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AZIENDALE
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Rev. 00 del 07.07.2021
LINEA GUIDA PER APPLICAZIONE
NORMA UNI EN ISO 9001:2015
ed
INFORMAZIONI DOCUMENTATE RELATIVE
Emissione 00 del 07/07/2021
COPIA N° ___ Controllata Non Controllata
REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE
RGQ RGQ DS
Prof.ssa D. Cerana Prof.ssa D. Cerana
Prof.ssa C. Boracchi
../07/2021 ../07/2021 ../07/2021
REV DATA MODIFICHE
4. Contesto e organizzazione
4.1. L’Organizzazione e il suo contesto
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L’organizzazione del I.I.S. Daniele Crespi e il suo contesto son ben delineati nel PTOF così
come nella Rendicontazione sociale e arricchiti dai dati presenti nel Rapporto di
Autovalutazione (RAV) reperibili sul sito www.liceocrespi.edu.it alla pagina
https://www.liceocrespi.edu.it/piano-triennaledellofferta-formativa/.
4.2. Esigenze e le aspettative delle parti interessate
Nei documenti sopracitati è compresa un’analisi dei bisogni del territorio con le opportunità e i
vincoli che rispecchiano le aspettative delle parti interessate
4.3. Campo di applicazione del sistema di gestione per la qualità
Il campo di applicazione del sistema di gestione per la qualità dell’organizzazione deve essere
disponibile e mantenuto come informazione documentata; l’ I.I.S. Daniele Crespi ha definito il
seguente campo applicativo per il proprio sistema di gestione:
EROGAZIONE DI SERVIZI DI FORMAZIONE, ISTRUZIONE ED ORIENTAMENTO, PROGETTAZIONE DI
CORSI EXTRACURRICULARI ANCHE FINANZIATI. EROGAZIONE SERVIZI A SEGUITO DI BANDI
REGIONALI E NAZIONALI.
Il Sistema di Gestione per la Qualità istituito dall’azienda copre tutti i requisiti della Norma UNI EN ISO
9001:2015.
4.4. Determinazione dei processi
L'organizzazione deve, nella misura necessaria:
a) mantenere informazioni documentate per supportare il funzionamento dei propri processi;
b) conservare informazioni documentate affinché si possa avere fiducia nel fatto che i processi
sono condotti come pianificato.
A tal proposito si definiscono i processi come segue .
MACRO PROCESSI input
DESCRIZIONE
DEL PROCESSO output Funzioni coinvolte Indicatori
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PROGETTAZIONE
DELL’OFFERTA FORMATIVA
Bisogni formativi Relazioni fra le parti sociali Relazioni con le istituzioni Relazioni con Ordini professionali. Decisioni autonome direzionali sulla base delle strategie dell’organizzazione Bandi
1.Progettazione di massima dell’intervento formativo. 2. Progettazione di dettaglio. 3. Verifiche, riesame e validazione del progetto. 4.Monitoraggio della progettazione
Stesura PTOF
Progetto del corso Aggiudicazione corsi Esigenze di approvvigionament o di materiali e servizi
F.S.
REFERENTI PROGETTO AMMINISTRAZIONE
Vedi “Analisi e valutazione”
EROGAZIONE
DELL’OFFERTA
FORMATIVA
Progetto del corso Indicazioni da Direzione Elenco strumenti e attrezzature Esigenze dei progetti Iscrizioni Informazioni/Reclami da docenti/allievi
1.Programmazione attività didattiche e docenze. 2. Verifiche attrezzature, locali e strumentazione didattica. 3. Docenza teorica, pratica, lavori di gruppo ecc. 4. Realizzazione corsi extracurricolari 5.Realizzazione di stage. 6. Assistenza didattica, tutoraggio e coordinamento.
Pianificazione svolgimento corsi. Erogazione del corso
Direzione Coordinatori area/classi
Docenti Tutor
Valutazione del corso
Monitoraggio istituto
Statistiche scrutini
Invalsi
PROCESSO
DI GESTIONE
DELLE RISORSE
UMANE
Esigenze provenienti dai corsi Competenze interne Esigenze di Formazione del personale Normative tecniche specifiche e norme sulla sicurezza Esigenze di materiali e attrezzature
1. Definizione delle competenze necessarie per i vari ruoli (profili). 2. Selezione e qualifica del personale. 3. Pianificazione degli interventi formativi dedicati al personale. 4. Gestione e coordinamento del personale e relazioni interne. 5. Gestione amministrativa del personale. 6. Monitoraggio delle prestazione delle Risorse 7. Gestione, manutenzione e tenuta sotto controllo delle attrezzature
e degli ambienti
Selezione del personale Controllo delle prestazioni Piani di Formazione Tenuta sotto controllo delle attrezzature Rispetto requisiti cogenti
Direzione Resp. Risorse Umane Amministrazione
DSGA
Acquisizion e nuove competenze Efficienza attrezzature Vedi “Misurazioni Analisi e
Miglioramenti”
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PROCESSO DI
COMUNICAZIONE E
GESTIONE DELLE
INFORMAZIONI-
INTERNA/ESTERNA
Esigenze di comunicazione scuola-famiglia Relazioni fra istituzioni e Comunicazioni con enti e aziende Comunicazione con fornitori Comunicazioni con il personale interno Comunicazioni con utenza (studenti, docenti e personale ATA) Comunicazione tra uffici Comunicazioni con stakeholders
Registro online Udienze Libretto Lettere tramite studenti/ Quaderno elettronico Sito web Posta elettronica certificata, uso piattaforme adibite allo scopo (es. MEPA, CONSIP, FDL) circolari posta elettronica amministrazione trasparente
Visualizzazione assenze, presenze, note, compiti assegnati, eventi/progetti, pagelle, produzione certificati e attestati comuncazioni debiti, consolidamenti, e loro saldi, comucazioni invio corsi di recupero, segnalazioni danni/rotture pericoli alla provincia, ricerca forniture, bandi produzione di circolari accesso civico
Direzione
DSGA
Ufficio protocollo
Segreteria didattica
e amministrativa
docenti
Vedi “Analisi e valutazione
PROCESSO DI
SISTEMA DI
GESTIONE PER LA
QUALITÀ
Esigenze organizzative e gestionali Norma UNI EN ISO 9001 Accreditamento regionale Risultati della soddisfazione di utenti/operatori/destinata ri finali Risultati sull’efficacia dei processi
1. Identificazione struttura organizzativa 2. Definizione dei processi 3. Definizione di obiettivi e strategie 4. Monitoraggio dei processi operativi e del sistema anche tramite Verifiche ispettive
5. Valutazione dei risultati.
Politica e Obiettivi della Qualità Procedure di gestione e controllo Registrazioni della Qualità Riesame del Sistema Qualità Piani di miglioramento Analisi dei dati
Direzione RSGQ
Efficienza del sistema di Gestione per la Qualità Misura della soddisfazione dell’utenza Vedi “Misurazioni Analisi e
Miglioramenti”
PROCESSO DI
PIANIFICAZIONE
STRATEGICA E
RIESAME DELLA
DIREZIONE
Analisi e conoscenza dell’organizzazione e del mercato. Struttura organizzativa Risorse.
Dati e relazioni.
1. Definizione delle strategie organizzative, commerciale e del servizio. 2. Reperimento delle risorse nei limiti di legge. 3. Monitoraggio e miglioramento del servizio. 4. Coordinamento delle risorse.
Gestione dell’Organizzazione
Direzione Coordinatore Referenti di sede
Pianificazione di tutte le attività
Raggiungimento degli obiettivi
prefissati
EROGAZIONE
DEI SERVIZI
AMMINISTRATIVI
Leggi e norme Regolamenti progetti formativi e relativi contratti Richieste di iscrizione
1. Gestione della contabilità 2. Controllo economico 3. Rendicontazione 4.Approvvigionamento materiali e strumenti.
Iscrizioni Rendiconti e Contabilità approvvigionamento
Direzione
Amministrazione
Accettazione rendicontazione da parte dei revisori dei conti
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5. Leadership e Impegno
5.1.1 Impegno della Direzione
La Direzione dimostra leadership e impegno rispetto al sistema qualità:
• assumendosi la responsabilità dell'efficacia del sistema
• assicurando che la politica per la qualità e gli obiettivi siano stabiliti e compatibili con la strategia
dell’istituto ed il contesto in cui opera.
• assicurando che la politica per la qualità sia comunicata, compresa ed applicata all'interno
dell'organizzazione
• assicurando l'integrazione dei requisiti del sistema qualità nei processi dell’Istituto
• promuovendo la consapevolezza dell'approccio per processi
• assicurando che le risorse necessarie per il sistema qualità siano disponibili
• comunicando l'importanza di un sistema qualità efficace e della conformità dei requisiti del
sistema qualità
• assicurando che il sistema qualità raggiunga i suoi risultati definiti
• ingaggiando, dirigendo e supportando persone che contribuiscono all'efficacia del sistema qualità
• promuovendo il miglioramento continuo
• supportando gli altri ruoli manageriali importanti a dimostrare la loro leadership sia applicata nella
loro area di influenza
• partecipando alla valutazione della misurazione del sistema qualità
• focalizzandosi sulla soddisfazione dell’utenza.
5.1.2 Focalizzazione sul cliente/utente
Allo scopo di comprendere e soddisfare con regolarità i requisiti dell’utenza e i requisiti cogenti
applicabili, la Direzione dell’IIS Daniele Crespi ogni anno, valuta e definisce i requisiti nell’ottica
dell’aumento della soddisfazione dell’utenza attraverso l’esame e l’elaborazione dei dati documentati
emergenti da:
• questionari di soddisfazione ddell’utenza,
• verifiche ispettive interne;
• diverse tipologie di iscrizione alle classi prime,
• eventuali reclami;
• eventuali richieste espresse dalle rappresentanze dei genitori e degli studenti nei CdC e nelle
riunioni del Comitato Studentesco.
La Direzione garantisce che le esigenze e le aspettative dell’utenza
siano determinate e convertite in requisiti, con l'obiettivo di conseguire la soddisfazione dei medesimi.
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Allo scopo la Direzione, con il supporto del Responsabile Qualità, e sulla base:
- dei risultati delle analisi di soddisfazione dell’utenza
- dell’analisi delle cause di reclamo
- delle opportunità di sviluppo
riesamina annualmente la tipologia di servizi erogati, proponendosi un loro miglioramento
per poter essere sempre più rispondenti alle esigenze di formazione provenienti dalla
società civile e dal mondo del lavoro.
Inoltre la Direzione determina e affronta i rischi e le opportunità che possono influenzare la conformità
dei servizi.
5.2 Politica per la Qualità
La Politica della Qualità dell’organizzazione è emessa in modo che risulti:
• in linea con gli obiettivi dell’Organizzazione esplicitati e pubblicati :
o sul sito web: https://www.liceocrespi.edu.it/piano-triennaledellofferta-formativa/
o Scuola in chiaro: dove si trova il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.), il
Rapporto di Autovalutazione ( Rav) e il Bilancio sociale: Scuola in Chiaro
• rivolta al miglioramento continuo dell’efficacia del Sistema di Gestione per la Qualità
• rivolta a definire e riesaminare gli obiettivi per la qualità
• divulgata, compresa e condivisa all’interno dell’Organizzazione
• riesaminata per accertarne la continua idoneità
• commisurata alle risorse disponibili
Le scelte culturali e formative dell’I.I.S Daniele Crespi si esplicano nel pieno rispetto della libertà
d'insegnamento, in armonia con le strategie comuni individuate dal Collegio dei docenti e dai Consigli
di classe e sono tese alla valorizzazione delle singole soggettività all'interno di una comunità solidale.
Oggetto dell'azione educativa è la crescita degli studenti e delle studentesse sia sotto l'aspetto
cognitivo e operativo che quello relazionale.
La scuola si propone a livello generale le seguenti finalità formative e cognitive:
- Educazione alla legalità, alla solidarietà, alla vita associata, al rispetto delle culture diverse,
particolarmente importanti in una realtà scolastica priva di omogeneità sociale e territoriale.
- Promozione dell’integrazione e della socializzazione, favorendo lo sviluppo di un percorso formativo
adeguato e fornendo occasioni di crescita culturale e umana.
- Rispetto degli altri, di se stessi e dell’ambiente.
- Maturazione di interessi nei confronti dei grandi problemi dell’umanità.
- Consapevolezza dei diritti e dei doveri dei cittadini di una società democratica.
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- Sviluppo di motivazioni e di interessi culturali generali.
- Promozione della capacità di affrontare il nuovo e di confrontarsi con una realtà in continua
evoluzione.
- Valorizzazione della molteplicità dei linguaggi negli aspetti della comunicazione e dell'espressione
creativa e della loro integrazione per una visione progettuale globale.
- Creazione, attraverso una didattica pluridisciplinare, di una formazione che unisca all'acquisizione
dei saperi di base la conoscenza dei processi ideativi, dei processi operativi e dei processi tecnologici
nel campo delle arti applicate.
In particolare le scelte strategiche triennali sono definite nel PTOF e pubblicate su Scuola in Chiaro
al Link: scelte strategiche con gli obiettivi formativi prioritari e il piano di miglioramento, partendo dalle
priorità desunte dal RAV fino ad arrivare alle principali elementi di innovazione..
La politica della qualità viene elaborata con specifico riferimento agli scopi dell’organizzazione,
impegna la stessa al rispetto dei requisiti espressi dai propri Utenti/Clienti ed al miglioramento
continuativo, prevede un quadro di riferimento per la definizione degli obiettivi per la qualità e
formalizza l’intendimento di porre gli obiettivi stessi ed il relativo livello di conseguimento ad oggetto di
una costante attività di riesame. La Direzione si impegna comunque a verificare sistematicamente che
la Politica della Qualità sia sostenuta da tutti i collaboratori e formalmente attuata e a mantenerla
aggiornata nel tempo, assicurando che si mantenga appropriata agli scopi dell’organizzazione e
comprenda sempre l’impegno al soddisfacimento dei requisiti ed al miglioramento continuo
dell’efficacia del Sistema.
La politica per la qualità è mantenuta come informazione documentata (vedi sez. 7.5)
La Direzione si propone di migliorare costantemente i propri servizi e processi.
A tale fine, la gestione delle qualità si fonda sull’elaborazione di obiettivi definiti e misurabili e nella
definizione di risorse e metodi adeguati per conseguirli.
Le linee guida a cui il Liceo Daniele Crespi si ispira nella gestione della Qualità sono:
- comprendere le attese dei Clienti
- adozione di un Sistema Qualità che consenta di garantire il rispetto degli impegni presi e dei requisiti
stabiliti
- prevenzioni delle non conformità, piuttosto che correzione delle medesime nel corso dell’erogazione
del servizio
- approvvigionamento da fonti qualificate
- coinvolgimento di tutto il personale nel miglioramento delle attività
- formazione e motivazione del personale alla collaborazione per consentire gli obbiettivi stabiliti
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- definizione di indicatori che permettono di monitorare l’andamento della qualità dei processi e
l’efficacia delle politiche aziendali e delle azioni di miglioramento intraprese
- più razionale utilizzazione di risorse umane e strutturali al fine di conseguire ottimizzazione dei
processi aziendali.
Gli obiettivi che l’azienda si pone sono:
- riduzione delle non conformità
- riduzione dei costi di non qualità
- miglioramento continuo
- mantenimento della Certificazione del Sistema Qualità in conformità alla normativa UNI EN ISO
9001:2015
Se gli obiettivi stabiliti non sono raggiunti, la Direzione, con la collaborazione delle aree aziendali e del
personale, si impegna nello studio di nuovi sistemi da attuare per raggiungere i risultati auspicati.
5.3 Ruoli, responsabilità e autorità nell’organizzazione
I ruoli, le autorità e le responsabilità sono definite ed assegnate per:
• assicurare la conformità del sistema qualità ai requisiti della norma
• assicurare che l'output dei processi sia quanto previsto
• relazionare sulle performance del sistema qualità, sulle opportunità di miglioramento e sulle
necessità di cambiamento e innovazione e soprattutto si riportino informazioni alla Direzione
• assicurare la focalizzazione al cliente/utente in tutta l'organizzazione
• assicurare che l'integrità del sistema qualità sia mantenuta quando cambiamenti al sistema
siano previsti e implementati.
