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Notiziario Unione Pensionati Unicredit- Gruppo Sicilia Occidentale Anno : 2015 numero : 3 - SET 2015
N O T I Z I A R I O UNIONE PENSIONATI UNICREDIT Gruppo Sicilia Occidentale
Via Roma 183 - 90133 Palermo (palazzo ex Banco di Sicilia 6^ piano )
tel. 091 6084395 e-mail : [email protected]
Redatto, stampato e distribuito in proprio, inoltrato gratuitamente ed esclusivamente al Personale in
quiescenza iscritto.
IL NOSTRO GRUPPO TERRITORIALE
Bentrovati !
Passato il periodo feriale, siamo nuovamente presenti ogni settimana
presso i nostri spazi di Via Roma 183 (ex palazzo Banco di Sicilia) ogni
Giovedì dalle ore 10,00 alle ore 12,00.
Con l’intero Consiglio Direttivo mi auguro che abbiate passato un sereno
periodo estivo insieme alle vostre famiglie.
Questa “avventura” del Notiziario continua: riponiamo le nostra speranze
nel Vostro gradimento e proseguiamo con i nostri sforzi nell’ affrontare e
nel proporvi argomenti che riguardano la storia e le tradizioni della nostra
Sicilia, oltre che offrirvi un ventaglio di servizi sempre più ampio.
Come ben sapete da quest’anno, per cause non dipendenti dalla nostra volontà, abbiamo dovuto
chiederVi di effettuare un bonifico per il rinnovo della iscrizione alla nostra Associazione. Quasi tutti i
nostri pensionati hanno rinnovato l’adesione.
Sul sito : http://www.unipens.org trovate notizie aggiornate sul nostro Fondo Pensioni e sulle strutture
nazionali e territoriali dell’Unione Pensionati Unicredit, compresa la nostra.
Chiediamo, ancora una volta, a chi non lo avesse fatto ancora, di fornirci, aggiornato, il proprio recapito
telefonico (fisso e cellulare) ed un valido indirizzo di posta elettronica. Vorremmo informarVi
contattandovi più velocemente su tutte le attività della nostra Associazione .
Un affettuoso ricordo va ai nostri Colleghi pensionati Stefano Liga e Luigi Abbisogni che, nel periodo
trascorso dalla pubblicazione del precedente numero del Notiziario, ci hanno lasciato.
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FONDO PENSIONI
Nessuna segnalazione particolare, salvo quella relativa alla vendita in corso di una parte degli immobili (residenziali) intestati direttamente al fondo: sta producendo plusvalenze rispetto ai valori di bilancio. Come è stato già ribadito in altre comunicazioni, scopo della vendita è quello di ridurre la quota di immobili - soprattutto per la sezione 1- e anche per predisporre la liquidità necessaria al pagamento delle nostre pensioni nonché per migliorare il rendimento complessivo degli investimenti (tenendo anche conto dei gravami fiscali sugli immobili). Ricordiamo che la sezione 1, alla quale siamo iscritti, è molto simile ad un fondo chiuso: non sono più ammesse nuove iscrizioni e viene alimentato soltanto dai contributi di pertinenza degli iscritti attivi il cui numero si riduce nel tempo per il successivo passaggio alla condizione di pensionati. Di seguito un estratto dalla Relazione al Bilancio 2014 che illustra plasticamente quanto appena detto:
Il grande aumento dei partecipanti attivi alla Sezione II, visibile nel prospetto, è stato determinato dalle numerose fusioni effettuate da Unicredit: dal momento della fusione i dipendenti vengono automaticamente iscritti al Fondo Pensione del Gruppo. Successivamente, alcuni Fondi Pensione delle banche acquisite (dopo le verifiche dei relativi bilanci) sono stati incorporati nel nostro Fondo.
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LA NOSTRA PENSIONE INPS
Non abbiamo, al momento, altre novità sulla nota questione relativa alla mancata perequazione
dell’assegno INPS.
Sarà nostra cura tenervi informati appena in possesso di fatti nuovi.
