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Per i giornalisti / Dossier e speciali / Donne, lavorare in sicurezza
TAVOLA 1 - 2012: DONNE E LAVORO
Dati Istat/Inail Maschi Femmine Totale %
Femmine sul Totale
Popolazione
Popolazione di 15 anni e oltre 25.019.458 26.975.331 51.994.789 51,9
Occupati (Media 2012) 13.440.545 9.458.183 22.898.728 41,3
Infortuni sul lavoro
- Agricoltura, Industria e servizi, Dip. Conto Stato
Infortuni denunciati in complesso 438.127 218.701 656.828 33,3
di cui casi mortali 778 66 844 7,8
- Settore navigazione
Infortuni denunciati in complesso 980 52 1.032 5,0
di cui casi mortali 1 - 1 -
In complesso
Infortuni denunciati in complesso 439.107 218.753 657.860 33,3
di cui casi mortali 779 66 845 7,8
Fonti: popolazione e occupazione: ISTAT; infortuni sul lavoro: INAIL, archivi Banca Dati Statistica aggiornata
al 31.10.2013
In Italia le donne rappresentano il 51,9% della popolazione in età lavorativa (oltre i 15 anni) e il
41,3% del totale occupati, e sono concentrate prevalentemente nel Centro-Nord.
Nel 2012 le lavoratrici sono aumentate di 110mila unità rispetto al 2011 (+1,2%), sfiorando i 9,5
milioni. Oltre alle occupate, aumenta il numero delle donne disposte a lavorare che cresce dal
16,5% a circa il 24%. Il segno “più” si deve a tre componenti: l’aumento delle lavoratrici straniere,
cresciute di 76mila unità (+7,9%); le 148mila ultracinquantenni che per effetto della riforma delle
pensioni sono rimaste nel loro posto di lavoro (+ 6,8%) e la crescita delle donne indotte dal periodo
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di ristrettezza economica ad entrare sul mercato del lavoro per compensare la perdita delle entrate
maschili.
Nonostante l'aumento dell'occupazione femminile dovuto all'insieme di questi fenomeni, in Italia la
quota di donne occupate sul totale della popolazione rimane di gran lunga inferiore a quella dell’Ue
(tasso di occupazione pari al 47,1% contro 58,6%).
Nel settore navigazione, nel 2012 si sono registrate 1.032 denunce di infortuni, con un calo del
2,9% rispetto al 2011 (1.003 casi), di cui solo il 5% ha interessato le donne (52 casi). Solo uno il
caso mortale verificatosi nel 2012 (contro i 6 del 2011) che ha coinvolto, al pari dell’anno
precedente, esclusivamente il genere maschile.
TAVOLA 9 - 2012: UOMINI E DONNE, INFORTUNI PER RAMO DI ATTIVITA'
Rami di attività
Maschi Femmine Totale % Femmine su totale infortuni
% Femmine su totale occupati
infortuni occupati infortuni occupati infortuni occupati
Agricoltura
34.238
602.921
8.641
246.206
42.879 849.127
20,2
29,0
Industria
204.251
5.050.768
26.767
1.311.241
231.018 6.362.009
11,6
20,6 Servizi (compresi i Dipendenti conto Stato)
199.638
7.786.856
183.293
7.900.736
382.931
15.687.592
47,9
49,6
In complesso
438.127
13.440.545
218.701
9.458.183
656.828
22.898.728
33,3
41,3 indice di incidenza (x 1.000 occupati) 32,6
23,1
28,7
Fonti: popolazione e occupazione: ISTAT; infortuni sul lavoro: INAIL, archivi Banca Dati Statistica aggiornata
al 31.10.2013
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TAVOLA 4 - 2012: DONNE E INFORTUNI PER MODALITA' DI EVENTO
Gestioni: Agricoltura, Industria e servizi e Dipendenti conto Stato
Infortuni in complesso
Modalità di evento Maschi Femmine Totale % Femmine sul Totale
In occasione di lavoro 401.461 178.616 580.077 30,8
In itinere 36.666 40.085 76.751 52,2
In complesso 438.127 218.701 656.828 33,3
% Infortuni In itinere 8,4 18,3 11,7
di cui casi mortali
Modalità di evento Maschi Femmine Totale % Femmine sul Totale
In occasione di lavoro 607 30 637 4,7
In itinere 171 36 207 17,4
In complesso 778 66 844 7,8
% Infortuni In itinere 22,0 54,5 24,5
Fonte: archivi Banca Dati Statistica aggiornata al 31.10.2013
Nota 1: i casi mortali riportati nelle tavole si riferiscono ai decessi denunciati all'Istituto e avvenuti entro 180
giorni dalla data in cui si è verificato l'infortunio, con esclusione di quelli per i quali è stata accertata la causa
non professionale o non tutelata.
