Gianmaria Pitton
Grazie a un plastico salto dadanzatore si è “seduto” inaria e ha sbaragliato la con-correnza. Daan Vervoort, bal-lerino professionista belga di29 anni, ha vinto le selezioniindette dalla Diesel su Face-book ed è diventato il primoCeo trovato sui social. Anchese Ceo, in questo caso, non si-gnifica amministratore dele-gato ma “Chair executive offi-cer”, “direttore esecutivo del-la sedia”: la sede centrale diDiesel l’ha ospitato perun’intera settimana, accoltodallo stesso fondatore, Ren-zo Rosso.
Comenasce questainiziativa?Quando il nostro Ceo si è di-messo - risponde Renzo Ros-so - sono andato dal direttoremarketing e gli ho detto: dob-biamo amplificare le relazio-ni con i nostri consumer, inparticolare con i millennial,per farli interagire con il no-stro brand. E dove incontrar-
li, se non sui social? Ed eccol’idea. Cercare un vero e pro-prio Ceo in questo modoavrebbe comportato proble-mi legali, ma l’idea mi piace-va molto. Così l’abbiamo tra-sformato alla maniera Die-sel, secondo il mio modo diessere, di comunicare e, per-ché no?, di provocare.
Le risposte sono state numero-se.Erano ancheoriginali?Sì, sono state molte, oltre due-mila immagini e gif sulla pa-gina Facebook in soli quattrogiorni. Peccato non aver avu-to più tempo per recepire al-tre informazioni. Comunquesono immagini davvero ditutti i tipi, anche cose fuori di
testa, tipo ragazze in posizio-ni osé. Ci siamo divertiti mol-to a selezionarle.
Cosal’haconvintanell’immaginediDaan Vervoort?Si è seduto sul nulla, con lemani in posizione strana, daragazzo saggio. E lo è davve-ro, un giovane molto intelli-gente, si è prestato molto aldialogo. Ho voluto che parte-cipasse a meeting importan-tissimi, decisivi per l’azien-da: “Tu non hai mai sentitonulla”, gli dicevo (ride).
Ha in mente altre iniziative diquestogenere?Sì, i social saranno semprepiù decisivi per il nostrobrand. Faremo sempre dipiù,ci stiamo muovendo sem-pre più nel digitale per la no-stra comunicazione. Il 2018vedrà il coinvolgimento degliidoli, che sono seguitissimisui social. Sono il vero siste-ma di fare comunicazione.
Ed è prossima la scelta del vero,nuovoCeo diDiesel?
Ci siamo vicini. Abbiamo vi-sto le persone più belle chepotevamo vedere. C’è davve-ro molta gente che ha vogliadi venire a bordo, segno cheDiesel ha seminato bene nelmondo. Ora stiamo rimesco-lando le carte, siamo entratiin una nuova era da quandoio stesso sono risalito a bordopiù pesantemente.
Qualisonolecaratteristichedel-lanuovacollezionechestarepre-sentandoinquestigiorni?È una collezione sempre piùpremium, con molta più qua-lità. Siamo posizionati nelmondo più avanzato dellamoda. Posso dire che si trattadella più bella collezione ditutta la mia vita, non solo peril ready-to-wear, ma ancheper gli accessori. Nel 2018 fa-remo quattro grandi eventiinsieme a degli idoli. E poi il6 ottobre celebreremo i 40
anni di Diesel: abbiamo inserbo delle belle cartucce.
Dal suo osservatorio, c’è una ri-partenzaeconomica dell’Italia?Il Ceo di Dhl, uno dei nostrilogistic service, mi ha dettoche da qualche mese viaggia-no con i camion sempre pie-ni. È un bellissimo metro dimisura. Così, credo che l’eco-nomia sia ripartita.
