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Didattica della Didattica della MatematicaMatematica
eeStrategie di studio per alunni con Strategie di studio per alunni con
DSADSA4 DICEMBRE 20134 DICEMBRE 2013
ATTILIO MILO – INSEGNANTE DI SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO – FORMATORE AID
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L’apprendimento della matematica è difficile
Troppe volte provoca, negli allievi, un rigetto riassunto nell’affermazione,
pronunciata quasi con orgoglio nel nostro paese:
“di matematica non capisco nulla”
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Già nel neonato sono presenti abilità nel distinguere la NUMEROSITÀ
è in grado, infatti, di orientare la sua
attenzione quando è sottoposto a stimoli con
quantità diverse
Anche gli animali possiedono questa capacitàKeith Devlin "L'istinto matematico"
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SUBITIZING
La capacità di percepire la numerosità di un
insieme visivo di oggetti in modo
immediato
Questo processo funziona con un
massimo di 4 elementi
865.254.367.159.451
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La Dimensione evolutiva
Molti bambini a 18 mesi sono capaci di dire alcuni numeri in sequenza.
Pochi mesi dopo riescono ad applicare il conteggio a materiale concreto.
A 4 anni cominciano ad esprimere giudizi di grandezza sui numeri.
Prima di finire la scuola dell'infanzia grazie al confronto con coetanei e adulti cominciano a leggere e scrivere alcuni numeri addirittura ad eseguire semplici addizioni e sottrazioni.
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Le dita, il primo strumento di calcolo
L’uomo ha i numeri, possiamo dire, “sulla punta delle dita”. Se deve contare un insieme di oggetti, infatti, è portato a toccarli, uno ad uno, con la punta dell’indice, e il bambino in particolare, quando si trova in difficoltà nei calcoli, cerca aiuto spontaneamente sulle dita.
Il 5 romano ricorda le cinque dita della mano aperta e il dieci, le dieci dita delle due mani aperte
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Molto spesso alla scuola primaria il contare utilizzando le dita (meccanismo utilissimo per apprendere l’abilità di conteggio e per automatizzare la corrispondenza biunivoca, l’ordine stabile e la cardinalità) viene sostituito dai regoli che, basandosi invece su una rappresentazione di tipo geometrico e cromatico,
allontanano il bambino dalla più semplice rappresentazione di quantità basata su meccanismi analogici favorita dalle dita.
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Essendo il calcolo scritto un meccanismo procedurale ad alta automatizzazione, molto spesso diventa cieco alla quantità nel senso che il bambino proprio non ci pensa più e compie errori che in un’ottica numerica sarebbero incomprensibili!
conoscere bene i meccanismi di funzionamento dell’intelligenza numerica nel bambino per fornire strategie che non inibiscano i meccanismi corretti
non adottare, per l’istruzione formale della matematica, il sistema verbale che ne è invece il principale antagonista
Due indicazioni di massima per prevenire difficoltà in ambito matematico potrebbero quindi essere quelle di:
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I TRE MECCANISMI BASE DELL’INTELLIGENZA NUMERICA
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DA DOVE NASCONO LE DIFFICOLTÀ?
DALL’INCONTRO TRA
SISTEMA NUMERICO
E
SISTEMA VERBALE
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insegnamento verbale
È una procedura verbale, sequenziale di azioni da mettere in memoria, le aree che se ne occupano nel cervello sono quelle di Wernike e Broca (Emisfero Sinistro) che servono per la comprensione del linguaggio e alla sua articolazione.
Può un insegnamento verbale potenziare ed esercitare un apprendimento motorio?
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I numeri non si leggono e si scrivono come le lettere?
No, se noi li insegnassimo come le lettere seguiremmo la via fonologica, una struttura sequenziale di fono, allora quando diciamo asciugamano il bambino scriverà la parola giusta; se noi diciamo centoventitre, il bambino che avrà appreso i meccanismi verbali scriverà 100203, comincerà con gli errori intelligenti.Non sono errori di dislessia sui numeri, sono errori intelligenti, perché vanno ad intelligere nelle aree di Wernike e Broca, le analizza come componenti verbali e non numeriche.
