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L’Italia dei parchi naturali
Perché parlare di parchi?
Varietà di regioni
Geografiche Clima/che Geologiche
I Parchi italiani, un grande primato:
Superficie prote2a: circa 3,5 milioni Ha, il 12% della superficie italiana
• Oltre 1.400 aree naturali protette distribuite in tutta la Penisola
• Una superficie complessiva di circa tre milioni e mezzo di ettari, pari a più del 12% dell'intero territorio italiano
• 1.873 Comuni interessati, pari a quasi un quarto del totale dei comuni d'Italia
• Circa l'8% della superficie tutelata è rappresentata da tratti di costa, per un totale che supera i 630 chilometri.
• Sono i numeri di un successo ottenuto in tempi relativamente brevi
(parks.it)
La geografia a confronto
•
Le zone prote<e: quante sono? • 24 parchi nazionali • 152 parchi regionali • 147 riserve statali • 411 riserve regionali • 30 aree marine prote<e • 53 aree umide prote<e
(parchi e riserve regionali o statali + oasi natura)
• 109 si/ Rete Natura 2000
• 572 altre oasi prote<e Da/ parks.it 2012 Oasi di Ninfa, Lazio
Numeri ancora maggiori "Rete Natura 2000"
• Rete Natura 2000, a protezione della biodiversità nell'Unione Europea
• una rete con/nentale di si/ di interesse comunitario, per la protezione e la conservazione di habitat e specie animali e vegetali rare nel quadro della DireTva Habitat e della DireTva Uccelli (1992).
Boschi di Sodolungo –Umbria. Area SIC
Numeri ancora maggiori "Rete Natura 2000"
• Zone di protezione speciale (Zps) (uccelli)
• Si/ di interesse comunitario (Sic)(flora e fauna)
• Aggiungendo anche i Sic e le Zps, la superficie prote<a sfiora il 21% del territorio nazionale, pari a oltre sei milioni e mezzo di e<ari.
Natura 2000: i siti SIC e ZPS
SIC propos/ (Min. Ambiente)
ZPS (Min. Ambiente)
La natura nelle regioni: le eccellenze
Cinque regioni italiane presentano una quota di
territorio prote<o pari ad almeno un quinto del
proprio territorio:
Abruzzo (28%)
Lo sterminato altopiano di Campo Imperatore (1.800-‐2.150 m. s.l.m.), soprannominato 'il piccolo Tibet', nel Parco Nazionale del Gran Sasso-‐MonT della Laga.
Campania (26%)
Riserva Naturale Marina Punta Campanella, Ieranto -‐ Napoli
Provincia Autonoma di Bolzano
(25%)
Parco naturale Puez-‐Odle, Val di Funes, 2009
Lombardia (22%)
Parco del Ticino
Basilicata (20%)
Rossale -‐ Parco nazionale del Pollino
I Parchi nazionali in tu<o 24
Qual è il più an/co?
(parks.it) Stambecchi in Valsavarenche
Qual è il più giovane?
Anfiteatro romano -‐ Grumentum
Quan/ /pi di ambien/?
Ambien/ /picamente alpini A bassa quota
VAL CANZOI -‐ DOLOMITI BELLUNESI
…e d’alta quota
Nevaio nel parco regionale dell'Adamello -‐ versante lombardo
Quan/ /pi di ambien/?
• Ambien/ /picamente appenninici
Monte Amaro -‐ Opi -‐ Parco nazionale d'Abruzzo
Quan/ /pi di ambien/?
Ambien/ mediterranei
Baia Infreschi -‐ Camerota -‐ PN Cilento e Vallo di Diano
Quan/ /pi di ambien/?
ambien/ marini
Poseidonia e castagnole
Quan/ /pi di ambien/?
• Ambien/ fluviali
Vallesanta -‐ Emilia-‐Romagna -‐ parco regionale delle foci del Po
Quan/ /pi di ambien/?
• Ambien/ lacustri
Parco regionale Alto Garda Bresciano
Quale legge tutela e regola le aree prote<e?
LA LEGGE QUADRO SULLE AREE PROTETTE n. 394 del 1991
I pun/ fondamentali della legge sono i seguen/: 1) una programmazione degli interven/ a favore della conservazione della natura
2) la creazione di organismi di gesTone per i parchi naturali dove è assicurata la presenza delle comunità locali, delle rappresentanze delle associazioni ambientaliste e delle is/tuzioni scien/fiche;
3) la pianificazione e la ges/one dei parchi nazionali, che tenga presente la zonazione, ossia i diversi usi e gradi di tutela in considerazione delle emergenze naturalis/che e dei valori ecologici;
4) l’individuazione di strumen/ e di risorse finanziarie in grado di realizzare un modello di sviluppo sostenibile e compa/bile con la valorizzazione delle aTvità tradizionali;
5) la ques/one dell’esercizio della caccia: la legge proibisce l’aTvità venatoria all’interno dei parchi, ma prevede delle aree promiscue;
6) la predisposizione di benefici fiscali e di altre agevolazioni; La legge agevola e favorisce la creazione di nuove micro-‐aziende per lo sviluppo socio-‐economico di tali aree.
