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REPUBBLICA ITALIANA – REGIONE SICILIANA
CIRCOLO DIDATTICO DI ACI CATENA
“EMANUELE ROSSI” Via F. Strano, 79 – 95022 Aci Catena (CT) , Tel. e Fax 095/801522
Codice Fiscale 81003950870 - Codice Meccanografico CTEE036006
PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE
SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA
Anno scolastico 2015/16
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PREMESSA
La prospettiva dell’inclusione ha come fondamento il riconoscimento e la valorizzazione delle
differenze e rivolge particolare attenzione al superamento degli ostacoli, all’apprendimento e alla
partecipazione che possono determinare l’esclusione dal percorso scolastico formativo. Queste
riflessioni portano a concludere che nella scuola, oltre ad una buona progettazione
didattico/educativa, sono da predisporre dispositivi organizzativi e procedure innovative che
sappiano rispondere ai nuovi bisogni emergenti e supportino nella normalità del “fare scuola” i
processi di integrazione e inclusione.
Il C.D. “E. Rossi” intende sviluppare il Piano Annuale per l’Inclusione nella convinzione che
l’obiettivo prioritario di ogni ordine scolastico sia di garantire il successo formativo di ciascun
alunno.
La crescita del numero dei discenti che manifestano bisogni educativi speciali con difficoltà di
apprendimento, di sviluppo di abilità e competenze, nonché di disturbi del comportamento stabili o
transitori, e per i quali è necessario trovare strategie di intervento individualizzato e personalizzato,
determina evidenti elementi di cambiamento nel contesto scolastico: tale complessità richiede
l’attivazione di una progettualità autonoma che superi il modello “alunno in difficoltà/docente di
sostegno”.
Nella scuola, l’attenzione agli studenti è favorita, non solo dalla capacità di tutti i docenti di
osservare e cogliere i segnali di disagio, dalla consapevolezza delle famiglie di trovare nella scuola
un alleato competente per affrontare un percorso positivo per i loro figli, ma anche dalla
utilizzazione di mirati strumenti diagnostici in età evolutiva. In questo senso, tale approccio
integrato consente di assumere un’ottica culturale di lettura dei bisogni nella quale i fattori
ambientali assumono una correlazione con lo stato di salute dell’individuo. In tal modo la disabilità
non riguarda il singolo che ne è colpito, bensì tutta la comunità e le istituzioni. Nel contempo
considera che ogni persona, nel corso della propria vita, può essere portatrice di bisogni e
limitazioni specifiche di “disabilità” che possono essere temporanee e che necessitano di un
modello flessibile, integrato e soggetto a revisioni. Gli studenti con B.E.S. richiedono prassi di
integrazione e di inclusione che da un lato affermino il ruolo centrale di ciascuno studente e
dall’altro valorizzino le diversità come ricchezza per l’intera comunità scolastica. Alla specificità
individuale di ogni studente, la scuola è chiamata a rispondere con interventi e competenze
didattiche e pedagogiche diversificate e, contemporaneamente, ben integrate fra loro. Affinché la
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diversità sia effettivamente ricchezza per tutta la comunità scolastica, la scuola è tenuta ad operare
scelte organizzative che coinvolgano l’intero anno scolastico, le famiglie e le risorse presenti sul
territorio.
La sfida posta dalla scuola inclusiva, però, non è semplicemente quella di “fare posto” alle
differenze, in nome di un astratto principio di tolleranza della diversità ma, piuttosto, di affermarle,
mettendole al centro dell’azione educativa.
L’obiettivo della scuola inclusiva è quello di garantire la partecipazione di tutti gli alunni nel
processo di apprendimento, assicurando una risposta qualitativa al problema degli alunni in
difficoltà, ponendo attenzione ai bisogni del soggetto, mettendo al centro del percorso formativo
l’apprendimento.
