Egregio Signor Sindaco Avv. Giovanni Gugliotti,
con questo documento chiudiamo la raccolta firme per la petizione organizzata con l’obiettivo
di chiedere la definitiva revoca dell’autorizzazione alla collocazione di una statua di gesso con
relativo piedistallo nell’area antistante la Chiesa di Santa
Maria dell’Assunta e di disporre la rimozione di quanto già
installato, ripristinando le condizioni iniziali. Prima di
riportare il testo della petizione vogliamo soffermarci su
alcuni spunti di riflessione che sono emersi nel dibattito che è
seguito alla pubblicazione della delibera di Giunta n. 115 del
29/8/2013, dibattito seguito ed approfondito su quotidiani
locali, social network, in particolare tools informativi e gruppi
di discussione, come il gruppo Facebook “Quelli che davanti
all’Assunta non vogliono state” nell’ambito del quale è stata
organizzata la petizione stessa e che oggi conta 400 membri.
La motivazione principale che ha spinto tanti cittadini a
esternare il proprio dissenso alla sua decisione, attiene a
considerazioni di carattere architettonico, storico e culturale.
La chiesa dell’Assunta è ritenuta, a ragione, un gioiello
architettonico che rientra tra le emergenze culturali più importanti del nostro territorio. La
collocazione di un manufatto di ben 11 m rappresenterebbe un’alterazione notevole del
contesto e della visuale dello storico edificio, contribuendo a nasconderlo allo sguardo di chi
entra nella piazza antistante la chiesa. La considerazione che comunque la chiesa è già
nascosta dalle troppe palme presenti nella piazza stessa, dovrebbe portare a ben altre
conclusioni e non essere una scusante per contribuire ad aggravare una sistemazione
architettonica non soddisfacente. Se ha seguito il dibattito, avrà notato che molti cittadini
hanno espresso l’opinione che la piazza andrebbe completamente risistemata con l’obiettivo
di valorizzare quanto più possibile la Chiesa e comunque molto di più a rispetto alla
situazione attuale.
Naturalmente, la chiesa dell’Assunta ha un altissimo valore di tipo religioso. Il motivo è
semplice: la Chiesa è di per sé un monumento alla Madonna. Il migliore che si possa
immaginare nel nostro paese. La domanda che molti credenti le pongono con forza è: -‐ Che
senso ha collocare davanti ad essa una statua che sarebbe, nella migliore delle ipotesi,
un’inutile ripetizione o architettonica ridondanza? E don Franco Alfarano, responsabile della
Chiesa dell'Assunta, ha esternato la sua contrarietà all’operazione confermando anche il
parere negativo dell'Amministratore Diocesano.
Le è stato fatto notare che il cantiere tuttora esistente non rispettava le norme sull’edilizia e
sulla sicurezza dei cantieri. Così come in diversi hanno espresso perplessità per un’operazione
di un privato, o di un’associazione privata ma finanziata dal Comune con 4.000 euro di soldi
pubblici. In passato e più recentemente, sull’argomento sono state presentate diverse
interrogazioni e prese di posizioni da parte di movimenti politici. E’ stato fatto notare che il
regolamento per l’installazione di monumenti prevede l’autorizzazione della Commissione di
Toponomastica che invece non è stata mai convocata.
E poi c’è stato l’intervento della Sovrintendenza delle Belle arti. Un intervento che non lascia
spazio a dubbi. La legga ancora: “E' giunta nota a questa Soprintendenza, secondo la quale
codesta Amm.ne sarebbe in procinto di collocare una statua di considerevoli dimensioni (altezza
oltre i lO m) in corrispondenza dell'area monumentale antistante la Chiesa dell' Assunta.
Tenuto conto della rilevanza sotto il profilo storico-‐architettonico ed artistico del sacro edificio,
una delle maggiori emergenze monumentali di Castellaneta, si invita la S.V. a voler fornire
chiarimenti in merito, non risultando agli atti della Scrivente alcuna richiesta di autorizzazione
in merito.
Si osserva che la collocazione di una statua dalle dimensioni indicate potrebbe determinare
alterazione rilevante del contesto monumentale, mortificando il ruolo centrale dell'antica
Chiesa, ponendosi in contrasto con i peculiari caratteri storico-‐artistici di altissima qualità di
quest'ultima. Si resta in attesa di cortese urgente riscontro.”
Non ci risulta che a questa missiva, come a tutte le sollecitazioni precedenti, istituzionali e
non, ci sia stato alcun riscontro da parte sua.
Nel già citato gruppo Facebook, il Sig. Franco Lagravinese ha posto un’interessante questione
che vogliamo porre alla sua attenzione, riportandone qui un passaggio significativo. “Chiunque
abbia osservato – scrive il Sig.
