Caro cliente...
Abrasivi senza confini
Incontri con l’industria
Meeting tecnico con ICLA Akzo Nobel
Il 7 giugno scorso, presso
la sede di ICLA (gruppo
Akzo Nobel) la Direzione
Commerciale di Nastroflex
ha incontrato l’intero staff
tecnico–commerciale del
settore legno della presti-
giosa multinazionale, per
trattare alcuni temi di inte-
resse comune.
L’incontro si inse-
risce nel dialogo
di natura tecnica,
di cui abbiamo già
parlato nei prece-
denti numeri
(continua a pag. 4)
Settembre 2012
Abrasivi senza confini
Meeting tecnico con
ICLA Akzo Nobel
Vere cause e soluzioni
alla “rigatura”
Conosciamo bene gli
abrasivi antistatici?
Le qualità di R550 per
il settore della rubinet-
teria
432 Plus: oltre i limiti
del leader
Nastri dai bordi ondu-
lati per la levigatura di
metalli particolari
Sommario
Nastroflex informa Notiziario tecnico commerciale
Cari lettori, apriamo questo numero con il curioso annuncio dell’individuazione di
un’ulteriore campo di applicazione dei prodotti Nastroflex, che si espandono a sorpre-
sa nel settore delle arti figurative grazie all’artista romano Matteo Montani, che utilizza
il nostro prodotto W01 in grana 800 come supporto per tutte le sue opere. Il riconosci-
mento del valore di Montani e della sua tecnica pittorica ad olio su carta abrasiva, è
dimostrato dai prestigiosi ambiti che ospitano le sue opere, tra i quali vi sono l’antico
Duomo di Wuerzburg in Germania e la sede nel New Jersey di Novartis, una delle
prime compagnie farmaceutiche del mondo, che ha scelto il quadro riportato nella foto
di apertura per decorare in modo non convenzionale la propria boardroom.
6
Un problema che si può
presentare a chi leviga
superfici verniciate in poli-
estere o poliuretano è la
classica riga, a volte pro-
fonda, che attraversa tutto
il pezzo lavorato. Spesso,
sbagliando, si attribuisce
la causa di questo
(continua a pag. 4)
Nella foto al
centro, il pas-
saggio con la
matita di grafite
sulla superficie
di un’anta, ne
evidenzia la
rigatura anoma-
la.
Consigli per l’uso: la finitura su verniciato
Vere cause e soluzioni alla “rigatura”
2
Nastroflex Informa
Le applicazioni con prodotti antistatici
Conosciamo bene gli abrasivi antistatici ?
Nell’ottica della razionalizzazione
della sua vastissima gamma di articoli
per il legno, Nastroflex sta rivedendo
in modo particolare i prodotti antistati-
ci, che per le loro qualità tecniche
meritano un maggiore approfondi-
mento.
PERCHE’ I PRODOTTI ANTISTATI-
CI L’operazione di levigatura è sicu-
ramente la maggiore causa della pre-
senza di polvere nel settore delle la-
vorazioni del legno (e di tutti i materia-
li isolanti come plastica, resine, ecc),
tanto che viene richiesta la presenza
di impianti di aspirazione particolar-
mente efficienti; tuttavia analizzando il
fenomeno è possibile trovare il modo
di favorire il processo di aspirazione
della polvere di levigatura. Tutto
prende il via quando, durante la levi-
gatura, il pezzo lavorato, i trucioli pro-
dotti, il nastro abrasivo, alcune parti
della macchina e perfino l’operatore,
si caricano elettrostaticamente, so-
prattutto quando l’umidità atmosferica
è molto bassa.
ORIGINE DELLE CARICHE Le cari-
che elettrostatiche si generano con un
meccanismo semplice: la frizione fra
due oggetti può portare al trasferi-
mento di elettroni dall’uno all’altro,
conferendo una carica negativa a
quello che acquista elettroni e positiva
a quello che li cede. Tutti ricordiamo
come da piccoli, strofinando una pen-
na di plastica sulla manica di un ma-
glione di lana, riuscivamo ad attirare
sulla penna stessa dei piccoli pezzi di
carta. La quantità di carica elettro-
statica dipende in modo considerevo-
le dalla conduttività elettrica dei mate-
riali: i buoni conduttori, come i metalli,
perdono rapidamente la loro carica,
quelli cattivi possono mantenerla a
lungo, addirittura per settimane.