I seguenti punti del manuale qualità ed i documenti da essi derivati definiscono ruoli e responsabilità
di tutti coloro che operano all’interno dell’organizzazione nei confronti del
sistema di gestione per la qualità. Nel seguito l’organigramma e il mansionario tipo
dell’organizzazione, con specifico riferimento alle aree operative interessate dai processi
formativi. L’organigramma nominativo è pubblicato sul sito Funzionigramma, così come nel P.T.O.F.
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STRUTTURA ORGANIZZATIVA GENERALE
Organigramma
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Staff di presidenza (esempio)
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AREE DI EROGAZIONE DEI SERVIZI
Tabella esempio
1. SUCCESSO FORMATIVO 2. AMBIENTE ORGANIZZATIVO PER
L’APPRENDIMENTO
1.1 AREA
SAPERI
DI BASE
1.2 AREA
SVILUPPO
DELLE
COMPETEN
ZE TECNICO
-
APPLICATIV
E
1.2.1 AREA
INNOVAZIO
NE
DIDATTICA
E NUOVE
TECNOLOGI
E
1.2.2 AREA
INTERNAZIONALIZZAZI
ONE
1.2.3 AREA
COMPETENZE
LINGUISTICHE
CLASSICHE
1.2.4
AREA
COMPETENZE
MUSICALI
1.3 AREA
INCLUSIONE
INTEGRAZIONE E
DIFFERENZIAZIO
NE
1.4 AREA
SVILUPPO
DELLA
RELAZIONE
EDUCATIVA E
TRA PARI
CITTADINANZ
A
1.5 AREA
CONTINUITA’ E
ORIENTAMENTO
2.1 AREA
FUNZIONALE
DEI SERVIZI
2.2 AREA
COMUNICAZIO
NE
2.3 AREA
PTOF
FS Accoglienza in
ingresso
R. Promozione
cultura e
commissione
comitato
paritetico
R.R. animatore
digitale -
didattica
multimediale
Competenze
informatiche:
ICT e didattica
ECDL
RR.
INTERNAZIONALIZZA
ZIONE
LICEO/CLIL
Stage/Erasmus/
Scambi/Corsi lingue
orientali/Etwinnig/
Intercultura/ Conversatori
madre lingua
R.
Competenze
lingue classiche:
Paideia (incontri d’autore,
certamina, Notte Nazionale
del Liceo Classico,
CLL)
R. Progetto
musica in
cattedra
Competenze
musicali:
Concerto di San
Valentino
ABRMS:
Certificazione
musicale per
Scienze Umane
FS INCLUSIONE
e Referente
Gruppo BES/H
coordinamento
commissione (CDC)
Tutores
R. Educazione
alla cittadinanza e
alla Legalità
/Memoria
Sicurezza
Educazione
stradale
Volontariato
Centro Sportivo
Scolastico
FS Orientamento e
Commissione
Orientamento in
uscita
Figure sensibili
R. Rapporti con
Media
e
R. Mastercom
FS Collaboratore
coordinamento
progettuale -
Sicurezza
Coordinatori e
segretari dei CdC
RR. Olimpiadi
di Matematica,
Ecdl/ MOL
Commisione ICT e didattica
Conversatori madre
lingua Liceo Classico e
Liceo delle Scienze
Umane
Gemellaggi
corale R. Accoglienza
Stranieri (NAI) R.R. cittadinanza
– ed. civica FS PCTO Commissione
visite
d’istruzione
RR. progetti
ampliamento
offerta formativa
RR. dipartimenti e
assi disciplinari R. Biblioteca e
Commissione RR. certificazioni LL.SS Area benessere spazio
ascolto (CIC) R. Commissione
stage Commissione
elettorale
R.R. formazione
FS Collaboratore
innovazione
didattica/successo
formativo Ambienti
di apprendimento
con CDC INVALSI
Progetti prevenzione
Commissione
orario
Commissione
PTOF
Commissione
G.L.I.
RR. dei
laboratori
R.R. curvatura
biologica/educazi
one ecologica
R. Nucleo
valutazione
istituto
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INCARICO DOCENTE (INC 7.1.2^10)
Alla Prof.ssa ………
Responsabile
INCARICO PER L’A.S. ……..
DESCRIZIONE della posizione
NOME E COGNOME AZIONE
TARGET
.
COMPETENZE PROFESSIONALI COERENTI CON LA POSIZIONE SOTTO DESCRITTA
OBIETTIVI ( DA SCHEDA PROGETTO)
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6 PIANIFICAZIONE DEL SISTEMA QUALITA’
6.1 Azioni per evidenziare e trattare i rischi e le opportunità
Durante la pianificazione del Sistema Qualità, l'organizzazione considera le parti
interessate e il campo di applicazione del Sistema, per trattare i rischi e le opportunità, al
fine di:
• Dare assicurazione che il Sistema Qualità raggiunga i risultati attesi
• Prevenire, o ridurre, effetti indesiderati
• Mettere in atto il miglioramento continuo
L'organizzazione pianifica:
A - Le azioni per trattare i rischi e le opportunità
B - Le modalità per:
• rendere effettive ed integrare le azioni all'interno dei processi
• valutarne l'efficacia
I rischi sono esplicitati nella rendicontazione sociale in contesti e risorse pubblicati sul sito web e in
Scuola in chiaro al link: Opportunità e vincoli.
Le azioni messe in atto per fronteggiare i rischi e cogliere le opportunità sono
proporzionali all'impatto sulla conformità del prodotto/servizio.
Le azioni per trattare i rischi e le opportunità possono essere: evitare il rischio, accettare il
rischio al fine di perseguire un'opportunità, eliminare la fonte di rischio, modificarne la
probabilità o gli effetti, condividere il rischio, decidere in modo informato di farsi carico del
rischio stesso.
I risultati raggiunti e le prospettive future sono inserite sempre nella rendicontazione sociale allo
stesso link. Il Piano di miglioramento è su base triennale , monitorato annualmente.
6.2 Obiettivi per la Qualità e programmi
La Direzione dell’IIS Daniele Crespi assicura che, per i pertinenti livelli e funzioni dell’organizzazione,
siano stabiliti obiettivi misurabili, compresi quelli necessari per ottemperare ai requisiti del servizio
scolastico.
Gli obiettivi per la qualità:
• sono coerenti con la Politica della Qualità
• sono misurabili
• tengono in conto i requisiti applicabili
• sono fortemente correlati con la conformità del prodotto/servizio e con la
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• soddisfazione dell’utenza
• sono monitorati
• sono comunicati agli interessati
• sono aggiornati, quando necessario
Nel pianificare le modalità per raggiungere gli obiettivi per la qualità, sono chiarite:
• Le azioni da realizzare
• Le risorse da dedicare
• Le responsabilità delle azioni
• Le tempistiche di realizzazioni
• Il metodo per la valutazione del risultato
come da scheda progetto
Gli obiettivi della Qualità vengono triennalmente definiti in relazione alle aree e funzioni
dell’organizzazione nel RAV (Priorità e traguardi e obiettivi di Processi) e nel PTOF, mentre la
progettazione per raggiungere gli obiettivi è pianificata annualmente nel POF, (offerta formativa
annuale).
Gli obiettivi esplicitati nella Politica della Qualità sono analizzati in sede di riesame della
Direzione ed i risultati sono verbalizzati.
6.3 Pianificazione delle modifiche
Qualora emerga la necessità di effettuare modifiche al Sistema Qualità, le modifiche sono
condotte in modo pianificato e sistematico.
L’organizzazione considera:
• Lo scopo delle modifiche e tutti i relativi effetti potenziali
• La necessità di conservare l'integrità del Sistema
• La disponibilità di risorse
• La distribuzione o ridistribuzione delle responsabilità ed autorità
7 SUPPORTO
7.1 Risorse
7.1.1 Generalità
L’organizzazione ha determinato e messo in campo le risorse necessarie per stabilire,
attuare e mantenere il sistema di gestione per la qualità, e per migliorarne continuamente
l'efficacia.
Viene costantemente considerata
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• L'esistenza interna di opportune risorse
• La necessità di acquisire risorse esterne
7.1.2 Persone
Al fine di assicurare il rispetto dei requisiti dell’utenza, e delle norme, leggi e regolamenti cogenti,
l’organizzazione ha messo in campo le persone necessarie a condurre le attività ed i processi del
Sistema di gestione della Qualità.
La Direzione conferisce mezzi e risorse adeguate allo svolgimento delle attività previste
dal SGQ nei limiti delle disponibilità e possibilità di legge, assegnando (INC 7.1.2^10) la realizzazione
delle attività e delle verifiche previste dal medesimo a personale opportunamente addestrato.
Sulla base del fabbisogno annuale, il Dirigente Scolastico provvede a:
1. definire i profili professionali necessari
Il piano di formazione e aggiornamento, rivolto a tutto il personale docente e non docente dell’Istituto,
può riguardare:
2. la formazione professionale per l’apprendimento di specifiche competenze nel ruolo/funzione
3. la formazione per lo sviluppo delle competenze funzionali alla qualità (comportamenti
organizzativi)
Gli interventi formativi vengono gestiti secondo un preciso schema operativo:
1. definizione dei fabbisogni formativi da parte dei vari Dipartimenti o di gruppi di docenti
2. per docenti in anno di formazione
3. per formazione specialistica/aggiornamento
Il D.S., la F.S. e il DSGA su proposta e delibera del CD definiscono il piano annuale di formazione
(PAF) e aggiornamento con indicazione di:
1. Tipologia delle attività da realizzare
2. Enti e risorse coinvolte
3. Metodologia e strumenti
4. Il periodo previsto e la relativa durata
5. Il costo preventivato
Il PAF è parte integrante del PTOF e pubblicato anche al link: Piano annuale formazione docenti e
personale ATA
Risorse umane esterne
Viene reclutato personale sotto forma di :
Contratto a tempo determinato
1. Per esecuzione di attività specifiche
2. Per sostituzione del personale
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3. Lettore madrelingua
4. Psicologo
5. Medico
La gestione operativa delle attività viene effettuata sulla base di un curriculum e di un colloquio
preliminare finalizzato alla verifica delle competenze dichiarate e delle capacità comunicative e
relazionali.
Il nuovo organico Funzionale Aggiuntivo previsto dall L107/15 prevede la disponibilità di personale
docente aggiuntivo per permettere al DS di attuare il Piano di Miglioramento triennale. Tali docenti
possono operare in classe in sostituzione di docenti collaboratori del Ds che hanno quindi un
distaccamento dalle ore di insegnamento, oppure possono essere referenti di progetti/attività previste
dal PM del DS sulla base delle loro competenze. La rendicontazione di tali attività è svolta sul
Registro Attività docenti (RAD 7.1.2^11 e RAD7.1.2^12)
La gestione amministrativo-finanziaria viene effettuata dal DSGA nel rispetto della normativa di
riferimento e sulla base della delibera del Consiglio di Istituto.
Gestione assenze personale
All’inizio di ogni anno scolastico, il DSGA designa l’ Assistente Amministrativo (di seguito AA) addetto
al servizio, comunica la designazione a tutte le componenti mediante affissione all’albo e aggiorna
l’organigramma dell’ufficio di segreteria.
Il personale in servizio che ha bisogno di informazioni si rivolge all’AA addetto in orario di sportello. Il
personale che intende presentare domanda per un qualsiasi tipo di assenza ritira dal Collaboratore
Scolastico o scarica dal sito (area riservata) il modulo predisposto, vedi allegati assenze, lo compila
e lo consegna al personale in servizio.
Ogni richiesta ( RPP 7.1.2^1, CPL 7.1.2^2, RFD 7.1.2^3, RFA 7.1.2^4, AMA 7.1.2^5) è controllata
dall’ AA addetto per verificare la completezza dei dati e solo quando risulta compilata correttamente
viene inviata al protocollo. L’AA addetto rilascia al personale, che lo richieda, gli estremi
dell’assunzione al protocollo.
Ogni richiesta protocollata è inserita nel libro posta/firma del DS.
Il DS giornalmente esamina le domande presentate, verifica e controlla il rispetto della normativa e
trasmette, secondo i casi, i dati emersi:
• all’AA delegato alla gestione supplenze giornaliere che lo comunica all’Ufficio di Vicepresidenza
per procedere alle sostituzioni,
• all’AA delegato per la ricerca di personale, per le assenze che prevedono la ricerca e
l’assunzione di personale con contratto a tempo determinato;
• al DSGA che provvede alla gestione delle supplenze giornaliere del personale ATA.
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Le comunicazioni di assenze per sopraggiunte cause sono comunicate telefonicamente entro le ore
7.50. Il personale in servizio che riceve la telefonata, la smista all’AA, il quale registra su apposito
modulo (ASU 7.1.2^6 Assegnazioni supplenze), e provvede ad informare l’Ufficio di Vicepresidenza
per assenza di docenti, il DSGA per assenza di personale ATA.
Il personale deve successivamente inviare e/o consegnare ogni documentazione prevista dalla
normativa.
L’AA delegato, preso atto delle domande, raccoglie tutta la documentazione prevista e provvede alla
preparazione dei relativi decreti e all’aggiornamento delle schede personali.
Per assenze che comportino riduzioni o sospensioni di stipendio sono effettuate tutte le
comunicazioni obbligatorie all’ufficio della Ragioneria Provinciale e alla Direzione Provinciale del
Tesoro.
Ogni decreto è protocollato e sottoposto alla firma del DS e notificato al personale nel caso di
riduzione o sospensione dello stipendio.
Gestione assenze brevi e permessi
a) Personale Docente
La gestione delle supplenze per le assenze temporanee dei docenti è affidata all’Ufficio di
Vicepresidenza nella persona del Vicario e/o collaboratori del DS. I quali, ricevute le comunicazioni
delle assenze, provvedono alle sostituzioni e le sottopone alla firma del DS.
I criteri utilizzati nell’assegnare le supplenze brevi, in ordine di priorità, sono:
1. docenti a disposizione della stessa classe;
2. docenti della stessa materia;
3. docenti a disposizione
4. docenti compensati con lo straordinario
Le sostituzioni vengono riportate su apposito modulo (ASU 7.1.2^6 ) e dopo essere stato sottoposto
alla firma del DS viene dato al Collaboratore Scolastico del piano vicino alla Sala Docenti, che
provvede a far firmare il docente incaricato alla sostituzione ed a informare la classe della assenza
del docente e del suo sostituto, facendo firmare lo stesso modulo dal docente presente in classe al
momento della comunicazione.
Ogni mese l’Ufficio di Vicepresidenza invia all’ Assistente amministrativo dell’area retribuzioni,
incaricato alla liquidazione degli emolumenti, la comunicazione delle ore di sostituzione effettuate.
b) Personale ATA
All’inizio dell’anno scolastico il DSGA chiede ad ogni unità di personale la propria disponibilità a
sostituire i colleghi assenti e redige una proposta di assegnazione delle mansioni e di ripartizione
delle attività aggiuntive per il personale ATA da liquidare con il fondo di istituzione scolastica.
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Tale proposta è oggetto di contrattazione decentrata con l’RSU e i sindacati di base.
All’interno della contrattazione si stabiliscono i criteri per l’applicazione delle proposte del DSGA e
l’eventuale monteore di lavoro straordinario a pagamento.
Archiviazione e registrazioni
Le domande di assenza del personale e la relativa documentazione vengono archiviati dall’AA nei
fascicoli del personale in servizio.