Nel nostro Circolo Didattico sono presenti alunni con difficoltà di apprendimento, svantaggio
socio-culturale e disturbi evolutivi specifici (soprattutto aggressività ed iperattività) e alunni
stranieri, prevalentemente bulgari. Nello specifico accoglie 35 alunni con certificazione di sostegno,
un alunno con certificazione DSA nella scuola primaria e 4 alunni con disabilità nella Scuola
dell’Infanzia.
FINALITA’
Favorire il benessere di tutti gli alunni e l’inclusione degli alunni in situazione di
difficoltà cognitive, comunicative, comportamentali e relazionali
Ridurre e prevenire le difficoltà di apprendimento facilitando i percorsi didattici
Migliorare il rapporto degli alunni con la scuola riducendo le possibilità di
insuccesso e abbandono scolastico
Favorire la crescita dell’autostima, lo sviluppo della motivazione, la strutturazione
degli automatismi, lo sviluppo ottimale delle potenzialità
Sviluppare la consapevolezza della diversità come “valore” da vivere e da
condividere
Favorire un clima di accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e
rimuova eventuali ostacoli alla piena inclusione
METODOLOGIA
La programmazione e la realizzazione del percorso didattico andrà indirizzata verso la
personalizzazione e/o individualizzazione dei percorsi educativi rispettando la peculiarità di
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approccio, metodo, stile e livello di apprendimento di tutti i discenti e, in particolare, degli alunni
con B. E.S. La programmazione si ispirerà a:
Individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni)
Personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati)
• Strumenti compensativi (per gli alunni con DSA)
• Misure dispensative ( “ “ )
Si cercherà di migliorare la fiducia di base mediante la tecnica del sostegno psicologico e
dell’incoraggiamento. Si procederà con strategie diversificate, con interventi individualizzati, con
stimolazioni da parte dell’insegnante, con somministrazione del rinforzo e occasioni per raccontare,
descrivere, ricostruire fatti ed eventi. Si costruiranno percorsi didattici finalizzati ad offrire
opportunità di osservazione, riflessione, rappresentazione della realtà. In ogni situazione si cercherà
di agganciare il più possibile il lavoro dell’alunno a quello del gruppo classe ed accanto al
necessario intervento individualizzato, saranno privilegiate comunque le attività a piccoli gruppi e/o
laboratoriali, senza mai perdere di vista le finalità dell’inclusione. Si cercherà di promuovere le
relazioni tra gli alunni stimolando la collaboratività e la sperimentazione di forme di aiuto
reciproco. La valutazione del Piano Annuale dell’Inclusione avverrà in itinere con cadenza
bimestrale, monitorando punti di forza e criticità, andando a implementare le parti più deboli. Il filo
conduttore che guiderà l’azione della scuola sarà quello del diritto all’apprendimento di tutti gli
alunni. L’esercizio di tale diritto comporta da parte dei docenti un particolare impegno in relazione
agli stili educativi, al ripensamento della trasmissione-elaborazione dei saperi, ai metodi di lavoro,
alle strategie di organizzazione delle attività in aula; il tutto si traduce nel passaggio, dalla scuola
dell’insegnare alla scuola dell’apprendere che tiene insieme l’importanza dell’oggetto culturale e le
ragioni del soggetto. La valutazione, momento fondamentale dell’azione educativa, avrà una finalità
formativa e non classificatoria, sarà volta infatti al miglioramento del processo di insegnamento-
apprendimento. La valutazione come momento di riflessione pedagogica avrà come oggetto i
risultati degli apprendimenti degli alunni rilevati attraverso verifiche periodiche.
AZIONI INCLUSIVE
Il P.A.I. prevede inoltre la progettazione e la realizzazione di una serie di azioni a livello di
Circolo e di territorio.
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A livello di Circolo :
- incontri in continuità con la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Secondaria di primo grado con
particolare attenzione alla realizzazione di attività idonee agli alunni in situazione di handicap;
- incontri collegiali tra insegnanti di sostegno per elaborazione/confronto/verifica/ dei percorsi
educativo-didattici.