Parlando di levigatura del legno, ab-
biamo a che fare con un materiale
non conduttore, il legno appunto, su
cui agisce con una certa velocità, un
nastro abrasivo composto da carta,
resine e grana abrasiva, tutti non con-
duttori. Le cariche elettrostatiche che
si sviluppano sul pezzo lavorato e sui
trucioli, hanno polarità opposte: di
solito il pezzo lavorato assume carica
negativa mentre la polvere diviene
positiva.
I PROBLEMI GENERATI Una parte
di questa polvere aderisce al nastro
abrasivo, provocandone il cosiddetto
“intasamento” e riducendone la capa-
cità di asportazione; un’altra percen-
tuale si deposita su varie parti della
macchina, in forma di masse che pos-
sono provocare la rottura del nastro
quando si staccano, o coprire le foto-
ce l lu le preposte a rego la re
l’oscillazione del nastro stesso, provo-
candone anche in questo caso la rot-
tura. Infine una parte della polvere di
levigatura, si deposita sui pezzi appe-
na lavorati, costringendo l’operatore a
una successiva ulteriore pulitura, pri-
ma di affidarli alla verniciatura.
Ma il fenomeno più evidente, avendo
le particelle di polvere la stessa pola-
rità, è che esse tendono a respingersi
reciprocamente, e quindi si disperdo-
no. Quelle che non aderiscono al pez-
zo lavorato, al nastro abrasivo o alla
macchina, tendono a by-passare il
condotto di aspirazione e a disperder-
si nell’aria.
LE SOLUZIONI Vari tentativi sono
stati fatti per ridurre le cariche elettro-
statiche, ad esempio mettendo nelle
macchine delle piccole spazzole o
delle barre metalliche collegate a ter-
ra, che comunque non risolvono il
problema e possono venire rapida-
mente usurate dall’abrasivo.
La migliore strada da seguire è quel-
la di prevenire lo sviluppo delle cari-
che elettrostatiche ed è per questo
che alcuni produttori di abrasivi, tra i
quali Nastroflex, hanno messo a pun-
to delle carte abrasive antistatiche. I
metodi per realizzarle sono diversi e
spesso coperti da brevetto, ma so-
stanzialmente si possono riassumere
nell’aggiunta di sostanze ad elevata
conducibilità elettrica, nei leganti
dell’abrasivo (ad esempio la grafite
che, se usata nello strato esterno, da
al prodotto una colorazione nera) o
nella carta. Questi prodotti stanno
conoscendo una rapida diffusione, sia
per la crescente sensibilità nei con-
fronti della salute sui luoghi di lavoro,
sia a causa della riduzione della diffe-
renza di prezzo rispetto ai prodotti
convenzionali e, spesso, grazie ad un
rapporto prezzo/prestazioni più favo-
revole, poiché un nastro abrasivo
antistatico si intasa più lentamente,
garantendo maggiore durata e co-
stanza di prestazioni, a condizione
che l’umidità ambientale non superi la
soglia del 50%, oltre la quale il feno-
meno non si crea.
I prodotti antistatici Nastroflex e le relative applicazioni
= uso possibile con buoni risultati
= uso consigliato con ottimi risultati
3
Nastroflex Informa
Le applicazioni su metallo
Le qualità di R550 per il settore della rubinetteria
L’Italia è uno dei primi produttori mon-
diali di rubinetteria, con una produzione
che coinvolge un migliaio di imprese
(compresi i terzisti), per un fatturato
annuo di circa un miliardo di euro, il
60% del quale viene esportato. La
produzione è concentrata nei distretti
industriali di Cusio-Valsesia e di Bre-
scia, ognuno dei quali rappresenta
circa un terzo del mercato, mentre la
parte rimanente si distribuisce in To-
scana, Friuli e in altre aree.