Ammissione visitatori esterni
La presenza dei visitatori esterni (genitori, tecnici ecc) è ammessa previa compilazione del Registro
delle Presenze Visitatori Esterni (RPV 7.1.2^9) all’ingresso dell’Istituto e gestito e monitorato dal
personale ATA
7.1.3 Infrastrutture
L’Istituto ha determinato, rese disponibili e tenute in efficienza, le infrastrutture che concorrono a
determinare la conformità dei prodotti e servizi:
• Edifici e spazi di lavoro
• Attrezzature Hardware
• Sistemi Software
• Tecnologia per l'informazione e per la comunicazione
Le caratteristiche di adeguatezza e di rispondenza alla normativa delle attrezzature e strumentazioni
necessarie a garantire il livello di Qualità richiesto sono individuate attraverso misure oggettive e
confermate periodicamente per controllare che tutti i piani, documenti di guida, mezzi, risorse siano
compatibili con gli obiettivi prefissati.
Tali infrastrutture sono individuate, dimensionate, predisposte e mantenute con specifico riferimento
alle attività da svolgere, e in sede di riesame del Sistema Qualità la Direzione dispone affinché le
infrastrutture si mantengano costantemente adeguate alle attuali esigenze dell’organizzazione,
eventualmente integrandole ed aggiornandole.
L’IIS Daniele Crespi prevede un servizio di PC portatili per gli studenti e i docenti attraverso un
contratto di comodato d’uso stipulato all’inizio di ogni anno. La gestione del servizio è attuata dal
tecnico informatico con registrazione di tutti i device assegnati a ogni richiedente. (RCD 7.1.3^1 e
RCS 7.1.3^2). I device vengono restituiti al termine di ogni anno scolastico e sottoposte a controllo,
manutenzione e aggiornamenti di software.
L’organizzazione della Biblioteca d’isitituto è descritta nell’ IST 8.3.7
7.1.3.1 Manutenzione attrezzature
I criteri di riferimento cui ispirare la manutenzione sono di seguito elencati:
- mantenere strutture, macchine, attrezzature in grado di funzionare nelle condizioni
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stabilite;
- garantire la sicurezza del personale e la tutela dell’ambiente.
Gli assistenti tecnici redigono e mantengono aggiornato un apposito Elenco strumenti e attrezzature,
sul quale vengono elencate tutte le attrezzature di particolare importanza per l’area formazione
presenti nell’Istituto, con le relative codifiche e matricole (vedi Inventario).
In fase di acquisto di un nuovo macchinario o di vendita/rottamazione si provvede ad aggiornare
l’Elenco.
Data la caratteristica dei servizi erogati dall’Istituto, le attività di manutenzione consistono nella
chiamata al servizio di assistenza (ditte esterne), nella manutenzione ordinaria svolta dagli assistenti
tecnici. In particolare gli assistenti tecnici nominati per ciascun laboratorio/reparto sovrintendono alle
attività di manutenzione.
Per attività di manutenzione ordinaria o programmata sono da intendersi:
• gli interventi sul dotazione tecnologica di immediata risoluzione attuata dal tecnico Informatico
• mantenimento dotazione di Pronto Soccorso con tenuta del Registro di controllo delle cassette
di Pronto Intervento da parte del personale ATA.
• Mantenimento dotazione laboratorio Chimico con tenuta del registro del materiale in dotazione
da parte del Tecnico di Laboratorio.
• Controllo del funzionamento del Defribbillatore da parte di docenti formati
Le attività di manutenzione ordinaria o programmata attuata da enti proprietari o enti gestori per ogni
macchina o impianto ritenuti importanti ai fini economici, tecnico/operativi e di sicurezza vengono
registrate tramite apposito verbale e depositate in segreteria amministrativa presso il DSGA
La manutenzione straordinaria viene svolta, in caso di guasti o malfunzionamenti, da ditte esterne con
regolare contratto di manutenzione stipulato con IIS Daniele Crespi o la Provincia. Il fornitore del
servizio di assistenza è, ovviamente, fornitore preventivamente qualificato e inserito nell’elenco dei
fornitori di prodotti/servizi correlati per quanto riguarda la strumentazione di proprietà dell’IIS Daniele
Crespi . In tali casi l’intervento è immediato. L’amministrazione riceve segnalazione dagli assistenti
tecnici di eventuali anomalie/gusti e valuta l’urgenza/criticità dell’intervento (con l’assistente tecnico);
in seguito si occupa di concordare gli interventi necessari.
L’igiene e la pulizia dei locali è svolta dai collaboratori scolastici ed è periodicamente tenuta sotto
controllo dalla direzione
Il DS favorisce un clima relazionale che assicura l’equilibrio e il “benessere a scuola”di tutto il
personale, che viene periodicamente monitorato con questionari rivolti ai genitori, studenti, docenti e
personale ATA. I dati emersi dai questionari vengono riportati in sede di riesame della Direzione nel
C.D del mese di Giugno.
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7.1.4 Ambiente di lavoro
L’Istituto ha determinato e gestisce l'ambiente di lavoro necessario per conseguire la conformità dei
prodotti e dei servizi.
Sono considerate
• La temperatura
• L'umidità
• L'ergonomia
• L'ordine e la pulizia
• Gli aspetti sociali e non discriminatori
• Gli aspetti psicologici e sanitari
L’organizzazione assicura lo svolgimento delle attività in un ambiente confortevole nel rispetto delle
disposizioni della normativa sulla sicurezza.
Conformemente alle prescrizioni normative la Direzione provvede affinché negli ambienti di lavoro
siano rispettati i requisiti di seguito indicati:
a. Requisiti delle postazioni ed apparecchiature di lavoro
- Gli elementi delle apparecchiature informatiche di lavoro siano regolabili e facilmente
orientabili affinché ogni operatore possa assumere una posizione comoda;
- I tavoli di lavoro siano di superficie opaca e dell’ampiezza sufficiente da poggiare e rilassare i
polsi durante le attività di lavoro;
- I mouse utilizzati siano di facile uso evitando di comportare problemi di accavallamento e
circolazione del sangue;
- Le attrezzature di laboratorio rispettino i requisiti di sicurezza disposti dalla normativa vigente.
b. Requisiti dell’ambiente di lavoro
I fattori che l’organizzazione prende in considerazione in relazione alla salubrità degli ambienti di
lavoro sono concernenti il microclima (temperatura, umidità e correnti d’aria), il livello di rumore, lo
spazio e l’illuminazione, la disposizione ed il colore delle attrezzature e del mobilio.
Per l’applicazione della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro si fa comunque riferimento alla
documentazione redatta ai sensi e per gli effetti del “Testo unico sulla sicurezza Dlgs. 9 aprile 2008 n.
81” e successive modifiche e integrazioni.
Il Responsabile del Servizio prevenzione e protezione ha il compito di garantire l'applicazione delle
norme contenute nel manuale della sicurezza e l'adeguata formazione del personale, ai sensi del
Dlgs. 9 aprile 2008 n. 81” e successive modifiche e integrazioni.
7.1.5 Risorse per il monitoraggio e la misura
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Quando il monitoraggio e la misurazione sono usate per dare evidenza della conformità dei prodotti e
dei servizi a requisiti, sono determinate le risorse necessarie per assicurare risultati validi e affidabili.
Le risorse messe in campo:
• Sono appropriate per il tipo di misura e di monitoraggio previsti
• Sono tenute sotto controllo al fine di assicurare la loro continua efficienza in relazione allo
scopo
L’organizzazione conserva informazioni documentate come evidenza dell'efficienza delle risorse per
la misura ed il monitoraggio, in relazione allo scopo previsto.
7.2 Competenza
La Direzione definisce le competenze necessarie allo svolgimento delle attività che hanno influenza
sulla qualità, secondo standard interni e/o definiti dalla normativa di riferimento, anche avvalendosi
dell’apporto dei responsabili di Area.
Assicura che tale personale sia competente sulla base di appropriata formazione ed esperienza.
Ove applicabile, fornisce addestramento o intraprende altre azioni per acquisire le necessarie
competenze, e valuta l'efficacia delle azioni realizzate.
L’organizzazione conserva informazioni documentate come evidenza delle competenze nel fascicolo
personale (es. Curriculum vitae, attestati di frequenza a corsi di formazione, verbali di formazione
tenuti dalla Commissione Formazione).
Si descrivono di seguito le modalità con cui l’organizzazione intende garantire che i propri dipendenti
e collaboratori coinvolti nel SGQ operino in modo qualificato e siano in grado di sostenere il grado di
responsabilità loro affidato, disponendo a tal fine anche azioni di formazione interna.
In particolare è richiesto ai dipendenti di operare in modo coerente con gli obiettivi
dell’organizzazione, mettendo in campo competenze e motivazioni professionali per rispondere
adeguatamente alle esigenze stabilite.
Per le risorse in organico è predisposto un file Excel denominato “Cartella Qualificazione“ gestito
dall’Assistente Amministrativo delegato alla gestione del personale. E’ previsto un periodico
aggiornamento delle schede a seguito della frequenza di corsi di specializzazione e aggiornamento,
sia interni che esterni, con acquisizione delle nuove esperienze maturate finalizzati all’accrescimento
della professionalità. Nella Cartella delle qualificazioni sono anche riportate le formazioni previste
dalla normativa per la Sicurezza, mentre i risultati sono archiviati dal RSPP mentre le attestazioni in
formato PDF sono protocollate e conservate
dall’Assistente Amministrativo in Segreteria didattica.
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7.2.1 Selezione e assunzione del personale
La programmazione della dotazione delle risorse umane e l’esigenza di acquisire nuove risorse è
definita dal Dirigente scolastico e dal DSGA in base ai fabbisogni della struttura.
Ad ogni nuova persona rientrante nelle funzioni coperte dal SGQ viene consegnata copia del Manuale
della qualità, delle Linee guida e delle procedure i istruzioni operative relative all’attività da svolgere,
o, in alternativa, viene garantito l’accesso alla documentazione del SGQ in formato elettronico. Un
Vademecum riassuntivo dei processi, delle funzioni coinvolte, del luogo di archiviazione e delle
tempistiche.
Il personale preposto alla gestione del SQ è inoltre a disposizione per tutti i chiarimenti che si rendano
necessari.
Le informazioni hanno l’obiettivo di contribuire a mettere il neo assunto nelle condizioni di avere un più
agevole impatto con l’organizzazione, rendendosi conto immediatamente delle principali linee guida
organizzative presenti nello stesso.
Il personale neo-assunto è dal primo momento affiancato da personale esperto.
7.2.2 Pianificazione e gestione degli interventi formativi
La Direzione (con il supporto dell’amministrazione), ai fini della programmazione annuale effettua una
verifica periodica delle competenze necessarie alle attività previste nell’ambito del SGQ valutando i
fabbisogni formativi degli operatori - dipendenti - collaboratori - dell’organizzazione, ed individuando le
azioni formative necessarie e adeguate allo scopo.
Una volta l’anno la Direzione predispone, alla luce delle indicazione della Commissione Collegiale
perposta, e quindi determina il Programma Annuale di Formazione contenente anche le azioni
formative previste ai fini del SGQ.
Il Piano potrà essere aggiornato/integrato in corso d’anno, qualora occorra, nel rispetto della vigente
normativa.
Il Programma di formazione è rivolto a tutto il personale ed ha lo scopo di:
• far acquisire le competenze necessarie a svolgere i compiti assegnati, a integrare e migliorare
i prodotti/servizi offerti;
• promuovere la crescita professionale;
• diffondere e sostenere la cultura della qualità.
Le conoscenze e competenze da sviluppare possono riguardare:
• l’area della qualità, dei suoi metodi e strumenti;
• la preparazione specialistica;
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• l’acquisizione di metodologie formative (formazione formatori), di strumenti organizzativi e
operativi (conoscenze linguistiche, office automation, ecc.), relazionali e promozionali
(marketing), ecc.;
• l’approfondimento dei processi dell’organizzazione finalizzati al funzionamento sinergico del
SGQ in relazione ai singoli ruoli e compiti.
Particolare attenzione viene offerta al personale di nuovo inserimento nell’organizzazione o di
inserimento in nuove attività, con la relativa valutazione delle competenze già in essere e/o della
necessità di sviluppare nuove competenze, intervenendo con azioni formative ed attività di
affiancamento, che introducano alle metodologie e procedure con le quali l’organizzazione opera.
Gli interventi formativi possono essere attuati in forma di lezioni (pratiche o teoriche), in forma di
F.A.D. (formazione a distanza), in forma di affiancamento a personale già qualificato. I corsi possono
essere tenuti sia da personale interno all’organizzazione, che esterno ad essa.
Nel “Piano annuale di formazione“ (PAF 7.2) sono indicati per ogni corso anche:
• obiettivi
• durata
• risorse umane
• referente di progetto
La Commissione Formazione presenta anche la Scheda Progetto (SPP 8.3.2^1) e una relazione finale
dei corsi con un’opportuna valutazione dell’efficacia dell’attività formativa attuata, in modo da valutare
se la formazione ha portato all’acquisizione, da parte del dipendente, delle competenze richieste per
l’esercizio delle proprie attività. Il responsabile della formazione inoltre compila un registro di
formazione dei Docenti per i corsi interni con le indicazioni dei partecipanti, delle ore frequentate e
della ricaduta curriculare prevista o prevedibile, vengono inoltre segnalate eventuali criticità con le
opportune Azioni correttive (RFD 7.2.2^1)
La verifica dell’efficacia dell’addestramento può essere valutata attraverso questionari di
autovalutazione, dati e statistiche sul lavoro svolto, interviste svolte durante le visite ispettive, ecc. e
viene formalizzata sulla scheda personale della singola risorsa.
Per i corsi esterni, ai quali il personale dell’Istituto partecipa, si procede ad acquisire ed archiviare
l’eventuale certificazione e altra documentazione disponibile (vedi punto 7.2)
I curriculum vitae sono disponibili presso l’Archivio gestito dall’A.A. responsabile della gestione del
personale.
7.3 Consapevolezza
Le persone che operano all'interno dell’organizzazione conoscono:
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• La politica per la Qualità
• Gli obiettivi generali per la qualità e gli obiettivi per la qualità che li riguardano
• L'effetto della loro attività sull'efficacia del Sistema Qualità
• Le implicazioni delle Non Conformità sui requisiti del Sistema Qualità
In particolare i metodi per rendere consapevole il personale comprende la partecipazione alla
formazione organizzata dall’IIS Daniele Crespi, comunicazioni dirette, riunioni, audit del SGQ,
condivisione di obiettivi/risultati, condivisione di NC riscontrate.
7.4 Comunicazione
L'organizzazione ha determinato quali comunicazioni, interne ed esterne, siano rilevanti ai fini della
gestione del Sistema Qualità.
E' chiarito:
• Cosa è necessario comunicare
• Quando comunicare
• Con chi avere comunicazione
• Come comunicare
L’organizzazione garantisce la diffusione interna delle informazioni per consentire a tutti gli operatori
di partecipare al raggiungimento degli obiettivi prefissati e di tenere sotto controllo l’aderenza della
loro attività a quanto preventivato.
Gli strumenti utilizzati da IIS Daniele Crespi per rispondere alle esigenze di comunicazione interna
sono costituiti da:
• servizio di posta elettronica
• circolari interne
• riunioni interne formali (verbalizzate) e informali
• Affissioni
La Direzione e il Responsabile Qualità, attraverso comunicazioni scritte, rete Intranet, attraverso la
bacheca o direttamente, informano periodicamente il personale sull’andamento del Sistema di
gestione per la qualità e sulla sua efficacia nel conseguimento degli obiettivi prefissati.
In particolare vengono portati a conoscenza del personale i report statistici sul funzionamento del
Sistema di gestione per la qualità.
Inoltre ciascun responsabile deve provvedere affinché le informazioni e i dati siano adeguatamente e
tempestivamente diffusi alle funzioni interessate.
Le comunicazioni interne sono supportate da un sistema cartaceo e da un sistema informatico; i flussi
delle informazioni sono definiti dal Manuale del Protocollo Informatico pubblicato in Amminstrazione
Trasparente.
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Il DS ha la responsabilità di fornire le direttive e i mezzi per una corretta gestione delle comunicazioni
e delle informazioni.