Vantaggi della legge quadro 394/1991
l’is/tuzione di sei nuovi parchi: ·∙ il parco del Cilento e della Valle di Diano; ·∙ il parco del Gargano; ·∙ il parco del Gran Sasso; ·∙ il parco dei Mon/ della Laga; ·∙ il parco della Maiella; ·∙ il parco della Val Grande. Ha definito la procedura per l’is/tuzione di parchi e riserve marine.
L’organizzazione dello Stato in Regioni prevista dal D.P.R. 24 luglio 1977 n. 616, ha comportato il trasferimento alle Regioni delle competenze rela/ve alla protezione della natura, delle riserve, dei parchi naturali, mentre i parchi nazionali e le riserve naturali di importanza nazionale sono rimaste di competenza dello Stato. Secondo la legge quadro 394/1991, le Regioni riacquistano importanza e a<ribuiscono ruoli e funzioni importan/ alle province, alle comunità montane e ai comuni nella protezione delle aree naturali.
La cos/tuzione di nuove aree naturali prote<e nel nostro Paese è un grande arricchimento: i parchi favoriscono lo sviluppo socio-‐economico delle aree interessate.
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La Legge 394/91 introduce -‐ art. 11, 12 e 14 -‐ gli strumen/ di ges/one ado<a/ dall’Ente Parco e dalla Comunità del Parco: " REGOLAMENTO DEL PARCO
" PIANO PER IL PARCO
" INIZIATIVE PER LA PROMOZIONE ECONOMICA E SOCIALE
www.parcolibri.net/pdf/QuaderniETS2.pdf
Edizione 2008
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Regolamento del parco
Esso disciplina tu<e le aTvità all’interno del parco, in par/colare: ü La /pologia e le modalità di costruzione di opere e manufaT ü La circolazione del pubblico ü Lo svolgimento delle aTvità di ricerca scien/fica ü I limi/ alle emissioni sonore e luminose ü Lo svolgimento delle aTvità da affidare a giovani e volontari ü L’accessibilità nel territorio del parco a<raverso percorsi e stru<ure idonee (per anziani e diversamente abili)
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Piano per il parco
L’Ente parco predispone il piano per il parco che disciplina: ü L’organizzazione generale del territorio ü Vincoli, desTnazioni d’uso pubblico o privato ü L’accessibilità veicolare e pedonale ü A<rezzature e servizi per la ges/one e per la funzione sociale del parco, musei, centri visite, uffici informa/vi, aree di campeggio, aTvità agrituris/che ü Criteri per gli interven/ sulla flora, sulla fauna e sull’ambiente naturale in genere
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Iniziative per la promozione economica e sociale
Promuove inizia/ve a<e a favorire lo sviluppo economico e sociale delle colleTvità residen/ all’interno del parco, a<raverso l’elaborazione di un piano pluriennale economico e sociale (PPES), che prevede: ü Concessione di sovvenzioni ü Predisposizione di a2rezzature, impian/ di depurazione e per il risparmio energe/co, servizi ed impian/ di cara<ere turis/co-‐naturalis/co ü Agevolazione e promozione, anche in forma coopera/va, di a]vità tradizionali ar/gianali, agro-‐silvo-‐pastorali, culturali, servizi sociali e biblioteche, restauro ü Inizia/ve volte a favorire lo sviluppo del turismo e delle aTvità locali, nel rispe<o delle esigenze di conservazione del parco ü ATvità ed interven/ direT a favorire l’occupazione giovanile ed il volontariato, nonché l’accessibilità e la fruizione per i disabili ü L’organizzazione di corsi di formazione al termine dei quali viene rilasciato il /tolo ufficiale ed esclusivo di guida del parco
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Finalità comuni
Pur nella sua specifica diversità, ogni parco è ges/to e organizzato in modo da perseguire importan/ finalità, tra le quali:
Ø Conservare gli ambienT naturali presen/ sul territorio e gli organismi che in esso vivono consentendo la naturale evoluzione e il mantenimento degli equilibri esisten/
Ø Restaurare e recuperare gli ambien/ degrada/ e le aree marginali, nonché ricostruire gli equilibri ecologici
Ø Promuovere lo sviluppo sociale, economico e culturale delle popolazioni interessate, incen/vando le aTvità compa/bili con le istanze ambientali
Ø Sviluppare la ricerca scienTfica effe<uata in modo con/nuo e interdisciplinare, la didaTca e l'informazione ambientale
Ø Perme2ere la fruizione turisTca, le aTvità ricrea/ve e del tempo libero -‐ nei limi/ di carico sostenibili dagli ecosistemi -‐ e privilegiando gli aspeT di conta<o con la natura e le culture locali
Il parco nazionale d’Abruzzo
• Ringrazio Valen/no Mastrella e Daniela D’Amico, responsabili rispeTvamente della ges/one del sito e del Servizio Promozione, Comunicazione e Rappor/ Internazionali del Parco Nazionale d’Abruzzo per il loro caloroso aiuto in questa presentazione
Pescasseroli, sede del parco
Estensione: 60.000 e<ari – al/tudine tra 900 e 2.200 metri s.l.m.