Lagravinese – la sua facciata nel
tardo pomeriggio, pochi minuti
prima del tramonto del sole, avrà
notato come la sua colorazione
assuma quella di uno scrigno dorato.
Questa suggestiva visione viene però
offuscata già venti minuti prima che
il sole tramonti dalle palme (vedere
foto) della villa antistante, divenuta
l’oasi per il benessere del popolo canino, che troverebbe intorno alla base del neo-‐monumento un
supporto supplementare per “benedire” la Madonna del popolo dei loro padroni..! La
collocazione di questo monolite quasi nell’asse sacro della chiesa della Luce, che risulterebbe
addirittura più alto della stessa chiesa (questa è di fatto ad un livello di calpestio inferiore a
quello antistante la villa di circa 2m, e di 3,90m se si considera il livello di calpestio della chiesa),
sarebbe una supplementare e sciagurata operazione di accecamento della luce sulla sua facciata
e del cammino del sole filtrato dal rosone all’interno della navata. Questo significativo cammino
sarebbe eclissato per una dozzina di giorni in due periodi dell’anno, che ho stimato nei mesi di
Aprile e Agosto...compresi il 14 e il 15, giorni della festa dell’Assunta nella sua chiesa della Luce:
la Madonna della Luce oscurata da quella del popolo... che non la vuole!”
A tutte queste sollecitazioni lei non ha risposto.
Ora le presentiamo la petizione con 717 firme di cittadini che le chiedono di:
revocare formalmente l'autorizzazione alla collocazione della statua;
rimuovere il pilastro di cemento;
ripristinare le condizioni iniziali nella piazza antistante la chiesa dell'Assunta.
Scorra pure l’elenco delle firme raccolte. Riconoscerà firme di cittadini della sua e di altra
parte politica. Troverà persone giovani e meno giovani, cattolici e non. Ci sono professionisti e
persone senza un particolare titolo di studio.
In definitiva, Sig. Sindaco, la sua decisione ha determinato un grande malcontento.
Il suo progetto non è stato accettato e ci pare che da parte sua l’unica saggia decisione
sarebbe, a questo punto, quella di ascoltarci e di attuare ciò che la petizione le chiede.
Succede che tornare sulle proprie decisioni, ammettendo l’errore, è l’unica scelta
politica accettabile e sostenibile.
Oppure ci spieghi, ci dica, come finora non ha mai fatto, quali sono le ragioni, quelle vere, che
la spingono a perseverare in quest’operazione.
Questa, Sig. Sindaco, è la petizione sottoscritta da 717 cittadini, di cui 206 sottoscrizioni della
petizione on-‐line pubblicata su www.change.org/it/petizioni/sindaco-‐e-‐giunta-‐di-‐
castellaneta-‐no-‐alla-‐statua-‐davanti-‐alla-‐chiesa-‐dell-‐assunta-‐2 .
PETIZIONE POPOLARE
Al Sindaco Alla Giunta comunale
COMUNE DI CASTELLANETA
Oggetto: “collocazione statua Madonna dei Popoli area antistante Chiesa S. Maria dell’Assunta -‐ richiesta revoca autorizzazione e ripristino stato dei luoghi”
I sottoscritti cittadini,
a conoscenza dell’autorizzazione rilasciata da codesta Amministrazione comunale alla collocazione di una statua di considerevoli dimensioni (altezza complessiva superiore ai dieci metri) nell’area antistante la Chiesa di Santa Maria dell’Assunta, opera notevolissima della fine del XIII secolo, considerato che tale collocazione determinerebbe una rilevante alterazione del contesto storico-‐architettonico e artistico del sacro edificio, che rappresenta una delle maggiori emergenze monumentali di Castellaneta (come evidenziato dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Brindisi, Lecce e Taranto nella nota inviata a codesto Comune il 2 maggio 2014),
CHIEDONO
Al Sindaco del Comune e alla Giunta comunale di Castellaneta di revocare l’autorizzazione alla collocazione della suddetta statua nell’area antistante la Chiesa di Santa Maria dell’Assunta e di disporre la rimozione di quanto già installato, ripristinando le condizioni iniziali.
E QUESTE SONO TUTTE LE FIRME CHE ABBIAMO RACCOLTO.
COMPRESA LA SUA E QUELLA DEL CONSIGLIERE AVV. WALTER ROCHIRA.
E ci dica lei quale recondito significato, possiamo dare alla sua decisione di sottoscrivere una
petizione a lei stessa indirizzata, non volendo credere che ci sia stata da parte sua la volontà di
deridere o comunque sminuire la decisione di 716 suoi concittadini.
ASPETTIAMO FIDUCIOSI
Quelli che davanti all’Assunta non vogliono statue