L’Ipertrofia dell’ugola e del palato causa apnee ostruttive del sonno. Un semplice intervento, la Uvulopalatoplastica, migliora la respirazione, la capacita di ossigenazione, il recupero nel sonno e l’efficienza fisica
Ipertrofia Dell’ugola E Del PalatoUn eccessivo tessuto del palato molle è causa frequente di ostruzione della respirazione aerea e a volte di apnea ostruttiva. La procedura più comune per trattare l’ipertrofia del palato molle è la uvulopalatofaringoplastica (UVPP).FastidiSenso di corpo estraneo in gola e a volte rigurgito nel naso dei liquidi alla deglutizione. Sono fastidi temporanei.La UvuloplasticaE’ un intervento ridotto alla sola ugola nelle ipertrofie palatali minori ed il risultato è ottimo con fastidio postoperatorio praticamente minimo.
Fig. Preoperatorio
Fig. Postoperatorio
Se si associa una tonsillectomia, in caso di marcata ipertrofia tonsillare, il dolore è intenso.
Ipertrofia tonsillare Preoperatorio Intraoperatorio
Postoperatorio
In genere, se si associa una patologia da ipertrofia dei turbinati, associamo un intervento indolore in radiofrequenze. La persona è in anestesia generale e si ottiene così il doppio risultato di migliorare la respirazione nasale e orale.
Avanzamento del muscolo genioglossoLa lingua è causa frequente di ostruzione delle vie aeree nella sindrome delle apnee ostruttive del sonno. Può collassare verso il retro della lingua durante il sonno, contribuendo così all’ostruzione delle vie aeree. La collassabilitò della lingua può essere migliorata con avanzamento del muscolo genioglosso. Il muscolo genioglosso è attaccato ad una piccola proiezione ossea sull’interno della mandibola. Durante l’avanzamento del genioglosso questa piccola porzione ossea è spostata in avanti e
l’attaccatura della lingua è riposizionata anteriormente per impedire che collassi posteriormente e blocchi le vie aeree durante il sonno.
Come si esegueIn anestesia generale. Non si hanno fastidi alla fonazione e alla deglutizione tuttavia si ha tipicamente dolore, gonfiore e torpore della zona anche per due settimane
Fig, Preoperatorio Fig. Postoperatorio
Espansione Maxillo MandibolareI pazienti con apnea ostruttiva edi sonno hanno spesso una mandibola ristretta ed una conseguente dislocazione della lingua verso il retro della gola, da cu ne risulta una ostruzione respiratoria. Si può allargare il mascellare superiore e inferiore per migliorare lo spazio respiratorio. Si esegue un taglio limitato sul mascellare per divarcaer e allontanare il palato. Dopo la chirurgia la durata della divaricazione dura in genere due settimane. Si richiede un trattamento ortodontico cheinizia circa tre mesi dopo l’operazione per chiudere gli spazi tra i denti. L’intervento si esegue in anestesia generale. La maggioranza delle persone torna al lavoro in due o tre settimane. Non si hanno disturbi della fonazione e della deglutizione.
Prima dell’espansione mascellare
Dopo l’espansione mascellare
Prima dell’espansione mandibolare
Dopo l’espansione mandibolare
Avanzamento MaxillomandibolareLe vie aeere sono in effetti limitate dal mascellare superiore e inferiore (Mandibole). Muovendo in avanti i mascellari le vie aeree si allargano.Questa procedura, la più efficace ma anche la più traumatica, serve nei rari casi in cui le altre procedure sono fallite o nee casi con significative deformità del mento e della mascella.L’intervento si esegue in anestesia generale, si è ricoverati per tre giorni e il paziente torna al lavoro in genere in Quattro settimane.L’integrità e la continuità delle preparazioni chirurgiche è garantita da placche e viti in titanio.Si deve evitare di masticare per quattro settimane, La fonazione e la deglutizione non sono compromesse ma si ha dolore, gonfiore e pesantezza del labbro inferiore e del mento.
La nostra condottaIn una persona con significativi disturbi della respirazione abbiamo tutti i gradi possibili di intervento ma il mostro scopo deve essere sempre l’ottenimento del massimo risultato respiratorio con il minor disturbo per la persona.
• La chirurgia in radiofrequenze è un intervento ambulatoriale di quasi nessun fastidio e pertanto va privilegiata nelle ipertrofie semplici dei turbinati.
• In caso di concomitante deviazione del setto nasale si deve eseguire la chirurgia nasale perché in presenza di osso deviato la sola riduzione della mucosa laterale non agsce sulla causa del problema.
• In presenza di disturbi di apnea del sonno si deve eseguire una polisonnografia e quindi in caso di significativo disturbo una Uvulopalatoplastica in vario grado di estensione. Il risultato è molto buono ed il miglioramento dei risultati respiratori è evidente e persistente.
Nella nostra esperienza con gli interventi sopradetti, eseguiti con la tecnica microchirurgica personale, si risolve la quasi totalità delle patologie respiratorie a causa nasale, orale e orofaringea.
Fig. La strumentazione utilizzata: a destra il microscopio neurochirurgico, in primo piano a destra e a sinistra i due laser, in fondo le ottiche.
Nei casi molto gravi, e ripeto rari, con grave obesità, con significative alterazioni del mascellare e della lingua, si può andare nell’ordine dall’avanzamento del muscolo genioglosso, a salire verso l’espansione maxillo-mandibolare fino all’avanzamento bi mascellare.
Tab, Fattori che influenzano i risultati della chirurgia nella apnea ostruttiva del sonno____________________________________________________________________________
Favorevoli SfavorevoliEtà Minore di 60 anni Maggiore di 60 anniPeso Non obesi ObesiPolisonnografia Lieve moderata(RDI< 30) Grave (RDI>30)Sito di ostruzione Orofaringeo (e tonsillare) Ipofaringeo_____________________________________________________________________________
Quali sono i risultati attesi da questa chirurgiaMiglioramento dei sintomi della apnea ostruttiva. Minore faticabilità-, migliore recupero con il sonno, migliore efficienza fisica e mentale, Ridurre il rialzo della pressione sanguigna favorendo una migliore ossigenazione.