UNICA
Riportiamo l’ultimo messaggio della nostra Cassa Assistenza: 28/07/2015 Uni.C.A. - Richieste di rimborso prestazioni sanitarie: documentazione Ricordiamo a tutti gli Associati che le richieste di rimborso di prestazioni sanitarie devono essere presentate a Previmedical avvalendosi di uno dei canali (cartaceo, on-line e telematico) descritti ai punti 3.2, 3.3 e 3.4 della Guida dell’Assistito. In particolare, ricordiamo che ai fini liquidativi non è richiesto l’invio della documentazione in originale. Vi invitiamo quindi - per le domande di rimborso presentate in forma cartacea o telematica - ad allegare le fotocopie della documentazione medica e di spesa, anziché gli originali. Previmedical non restituirà più i documenti originali agli assistiti. In caso di necessità, il titolare dell’assistenza potrà formulare richiesta motivata di copia conforme all’originale a: [email protected]
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Per il mese di Luglio 2015 gli auguri vanno a (scusate per il ritardo): Scannaliato Michele (1); Bonavires Achille (2); Burgarella Gaspare (3); Caruso Giovanni (5); Accomando Ida (7); Cittadino Michele (8); Lo Giudice Barraco Antonina (13); Vitale Michele (19); Sindona Benito (26); Lentini Maria Concetta (28).
Per il mese di Agosto 2015 gli auguri vanno a (scusate per il ritardo): Di Giorgi Luigi (6); Spina Salvatore (8); Smeraldi Gabriella (9); D’Amico Andrea (10); Gasparro Antonino (16); Basile Giovanni e Gelfo Salvatore (18); Messina Giovanni (23); Di Salvo Andrea (24); Bottone Vincenzo (25); Selvaggio Giuseppe (29).
Per il mese di Settembre 2015 gli auguri vanno a (scusate per il ritardo): Mineo Agostino (5); Finale Antonino (8); Busetta Angelo (12); Cutrera Maria Clorinda(30).
Per il mese di Ottobre 2015 gli auguri vanno a : Manfrè Francesco (2); Intogna Giuseppe (3); Antioco Francesco (9); Lo Grande Giuseppe (10); La Mantia Antonino (18); Pampalone Giacomo (23); Nuzzo Nicasio (25).
Per il mese di Novembre 2015 gli auguri vanno a : Trovato Gaetano (8); Gorgone Giuseppe (10); Virdone Leonardo (12); Granatello Giovanni (22); Gorgone Rosario (25); Meschis Lorenzo (28).
Per il mese di Dicembre 2015 gli auguri vanno a : Cordone Ignazio (1); Giacoletti Mario (3); Conversano Birretta Lucrezia (18); Faia Vincenzo (26).
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Riportiamo di seguito la composizione del nostro Consiglio Direttivo :
Giovanni Basile cell. 368 3665321 Vincenzo Longo cell 334 6955782
Giovanni Caruso cell 339 6504950 Giacomo Pampalone cell 3386671989
Andrea D’Amico cell 338 4580893 Luigi Sancetta cell 3391989477
Antonio Giangreco cell 339632390 Michelangelo Vaccaro cell 389 1857168
Roberto Urso cell 320 8960257 Andrea Di Salvo cell 338 6505252
Giuseppe Lo Grande cell 3662059658
Le nuove cariche sociali:
Presidente, Vincenzo Longo
Vice Presidente, Andrea Di Salvo
Segretario Amministrativo, Giacomo Pampalone
CONDIZIONI
Vi indichiamo a seguito di numerose segnalazioni dei Colleghi pensionati, i riferimenti normativi per
l’applicazione delle condizioni agevolate previste dalla Banca per i Colleghi pensionati ex dipendenti ed i
loro familiari:
- CI0222/29 del 9 marzo 2015 per le condizioni da applicare ai pensionati UNICREDIT GROUP;
- CI0078/45 del 15 aprile 2015 per le condizioni da applicare ai familiari del personale in servizio e di
quello in quiescenza.
Mentre ci preparavamo a stampare questo numero abbiamo ricevuto dalla nostra segreteria nazionale
nuova comunicazione in merito alle condizioni da praticate a noi pensionati.
La stampa della comunicazione (di oltre 20 pagine) è in visione presso il nostro ufficio di via Roma
IMPOSTE E TASSE
COME RICHIEDERE LA DILAZIONE DI PAGAMENTO A SEGUITO DELLA COMUNICAZIONE DA PARTE DI
AGENZIA DELLE ENTRATE PER IL RICALCOLO EFFETTUATO SULLA LIQUIDAZIONE DEL T.F.R.
DA PARTE DELLA BANCA
1) BISOGNA COLLEGARSI AL SITO DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE E SEGUIRE IL PERCORSO SOTTO INDICATO
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2) A QUESTO PUNTO BISOGNA INDICARE LE INFORMAZIONI CHE VENGONO RICHIESTE DAL SISTEMA E CHE SONO PRESENTI SULLA COMUNICAZIONE .