La comunicazione è assicurata dal DS prioritariamente con il mezzo informatico tramite l’invio di
circolari elettroniche dal server della direzione al pc dell’applicato di segreteria incaricato dal ds,
che apporrà la corretta numerazione ed appronterà la relativa diffusione in istituto tramite invio
telematico su registro elettronico ai diretti destinatari (docenti, studenti, genitori e personale ATA) e
pubblicata sul sito web se non protette dalla legge 196/03 (e successivi L 106/2011, D.L. 201/201,
GDPR 2016/679 e D.Lgs. 10 agosto 2018 n. 101)
Il personale ATA addetto ha la responsabilità di gestire il flusso delle informazioni per quanto di
competenza.(cfr. DPS).
Le comunicazioni relative al personale ATA vengono diffuse con medesima procedura dal Dirigente
Scolastico e dal DSGA.
Le comunicazioni indirizzate agli studenti – alla firma dei Rappresentanti o del gruppo classe
vengono fatte pervenire nelle varie classi dai collaboratori scolastici. Il docente in orario e il
rappresentante degli studenti hanno l’obbligo di firmare il comunicato per presa visione.
Le news relative ad eventi che coinvolgono l’istituto anche sul piano territoriale sono diffuse sul Sito
secondo la normativa sulla Privacy, previo assenso del DS a seguito di proposta dei referenti
istituzionali o del Ref. Rapporti coi Media.
7.4.1 Comunicazione verso l’esterno
La comunicazione verso l’esterno è diretta a:
• genitori degli studenti
• genitori degli studenti potenziali
• Enti e aziende
• Fornitori
• reti di scuole etc.
• Uffici provinciali e Regionali
La comunicazione verso i genitori viene attuata affinché siano informati sul PTOF, sulle
calendarizzazione dei Consigli di classe, sulle attività didattiche e sulle modalità di erogazione dei
servizi rivolti allo studente.
La comunicazione del profitto è registrata sul registro on-line e sulle pagelle.
Attraverso le comunicazioni con i genitori si acquisiscono adeguate informazioni sul livello di
soddisfazione, sulle esigenze e sulle proposte adeguate informazioni sul livello di soddisfazione, sulle
esigenze e sulle proposte.
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Le proposte possono derivare, oltre che dai canali collegiali (c.d.c) anche dai singoli e/o da
Associazione Comitato Genitori, che inoltrerà per iscritto la propria istanza al DS.
I genitori sono sempre informati sui cambiamenti più importanti nell’ambito di nuovi servizi e
dell’organizzazione.
La comunicazione con i genitori è gestita mediante i seguenti canali:
- incontri, riunioni ( In particolare, nell’ambito degli adempimenti dettati dai Decreti delegati è
prevista la partecipazione dei genitori ai consigli di classe per la programmazione didattica, la
verifica dell’attività didattica - disciplinare, l’adozione dei libri di testo, l’elezione dei rappresentanti
di classe, dei rappresentanti nel CdI)
- udienze con i docenti e con il DS sull’andamento del profitto degli studenti;
- sito Web;
- Invio telematico tramite servizio Messenger in Registro Elettronico o SMS(notifica assenze);
- posta ordinaria;
- sportello segreteria -didattica
- libretto;
- Registro Dei Voti On- Line
- lettere tramite gli studenti.
La comunicazione è gestita dal DS, dal personale ATA e dal responsabile del sito dell’IIS “D. Crespi”.
La comunicazione verso i potenziali studenti ha lo scopo di promuovere l’immagine e illustrare il
PTOF dell’Istituto con l’obiettivo di aiutare i genitori e i loro figli a scegliere consapevolmente la scuola
superiore.
La comunicazione è gestita mediante i seguenti canali:
- “Open day”
- incontri organizzati nelle scuole di provenienza,
- INCONTRI SERALI con le scuole medie richiedenti
- sito Web,
- depliant promozionali e illustrativi,
- partecipazione a momenti di attività didattica ,
- articoli redazionali sui giornali locali,
- modulistica per il perfezionamento dell’iscrizione.
Gli eventi e la modulistica necessaria sono reperibili sul sito WEB al link: Iscrizione classi prime
La comunicazione verso l’interno si rivolge a:
- studenti,
- docenti
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- personale ATA
La condivisione delle informazioni all’interno dell’Istituto è curata puntuale affinché:
- tutti i processi decisionali possano essere basati su dati di fatto;
- tutti possano disporre di informazioni complete e necessarie per la propria attività,
- sia incentivata la partecipazione alla vita scolastica da parte di tutti;
- tutti possano ricevere tempestive e complete informazioni di interesse legislativo, amministrativo,
organizzativo, didattico ed educativo.
La comunicazione è gestita mediante i seguenti canali
DS – Risorse Di Rete
- circolari distribuite dal personale ATA,
- circolari inviate tramite servizio Messenger in Registro Elettronico
- bacheche degli studenti, dei docenti e del personale ATA, del CdI,
- libretto personale delle studente,
- sportello della segreteria didattica e amministrativa,
- sito Web.
- Rete intranet.
Ciascun responsabile del personale ATA ed il responsabile del sito Web provvede affinché le
informazioni siano adeguatamente e tempestivamente diffuse alle persone interessate, curandone il
trasferimento secondo la procedura del Protocollo Informatico e Allegati di Istituto in Amminstrazione
Trasperente sul sito Web.
Il Modulo delle domande di Iscrizione è parte integrante di questo punto e reperibile sul sito WEB
7.5 Informazioni documentate e loro controllo
7.5.1 Generalità
Il sistema di gestione per la qualità dell’organizzazione deve comprendere:
A) le informazioni documentate richieste dalla presente norma internazionale ISO 9001:2015;
B) le informazioni documentate che l'organizzazione determina necessarie per l'efficacia del sistema
di gestione per la qualità.
La documentazione del SGQ dell’IIS D. Crespi comprende quei documenti necessari per assicurare
l’efficace funzionamento e il controllo dei processi e sono:
• Manuale della Qualità
• Dichiarazioni documentate sulla Politica della Qualità e sugli obiettivi per la Qualità (PTOF,
RAv, Rendicontazione Sociale)
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• Linee Guida, Procedure richieste dalla Norma UNI EN ISO 9001:2015, quelle aggiuntive che
l’IIS Daniele Crespi ha ritenuto utile predisporre per definire le modalità di gestione dei
processi del Sistema di Gestione per la Qualità, nonché tutti gli altri documenti necessari per
garantirne la pianificazione, l’operatività e il controllo dell’offerta formativa ordinaria e non
ordinaria (progetti finanziati con fondi regionali) che rende esplicito l’impegno dell’Istituto al
rispetto dei requisiti, (valori limite stabiliti per tutti gli indici) e documenta il sistema di gestione
di tutti gli indici, compresi quelli relativi: all’efficienza – all’efficacia, dotazione logistica, alla
situazione economica, alla relazione con il territorio (raccolta dati, tabulazione, valutazione
continua, rendicontazione finale), nonché le procedure rese necessarie dalle nuove realtà
organizzative e dalle nuove normative
• Le Istruzioni
• La carta dei Servizi e il Regolamento di Istituto
Le informazioni documentate di origine esterna, determinate come necessarie dall'organizzazione per
la pianificazione e per il funzionamento del sistema di gestione per la qualità, devono essere
identificate, per quanto appropriato, e tenute sotto controllo e possono essere:
• documentazione tecnica attinente i servizi gestiti da enti esterni (Manuali Mastercom);
• le norme UNI;
• leggi e decreti attinenti il settore di attività dell’IIS “Crespi”;
• abilitazioni e attestati per lo svolgimento di particolari mansioni.
Linee guida regionali relative agli indici: efficienza – efficacia, dotazione logistica, situazione
economica, relazione con il territorio.
Documenti Contrattuali che comprendono i contratti di fornitura.
Criteri generali per la gestione della Documentazione
La gestione della documentazione si articola nelle seguenti attività:
• Elaborazione
• Identificazione
• Verifica ed Approvazione
• Emissione e Distribuzione
• Consulenza
• Interpretazione ed Applicazione
• Conservazione ed Archivio
• Rintracciabilità
• Validità
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• Modifica
• Eliminazione
7.5.2 Creazione e aggiornamento
Elaborazione
Tale attività consiste nell'individuare, elaborare, formalizzare i concetti, le attività, le responsabilità,
ecc., in documenti standardizzati e controllati del sistema qualità.
Sono detti documenti di registrazione della qualità:
• documenti relativi all’approvvigionamento di prodotti e servizi e alla qualificazione e valutazione
fornitori
• documenti di progettazione del servizio
• documenti di erogazione del servizio
• documenti di controllo del servizio erogato
• documenti di controllo dei documenti e dati
• documenti relativi alla gestione delle non conformità e programmazione delle azioni correttive e
preventive
• documenti relativi a verifiche ispettive interne
• documenti relativi a formazione del personale.
Ogni documento deve soddisfare alcune caratteristiche essenziali ed in particolare essere:
• necessario,
• applicabile e comprensibile,
• completo ed autosufficiente,
• rintracciabile,
• aggiornato e di facile manutenzione.
Identificazione
Tutti i documenti del Sistema Qualità sono identificati mediante:
• codice numerico o alfanumerico
• titolo del documento
• indice di revisione e relativa data
• enti responsabili di Elaborazione, Verifica ed Approvazione
• numero sequenziale e totale delle pagine
• nome del file (se realizzato su sistema informatico)
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Ogni documento è univocamente individuato e identificato dal codice e descritto dalle Linee Guida e
dalle PGQ o istruzioni di pertinenza. I documenti del tipo Procedure - Istruzioni Operative – Moduli,
sono identificati da tre lettere e una serie di numeri in sequenza, nella forma XYZ 001.
XYZ è posto uguale a:
PGQ nel caso di Procedure
IST nel caso di Istruzioni
ALL nel caso di Allegati
XYZ nel caso di Modulo (Ciascun modulo viene denominato con tre lettere maiuscole che
corrispondono alle iniziali delle tre parole che identificano in maniera sostanziale il modulo stesso)
Alle tre lettere seguono tre/quattro cifre che indicano:
1) le prime due/tre, la sezione e il relativo paragrafo della norma UNI EN ISO 9001:2015;
2) la terza/quarta cifra preceduta dal segno ^ indica l’ordine di emissione interna dei moduli
relativi alla sezione della norma a cui il modulo si riferisce.
Verifica ed Approvazione
La Verifica consiste nell'analisi dei contenuti del documento per accertarne l'adeguatezza, la
correttezza e la congruenza con i requisiti di base del sistema Qualità e con le finalità del documento
stesso. Si tratta di documenti di varia origine (verbali, fogli per la raccolta dati, modulistica, etc.)
che vengono impiegati e conservati con specifiche modalità che variano a seconda del tipo, del
formato (cartaceo o elettronico) e dell’importanza del documento.
L’approvazione deve garantire che i documenti siano emessi solo dopo le necessarie verifiche e
l’approvazione degli organi collegiali coinvolti nonché del Rappresentante della Direzione per attestare
la conformità al sistema.
Le figure responsabile per la redazione, verifica e approvazione dei documenti della qualità sono la
Direzione (nella figura del Dirigente Scolastico), il RGQ e il DSGA (per quanto concerne i documenti
amministrativo-contabili). Qualora qualcun altro dovesse intervenire nella redazione di documenti o
altro, sarà incaricato da RGQ.
7.5.3 Controllo delle Informazioni documentate
Emissione e Distribuzione
L’RGQ gestisce la pubblicazione e la distribuzione del MGQ, delle Linee Guida, delle PGQ e dei
Moduli tramite supporto cartaceo ma soprattutto informatico. Il Manuale è Pubblicato sul sito Web
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per l’utenza. I documenti di interesse e in particolare i moduli sono invece puibblicati nell’area
riservata del sito a disposizione dei docenti.
La documentazione pubblicata e distribuita è sempre in ultima revisione.
Gli originali cartacei, firmati dagli interessati, sono archiviati e conservati a cura dell’RGQ.
I documenti in formato PDF possono essere fruibili sul sistema informatico soltanto con modalità di
lettura e non di modifica. La stampa della documentazione è consentita e risulta copia non
controllata.
L’RGQ provvede a distribuire copie non controllate della documentazione del Sistema Qualità su
supporto informatico alle Funzioni Strumentali e ai referenti di progetto nelle parti di interesse..
L’RGQ è responsabile della congruenza della documentazione disponibile su supporto cartaceo e su
supporto informatico. In caso di aggiornamento dei documenti, i documenti aggiornati saranno
nuovamente distribuiti su supporto informatico, con sola modalità di lettura e stampa e non di
modifica.
Nel caso di aggiornamenti di sezioni del Manuale o delle linee guida, l’RGQ distribuisce su supporto
cartaceo solo le sezioni del Manuale modificate con la tabella delle revisioni e il frontespizio
aggiornati.
Consulenza
L’RGQ fornisce l'adeguato supporto per la corretta interpretazione ed applicazione dei contenuti dei
documenti emessi.
Interpretazione ed Applicazione
La conoscenza dei Documenti ricevuti e la loro corretta Interpretazione ed Applicazione secondo i
criteri e le modalità operative in questi definiti sono diretta responsabilità dell’organo erogante, in
relazione alle aree di competenza dei riceventi. La correttezza dell’ applicazione viene verificata
durante gli audit Interni.
Non sono ammesse deroghe o variazioni se non dopo l'applicazione del sistema di Modifica.
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Conservazione ed Archivio
L’RGQ e la Direzione conservano in modo corretto i documenti di registrazione della qualità presso il
luogo di archiviazione ( archivio RGQ, archivio DS) per 3 anni. I documenti amiinistrativi e finanziari
sono archiviati presso gli archivi di destinazione e conservati per i periodi stabili dalla normativa.
Normalmente i documenti sono archiviati in ordine cronologico in relazione all’oggetto di cui trattano.
Gli originali di tutte le edizioni obsolete di procedure e moduli (revisioni) sono conservati presso gli
archivi del RGQ, per un periodo di tre anni, ed identificate con l'apposita scritta "ANNULLATO".
Rintracciabilità
Ogni documento emesso e distribuito è corredato delle indicazioni necessarie per individuare la sua
area di appartenenza e/o il riferimento ad altri documenti e seguirne la sua evoluzione nel tempo.
L’RGQ Mantiene aggiornato l’elenco dei documenti del SQ nel EGD 7.5.3^1
Validità
Per i documenti di particolare importanza si prevede una revisione programmata anche se non sono
intervenuti particolari mutamenti.
Modifica
I documenti di Registrazione della Qualità possono subire modifiche a seguito di:
richiesta dei singoli Organi competenti, a fronte di esigenze operative, osservazioni e proposte dalla
Direzione e concordate con gli Organi e le funzioni interessati.
Le modifiche ritenute necessarie ai documenti in uso o l’introduzione di nuovi documenti di
registrazione, vengono verificate per congruità dalla Direzione e quindi approvate.
A seguito delle modifiche il documento diventa documento superato e non più in vigore. Tutte le
copie dei documenti superati devono essere distrutte dai destinatari al momento della ricezione della
copia aggiornata. L’originale invece viene conservato da RGQ, al fine di mantenere la memoria
storica, per un periodo di 3 anni in formato elettronico/cartaceo.
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Eliminazione
Quando si renda necessaria l'eliminazione di un documento per manifesta inadeguatezza alle Norme
UNI EN serie 9000 od ai requisiti del Sistema Qualità, questa viene decisa dai responsabili di tutti gli
enti coinvolti nelle edizioni precedenti.
L’RGQ si accerta che non ci siano più in circolazione copie, dandone ufficiale informazione attraverso
comunicazione telematica, recuperando le varie copiee cartacee e accertandosi che i file siano
eliminati dai server/terminali in uso e dai luoghi di pubblicazione. Quando necessario, la copia
originale dei documenti obsoleti viene conservata come specificato nel punto "Conservazione ed
archivio".
