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Cinque
ilracconto
Onde ital iane, guizz i francesia cecina del garda
Baguette, BurrO e marmellata
Racconto di e l e n a s i r a c u s a Immagini d i f l a V i O t O s a t O m i c h e l e n O t a r a n g e l O
Palett
e d
e i c
O lO r i d O m i n a n t i
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T uffarsi in onde ita-liane e guizzi fran-
cesi, allungando la bracciata su verso le colline del paese di Cecina. Cecina non quello toscano, qui siamo sospesi sopra il Lago di Garda (sponda bre-sciana), con Toscolano Maderno che metri sotto è bagnato davvero dal blu blu lacustre. Dalle crespature vere d’acqua dolce, un po’ a stile, poi a dorso, rana e di nuovo comodamente pancia verso il cielo, remigando basta poco per approdare a quest’altro lago che è la villa su due piani che si vede riposare nel verde.
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Il cielo è azzurro inverno, il giardino intorno è magari assopito di fioriture, ma il vetro luminoso sempre del lago arriva alla casa; e la casa risponde, eccome, con sue proprie morbidezze di corpo giallo ocra, di portici e balcone con i vasi in germoglio stesi al sole. Si apre alla vista.96
Cecina. Borgo lombardo di collina, abbar-bicato, piccolo fra cipressi oleandri e olivi ma den-so d’arte e di mestieri conservati, trasmessi.
La Toscana campagnola centra comunque con la casa, va detto, con le sue materie naturali che si ricordano osservando qui in giro; ma di più si in-sinua la France. Non tutta. La France quella molle provenzale di semplici legni decapati tele grezze cocci alzatine fiori in barattolo e petit fours; o quella del Limosino, la regione ombelico che nel Cinquecento esplose di fama per la produzione di arazzi. Viene da fare la citazione colta limosina perché a tuffarsi al primo piano della villa-lago c’è un’eco forte, un tappeto grande nello stile di Aubusson. E si sa che la cittadina limosina di Aubusson fu il centro mirabi-le di quest’arte tessile. Nella villa si incontrano altri Aubusson. Tappeti ma anche cuscini. Si incontra la France conciliata all’Italie.98 99
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Buongiorno all’Italia e alla France delle campagne di vigna o di collina, punteggiate da casolari, granai, ville rialzate fra cipressi e corti in terra battuta, di mas o basti-de, di ozio dolce del sud a prendere la brezza sulla soglia o a dondolarsi sull’amaca vicino al riverbero di un fiume. A camminare nei solchi sotto le pergole dell’uva, o vicino ai rovi dei lamponi.
Buongiorno alla casa. A visitarla, la si può leggere come un insieme architettonicamente lineare e armonioso, piano giorno piano notte di disegni chiari e puliti sciolti sotto il tetto spiovente, legni sbiancati, pietre, garze di lino, avorio liquido. Oppure la si può leggere come sensazioni che ti arrivano dal cretto di un’anta, da un ricamo antico, da una lampada in rame, da una fantasia del tessuto; poi nella testa le sensazioni si compongono rapide e sbuca l’imma-gine di un’attitudine a vivere in aria aperta, luce, fra arredi comodi come uno scialle se scende il fresco d’estate. L’Italia e la Francia ti sbucano in testa senza nemmeno volerlo. 102 103
Se poi oltre a volerlo magari diverte, continuare il filo delle immagini, io ci sto (sempre) a continuare.
Dopo lo stanzone del living, le camere e l’ultima, la mansarda per gli amici, ho da poco attraversato la cucina. Dite se non è da baguette, burro e marmellata. Da mie1 francese e marmellata dei lamponi di rovo, una bella polpa zuccherina asprigna, tanti buoni cucchiaini intinti nel rosso amaranto puntinato di semi, per lungo su metà baguette già spalmata di bianco cremoso.