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SOLO LA DATA DI RICEVIMENTO DELLA COMUNICAZIONE E’ A NOSTRA CONOSCENZA .
Determinazione dei versamenti rateali
Data elaborazione comunicazione: 02/09/2015
Data ricevimento comunicazione: 17/09/2015
Dilazionamento del pagamento
3) Scegliere la dilazione per importi fino a 5,000 euro max 6 rate trimestrali e cliccare sul tasto ricalcola
Numero di rate: 6
Ricalcola
Dilazionamento del pagamento di € 2.409,44 in 6 rate e interessi dovuti
Rata Data scad. Cod. trib.
capitale
Importo
dovuto
Cod. trib.
interessi*
Importo
interessi
Compila
F24
1 19/10/2015 9526 € 401,59 9003 € 0,00
2 01/02/2016 9526 € 401,57 9003 € 3,54
3 02/05/2016 9526 € 401,57 9003 € 7,01
4 22/08/2016 9526 € 401,57 9003 € 10,55
5 31/10/2016 9526 € 401,57 9003 € 14,09
6 31/01/2017 9526 € 401,57 9003 € 17,64
* Gli interessi decorrono dal 1° giorno del 2° mese successivo alla data elaborazione comunicazione.
4) STAMPARE I SINGOLI F24 CHE RIPORTERANO LA DATA DI PAGAMENTO . E’ POSSIBILE STAMPARE ANCHE IL PROSPETTO CLICCANDO SULLA SCELTA SOTTOSTANTE
Torna indietro alla compilazione dei dati - Stampa prospetto
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LA NOSTRA TERRA E LE NOSTRE TRADIZIONI
SFILATO A MANO SICILIANO
Fino a pochi anni fa era possibile vedere negli antichi quartieri, donne giovani e meno giovani, chine sui
telai. Sembravano api attorno al favo: era lo stesso il brusio, interrotto da belle, improvvise risate.
"Cucire, ricamare, far calzetta, lavorare merletti, sia cli filo che di seta..." faceva parte di quella "istruzione
ai lavori donneschi" cui si dedicarono, fin dai primi anni del '600, Conservatori e Collegi femminili di ogni
angolo di Sicilia.
Sfilato e merletto siciliani sbarcarono in Francia proprio a quell'epoca. parigini, uomini e donne, spesero
vere fortune per i frutti di questa antica arte siciliana, fatta di abilità e di certosina pazienza.
Jean Baptiste Colbert, membro del Consiglio delle Finanze, e "Contròleur Général" raccomandato a re Luigi
XIV dal cardinale Mazarino di cui era uomo di fiducia, propose allora al suo protettore di promuovere tale
attività in Francia, evitando così cospicue esportazioni di capitali. Qualche anno dopo, quel cardinale di
sangue palermitano, anche se nato a Pescara, fieramente dava disposizioni scrivendo: " ... ces points qui se
font à Venise et en Sicile, seront appelés Points de France..." E bravo!
Pur in mancanza di documenti probanti, si può ritenere senza dubbio alcuno, che siano stati i musulmani
ad averne introdotto l'uso in Sicilia. Certamente prima dell'anno Mille. "Raccàmu" si dice in siciliano,
traendolo dall'arabo "raqama".
Veniva da quella grande cultura matematica araba, giacché è evidente la correlazione dello sfilato con il
computo di quei buchi e quadratini e con la ricorrenza geometrica delle decorazioni.
Documenti della fine del XIV secolo citano tre denominazioni ben precise, che hanno resistito fino ai nostri
giorni: il "quattrocento", il "cinquecento" ed il "settecento". Nulla a che vedere, naturalmente con le
epoche di pari nome.
La nascita di questi termini è abbastanza semplice da spiegarsi.
Infatti per il "quattrocento" si sfilavano alternativamente solo quattro fili della trama del tessuto; per il
cosiddetto "ricamo" l'ago entrava quattro volte in ogni quadratino. E siccome con una presa di filo - in
siciliano "augghiàta" da "aùgghia" che significa ago - si potevano ricamare cento quadratini, ecco che:
cento per quattro fa quattrocento! Lo stesso concetto vale, naturalmente, per il "settecento".
