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Illustrazione del piano per la sicurezza di Grosseto2016 2021
12 febbraio 2016
A cura di: Paolo Borghi
Piano per la sicurezza 2016 - 2021
Il Piano per la sicurezza 2016 - 2021 si articola in quattro punti:
1. Quadro di riferimento
2. Obiettivi
3. Strategia
4. Risultati attesi
Piano per la sicurezza 2016 - 2021
1. Quadro di riferimento
Piano per la sicurezza 2016 2021
Quadro di riferimento
In Toscana il numero dei reati complessivi ha segnato, negli ultimi anni, una flessione importante
Fonte: Dipartimento pubblica sicurezza ministero dell'Interno (2015)
Anno 2013Anno 2014Var %
Numero reati193.853189.755- 2,16%
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Quadro di riferimento
I reati pi denunciati dai cittadini toscani sono stati: 1. Furti 2. Estorsioni 3. Rapine 4. Truffe e frodi informatiche
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Quadro di riferimento
Nel 2014, su 189.755 reati commessi in Toscana, 109.101 sono stati furti, ovvero:
Il 57,5% dei reati complessivi
2.907 furti ogni 100.000 abitanti
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Quadro di riferimento
La situazione di Grosseto (anno 2014):
ReatiNumero Denunce
(ogni 100.000 ab.)Classifica regionale (su 10)Classifica nazionale
(su 106)
Furti2.271737
Estorsioni9,80879
Rapine20,5981
Truffe e frodi209,4445
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Quadro di riferimento
I principali reati di microcriminalit commessi a Grosseto nel 2015 sono:Furti con scasso e violazioni di domicilio
Spaccio di stupefacenti
Atti vandalici e danneggiamenti della propriet pubblica e privata
Estorsioni
Sfruttamento della prostituzione
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2. Obiettivi
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Obiettivi
Raggiungere il massimo livello di controllo del territorio comunale
Realizzare un sistema di deterrenza esteso ed efficace
Diminuire i tempi di intervento delle forze dell'ordine
Assicurare i colpevoli alla giustizia
Restituire alla citt la dimensione di Isola felice
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3. Strategia
Piano per la sicurezza 2016 2016 Strategia
Tenendo presente che l'amministrazione comunale non ha competenze dirette in materia di ordine pubblico, pu comunque attivarsi per seguire una strategia politica sinergica assieme ad altri attori che sia utile a scoraggiare, e reprimere, eventi criminosi sul territorio
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Strategia
La strategia prevede tre differenti linee di intervento (le tre C)
A. CONTROLLO B. CURA C. COINVOLGIMENTO
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Strategia
A. CONTROLLO
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Strategia
Il comune pu richiedere agli organi preposti:
Potenziamento dell'organico attraverso l'invio di nuovi uomini,
da destinare ad attivit di tipo investigativo e
repressivo
Maggior utilizzo della procedura di rimpatrio con foglio di via verso soggetti non residenti sospettati di essere autori di specifici reati
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Strategia
Il comune pu intervenire direttamente: - Riconoscendo agevolazioni fiscali per chi, impresa o privato, decida di installare sistemi di allarme (sgravi per chi costruisce o urbanizza nuove aree)- Inserendo in organico 10 nuovi agenti (attraverso nuovo piano di assunzioni, turn-over e una diversa allocazione delle risorse umane)- Creando la figura del Vigile di quartiere, con ruoli di presidi ascolto, osservazione e segnalazione- Trasformando il box di via Gramsci in una postazione operativa della Polizia municipale che diventi Sala controllo per il centro storico- Attivando il progetto:Smart Grosseto dentro e fuori le mura
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Strategia
Smart Grosseto dentro e fuori le mura
Cosa ?
Piano per la sicurezza 2016 2021 Strategia
Si tratta di un sistema di presidio e controllo integrato di uomini e mezzi esteso all'area metropolitana e ai principali punti ad alta criticit
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Strategia
E' una rete di videosorveglianza, dotata di sistema distribuito di registrazione, gestione e visualizzazione, guidato da una centrale operativa e composto da un numero minimo di 100 occhi elettronici
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Strategia
Smart Grosseto dentro e fuori le mura
Come funziona?