1 La mollica in francese.104
La scia-colore di marmellata è diventata la stufa economica per cuocere, la lana per cucire i cuscini e tracciare i tappeti, i petali secchi o vivi nei cesti sparsi. La marmellata è di una finezza che si capisce subito non è di quelle dimenticate in dispensa, in un barattolo comprato a caso con etichetta industriale. L’etichetta è scritta a mano come si deve («non venir meno all’usan-za»); chi l’ha fatta sobbollire piano con poco zucchero scuro, dopo aver sobbollito i vasetti e ritagliato il quadrato (rituale) di stoffa per sigillarli, è chi abita ogni giorno la cucina e la riempie di esperienze sue, del gusto di famiglia, di una dote di ricette continuamente rivisitate, di oggetti fatti apposta per le abitudini più piacevoli della quotidianità domestica.
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Starebbe bene sulla crostici-na ocra chiaro della baguette anche un miele, cresciuto dal Monte Baldo vero-nese, di Acacia, di Millefiori di bosco, o l’oro spesso di quello al Tarassaco. Un fiumicello di miele sul burro croccante, limpido come le arie della villa e le tinte nettarine delle sue architetture.
Guizzi italiani e onde francesi per una sana, vigorosa, rilassante nuotata. Segue una merenda franco-italiana buco-lica, soffice, artigianale, dal gusto pieno delicato, mai passato di moda.
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le stanze
Contesto
Cecina è un piccolo borgo fra le colline che
coronano il lago di Garda bresciano, sopra To-
scolano Maderno. La bellezza di questi luoghi
non ha bisogno di commenti, semmai ricordo
che qui si annidano ville d’epoca, casette,
casolari, pievi, muriccioli a secco, spettaco-
larmente ricoperti di olivi, oleandri, cipressi e
piante secolari. La villa, costruita di recente,
è in mezzo a questo verde e gode di una vista
lago che, quando fa bello, sembra di toccarlo
a pochi metri.
Progetto
La villa si struttura lineare su due piani; in fac-
ciata, un breve portico su colonne in pietra è
ricavato sotto il balcone continuo del primo
piano. Porte e finestre si specchiano armo-
niose sulle due righe. Il giardino si stende im-
mediato sui quattro lati, completato da salotti
in vimini (di Barbieri Paolo) e da cammina-
menti in pietra chiara. Al piano terra, da cui
si gode a piena altezza il tetto spiovente di
travi, ci sono l’open living con zona pranzo, la
cucina e uno studiolo. Da una scala con breve
tratto di ringhiera a vista si sale al primo pia-
no, con le tre camere, i due bagni e in ultimo
un loft mansarda pronto per gli amici ospitati.
La scansione degli spazi è chiara, rettilinea,
l’effetto d’insieme ha la sobrietà di un abbrac-
cio sincero, cordiale non esagerato.
Materie e colori
All’esterno, su corpo giallo ocra, si stagliano
ante e portoncino d’ingresso di un giallo ap-
pena smorzato. Gli infissi, color panna caldo,
sono un modello storico in abete spazzolato e
laccato, con effetti da legno provenzale. Tutto
di Caiola Interior. Dentro, accolgono tinteg-
giature neutre dall’avorio al sabbia, con qual-
che accensione ocra nella scala. Così il panna
del soffitto ligneo è ripreso quasi ovunque dal-
la morbidezza dei pavimenti in marmo giallo
atlantide egiziano (di Zamar). L’arredo in ogni
stanza dichiara la passione per uno stile raffi-
nato da campagna (e da campagna raffinata),
per la Francia provenzale decapata, luminosa
e domestica dei mas assolati. Legno, pietre
naturali, tessuti originari scorrono da un piano
all’altro, giorno e notte, dosati il giusto da mani
sagge. Nel living con zona pranzo, intorno al
camino ci si siede sull’isola di divani bianchi
(di Seshit). Oppure sulla bergère rivestita in
tessuto scozzese, di Barbieri Paolo che nella
casa ha lasciato segni profondi del suo artigia-
nale passaggio creativo: nel living, le tende in
garza di lino con ambrasse in cotone naturale;
i cuscini Aubusson; i lampadari in ferro battuto
con decoro a roselline; il parascintille del fuo-