Più complesso è invece il calcolo per il "cinquecento". Per questo tipo di punto, si sfilava tutto attorno al
disegno tracciato sulla stoffa, e si rifiniva poi con il cosiddetto "punto a cordoncino". Si procedeva sfilando
alternativamente cinque fili e, curiosamente, erano pure cinque i punti a cordoncino realizzati per ogni lato
che avrebbe in seguito formato il disegno. Ne consegue che, moltiplicando cinque per cento, si ottiene il
"cinquecento"...
Nuove tecniche intervenute attorno alla metà dell'Ottocento, permettono di ottenere oggi il
"quattrocento" sfilando solo due o tre fili di trama del tessuto e non più quattro. Per il moderno
"cinquecento" si sfilano solo quattro fili, mentre per il "settecento" si utilizza la rete del "filet". Questo
evolversi delle tecniche cli ricamo, ha fatto perdere di vista l'origine cli quelle antiche denominazioni.
Merletti e sfilati siciliani o più comunemente il nostro "ricamo" resta legato all'idea stessa della femminilità. Ha
pure un preciso significato morale, ci ricorda Giuseppe Pitré, rappresentando la quiete e paziente indole
femminile di un tempo, in contrapposizione al più vivace temperamento maschile...
Da questa considerazione nasce il ruolo che ha il ricamo negli ambienti di una casa siciliana: dai più intimi
a quelli di relazione.
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Notiziario Unione Pensionati Unicredit- Gruppo Sicilia Occidentale Anno : 2015 numero : 3 - SET 2015
Ricami romantici, in linea con il gusto borghese che tutto l'Ottocento espresse teneramente su lenzuola,
coperte, tovaglie, tende e biancheria dalle delicate, preziosissime trasparenze.
Forse il ricamo può servire ancora a ricordarci l'antica serenità di un'epoca lontana.
Gaetano Basile
(per gentile concessione dell’autore)
LE VIE DEI TESORI – PALERMO
Anche quest’anno, da questo mese di Settembre, prende avvio la manifestazione “La Via dei Tesori”.
Questa iniziativa ha lo scopo di rendere fruibili le visite a oltre 60 tra palazzi, chiese, giardini etc,, circa 60 passeggiate, circa 50 eventi. Tali visite in molti casi sono l’unica possibilità di vedere questi luoghi in quanto spesso di proprietà privata e/o chiusi al pubblico. Le visite sono guidate ed a numero chiuso. Alcune visite, se molto richieste, verranno replicate. E’ possibile acquistare i biglietti per singola visita oppure coupon da 4 visite (5euro) o 10 visite (10euro). E’ prevista anche la visita per gruppi precostituiti, di solito il venerdì mattina . L’acquisto va fatto sul sito http://www.leviedeitesori.com/ dove è anche possibile informarsi su tutte le visite ed eventi con riferimenti anche sugli indirizzi dove incontrarsi con il resto del gruppo
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Festa di Santa Rosalia a Palermo
391° Festino di Santa Rosalia, Patrona della Città di Palermo. U fistìnu 2015. Tradizionale Corteo storico, in
un mix di folklore e religione che trova il suo culmine nei tradizionali fuochi d’artificio alla Marina.
Autentico scrigno di tradizioni, il Festino di Santa Rosalia, patrona di Palermo è un evento che attira in
città decine di migliaia di turisti. Esso celebra la liberazione della città dalla peste del 1624, in seguito al
ritrovamento delle reliquie della Santuzza sul Monte Pellegrino. Il primo festino fu voluto dal cardinale
Giannettino Doria nel 1625, nel corso dei secoli la festa ha saputo rinnovarsi mantenendo però inalterato
tutto il suo fascino e la sua tradizione.
La Santuzza
Santa Rosalia o Rosalia Sinibaldi (1130-1156), secondo la tradizione, appartenne alla nobile famiglia dei
Sinibaldi e fu vergine palermitana del XII secolo, figlia di Sinibaldo, signore di Quisquina e di Rose in
provincia d'Agrigento, allora Girgenti. Visse alla corte di re Ruggero prima di ritirarsi come Eremita in una
grotta sul monte Pellegrino, dove morì. Nel 1624 salvò la città dalla peste e ne divenne la patrona,
spodestando santa Cristina, santa Oliva, santa Ninfa e sant'Agata. Secondo la leggenda apparve infatti in
sogno ad un cacciatore indicandogli dove avrebbe potuto trovare i suoi resti, che portati in processione in
città fermarono l'epidemia. Il culto della santa è tuttavia attestato da documenti a partire dal 1196 ed era
diffuso già nel XIII secolo. E’ la festa che come scrive il Villabianca "il popolo considera appannaggio tutto
suo: tempo/spazio sacro del suo parlare con la Santa".
