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Preghiera
Siamo arrivati alla vetta
ed ecco è ora di percorrere
la strada del Risorto.
Aiutaci Gesù a vivere bene come te
ad essere testimoni
e quindi coraggiosi.
A essere giusti e quindi a lottare
contro tutto ciò che non è luce.
Aiutaci a stare ritti in piedi
e a non lasciarci schiacciare
dalla menzogna e dall’egoismo.
Vieni a sollevarci
da tutto ciò che opprime,
donaci il coraggio di parlare di Te.
Vieni a illuminare i nostri cuori,
le nostre parole, i nostri gesti.
Insegnaci ad amare la vita
e a cantare senza sosta
G R A Z I E!
Istruzioni per l’uso: La Quaresima è un periodo importante, ricco di preghiera e di riflessio-
ne… Sono i 40 giorni che ci separano dal più grande miracolo mai succes-
so: la morte della morte, la Resurrezione di Gesù!
Come possiamo arrivare preparati alla Pasqua, la festa più grande per noi cristia-
ni? Cerchiamo di impegnarci ad essere semplicemente MIGLIORI di quello che
siamo…
Partiamo dalle cose semplici, dalla nostra quotidianità!
COME HO VISSUTO LA MIA GIORNATA?
Scegli il simbolo che più la rappresenta…
CIELO SERENO (VOTO 10): ho dato il massimo per cercare di migliorarmi,
ho sorriso alle persone che ho incontrato, mi ha fatto piacere aiutare il prossi-
mo…… CONTINUA COSI’…!!!
POCO NUVOLOSO (VOTO 7): tutto va bene, si scorge solo qualche nuvolet-
ta… ho passato una buona giornata…ma non ho dato il massimo… POTEVO FA-
RE DI PIU’……!!!
NUVOLOSO (VOTO 4): questa giornata è stata “coperta” da altre cose che
mi hanno distolto dal mio impegno di migliorarmi. Ho dato molto poco, avrei
potuto fare molto meglio…
TEMPORALI E GRANDI PIOGGE (VOTO 2): una giornata proprio brutta…
Ho fatto tutto il contrario di quello che avrei dovuto fare! Invece che miglio-
rarmi sono peggiorato, sono quasi tornato indietro come un gambero! Speriamo
che domani andrà meglio…
Sta per cominciare il nostro cammino, sei pronto/a?
Per entrare meglio nel clima quaresimale pensa ad una rinuncia oppure ad un propo-
sito che potresti impegnarti a fare durante questi 40 giorni…
Ricordati che mercoledì delle Ceneri ed ogni venerdì di Quaresima dovresti os-
servare digiuno o astinenza dalle carni, NON TE LO DIMENTICARE…
MERCOLEDI’
25/02
GIOVEDI’
26/02
VENERDI’
27/02
SABATO
28/02
DOMENICA
01/03
Una volta un sacerdote stava camminando in chiesa, verso mezzo-
giorno, passando dall'altare decise di fermarsi lì vicino per vedere
chi era venuto a pregare.
