musica & terapianumero
9direttore editorialeGerardo Manarolo
comitato di redazioneClaudio BonanomiMassimo Borghesi
Ferruccio DemaestriAlfredo Raglio
Andrea RicciottiFerdinando Suvini
segreteria di redazioneFerruccio Demaestri
comitato scientificoRolando O. Benenzon
Universit San Salvador, Buenos Aires, Argentina
Leslie Bunt Universit di Bristol,
Gran Bretagna
Giovanni Del PuenteSez. di Musicoterapia, Dip. di Scienze Psichiatriche
Universit di Genova
Denis GaitaPsichiatra, Psicoanalista, Milano
Roberta GattiDirettore Sanitario A.N.F.F.A.S., Sez. di Genova
Franco GibertiPsichiatra, Psicoanalista,
Universit di Genova
Marco IacovielloConsulente Teatro Carlo Felice, Genova
Edith Lecourt Universit Parigi V, Sorbonne, Francia
Giandomenico MontinariPsichiatra, Psicoterapeuta, Genova
Pier Luigi Postacchini Psichiatra, Neuropsichiatra
Infantile, Psicoterapeuta, Bologna
Oskar SchindlerOrdinario di Foniatria, Universit di Torino
Frauke SchwaiblmairIstituto di Pediatria Sociale
e Medicina Infantile, Universit di Monaco, Germania S
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423620
pag 1Editoriale
pag 3Psicologia della musica e adolescenzaOsmano Oasi
pag 13Forme musicali e vita mentale in adolescenzaAndrea Ricciotti
pag 24Musica e AdolescenzaGerardo Manarolo, Mauro Peddis
pag 28Un intervento di Musicoterapia con un gruppo di adolescentiLaura Metelli, Alfredo Raglio
pag 37Lapproccio musicoterapico in ambitoistituzionale: il trattamento dei disturbi neuropsichici delladolescenza Ferruccio Demaestri
pag 42Dal rumore al suono, dalla confusione allintegrazioneR.Busolini, A.Grusovin, M.Paci, F.Amione, G.Marin
pag 56Recensioni
pag 58Notiziario
pag 60Articoli pubblicatisui numeri precedenti
pag 62Norme redazionali
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9numero
Edizioni CosmopolisCorso Peschiera 320
10139 Torino011 710209
Labbonamento a Musica & Terapia di Euro 15,50 (2 numeri).Limporto pu essere
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Roberto Rossini
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Ricordo di Nora Cervi
Il 30 ottobre Nora Cervi ci ha lasciato. Non faci-le dire ora cosa abbia rappresentato per molti dinoi, e per quanti sono inconsapevoli del suo ruoloe dell'importanza della sua persona. Io la conob-bi ad Assisi nel 1979, in occasione di uno deiprimi convegni sulla Musicoterapia che la ProCivitate Christiana, Sezione Musica, stava orga-nizzando in quegli anni. Nora sent una mia con-testazione, certamente irriverente, all'interventodi alcuni operatori e mi invit a considerare lamaggior difficolt di costruire, che non quella dicontestare. Nel 1981 mi chiam tra i docenti delCorso Quadriennale di Musicoterapia attivato inquegli anni. Da allora, e per sempre, questadonna ha mutato il corso della mia vita che, pro-babilmente, avrebbe seguito percorsi diversirispetto alla Musicoterapia. Mario Piatti e FrancaFerrari hanno ricordato in varie sedi l'importanzadi Nora Cervi, nel panorama della pedagogiamusicale e della musica. Io posso qui testimonia-re il suo grande impegno, l'affetto ed il costantesforzo profuso per la Musicoterapia, con l'aiuto diDon Antonio, Nena ed Adelaide Vacirca dellaSezione Musica di Assisi, che l'hanno coadiuvatain questa impresa. Per molti tra i pi giovani, ilnome di Nora Cervi pu oggi non significaremolto, ma quando inizi ad occuparsi diMusicoterapia, Assisi fu la prima e, per moltotempo, unica esperienza in Italia. Il Corso statouna palestra di idee, di confronto e di scambi; pitardi anche di scontri, data la crescita della disci-plina. Nora sapeva ascoltare molto, anche alungo, ma non traeva mai conclusioni affrettate,preferiva aspettare che il tempo lenisse le offesee le acuzie. Il suo insegnamento sempre statoquello di dare voce ad ogni possibile ascolto, epermettere che ogni esigenza potesse essereaccolta e rispettata. In questo non sempre l'hosaputa comprendere, quando molto pi giovanedi lei, scalpitavo. Prima di ogni altra cosa, quando