A P E 1 2 32 1 3P A E
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I fatti aritmetici sono conoscenze apprese e immagazzinate stabilmente nella memoria a lungo termine, che possono essere utilizzate in modo immediato e spontaneo.
2+3 = 5; 5x8 = 40; 12-4 = 8; 100:2 = 50
I calcoli sono essenzialmente procedure utilizzate per produrre risultati aritmetici.
Con l’esperienza e l’apprendimento alcune
procedure di calcolo, usate più comunemente,
si trasformano in fatti aritmetici.
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La tabellina è un calcolo?
La tabellina non è un calcolo
La tabellina è un automatismo
La verifica delle tabelline deve avvenire oralmente
La risposta del bambino deve essere rapida (circa 5 secondi)
Se impiega più tempo, la sua risposta è il risultato di una
procedura o di una strategia di calcolo.
Ciò significa che il
bambino non ha
automatizzato la
tabellina richiesta
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Nei raffronti internazionali di competenze matematiche, di gran lunga i migliori sono i cinesi, quelli della repubblica di Taiwan, e di Singapore.Non costringono i bambini ad imparare la tabellina fino a nove per nove.Tanto per cominciare, i bambini non devono imparare la tabellina dell’uno.In secondo luogo, non imparano 3x5 e 5x3.Imparano 5x3 nella tabellina del tre, ma la tabellina del cinque comincia dal 5x5, che ovviamente non rientra nelle tabelline precedenti del due, del tre e del quattro
Questo metodo non solo riduce il carico mnemonicoda 81 a 36 dati,
ma aiuta il bambino a capire che 3x5 e 5x3 sono equivalenti
(BrianButterworth)
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I disturbi aritmetici, di norma, sembrano non pregiudicare la vita al di fuori della scuola
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DDisturbo isturbo SSpecifico d’pecifico d’AApprendimentopprendimento ==
““DISLESSIA”DISLESSIA”
Disturbo di LETTURA=DISLESSIA
Disturbo di SCRITTURA=
DISGRAFIA e DISORTOGRAFIA
Disturbo di CALCOLO=
DISCALCULIA
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ESISTE LA DISCALCULIA?
+ 20% DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA
3000 docenti intervistati
5 bambini per classe con difficoltà di calcolo
5-7 bambini per classe con difficoltà di soluzione dei problemi
(ogni classe 25 alunni circa)
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International Academy for
Research in Learning Disabilities
2,5 % della popolazione scolastica presenta difficoltà in matematica in comorbidità con altri disturbi
Discalculia severa: 2 bambini su 1000
+ del 90% della popolazione inizia il percorso d’apprendimento con un profilo conforme a
disturbo specifico dell’apprendimento
( falsi positivi)
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L’alta percentuale con cui però si presentano i falsi positivi nella scuola potrebbe far pensare ad un problema di didattica sbagliata, per cui invece di potenziare le competenze matematiche innate, presenti già alla nascita e potentissime in età prescolare, le si fanno implodere, le si disattivano
(Lucangeli)
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Discalculia Evolutiva
La discalculia evolutiva viene definita come un disturbo nell'esecuzione di compiti numerici ed aritmetici che si manifesta in bambini con livello di intelligenza normale e, a differenza della discalculia acquisita, in assenza di rilevanti problemi neurologici
(Temple, 1992)
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Il compito deve essere difficile quel tanto che basta per far progredire la conoscenza, ma ...
“Sfida cognitiva ottimale”
S. Harter, 1978, 1982
facile al punto di rendere più probabileil successo che l’insuccesso
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L'efficienza nel problem solving matematico non concorre alla diagnosi di discalculia evolutiva, ma appare correlato al
livello delle competenze cognitivee a quello della competenza linguistica
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Il problema delle patate
Didattica degli anni '50Un contadino vende un sacco di patate per 5000 lire. I suoi costi di produzione ammontano a 4/5 del prezzo di vendita. Quanto guadagna?
