LA FORMAZIONE QUALE RISORSA IN UN WELFARE CHE CAMBIA
Le declinazioni della formazione
Cremona 9 ottobre 2012
Francesca Merlini Università Cattolica Sacro Cuore – Brescia [email protected]
1ORDINE ASSISTENTI SOCIALI Consiglio regionale della Lombardia
Il codice deontologico e la formazione
Art 18- L’assistente sociale deve mettere al servizio degli utenti e dei clienti la propria competenza e abilità professionali, costantemente aggiornate, ..…
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Il codice deontologico e la formazione
¨ Art 51 “L’Assistente Sociale deve richiedere opportunità di aggiornamento e formazione permanente e adoperarsi affinché si sviluppi la supervisione professionale”
¨ Art 54 “L’as è tenuto alla propria formazione continua al fine di garantire prestazioni qualificate, adeguate al processo scientifico e culturale, metodologico e tecnologico”
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Sviluppo delle competenze
Formazione continua
Consolidamento identità professionale
Il concetto di competenza5
Competenze: una definizione possibile?
La competenza è un insieme di
conoscenze, consapevolezze, abilità e atteggiamenti
che un professionista mette in campo quando affronta, in maniera intelligentemente
critica, situazioni professionali
Il concetto di Competenza riferito alla ¨ capacità di gestire e padroneggiare situazioni
complesse che variano dinamicamente nel tempo
¨ capacità di anticipazione di risposte efficaci e efficienti a scenari che non si sono in precedenza fronteggiati
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¨ conoscenze cognitive (know-what), nell’area del “sapere”
¨
conoscenze applicative (know-how), nell’area del “saper fare”
¨
conoscenze produttive (valori-comportamenti), nell’area del “saper essere”
Una competenza può essere considerata
l’integrazione delle:8
il “sapere” (le conoscenze)
¨ è rappresentato dall’insieme delle conoscenze teoriche possedute
¨ è essenziale, necessaria, ma solitamente è lungi dall’essere sufficiente per il successo di una persona o di una organizzazione
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il “saper fare” (le abilità)
¨ la capacità di mettere in pratica in modo appropriato le conoscenze che derivano dal sapere,
¨ le capacità che permettono di passare dalla teoria appresa alla sua efficace utilizzazione
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il “saper essere” (gli atteggiamenti):
¨ l’essere in grado di percepire, pensare, comunicare, operare ed interagire in coerenza con le dinamiche di uno specifico contesto ambientale ed organizzativo e con i suoi valori di riferimento
¨ si traduce dunque nell’adottare adeguati atteggiamenti e comportamenti
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La centralità di una formazione basata sulle competenze è stata sottolineata recentemente¨ da documenti internazionali (i Global Standard,
le Linee guida internazionali per la formazione degli assistenti sociali)
¨ da decreti del nostro governo (DM 270/ 2004 su i descrittori dei vari titoli di studio)
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Aidoss
¨ riflessione sul tema della competenze necessarie agli assistenti sociali di oggi e di domani
¨ dibattito ampio e approfondito e che sfoci in una “consensus conference” da cui trarre indicazioni precise e un accordo tra contesto formativo e professione, su quali siano le competenze fondamentali, quali i contributi teorici necessari e quali le metodologie didattiche da attivare per realizzarle
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Formazione continua14
Il concetto di formazione
¨ in letteratura e nell’ambito della culturascientifica non si riscontra unanimità di posizioniintorno alla definizione di formazione
¨ non si tratta di differenze semantiche, bensì dimodi diversi di intendere l’oggetto da definire
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Il concetto di formazione
¨ acquisizione di nuove informazioni e nozioni da parte dell’operatore-allievo a fronte di passaggi di sapere da parte del formatore-docente.
¨ processo di cambiamento e trasformazione dell’individuo, che contempla un ruolo attivo da parte del “discente” e ne riconosce il senso educativo profondo, veicolato dalla relazione interpersonale, che intercorre tra le due parti
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Il concetto di formazione
¨ i “processi formativi” possono essere definiti tali solo a condizione che consentano un reale processo di “trasformazione”, nel senso che ogni individuo che affronta un’esperienza formativa, alla fine del percorso non è più simile a prima, poiché si è tras-formato.
(Martucci M., 2009)
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Il concetto di formazione
dal latino: forma, dare forma, agire per tras-formare, far diventare altro
formazione come esperienza dell’azione e del pensiero
(Fabbri, 2002)
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Formazione continua
¨ percorsi rivolti a persone che hanno già completato un percorso formativo iniziale, sono già occupate in un’organizzazione di lavoro e puntano ad acquisire ulteriori competenze
(Isfol, 2006)
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Dal regolamento cnoas..
