Allegato “A”
Piano di razionalizzazione
delle
società partecipate
(articolo 1 commi 611 e seguenti della Legge 190/2014)
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SETTORE II
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PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETÀ PARTECIPATE 1
I – Introduzione generale
1. Premessa Dopo il “Piano Cottarelli”, il documento dell’agosto 2014 con il quale l’allora Commissario Straordinario alla spending review auspicava la drastica riduzione delle società partecipate da circa 8.000 a circa 1.000, la Legge di stabilità per il 2015 (Legge 190/2014) ha imposto agli enti locali l’avvio un “processo di razionalizzazione” che possa produrre risultati già entro fine 2015. Il comma 611 della Legge 190/2014 dispone che, allo scopo di assicurare il “coordinamento della finanza pubblica, il contenimento della spesa, il buon andamento dell'azione amministrativa e la tutela della concorrenza e del mercato”, gli enti locali devono avviare un “processo di razionalizzazione” delle società e delle partecipazioni, dirette e indirette, che permetta di conseguirne una riduzione entro il 31 dicembre 2015. Lo stesso comma 611 indica i criteri generali cui si deve ispirare il “processo di
razionalizzazione”:
a) eliminare le società e le partecipazioni non indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali, anche mediante liquidazioni o cessioni;
b) sopprimere le società che risultino composte da soli amministratori o da un numero
di amministratori superiore a quello dei dipendenti;
c) eliminare le partecipazioni in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali, anche mediante operazioni di fusione o di internalizzazione delle funzioni;
d) aggregare società di servizi pubblici locali di rilevanza economica;
e) contenere i costi di funzionamento, anche mediante la riorganizzazione degli organi
amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, ovvero riducendo le relative remunerazioni.
2. Piano Operativo e rendicontazione Il comma 612 della Legge 190/2014 prevede che i Sindaci e gli altri Organi di vertice delle
amministrazioni, “in relazione ai rispettivi ambiti di competenza”, definiscano e approvino,
entro il 31 marzo 2015, un Piano Operativo di razionalizzazione delle società e delle
partecipazioni.
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Il Piano definisce modalità, tempi di attuazione, l'esposizione in dettaglio dei risparmi da conseguire; allo stesso è allegata una specifica Relazione Tecnica. A tale riguardo, come evidenziato dalla stampa specializzata, poiché il Piano Operativo per sua natura deve necessariamente essere caratterizzato da un elevato livello quali-quantitativo di analisi tecnica delle partecipazioni possedute, al fine di garantire coerenza tra analisi tecnica e decisioni da assumere, il presente Piano Operativo è da ritenersi assorbente della Relazione Tecnica. Il Piano è trasmesso alla competente Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti e pubblicato nel sito internet dell'amministrazione. La pubblicazione è obbligatoria agli effetti del “Decreto Trasparenza” (d.lgs. 33/2013). Pertanto nel caso sia omessa, è attivabile da chiunque l’istituto dell’accesso civico. I sindaci e gli altri organi di vertice delle amministrazioni, “in relazione ai rispettivi ambiti di competenza”, entro il 31 marzo 2016, hanno l’onere di predisporre una relazione sui risultati conseguiti. Anche tale relazione “a consuntivo” deve essere trasmessa alla competente Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti e, quindi, pubblicata nel sito internet dell'amministrazione interessata. La pubblicazione della relazione è obbligatoria agli effetti del “decreto trasparenza” (d.lgs. 33/2013). Come sopra precisato, la Legge di Stabilità 2015 individua nel Sindaco e negli altri Organi di vertice dell’amministrazione, “in relazione ai rispettivi ambiti di competenza”, i soggetti preposti ad approvare il Piano Operativo e la relazione a consuntivo. E’ di tutta evidenza che l’organo deputato ad approvare tali documenti per gli Enti Locali è il Consiglio Comunale. Lo si evince dalla lettera e) del secondo comma dell’articolo 42 del TUEL che conferisce al Consiglio competenza esclusiva in materia di “partecipazione dell’ente locale a società di capitali”. Per osservare “alla lettera” il comma 612, che attribuisce un ruolo decisivo alla figura del Sindaco nel processo decisionale, il presente Piano è stato redatto dal II Settore Bilancio-Finanza-Programmazione (Servizio Società Partecipate e Controllo di Gestione) e sottoscritto dal Sindaco; conseguentemente, la proposta di deliberazione consiliare di approvazione del Piano Operativo è formulata “su proposta” proprio del Sindaco.
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3. Attuazione
Atteso che le disposizioni normative dettano precisi criteri e parametri alla luce dei quali
predisporre il Piano, il Sindaco ha dato mandato al II Settore Bilancio-Finanza-
Programmazione di predisporre il presente documento formulando un’analisi tecnica da
cui discende una conseguente proposta operativa, strettamente aderente all’analisi tecnica.
Approvato il Piano Operativo, questo dovrà essere attuato attraverso ulteriori
deliberazioni del Consiglio, ovvero direttamente mediante atti monocratici, come indicato
dal presente Piano, in riferimento a ciascuna società partecipata.
Il comma 613 della Legge di stabilità precisa che, nel caso le società siano state costituite (o
le partecipazioni acquisite) “per espressa previsione normativa”, le deliberazioni di
scioglimento e di liquidazione e gli atti di dismissione sono disciplinati unicamente dalle
disposizioni del codice civile e “non richiedono né l'abrogazione né la modifica della previsione
normativa originaria”. Il comma 614 della Legge 190/2014 estende l’applicazione, ai Piani Operativi in esame, dei commi 563-568-ter della Legge 147/2013 in materia di mobilità del personale, gestione delle eccedenze e di regime fiscale agevolato delle operazioni di scioglimento e alienazione. Riassumiamo i contenuti principali di tale disciplina: - (co. 563) le società controllate direttamente o indirettamente dalle PA o da loro enti
strumentali (escluse quelle che emettono strumenti finanziari quotati nei mercati
regolamentati e le società dalle stesse controllate) possono realizzare processi di
mobilità del personale sulla base di accordi tra società senza il consenso del lavoratore.
La norma richiede la preventiva informazione delle rappresentanze sindacali e delle
organizzazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo. In ogni caso la mobilità
non può mai avvenire dalle società alle pubbliche amministrazioni.
- (co. 565) nel caso di eccedenze di personale, nonché qualora l'incidenza delle spese di
personale sia pari o superiore al 50% delle spese correnti, le società inviano
un'informativa preventiva alle rappresentanze sindacali ed alle organizzazioni
sindacali firmatarie del contratto collettivo. Tale informativa reca il numero, la
collocazione aziendale e i profili professionali del personale in eccedenza. Tali
informazioni sono comunicate anche al Dipartimento della funzione pubblica.
- (co. 566) entro dieci giorni, l’ente controllante procede alla riallocazione totale o
parziale del personale in eccedenza nell'ambito della stessa società mediante il ricorso
a forme flessibili di gestione del tempo di lavoro, ovvero presso altre società
controllate dal medesimo ente o dai suoi enti strumentali.