Per le tre gestioni principali (Agricoltura, Industria e servizi, Dipendenti conto Stato) sono 218.701
gli infortuni sul lavoro che nel 2012 in Italia hanno coinvolto le donne, pari esattamente a un terzo
del totale (656.828) e sono 66 i casi mortali denunciati all’Inail e avvenuti nel 2012 in ambito
professionale e di tutela assicurativa, pari al 7,8% del totale (844).
Si segnala, inoltre, come per le donne la quota degli infortuni in itinere (durante il percorso casa-
lavoro e viceversa) sia decisamente più elevata di quella degli uomini: 18,3% contro 8,4% per gli
infortuni in complesso, arrivando addirittura al 54,5% contro 22,0% per gli infortuni mortali.
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Questo probabilmente perché le donne sono principalmente occupate (per oltre il 50%) nel ramo
Servizi, e in particolare in attività come personale domestico, sanità e servizi sociali, di per sé meno
pericolose ma più soggette a spostamenti casa-lavoro.
Altre differenze possono essere colte in merito agli infortuni in itinere (76.751), che nonostante si
dividano in termini assoluti quasi equamente tra i sessi (52% per le donne), vengono ad assumere
però rilevanza particolarmente diversa se considerati in senso relativo: per le lavoratrici ogni sei
denunce, una riguarda il tragitto casa-lavoro o viceversa, mentre per gli uomini tale rapporto si dilata
ad una ogni dodici e si allontana ulteriormente per le denunce mortali (rispettivamente una su due
contro una su cinque).
TAVOLA 3 - 2012: DONNE E INFORTUNI PER CLASSE DI ETA' Gestioni: Agricoltura, Industria e servizi e Dipendenti conto Stato
Infortuni in complesso
Classe di età Maschi Femmine Totale % Femmine sul
Totale
Fino a 17 anni 4.136 2.349 6.485 36,2
da 18 a 34 anni 132.787 53.134 185.921 28,6
da 35 a 49 anni 190.340 96.448 286.788 33,6
da 50 a 64 anni 101.751 64.703 166.454 38,9
65 anni e oltre 9.113 2.067 11.180 18,5
In complesso 438.127 218.701 656.828 33,3
di cui casi mortali
Classe di età Maschi Femmine Totale % Femmine sul
Totale
Fino a 17 anni 2 - 2 -
da 18 a 34 anni 153 20 173 11,6
da 35 a 49 anni 319 24 343 7,0
da 50 a 64 anni 251 17 268 6,3
65 anni e oltre 53 5 58 8,6
In complesso 778 66 844 7,8
Fonte: archivi Banca Dati Statistica aggiornata al 31.10.2013
Nota 1: i casi mortali riportati nelle tavole si riferiscono ai decessi denunciati all'Istituto e avvenuti entro 180
giorni dalla data in cui si è verificato l'infortunio, con esclusione di quelli per i quali è stata accertata la causa
non professionale o non tutelata.
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Relativamente all’età delle infortunate, tutte le fasce hanno registrato nel 2012 un decremento
infortunistico. La fascia d’età 35-49 (96.448 casi) risulta la più colpita in valore assoluto
rappresentando il 44% di tutti gli infortuni “rosa”; all’interno di questa classe gli infortuni delle donne
costituiscono il 33,6% del totale (uomini più donne), anche se è quella da 50 a 64 anni (64.703) ad
avere la quota percentuale rosa più elevata (38,9%). Anche per gli infortuni mortali il maggior
numero di casi riguarda la classe 35-49 (24 decessi).