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Strategia
Il monitoraggio audio-visivo viene supportato da un sistema intelligente che richiama l'attenzione dell'operatore in sala controllo in caso di comportamenti o eventi potenzialmente anomali.
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Strategia
Il sistema attiva in automatico azioni di deterrenza, come ad esempio l'incremento della luminosit
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Strategia
Le informazioni vengono elaborate dalla sala controllo e trasmesse alla pattuglia in strada che pu intervenire in tempi rapidi
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Strategia
Esempio di un possibile scenario:Rissa in una strada del centro
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Strategia
1 STEP
Il sistema rileva urla anomale
Si genera un allarme che viene mostrato sul sistema di supervisione integrato
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Strategia
2 STEP
Vengono eseguite azioni automatiche
es. la luminosit viene incrementata in relazione al livello di rumore
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Strategia
3 STEP
L'allarme viene preso in gestione
L'operatore effettua il replay del videoGenera una missioneControlla in remoto l'illuminazioneIndividua sulla mappa le pattuglie operative
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Strategia
4 STEP
Il cittadino che si trova nei paraggi pu segnalare con smartphone l'evento
L'operatore valida le informazioni sopraggiunte e mette in correlazione i due eventi
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Strategia
5 STEP
Il sistema suggerisce all'operatore le telecamere da utilizzare per seguire negli spostamenti il gruppo sospetto
I movimenti e le posizioni vengono comunicati in tempo reale alle pattuglie che possono intervenire
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Strategia
Alcune considerazioni:
Il sistema modulare ed implementabile con diverse funzioni
Sar fruibile nel pieno rispetto della normativa vigente in materia di privacy
Potr essere gestito direttamente dal corpo di polizia municipale, oppure affidato in gestione agli organi di pubblica sicurezza
Il sistema, per funzionare, si avvale della fibra ottica e dei ponti radio
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Strategia
Smart Grosseto dentro e fuori le mura
Quali sono i modi ed i tempi di realizzazione?
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Strategia
Il progetto prevede l'installazione di:
16 nuove postazioni di videosorveglianza nelle FRAZIONI
8 nuove postazioni di videosorveglianza negli INGRESSI IN CITTA'
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Strategia
FRAZIONI
attivazione di 16 nuove postazioni
in due diversi step
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Strategia
1 STEP Approvato al tavolo tecnico della sicurezza in prefettura, consegnato alla regione Toscana, e approvato per determina dirigenziale del comune
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Strategia
FRAZIONEUBICAZIONE IMPIANTOSTATO DEI LAVORI
RoselleRotatoria via SeneseFATTO
Incrocio Strada dello SbirroFATTO
IstiaIngresso PonteFATTO
StiaccioleBivio per MarruchetiIN COMPLETAMENTO
San MartinoRotatoria ScansaneseFATTO
BraccagniIngresso Aurelia angolo via GaribaldiniFATTO
Ingresso Strada BozzoneFATTO
MontepescaliIngresso paeseFATTO
AlbereseIngresso Alberese sudFATTO
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Strategia
2 STEP Approvato al tavolo tecnico della sicurezza in prefettura, consegnato alla regione Toscana. Da attivare a seguito di determina dirigenziale del comune
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Strategia
FRAZIONEUBICAZIONE IMPIANTOSTATO DEI LAVORI
AlbereseIngresso strada MolinaccioIN COMPLETAMENTO
Marina di GrossetoRotatoriaIN COMPLETAMENTO
Principina a TerraRotatoriaIN COMPLETAMENTO
BatignanoStrada provinciale BatignanoIN COMPLETAMENTO
Roselle Stada provinciale AialiIN COMPLETAMENTO
Principina a MareIngresso via del DelfinoIN COMPLETAMENTO
Principina a MareIngresso Strada delle StrillaieIN COMPLETAMENTO
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Strategia
INGRESSI IN CITTA'attivazione di 8 nuove postazioni
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Strategia
Il progetto stato approvato dal tavolo tecnico della sicurezza in prefettura e consegnato alla referente della regione Toscana. E' in attesa di essere finanziato
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Strategia
CITTA'UBICAZIONE IMPIANTOSTATO DEI LAVORI
GrossetoVia Castiglionese (autoparco provincia)FATTIBILE
Via Aurelia NordFATTIBILE
Via De Amicis angolo via GiustiFATTIBILE
Via SeneseDA VERIFICARE SE FATT.