Tutti i documenti del SG sono elencati nell’Elenco Generale Documenti (EGD 7.5.3^1)
Per la gestione di tutta la documentazione ricevuta/prodotta dall’IIs Daniele Crespi si fa riferimento al
Protocollo Informatico e relativi allegati, pubblicato in Amminstrazione Trasparente, che descrivono il
le modalità di ricezione/emissione, flow-chart, archiviazione di ogni documento trattato.
8 ATTIVITA’ OPERATIVE
8.1 Pianificazione e controllo operativo
L’IIS Daniele crespi pianifica, attua e tiene sotto controllo i processi (vedi punto 4.4) necessari per
soddisfare i requisiti per l’’erogazione del servizio formativo e per attuare le azioni determinate al
proposito:
a) definisce i requisiti;
b) stabilisce i criteri per:
1) i processi;
2) l'accettazione del servizio formativo;
c) fornisce le risorse specifiche per l’erogazione del servizio formativo;
d) attuando il controllo dei processi in conformità ai criteri;
e) determinando, mantenendo e conservando le informazioni documentate nella misura necessaria:
La pianificazione della realizzazione del servizio formativo è coerente con i requisiti degli altri
processi del SGQ così come è riportato nella sezione 4.4. delle linee Guida
Gli elementi in uscita (PTOF - Carta dei Servizi - programmazione curriculare - erogazione del
servizio) di questa pianificazione sono presentati in una forma adeguata al modo di operare del’IIS
Daniele Crespi.
L’IIS Daniele Crespi conserva informazioni documentate:
a) dei risultati del riesame;
b) di ogni nuovo requisito per il servizio formativo.
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8.2 Requisiti per il servizio formativo
Nella definizione dei requisiti per il servizio formativo l ’IIS Daniele Crespi rileva:
• le aspettative dell’utenza tramite questionari e monitoraggi (vedi INDAGINE);
• le attività di orientamento in entrata dalla Scuola Media;
• le istanze che provengono dai genitori (colloqui con gli insegnanti);
• le istanze degli studenti e del Territorio
• Analisi del contesto e dei bisogni del territorio (vedi Rendicontazione Sociale e PTOF)
e determina:
a) l’elaborazione del PTOF sulla base dei requisiti previsti dai programmi ministeriali e delle
aspettative rilevate;
b) alcuni requisiti non specificati dall’utenza, ma necessari per l’erogazione del servizio quali
l’orario, la scansione in trimestre/pentamestre, l’organizzazione degli spazi, i viaggi di istruzione/uscite
didattiche;
c) i criteri per la formazione delle classi, per l’assegnazione delle cattedre, per l’attribuzione dei
debiti e crediti scolastici, per le passerelle e per i vari aspetti organizzativi della Scuola;
d) ogni altro requisito aggiuntivo stabilito dalla Scuola stessa.
8.2.1 Comunicazione con l’Utenza
Il contratto tra scuola e famiglia è formalizzato al momento dell’iscrizione con la compilazione della
relativa scheda( vedi Modulo Iscrizione) e con la sottoscrizione del Patto formativo pubblicati sul sito
Web al link Accoglienza.
Gli impegni contrattuali sono fissati nel PTOF, nel Regolamento di Istituto e nella Carta dei Servizi tutti
pubblicati sul sito Web dell’Istituto ai relativi link. Il PTOF, con tutta l’offerta formativa dell’IIS Daniele
Crespi aggiornata annualmente, è consultabile anche in Scuola in Chiaro a disposizione dell’utenza
anche al momento della scelta della Scuola Secondaria. Così come tutte le informazioni riferite
all’orario scolastico, all’organizzazione degli spazi, ect.
Attua inoltre colloqui con le famiglie o incontri di quest’ultimo con gli organi competenti prende in
esame le informazioni di ritorno da parte dell’Utenza inclusi i reclami.
Per quanto riguarda i progetti finanziati con fondi Europei, nazionali e regionali l’IIS Daniele Crespi
interagisce col "cliente" ENTE per essere certo:
- di aver compreso le sue esigenze relative agli indici;
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- di poter assicurare la sua soddisfazione in proposito;
- di predisporre strumenti idonei al rilievo dei "desiderata" del mercato;
- di soddisfare i bisogni dei partecipanti.
-
8.2.3 Riesame dei requisiti relativi al servizio formativo
L’IIS Daniele Crespi riesamina i requisiti relativi al servizio formativo.
Questo riesame viene effettuato annualmente prima che la Scuola si impegni a fornire il servizio
all’utenza (prima della pubblicazione ufficiale del POF dell’anno scolastico successivo e
dell’accettazione delle iscrizioni).
Il riesame viene effettuato dalla Funzione Strumentale (di seguito FS) PTOF e dal DS, ai quali è
affidato il monitoraggio delle attività e la relativa valutazione finale.
Fondamentale per il riesame sono:
1) le relazioni finali del DS, delle FS e dei Responsabili dei Progetti;
2) i risultati dei dati statistici.
L’IIS Daniele Crespi, come esito del riesame, assicura che:
c) i requisiti del servizio erogato siano definiti;
d) siano state risolte le eventuali divergenze tra i requisiti del servizio erogato rispetto a quelli
dichiarati;
c) abbia le capacità di soddisfare i requisiti definiti.
La registrazione del risultato é la formalizzazione dell’accettazione del nuovo POF nel Collegio
Docenti del mese di ottobre; la documentazione relativa alla registrazione di tale formalizzazione è
conservata agli atti (registro dei Verbali del Collegio Docenti).
I progetti finanziati con fondi europei, nazionali e regionali sono oggetto di controllo e verifiche da
parte della Direzione dell’IIS Daniele Crespi che assicura il pieno e vincolante rispetto delle condizioni
di fornitura stipulate.
Adeguata evidenza viene data al riesame – effettuato al fine di confermare la validità dei controlli e
delle verifiche sopra menzionate – dei requisiti relativi al prodotto.
La Direzione dell’IIS Daniele Crespi, acquisiti i dati relativi alla tipologia del servizio, definisce il
percorso formativo/orientativo in relazione alle competenze da acquisire e alle risorse finanziarie
disponibili.
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La Direzione dell’IIS Daniele Crespi, identifica i progetti formativi da sviluppare, sulla base degli input
e degli indirizzi provenienti dalla struttura sociale esaminata.
Quando i requisiti del servizio vengono modificati, le pertinenti informazioni documentate sono
aggiornate e le persone pertinenti sono rese consapevoli in merito ai requisiti modificati.
8.3 Progettazione e sviluppo del servizio formativo
8.3.1 Generalità
L’IIS Daniele Crespi definisce le responsabilità e le modalità adottate per gestire le attività di
progettazione e sviluppo dei servizi formativi, quindi
- la progettazione di massima del servizio formativo
- la progettazione di dettaglio del servizio formativo
Per progettazione di massima si intende la strutturazione del PTOF, ovvero le specifiche del servizio
formativo e l’indicazione dei dati e dei criteri di base per la sua attuazione, ovvero la definizione di
destinatari, obiettivi, piano di studi, profili in uscita, attività di laboratorio, di approfondimento e di
eccellenza.
Per progettazione di dettaglio si intende la definizione delle linee guida dell’erogazione e del controllo
del singolo progetto o attività, pertanto la descrizione analitica dei contenuti, dei risultati attesi, degli
strumenti approntati per la verifica e il controllo nel POF .
Il processo di progettazione e sviluppo di nuovi servizi si applica al fine di:
- identificare e documentare le esigenze dell’utenza
- pianificare e gestire correttamente le attività di progettazione e sviluppo coerentemente alle
responsabilità definite;
- definire ed attuare in modo sistemico i criteri di verifica, riesame e validazione dei progetti
formativi:
- gestire in modo controllato le modifiche di progetto
La progettazione di massima viene attivata ogni quando risulti necessario:
- progettare ex novo un corso
- riprogettare un corso esistente le cui modifiche ristrutturino in modo sostanziale la didattica
del corso in oggetto, con variazioni r/o integrazioni delle materie di studio e del quadro orario.
La progettazione di dettaglio viene attivata
- per approfondire i contenuti e la metodologia didattica della singola materia di studio
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- per venire incontro alle esigenze specifiche richieste esplicitamente o implicitamente
dall’utenza.
8.3.2 Pianificazione della progettazione e dello sviluppo
La progettazione di massima, gestita e coordinata dal DS affiancato dallo Staff di Direzione ha il
compito di definire l’insieme delle caratteristiche principali del servizio formativo quali:
• i destinatari
• gli obiettivi
• le materie/attività previste
• i requisiti di ammissione
• il quadro orario
• le modalità di misurazione della customer satisfaction
Il complesso di queste informazioni costituisce il dato in uscita delle attività di progettazione di
massima dell’Offerta Formativa.
La progettazione di dettaglio, gestita dalle varie Funzioni Strumentali, dalle proposte provenienti dalle
Aree Disciplinari, dai Responsabili di Progetto, ha il compito di definire in modo mirato i bisogni
formativi specifici dell’utenza che vengono forniti dalle informazioni rilevate in fase di progettazione di
massima.
In questa fase di progettazione in dettaglio vengono individuati per ogni proposta di attività, e
formalizzati nella scheda progetto/sintesi progetto attività (SPP 8.3.2^1 e SPP 8.3.2^2)
- I destinatari
- Responsabili di progetto
- Obiettivi formativi
- Durata del progetto
- Risorse umane
- Beni e servizi
- Fasi di lavoro
- Costi
- Riesame
- Verifica
- Validazione
- Valutazione (misurazione) dell’efficacia del progetto
Le priorità di istituto vengono finanziate alla luce dei seguenti criteri:
- Inerenza al PTOF e al piano di Miglioramento
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- Compatibilità economica complessiva
La Direzione in caso di tetto di spesa non compatibile in sede di contrattazione con RSU opera una
graduatoria progettuale alla luce dei criteri della schda SPP 8.3.2^2).
Vedi REGOLAMENTO RELATIVO ALL'ATTRIBUZIONE DEL "FONDO UNICO DEL MIGLIORAMENTO
SCOLASTICO” di competenza del Ds ee firmato in sede di contrattazione con le Rsu.
Gli output derivanti dalle attività di progettazione generale e analitica confluiscono nel documento
programmatico “Piano dell’Offerta Formativa” (PTOF e POF) e nel Documento di Programmazione
dei singoli Consigli di Classe (Scheda A)
Gli elementi in ingresso, riguardanti i requisiti del servizio progettato, devono comprendere:
a) le richieste dell’utenza documentate,
b) le richiesta del territorio,
c) la normativa scolastica e i programmi ministeriali
d) le informazioni derivanti da precedenti progettazioni similari, ove applicabili.
Tra gli elementi in ingresso della progettazione - sviluppo dei progetti finanziati con fondi europei,
nazionali e regionali l’IIS Daniele Crespi fornisce alla funzione amministrativa il progetto tecnico
completo di tutti i requisiti funzionali e di prestazione al fine di permettere a quest’ultima di realizzare
una corretta analisi previsionale dei costi.
Gli elementi in uscita dalla progettazione e dallo sviluppo sono forniti in forma tale da permettere la
loro verifica a fronte degli elementi in ingresso e devono essere approvati dal CD e dal CI prima della
pubblicazione.
Gli elementi in uscita dalla progettazione e dallo sviluppo devono:
a) soddisfare i requisiti in ingresso alla progettazione e allo sviluppo, anche alla luce dei PECUP
b) fornire adeguate informazioni per l'approvvigionamento e per l'erogazione di servizi,
c) contenere o richiamare i requisiti in ingresso e i criteri di legge che gli studenti devono possedere
(titolo di studio appropriato),
d) garantire una corretta erogazione del servizio formativo predisponendo attrezzature adatte e
funzionali e risorse umane competenti.
Negli elementi in uscita della progettazione e dello sviluppo dei progetti finanziati con fondi europei,
nazionali o regionali l’IIS Daniele Crespi determina le caratteristiche dei partecipanti ai corsi/azioni,
con la formalizzazione delle competenze minime professionali e/culturali necessarie per la frequenza.
Inoltre, definisce le responsabilità, quando necessario, per tali valutazioni.
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Il processo di erogazione del servizio di formazione/orientamento è tenuto sotto controllo in modo da
risultare conforme a quanto progettato e in modo da risultare controllato anche per gli aspetti
economici, definiti da un documento analitico di previsione dei costi, le cui voci devono essere
coerenti con i documenti dell’Ente interessato.
Il controllo delle attività di progettazione viene garantito dai momenti di:
- pianificazione delle attività inerenti alle progettazioni di massima o di dettaglio nel caso di
proposta di progetti innovativi
- riesame dei risultati ottenuti in rapporto ai requisiti di base individuati
- verifica degli output prodotti e loro conseguente approvazione
- validazione della progettazione nel suo insieme e rilascio definitivo del progetto.
- Le registrazioni dei suddetti momenti sono evidenziate nella scheda SPP 8.3.2^1 sintesi
progetto/attività.
In fasi opportune vengono effettuati riesami sistematici della progettazione e dello sviluppo, in
accordo con quanto pianificato al fine di:
a) accertare la coerenza di quanto progettato con i requisiti precedentemente individuati
b) individuare tutti i problemi e proporre le azioni correttive necessarie.
E’ un momento di riflessione collegiale cui partecipa tutto il team di progettazione, e avviene in due
momenti fondamentali distinti:
- alla fine della progettazione di massima, per accertare la coerenza di quanto fatto con le
indicazioni presentate e approvate nel POF. Mese di: febbraio
- nel momento in cui tutto l’iter progettuale deve essere validato, come momento di sintesi e di
accertamento della coerenza interna di tutto il progetto e nel contesto della mission di istituto. Mese
di giugno ed in fase di riesame mesi di sett/ott.dell’anno scolastico successivo.
Le verifiche sono eseguite sugli output e sugli outcome della progettazione al fine di accertare la
completezza delle informazioni e dei dati inseriti e la loro correttezza formale.
Il Responsabile di progetto provvede alla verifica insieme al team di progetto, finalizzata
all’accertamento della congruenza dello stesso con il POF e la disponibilità delle risorse
(umane/finanziarie).
Gli output/outcome della progettazione, laddove verificati con esito positivo, si intendono anche
approvati.
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Viene effettuata la validazione della progettazione e dello sviluppo, il cui scopo è di accertare
l’effettiva rispondenza del progetto appena realizzato al target di fruizione ipotizzato nella proposta di
progetto e la sua sostenibilità sotto il profilo finanziario, logistico e organizzativo.
Responsabile delle validazioni dei progetti è il DS, il CD, il Consiglio di Istituto.
La validazione del progetto formativo viene effettuata in due fasi:
- la prima in fase di verifica dei bisogni o al termine delle attività progettuali
- la seconda validazione viene effettuata al termine dell’erogazione dell’attività annuale.
La seconda validazione è sede di valutazione dell’effettivo raggiungimento degli obiettivi
prefissati.
Le modifiche sono attuate dal responsabile del progetto, dal team di progetto, sulla base di
concrete esigenze che vengono segnalate dal responsabile di progetto sulla scheda di
progetto.
FASI TEMPI DESCRIZIONE ATTIVITÀ RESPONSABILITÀ
1 Inizio a.s. Scheda progetto
SPP 8.3.3^1 - ^2 DS
2 Inizio a.s. Elaborazione bozza progetto
Responsabile
progetto/gruppo
di lavoro
3
Entro fine
settembre
Compilazione scheda Progetto
SPP 8.3.3^1 - ^2
Responsabile progetto
4 Entro fine
settembre
Verifica (analisi delle fasi e degli strumenti da
parte di chi gestisce il progetto)
Responsabile
progetto/gruppo
di lavoro/ DSGA
5
Ottobre
Prima validazione
Collegio Docenti
6
Fine Ottobre
per approv.