co, i vasi, gli oggetti sparsi, le composizioni
floreali. In cucina, la tenda a pacchetto in lino
stampato; il lampadario in rame; l’orologio
country e i quadri decorativi. I Ferrari Poeti
del Legno hanno creato su misura il mobilio
per cucinare, il tavolo e le sedie: una poesia
scritta con rovere spazzolato anticato color
panna vissuto, con vene naturali che ben si
accompagnano al ruvido del piano in marmo
Botticino. Angelica Milani Living Arredi e
Corredi ha invece lasciato qui un banco da
lavoro della Pomax (azienda belga) in legno
povero con inserzioni di lavagna. Sempre di
Barbieri Paolo, nella camera padronale, le
tende in garza di lino grigia; la poltroncina in
rovere naturale e lino; il gran tappeto Aubus-
son; le lampade francesi in ferro battutto, le
abat-jour. Il letto in ferro laccato bianco è di
Seshit, come gli armadi, con ante in legno di
recupero. Biancherie di Angelica Milani Living
Arredi e Corredi. Nella cameretta del figlio,
con il copriletto a righe azzurre (Angelica Mi-
lani Living Arredi e Corredi), armadi di Seshit
come il letto in ferro. Sopra, quadretti francesi
con cartine geografiche dell’Ottocento (Bar-
bieri Paolo). In quella della figlia, tende in lino
ecru e azzurro e cuscini rifatti con gli antichi
pizzi di famiglia (Barbieri Paolo). La mansarda
è una camera-salotto rasserenante: la boise-
rie di perline intorno ai due letti, realizzata da I
Ferrari, consente di farli scorrere separandoli
o unendoli al bisogno; tende e imbottitura del-
la testata sono coordinati su disegno toile de joux tinte caffelatte, di Barbieri Paolo come la
sedia a dondolo, le lampade francesi e il tap-
peto Aubusson. Nel bagno padronale, il mobi-
le su misura è in rovere spazzolato burro, con
un piano a mosaico tono su tono che risale un
po’ la parete (tutto di I Ferrari).110
Fine
Profiliindirizzario pag.154
Barbieri Paolo
La ditta artigiana Barbieri nasce a Brescia nel 1940 come laboratorio di
tappezzerie in stoffa. Da quasi 10 anni ha concentrato nella stessa sede
non solo il laboratorio di tappezzerie ma anche il reparto confezioni e uno
showroom. Specializzata nella realizzazione di veri e propri manufatti,
spesso personalmente eseguiti dal padre Giuseppe e dal figlio Paolo, si
occupa della creazione di imbottiti classici e moderni, di rivestimenti e di
rimesse a modello, della confezione e della posa di tende per interni ed
esterni e della fornitura e posa di carta da parati. Lo showroom espone
mobili e complementi di ispirazione provenzale e country, con una consu-
lenza d’arredo, aperta ai gusti e alle tendenze contemporanee, affidata alla
nipote e figlia Cristina, interior designer.
Seshit
Un simbolo per l’arredamento di classe, uno showroom di fascino e di
marchi prestigiosi. La progettazione personalizzata, l’assistenza completa
al cliente, la selezione accurata di aziende leader, delle cucine (SieMatic),
dei divani (Baxter), dei mobili (Ceccotti, Lema) e degli accessori (Lampe
Berger), la garanzia della qualità, la cura dei dettagli, la professionalità e la
cortesia sono da sempre i valori irrinunciabili dello staff Seshit.
I Ferrari Poeti del Legno
Mobili, librerie, porte, arredamenti, tutto ciò che riguarda il legno è nelle
mani de I Ferrari, poeti artigiani del nobile materiale. Falegnami da due
generazioni, i tre fratelli Ferrari e il loro staff creano pezzi unici, lavorati
secondo le antiche regole del mestiere che hanno nel cuore, mettendoci
perizia e fantasia. Mobili classici (in particolare si segnalano le boiserie che
riproducono antichi disegni) o mobili a incasso, serramenti, opere di re-
stauro sono le loro specialità, in un’ampia scelta di essenze dai toni caldi e
irresistibili. Il legno diventa atmosfera e inventa uno stile di vita a misura di
chi abiterà l’ambiente. Per creare la complicità in una stanza, basta un’anta
a scomparsa, un piede sagomato… frutto della sensibilità di chi conosce il
legno e di chi sa apprezzarlo.
