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NATI
DUE
VOLTE
Il romanzo è stato pubblicato
ad agosto del 2000.
La vicenda è ambientata negli anni 90.
La vicenda si svolge su in Nord Italia.
Giuseppe Pontiggia nasce
a Como il 25 settembre
1934. Fin da adolescente
comincia a sviluppare
un’innata passione per la
scrittura e per i libri.
Spinto da necessità
familiari comincia a
lavorare in banca, dove poi
prenderà spunto per il suo
primo libro “Morte in
banca”. In seguito riceve
molti premi per i libri
scritti. Il suo successo più
importante è il libro”Nati
due volte”. Muore a Milano
il 27 giugno del 2003.
Il Professor Frigerio: un uomo egoista ma allo stesso tempo altruista. Dovendo convivere con la situazione del figlio disabile, questo lo porta a cambiare radicalmente e ad aiutare anche gli altri.
Franca: moglie del professore, è una donna molto indulgente e apprensiva. Non nutre un buon rapporto con il marito ma dopo la nascita del loro figlio disabile il rapporto tra i due riesce a trovare un equilibrio.
Paolo: il figlio disabile a cui fu diagnosticato un handicap fisico e morale. Piano piano il bambino comincia a migliorare sempre di più trovando un equilibrio sia psicologico che fisico.
Il narratore è il professor Frigerio, il protagonista della storia. Nei suoi racconti si capisce quanto dolore e quanta disperazione si provi avendo dei figli disabili ,ma allo stesso tempo tanta felicità quando si vede il proprio figlio fare progressi ogni giorno della sua vita.
“Ai disabili che lottano non per diventare normali
ma se stessi.”
“Questi bambini nascono due volte. Devono
imparare a muoversi in un mondo che la prima
nascita ha reso difficile. La seconda dipende da
voi, da quello che saprete dare. Sono nati due
volte e il percorso sarà tormentato. Ma alla fine
anche per voi sarà una rinascita.”
“Sai ho pensato: i casi sono due. O mi trattano come
spazzatura o mi lasciano parlare.”
Questo libro parla del rapporto tra un
padre e un figlio disabile. Il professor
Frigerio, insegnante in una scuola
superiore, ad un certo punto vede la sua
vita trasformarsi quando viene a sapere che
suo figlio ha problemi neurologici e fisici.
Da qui iniziano anni duri. Il bambino
crescendo inizia a fare progressi e a
migliorare i suoi rapporti con gli altri. Si
parla anche del comportamento del padre
che tenta di insegnare al figlio che cosa
deve fare, con durezza, esortandolo a
continuare nonostante sia stanco ed
esausto. Una storia commovente e che
insegna ad amare ogni genere di persona,
disabile o che sia.
Questo libro mi ha fatto capire moltissime cose sui
disabili. Prima non riuscivo a capirli ma ora
riesco ad inquadrare benissimo i loro pensieri e le
loro sofferenze per quanto riguarda il non essere
“normali”. I temi affrontati come la
discriminazione, la “normalità”, il fatto di dover
capire tutte le esigenze dei disabili sono dei
problemi del tutto odierni e ancora irrisolti. Io
penso che ogni essere umano debba essere
accettato in tutti i suoi modi e in tutte le sue forme.
Come dice il libro questi bambini nascono due
volte: la prima volta vengono al mondo in modo
del tutto naturale, la seconda imparano a vivere
nel mondo in cui sono nati la prima volta. Tutti
siamo uguali e abbiamo gli stessi diritti e anche i
disabili. Anzi, forse io credo che siano molto
meglio dei cosiddetti “normali”.