- (co. 567) per la gestione delle eccedenze di personale, gli enti controllanti e le società
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possono concludere accordi collettivi con le organizzazioni sindacali per realizzare
trasferimenti in mobilità dei dipendenti in esubero presso altre società, dello stesso
tipo, anche al di fuori del territorio della regione ove hanno sede le società interessate
da eccedenze di personale.
- (co. 568-bis) le amministrazioni locali e le società controllate direttamente o
indirettamente beneficiano di vantaggi fiscali se procedono allo scioglimento o alla
vendita della società (o dell’azienda speciale) controllata direttamente o
indirettamente. Nel caso di scioglimento, se è deliberato entro il 6 maggio 2016 (24
mesi dall’entrata in vigore della Legge 68/2014 di conversione del DL 16/2014) atti e
operazioni in favore di pubbliche amministrazioni in conseguenza dello scioglimento sono esenti da imposte. L’esenzione si estende a imposte sui redditi e IRAP. Non si
estende all'IVA, eventualmente dovuta. Le imposte di registro, ipotecarie e catastali si
applicano in misura fissa. Se lo scioglimento riguarda una società controllata indirettamente:
- le plusvalenze realizzate in capo alla controllante non concorrono alla formazione
del reddito e del valore della produzione netta; - le minusvalenze sono deducibili nell'esercizio in cui sono realizzate e nei quattro
successivi. Nel caso della cessione del capitale sociale, se l'alienazione delle partecipazioni avviene ad
evidenza pubblica deliberata entro il 6 maggio 2015 (12 mesi dall’entrata in vigore della
Legge 68/2014 di conversione del DL 16/2014), ai fini delle imposte sui redditi e dell’IRAP,
le plusvalenze non concorrono alla formazione del reddito e del valore della produzione
netta e le minusvalenze sono deducibili nell'esercizio in cui sono realizzate e nei quattro
successivi. L’evidenza pubblica, a doppio oggetto, riguarda sia la cessione delle partecipazioni che la contestuale assegnazione del servizio per cinque anni. In caso di società mista, al socio privato detentore di una quota di almeno il 30% deve essere riconosciuto il diritto di prelazione.
4. Finalità istituzionali La Legge 190/2014 conferma espressamente i vincoli posti dai commi 27-29 dell’articolo 3
della Legge 244/2007, che recano il divieto generale di “costituire società aventi per oggetto
attività di produzione di beni e di servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle
proprie finalità istituzionali, né assumere o mantenere direttamente partecipazioni, anche di
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minoranza, in tali società”. E’ sempre ammessa la costituzione di società che producano servizi di interesse generale, che forniscano servizi di committenza o di centrali di committenza a livello regionale a supporto di enti senza scopo di lucro e di amministrazioni aggiudicatrici. L’acquisizione di nuove partecipazioni e, una tantum, il mantenimento di quelle in essere, devono sempre essere autorizzate dall’organo consiliare con deliberazione motivata da trasmettere alla Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti.
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II– Le partecipazioni dell’Ente
1. Le partecipazioni societarie Il Comune di Altamura partecipa al capitale delle seguenti società:
1. GAL Terre di Murgia Scarl, con una quota del 24,18% (dal 24/5/2014);
2. Murgia Sviluppo Scarl, con una quota del 16,66% (dal 2014);
3. Società Farmacie Comunali di Altamura Srl (FARALTA srl), con una quota del 51%;
4. Da.Re. scarl, con una quota dello 0,5%;
5. Banca Popolare di Puglia e Basilicata, con una quota dello 0,061%.
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1.1. SOCIETÀ GAL TERRE DI MURGIA S.C.AR.L.
Il GAL TERRE DI MURGIA S.C.aR.L. è un gruppo di azione locale composto da soggetti
pubblici (35,86%) e privati (64,14%) costituito con lo scopo di favorire lo sviluppo locale
delle aree rurali, gestendo i contributi finanziari erogati dall'Unione Europea mediante il
Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e di Garanzia e i fondi del programma
d'iniziativa comunitaria LEADER+. La Società è stata costituita l’11 marzo 1998; la sua compagine sociale è variata negli anni fino a giungere all’attuale configurazione, che prevede una prevalenza del privato sul pubblico; la quota di partecipazione dell’Ente ammonta, a partire dal 24/05/2014, al 24,18%.
La Società GAL TERRE DI MURGIA S.C.aR.L, come si evince dallo Statuto aggiornato in data 29-5-2014, allegato all’atto notarile di riduzione del capitale sociale, art. 4 – Oggetto: “……è costituita in via prioritaria, ma non esclusiva, per realizzare sul territorio, in funzione di gruppo di azione locale (GAL), previsti dalla normativa comunitaria, le politiche previste dall’Asse IV - attuazione dell’approccio Leader nel programma di sviluppo rurale della Regione Puglia 2007-2013 e nelle altre iniziative collegabili e riconducibili agli obiettivi comunitari di coesione economica, sociale e territoriale e ad altri programmi comunitari di coesione economica, sociale e territoriale e ad altri programmi comunitari settoriali previsti nella programmazione 2007-2013. La società inoltre potrà indirizzare le proprie iniziative al sostegno e alla promozione dello sviluppo socio economico e territoriale, svolgendo attività di coordinamento e di gestione tecnico-amministrativo di piani e progetti integrati in coerenza con gli indirizzi ed i vincoli di programmazione stabiliti a livello comunitario, nazionale, regionale, provinciale e locale. La società potrà assumere da parte di enti pubblici e/o da enti privati la gestione e/o il coordinamento di determinati servizi pubblici rivolti alla collettività.”1 In particolare, “attraverso l’Asse IV del PSR PUGLIA 2007-2013 viene attuato l’approccio Leader, come enunciato in precedenza, che pone i GAL di fronte ad una complessa prova di reinterpretazione del proprio ruolo, visto la loro identificazione in Agenzie di Sviluppo Locale che devono favorire ed innescare processi di sviluppo rurale in grado di rendere dinamico tutto il tessuto produttivo ed economico delle aree rurali di loro competenza. Con le misure previste per l’Asse IV il GAL “ Terre di Murgia” va ad attivare ed attuare le Azioni e le Misure di tutto l’Asse III, si occupa di cooperazione interterritoriale e transnazionale, nonché di
1 Estratto dallo Statuto della Società aggiornato in occasione della redazione del Verbale dell’Assemblea dei
soci, sotto forma di atto pubblico, per l’operazione straordinaria di Riduzione del Capitale sociale.
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attività di animazione e formazione delle risorse umane. I GAL, e quindi anche il GAL “Terre di Murgia”, si sono posti come anello di congiunzione tra l’iniziativa pubblica e quella privata per affrontare tematiche di sviluppo e promozione del territorio in ambito rurale, attraverso una programmazione integrata che abbracci anche gli altri comparti economici”2.
Di seguito l’analisi dei dati più significativi della società e la verifica dei parametri ex co.