Angelica Milani Living Arredi e Corredi
Uno spazio a forma di L davvero speciale, da una parte la panetteria pa-
sticceria dei genitori, dall’altro Living Arredi e Corredi della figlia, un atelier
colmo di tessuti e complementi d’arredo per la casa. Angelica Milani sce-
glie fra aziende e marchi d’interior design italiani e stranieri, in particolare
francesi, per creare ambienti e atmosfere dal fascino un po’ di campagna,
un po’ country, un po’ provenzali. Un po’ italo-francesi, cioè morbide e
accoglienti, belle da vedere, belle da vivere.
Caiola Interior
Saper arredare con gusto e raffinatezza, modellando gli spazi attraver-
so l’uso pregiato del legno, dell’acciaio e del vetro; tutto questo senza
tralasciare i dettagli e la funzionalità del materiale impiegato. Così Caiola
Interior lavora quotidianamente per realizzare la casa dei sogni. L’ambito
di consulenza e realizzazione è a 360 gradi, comprende serramenti, porte,
portoncini, sistemi per infissi, chiusure sezionali e basculanti, scale, pavi-
menti per interni ed esterni, parquet, arredi e complementi in legno.
Zamar
Sinonimo di lavorazione artigianale del marmo. L’azienda produce pavimen-
ti e rivestimenti in marmo e pietra di particolare fascino, quel fascino che
prima si riusciva a ottenere solo con il trascorrere lento degli anni e l’uso
continuo nei secoli. A partire dai blocchi grezzi, grazie a un procedimento
meccanico e completamente ecologico (non si usano acidi e cere), sa do-
nare al marmo e alla pietra calore e prestigio, rispettandone la naturalezza
e garantendone durata e inalterabilità nel tempo. Studia soluzioni mirate,
su misura, per tutti come per gli ambienti più esclusivi e raffinati.
I piedi del tes to{ l ib r i } Imperdibile, da scucchiaiare in un pome-riggio assolato: Dizionario dei mieli noma-di, Luigi Manias, Yoshiko Noda, Andrea Paternoster, Lucia Piana, Daniele Savi, Ed. Corraini (2008).
{ s i t i }Sempre sul tema dolce, squisitezze da con-sultare (e degustare): www.mielithun.it
{ in v iagg io }Tuffo in Francia: una vacanza lunga a L’Oustau de Baumanière, una dimora-ho-
tel di charme mozzafiato, a Baux de Pro-vence (30 chilometri da Avignone). Per un’idea, www.maisonsdebaumaniere.comOppure, per visitare la storica cittadina di Aubusson, atmosfera d’altri tempi al-l’Hôtel Château Sallandrouze. Per un’idea, www.sallandrouze.com
{ in cuc ina / r i ce t ta }Ricetta: Muffin con marmellata di lamponi.Ingredienti: farina g 250; zucchero scuro g 125; sale q.b.; lievito g 16; burro fuso g 60; 1 uovo; scorza grattugiata di 1 li-mone; latte dl 2; 12 cucchiaini di mar-mellata di lamponi; cocco essiccato q.b.; zucchero a velo q.b.
Come: mescola farina, zucchero, sale, lie-vito; aggiungi burro, uovo, scorza e latte; amalgama bene il tutto. Prepara lo stam-po da muffin da 12, metti 12 pirottini di carta, un cucchiaio di impasto in ogni pirottino, un cucchiaino di marmellata di lamponi, infine un altro mezzo cucchiaio di impasto. Cospargi di cocco essiccato. Cuoci in forno a 160 gradi per circa 20 minuti. Sforna, fai raffreddare e via di zuc-chero a velo!
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