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la incontravo, e negli ultimi anni era cosa assaifrequente, mi chiedeva notizie della mia famiglia,dei miei genitori, che per questo ricordo costan-te avvertivano la sua presenza. A lungo parlava-mo dei gatti che amavamo, ma Nora sapevarispettarli ed accoglierli molto di pi, mentre iomi lamentavo di certe cose "nascoste" che aveva-no. Lei poteva parlarci a lungo e con grandetenerezza. Mi "scopr" sia come Musicoterapeuta,sia come allevatore di gatti. Spesso l'ho vistaabbracciare i nuovi nati, di allievi e docenti, chevenivano portati ad Assisi nei vari momenti delCorso, come fosse un momento importante delloro stesso percorso. Sentivo in quegli abbracciuna forza, un amore ed una dolcezza infinita. Sodi doverle scelte fondamentali ed ormai irreversi-bili della mia vita. Sento la responsabilit di que-sto lascito profondo e affettuoso. Come pochialtri, Nora Cervi ha amato le sue scelte, coerentie determinate, anche se con i modi bonaridescritti da Mario Piatti, una delle tante personeche ho incontrato e conosciuto grazie a lei.Nel ricordarla, il compositore Boris Porena, hascritto una intensa poesia ed una pagina per flau-to. Riporto qui quei versi che sono pi vivi di qua-lunque altro ricordo, e invito ad eseguire quellapagina nei vari corsi di Musicoterapia, che in granparte si tengono oggi in Italia, grazie a lei:" tutta una vita che la tua vita / vivifica lanostra. / la via che hai scelto, / o per cui seistata scelta, / ad annullare la morte. / La tua vital'hai sparsa / in molte altre vite, / instancabil-mente dando / senza nulla mai perdere. / Forse aigiovani di domani / scolorir il ricordo del tuonome / e della tua persona. / Vivranno e nonsapranno / quanto della tua vita c' nella loro. /Forse questo la morte: / cedere intera la vita /a quelli che non vedremo, / che ne vivranno,ignari. / Forse chi muore / non perde la vita / sealtre l'assumono in s".
Grazie Nora, e arrivederci in luoghi pi tranquilli.
The present work deals with a wide researchwhich investigates some relevant aspects ofmusical fruition in adolescence. In particular, itconsiders topics such as identity, intergeneratio-nal relationships, and affectivity, which are lar-gely influenced by music. The purpose of thiswork is to show that the Psychology of Musiccan give an important contribution to the com-prehension of adolescence.
IntroduzioneGli studi di Psicologia della Musica presentanouna notevole variet di approcci e partono spes-so da modelli teorici molto differenti. Attraversolanalisi della letteratura sullargomento, possi-bile osservare disegni e protocolli di ricerca moltodiversi in base al modello di riferimento (psicodi-namico, cognitivista, ecc). Il presente contributo fa riferimento a unampiaricerca, iniziata qualche anno fa, che si propo-sta dindagare alcuni temi particolarmente rile-vanti in riferimento alla fruizione musicaledurante il periodo adolescenziale. In particolare,ci si soffermati su argomenti quali lidentit, irapporti intergenerazionali e laffettivit, nellaconvinzione che la musica sia in grado di produr-re a tale riguardo particolari effetti. Lobiettivo del presente lavoro dunque fornireuna panoramica di carattere generale, mostrandocome la Psicologia della Musica fornisca un vali-do contributo alla comprensione dei fenomeniadolescenziali. Il principale modello interpretati-vo utilizzato quello psicodinamico.
Letteratura di riferimentoLidea di fondo che guida molti ricercatori chela musica non solo rappresenti una determinataarea culturale, ma sia anche parte integrante deiprocessi di costruzione dellidentit adolescenzia-le. I generi rock, heavy metal e punk, pi capaci dialtri di determinare specifici comportamenti del-
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Il presente
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fa riferimento a
unampia ricerca,
che si proposta
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popular music e cultura,soprattutto quando lamusica giovanile inseri-ta in un movimento cul-turale emarginato. Un imprescindibile puntodi vista rispetto ad una
possibile analisi della fruizione musicale in adole-scenza non pu sottrarsi al confronto con la retefamiliare nella quale il giovane inserito, ossiatrascurare la complessa questione dei rapporti in-tergenerazionali. Nello specifico, possibile cheoggetti culturali come la musica costituiscano deimediatori tra le generazioni?Alcuni autori parlano di mondo vitale degli ado-lescenti come insieme delle possibili azioni com-binate che emergono dalla differenza permanen-te tra mondo interno e mondo esterno. Ognigenerazione si caratterizza per un proprio model-lo di vita. Ci non impedisce linstaurarsi di unoscambio continuo tra il mondo vitale in costru-zione, proprio delladolescente, e quello dellegenerazioni che lhanno preceduto, i genitori. Talescambio pu strutturarsi sulla base di fattori dimediazione tra le diverse esperienze e unanalisidel comportame