Le tradizioni culinarie.
Durante le celebrazioni si consumano pietanze che fanno parte della tradizione popolare palermitana:
la Pasta con le sarde (la pasta chî sardi), i babbaluci (lumache bollite con aglio e prezzemolo), lo sfincione
('u sfinciuni), il polpo bollito ( 'u purpu), calia e simenza ( 'u scacciu), la pannocchia bollita (pullanca) e
l'Anguria (detto 'u muluni).
PALERMO E I PALERMITANI, UN OMAGGIO ALLA SANTA
Momenti fondamentali, a rafforzare il rapporto tra la città, i suoi artisti a la Santa patrona, saranno come
sempre gli appuntamenti che precedono la notte del 14 luglio. Saranno gli spettacoli tradizionali, le
musiche del festino, i racconti della santa ad anticipare e dare forza nella sua tradizione più classica alla
festa della città e dei suoi cittadini. Così, alcuni quartieri simbolo di questa tradizione, addobbati a festa
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Notiziario Unione Pensionati Unicredit- Gruppo Sicilia Occidentale Anno : 2015 numero : 3 - SET 2015
attraverso luminarie, diventeranno palcoscenici del Festino, in particolare la Kalsa, Monte Pellegrino, e
Monte di Pietà. Diversi ed articolati i momenti spettacolari che accenderanno il Festino all’interno della
città.
IL CORTEO: L’ANIMA DEL FESTINO
Cortei e sfilate sono sempre stati, fin dal 1625, momenti topici del Festino ed il loro solenne, variopinto e
ricco incedere ha richiamato sempre grande folla di spettatori. Il Cassaro si è trasformato in un grande
palcoscenico in cui si è rivissuto il dramma del diffondersi del contagio pestilenziale e la grande gioia della
liberazione per intervento della Santa. Grandi spettacoli di luci, di colori e di suoni che sono rimasti nella
memoria dei Palermitani e dei turisti.
IL CARRO: UN’OPERA D’ARTE CONTEMPORANEA
Il Carro trionfale rappresenta la festa, è l’anima del Festino, è il cuore dei festeggiamenti. E'
fortemente simbolico, non è soltanto apparato scenico ed allegorico, ma vera opera contemporanea
d’artista. Uno dei momenti forti del festino è la sfilata del Carro trionfale per tutto l’antico Cassaro. Il
Carro trascinato dai buoi ha la forma di un vascello, con a poppa una struttura architettonica alla cui
sommità è issata una statua di Santa Rosalia nel pieno della sua gloria. Il Carro lungo il percorso è
accompagnato dal suono dei musici che trovano posto su di esso. Il primo carro è stato realizzato nel
1686. Nel corso dei secoli ha subito diverse evoluzioni, famosi quelli progettati da P. Amato, da A. Palma e
G. Bonomo. Molti affermano che con il carro trionfale i palermitani insieme alla gloria della Santa vogliono
riaffermare la gloria della propria città un tempo capitale del mondo. Certo è che, soprattutto in questi
ultimi anni, il Carro è metafora della voglia della città di trionfare sui propri mali così come la sua
“Santuzza” lo fece sulla peste.
LA PROCESSIONE
Il giorno 15, conclusi tutti i festeggiamenti - quelli ufficiali e quelli che singoli quartieri o vie, come la
Panneria al Capo o il Vicolo Brugnò organizzano ogni anno - è il giorno del ringraziamento, della preghiera
e della invocazione da rivolgere a Santa Rosalia, le cui reliquie, contenute nella preziosa urna
d’argento vengono portate in processione per le vie della città, partendo dalla Cattedrale. Aprono la
processione tutte le Confraternite di Palermo, seguono gli ordini religiosi ed il Clero. La preziosa “vara” è
seguita, tra due ali di folla, dal Cardinale e dalle autorità cittadine. Dopo aver percorso l’antico Cassaro il
corteo, a Piazza Marina, si raccoglie intorno al Cardinale per ascoltarne le parole rivolte alla città. Ripreso il
cammino ed attraversato buona parte dell’antico Centro storico la vara rientra, a mezzanotte, in
Cattedrale, tra le grida dei confrati che glorificano la “Santuzza".
Accompagnano la processione canti di devozione in rima:
"Uno. Notti e ghiornu farìa sta via!
Tutti. Viva Santa Rusulia!