Monte Amaro -‐ foto V. Mastrella, PNALM
La Camosciara, estate-‐ foto V. Mastrella, PNALM
La Camosciara, inverno -‐ foto V. Mastrella, PNALM
La camosciara
Camoscio d'Abruzzo sulla Camosciara
Lago Vivo
Castello Barrea -‐ foto V. Mastrella, PNALM
Le faggete sono il /po di foresta più rappresentato nel Parco
Faggio del Pontone – 750 anni, 21 metri di altezza e 8 metri di circonferenza
Picchio dorsobianco
Rosalia alpina
Scarpe<a di Venere
Iris marsica
7 minu/ di silenzio, prego
I due simboli del parco d’Abruzzo:
L’orso Marsicano Il lupo
Lupo appenninico
Parco nazionale del Cilento
PARCO NAZIONALE DEL CILENTO, VALLO DI DIANO E ALBURNI
V
UN PARCO “MEDITERRANEO” riserva di Biosfera MAB-‐UNESCO dal 1997
Superficie: 181.048 ettari
estrema ampiezza ed eterogeneità del territorio
Dalla costa del Mar Tirreno… … ai 1898 m. del Monte CervaT
Due /pi di rocce: Il "Flysch del Cilento” (nella zona nord-‐occidentale)
Con Tpica vegetazione mediterranea
Ripe Rosse -‐ -‐ Punta Licosa
Due /pi di rocce: Le "rocce calcaree" (nella zona centro-‐meridionale)
Con cara2erisTci fenomeni carsici
Gro<e di Castelcivita
Dalle gole del fiume Calore… … alle gro2e marine della costa degli Infreschi
Monte Cerva/ – mt. 1898
Dai paesi dell’interno…
VALLO DELLA LUCANIA
… ai paesi cos/eri
AGROPOLI
… ai pascoli fiori/ dell’interno
Importanza della flora mediterranea
Primula palinuri – endemismo, specie in pericolo di es/nzione
Pancra,um mari,mum o Giglio marino: sempre più raro
Centaurea cineraria
Sta/ce salernitana
Dianthus rupicola o Garofano delle rupi
Campanula fragilis o Campanula napoletana
Ginestra del Cilento
Ginepro fenicio e Carrubo
Piante /picamente mediterranee: il mirto
Piante /picamente mediterranee: Il corbezzolo e il leccio
Piante /picamente mediterranee: il len/sco e la filirrea
…. E il rarissimo Crespino dell’Etna
Gli animali del parco: la lontra, il ga<o selva/co, la volpe
La ricchezza dei parchi italiani: beni comuni e green economy
Parchi
Tutela delle iden/tà culturali
Tutela del paesaggio
Promozione dell’economia
locale
Centro Studi Unioncamere, Pescasseroli (AQ), 5 o<obre 2012
Centro Studi Unioncamere, Pescasseroli (AQ), 5 o<obre 2012
Centro Studi Unioncamere, Pescasseroli (AQ), 5 o<obre 2012
Centro Studi Unioncamere, Pescasseroli (AQ), 5 o<obre 2012
Centro Studi Unioncamere, Pescasseroli (AQ), 5 o<obre 2012
Centro Studi Unioncamere, Pescasseroli (AQ), 5 o<obre 2012
Centro Studi Unioncamere, Pescasseroli (AQ), 5 o<obre 2012
• Oltre 100 aTvità di ar/gianato ar/s/co (240 addeT) • 9.000 aziende agricole • 20 prodoT agroalimentari /pici (formaggi, vino, olio, liquori, carne: fa<urato annuo circa 13 milioni di euro)
• Turismo naturalis/co: • oltre 6 milioni di presenze/anno • 160 ristoran/ e tra<orie • 100 alberghi • 83 stru<ure extra alberghiere (B&B, ostelli, pensioni, etc.)
Un esempio di saldo economico posiTvo: il Parco nazionale della Maiella
Maiella-‐ Area prote<a: 74.095 e<ari
• 39 comuni delle province di Pescara, L’Aquila e Chie/
• oltre 50 mila residen/. • 7 nuove imprese: 40 giovani (servizi turis/ci, aTvità educa/ve e stru<ure del parco)
• ricchezza d’acqua purissima: nascita di importan/ pas/fici di livello internazionale
Ambiente: pastorizia, foreste e tutela
• 30 mila e<ari di pascoli possono sostentare 30 mila bovini/equini e 120 mila ovini
• foreste del parco: abba<ono annualmente 298.500 t di CO2
• CO2 stoccata nei boschi e nei pra/ pascoli: oltre 6.600.000 tonnellate
• stabilità idrogeologica di tu<o il suo territorio
Saldo economico posi/vo:
• per preservare ques/ beni lo Stato impegna fondi per circa 2.200.000 euro/anno, circa 30 euro/e<aro prote<o
da/ Legambiente 31 maggio 2012