Didattica col metodo dell'insiemistica anni '70Un agricoltore scambia un insieme P di patate con un insieme S di soldi.La cardinalità dell'insieme S è uguale a 5000 e ciascun elemento di S vale 1 lira.Disegna sul quaderno 5000 pallini che rappresentano l'insieme S.L'insieme dei costi di produzione F, è un sottoinsieme di S. La differenza fra le loro cardinalità è 1000.Rappresenta F come sottoinsieme di S e rispondi alla seguente domanda: qual è la cardinalità dell'insieme G del guadagno?Colora di rosso gli elementi di G.
Didattica europea, anni '90Un coltivatore diretto vende un sacco di patate per 2,58 Euro.I suoi costi di produzione ammontano a 4/5 del prezzo di vendita, cioè a 2,07 Euro. Quanto guadagna?
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Classi 2.0 - 2012Il professore di matematica entra in classe e attiva il suo tablet collegato alla rete wireless della scuola. Dopo qualche minuto è in grado di compilare il registro e trasferire i dati in una cloud, con semplici ripetitive e ossessive finger gestures sul touch-screen.Nel frattempo l'alunno incaricato tira giù le tapparelle e accende la LIM (Lavagna Interattiva Multimediale - 800x600) grazie alla quale si può fare l'esperienza dell'augmented reality inserita in un learning-object.Tutti i 30 alunni accendono i loro tablet e si preparano ad aprire l'e-book di e-matematica o a prendere appunti strofinando il loro dito indice (e a volte anche il pollice) sul touch-screen.
Il professore, sempre gesticolando sulla LIM, invia il testo, sotto forma di immagine gif 400x190, per e-mail agli alunni, che lo scaricano sui loro tablet e iniziano a risolverlo.Ma questa è la cosa meno importante.
Il professore gesticola sullo schermo della LIM ed ecco che appare una enorme patata, una patata aumentata che sembra in 3D e ruota per tutti i versi seguendo alcune body gestures del professore stesso. Volendo, si può anche sbucciare, tagliare a fettine e friggere, virtualmente.Poi il professore shrinka la patata, la dragga lateralmente e la droppa in un angolo della LIM. Finalmente inizia a scrivere, usando il suo dito indice invece del gesso (?).Ecco ciò che compare sulla LIM.
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Di un rotolo di spago una commessa per confezionare pacchi ne utilizza i 3/10 al mattino e i 7/20 al pomeriggio.Di un rotolo identico una seconda commessa ne utilizza 1/10 al mattino e 7/15 al pomeriggio.Quale commessa ha utilizzato più spago e quanto in più dell’altra?Se un adulto con buona competenza viene messo in crisi da un problema di questo tipo, allora non c’è da preoccuparsi se la cosa accade anche per un bambino.
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?
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Il paradosso consiste nel fatto che i due triangoli hanno gli stessi vertici e, quindi, dovrebbero avere le stesse superfici di 32.5 unitàq ; in quello di destra compare un buco di 1 unitàq. I triangoli e i poligoni componenti sono gli stessi e la somma delle loro aree e’ pari a 32. Come si spiega?I due triangoli sembrano tali ma, in effetti, sono quadrilateri; ovvero l’ipotenusa del triangolo giallo non è allineata con l’ipotenusa del triangolo verde. Calcolando l’area del triangolo i cui lati sono dati da {ipotenusa triangolo giallo,ipotenusa triangolo verde, ipotenusa del triangolo complessivo}, si ottiene un’area di 0.5 unitàq. Nel triangolo di sinistra il triangolo errore (chiamiamolo così) e’ posizionato all’interno dell’ipotenusa; nel triangolo di destra, all’esterno.Ora i conti tornano: a sinistra abbiamo 32.5 (area del falso triangolo) - .5 (area del triangolo errore) = 32 (area totale dei componenti); a destra abbiamo 32.5 (area del falso triangolo) + .5 (area del triangolo errore)- 1.0 (buco) = 32 (area totale dei componenti).
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3
cm
4 cm
X
Ma senza esagerare!
? Trova la X
ECCOLA !