611. Numero degli amministratori: 7
Numero di direttori: 1
Numero di dipendenti: 9 (dei quali quattro a tempo indeterminato e cinque co.co.pro.)
Risultato d’esercizio
2011 2012 2013
0,00 EURO 0,00 EURO 0,00 EURO
Fatturato
2011 2012 2013
387.402,00 EURO 510.040,00 EURO 1.140.440,00 EURO
Spese del Personale
2011 2012 2013
106.471,00 EURO 162.111,00 EURO 217.135,00 EURO
2 Estratto dal Sito della Società, Sezione Gal – Contesto Normativo.
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Bilanci d’esercizio in sintesi di GAL TERRE DI MURGIA S.C.aR.L.:
STATO PATRIMONIALE
ATTIVO 31/12/2011 31/12/2012 31/12/2013
A) CREDITI VERSO SOCI PER
VERSAMENTI ANCORA
DOVUTI 3.850 3.850 3.600
B) IMMOBILIZZAZIONI 129.714,00 81.243 132.888
C) ATTIVO CIRCOLANTE 281.028 330.933 587.651
D) RATEI E RISCONTI 6.111 25.084 21.061
TOTALE ATTIVO 420.703 441.110 745.200
PASSIVO 31/12/2011 31/12/2012 31/12/2013
A) PATRIMONIO NETTO 366.772 327.038 376.981
B) FONDI PER RISCHI ED
ONERI 0,00 0,00 0,00
C) TRATTAMENTO DI FINE
RAPPORTO 12.137 16.950 21.349
D) DEBITI 41.794 97.122 346.870
E) RATEI E RISCONTI 0,00 0,00 0,00
TOTALE PASSIVO 420.703 441.110 745.200
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CONTO ECONOMICO
31/12/2011 31/12/2012 31/12/2013
A) VALORE DELLA
PRODUZIONE 387.402 510.040 1.140.440
B) COSTI DI PRODUZIONE 381.195 506.656 1.141.266
DIFFERENZA 6.207 3.384 -826
C) PROVENTI E ONERI
FINANZIARI -13 -999 725
D) RETTIFICHE VALORE
ATTIVITÀ FINANZIARIE 0,00 0,00 0,00
E) PROVENTI ED ONERI
STRAORDINARI 1 1 101
RISULTATO PRIMA DELLE
IMPOSTE 6.195 2.386 0
IMPOSTE 6.195 2.386 0
RISULTATO D’ESERCIZIO 0 0 0
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CHECK- LIST
POSSESSO REQUISITI
CO. 611
S N NOTE
a) Indispensabile al perseguimento delle finalità istituzionali
X La società, in base all’attuale assetto di governance definito dalla Regione Puglia, risulta strumento indispensabile al fine di attrarre ed impiegare sul territorio specifici finanziamenti comunitari e, pertanto, ai fini del perseguimento delle finalità di cui all’art. 3 co. 2 del TUEL “Il comune è l'ente locale che
rappresenta la propria comunità, ne cura gli
interessi e ne promuove lo sviluppo.”
b) numero dei dipendenti è superiore al numero degli amministratori
X La società ha un numero di dipendenti superiore al numero degli amministratori
c) svolge attività non analoga ad altre società/enti pubblici strumentali
X L’Ente non possiede partecipazioni in altre società che svolgono attività analoghe e similari
d) non si può aggregare con società di servizi pubblici di rilevanza economica
X L’Ente non possiede partecipazioni in altre società che svolgono attività analoghe e similari, per cui non possono attuarsi operazioni di aggregazione
e) sono stati contenuti i costi di funzionamento, anche mediante riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo, ovvero riducendo le relative remunerazioni
X La società non ha provveduto a contenere i costi relativi ai compensi degli amministratori atteso che, sulla base delle ultime informazioni disponibili, non ha provveduto ad adeguare i compensi degli amministratori alle disposizioni di cui all’art. 6, co. 2 D.L. 31 maggio 2010, n. 78 (rif.: Collegio dei Revisori dei Conti del Comune di Altamura, Verbale n. 57 del 09/09/2014). Conseguentemente, l’Ente ha rigettato le richieste del GAL in ordine a trasferimenti in c/gestione per tutti gli esercizi nei quali si è configurata tale violazione.
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Sulla base delle evidenze dalla “CHECK- LIST POSSESSO REQUISITI CO. 611” è intenzione dell’Amministrazione mantenere la propria quota di partecipazione nel GAL TERRE DI MURGIA S.C.aR.L. alla luce: a) del possesso di 4 dei 5 requisiti di cui al comma 611; b) del ruolo essenziale che la stessa svolge nel modello di governance in ordine alla
gestione dei fondi del PSR. Tale scelta potrà essere oggetto di revisione: a) qualora il GAL continui a disattendere le disposizioni di cui all’art. 6, co. 2 D.L. 31
maggio 2010, n. 78, come peraltro sollecitato con nota del Sindaco e del Dirigente del II Settore n. 45247 del 17/09/2014; fermo restando che l’Ente ha rigettato le richieste del GAL in ordine a trasferimenti in c/gestione per tutti gli esercizi nei quali si è configurata tale violazione e, pertanto, non si fa carico di tali maggiori oneri;
b) sulla base della nuova programmazione dei fondi comunitari 2014-2020, alla luce del ruolo che la Regione Puglia riterrà di assegnare ai GAL.
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1.2. SOCIETÀ MURGIA SVILUPPO S.C.AR.L. La Società è partecipata esclusivamente da soci pubblici; il nostro Ente detiene una quota di
partecipazione attualmente pari al 16,66%. La Società ha per oggetto sociale la gestione dello Sportello Unico delle Attività Produttive ed anche l’attuazione del Patto territoriale Sistema Murgiano, del Protocollo Aggiuntivo del Patto Territoriale Sistema Murgiano e del Patto Territoriale Agricolo. In origine è stata costituita nella forma di Società per Azioni, in data 11 marzo 1998; poi ha subito una serie di variazioni relative a forma societaria, compagine sociale e capitale di dotazione, fino alla trasformazione in società consortile a responsabilità limitata ed all’affidamento della gestione del SUAP con la sottoscrizione della convenzione SUAP Sistema Murgiano del 12/12/2013 e del contratto di servizio.
La Società MURGIA SVILUPPO S.C.aR.L. è qualificabile quale società strumentale in house, che opera in maniera pressoché esclusiva erogando servizi agli Enti partecipanti.
Di seguito l’analisi dei dati più significativi della società e la verifica dei parametri ex co. 611.