U. Ogni passu ed ogni via!
T. Viva Santa Rusulia!
U. Ca nni scanza di morti ria!
T. Viva Santa Rusulia!
U. Ca nn'assisti a l'agunia!
T. Viva Santa Rusulia!
U. Virginedda gluriusa e pia
T. Viva Santa Rusulia!
ed ogni tanto il grido "E chi semu muti? Viva viva Santa Rusulia".
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Notiziario Unione Pensionati Unicredit- Gruppo Sicilia Occidentale Anno : 2015 numero : 3 - SET 2015
Con l’ambiente, sempre
Lo scorso aprile L'Onu ha celebrato la "Giornata della Terra” , con molte iniziative nel nostro Paese, dove
però è messa in discussione l’esistenza di una delle più importanti realtà, che da quasi due secoli, veglia
sulle nostre foreste e non solo…
"Bisogna custodire la terra affinché possa continuare ad essere, come Dio la vuole, fonte di vita per l'intera famiglia
umana". Iniziamo il nostro editoriale con le parole di Papa Francesco a sostegno della "Giornata della Terra" (Earth Day) celebrata
dall'Onu lo scorso 22 aprile. Durante questa giornata, giunta alla sua 45esima edizione, l'Onu promuove l'idea che anche un
piccolo gesto è importante per salvaguardare il nostro pianeta, al quale, dopo aver tanto preso, ognuno di noi può restituire
qualcosa.
Sono state ben 1,1 miliardi le "azioni verdi" che si sono impegnati a compiere i cittadini di 192 Paesi e uno degli obiettivi più
ambiziosi era quello di piantare oltre un miliardo di alberi o semi. "Ogni albero - hanno spiegato gli organizzatori - contribuirà a
stabilizzare il clima e fornirà un habitat a varie specie animali". Anche nel nostro Paese le iniziative sono state molte, con il
coinvolgimento del mondo della scuola e la finalità di promuovere la nascita di una "generazione green", rispettosa dell'ambiente
e di tutte le risorse naturali.
Non ci dimentichiamo infatti che l'Italia è il Paese europeo più ricco di biodiversità, ma che è anche quello dove una
lungimirante coscienza ambientale, la tutela più concreta per i nostri habitat, dalla montagna al mare, è lontana dal raggiungere gli
alti standard di altre nazioni Ue. L'altra faccia di questa medaglia è rappresentata dai molti reati eco-ambientali, legati ad esempio
allo smaltimento illegale di rifiuti tossici, agli incendi, molti dei quali sappiamo essere dolosi, all'abusivismo edilizio,
all'inquinamento. Ognuno di noi può fare molto ogni giorno per tutelare l'ambiente, adottando uno stile di vita "eco-compatibile"
e segnalando irregolarità, ma se gli eco-delinquenti non hanno vita facile nel nostro Paese lo dobbiamo soprattutto ad un Corpo di
polizia molto speciale, che vanto oltre 192 anni di storia: il Corpo Forestale dello Stato (Cfs). E’ singolare allora che, proprio mentre
si celebra la "Giornata della Terra", si assista al dibattito sullo scioglimento del Cfs, come previsto dal Disegno di legge "Riorga-
nizzazione delle Amministrazioni pubbliche", dove si parla di un suo assorbimento da parte di altri Corpi di polizia. Sulle
problematiche non risolte relative ai Corpi che assicurano la vigilanza e la sicurezza nelle nostre campagne si sono pronunciate,
esprimendo viva preoccupazione, anche le Associazioni venatorie Fidc, Arci Caccia, AnuuMigratoristi, Eps, e il Comitato nazionale
caccia e natura, "La Riforma Del Rio - si legge nel loro comunicato congiunto - ha aperto una riflessione su ruolo e funzione
della Polizia Provinciale mentre ci si avvia al progressivo superamento di competenze dell'Ente. A questo si aggiunge la
discussione aperta sullo riorganizzazione e la possibile messa in discussione dell'esistenza del Corpo Forestale dello
Stato. Le riforme in essere - si legge nel comunicato - rischiano di far diminuire l'azione di presidio delle aree rurali e
interne, con un indebolimento delle attività delle Forze di Polizia specializzate nella prevenzione e repressione dei reati
ambientali che sono molto diffusi e, se non perseguiti adeguatamente, danneggiano spesso irrimediabilmente gli
interessi di tutti i cittadini italiani. Nutriamo preoccupazione anche per l'attività venatoria e per i cacciatori, che
rappresentiamo, perché potremmo trovarci ad avere meno incisività nella lotta al bracconaggio che, invece, ha sempre
più bisogno di tecnologie e di presenze nei territori, anche nell'interesse degli stessi cacciatori che non vogliono e non
devono essere assimilati a chi agisce in spregio a leggi e regolamenti. Modernizzazione, professionalità, conoscenza dei
territori e rapidità d'intervento, sono esigenze per le quali mettiamo a disposizione il patrimonio delle nostre Guardie
Volontarie".