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Processi implicati nella soluzione di un problemaProcessi implicati nella soluzione di un problema
COMPRENSIONE
CATEGORIZZAZIONE PIANIFICAZIONE
ESECUZIONE DI ALGORITMI METACOGNIZIONE,CONTROLLO E SUPERVISIONE
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L’alunno con Discalculia spesso si confonde con gli altri alunni con scarso rendimento.
per avere un rendimento solo accettabile,per avere un rendimento solo accettabile,deve utilizzare una gran quantitàdeve utilizzare una gran quantità
di ENERGIA e di TEMPO
Ma esisteuna grossadifferenza
A causa della non acquisizione degli automatismi di calcolo,
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In generaleIn generalei dislessici hanno un i dislessici hanno un
diverso modo di imparare,diverso modo di imparare,
ma comunque ma comunque imparanoimparano..
Gli insegnanti devono trovare diversi stili di Gli insegnanti devono trovare diversi stili di insegnamento per adattarsi aiinsegnamento per adattarsi ai
diversi stili di apprendimentodiversi stili di apprendimento
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La mancanza di autonomianell’apprendimento è uno dei maggiori problemi da affrontare, in quanto è causa di disistima e spesso finisce per compromettere il successo formativo.
![Page 37: Mate casalbuttano milo_4_12_13](https://reader038.vdocuments.pub/reader038/viewer/2022103115/55765dfad8b42aaa548b523b/html5/thumbnails/37.jpg)
autonomia nei ragazzi dislessici
la possibilità di informarsi, apprendere e comunicare senza necessariamente
dipendere da un mediatore
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Adeguati strumenti compensativi
Buona motivazione
Un ambiente favorevole
Per raggiungere l’autonomia occorrono
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STRUMENTI COMPENSATIVI
Calcolatrice (anche parlante)
Consente di recuperare il risultato di un calcoloRichiede capacità di digitare e decodificare i numeri in modo corretto, conoscenza dei segni delle operazioni, conoscenza di alcune regole operative delle operazioni (rapporto tra sottraendo e minuendo o tra dividendo e divisore)
Tavola pitagorica
Consente di recuperare il risultato delle moltiplicazioni fra numeri a cifra singolaRichiede capacità di leggere correttamente i numeri a due cifre e di utilizzare una tavola a doppia entrata
Tabelle con formule geometriche
Consentono di recuperare regole di geometria e associare il nome alla figura geometricaRichiedono capacità di leggere correttamente e capacità visuo-spaziali
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Rispetto alla calcolatrice si suggerisce, soprattutto agli insegnanti, di superare la diffidenza circa tale mezzo, e di distinguere tra conoscenza della struttura dell'algoritmo (componente logica), e conoscenza procedurale, relativa alla memorizzazione e messa in atto dei passaggi sequenziali necessari a svolgere l'operazione.
Fin dai primi anni di scuola deve essere incoraggiato l'uso consapevole e motivato della calcolatrice ogni volta che sia ritenuto utile e rispondere esclusivamente a esigenze didattiche (Indicazioni nazionali per il curricolo).
Il suo impiego a scuola non è quindi vietato da nessuna norma.
I bambini, tutti i bambini, devono essere aiutati a comprendere l'algoritmo
ma quelli che non riescono a memorizzarne le procedure potrebbero utilizzare i supporti di cui anche
noi adulti ci serviamo così volentieri.