Numero degli amministratori: 3 Numero di direttori / dirigenti: nessuno
Numero di dipendenti: 7
Risultato d’esercizio
2011 2012 2013
+ 2.612,00 EURO 0,00 EURO 0,00 EURO
Fatturato
2011 2012 2013
273.434,00 EURO 421.013,00 EURO 371.522,00 EURO
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Spese del Personale
2011 2012 2013
115.989,00 EURO 211.898,00 EURO 199.945,00 EURO
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Bilanci d’esercizio in sintesi di MURGIA SVILUPPO S.C.aR.L.:
STATO PATRIMONIALE
ATTIVO 31/12/2011 31/12/2012 31/12/2013 A) CREDITI VERSO SOCI PER
VERSAMENTI ANCORA
DOVUTI 0,00 0,00 0,00
B) IMMOBILIZZAZIONI 249.593 208.575 152.207
C) ATTIVO CIRCOLANTE 322.334 386.951 408.035
D) RATEI E RISCONTI 284 8.465 2.728
TOTALE ATTIVO 572.211 603.991 563.270
PASSIVO 31/12/2011 31/12/2012 31/12/2013
A) PATRIMONIO NETTO 15.371 16.351 16.349
B) FONDI PER RISCHI ED
ONERI 6.000 6.000 0,00
C) TRATTAMENTO DI
FINE RAPPORTO 76.037 88.078 99.285
D) DEBITI 473.752 493.562 446.819
E) RATEI E RISCONTI 1.051 0 817
TOTALE PASSIVO 572.211 603.991 563.270
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CONTO ECONOMICO
31/12/2011 31/12/2012 31/12/2013
A) VALORE DELLA
PRODUZIONE 273.434 421.013 371.522
B) COSTI DI PRODUZIONE 284.784 402.188 349.216
DIFFERENZA -11.350 18.825 22.306
C) PROVENTI E ONERI
FINANZIARI -7.352 -13.480 -18.670
D) RETTIFICHE VALORE
ATTIVITÀ FINANZIARIE 0,00 0,00 0,00
E) PROVENTI ED ONERI
STRAORDINARI 23.694 613 -83
RISULTATO PRIMA DELLE
IMPOSTE 4.992 5.958 3.553
IMPOSTE 2.380 5.958 3.553
RISULTATO D’ESERCIZIO 2.612 0 0
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MURGIA SVILUPPO S.C.aR.L.:
CHECK- LIST POSSESSO
REQUISITI CO. 611
S N NOTE
a) Indispensabile al perseguimento delle finalità istituzionali
X La società eroga un servizio pubblico indispensabile per il funzionamento del SUAP
b) numero dei dipendenti è superiore al numero degli amministratori
X La società ha un numero di dipendenti superiore al numero degli amministratori
c) svolge attività non analoga ad altre società/enti pubblici strumentali
X L’Ente non possiede partecipazioni in altre società che svolgono attività analoghe e similari, per cui non possono attuarsi né operazioni di fusione, né di internalizzazione
d) non si può aggregare con società di servizi pubblici di rilevanza economica
X Non è qualificabile quale “società di
servizi pubblici locali di rilevanza
economica”, essendo viceversa qualificabile come società strumentale
e) sono stati contenuti i costi di funzionamento, anche mediante riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo, ovvero riducendo le relative remunerazioni
X Sulla base delle ultime informazioni disponibili (Relazione sulla gestione, pag.7, allegata al Bilancio 2013 approvato il 01.07.2014) ai componenti del CDA non viene corrisposto alcun compenso.
Sulla base delle evidenze dalla “CHECK- LIST POSSESSO REQUISITI CO. 611”, è intenzione dell’Amministrazione mantenere la propria quota di partecipazione in MURGIA SVILUPPO S.C.aR.L. stante:
a. il possesso di tutti i requisiti di cui al comma 611; b. il ruolo essenziale che la stessa svolge nell’ambito del modello di governance
relativo alla gestione associata del SUAP.
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1.3. SOCIETÀ FARMACIE COMUNALI DI ALTAMURA SRL (IN SIGLA “FARALTA
S.R.L.”)
La società “Farmacie Comunali di Altamura Società a responsabilità limitata” (in sigla
“FARALTA S.r.l.”) è di proprietà del Comune di Altamura per una quota pari al 51%. Con Deliberazione di Giunta Regionale n. 1254 del 31/08/2006 la Regione Puglia ha assegnato in prelazione al Comune di Altamura la sede farmaceutica n.16, da gestire attraverso la costituzione di una società a capitale misto pubblico-privato. La Società è stata costituita in data 27 dicembre 2007, presso lo studio del Notaio Dott. Stigliano, repertorio n . 56493, tra il Comune di Altamura ed il dottor Crocetta Riccardo, scelto a seguito di aggiudicazione definitiva di una gara espletata con procedura aperta, con sede legale in Piazza Municipio n.1 e sede operativa in via Londra n. 30, con capitale sociale, deliberato ed interamente versato, pari a 100.000,00 euro, suddiviso tra il socio “Comune di Altamura” per un importo di euro 51.000 ed il socio privato “Crocetta Riccardo” per un importo di euro 49.000,00. L’oggetto della Società è “l'esercizio di farmacie e di armadi farmaceutici; l'esercizio di
erboristerie ….;” (art. 2 dell’atto costitutivo). Il Comune, quindi, ha affidato la gestione del servizio pubblico di farmacia alla società “mista” Faralta Srl con contratto di servizio del 9/05/2008 (repertorio n. 4367). La gestione è stata affidata fino al 31 dicembre 2036. Il servizio di farmacia, volto ad assicurare il diritto di rango costituzionale “alla salute”, è certamente servizio pubblico essenziale a rilevanza economica (Corte dei Conti Lombardia 12 dicembre 2011 parere n. 657/2011/PAR). Ma non può dirsi certo che sia un servizio “indispensabile al perseguimento delle finalità istituzionali” di un Comune; infatti a norma dell’art. 117 comma 3 della Costituzione (come modificata dalla Legge 1/2012), la “tutela della salute” è materia di legislazione concorrente; nelle materie di legislazione concorrente spetta alle regioni la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei principi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato. L’art. 13 del TUEL attribuisce ai comuni tutte “le funzioni amministrative” che riguardano la popolazione ed il territorio comunale.
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La “tutela della salute” e, nello specifico, il “servizio di pubblico di farmacia”, pur riguardanti la popolazione non sono di certo funzioni di tipo “amministrativo” come previsto dall’art. 13; ne consegue che il servizio pubblico di farmacia, pur essendo utilmente esercitato da molti enti territoriali, non può certo dirsi che sia necessario per realizzare le finalità istituzionali dei Comuni che lo svolgono.
Tra l’altro, avendo la società conseguito delle perdite di esercizio negli anni 2008, 2009, 2010,
2011, 2012, 2013 è senz’altro qualificabile come partecipata in cd “perdita sistemica”; la stessa
è peraltro caratterizzata, da anni, da una forte crisi di liquidità e richiede un’ingente
ricapitalizzazione, per poter porre in essere ogni azione di ordinaria amministrazione e di
rilancio imprenditoriale, a fronte della quale vi sono peraltro forti dubbi in ordine alla
possibilità che tale ipotetica ricapitalizzazione possa determinare stabilmente una condizione
di riequilibrio economico.