attività di accrescimento ed approfondimento delle
conoscenze e delle competenze professionalinonché il loro aggiornamento mediante la
partecipazione ad iniziative culturali in campo sociale, socio-sanitario e di servizio sociale
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Finalità formazione continua
generare cambiamenti nell'organizzazione dell'azione
professionale, al fine di incrementarne l'efficienza e l'efficacia
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¨ sostenere e aumentare le conoscenze tecnico-specialistiche professionali
¨ tenere aggiornate le competenze necessarie per far fronte alla variabilità, alla complessità ed alla imprevedibilità degli scenari in continua evoluzione
¨ contrastare la tendenza naturale ad applicare nel lavoro quotidiano delle modalità routinarie di intervento, promuovendo la pratica di processi di riflessività critica sul proprio lavoro e di ricerca responsabile di nuove modalità operative
¨ favorire processi di studio e di ricerca su modelli innovativi di intervento
Obiettivi formazione continua22
¨ Le strategie che possono essere adottate rappresentano differenti modalità attraverso cui un'organizzazione può innescare dei processi di cambiamento
¨ La scelta rispetto a quale strategia mettere in atto dipende da quali processi di cambiamento l'organizzazione intende
Strategie formative23
Ø AggiornamentoØ Formazione Ø Supervisione
Quale formazione24
¨ finalizzato all’acquisizione di nuovi contenuti ed informazioni relative a particolari segmenti dell’attività professionale
¨ si tratta in genere di contributi che informano su nuove realtà emergenti, su processi socio-politici in atto o sul significato e l’attuazione di nuovi provvedimenti legislativi.
¨ prevedono di norma un tipo di comunicazione unidirezionale, nell’ambito della quale gli spazi riservati all’interazione risultano strutturalmente assai ridotti.
AGGIORNAMENTO 25
¨ persegue l'obiettivo di definire o ri-descrivere il ruolo
¨ il processo si caratterizza per una relazione di tipo bidirezionale, in quanto perseguendo l'obiettivo di costruzione o ri-definizione di un ruolo vi è la necessità di generare una realtà legata agli elementi specifici portati dagli "attori" della scena "formazione", quindi sia formatore che formandi
FORMAZIONE 26
¨ la valutazione del processo messo in atto, viene effettuata non dal formatore, ma dal formando, in quanto è il formando stesso che è chiamato a valutare se la propria collocazione (o ri-definizione del ruolo) è stata generata in maniera pertinente ed efficace rispetto agli obiettivi formativi dichiarati
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I percorsi di formazione
Attengono più significativamente alla ¨ rielaborazione di capacità, conoscenze e
atteggiamenti professionali¨ gestione di aspetti di ridefinizione metodologica¨ rilettura critica di esperienzetendendo a migliorare l’efficacia della prestazione
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Supervisione
¨ si caratterizza come uno spazio protetto e tutelato, in cui gli operatori ripensano ai propri scopi, agli obiettivi e alle modalità di lavoro, al fine di rivedere e rivalutare con metodo l’agire professionale
¨ uno spazio e un tempo di sospensione dall’azione, entro il quale condurre riflessioni, sul piano tecnico ed emotivo, opportunamente guidate
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Quale formazione
la scelta direttamente correlata alle condizioni di contesto in cui si opera
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Strutture ed enti connotati da condizioni di stabilità, in cui si forniscono servizi sostanzialmente ripetitivi, secondo prassi routinarie e consolidate, presenteranno esigenze assai differenti da organizzazioni che producono servizi in continuo mutamento, calibrate volta a volta sulla specificità dell’utenza.
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Nei contesti lavorativi in cui la gran parte degli assistenti sociali opera quotidianamente è
difficile che gli operatori si trovino a misurarsi esclusivamente con problemi ricorrenti,
predefiniti, chiari
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¨ Più frequentemente hanno a che fare con questioni sfuggenti, instabili, originate dal rapporto con interlocutori dinamici
¨ Diventa necessaria così una capacità costruttiva nuova, che intervenga, tanto a livello individuale quanto di gruppo e di organizzazione
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¨ la formazione continua é strategia efficace a permettere al professionista di collocarsi quotidianamente e con maggiore aderenza nel ruolo
¨ non si tratta di "saperne" di piú, ma di sviluppare competenze che permettano di assolvere al mandato professionale
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Auspicio che la formazione continua non ricada in definizioni tradizionali, ripetitive e poco
articolate ma costituisca realmente la possibilità per il servizio sociale di diventare
strumento per la realizzazione dei principi di eticità della società a cui si ispira
e di cui sentiamo particolarmente bisogno in questo momento
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Buon lavoro….
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Bibliografia
¨ Alessandrini G., Manuale per l’esperto dei processi formativi, Carocci, 1998, Roma
¨ Fabbri L., Comunità di pratiche e apprendimento riflessivo, Carocci, 2002, Roma
¨ Merlini F., La formazione continua per la professionalità degli assistenti sociali, in Prospettive Sociali e Sanitarie, n°3, 2011
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Dalla bozza di nuovo regolamento..
¨ CNOAS o il CROAS possono riconoscere un maggior numero di crediti (20%), a parità di ore, ad azioni formative che abbiano le seguenti caratteristiche, di cui almeno due compresenti:
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¨ caratteristiche delle metodologie attive e laboratoriali;
¨ innovatività, anche con riguardo al territorio di riferimento;¨ interdisciplinarietà ed interistituzionalità;¨ elaborazione di un prodotto finale (es, protocollo di intesa,
documento, pubblicazione ecc.);¨ numerosità dei destinatari dell’evento formativo inferiore a 20
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Brainstorming
¨ aggiornamento ¨ formazione al ruolo¨ supervisione
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Lavoro in gruppi
¨ cosa ha cambiato nella tua vita professionale l’avvio della formazione continua
¨ quali cambiamenti nella svolgimento della tua professione ha prodotto la partecipazione a percorsi formativi
¨ quali cambiamenti nella svolgimento della tua professione ha prodotto la partecipazione a percorsi di supervisione
¨ quale “luogo” avete trovato in questi ultimi anni per portare interrogativi etici
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