CI
7
Febbraio
Riesame Prima analisi della coerenza agli obiettivi fissati esterna al gruppo che elabora il
progetto ed eventuali azioni correttive in corso
Responsabile Progetto
(DS, FS)
8
Fine Erogazione
e comunque
Giugno
Seconda Validazione
Responsabile progetto
Collegio Docenti
Per le attività e i progetti cosiddetti istituzionali perché integranti l’erogazione del servizio formativo si
fa riferimento alle seguenti procedure e Istruzioni :
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- PGQ 8.3.1 – Attività di recupero e sostegno
- PGQ 8.3.2 - Corsi Pomeridiani Lingue
- PGQ 8.3.3 – Viaggi di istruzione
- PGQ 8.3.4 – BenEssere
- PGQ 8.3.5 . BES
- IST 8.3.1 -Orario Scolastico
- IST 8.3.2 – Raccordo Scuole Medie e Accoglienza
- IST 8.3.3- PCTO
- IST 8.3.4 - Biblioteca
- IST 8.3.5 – Organizzazione Scambi
- IST 8.3.6 – Gestione Dati Sensibili
- IST 8.3.7 - Orientamento universitario professionale
- IST 8.5 -Processo di erogazione servizi generali amministrativi e patrimoniali.doc
8.4 Controllo dei processi, prodotti, servizi forniti dall’esterno
Le regole di gestione definite di seguito sono da applicare in tutti i rapporti di fornitura attivati dall’IIS
Daniele Crespi nei confronti dei suoi fornitori, con l’esclusione dei consulenti esterni (per cui si applica
il reclutamento tramite Bandi pubblicati in Amministrazione Trasparente).
Sono individuate due tipologie fondamentali di forniture:
• Forniture di beni e materiali
• Forniture di prestazioni (servizi, manutenzioni, lavori, esperti)
Sono individuate tre classi di fornitori:
1. Fornitori non rilevanti ai fini del sistema di gestione per la qualità in quanto non connessi
direttamente o indirettamente al servizio di formazione;
2. Fornitori marginali presso i quali vengono effettuati acquisti, funzionali all’attività formativa,
mediante ricorso alla “piccola cassa” in dotazione al DSGA;
3. Fornitori rilevanti ai fini del sistema di gestione per la qualità.
4. CONSIP, fornitore indicato dal ministero
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AMBITO E FASI DEL PROCESSO DI APPROVVIGIONAMENTO
In questo documento vengono descritte le logiche di approvvigionamento e le procedure che
regolamentano le attività di:
• ricerca nuovi fornitori;
• qualificazione dei fornitori;
• contrattazione economica;
• gestione della normale fornitura;
• emissione, approvazione e firma dell’ordine / contratto di acquisto;
• verifica in accettazione e rating del fornitore;
• pagamento.
Con particolare riferimento:
• alle responsabilità e alle attività che gli enti interni e i fornitori devono effettuare per soddisfare
le richieste in merito alla qualità delle forniture;
• alle modalità che consentono l’aggiornamento relativo all’elenco dei fornitori qualificati e
abilitati alla fornitura.
Le fasi tipiche del processo di approvvigionamento si possono individuare in:
Ricerca di fonti di approvvigionamento
Qualifica del fornitore
Contrattazione economica
Emissione Ordine
Approvazione e firma
Ordine / contratto
Fornitura / erogazione del
servizio
Verifiche in accettazione
Pagamento del fornitore
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AZIENDALE
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Gli approvvigionamenti sono suddivisi in materiale di consumo e materiale inventariato
Materiale di consumo
• materiale di pulizia
• cancelleria
• materiale di consumo
Materiale inventariato
• arredi
• attrezzature
• strumenti didattici
La ricerca di nuovi fornitori è finalizzata a mantenere aggiornate le conoscenze tecniche e
tecnologiche relativamente a un determinato settore di iniziativa; tale attività mira a introdurre,
nell’albo dei fornitori qualificati, nuove aziende capaci di migliorare il livello delle prestazioni rese in
termini qualitativi, economici o di servizio.
La Qualificazione del Fornitore è da intendersi come l'insieme delle operazioni realizzate per
accertare se un Fornitore potenziale ha i requisiti idonei a renderlo fornitore effettivo.
Nell’ambito del parco fornitori vengono individuate tre classi:
1. Fornitori non rilevanti ai fini del sistema di gestione per la qualità in quanto non connessi
direttamente o indirettamente al servizio di formazione.
Per questi a differenza dei fornitori riconducibili al servizio di formazione, non sono previste attività
specifiche di qualificazione e valutazione periodica.
2. Fornitori marginali presso i quali vengono effettuati acquisti, funzionali all’attività formativa,
mediante ricorso alla “piccola cassa” in dotazione al DSGA, pertanto esclusi dal sistema di
qualificazione e gestione.
3. Fornitori rilevanti ai fini del sistema di gestione per la qualità.
Per i fornitori di cui ai punti 1 e 2 la presente procedura non si applica.
Per i fornitori rilevanti al fine del SG l’IIS Daniele Crespi ha individuato 3 criteri fondamentali mediante
i quali valutare ed eventualmente qualificare i propri fornitori rilevanti:
1) Storico con rapporto di fornitura consolidato
Valutazione Rating del fornitore
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AZIENDALE
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Tale criterio prevede, in avvio di implementazione del sistema qualità, che siano qualificati quei
fornitori che risultano aver consolidato un rapporto di fornitura positivo negli ultimi 2 anni.
2) Analisi delle competenze dichiarate
Le informazioni relative al potenziale fornitore sono valutate con il fine di accertare:
- la tipologia di know how posseduto;
- la qualità dei materiali / prodotti forniti;
- le esperienze maturate nell’ambito dell’attività richiesta;
- l’adeguatezza della struttura organizzativa;
- valutazione sui principali clienti.
Tali informazioni posso essere raccolte attraverso l’invio di un questionario valutazione fornitori (QVF
8.4.1) oppure attraverso uno o più incontri con il potenziale fornitore; in ogni caso si provvede a
formalizzare i risultati nel ”verbale di qualificazione”.
3) Analisi dei materiali e delle informazioni fornite
Le informazioni relative al potenziale fornitore sono valutate con una fornitura di prova, corredata di
adeguata documentazione di supporto, con il fine di accertare:
- la qualità dei materiali / prodotti forniti;
- le esperienze maturate nell’ambito dell’attività richiesta e le referenze presentate;
- la struttura organizzativa e societaria.
La dicitura “fornitura di prova” deve essere chiaramente indicata in ordine.
Tali sistemi di qualificazione devono essere mirati, inoltre, a valutare eventuali aspetti critici o
caratterizzanti della fornitura come ad esempio:
1. Il fornitore per operare necessita di particolari autorizzazioni / qualificazioni / certificazioni;
2. Il servizio / prodotto acquistato necessita di processi tecnologici / gestionali complessi;
3. Il fornitore per operare deve garantire una particolare struttura organizzativa (es.: numero di
dipendenti, presenza sul territorio, professionalità, ecc.);
Moduli riferiti al punto sono:
• Elenco Fornitori Qualificati Storici EFQ 8.4.1^1
• All. EFQ 8.4.1^2: Elenco Fornitori
• Lettera di prequalifica con Test QVF 8.4.1^3
• Ordine d’Acquisto OAC 8.4.1^4
• QVF 8.4.1^5 Valutazione Questionario Fornitori parte a cura del Liceo Crespi
• TVF 8.4.1^6 Tabella Valutazione Fornitori
• RBS 8.4.2 ^1 Richiesta fornitura beni-servizi
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4. Il fornitore con il quale la scuola intende instaurare un rapporto di collaborazione deve garantire
continuità (in termini di presenza e/o di consegna) nel tempo.
Indipendentemente dal criterio utilizzato per la qualificazione, quest’ultima acquisisce evidenza nel
sistema gestionale attraverso l’iscrizione del fornitore sul sistema informatico e il suo abbinamento a
una o più linee di prodotto/servizio.
Salvo restando quanto specificato al paragrafo precedente per i fornitori storici, per i nuovi si procede
come qui di seguito descritto.
La qualificazione dei fornitori con i quali la scuola intende instaurare un rapporto continuativo e di
particolare rilevanza economica (fatturato annuo presunto maggiore a € 10.000,00) viene sempre
attivata applicando il criterio 1 (storico con rapporto di fornitura consolidato).
Essa è, pertanto, formalizzata attraverso la compilazione del documento “verbale di qualificazione”; in
tale documento vengono registrate le informazioni rilevanti al fine di accertare le potenzialità tecnico
organizzative del nuovo fornitore, acquisite tramite questionario o direttamente attraverso uno o più
incontri.
Per la qualificazione dei fornitori il cui giro d’affari con l’IIS “D. Crespi” si mantiene entro la soglia Euro
500,00 / Euro 10.000,00 si procede prevalentemente utilizzando il criterio 3.
La documentazione prodotta nella fase di qualificazione (es. brochure, lettere di presentazione,
questionari compilati e verbali di qualificazione) viene inviata al responsabile dell’Approvvigionamento
che provvede a:
• inserire il nuovo fornitore nel sistema informativo per l’approvvigionamento;
• formalizzare la qualificazione del fornitore attraverso:
• l’indicazione del criterio di qualificazione utilizzato
• l’abbinamento del fornitore con una o più linee di prodotto / servizio;
• catalogare e archiviare i documenti (quando possibile l’archiviazione avviene
informaticamente);
Se durante la normale fornitura, da parte di fornitore qualificato, si verificano delle non conformità
“gravi”, il RGQ, attraverso AARA(Assistente Amministrativo Respondabile Approvigionamento) potrà
revocare la qualificazione; una non conformità di fornitura è giudicata “grave” quando ha un impatto
significativo sul livello qualitativo dei prodotti forniti o dei servizi erogati.
In tale caso l’l AARA, eventualmente, invia al fornitore una relazione adeguatamente supportata dalla
documentazione attestante le verifiche eseguite e la notifica di revoca.
Le richieste di acquisto per un bene o servizi possono essere inoltrate per iscritto alla Segreteria
Amministrativa o al AARA (RDS 8.4.2), che provvedono a loro volta a richiedere un preventivo a uno
o più fornitori, individuati tra quelli qualificati.
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Soltanto per le forniture di beni e servizi per un valore superiore ad € 10.000,00 vanno acquisiti
almeno 3 preventivi ed attivando la procedura di ordinazione di contrattazione.
I preventivi devono essere formulati dai fornitori per iscritto. Nel caso siano già disponibili cataloghi la
richiesta di preventivo può essere omessa.
La responsabilità dell’emissione di un ordine di acquisto (o di un contratto) è del AARA per tutto ciò
che è ordinato dalla scuola.
I documenti relativi agli ordini di pertinenza dell’IIS “D. Crespi” sono trasmessi dalla Segreteria
Amministrativa all’ AARA per il caricamento dell’ordine nel sistema gestionale informatico.
La firma sull’ordine ha validità di approvazione dello stesso e presuppone sempre la verifica:
• della coerenza rispetto al budget di esercizio;
• dei requisiti di qualificazione del fornitore prescelto;
• dell’esistenza di una Richiesta di Preventivo (RPR);
• degli aspetti economici (prezzo, modalità di pagamento, ecc.);
• del fatto che il fornitore disponga dei dati di acquisto tramite capitolato o contenuto di dettaglio
nell’ordine;
• della correttezza formale dell’ordine.
L’approvazione, e la firma relativa, a tutti gli ordini emessi dall’IIS “D. Crespi” è sempre effettuata dal
DS.
Per i materiali in arrivo si procede ad una verifica ordine fornitura accertando, per quanto è possibile,
anche gli aspetti qualitativi (integrità imballi, corrispondenza con dati tecnici di acquisto, ecc.).
Per i materiali la verifica in accettazione trova riscontro nella firma sulla copia del Documento di
trasportoche abilita successivamente l’Amministrazione al pagamento della fornitura.
La verifica delle forniture di prestazioni inferiori a € 10.000,00 consiste in un’analisi tecnico qualitativa
effettuata dai responsabili (Verifiche in accettazione). Tale analisi è formalizzata attraverso la firma di
presa in carico direttamente sul documento di trasporto predisposto dal fornitore.
Per le prestazioni di servizio, il buon fine della fornitura, e il conseguente pagamento, sono autorizzati
dal responsabile delle verifiche in accettazione mediante siglatura della copia della fattura relativa.
Nel caso di valutazioni tecnico – professionali negative sui materiali e/o prestazioni di fornitura esterna
si procede con la verbalizzazione della non conformità sull’apposito rapporto.
Il responsabile che ha individuato la non conformità, con il supporto del RGQ, contatta e/o incontra il
rappresentante del fornitore per analizzare la cause della non conformità e definire le relative azioni
correttive atte a evitare che il problema si ripresenti in futuro.
Le azioni correttive definite sono formalizzate direttamente sul rapporto o sul verbale della riunione e
controfirmate dal fornitore.
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Nel caso si sia rivelato impossibile adottare soluzioni efficaci per impedire il ripetersi di prestazioni
negative, l’AARA può ritenere opportuna la richiesta di esclusione del fornitore dall’elenco dei fornitori
qualificati.
Il rapporto di non conformità è sempre inviato al RGQ che ne effettua il caricamento sul sistema
informativo al RNC 10.2^1; tali informazioni sono utilizzate ai fini delle rivalutazioni periodiche del
fornitore.
L’IIS “D. Crespi” effettua il rating dei propri fornitori principali (fatturato annuo superiore a €
10.000,00); tale attività si basa sulla valutazione delle prestazioni fornite da parte dei responsabili
delle verifiche in accettazione in collaborazione con il AARA, tenendo conto dell’andamento delle
forniture e delle eventuali criticità / non conformità.
Per le specifiche sull’ Affidamento Servizi si rimanda al Regolamento deliberato dal Consiglio di
Istituto il 29 aprile 2019, delibera n.3.
8.5 Controllo della produzione e dell’erogazione dei servizi
L’attività didattica curricolare è comune e obbligatoria per tutte le classi. Le sue linee generali sono
quelle previste dai programmi ministeriali.
Le attività vengono programmate ai livelli seguenti:
A) PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI
Il CD:
a) stabilisce i criteri generali della progettazione educativa e didattica annuale;
b) assume le relative delibere, anche in ordine ai tempi di attuazione e verifica; in particolare,
approva il POF (attività e progetti dell’anno scolastico in corso, scelte operative di didattica);
c) adotta tutte le deliberazioni in merito alle sue competenze previste dalla normativa vigente.
Le delibere del CD relative a calendario scolastico, scadenze per la valutazione, criteri di valutazione
finale, norme per il saldo del debito formativo e per l’attribuzione del credito formativo sono reperibili
anche nel POF.
B) PROGRAMMAZIONE curricolare del coordinamento di materia
I DIPARTIMENTI danno indirizzi in merito a:
obiettivi disciplinari e competenze (compresi i saperi e le competenze minime)
moduli didattici mono o pluridisciplinari
metodologie didattiche
strumenti didattici
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criteri di valutazione
prove comuni (Test iniziali, prove intermedie e finali)
C) PROGRAMMAZIONE curricolare dei Consigli di classe (SCHEDA A)
Il CdC programma e coordina le attività didattiche della classe e ne verifica gli esiti.
I CdC deliberano sui seguenti specifici ambiti:
individuazione della situazione di partenza (test e/o sondaggi, risultati dell’anno precedente)
definizione degli obiettivi educativi e didattici trasversali
scelte operative che favoriscono il raggiungimento degli obiettivi
definizione dei carichi massimi di lavoro
intese sui criteri di valutazione
quadro di massima delle attività integrative
progettazione educativa individualizzata, in presenza di alunni disabili o svantaggiati
Focus di cittadinanza,
Educazione Civica
Pluridisciplinarità
PCTO
Copia della programmazione del CdC è a disposizione degli studenti e dei genitori.
▪ Ogni CdC ha un Coordinatore di Classe , le cui funzioni operative sono individuate annualmente
dal DS e vengono comunicate unitamente alla nomina.