A fronte di tale grave situazione economica, il Comune di Altamura è impossibilitato a
conferire, a qualsiasi titolo, risorse alla società FARALTA S.r.l. in virtù del divieto stabilito
dal D.L. 78/2010, articolo 6, comma 19 (convertito con modificazioni dalla Legge 122/2010);
conseguentemente:
o con Delibera di Consiglio Comunale n. 42 del 29/11/2012 si stabiliva di procedere
all’alienazione in toto della quota del Comune di Altamura pari al 51% in FARALTA
S.r.l., mediante asta pubblica con offerte segrete in aumento da confrontarsi con il
prezzo base d’asta, ai sensi dell’articolo 73, lettera c) del R.D. 23 maggio 1924 n. 827.
Alla scadenza del termine della presentazione delle offerte non risultava pervenuta
alcuna e, pertanto, il giorno fissato per l’apertura dei plichi, l’Autorità di Gara
dichiarava la stessa deserta;
o un ulteriore tentativo di dismettere la quasi totalità della propria quota di
partecipazione nella società Faralta nonché, al termine del contratto di servizio, la
titolarità della licenza commerciale, si è avuto con la presentazione della Proposta di
Deliberazione di Consiglio Comunale n. 13 del 3-3-2014 la quale, però, non è stata a
tutt’oggi posta in votazione da parte del Consiglio Comunale.
Di seguito l’analisi dei dati più significativi della società e la verifica dei parametri ex co. 611. Numero degli amministratori: 3
Numero di direttori / dirigenti: 1 (il socio privato operativo)
Numero di dipendenti: 1 (a tempo parziale)
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Risultato d’esercizio
2011 2012 2013
-35.430,00 EURO -41.028,00 EURO -37.035,00 EURO
Fatturato
2011 2012 2013
491.771,00 EURO 424.420,00 EURO 372.672,00 EURO
Spese del Personale
2011 2012 2013
98.327,00 EURO 93.563,00 EURO 90.111,00 EURO
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Bilanci d’esercizio in sintesi della Società Farmacie Comunali di Altamura FARALTA Srl:
STATO PATRIMONIALE
ATTIVO 31/12/2011 31/12/2012 31/12/2013 A) CREDITI VERSO SOCI PER
VERSAMENTI ANCORA
DOVUTI 0,00 0,00 0,00
B) IMMOBILIZZAZIONI 45.087 37.151 35.142
C) ATTIVO CIRCOLANTE 164.691 234.904 210.840
D) RATEI E RISCONTI 4.905 3.764 2.710
TOTALE ATTIVO 214.683 275.819 248.692
PASSIVO 31/12/2011 31/12/2012 31/12/2013
A) PATRIMONIO NETTO 63.179 22.151 118
B) FONDI PER RISCHI ED
ONERI 0 0 0
C) TRATTAMENTO DI
FINE RAPPORTO 13.835 18.039 21.885
D) DEBITI 137.318 204.979 205.040
E) RATEI E RISCONTI 351 30.650 21.649
TOTALE PASSIVO 214.683 275.819 248.692
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CONTO ECONOMICO
31/12/2011 31/12/2012 31/12/2013
A) VALORE DELLA
PRODUZIONE 491.771 424.420 372.672
B) COSTI DI PRODUZIONE 526.044 461.549 424.656
DIFFERENZA -34.273 -37.129 -51.984
C) PROVENTI E ONERI
FINANZIARI -488 -3.803 -4.208
D) RETTIFICHE VALORE
ATTIVITÀ FINANZIARIE 0 0 0
E) PROVENTI ED ONERI
STRAORDINARI 109 43 18.049
RISULTATO PRIMA DELLE
IMPOSTE -34.652 -40.889 -38.143
IMPOSTE -778 -139 1.108
RISULTATO D’ESERCIZIO -35.430 -41.028 -37.035
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CHECK- LIST
POSSESSO REQUISITI
CO. 611
S N NOTE
a) Indispensabile al perseguimento delle finalità istituzionali
X La società non eroga servizi pubblici essenziali rivolti alla collettività
b) numero dei dipendenti è superiore al numero degli amministratori
X La società ha un numero di dipendenti inferiore al numero degli amministratori
c) svolge attività non analoga ad altre società/enti pubblici strumentali
X La società non è qualificabile come “strumentale”.
d) non si può aggregare con società di servizi pubblici di rilevanza economica
X L’Ente non possiede partecipazioni in altre società che svolgono attività analoghe e similari, per cui non possono attuarsi operazioni di aggregazione
e) sono stati contenuti i costi di funzionamento, anche mediante riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo, ovvero riducendo le relative remunerazioni
X La società ha provveduto a contenere i costi relativi ai compensi degli amministratori ed ad eliminare l’organo di controllo interno
Sulla base delle evidenze dalla “CHECK- LIST POSSESSO REQUISITI CO. 611” e tenuto conto che l’Amministrazione ha già provveduto a depositare specifica proposta di Deliberazione (Proposta di Consiglio Comunale n. 13 del 3-3-2014) per dismettere la partecipazione, si provvederà ad esperire un ulteriore tentativo di dismissione della propria partecipazione nella società, secondo le modalità di cui alla proposta di Consiglio Comunale n. 13 del 3-3-2014, eventualmente emendata o rettificata, stante il notevole lasso di tempo già trascorso dalla data di formulazione della stessa.
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1.4. SOCIETÀ D.A.RE. S.C. A R.L. (DISTRETTO AGROALIMENTARE REGIONALE) La Società Da.Re. S.c. a r.l. è partecipata dall’Ente per lo 0,50%. Il Comune ha aderito alla società con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 25 del 28/05/2007. Da.Re. S.c. a r.l è una società multipartecipata alla quale partecipano le Università Pugliesi
(Università degli Studi di Foggia, Università degli Studi del Salento, Università degli Studi
di Bari, Politecnico di Bari) oltre che una serie di Enti pubblici e privati di Ricerca (CNR,
CRA, IZS), Associazioni di Rappresentanza (Coldiretti Puglia) ed Enti locali. DARE S.c.ar.l. “si propone e svolge, senza scopo alcuno di lucro, le attività di seguito specificate
per realizzare un Distretto tecnologico e produttivo nel settore agroalimentare ed agroindustriale nella Regione Puglia, svolgendo:
• promozione delle relazioni tra ricerca e impresa, con particolare riguardo alle applicazioni produttive ed al trasferimento di tecnologie nel settore agroalimentare ed agroindustriale;
• attività di diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, rivolta in particolare ad aumentare la capacità di innovazione dei suoi soci;
• formazione avanzata; • creazione di realtà imprenditoriali nuove nel settore agroalimentare ed agroindustriale che siano
ad alta intensità di conoscenza e che assumano come asset prioritario il sistema scientifico, tecnologico e produttivo del territorio della Puglia; • internazionalizzazione delle imprese e penetrazione in nuovi mercati dei suoi soci. In particolare il Distretto si occupa di collaborazioni alla predisposizione di progetti presentati nel
settore agroalimentare della Regione Puglia”.3 Di seguito l’analisi dei dati più significativi della società e la verifica dei parametri ex co.