Edel referendumcosapensa?Sono andato a votare e sonomolto contento del risultato.Il presidente della Regione èbravissimo, potrebbe fare ilpremier. Conosce i numeri, icosti, potrebbe fare benissi-mo. E un po’ più di potere al-le Regioni non può che esse-re positivo. Non solo al Vene-to, ma alle Regioni in genera-le, che si potrebbero gestirein maniera migliore.•
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L’immaginevincentepostatadaFacebook daDaanVervoort
ILCONVEGNO.Oggial palazzodelle Operesociali il convegnopromosso dallasezione vicentinadell’Unionedei giovani dottoricommercialisti
I laureandi ineconomiapreferisconol’aziendaSempremenoscelgonolaliberaprofessione: «Troppo complessa»
Ilpalazzo delleOperesociali
L’INTERVISTA. Un ballerino olandese ha vinto la selezione su Facebook
Si“siede”inariaERenzoRossoloospitainDieselHavissutoperunasettimananellasedeaziendalecomeCeo,cioè“direttoreesecutivodellasedia”Il fondatore:«Socialfondamentaliperilbrand»
Ritengono la professione delcommercialista “rispettabi-le”, “complessa” e “con fortiresponsabilità”, ma oltre il70 per cento preferisce un la-voro in azienda. Sono i lau-reandi in economia al polouniversitario di Vicenza, se-de staccata dell’Università diVerona, oggetto di un’indagi-ne da parte dell’Ugdcec -Unione giovani dottori com-mercialisti ed esperti contabi-
li di Vicenza, in collaborazio-ne con Riccardo Fiorentini,direttore del polo scientificodidattico “Studi sull’impre-sa”. Se ne parlerà al conve-gno-assemblea dell’Ugdcecdi Vicenza, in programma og-gi pomeriggio, dalle 14 alle18, al palazzo delle Opere so-ciali in piazza Duomo. Il te-ma del convegno è appuntol’inserimento dei giovani ne-gli studi professionali.
Lo scopo dell’indagine cheha coinvolto gli studenti delterzo anno, spiegano AndreaCecchetto e Irene Cocco, pre-sidente e tesoriere dell’Ugd-cec vicentina, era «compren-dere come venisse percepitala professione del dottorecommercialista in quelli chesono i luoghi “incubatori” deilavoratori di domani». Se il60 per cento degli studenti di-chiara di aver iniziato il per-corso accademico conun’idea ben chiara del lavoroda intraprendere (il 20 percento ammette che allora erainteressato alla libera profes-
sione), più di un quarto cam-bia il proprio orientamentodurante gli studi.
La libera professione è per-cepita positivamente, ma «lacomplessità del lavoro e lesempre maggiori incomben-ze disincentivano i giovani,che tendono a preferire il la-voro in azienda». Tra coloroche pensano a un futuro inuno studio professionale, il53 per cento – secondo l’inda-gine – propende per uno stu-dio strutturato, il 24 per cen-to per uno studio di medie di-mensioni; solo il 23 per cento«preferirebbe avviare fin da
subito uno studio individua-le proprio, attratti dall’ideadi autonomia ed indipenden-za». «Il questionario – è ilcommento di Cecchetto eCocco – rivela innanzituttouna diffusa incertezza sul fu-turo, che è probabilmente ilrisultato di una società dina-mica, ma anche di un conte-sto lavorativo professionaleincerto e ricco di variabili».Una ricerca della Fondazio-ne Dottori commercialisti,pubblicata nel giugno scorso,dimostra che lo scorso anno igiovani commercialisti sonodiminuiti di oltre il 17 per cen-
to. «La sfida è riuscire a farcomprendere ai giovani ilmondo delle professioni sindall’interno delle università,preparando poi un “terrenofertile” per la loro carriera. Sa-rebbe opportuno che i profes-sionisti più giovani si mettes-sero a disposizione dei futuricolleghi con idee e iniziati-ve». L’Unione Giovani di Vi-cenza, ad esempio, ha propo-sto una modifica al codicedeontologico nazionale, rife-rita al compenso per i prati-canti, proposta recepita dalConsiglio nazionale: «Ancheda Vicenza e anche dai giova-ni – concludono Cecchetto eCocco – è possibile far partireun cambiamento, utile allenuove generazioni». •G.P.
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LASETTIMANADELNUOVO“CEO”
L’incontrofra RenzoRosso eil suo “Chairexecutive officer”
Unmomento direlax con altrecomponenti dello staff Diesel
Il“Chair executiveofficer”nel proprioufficio inDiesel
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“ Ilreferendum? SonoandatoavotareesonocontentodelrisultatoRENZOROSSOFONDATOREDELLADIESEL
ORARIO 9.30 - 19.00
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IL GIORNALE DI VICENZAMartedì 24 Ottobre 2017 Cronaca 21