La stragrande maggioranza dei rubinet-
ti è realizzata in ottone cromato, men-
tre l’inox rappresenta ancora una nic-
chia a causa del maggiore costo. La
lavorazione con il nastro abrasivo viene
effettuata sia manualmente sia con
isole di lavoro robotizzate; in entrambi i
casi si effettuano due passaggi: la
sgrossatura per l’eliminazione delle
bave di fusione, effettuata di solito con
prodotti di grana 80 o 100 e la finitura,
per la quale si usa la grana 320.
Il principale prodotto che Nastroflex
propone agli utilizzatori specializzati in
queste produzioni è R550, carburo di
silicio applicato su tele X-flex, per le
grane dalla 80 alla 120 e su tele J-flex
per le grane dalla 150 alla 600.
Dovendo lavorare spesso su superfici
curve e sagomate, R550 è stato conce-
pito per avere una grande flessibilità e
per offrire una notevole resistenza
all’intasamento, sempre possibile
quando si lavorano metalli teneri, come
l’ottone.
R550 è stato creato anche per preveni-
re il rischio dell’allungamento del na-
stro, che infatti solitamente è piuttosto
lungo, in modo da consentire un certo
raffreddamento, visto che la lavorazio-
ne avviene sempre “a secco” e che un
allungamento di pochi punti percentuali
si traduce in diversi centimetri, che non
sempre la macchina levigatrice è in
grado di compensare.
Va detto infine che nella creazione di
R550, si è preferito il carburo di silicio
all’ossido di alluminio, perché il primo
fornisce una rugosità della superficie
più adatta alla successiva cromatura,
aspetto che diviene una qualità fonda-
mentale, in quanto eventuali graffi,
causabili dalla levigatura, diventano
visibili solo dopo la cromatura stessa e
n o n s o n o p i ù r e c u p e r a b i l i .
L’apprezzamento degli utilizzatori per
R550 è dovuto dunque alla superiore
regolarità di satinatura e alla
“morbidezza” del segno lasciato sul
pezzo lavorato.
Le applicazioni su pelle
432 Plus: oltre i limiti dei leader
Il nuovo 432 Plus è un prodotto in
ossido di alluminio che utilizza un
robusto supporto in carta di peso E.
La sua formulazione contiene un par-
ticolare additivo per ridurre lo sfrega-
mento ed il surriscaldamento.
432 Plus presenta una cosparsione
del minerale assolutamente ideale per
la smerigliatura del fiore della pelle.
Prodotto di eccellente qualità, dona
una finitura costante unita ad una
elevata durata.
Il suo punto di forza è dato dalla ca-
pacità di smerigliare in modo regolare
l’intero lotto di pelli trattate, lasciando
una superficie omogenea e vellutata.
Può essere utilizzato su qualsiasi tipo
di pellame, ma è particolarmente indi-
cato sulla pelle “pieno fiore”.
E' disponibile nel classico rotolo per
conceria con altezza 610 mm e lun-
ghezza di 50 oppure 100 metri.
Una serie di test, di cui riportiamo i
risultati nella tabella a fianco, hanno
dimostrato che il rapporto prezzo/
prestazione di 432 Plus è decisamen-
te ottimo, se confrontato con il princi-
pale prodotto concorrente, riferimento
storico per il settore della pelle.
4
La parola al cliente
Nastri dai bordi ondulati per la levigatura di metalli particolari
stesso si rompe. Come evitare que-
ste continue inefficienze?
Risponde Marco Armellin, respon-
sabile del Servizio Assistenza.
Per ovviare a questo problema Nastro-
flex produce anche dei nastri che han-
no la particolarità di avere i bordi ondu-
lati. L'ondulazione fa si che il nastro,
durante lo scorrimento sui rulli, riman-
ga centrato e non fuoriesca dalla sua
Durante una conversazione con il
Responsabile di Produzione di
un’azienda che effettua la levigatura
di elementi per radiatori, è emerso
questo inconveniente.