Nel comunicato si sottolinea anche l'importanza del ruolo e del valore del Cfs ristrutturato e rinnovato, in chiave
europea, che possa portare ad una nuova fase di collaborazione con i cacciatori, preziose "sentinelle dei bosco" e
importante risorsa imprescindibile per la difesa del territorio e la prevenzione dei reati ambientali. "Il Corpo Forestale
dello Stato - conclude il comunicato - è un punto di riferimento per quanti, senza pregiudiziali ideologiche discriminanti,
vorranno concorrere ad un monitoraggio capillare dei tanti luoghi, spesso sconosciuti ai più, che fanno del nostro
paesaggio rurale un peculiare valore per l'Italia ed il mondo intero".
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Sarebbe auspicabile che la razionalizzazione della spesa pubblica, Corpi di Polizia compresi, non passasse
attraverso la "svalutazione" del know how di un Corpo che, analizzando i dati 2014, ha accertato più di 10.200
reati ambientali.
L'Europa inoltre va nella direzione opposta, quella di sollecitare la formazione di Corpi di polizia
ambientale specializzata, un fatto che rende ancor meno logico un eventuale scioglimento del Cfs.
Valeria Bellagamba
Direttore responsabile di Greentime S.p.A. Via San Gervasio 1 - 40121 Bologna Tel. 051/223327 Numero verde
800754577 [email protected] - www.greentime.it RIVISTA FONDATA NEL 1946
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Quella scuola di medicina e umanità del Gemelli
di Roberto Napoletano – dal domenicale del Sole 24Ore, 21 Giugno 2015.
(Primo di due articoli)
L’articolo ci ha molto interessato rafforzando nostra la convinzione che è proprio indispensabile portare
avanti il circuito di segnalazioni sulla ricerca delle eccellenze medico-sanitarie sul nostro territorio.
A Voi la parola, cari Colleghe e Colleghi iscritti: attendiamo i Vostri contributi, osservazioni, suggerimenti
e, soprattutto, le schede con le Vostre segnalazioni e valutazioni in merito alle esperienze personali.
Al momento, possiamo già mettere a Vostra disposizione alcune Schede-Valutazioni su…. e Schede-
Segnalazioni su………, secondo le note modalità che rispettano la privacy degli autori delle segnalazioni
stesse.
A proposito della compilazione delle schede e per ulteriori informazioni, siamo pronti a seguirVi.
Potrete contattare Giacomo Pampalone (cell 338 6671989 - tel 091 6682989) e Luigi Sancetta (cell
3391989477 ).
Non so quante volte, e con quanta pazienza, mattina, notte, domenica, Gaetano Paludetti, primario di
otorinolaringoiatria al Gemelli di Roma e amico vero, si è preso cura dei miei sbalzi di udito, otite ricorrente più o
meno acuta, rinite, sinusite, cefalee annesse e, siccome in materia in famiglia siamo “forti”, nessuno si è sottratto alle
sue cure e ha rinunciato alla sua dose di chiamate di pronto intervento.
«Mi sento come un soldatino, ma so qual è il mio terreno di battaglia, e lì non credo mi possa fermare nessuno»
ripete con un sorriso, tra un’insufflazione e l’altra, e, state certi, non vi dirà mai che questo «soldatino» Mubarak lo
mandava a prendere con il suo aereo privato per farsi curare in Egitto o che Giovanni Paolo II ha deciso di andare
sotto i ferri perché la sua gola veniva affidata alle mani di Gaetano. Si divide tra il Policlinico Gemelli, lo studio privato
ai Parioli a Roma e il suo «amato Abruzzo» e hai sempre la sensazione che possa stare contemporaneamente in
almeno due dei tre posti indicati. Soprattutto, hai la certezza che lui ci sarà sempre anche se la moglie, Beatrice,
giustamente brontola, e di sicuro lui non avrà mai uno scatto di nervi nemmeno quando, quasi per contrappasso della
fatica quotidiana, sarà la sua voce ad abbassarsi o la sua gola a fare le bizze.