TAVOLA 10 - 2012: DONNE E INFORTUNI PER SETTORE DI ATTIVITA' (*)
INCIDENZA INFORTUNISTICA FEMMINILE SUL TOTALE
Gestione: Industria e Servizi
Settori di attività economica % infortuni Femmine su totale infortuni per Settore
Personale domestico 88,9
Sanità e servizi sociali 73,6
Confezione articoli abbigliamento 71,9
Istruzione privata 52,5
Amministrazione pubblica 52,3
Alloggio e ristorazione 51,8
Attività finanziarie e assicurative 51,6
… …
Fabbricazione di coke e prodotti del petrolio 6,2
Fabbricazione di prodotti in metallo 5,7
Industria del legno 5,6
Estrazione minerali da cave e miniere 5,3
Manutenzione macchine/apparecchiature 4,7
Metallurgia 2,9
Costruzioni 2,4
Fonte: archivi Banca Dati Statistica aggiornata al 31.10.2013
(*) codifica Ateco-Istat versione 2007
La graduatoria dei settori di attività economica con maggiore incidenza infortunistica femminile vede
al primo posto il personale domestico (88,9%), a seguire la sanità e i servizi sociali (73,6%) e il
confezionamento di articoli di abbigliamento (71,9%). Nei settori più rischiosi dell'industria, si
scende addirittura al 2,4% di incidenza infortunistica femminile nelle costruzioni e al 2,9% nella
metallurgia. Per gli infortuni dei dipendenti statali si registra una prevalente incidenza infortunistica
femminile (73,6%) sicuramente per la maggiore presenza delle donne nelle Amministrazione
Pubbliche (Ministeri, Università).
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TAVOLA 17 - 2012: DONNE E INFORTUNI INDENNIZZATI IN OCCASIONE DI LAVORO
- SEDE DELLA LESIONE
Sede della lesione Agricoltura Industria e servizi Dipendenti conto Stato
Totale % sul Totale
casi codificati
Mano 1.096 18.751 1.069 20.916 20,6
Colonna vertebrale 619 12.273 1.051 13.943 13,7
Caviglia 778 8.800 1.406 10.984 10,8
Ginocchio 885 7.797 1.354 10.036 9,9
Cingolo toracico 621 5.654 610 6.885 6,8
Polso 510 5.531 627 6.668 6,6
Piede 405 4.715 632 5.752 5,7
Cranio 195 3.368 521 4.084 4,0
Parete toracica 420 2.982 408 3.810 3,8
Faccia 168 2.429 496 3.093 3,0
Braccio,avambraccio 207 2.318 264 2.789 2,7
Gomito 126 1.985 283 2.394 2,4
Gamba 232 1.743 214 2.189 2,2
Occhi 206 1.371 189 1.766 1,7
Collo 33 1.300 113 1.446 1,4
Altre dita 85 1.180 131 1.396 1,4
Cingolo pelvico 111 897 157 1.165 1,1
Alluce 97 866 138 1.101 1,1
Coscia 94 768 102 964 0,9
Organi interni 12 170 27 209 0,2
Non determinato 90 2.034 257 2.381
Nel complesso 6.990 86.932 10.049 103.971 100,0
Fonte: archivi Banca Dati Statistica aggiornata al 31.10.2013
La sede della lesione maggiormente interessata dagli infortuni indennizzati e occorsi in occasione di
lavoro resta la mano, anche se per le donne presenta un’incidenza inferiore rispetto agli uomini
(20% contro 28%) dovuta al maggior peso assunto dalle altre sedi principali, quali la colonna
vertebrale (13% contro 10%), la caviglia (11% e 7%) e il ginocchio (10% e 8%). .
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TAVOLA 18 - 2012: DONNE E INFORTUNI INDENNIZZATI IN OCCASIONE DI LAVORO - NATURA DELLA LESIONE
Natura lesione Agricoltura Industria e
servizi Dipendenti conto Stato
In complesso
% sul Totale casi codificati
Contusione 2.522 30.444 4.443 37.409 36,8
Lussazione, distorsione, distrazione 1.771 26.174 2.890 30.835 30,4
Frattura 1.425 11.199 1.694 14.318 14,1
Ferita 883 11.658 529 13.070 12,9
Lesioni da altri agenti 100 2.403 124 2.627 2,6
Lesioni da sforzo 100 2.230 65 2.395 2,4
Corpi estranei 68 502 27 597 0,6
Perdita anatomica 16 167 4 187 0,2
Lesioni da agenti infettivi e parassitari 15 121 16 152 0,1
Non determinato 90 2.034 257 2.381
Nel complesso 6.990 86.932 10.049 103.971 100,0
Fonte: archivi Banca Dati Statistica aggiornata al 31.10.2013
Nell’ambito della natura delle lesioni, più rilevanti risultano, come per gli uomini, contusione e
lussazione, ma questa volta con pesi relativi maggiori per le donne (rispettivamente 36% contro
28% e 30% contro 24%).