Viene, invece, ammessa solo se imposto da un’autorità sanitaria esterna, come un farmaco pieno di controindicazioni da assumere sotto rigorosa prescrizione medica
Fogarolo, 2012
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L’informatica offre un valido supporto
amichevole
interattivo
instancabilenon giu
dican
te
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un sistema dinamico e interattivo che puo' essere facilmente integrato nella pratica didattica per migliorare l'insegnamento e l'apprendimento dell'algebra, degli insiemi numerici e delle funzioni http://www.alnuset.com/it/
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un'applicazione per lo studio di algebra e geometria.Permette di disegnare forme geometriche e grafici di funzioni e di
modificarli in tempo reale
WWW.GEOGEBRA.COM
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www.ripmat.it
www.matematicamente.it
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www.math.it
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http://users.libero.it/prof.lazzarini/voce03.htm
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www.sd2.itd.cnr.it
www.ivana.it
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http://www.librodiscuola.altervista.org
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Per gli studenti con problemi di memorizzazione e che faticano a prendere appunti, fornite gli appunti o gli schemi delle lezioni già preparati e magari affiancate al ragazzo con DSA un compagno che possa scrivere gli appunti per lui (ma su sua indicazione e non al posto suo)
Alternate fasi di concentrazione nel lavoro (sia scrittura sia lettura sia ascolto sia verbalizzazione) con fasi di “decompressione”. Questi suggerimenti, utili per tutti gli allievi, sono indispensabili per quelli cui viene richiesto uno sforzo supplementare di attenzione e di concentrazione, come nel caso degli allievi con DSA.
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Consentite che la restituzione della comprensione di un testo o di un apprendimento avvenga con modalità multisensoriali:una registrazione, una presentazione in power point, una tabella, un diagramma, una raccolta di foto, una mappa concettuale, ecc
Supportate la comprensione dei testi con immagini specifiche, con grafici e schemiSupportate l’apprendimento dai libri con documentari, materiali multimediali, film, audiolibri, libri digitali, che possano fornire le medesime competenze
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VALUTAZIONE
gli errori vannosempre segnalati,
maNon calcolaregli errori di calcolo
Non calcolaregli errori di trascrizione
Non calcolaregli errori ortografici
Non calcolare il tempo impiegato
Tener conto del punto di partenza e dei risultati conseguiti (progressi)
Premiare i progressi e gli sforzi (rinforzo autostima)
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LE VERIFICHE
Utilizzare esclusivamente o prevalentemente verifiche orali programmate e guidate con domande circoscritte e univoche (non domande con doppie negazioni)Verifiche scritte in stampatello maiuscolo, se pare utile, corpo16
Preferire le verifiche strutturatePartire dalle richieste più facili aumentando gradualmente la difficoltàGarantire tempi più lunghi al dislessico o/e verifiche più breviPreferire i test di riconoscimento, a quelli di produzioneFormulare le consegne sempre anche a voce(per es. “sbarrare le risposte giuste”, “non scrivete a matita”)Esplicitare l’indicatore (dato osservativo che dà informazioni su di un dato fenomeno): VERIFICA di comprensione o di produzione?
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L'alunno con DSA non ha bisogno di sconti,
ma di una valutazione formativa che sappia davvero
verificare le competenze acquisite e far
emergere gli apprendimenti che, nonostante le
difficoltà,
vengono raggiunti.
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In data 19 agosto 2009 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il
DPR n. 122 del 22 giugno 2009
contenente il coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli
alunni
L’articolo n. 10riguarda direttamente gli alunni con
DSA.
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Art. 10 – Valutazione degli alunni con DSA
Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove d’esame, sono adottati, nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei.Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove.
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”Non c’è peggiore ingiustizia del dare cose
uguali a persone che uguali non sono”
Don Lorenzo Milani
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E se hai ereditato il piccolo triangolo che sa fare solo tin tin, o lo scacciapensieri che fa soltanto
bloing bloing, la cosa importante è che lo facciano al momento giusto,
il meglio possibile, che diventino un ottimo triangolo, un impeccabile scacciapensieri, e che siano fieri
della qualità che il loro contributo conferisce all'insieme. Siccome il
piacere dell'armonia li fa progredire tutti, alla fine anche il piccolo
triangolo conoscerà la musica, forse non in maniera brillante
come il primo violino, ma conoscerà la stessa musica.
"DIARIO DI SCUOLA“Daniel Pennac - 2007
Ogni studente suona il suo strumento, non c'è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l'armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un'orchestra che prova la stessa sinfonia.
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Potrete trovare questo materiale
all'indirizzo
https://dl.dropboxusercontent.com/u/16346598/Milo_4_12_13.pdf
https://app.box.com/s/vald7sezyp14drdiba3q
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MILOMILO
GRAZIEGRAZIEDELL’ATTENZIONEDELL’ATTENZIONE