611.
Numero degli amministratori: 21 Numero di direttori / dirigenti:
Numero di dipendenti: 13 4
3 Estratto dello Statuto della società.
4 Dati estratti da Visura Camerale
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Risultato d’esercizio
2011 2012 2013
-335.397,00 EURO -308.186,00 EURO -216.898,00 EURO
Fatturato
2011 2012 2013
444.982,00 EURO 613.704,00 EURO 402.379,00 EURO
Spese del Personale
2011 2012 2013
175.048,00 EURO 373.175,00 EURO 118.586,00 EURO
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Bilanci d’esercizio in sintesi di Da.Re. S.c. a r.l.:
STATO PATRIMONIALE
ATTIVO 31/12/2011 31/12/2012 31/12/2013
A) CREDITI VERSO SOCI PER
VERSAMENTI ANCORA
DOVUTI 0 0 0
B) IMMOBILIZZAZIONI 991.028 806.711 586.108
C) ATTIVO CIRCOLANTE 1.049.416 990.989 15.945.955
D) RATEI E RISCONTI 182.157 297.774 2.837.615
TOTALE ATTIVO 2.222.601 2.095.474 19.369.678
PASSIVO 31/12/2011 31/12/2012 31/12/2013
A) PATRIMONIO NETTO 1.313.213 1.005.023 788.128
B) FONDI PER RISCHI ED
ONERI 0 0 0
C) TRATTAMENTO DI
FINE RAPPORTO 43.907 68.568 96.108
D) DEBITI 826.503 974.583 18.466.362
E) RATEI E RISCONTI 38.978 47.300 19.080
TOTALE PASSIVO 2.222.601 2.095.474 19.369.678
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CONTO ECONOMICO
31/12/2011 31/12/2012 31/12/2013
A) VALORE DELLA
PRODUZIONE 444.982 613.704 402.379
B) COSTI DI PRODUZIONE 445.826 651.270 323.531
DIFFERENZA -844 -37.566 78.848
C) PROVENTI E ONERI
FINANZIARI -23.832 -61.933 -51.879
D) RETTIFICHE VALORE
ATTIVITÀ FINANZIARIE -301.785 -192.651 -213.230
E) PROVENTI ED ONERI
STRAORDINARI 426 3.630 -292
RISULTATO PRIMA DELLE
IMPOSTE -326.035 -288.520 -186.553
IMPOSTE -9.362 -19.666 -30.345
RISULTATO D’ESERCIZIO -335.397 -308.186 -216.898
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CHECK- LIST
POSSESSO REQUISITI
CO. 611
S N NOTE
a) Indispensabile al perseguimento delle finalità istituzionali
X La società non eroga servizi pubblici essenziali rivolti alla collettività
b) numero dei dipendenti è superiore al numero degli amministratori
X La società ha un numero di dipendenti inferiore al numero degli amministratori
c) svolge attività non analoga ad altre società/enti pubblici strumentali
X La società non è qualificabile come “strumentale”.
d) non si può aggregare con società di servizi pubblici di rilevanza economica
X L’Ente non possiede partecipazioni in altre società che svolgono attività analoghe e similari, per cui non possono attuarsi operazioni di aggregazione
e) sono stati contenuti i costi di funzionamento, anche mediante riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo, ovvero riducendo le relative remunerazioni
X Il Consiglio di Amministrazione è composto da n. 19 membri*. Il Collegio Sindacale è composto da n. 5 membri, che hanno percepito un compenso complessivo pari ad € 14.000,00, oltre contributi previdenziali ed IVA (fonte: Bilancio 2013)
* Non è stato possibile quantificare l’ammontare dei compensi che gli Amministratori hanno percepito nell’anno, fermo restando che il numero degli stessi risulta obiettivamente molto elevato. Sulla base delle evidenze dalla “CHECK- LIST POSSESSO REQUISITI CO. 611” e tenuto conto che:
- dalla partecipazione alla compagine societaria, in questi anni, non sono emersi benefici per l’Ente;
- la partecipazione alla compagine societaria da parte dell’Ente risulta ininfluente rispetto alle attività poste in essere dalla società in termini di servizi, promozione e sviluppo per il territorio amministrato;
- la società presenta ingenti e sistematiche perdite che, stante la natura consortile della società, a seguito della completa erosione del Patrimonio Netto potrebbero comportare l’obbligo di ripiano, pro-quota, a carico dell’Ente;
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l’Amministrazione ritiene che sia nell’interesse dell’Ente dismettere la partecipazione, attraverso l’istituto del recesso, previsto dall’art. 7 dello Statuto. Lo Statuto della società prevede, tra le cause della perdita della qualità di socio, l’istituto del recesso: ”Art. 7 (Perdita della qualità di socio. Recesso. Esclusione. Decadenza) La qualità di socio si perde per recesso, esclusione, decadenza. Il recesso di un socio può avvenire non prima dei cinque anni dall’approvazione del presente Statuto, oltre che nei casi previsti dalla Legge, anche a seguito di cessazione dell’attività di impresa o per collocazione in liquidazione e conseguente estinzione della persona giuridica e soppressione dell’Ente. La dichiarazione di recesso va indirizzata al Consiglio di Amministrazione con lettera raccomandata con ricevuta di ritorno ed ha effetto a partire dal momento della ricezione della stessa da parte del Consiglio di Amministrazione. L’esclusione viene deliberata dal Consiglio di Amministrazione nei confronti del socio: a) che non esegue il pagamento della quota o dei contributi nei termini prescritti ed a seguito di decorrenza inutile della diffida del Consiglio di Amministrazione ad adempiere entro trenta giorni; b) che ha smesso di appartenere ad una delle categorie di cui all’art. 2 comma 1 del presente Statuto; c) che non ottemperi alle disposizioni dello Statuto, dei regolamenti interni e di tutte le deliberazioni legalmente adottate dagli organi sociali competenti; d) che non ottemperi alle obbligazioni assunte per suo conto da DARE S.c.r.l.; e) che compia atti giudicati dal Consiglio di Amministrazione gravemente pregiudizievoli per gli interessi di DARE S.c.r.l.; f) che sia stato dichiarato fallito, sottoposto a concordato preventivo, amministrazione controllata, liquidazione coatta amministrativa ed a qualsiasi altra procedura concorsuale. E’ fatta salva ogni altra azione che il Consiglio di Amministrazione voglia esercitare nei confronti del socio inadempiente. In caso di cessione d’azienda per atto tra vivi, il Consiglio di Amministrazione, se sussiste una giusta causa, può deliberare l’esclusione del socio cessionario, entro un mese dalla ricezione della comunicazione dell’avvenuto trasferimento. In quest’ultimo caso ed in quello sub lettera b) del comma 4 del presente articolo, entro tre mesi dalla delibera di esclusione, la quota del socio escluso dovrà essere liquidata allo stesso in misura proporzionale al valore del patrimonio sociale quale risulta dall’ultimo bilancio di esercizio approvato. Nel caso sub a) del comma 4, se il socio non esegue il pagamento della quota o dei contributi nei termini prescritti, il Consiglio di Amministrazione può diffidare il socio moroso ad eseguirlo nel termine di trenta giorni. Decorso inutilmente questo termine, il Consiglio di Amministrazione può deliberare l'esclusione del Socio, trattenendo le somme riscosse, salvo il risarcimento del maggior danno. La decadenza si verifica automaticamente allorché il socio alieni tutte le quote di capitale sociale che ha sottoscritto, secondo le modalità descritte nell’art. 9 (Capitale sociale). Il Consiglio di Amministrazione può offrire in prelazione ai soci le quote del socio cessato, escluso o
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decaduto ovvero convocare l’Assemblea straordinaria dei soci per la corrispondente riduzione del capitale sociale.”5 A fronte di una partecipazione pari allo 0,50% del totale delle quote sociali, con valore nominale pari ad € 2.500,00, la liquidazione della partecipazione è stimabile, in maniera puramente indicativa e sulla base dei dati di Bilancio 2013, pari ad € 3.940,64 (Patrimonio Netto: € 788.128,00 * 0,5%).