Da segnalare, infine, che la caduta è la prima causa d’infortunio per le donne (32% sul totale dei soli
casi codificati) e la seconda per gli uomini (22%); segue la perdita di controllo di macchine e utensili
(rispettivamente 20% e 29%).
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TAVOLA 11 - 2012: LAVORATORI STRANIERI E INFORTUNI Gestioni: Agricoltura, Industria e servizi e Dipendenti conto Stato
Maschi
Paese di nascita Infortuni in complesso %
ROMANIA 12.010 15,9 MAROCCO 11.053 14,6 ALBANIA 8.316 11,0 TUNISIA 2.929 3,9 INDIA 2.671 3,5 SENEGAL 2.290 3,0 EGITTO 2.131 2,8 SVIZZERA 1.975 2,6 PAKISTAN 1.968 2,6 GERMANIA 1.864 2,5
… … …
TOTALE 75.607 100,0 di cui Infortuni mortali 112
Femmine
Paese di nascita Infortuni in complesso %
ROMANIA 5.332 18,5 MAROCCO 2.188 7,6 ALBANIA 1.936 6,7 PERU' 1.507 5,2 UCRAINA 1.252 4,3 MOLDOVA 1.141 4,0 SVIZZERA 1.137 3,9 POLONIA 1.111 3,9 GERMANIA 1.009 3,5 ECUADOR 934 3,2
… … …
TOTALE 28.786 100,0 % femmine su totale infortuni stranieri 27,6 di cui: Infortuni mortali 11 % femmine su totale casi mortali stranieri 8,9
TOTALE (M+F) 104.393
di cui: Infortuni mortali 123
Fonte: archivi Banca Dati Statistica aggiornata al 31.10.2013 Nota 1: i casi mortali riportati nelle tavole si riferiscono ai decessi denunciati all'Istituto e
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avvenuti entro 180 giorni dalla data in cui si è verificato l'infortunio, con esclusione di quelli per i quali è stata accertata la causa non professionale o non tutelata.
Nel 2012, sono stati 28.786 gli infortuni sul lavoro che hanno interessato le lavoratrici straniere (pari
al 13,1%) del totale delle donne infortunate: le più colpite sono state le romene con 5.332 casi, le
marocchine con 2.188 e le albanesi con 1.936 casi. I casi mortali sono stati 11 sui 66 complessivi
(17%). Romania, Marocco, Albania sono ancora i Paesi di nascita col maggior numero di decessi.
TAVOLA 6 – 2012: DONNE E INFORTUNI PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA
Gestioni: Agricoltura, Industria e servizi e Dipendenti conto Stato
Infortuni in complesso
Ripartizione geografica Maschi Femmine Totale % Femmine sul Totale
Nord-ovest 126.518 66.245 192.763 34,4
Nord-est 143.390 65.019 208.409 31,2
Centro 83.628 48.023 131.651 36,5
Sud 56.163 25.681 81.844 31,4
Isole 28.426 13.732 42.158 32,6
ITALIA 438.127 218.701 656.828 33,3
Nota: il totale ITALIA comprende eventuali valori indeterminati comunque residuali
di cui casi mortali
Ripartizione geografica Maschi Femmine Totale % Femmine sul Totale
Nord-ovest 208 19 227 8,4
Nord-est 186 21 207 10,1
Centro 148 13 161 8,1
Sud 172 12 184 6,5
Isole 64 1 65 1,5
ITALIA 778 66 844 7,8
Fonte: archivi Banca Dati Statistica aggiornata al 31.10.2013
Nota 1: i casi mortali riportati nelle tavole si riferiscono ai decessi denunciati all'Istituto e avvenuti entro 180
giorni dalla data in cui si è verificato l'infortunio, con esclusione di quelli per i quali è stata accertata la causa
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Dall’analisi territoriale risulta che gli infortuni femminili sono percentualmente più elevati al Nord
(60%), seguito dal Centro (22%) e dal Mezzogiorno (18%); percentuale analoga per il Nord per i
casi mortali, mentre Centro e Mezzogiorno si attestano al 20%.
Il 2012 ha segnato rispetto al 2011 un calo infortunistico femminile in tutta Italia (-5,7% da 232.024
del 2011 a 218.701 del 2012); in particolare -7,6% nel Mezzogiorno, -7,4% al Centro, -5,3% nel
Nord-est, -3,7% nel Nord-ovest. I casi mortali femminili hanno registrato un decremento di 25 casi
(da 91 del 2011 ai 66 decessi del 2012) così ripartiti: da 30 a 21 nel Nord-est, da 21 a 13 nel
Centro, da 22 a 13 nel Mezzogiorno. Nel Nord-ovest si registra, invece, l’aumento di un caso
mortale (da 18 a 19).