A livello di territorio:
- rapporti con le diverse istituzioni locali (ASP, Comune, Enti Locali) sia per la realizzazione di
eventuali “progetti integrati” sia per la stesura del PDF e del PEI, sia per particolari situazioni
problematiche che eventualmente si potranno creare;
- rapporti con i Centri Territoriali di Supporto all’Inclusione.
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Scuola : C.D. “E. ROSSI” di ACICATENA (CT) A.s. 2015/2016
Piano Annuale per l’Inclusione Scuola dell’Infanzia
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti: n°
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 4
minorati vista \
minorati udito 1
Psicofisici 3
2. disturbi evolutivi specifici
DSA
ADHD/DOP
Borderline cognitivo
Altro
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
Socio-economico
Linguistico-culturale
Disagio comportamentale/relazionale
Altro
Totali
% su popolazione scolastica
N° PEI redatti dai GLHO 4
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 1
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria
B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
si
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
si
AEC Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
no
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
no
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo
no
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
no
Funzioni strumentali / coordinamento si
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) si
Psicopedagogisti e affini esterni/interni no
Docenti tutor/mentor si
Altro:
Altro:
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C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLI si
Rapporti con famiglie si
Tutoraggio alunni si
Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva
si
Altro:
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI si
Rapporti con famiglie si
Tutoraggio alunni si
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva si
Altro:
Altri docenti
Partecipazione a GLI si
Rapporti con famiglie si
Tutoraggio alunni si
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva si
Altro:
D. Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili si
Progetti di inclusione / laboratori integrati si
Altro:
E. Coinvolgimento famiglie
Informazione /formazione su genitorialità e
psicopedagogia dell’età evolutiva no
Coinvolgimento in progetti di inclusione si
Coinvolgimento in attività di promozione
della comunità educante si
Altro:
F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati sulla disabilità si
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati su disagio e simili si
Procedure condivise di intervento sulla disabilità
si
Procedure condivise di intervento su
disagio e simili si
Progetti territoriali integrati no
Progetti integrati a livello di singola scuola si
Rapporti con CTS / CTI no
Altro:
G. Rapporti con privato sociale e volontariato
Progetti territoriali integrati si
Progetti integrati a livello di singola scuola si
Progetti a livello di reti di scuole no
H. Formazione docenti
Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe
si
Didattica speciale e progetti educativo-
didattici a prevalente tematica inclusiva si
Didattica interculturale / italiano L2 si
Psicologia e psicopatologia dell’età
evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) si
Progetti di formazione su specifiche
disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive,
sensoriali…)
si
Altro:
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Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo x
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento
degli insegnanti x
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; x
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola x
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;
x
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare
alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; x
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi; x
Valorizzazione delle risorse esistenti x
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione
x
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo
inserimento lavorativo.
x
Altro:
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
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Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
GLI: Rilevazioni BES presenti nella scuola; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di
inclusività della scuola; elaborazione di una proposta di PAI (Piano Annuale per l’Inclusività)
riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di
giugno) con supporto/apporto delle Figure Strumentali.
Confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle
classi; formulazione proposte di lavoro per GLI; Raccolta Piani di Lavoro (PEI e PDP) relative ai
BES.
Consigli di interlasse: Individuazione casi in cui sia necessaria e opportuna l’adozione di una
personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative;
rilevazione alunni BES di natura socio-Economica e/o linguistico/culturale; definizione di
interventi didattico-educativi; individuazione strategie e metodologie utili per la realizzazione della
partecipazione degli studenti con BES al contesto di apprendimento; definizione dei bisogni dello
studente; progettazione e condivisione progetti personalizzati; individuazione e proposizione di
risorse umane strumentali e ambientali per favorire i processi inclusivi; stesura e applicazione
Piano di Lavoro (PEI e PDP); collaborazione scuola/famiglia/territorio; condivisione con
insegnante di sostegno (se presente).