Via ScansaneseDA VERIFICARE SE FATT.
Via Aurelia SudFATTIBILE
Strada provinciale TrappolaFATTIBILE
Strada provinciale CollacchieFATTIBILE
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Strategia
Mappa dei nuovi occhi elettronici
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Strategia
B. CURA
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Strategia
In parallelo alla creazione di un sistema esteso di controllo,
l'amministrazione si attiver per intraprendere una serie di azioni
virtuose volte
a sottrarre dall'incuria e dal degrado zone ad alta criticit
(teoria delle Finestre rotte (1969)
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Strategia
La teoria delle Finestre rotte nasce da un esperimento condotto
dal prof. Philip Zimbardo dell' Universit di Stanford nel
1969
La teoria afferma che mantenere e controllare ambienti urbani
reprimendo i piccoli reati, come gli atti vandalici e la
deturpazione dei luoghi, contribuisce a creare un clima di ordine e
legalit e riduce il rischio di crimini pi gravi.Ad esempio
l'esistenza di una finestra rotta (a cui il nome della teoria)
potrebbe generare fenomeni di emulazione, portando qualcun altro a
rompere un lampione o un idrante, dando cos inizio a una spirale di
degrado urbano e sociale.
La teoria fu introdotta nel 1982 in un articolo di scienze sociali
di James Q. Wilson e George L. Kelling
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Strategia
Migliorare l'illuminazione pubblica, avvalendosi di sistemi intelligenti (lampioni crepuscolari o con sensori di prossimit)
Intensificare l'azione di riqualificazione delle aree verdi al fine di incoraggiare la presenza di cittadini (e scoraggiare la presenza di spacciatori)
Continuare l'azione di recupero di edifici pubblici da destinare a progetti di socialit o di edilizia popolare
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Strategia
C. COINVOLGIMENTO
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Strategia
Per coinvolgimento si intende porre in essere una serie di azioni positive volte ad includere, all'interno di un progetto di recupero, di inserimento e di utilit sociale, cittadini extracomunitari
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Strategia
Attraverso il coinvolgimento sar possibile:Ridurre le sacche di emarginazione e prevenire l'insorgenza di fenomeni criminali
Formare i cittadini extracomunitari ad un maggior senso di comunit, rendendoli parte attiva di un graduale processo di inserimento (es. promuovendo corsi di educazione civica ed alla legalit in collaborazione con il CPIA)
Intraprendere un percorso inclusivo volto a conferire ai cittadini extracomunitari un ruolo ed una forte identit civica
Avvalersi di nuova forza lavoro per interventi di manutenzione ordinaria (come ad esempio la pulizia del verde pubblico)
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4. Risultati attesi
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Risultati attesi
Quali risultati ci si aspetta dal Piano per la sicurezza 2016 2021?
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Risultati attesi
Dimezzamento del numero dei reati entro il biennio 2016 2018
Aumento sensibile della percezione della sicurezza da parte dei cittadini
Restituzione a Grosseto della dimensione di citt a misura di persona
Diminuzione dei fenomeni di intolleranza all'indirizzo di cittadini extracomunitari ed immigrati
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CONCLUSIONI
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Conclusioni
Chi rinuncia alla libert
per raggiungere la sicurezza,
non merita n la libert
n la sicurezza
(Benjamin Franklin)