TAVOLA 16 - 2008-2012: DONNE E INFORTUNI Infortuni in complesso - Femmine
Gestioni 2008 2009 2010 2011 2012
Var. % 2012/2008
Agricoltura 11.828 11.274 10.528 9.595 8.641 -26,9 Industria e servizi 216.735 210.258 211.497 200.204 188.853 -12,9 Dipendenti conto Stato 22.196 22.878 23.521 22.225 21.207 -4,5 Totale Femmine 250.759 244.410 245.546 232.024 218.701 -12,8
In complesso (Femmine+Maschi) 875.325 790.213 775.996 725.661 656.828 -25,0
% Femmine / (Femmine+Maschi) 28,6 30,9 31,6 32,0 33,3
di cui casi mortali - Femmine
Gestioni 2008 2009 2010 2011 2012
Var. % 2012/2008
Agricoltura 6 4 3 7 4 -33,3 Industria e servizi 73 61 70 79 59 -19,2 Dipendenti conto Stato 7 6 5 5 3 -57,1 Totale Femmine 86 71 78 91 66 -23,3
In complesso (Femmine+Maschi) 1.120 1.050 969 904 844 -24,6
% Femmine / (Femmine+Maschi) 7,7 6,8 8,0 10,1 7,8
Fonte: archivi Banca Dati Statistica aggiornata al 31.10.2013 Nota 1: i casi mortali riportati nelle tavole si riferiscono ai decessi denunciati all'Istituto e avvenuti entro 180
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Gli infortuni in rosa sono calati dai 250.759 del 2008 ai 218.701 del 2012 (-12,8%), pur facendo
registrare nel quinquennio 2008-2012 un incremento di quasi 5 punti percentuali dell’incidenza
femminile sul totale degli infortuni (da 28,6% a 33,3%), a fronte di un aumento dell’occupazione
femminile solo dell’1,3% nello stesso periodo. Ciò per effetto di un calo infortunistico (-12,8% si
ripete) molto più contenuto rispetto a quello dei colleghi uomini (-29,9% sempre tra il 2008 e il 2012)
più concentrati delle donne in settori colpiti dalla crisi economica e occupazionale. La diminuzione
degli infortuni per entrambi i sessi è stata per lo stesso quinquennio pari al 25,0% (da 875.325 del
2008 a 656.828 casi del 2012).
I casi mortali femminili sono passati da 86 nel 2008 a 66 nel 2012 (-23,3%) con un calo di poco
inferiore rispetto a quello complessivo (-24,6%).
La riduzione degli incidenti femminili, nel quinquennio 2008-2012, è stata più rilevante in Agricoltura
(-26,9%) che nell’Industria e servizi (-12,9%) e tra i Dipendenti conto Stato (-4,5%). Sul piano
territoriale, oltre il 60% degli infortuni femminili avvenuti nel 2012 si è verificato nel Nord del Paese,
analogamente alla componente maschile.
TAVOLA 22 - 2012: DONNE E MALATTIE PROFESSIONALI PER GESTIONE
Gestioni Maschi Femmine Totale % Femmine sul Totale
Agricoltura 4.718 3.030 7.748 39,1
Industria e servizi 27.424 10.482 37.906 27,7
Dipendenti Conto Stato 174 283 457 61,9
In complesso 32.316 13.795 46.111 29,9
di cui stranieri 1.924 934 2.858 32,7
Fonte: archivi Banca Dati Statistica aggiornata al 31.10.2013
Le quasi 14mila denunce femminili di malattia professionale del 2012, pur concentrandosi, come per
gli uomini, nell’Industria e servizi (in misura del 76,0% del loro totale, contro l’84,9% dei maschi),
registrano una maggiore incidenza dell’Agricoltura (il 22,0% delle malattie femminili è agricola
contro il 14,6% per i maschi).