Docenti di sostegno: partecipazione alla programmazione educativo/didattica; supporto al consiglio
di interclasse docenti nell’assunzione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche e
didattiche inclusive; interventi sul piccolo gruppo con metodologie particolari in base alla
conoscenza degli studenti; rilevazione casi BES; coordinamento, stesura e applicazione Piano di
Lavoro (PEI e PDP).
Assistente alla comunicazione: Collaborazione alla programmazione e all’organizzazione delle
attività scolastiche in relazione alla realizzazione del progetto educativo con particolare attenzione
alle strategie didattiche inerenti alla tipologia di disabilità sensoriale; collaborazione alla continuità
nei percorsi didattici.
Collegio Docenti: Su proposta del GLI delibera del PAI (mese di Giugno); esplicitazione nel POF
di un concreto impegno programmatico per l’inclusione.
Funzioni Strumentali “Inclusione”: collaborazione attiva alla stesura della bozza del PAI.
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
Si prevede l’attuazione di interventi di formazione su:
• metodologie didattiche e pedagogia inclusiva
• strumenti compensativi e dispensativi per l'inclusione
• nuove tecnologie per l'inclusione
• le norme a favore dell'inclusione
• strumenti di osservazione per l'individuazione dei bisogni
• gruppo dei pari e apprendimento cooperativo come strategia compensativa per i BES
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; La valutazione del Piano Annuale dell’Inclusione avverrà in itinere monitorando punti di forza e
criticità, andando ad implementare le parti più deboli.
Il GLI rileva i BES presenti nella scuola, monitorando e valutando il livello di inclusività della
scuola; elabora la proposta di PAI riferito a tutti gli alunni con BES al termine di ogni anno
scolastico. Il filo conduttore che guiderà l’azione della scuola sarà quello del diritto
all’apprendimento di tutti gli alunni.
L’esercizio di tale diritto comporta da parte dei docenti un particolare impegno in relazione agli
stili educativi, al ripensamento della trasmissione-elaborazione dei saperi, ai metodi di lavoro, alle
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strategie di organizzazione delle attività in aula; il tutto si traduce nel passaggio, dalla scuola
dell’insegnare alla scuola dell’apprendere che tiene insieme l’importanza dell’oggetto culturale e le
ragioni del soggetto.
Per quanto riguarda la modalità di verifica e di valutazione degli apprendimenti i docenti tengono
conto dei risultati raggiunti in relazione al punto di partenza e verificano quanto gli obiettivi siano
riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti.
Relativamente ai percorsi personalizzati i Consigli di Interclasse dei docenti concordano le
modalità di raccordo con le discipline in termini di contenuti e competenze, individuano modalità
di verifica dei risultati raggiunti che prevedano anche prove assimilabili, se possibile, a quelle del
percorso comune. Stabiliscono livelli essenziali di competenza che consentano di valutare la
contiguità con il percorso comune e la possibilità del passaggio alla classe successiva.
Per non disattendere gli obiettivi dell’apprendimento e della condivisione e dell’inclusione, è
indispensabile che la programmazione delle attività sia realizzata da tutti i docenti curricolari, i
quali, insieme all’insegnante per le attività di sostegno definiscono gli obiettivi di apprendimento
sia per gli alunni con disabilità, sia per gli alunni BES in correlazione con quelli previsti per
l’intera classe.