Nelle classi prime dell’Istituto è esplicitamente prevista la figura di un Tutor degli studenti, che non
coincide con il Coordinatore. Per le sue funzioni operative si rimanda al POF e alla FS Ben.Essere e
alla PGQ 8.3.5
D) PROGRAMMAZIONE ANNUALE DISCIPLINARE DEL DOCENTE (SCHEDA B)
individuazione della situazione di partenza nella singola disciplina (test e/o sondaggi, risultati
dell’anno precedente)
definizione obiettivi formativi e didattici disciplinari
selezione dei contenuti
scelte metodologiche (lezione frontale, lavoro per gruppi, …)
mezzi e strumenti utilizzati per il raggiungimento degli obiettivi
numero di verifiche quadrimestrali
criteri di valutazione delle prove orali, scritte, pratiche
interventi per favorire il successo scolastico
progettazione disciplinare individualizzata, in presenza di alunni disabili o svantaggiati
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apporto della disciplina all’Educazione di Cittadinanza
percorsi pluridisciplinari
PCTO
L’IIS Daniele Crespi per quanto concerne l’attuazione di attività finanziati da fondi europei, nazionali e
regionali svolge le fasi di erogazione del servizio in accordo a quanto progettato :
l'andamento degli indici è sottoposto a monitoraggio continuo
la raccolta dati e la valutazione degli indici proseguono anche dopo la conclusione del
servizio, ove richiesto dalla particolare natura degli indici;.
si relaziona con il territorio per la realizzazione di quanto progettato.
Per quanto riguarda il processo di erogazione dei servizi amministrativi e patrimoniali si fa riferimento
all’IST . 8.5.
8.5.1 Controllo della produzione ed erogazione del servizio
L’IIS Daniele Crespi pianifica e svolge le attività di erogazione di servizi in condizioni controllate. Tali
condizioni includono, in quanto applicabili:
• la disponibilità di informazioni che descrivono le caratteristiche del servizio formativo,
• la disponibilità di istruzioni operative, dove necessarie,
• l'utilizzazione di metodologie e strumenti didattici idonei,
• la disponibilità di strumenti, criteri e griglie di misurazione e di valutazione condivisi.
• l'attuazione di attività di controllo (Registro del Docente, simulazioni di prove d’esame,
questionari di monitoraggio della qualità del servizio erogato),
• l'attuazione di attività per il rilascio e la consegna diplomi, attestati e certificazioni.
• L’attuazione di attività di tutoring, recupero, orientamento, riorientamento, sportello didattico,
medico e psicologico.
Il Liceo “Crespi” valida tutti i processi di erogazione di servizi il cui risultato finale non può essere
verificato da successive attività di valutazione.
La validazione ha la funzione di dimostrare la capacità di questi processi nel conseguire i risultati
pianificati.
L’attività formativa programmata in sede di collegio docenti viene verificata attraverso la procedura
descritta per la progettazione dell’offerta formativa (vedi sopra punto 8.3). L’attività formativa
programmata in sede di CdC viene verificata attraverso una seduta del CdC nel secondo
quadrimestre e la revisione della scheda A.
L’attività formativa programmata dal singolo docente viene verificata attraverso la revisione della
scheda B nel secondo quadrimestre
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8.5.2 Identificazione e rintracciabilità
Per identificare il servizio scolastico vengono predisposti e conservati i seguenti documenti:
• organigramma generale, organico docenti, organico ATA, orario personale, orario classi,
• Carta dei Servizi, POF/PTOF, calendario riunioni collegiali, nomine di responsabilità del DS,
• registri docenti, registri dei verbali (CdC, CD, Dipartimenti).
Per le necessità di certificazione la Segreteria rintraccia i documenti per:
• dati anagrafici dello studente (nome, cognome, data di nascita);
• classe frequentata ed anno scolastico di cui si devono riferire gli attestati.
La Scuola identifica tutto il personale con le generalità, le categorie di appartenenza. La
documentazione relativa al personale è archiviata in Segreteria in fascicoli personali catalogati in
ordine alfabetico.
8.5.3 Proprietà dell’utente
L’IIS Daniele Crespi ha cura delle proprietà dell’utente quando esse sono sotto il suo controllo o
vengono utilizzate dalla Scuola stessa. Vengono considerati proprietà degli utenti tutti i documenti,
attestati, e quant’altro forniti all’atto dell’iscrizione o acquisiti durante il percorso formativo. . Tali
documenti vengono trattati in modo da garantire la tutela dei dati personali in base D.Lgs. n° 196 del
30 giugno 2003 e s.m.i. : “Codice in materia di protezione dei dati personali “ come specificato nel
Manuale del Protocollo informatico e suoi allegati, tutti pubblicati in Amministrazione Trasparente.
8.5.4 Preservazione
L’organizzazione assicura la preservazione degli Output dei processi durante la l'erogazione del
servizio formativo, nella misura in cui ciò è necessario per mantenere la conformità ai requisiti.
L’organizzazione si preoccupa di identificare e conservare, quando opportuno, i risultati delle sue
attività in appositi archivi, sia cartacei che elettronici.
Si conservano i documenti elaborati nell’ambito dei servizi, in maniera tale da prevenire eventuali
danneggiamenti e smarrimenti degli stessi:
• Documenti in formato cartaceo: i documenti in formato cartaceo vengono conservati nei
raccoglitori, archiviati e identificati, così da facilitarne la rintracciabilità e la consultazione;
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• Documenti in formato elettronico: i files sono conservati su PC dedicati. Le informazioni
archiviate sui PC sono soggette a periodica e pianificata attività di back up così da garantirne
la conservazione
Per le specifica si rimanda la Manuale Protocollo informatico e suoi allegati.
8.5.5 Attività post-consegna
Per determinare la natura e l'estensione dell'attività di post consegna, sono considerati:
A: I rischi associati al servizio
B: La natura, l'uso ed il tempo di vita del servizio
C: Le informazioni di ritorno dall’utente
E: I requisiti di legge e regolamentari cogenti
L'attività di post consegna è essenzialmente costituita dal follow up dell’erogazione del servizio
formativo, in termini di occupazione degli allievi, quando applicabile all’attività corsuale.
L’IIS Daniele Crespi effettua monitoraggio dei risultati post consegna attraverso il servizio ALMA
DIPLOMA che registra gli esiti a distanza degli studenti e i dati ministeriali inseriti nel RAV.
8.5.6 Controllo delle modifiche
Quando i requisiti del servizio vengono modificati, le pertinenti informazioni documentate sono
aggiornate e le persone pertinenti sono rese consapevoli in merito ai requisiti modificati.
8.6 Rilascio del prodotto/servizio
L’IIS Daniele Crespi ha applicato le previste attività, nelle opportune fasi dei processi, per
verificare che il prodotto / servizio sia conforme ai requisiti.
E' mantenuta informazione documentata per dare evidenza della conformità ai criteri di
accettazione.
La consegna dei servizi all’utenza è sempre preceduta dalle attività pianificate per la verifica di
conformità. La consegna è eseguita solo a fronte di risultato positivo delle verifiche, o comunque a
fronte di approvazione di autorità preposta, o, se applicabile, dall’utente.
Informazioni documentate forniscono tracciabilità sui nomi delle persone autorizzate a rilasciare il
servizio.
8.7 Controllo degli output non conformi.
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L’IIS Daniele Crespi identifica e tiene sotto controllo gli Output dei processi, ed i servizi non conformi
ai requisiti.
Sono intraprese opportune azioni correttive, in base alla natura della non conformità.
Ciò vale anche per le non conformità individuate dopo l'erogazione del servizio.
I tipi di non conformità che possono verificarsi, riguardanti qualunque aspetto dell’attività della scuola,
segnalate anche attraverso il reclamo da parte dell’utenza, (REC 10.2^2) sono:
• il servizio reso, quando gli obiettivi pianificati non possono essere raggiunti nei tempi previsti
nonostante il processo di erogazione sia stato corretto (es.: carenza di prerequisiti degli studenti),
• il processo di erogazione del servizio (es.: inadeguatezza delle strutture, disservizio nell’utilizzo
delle risorse umane),
• il sistema qualità (es.: disservizio dovuto a flusso gestionale errato o a responsabilità confusa per
carenza di definizione in procedura di ruoli o di attività).
• un bene acquistato da un fornitore o un servizio erogato da un ente esterno, che non rispondano
ai requisiti richiesti.
Le non conformità del servizio sono trattate a mezzo di:
a) Correzione
b) contenimento o sospensione delle forniture
c) Informazioni all’utente
d) procedere a fornitura equivalente o completamente nuova.
Nel caso di a) - Correzione -, il prodotto / servizio corretto è sottoposto a nuova verifica di conformità.
Le modalità ed i criteri per garantire il controllo delle non conformità sono descritte al punto 10.2.
9 Valutazione delle prestazioni
9.1 Monitoraggio, misura, analisi e valutazione
9.1.1 Generalità
L’IIS Daniele Crespi individua e definisce il processo di misurazione, analisi e miglioramento quale
strumento per il SGQ del servizio erogato; ne deriva pertanto che la continua e sistematica
valutazione del funzionamento dei processi rappresenta la fonte dalla quale cogliere e attivare le
opportunità di miglioramento.
La conduzione dell’attività di valutazione è supportata da un sistema di informazioni che prevede
momenti di raccolta, elaborazione, diffusione e analisi delle informazioni e dei dati.
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L’analisi delle informazioni così raccolte viene garantita mediante opportuni strumenti statistici di
organizzazione ed elaborazione dei dati.
L’RGQ informa e mantiene aggiornato il DS sull’andamento delle performance del servizio e del SGQ
e sullo stato di applicazione delle azioni correttive e dei piani di miglioramento. Tale processo viene
applicato sui processi interni di erogazione e realizzazione del servizio e sui relativi risultati degli
stessi.
L’Istituto effettua azioni atte a monitorare se:
• la pianificazione della realizzazione dell’intervento formativo/orientativo è efficace e
rispetta gli obiettivi
• le attese dei partecipanti sono soddisfatte rispetto sia agli obiettivi formativi/orientativi
promessi sia alla qualità del servizio previsto.
I prodotti dell’attività di formazione sono: l’apprendimento dello studente ed i servizi erogati in funzione
di tale apprendimento.
Il monitoraggio riguarda:
• statistiche dei risultati di apprendimento;
• erogazione dei servizi centrali (formazione classi, orario scolastico, programmazioni,
erogazioni)
• erogazione di servizi opzionali e strumentali.
1. Le prove e i controlli per l’apprendimento sono effettuati:
a) in accettazione (valutazione e superamento del debito formativo contratto
nell’anno scolastico precedente; per i nuovi iscritti la rilevazione della situazione di partenza);
b) durante l’erogazione (somministrazione di prove periodiche le cui caratteristiche siano
stabilite nei coordinamenti di materia e specificate dai DOC);
c) al termine tramite eventuali esami finali (esami di stato).
2. Il monitoraggio del processo di erogazione dell’attività didattica viene effettuato verificando che:
• le classi siano formate con i criteri stabiliti dal CI;
• l’orario rispetti le norme;
• l’attività dei docenti sia conforme alle procedure di erogazione;
• le programmazioni siano coerenti con il POF, con la programmazione dei CdC e dei
coordinamenti di materia;
• la programmazione di classe e personale del Docente sia espressa in modo analitico nei due
documenti Scheda A e Scheda B, allegati ai verbali di classe.
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3. Il controllo sui servizi strumentali viene effettuato dal DSGA che si preoccupa di verificare che vi
siano le risorse umane e materiali e che sia definita l’attribuzione dei compiti al personale tecnico,
amministrativo ed ausiliario.
9.1.2 Soddisfazione del cliente/utente
Al fine di misurare il “gradimento” complessivo del servizio erogato e la soddisfazione degli allievi
rispetto alle aspettative, agli strumenti metodologici utilizzati dai DOC, all’efficienza dei servizi di
supporto, l’ISIS ”D. Crespi” ha individuato le seguenti modalità operative:
9.2.1.1. Valutazione diretta effettuata dal DS
Tale modalità prevede, durante l’erogazione del servizio, uno o più incontri tra il DS, il DSGA, l’ RSU,
l’ RGQ. In tali circostanze vengono valutate:
• la coerenza del programma del corso di studi con le aspettative iniziali;
• la capacità dei docenti/consulenti esterni di produrre apprendimenti;
• i servizi accessori della scuola (locali, Segreteria ecc.).
Il risultato di questi incontri è verbalizzato e archiviato con la documentazione relativa al riesame del
DS.
9.1.2.2. Valutazione attraverso la predisposizione di appositi questionari
Tale modalità prevede l’utilizzo di appositi questionari di reazione, distribuiti almeno una volta durante
l’anno scolastico agli studenti, ai genitori, al personale ATA, ai docenti.
I risultati emersi dai questionari, insieme alle relazioni delle FS e ai dati emersi dal riesame del DS,
costituiscono un riferimento essenziale in fase di riprogettazione.
L’IIS Daniele Crespi, per quanto riguarda i progetti finanziati con fondi europei, nazionali o regionali,:
1. adotta un sistema di gestione degli indici in grado di assicurare la soddisfazione del "cliente"
ente;
2. prevede, anche attraverso l’analisi di reclami, di questionari di customer satisfaction ed in
generale di dati utili al monitoraggio del processo, la verifica delle prestazioni dell’attività
svolta dal personale e dai fornitori.
3. mantiene un sistema di relazioni col territorio e di gestione degli indici connessi in grado di
assicurare la soddisfazione del "cliente" ente;
Particolare attenzione viene dedicata alla gestione delle segnalazioni e dei reclami pervenuti dagli
Utenti: tutte le segnalazioni o i reclami ricevuti vengono registrati nel sistema informativo interno e
formalizzati. In occasione del riesame del Sistema Qualità da parte della Direzione, RGQ deve
presentare i risultati delle suddette analisi ed indagini al fine di definire iniziative, azioni
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correttive o un piano di miglioramento che portino ad una sempre maggiore soddisfazione dell’utenza.
9.1.3 Analisi e valutazione
L’IIS Daniele Crespi predispone opportune modalità per la ricerca delle cause delle non conformità
rilevate e potenziali, per l’identificazione e attuazione di azioni correttive e preventive e per la
predisposizione di analisi di miglioramento.
I dati raccolti si riferiscono:
1. alla soddisfazione dei clienti;
2. alla conformità ai requisiti dei servizi erogati;
3. alle caratteristiche dell’andamento dei processi;
4. alla valutazione dei fornitori.
I dati disponibili vengono organizzati in modo tale da consentire il reperimento delle informazioni
necessarie all’analisi del servizio erogato e i risultati della analisi e delle valutazioni sono utilizzati per:
• dimostrare la conformità del prodotto e del servizio ai requisiti
• prendere consapevolezza della soddisfazione dell’utenza, ed incrementarla.
• dimostrare l'efficacia del Sistema Qualità
• dimostrare che quanto pianificato è stato effettivamente realizzato
• prendere consapevolezza delle prestazioni dei processi
• prendere consapevolezza delle prestazioni dei Fornitori
• individuare necessità di miglioramenti
Normalmente le FS interessate all’attività di raccolta dei dati sono anche responsabili della fase di
elaborazione degli stessi.
La frequenza di elaborazione dei dati è variabile in funzione dell’attività e del risultato che si desidera
ottenere. A tal fine possono essere impiegati strumenti statistici di base, rappresentazioni grafiche
(istogrammi, diagrammi a torta, ecc.), analisi di trend e analisi di causa-effetto specialmente
nell’ambito della comprensione di fenomeni anomali e non conformi rispetto agli standard da erogare.
9.2 Audit interni
L’ RGQ ha il compito di:
• Programmare gli audit interni della qualità.
• Definire eventuale gruppo di verifica ispettiva.
• Nominare eventuale responsabile del gruppo di verifica ispettiva garantendo l’indipendenza di
tale figura rispetto alla funzione verificata;
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• Controllare che tutte le funzioni verificate abbiano la documentazione di riferimento (Linee
Guida, PGQ Istruzioni ecc..);
• Archiviare i Rapporti di verifica (RVI 9.2^2)
L’eventuale RGdA - RESPONSABILE DEL GRUPPO DI AUDIT
Il Responsabile del gruppo di audit interno ha il compito di:
• Eseguire gli audit a lui assegnate;
• Redigere i Rapporti di verifica
• Eseguire il follow up relativamente alla funzione verificata.