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TAVOLA 24 - 2012: DONNE, TIPO DI MALATTIE PROFESSIONALI A CONFRONTO Gestioni: Agricoltura, Industria e servizi e Dipendenti conto Stato
Tipo di malattia professionale Maschi Femmine Totale % Femmine sul Totale
In complesso
32.316
13.795 46.111 29,9
principalmente:
Malattie osteo-articolari e muscolo-tendinee
19.844
11.979 31.823 37,6
di cui: Affezioni dei dischi intervertebrali
8.307
3.216 11.523 27,9
Tendiniti
6.478
4.498 10.976 41,0
Sindrome del tunnel carpale
2.484
2.965 5.449 54,4
Malattie del sistema nervoso e degli organi di senso 5.144 371 5.515 6,7
di cui: Ipoacusia e sordità da rumore
4.700
157 4.857 3,2
Malattie respiratorie 2.913 329 3.242 10,1
Tumori 2.157 204 2.361 8,6
Malattie cutanee 314 244 558 43,7
Disturbi psichici 297 259 556 46,6
di cui: Disturbi dell'adattamento cronico e post-traumatico da stress cronico 124 87 211 41,2
Fonte: archivi Banca Dati Statistica aggiornata al 31.10.2013
Il confronto di genere sul tipo di malattia rivela che anche nel 2012, per entrambi i sessi, a colpire i
lavoratori sono soprattutto le malattie osteo-articolari e muscolo tendinee (in particolare affezioni dei
dischi intervertebrali, tendiniti e sindromi del tunnel carpale) ma con una differenza ben marcata tra
uomini e donne: se tali patologie rappresentano il 61% delle denunce maschili, questa percentuale
sfiora addirittura l’87% per le donne, ben 12mila delle loro 14mila denunce. In particolare, la
sindrome del tunnel carpale viene denunciata più dalle donne che dagli uomini (2.965 contro 2.484).
Per le donne risultano molto contenute (numericamente 2-300 casi per ogni tipologia) le
segnalazioni di ipoacusie, patologie respiratorie, tumori e malattie cutanee.
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TAVOLA 23 - 2012: DONNE E MALATTIE PROFESSIONALI PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA Gestioni: Agricoltura, Industria e servizi e Dipendenti conto Stato
Ripartizione geografica Maschi Femmine Totale % Femmine sul Totale
Nord-ovest
4.552
1.371
5.923 23,1
Nord-est
7.263
4.363
11.626 37,5
Centro
8.316
4.411
12.727 34,7
Sud
8.084
2.977
11.061 26,9
Isole
4.101
673
4.774 14,1
ITALIA
32.316
13.795
46.111 29,9
Fonte: archivi Banca Dati Statistica aggiornata al 31.10.2013
Nel 2012 sono state quasi 14mila le denunce di malattia professionale da parte di lavoratrici donne.
La quota femminile sul totale delle denunce è stata nel 2012 pari al 29,9%, un valore che non si
discosta significativamente dall’incidenza femminile sul fenomeno infortunistico (33,3%) e che,
come per gli infortuni, è risultato costantemente in crescita nell’ultimo quinquennio osservato (nel
2008 le denunce femminili erano il 25,9% del totale).
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TAVOLA 25 - 2008-2012: DONNE E MALATTIE PROFESSIONALI A CONFRONTO Gestioni: Agricoltura, Industria e servizi e Dipendenti conto Stato
Sesso 2008 2009 2010 2011 2012
Maschi 22.337 25.322 29.859 32.677 32.316
var. % su anno precedente -- 13,4 17,9 9,4 -1,1
var. % su 2008 -- 13,4 33,7 46,3 44,7
Femmine 7.793 9.632 12.684 14.120 13.795
var. % su anno precedente -- 23,6 31,7 11,3 -2,3
var. % su 2008 -- 23,6 62,8 81,2 77,0
Totale 30.130 34.954 42.543 46.797 46.111
var. % su anno precedente -- 16,0 21,7 10,0 -1,5
var. % su 2008 -- 16,0 41,2 55,3 53,0
% Femmine su Totale 25,9 27,6 29,8 30,2 29,9
Fonte: archivi Banca Dati Statistica aggiornata al 31.10.2013
A differenza degli infortuni che sono numericamente diminuiti anche nel 2012, confermando il trend
decrescente degli ultimi anni, le malattie professionali hanno continuato a crescere fino al 2011 e
solo nel 2012 si è registrata una battuta d’arresto (-1,5% passando da 46.797 del 2011 a 46.111 del
2012 per entrambi i sessi). Analogo andamento per le denunce femminili, aumentate del 77% nel
quinquennio 2008-2012 (da 7.793 a 13.795 casi) ma calate del 2,3% rispetto al 2011 (14.120
denunce)”.