La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di strategie e metodologie
favorenti, quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring,
l’apprendimento per scoperta, la suddivisione del tempo in tempi, l’utilizzo di mediatori didattici,
di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Diverse figure professionali collaborano all’interno dell’istituto: contitolarità dei docenti di
sostegno con gli insegnanti di classe, assistenti igienico/sanitari, assistenti alla comunicazione. Gli
insegnanti di sostegno promuovono attività individualizzate, attività con gruppi eterogenei di
alunni, attività laboratoriali con gruppi. Gli assistenti alla comunicazione favoriscono interventi
educativi in favore dell’alunno con disabilità sensoriale, interventi che favoriscono l’autonomia, in
classe o in altre sedi dell’istituto unitamente al docente in servizio in contemporanea e al docente di
sostegno.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai
diversi servizi esistenti
Doposcuola per alunni disagiati, doposcuola DSA
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che
riguardano l’organizzazione delle attività educative
La famiglia è corresponsabile del percorso da attuare all’interno dell’istituto; perciò viene
coinvolta attivamente nelle pratiche inerenti all’inclusività. La modalità di contatto e di
presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai fini di una collaborazione condivisa.
Le comunicazioni sono e saranno puntuali, in modo particolare riguardo alla lettura condivisa delle
difficoltà e alla progettazione educativo/didattica del Consiglio di Interclasse dei docenti per
favorire il successo formativo dello studente. In accordo con le famiglie vengono individuate
modalità e strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire lo
sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel rispetto degli obiettivi formativi previsti nei piani di
studio.
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Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;
In base alle situazioni di disagio e sulle effettive capacità degli studenti con bisogni
educativi speciali, viene elaborato un PDP (PEI nel caso di alunni con disabilità).
Nel PDP vengono individuati gli obiettivi specifici d’apprendimento, le strategie e le attività
educativo/didattiche, le iniziative formative integrate tra istituzioni scolastiche e realtà
socio/assistenziali o educative territoriali, le modalità di verifica e valutazione. Per ogni soggetto si
dovrà provvedere a costruire un percorso finalizzato a: rispondere ai bisogni individuali;
monitorare la crescita della persona ed il successo delle azioni; monitorare l'intero percorso;
favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità/identità. Nella scuola
dell’infanzia, in quanto primo segmento del sistema educativo di istruzione e formazione, prevede
la costruzione di un curricolo finalizzato a favorire negli alunni lo sviluppo dell’identità, la
maturazione dell’autonomia e l’acquisizione delle competenze. Ciò vale per tutti gli alunni, anche
per gli alunni in condizione di disabilità o di svantaggio socio-economico e/o linguistico. A tal fine
la scuola costruisce un curricolo che comprenda percorsi individualizzati e personalizzati per gli
tutti gli alunni, nel pieno rispetto delle loro peculiarità. A tal fine si definiscono modalità di lettura
del bisogni educativi, delle peculiarità degli alunni (stile di apprendimento, codice linguistico,
modelli culturali di riferimento, modalità di gestione delle relazioni etc), di rilevazione delle
competenze e delle abilità in possesso degli alunni in entrata. Inoltre di prevedono itinerari
finalizzati sul raggiungimento di obiettivi minimi comuni al resto della sezione,
(individualizzazione) attraverso itinerari specifici e percorsi che prevedano obiettivi e percorsi
diversificati. Le metodologie dovranno avere carattere inclusivo: apprendimento cooperativo,
attività di tutoring etc, nonchè l’utilizzo di attività di ricerca, esplorazione, gioco. Inoltre sin dalla
scuola dell’infanzia si proporranno attività di scoperta della realtà attraverso l’osservazione, il
gioco e la valorizzazione dei diversi stili di apprendimento attraverso l’uso di diversi linguaggi
espressivi. Ci si avvarrà di un uso creativo e cooperativo delle nuove tecnologie volto a favorire lo
sviluppo di abilità sociali e di competenze attraverso l’uso di facili software didattici. Valorizzazione delle risorse esistenti
Ogni intervento sarà posto in essere partendo dalle risorse e dalle competenze presenti
nella scuola anche se, visto il numero e le diverse problematicità di cui i soggetti sono
portatori nonché le proposte didattico formative per l'inclusione, si ritiene necessaria la
presenza di risorse aggiuntive costituite anche da docenti in esubero, utilizzati come risorse
interna per sostenere gli alunni in particolari difficoltà
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di
inclusione
Si confermerà e rafforzerà un rapporto già esistente con le associazioni del territorio in progetti di
inclusioni sociale.