“Utilizzando una macchina dotata di
un nastro lungo e stretto, montato "a
serpentina" tra i rulli di contatto e di
rimando, capita che il nastro fuorie-
sca dalla sede e che si debba perde-
re del tempo per ripristinare la mac-
china; addirittura talvolta il nastro
sede, riducendo di conseguenza anche
il rischio di rottura dovuto ad una trazio-
ne non corretta.
Inoltre, i nastri dai bordi ondulati riduco-
no drasticamente anche il segno pro-
fondo lasciato solitamente dai nastri
tradizionali, fatto che li rende particolar-
mente adatti alla lavorazione degli ele-
menti metallici descritti in apertura
Per quesiti di carattere tecnico scri-
vete a [email protected]
Nastroflex Informa Nastroflex Spa Via delle Industrie, 17 31047 Levada di Ponte di Piave (Treviso) ITALY Tel. +39.0422.853018 Fax. +39.0422.853533 E-mail: [email protected] Web: www.nastroflex.it
Dalla prima pagina
Vere cause e soluzioni alla “rigatura”
problema a dei residui di abrasivo di
grana più grossa, rimasti nel processo
produttivo dalla produzione preceden-
te. Questo non è possibile perché la
tecnica di produzione degli abrasivi
flessibili, proprio per evitare la possi-
bile presenza di granuli più grossi
all’interno di prodotti a grana più sotti-
le, obbliga a produrre prima le grane
più fini e poi le più grosse, intervallan-
do le due produzioni con la pulitura
dell’impianto.
Quindi un granulo di grana 1000 po-
trebbe, in una remota ipotesi, trovarsi
in un prodotto di grana 800, ma mai il
contrario.
In realtà la rigatura è causata princi-
p a l m e n t e d a u n a c c u m u l o
(intasamento) di vernice rimossa, che
per effetto del calore da sfregamento
e della pressione, si attacca al nastro
la necessità di misurare il grado di
finitura (rugosità), non solo visivamen-
te ma strumentalmente. Nastroflex
insiste da tempo su questo tema e lo
ha già affrontato in precedenti semi-
nari, dedicati agli utilizzatori legati alle
finiture lucide e di cui abbiamo dato
notizia nei numeri precedenti.
A questo aspetto si è unita la condivi-
sione dell’importanza dell’utilizzo di
vernici di qualità la cui composizione,
specie nel bilanciamento tra resine
“nobili” e cariche amorfe, ha un gros-
so impatto sulla buona riuscita della
fase di levigatura e della conseguente
finitura. Infine tutti i convenuti han-
no riscontrato negli utilizzatori della
filiera un crescente interesse allo svi-
luppo di prodotti e applicazioni da
destinare a materiali alternativi ed
innovativi, come il PVC ed altri succe-
danei del legno. L’utilità del meeting
è stata apertamente apprezzata da
tutti i partecipanti.
abrasivo diventando un corpo estra-
neo che può segnare la superficie.
Per ovviare a questo problema è con-
sigliato assicurarsi di avere una cor-
retta polimerizzazione della vernice,
prima della levigatura.
Eventualmente è consigliabile utilizza-
re anche un prodotto la cui cosparsio-
ne del minerale abrasivo sia più spa-
ziata (aperta).
Meeting tecnico con ICLA
Akzo Nobel
e che Nastroflex ha avviato già nel
2010 con altri attori della filiera del
legno allo scopo di arrivare, con un
percorso comune, ad ottenere dei
miglioramenti nei processi di lavora-
zione e finitura, da offrire agli utilizza-
tori. Nell’incontro è emerso che gli
operatori della filiera del legno, con
cui entrambe le aziende si misurano
quotidianamente, sentono sempre più
Questo numero è stato stampato in 3.000 copie
Ultimissime
Presto on line il nuovo sito di Nastroflex
Nelle scorse settimane è stato compiuto il restyling del sito www.nastroflex.it, allo scopo di rendere più fruibili tutti i
contenuti relativi ai prodotti e agli aspetti tecnici e di servizio che Nastroflex offre al mercato. Il nuovo sito sarà on line a
partire dall’Autunno 2012.