Abbiamo avuto qualche problemino familiare in più e ci siamo “trasferiti” al Gemelli, un po’ di paura e tutto risolto,
Gaetano non ci ha mai lasciato soli e io ho fatto qualche altro incontro e molte belle scoperte. Francesco Franceschi
guida il reparto della medicina di urgenza e lo fa in punta di piedi, fuori dal clamore inconcludente che a volte
contagia i medici quando il rischio sale, monitorando e controllando tutto senza mai un cedimento alla fretta o ai
semplicismi. Roberto Cauda, altro primario “anziano” del Gemelli, mi colpisce per come parla del suo lavoro e perché
ha voluto fare questo mestiere. Mi dice: «Tutto nasce dal senso della missione, il giorno in cui non ti preoccupi più del
paziente c’è da interrogarsi, ma questo senso di distacco per fortuna non avanza, anzi diciamo che non c’è proprio e
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Notiziario Unione Pensionati Unicredit- Gruppo Sicilia Occidentale Anno : 2015 numero : 3 - SET 2015
che il giorno che ci sarà vorrà dire che è davvero arrivato il momento di andare in pensione. Spero accada un po’ più
in là e sento che, forse, non arriverà mai». Lo guardo e mi sembra della stessa “pasta” di Gaetano, ama il suo lavoro,
ha un accento genovese e scopro che ha una casa nella “mia Amelia” e questo me lo rende ancora più simpatico. Gli
chiedo come ci è finito e la risposta non si fa attendere: «A mia moglie piaceva questo fazzoletto di terra, abbiamo
preso una casa sopra le mura poligonali con un giardino pensile, da una parte ci sono le mura e il centro storico,
dall’altra la vallata, solo guardarsi intorno riempie, il riposo per me è questo». Poi ritorna a fare il medico e mi dice:
«Si ricordi, la medicina ha bisogno della cultura ma è una scienza empirica, si costruisce con l’esperienza». Traduco a
modo mio: è come se mi dicesse, nessuno nasce imparato, ogni malattia va capita e studiata, caso per caso.
L’approccio è quello che vedi in ogni gesto e parola di Massimo Fantoni, un posto meritato tra i “grandi” del Gemelli,
cinque figli e una moglie con il doppio lavoro di madre e insegnante, la serenità di chi trasmette appagamento e
rigore, il senso profondo della “missione” in un mondo dove a volte prevalgono confusione, incompetenza e
qualunquismo. C’è qualcosa di molto importante che Fantoni ti trasmette: sicurezza, a ragion veduta, scienza e
attenzione all’uomo insieme, la testa e il cuore di chi soffre ne hanno tanto bisogno. Ho passato due domeniche al
Gemelli e ho partecipato a due messe cantate. Scatta la mia solita emozione che mi placa e ricarica. «Speranza,
dovete trasmettere speranza e spiegare la crisi in famiglia impedendo alle nonne e ai nonni di continuare a viziare i
nipoti» mi dice il cardinale, Edoardo Menichelli, che ha lasciato il posto a Chieti al nostro Bruno Forte e celebra la
messa al Gemelli. Vuole dirmi che il mondo dei nonni non c’è più e fanno male loro a fare finta di nulla con i nipoti,
vuole dirmi che i genitori hanno il dovere di spiegare ai figli come stanno le cose, ma devono anche custodire la gioia
delle famiglie per continuare a trasmettere speranza. Sento che ha ragione e, liberato dal peso di questi giorni, so che
mi sarà più facile farlo. In fondo, lo devo anche al Gemelli, scuola di medicina e di umanità, e al mio amico Gaetano.
Roberto Napoletano è direttore del Sole 24Ore, del gruppo multimediale 24 ORE, dell'agenzia di stampa Radiocor, di
Radio24 e di Guida al Diritto.
Oltre alla carriera giornalistica, che gli è valsa diversi riconoscimenti internazionali tra cui il premio Guido Carli, il
Premio Internazionale di Giornalismo Civile, il Premio Speciale Saint Vincent di Giornalismo per le inchieste in prima
pagina, il premio Biagio Agnes e il Premio Capalbio, Roberto Napoletano ha scritto diversi saggi e libri di economia.
Durante la sua attività professionale ha collaborato con varie testate, tra le quali Il Corriere della Sera, Il Mondo e
Mondo Economico, è stato autore di diversi programmi televisivi e radiofonici della Rai, e ha tenuto interventi e lectio
su temi economici, meridionalistici e sociali in diversi seminari, corsi accademici di economia e Business School.
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