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la
continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
Notevole importanza viene data all'accoglienza: così per i futuri alunni vengono realizzati progetti
di continuità, in modo che, in accordo con le famiglie e gli insegnanti, essi possano vivere con
minore ansia il passaggio fra i diversi ordini di scuola. Valutate quindi le disabilità e i bisogni
educativi speciali presenti, la Commissione Formazione Classi provvederà al loro inserimento nella
classe più adatta.
Il PAI che si intende proporre trova il suo sfondo integratore nel concetto di "continuità".
Tale concetto si traduce nel sostenere l'alunno nella crescita personale e formativa. Fondamentale
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risulta essere l'Orientamento inteso come processo funzionale a dotare le persone di competenze
che le rendano capaci di fare scelte consapevoli dotandole di un senso di autoefficacia
(empowerment) con conseguente percezione della propria "capacità". L'obiettivo prioritario
che sostiene l'intera progettazione è permettere alle persone di "sviluppare un proprio progetto di
vita futura".
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Scuola : C.D. “E. ROSSI” di ACICATENA (CT) A.s. 2015/2016
Piano Annuale per l’Inclusione Scuola Primaria
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
I. Rilevazione dei BES presenti: n°
4. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 34
minorati vista \
minorati udito 1
Psicofisici 33
5. disturbi evolutivi specifici
DSA 1
ADHD/DOP \
Borderline cognitivo \
Altro \
6. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
Socio-economico 15
Linguistico-culturale 38
Disagio comportamentale/relazionale 14
Altro
Totali
% su popolazione scolastica
N° PEI redatti dai GLHO 34
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 1
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria
J. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
si
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
si
AEC Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
no
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
no
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo
no
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
no
Funzioni strumentali / coordinamento si
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) si
Psicopedagogisti e affini esterni/interni no
Docenti tutor/mentor si
Altro:
Altro:
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A. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLI si
Rapporti con famiglie si
Tutoraggio alunni si
Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva
si
Altro:
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI si
Rapporti con famiglie si
Tutoraggio alunni si
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva si
Altro:
Altri docenti
Partecipazione a GLI si
Rapporti con famiglie si
Tutoraggio alunni si
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva si
Altro:
B. Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili si
Progetti di inclusione / laboratori integrati si
Altro:
C. Coinvolgimento famiglie
Informazione /formazione su genitorialità e
psicopedagogia dell’età evolutiva no
Coinvolgimento in progetti di inclusione si
Coinvolgimento in attività di promozione
della comunità educante si
Altro:
D. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati sulla disabilità si
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati su disagio e simili si
Procedure condivise di intervento sulla disabilità
si
Procedure condivise di intervento su
disagio e simili si
Progetti territoriali integrati no
Progetti integrati a livello di singola scuola si
Rapporti con CTS / CTI no
Altro:
E. Rapporti con privato sociale e volontariato
Progetti territoriali integrati si
Progetti integrati a livello di singola scuola si
Progetti a livello di reti di scuole no
F. Formazione docenti
Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe
si
Didattica speciale e progetti educativo-
didattici a prevalente tematica inclusiva si
Didattica interculturale / italiano L2 si
Psicologia e psicopatologia dell’età
evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) si
Progetti di formazione su specifiche
disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive,
sensoriali…)
si
Altro:
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Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo x
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento
degli insegnanti x
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; x
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola x
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;
x
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare
alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; x
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi; x
Valorizzazione delle risorse esistenti x
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione
x
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo
inserimento lavorativo.
x
Altro:
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data __24/11/2015_______ Deliberato dal Collegio dei Docenti in data _15/12/2015______
Allegati: Proposta di assegnazione organico di sostegno e altre risorse specifiche (AEC, Assistenti
Comunicazione, ecc.)
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