5 Estratto dallo Statuto della società
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1.5. SOCIETÀ COOPERATIVA PER AZIONI BANCA POPOLARE DI PUGLIA E BASILICATA
S.C.P.A.
La “Banca Popolare di Puglia e Basilicata nasce nel 1995 ed è il risultato della fusione della Banca
Popolare della Murgia e della Banca Popolare di Taranto, due aziende radicate nel territorio pugliese .
La BPPB è cresciuta, ha rinnovato il ruolo di importante soggetto economico a sostegno della crescita
e dello sviluppo del territorio, di fronte a nuove ed impegnative sfide”.6
La BPPB ha come oggetto sociale lo svolgimento di servizi finanziari per l'impresa, le
negoziazioni e vendite di strumenti finanziari per conto proprio e di terzi, l'intermediazione
al dettaglio, servizi bancari a carattere commerciale, le gestioni fiduciarie e patrimoniali.
Il Comune di Altamura è proprietario di 2.400 azioni della Banca Popolare di Puglia e
Basilicata, pari allo 0,0061% del capitale sociale, il cui valore nominale, pari ad €2.58 per
azione, è pari ad € 6.192,00.
Si tratta, pertanto, di una partecipazione “simbolica” da parte dell’Ente.
Di seguito l’analisi dei dati più significativi della società e la verifica dei parametri ex co. 611. Numero degli amministratori: 11
Numero di direttori / dirigenti: 18
Numero di dipendenti: 1161
Risultato d’esercizio
2011 2012 2013
7.196.218 EURO -125.509.266 EURO -9.988.752 EURO
6 Estratto dal sito web della società – La banca – La storia
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Fatturato (Interessi attivi + Commissioni attive)
2011 2012 2013
207.938.000 EURO 214.758.000 EURO 197.921.000 EURO
Spese del Personale
2011 2012 2013
80.451.956 EURO 76.079.605 EURO 95.089.626 EURO
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Bilanci d’esercizio in sintesi della Banca Popolare di Puglia e Basilicata
STATO PATRIMONIALE
VOCI DELL’ATTIVO 2011 2012 2013
10. CASSA E DISPONIBILITÀ
LIQUIDE 43.373.385 60.169.991 50.338.521
20. 20. ATTIVITÀ FINANZIARIE
DETENUTE PER LA
NEGOZIAZIONE
122.216.772 42.695.304 14.611.343
40. ATTIVITÀ FINANZIARIE
DISPONIBILI PER LA
VENDITA
131.943.258 740.016.482 934.691.802
60. CREDITI VERSO BANCHE 135.982.101 130.147.628 117.552.070
70. CREDITI VERSO CLIENTELA 3.773.481.377 3.443.496.909 3.117.224.346
80. DERIVATI DI COPERTURA 43.974 18.652
90. ADEGUAMENTO DI VALORE
DELLE ATTIVITÀ
FINANZIARIE OGGETTO DI
COPERTURA GENERICA (+/-)
42.451.643 37.030.185 32.207.607
110. ATTIVITÀ MATERIALI 41.755.027 40.594.664 39.094.160
120. ATTIVITÀ IMMATERIALI 86.652.659 20.512.423 20.497.580
DI CUI:
- AVVIAMENTO 78.368.511 20.466.736 20.466.736
130. ATTIVITÀ FISCALI 22.257.683 78.691.384 73.847.129
A) CORRENTI 8.442.107 13.020.260 17.204.528
B) ANTICIPATE 13.815.576 65.671.124 56.642.601
-DI CUI LEGGE 214/2011 8.250.001 57.486.956 50.298.417
140. ATTIVITÀ NON CORRENTI E
GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA 5.842 5.842 5.842
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DI DISMISSIONE
150. ALTRE ATTIVITÀ 85.151.970 78.204.305 70.620.231
TOTALE DELL’ATTIVO 4.485.315.691 4.671.583.769 4.470.690.631
VOCI DEL PASSIVO E
PATRIMONIO NETTO
2011 2012 2013
10. DEBITI VERSO BANCHE 401.218.784 420.172.960 539.602.563
20. DEBITI VERSO CLIENTELA 2.615.957.136
2.809.014.879 2.763.362.638
30. TITOLI IN CIRCOLAZIONE 936.608.313 1.008.092.147 752.194.414
40. PASSIVITÀ FINANZIARIE DI
NEGOZIAZIONE 1.155.062 872.056 451.571
60. DERIVATI DI COPERTURA 2.970.335 3.853.266 3.300.820
80. PASSIVITÀ FISCALI 23.253.866 24.030.598 12.558.981
A) CORRENTI 8.771.550 13.063.335 11.561.851
B) DIFFERITE 14.482.316 10.967.263 997.130
100. ALTRE PASSIVITÀ 105.816.879 104.596.749 112.636.081
110. TRATTAMENTO DI FINE
RAPPORTO DEL PERSONALE 19.516.950 21.163.269 17.362.913
120. FONDI PER RISCHI E ONERI 2.739.070 15.643.214 13.555.203
B) ALTRI FONDI 2.739.070 15.643.214 13.555.203
130. RISERVE DA VALUTAZIONE 9.656.612 24.075.926 25.488.319
150. STRUMENTI DI CAPITALE 683.150 683.150
160. RISERVE 134.576.125 139.716.239 123.174.884
170. SOVRAPPREZZI DI
EMISSIONE 122.618.707 122.865.941 15.814.341
180. CAPITALE 101.348.484 101.438.797 101.686.853
190. AZIONI PROPRIE (-) (57.551) (510.198)
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35
200. UTILE (PERDITA)
D'ESERCIZIO (+/-) 7.196.218 (124.577.871) (9.988.752)
TOTALE DEL PASSIVO E
PATRIMONIO NETTO 4.485.315.691 4.671.583.769 4.470.690.631
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Bilanci d’esercizio in sintesi della Banca Popolare di Puglia e Basilicata
CONTO ECONOMICO
VOCI CONTO ECONOMICO 2011 2012 2013
10. INTERESSI ATTIVI E
PROVENTI ASSIMILATI 152.817.364 160.104.889 142.832.832
20. INTERESSI PASSIVI E
ONERI ASSIMILATI (64.945.495) (64.945.495) (59.803.055)
30. MARGINE D'INTERESSE 104.236.938 95.159.394 83.029.777
40. COMMISSIONI ATTIVE 55.120.569 54.653.246 55.087.882
50. COMMISSIONI PASSIVE (4.290.307) (4.996.484) (5.575.971)
60. COMMISSIONI NETTE 50.830.262 49.656.762 49.511.911
70. DIVIDENDI E PROVENTI
SIMILI 68.613 120.570 76.035
80. RISULTATO NETTO
DELL'ATTIVITÀ DI
NEGOZIAZIONE
431.451 5.035.654 862.308
90. RISULTATO NETTO
DELL'ATTIVITÀ DI
COPERTURA
(12.954) 486 15.615
100. UTILE (PERDITE) DA
CESSIONE O RIACQUISTO
DI:
170.425 9.670.937 28.782.150
A) CREDITI (795.761) (944.687) 67.460
B) ATTIVITÀ FINANZIARIE
DISPONIBILI PER LA
VENDITA
437.536 8.336.097 27.776.899
D) PASSIVITÀ
FINANZIARIE 528.650 2.279.527 937.791
120. MARGINE 155.724.735 159.643.803 162.277.796
