrazione muscolare è dovuta al movimento dei filamenti sottili di actina (in verde) rispetto ai filamenti spessi di miosina (viola). La contrazione determina lo sviluppo di forza e l’accorciamento del muscolo.Essa avviene a seguito dell’incremento della concentrazione di Ca2+ nella fibra muscolare.
L’accorciamento è dovuto alla sovrapposizione dei filamenti spessi e sottili, che però non modificano la propria lunghezza.
actin filament
myosin filament
actin monomer
myosin monomer
myosin headmyosin stalk
regulatory proteins
Meccanismi molecolari alla base della contrazione muscolare
La contrazione è dovuta alla interazione ciclica delle teste di miosina che, in presenza di ATP, si legano al filamento di actina generando forza e determinando il suo scorrimento verso il centro del sarcomero.Il ciclo di aggancio, sgancio e riaggancio muove i due filamenti come una ruota dentata l’uno sull’altro.L’ assenza di ATP rende impossibile il distacco dei cross-bridges, determinando la condizione di rigor.
Resting State
Muscle contraction Cross-bridges formation
Power Stroke (translation)Release CrossbidgesRecock myosin heads
Cycle (bind-rotate-release-recock) repeats itself aslong as ATP is available and the binding sites remainexposed
Relaxation occours when Ca2+ is pumped back into sarcoplasmic reticulum
Cosa succede in assenza di ATP.
La contrazione dei sarcomeri dipende dalla presenza di ATP prodotto a seguito della degradazione del glucosio durante la respirazione cellulare
(C6H12O6 + 6O2 → 6CO2 + 6H2O + ATP). L’idrolisi della molecola di ATP da parte della testa della
miosina fornisce l’energia per il ciclo dei cross-bridges.In assenza di ATP la molecola di miosina non è in grado
di “sganciarsi” dal filamento di actina; questa condizione è nota come rigor. La condizione di rigor subentra dopo la morte di un individuo a seguito del fermarsi dei processi metabolici cellulari.