MODALITÀ OPERATIVE
1 Programmazione degli audit interni
Le Verifiche Ispettive Interne della Qualità sono coordinate dal RGQ e sono condotte dallo stesso o
da personale addestrato e indipendente da quello avente diretta responsabilità nell’esecuzione
dell’attività soggetta a verifica.
L’ RGQ stabilisce ed approva un “Piano Annuale di Audit Interni” (PAA 9.2^1) redatto in modo tale da
prevedere almeno un Audit l’anno per ciascuna Area di competenza.
Tale Programma non è da intendersi limitante; infatti RGQ ha l’autorità di promuovere Audit interni
non programmati (e quindi non presenti in pianificazione) comunicando alle funzioni da verificare, la
data della Verifica con almeno sette giorni di anticipo. Ciò qualora si ritenga necessario verificare
l’applicazione del Sistema Gestione Qualità, vi siano motivi per dubitare dell’efficacia del Sistema
Gestione Qualità, oppure dopo variazioni sostanziali delle Procedure.
Gli audit interni sono condotte dall’RGQ o da un eventuale Gruppo di Audit interni (GdA), nel qual
caso uno di essi svolge il ruolo di RGdA (Responsabile del Gruppo di Audit Interni).
Il personale incaricato dell’Audit deve essere preparato in maniera adeguata all’adempimento dei
questa attività anche mediante partecipazione ad un corso sulle verifiche ispettive.
L’RGQ è libero di definire la composizione del GdA e autonominarsi o nominare il RGdA.
Il GdA può essere formato da una o più persone appartenenti a qualsiasi campo di attività ad
esclusione del personale avente responsabilità diretta nell’esecuzione delle attività sottoposte a
verifica. Nella scelta del responsabile si deve tenere conto di capacità particolari, di corsi tecnici
specialistici effettuati (corso di 10 ore), di precedenti esperienze (almeno 2 verifiche ispettive), delle
caratteristiche personali e del grado di istruzione.
2 Pianificazione ed organizzazione degli Audit
Per l’esecuzione di un Audit interno l’ RGQ dovrà:
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• Assegnare il numero progressivo dell’audit per permetterne la successiva registrazione.
• Selezionare eventuale personale che farà parte del GdA e coordinare la formazione.
• Nominare il Responsabile del GdA (RGdA).
• Confermare con il Responsabile della Funzione interessata alla Verifica, le date di esecuzione
della stessa.
• Assicurare che gli eventuali membri del GdA abbiano a disposizione tutte le informazioni
pertinenti all’attività da verificare: Linee guida, Procedure del sistema di gestione per la
Qualità, Istruzioni Operative, normative, documenti, precedenti RVI, (rapporto di verifica
interna) Piano delle azioni correttive, ecc.
3 Esecuzione dell’audit interno
L’esecuzione dell’audit prevede tre fasi:
INCONTRO INTRODUTTIVO
Deve essere tenuta una breve riunione preliminare tra il GdA e il Responsabile di Funzione
sottoposto a Audit, allo scopo di illustrare l’oggetto della verifica e di concordare la sequenza e la
durata degli incontri.
ESECUZIONE DELLE VERIFICHE
L’Audit ha lo scopo di:
• riesaminare le Procedure del sistema di gestione per la Qualità, le Istruzioni Operative per
valutarne la completezza e l’adeguatezza
• verificare nelle aree di lavoro la corretta esecuzione delle operazioni in conformità alla
suddetta documentazione
• esaminare la documentazione a disposizione del personale e il livello di comprensione della
stessa
• ricontrollare a campione la documentazione già sottoposta a controlli e accettata, per verificare
la corretta applicazione delle procedure di controllo e dei criteri di accettazione.
STESURA DEL RAPPORTO DI VERIFICA
Al termine della fase di verifica, il RGdA redige un rapporto formale (RAI 9.2^2).
Il RAI contiene:
• Funzione o attività verificata
• Composizione del gruppo di Audit
• Motivo dell’audit
• Oggetto dell’audit e Osservazioni
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• Rimandi ai Rapporti di non conformità
• Incontro finale.
A conclusione dell’Audit e dopo aver redatto il RAI, deve essere tenuta una riunione di chiusura tra il
GdA/RGQ ed il Responsabile di Funzione interessato dalla verifica, per presentarne i risultati e
chiarire eventuali dubbi. È opportuno che nel corso di questa riunione venga raggiunto un accordo sui
rilievi emersi in sede di Audit.
Al riguardo il RAI viene firmato dal Responsabile del GdA e dai Responsabili di Funzione interessati
dall’audit.
Il RAI viene archiviato e conservato per tre anni
Il personale che ha condotto l’audit, in caso di non conformità rilevate, trascorso l’intervallo di tempo
indicato nel Rapporto di Non Conformità e di Azione Correttiva (RNC 10.2^1), esegue presso la
funzione verificata in precedenza una successiva attività di audit (follow up), al fine di accertare
l’attuazione e l’efficacia delle Azioni correttive svolte.
FLOW CHART
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9.3 Riesame della Direzione
Il Dirigente Scolastico, nell’ottica del continuo miglioramento del servizio, del raggiungimento degli
obiettivi statutari, provvede a riesaminare l’andamento del servizio e il Sistema Qualità, per verificarne
l’adeguatezza e l’efficacia e per decidere su eventuali cambiamenti al sistema.
Nel riesame della Direzione, a cui partecipano lo Staff di Presidenza (che si effettua tre volte l’anno
(inizio anno scolastico, fine quadrimestre, fine anno scolastico) vengono presi in considerazione:
1. Gli obiettivi e gli impegni espressi nella politica della qualità, valutando di volta in volta la
necessità di aggiornamenti e/o variazioni.
2. I verbali relativi ai riesami precedenti e le risultanze delle azioni correttive eventualmente messe
in atto.
3. Il raggiungimento degli obiettivi definiti nei piani di miglioramento.
4. Il monitoraggio dei processi e del servizio erogato.
5. Le informazioni di ritorno dalle verifiche di soddisfazione allievi.
6. Le aree di criticità emergenti per definire le iniziative più opportune.
7. Le non conformità prodotte.
8. Gli esiti degli audit intrapresi.
9. Le azioni correttive definite in precedenza.
10 L’andamento degli indicatori di qualità interni ed esterni.
11. Le azioni correttive intraprese.
SI EMETTONO:
1. Il piano degli obiettivi di miglioramento
2. Il piano di formazione.
3. Il piano di audit.
Durante la riunione vengono definite le azioni preventive da intraprendere.
(ORD 9.3^1 Riesame Direzione)
I riesami sono verbalizzati e le registrazioni sono archiviate dal RGQ.(RRD 5.6 Rapporto Riesame
Direzione che coincide con il verbale Staff)
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10
Fase Tempi SSttrruummeennttii AAttttiivviittàà
Valutativa:
o valutazione
dell'efficacia
degli interventi
progettati;
o rilevazione del
grado di
soddisfazione
degli allievi e
delle famiglie, per
mezzo di
questionari.
Fine A.S. Relazioni:
• Collaboratori
• F.O.
• Responsabili
Risultati profitto alunni:
1. Scrutini finali
2. Esami di stato
Questionari:
• Docenti
• Studenti
• Genitori
• ATA
Monitoraggio
Verifica
Valutazione
Risorse finanziarie
Verifica
ottimizzazione risorse
Progettuale:
o ridefinizione
dei bisogni
formativi degli
alunni, sulla base
dei prerequisiti
culturali emersi
1. dalle schede
informative e dai
risultati dei test di
ingresso svolti.
2. Risultati finali
anno precedente.
Inizio A.S. Risultati fine anno
Schede informative scuola
media
Pianificazione
Progettazione
Miglioramenti
Nuovi Progetti
Elaborazione
Approvazione
Organigramma
Assegnazione Incarichi
• Collaboratori
• F.O.
• Responsabili
• Coordinatori
Risorse finanziarie
Ricerca nuovi
finanziamenti
Attuativa:
o consultazion
e sistematica dei
collaboratori per
l’assegnazione
dell’incarico a chi,
in situazione, può
garantire la più
rapida attuazione.
Durante A.S.
Nuovo P.O.F.
ADC 8.5^4 Assemblea di
Classe
Consigli di Classe
Collegio Docenti
Coordinamento Materia
Attuazione
Monitoraggio
Verifica
Interventi correttivi
Miglioramento
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Miglioramento10.1 Generalità
10.1 Generalità
L’IIS Daniele Crespi individua e seleziona opportunità di miglioramento; implementa le necessarie
azioni per incontrare i requisiti dell’utenza, ed incrementarne la soddisfazione.
Ciò include, quando appropriato:
• Il miglioramento dei processi per prevenire le non conformità
• Il miglioramento dei prodotti e servizi per incontrare le esigenze dell’utenza espresse o attese
• Il miglioramento dei risultati del Sistema Qualità
10.2 Non conformità ed azioni correttive
Le non conformità possono essere differenziate in tre categorie in funzione del momento di
rilevazione e in particolare:
• durante il processo di erogazione della formazione;
• in fase di analisi della soddisfazione dei clienti (studenti, genitori, docenti e ATA);
• successivamente all’erogazione attraverso un eventuale reclamo dei clienti.
La gestione delle non conformità, l’analisi e l’archiviazione delle relative registrazioni è assegnata
all’RGQ.
Tuttavia, quando sussistono motivi d’urgenza, il responsabile dell’area in cui sorge il problema è
tenuto a prendere le opportune decisioni nell’ambito del proprio livello di responsabilità, per evitare o
limitare eventuali disservizi all’utenza. Anche in tali casi la registrazione deve essere comunque
effettuata (RNC 10.2^1) e trasmessa, sia pure “a posteriori”, all’ RGQ.
La gestione delle azioni correttive e delle azioni preventive è assegnata all’RGQ, che all’occorrenza
convoca altri responsabili per l’analisi delle cause e per la definizione delle attività, ma ha comunque
la responsabilità di verificare la chiusura e l’efficacia delle azioni pianificate.
NON CONFORMITÀ
Per la gestione delle N.C. che emergono durante l’erogazione del servizio si applica normalmente la
procedura d’urgenza, per ridurre per quanto possibile l’impatto verso l’utenza.
Se la N.C. riguarda il comportamento di un docente, il RNC 10.2^1 prima di essere archiviato dal
RGQ deve essere sottoposto al visto del DS.
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Se la N.C. riguarda il comportamento del personale non docente, il RNC 10.2^1 prima di essere
archiviato dal RGQ deve essere sottoposto al visto del DS e del DSGA.
Se la N.C. riguarda invece un bene acquistato da un fornitore o un servizio erogato da un ente
esterno, il RNC 10.2^1 prima di essere archiviato dal RGQ deve essere sottoposto al visto del DSGA,
il quale registra l’evento sulla scheda del fornitore.
Tali registrazioni sono necessarie per disporre di elementi che consentano la valutazione del servizio
reso dai fornitori. (vedi punto 8.4).
Si specificano di seguito le modalità operative da applicare nelle varie circostanze.
• N.C. segnalate da utenti (genitore, studente), (reclami scritti): devono pervenire ad RGQ, che
rappresenta l’utente all’interno dell’Istituto, che deve:
• registrare il reclamo e decidere il trattamento da effettuare e metterlo in atto e
compilare il RNC 10.2^1
• La risposta al reclamo presentato deve essere fornita con celerità e comunque non
oltre i quindici giorni dalla data di presentazione dello stesso.
• N.C. della normale gestione operativa interna (attività non svolte secondo procedura,
procedure non adeguate per un corretto funzionamento della gestione della scuola, ecc.): in
questi casi, che emergono ad esempio a seguito di verifiche ispettive interne pianificate o non
programmate, il RNC 10.2^1 è compilato da RGQ, che ha la responsabilità di valutare il livello
di gravità e decidere il trattamento da effettuare.
• N.C. su beni acquistati da un fornitore o servizi erogati da un ente esterno: registrate sul
RNC 10.2^1 dal RGQ su segnalazione reclamo dall’utente del prodotto o servizio non
conforme (es.: se il responsabile di laboratorio rileva che un monitor nuovo è difettoso, o se il
referente del progetto formazione rileva che il servizio erogato da esterni non risponde ai
requisiti pattuiti comunicano la NC al RGQ.
AZIONI CORRETTIVE
Le azioni correttive devono essere avviate con lo scopo di rimuovere le cause di non conformità,
evitando così che esse possano ripetersi. Nel caso in cui non si possano analizzare le cause, ci si può
limitare al trattamento.
Le Azioni Correttive devono essere avviate, indipendentemente dal fatto che il trattamento delle non
conformità abbia consentito di gestire l’anomalia in modo più o meno efficace, nei seguenti casi:
• A seguito di un reclamo da parte degli utenti
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• A seguito di una N.C, che ha comportato un grave danno (economico o di immagine della
scuola)
• A seguito di ripetute N.C. quando si possa intuire una causa profonda comune.
La responsabilità di avviare le A.C. è assegnata ad RGQ, che utilizza il RNC 10.2^1 (Rapporto di non
conformità – Piano azioni correttive e preventive) per la gestione delle attività e per la registrazione.
Le azioni correttive prevedono i seguenti passi:
• Ricerca della causa profonda della / delle N.C. prese in esame. Poiché spesso tale ricerca è
complessa, è previsto che RGQ convochi altre funzioni coinvolte per una riunione di “brain storming”,
in modo che con il contributo di tutti si riescano a formulare alcune ipotesi e a selezionare quella più
plausibile.
• Pianificazione delle attività per la rimozione della causa ipotizzata. Si definiscono i
responsabili ed i tempi di attuazione per ogni singola attività.
• Verifica di chiusura delle attività pianificate: trascorso il periodo previsto, RGQ verifica che
quanto pianificato sia stato effettuato.
• Verifica dell’efficacia dell’A.C.: trascorso un tempo sufficiente dal completamento di tutte le
attività pianificate (tempo che dipende dal tipo di azioni effettuate), RGQ valuta, esaminando
registrazioni o mediante una verifica ispettiva, se l’azione correttiva messa in atto risulti o meno
efficace; l’A.C. è stata efficace se la non conformità non si è più verificata e se non sussistono più le
condizioni perché possa nuovamente accadere.
Se l’azione correttiva, pur attuata, dovesse rivelarsi inefficace, ne viene avviata una nuova,
compiendo un’analisi più approfondita delle cause, poiché probabilmente in prima istanza non era
stata individuata la vera origine della non conformità.
•
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10.3 Miglioramento continuativo
L’IIS ”D. Crespi”, al fine di migliorare l’efficacia ed l’efficienza del SGQ , la propria specificità
e la propria immagine attraverso la metodologia Plan-Do-Check-Act. individua azioni di
miglioramento continuo dei processi, delle attività e del sistema gestionale.
Il Piano di miglioramento è publlicato in Scuola in Chiaro sia nel Ptof che Rav e nella
Rendicontazione Sociale. Nel Rav sono individuate le priorità e i traguardi triennali mentre nella
rendicontazione sociale sono evidenziati le prospettive di sviluppo.
Il processo di definizione e monitoraggio continuo della qualità si fonda su una serie di attività tra loro
strettamente connesse, i cui risultati confluiscono nel Riesame del Sistema e gestione del
miglioramento da parte della Direzione, secondo il seguente schema:
Analisi del contesto
Valutazione rischi ed
opportunità processi
Identificazione esigenze
stakeholders
Definizione della politica
della qualità e degli obiettivi
Programma di
attuazione per il
raggiungimento degli
obiettivi
Attuazione dei
processi operativi
Gestione delle non
conformità
Audit interni per la
verifica di
applicazione, efficacia
ed efficienza del
Sistema Qualità
Azioni correttive
Riesame del
Sistema e
Miglioramento
Analisi della
soddisfazione
del Cliente