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VOCI CONTO ECONOMICO 2011 2012 2013
D'INTERMEDIAZIONE
130. RETTIFICHE/ RIPRESE DI
VALORE NETTE PER
DETERIORAMENTO DI:
(18.221.031) (144.237.145) (45.486.152)
A) CREDITI 17.087.437) (143.176.862) (44.027.949)
B) ATTIVITÀ FINANZIARIE
DISPONIBILI PER LA
VENDITA
(1.161.657) (7.351) (1.146.383)
D) ALTRE OPERAZIONI
FINANZIARIE 28.063 (1.052.932) (311.820)
140. RISULTATO NETTO DELLA
GESTIONE FINANZIARIA 137.503.704 15.406.658 116.791.644
150. SPESE AMMINISTRATIVE: (130.029.874) (125.516.935) (142.414.509)
A) SPESE PER IL
PERSONALE (80.451.956) (76.079.605) (95.089.626)
B) ALTRE SPESE
AMMINISTRATIVE (49.577.918) (49.437.330) (47.324.883)
160. ACCANTONAMENTI NETTI
AI FONDI PER RISCHI ED
ONERI
(780.584) (13.392.644) (2.433.258)
170. RETTIFICHE/RIPRESE DI
VALORE NETTE SU
ATTIVITÀ MATERIALI
(2.515.720) (1.914.738) (1.764.056)
180. RETTIFICHE/RIPRESE DI
VALORE NETTE SU
ATTIVITÀ IMMATERIALI
(579.111) (8.260.847) (14.842)
190. ALTRI ONERI/PROVENTI DI
GESTIONE 14.366.593 16.839.404 19.164.735
200. COSTI OPERATIVI (119.538.696) (132.245.760) (127.461.930)
230 RETTIFICHE DI VALORE (57.901.775)
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DELL'AVVIAMENTO
240. UTILI (PERDITE) DA
CESSIONE DI
INVESTIMENTI
1.137 (4.515) 5.430
250. UTILE (PERDITE)
DELL'OPERATIVITÀ
CORRENTE AL LORDO
DELLE IMPOSTE
17.966.145 (174.745.392) (10.664.856)
260. IMPOSTE SUL REDDITO
DELL'ESERCIZIO
DELL'OPERATIVITÀ
CORRENTE
(10.769.927) 50.167.521 676.104
270. UTILE (PERDITA)
DELL'OPERATIVITÀ
CORRENTE AL NETTO
DELLE IMPOSTE
7.196.218 (124.577.871) (9.988.752)
290. UTILE (PERDITA)
D'ESERCIZIO 7.196.218 (124.577.871) (9.988.752)
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CHECK- LIST
POSSESSO REQUISITI
CO. 611
S N NOTE
a) Indispensabile al perseguimento delle finalità istituzionali
X La società non eroga servizi pubblici essenziali rivolti alla collettività
b) numero dei dipendenti è superiore al numero degli amministratori
X La società ha un numero di dipendenti superiore al numero degli amministratori
c) svolge attività non analoga ad altre società/enti pubblici strumentali
La società svolge attività del tutto estranea alla fattispecie in questione
d) non si può aggregare con società di servizi pubblici di rilevanza economica
La società svolge attività del tutto estranea alla fattispecie in questione
e) sono stati contenuti i costi di funzionamento, anche mediante riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo, ovvero riducendo le relative remunerazioni
La natura della società e la irrilevanza della partecipazione non rendono possibile alcun ruolo nelle scelte decisionali da parte dell’Ente.
Sulla base delle evidenze dalla “CHECK- LIST POSSESSO REQUISITI CO. 611” e tenuto conto che:
- la partecipazione alla compagine societaria da parte dell’Ente, in questi anni, è stata pressoché priva di alcun rilievo o beneficio per l’Ente;
- la partecipazione alla compagine societaria da parte dell’Ente risulta ininfluente rispetto alle attività poste in essere dalla società in termini di servizi, promozione e sviluppo per il territorio amministrato;
l’Amministrazione ritiene che sia nell’interesse dell’Ente dismettere la partecipazione, attraverso la vendita delle azioni possedute. Stante il valore molto esiguo della partecipazione e l’esistenza di un mercato potenziale molto ampio in ordine ai potenziali acquirenti (sia privati cittadini che imprese), a seguito dell’approvazione del presente Piano, senza necessità di ulteriore provvedimento, il
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SOMMARIO
I – INTRODUZIONE GENERALE ................................................................................................................ 1
1. PREMESSA ................................................................................................................................................. 1
2. PIANO OPERATIVO E RENDICONTAZIONE .......................................................................................................... 1
3. ATTUAZIONE .............................................................................................................................................. 3
4. FINALITÀ ISTITUZIONALI ................................................................................................................................ 4
II– LE PARTECIPAZIONI DELL’ENTE ........................................................................................................... 6
1. LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE ...................................................................................................................... 6
1.1. Società GAL TERRE DI MURGIA S.C.aR.L. ....................................................................................... 7
1.2. Società MURGIA SVILUPPO S.C.aR.L........................................................................................... 13
1.3. Società Farmacie Comunali di Altamura Srl (in sigla “FARALTA S.r.l.”) ....................................... 18
1.4. Società D.a.Re. S.c. a r.l. (Distretto Agroalimentare Regionale) ................................................. 24
1.5. Società Cooperativa per azioni Banca Popolare di Puglia e Basilicata S.C.p.a. ........................... 31
SOMMARIO .......................................................................................................................................... 41