In quel momento si aprì la porta, il sacerdote inarcò il sopracciglio
vedendo un uomo che si avvicinava; l'uomo aveva la barba lunga di
parecchi giorni, indossava una camicia consunta, aveva una giacca
vecchia i cui bordi avevano iniziato a disfarsi. L'uomo si inginoc-
chiò,abbassò la testa, quindi si alzò e uscì. Nei giorni seguenti lo
stesso uomo, sempre a mezzogiorno, tornava in chiesa con una valigia... si inginocchiava bre-
vemente e quindi usciva. Il sacerdote, un po' spaventato, iniziò a sospettare che si trattasse
di un ladro, quindi un giorno si mise davanti alla porta della chiesa e quando l'uomo stava per
uscire dalla chiesa gli chiese: "Che fai qui?" L'uomo gli rispose che lavorava nella zona e
aveva mezz'ora libera per il pranzo e approfittava di questo momento per pregare, "Rimango
solo un momento, sai, perché la fabbrica è un po' lontana, quindi mi inginocchio e dico:
«Signore, sono venuto nuovamente per dirTi quanto mi hai reso felice quando mi hai liberato
dai miei peccati...non so pregare molto bene, però Ti penso tutti i giorni...Beh Gesù... qui c'è
Jim a rapporto». Il padre si sentì uno stupido, disse a Jim che andava bene, che era il benve-
nuto in chiesa quando voleva. Il sacerdote si inginocchiò davanti all'altare, si sentì riempire il
cuore dal grande calore dell'amore e incontrò Gesù. Mentre le lacrime scendevano sulle sue
guance, nel suo cuore ripeteva la preghiera di Jim: «Sono venuto solo per dirti, signore, quanto
sono felice da quando ti ho incontrato attraverso i miei simili e mi hai liberato dai miei pecca-
ti... Non so molto bene come pregare, però penso a te tutti i giorni... Beh Gesù... Eccomi a rap-
porto!» Un dato giorno il sacerdote notò che il vecchio Jim non era venuto. I giorni passavano e Jim non tornava a pregare. Il padre iniziò a preoccuparsi e un giorno andò alla fabbrica a chiedere di lui; gli dissero che Jim era malato e che i medici erano molto preoccupati per il suo stato di salute,ma che tuttavia credevano che avrebbe potuto farcela. Nella settimana in cui rimase in ospedale Jim portò molti cambiamenti, egli sorrideva sempre e la sua allegria era contagiosa. La caposala non poteva capire perché Jim fosse tanto felice dato che non aveva mai ricevuto né fiori, né biglietti augurali, né visite. Il sacerdote si avvicinò al letto di Jim con l'infermiera
e questa gli disse, mentre Jim ascoltava: «Nessun amico è venuto a trovarlo, non ha nessuno». Sorpreso il vecchio Jim disse sorridendo: «L'infermiera si sbaglia...però lei non può sapere che TUTTI I GIORNI, da quando sono arriva-
to qui, a MEZZOGIORNO, un mio amato amico viene, si siede sul letto, mi pren-de le mani, si inclina su di me e mi dice: «Sono venuto solo per
dirti, Jim, quanto sono stato felice da quando ho trovato la tua amicizia e ti ho liberato dai tuoi peccati. Mi e' sempre piaciuto ascoltare le tue preghiere, ti penso ogni giorno...
Beh Jim... Qui c’è Gesù a rapporto!»
La settimana Santa è la settimana più importante per il cristiano: cerca di viverla
bene, magari accostandoti di più alla preghiera e ai Sacramenti
(Riconciliazione, Eucarestia…)
Provaci, almeno...Non servono parole grosse,
Gesù ti ama per quello che sei!!!
Tantissime volte il diavolo ci tenta, nei modi più impensati… Ci promette la
scorciatoia, ci fa credere di poter essere felici
con il minimo sforzo
possibile, ci incanta con le sue false promesse e noi, come degli sciocchi, gli
crediamo e prendiamo il treno sbagliato… Quant’è difficile poi s
cendere!
Eravamo in due nello stesso scompartimento del treno . la
giornata era fredda e piovosa. Dai finestrini si vedeva
scorrere un paesaggio grigio e nelle stazioni i pochi pas-
seggeri erano intabarrati in cappotti e sciarpe .Ma lo
scompartimento era confortevolmente riscaldato e il rit-
mico sferragliare del treno conciliava una quieta beatitu-
dine. Il passeggero che divideva lo scompartimento con
me, invece era stranamente inquieto. Ad ogni fermata del treno scattava in pie-
di, correva al finestrino e leggeva ad alta voce il nome della stazione .
Poi si sprofondava nel sedile emettendo un sospiro da strappare il cuo-
re. Dopo sette od otto stazioni, preoccupato gli chiesi: “c’è qualcosa che
non va? Non ti senti bene?” Con un nuovo desolato sospiro
rispose: “Non proprio. E’ che sto andando nella direzione
sbagliata. Ma si sta così bene e al calduccio, qui…”
Dal Vangelo secondo Marco (Mc 1, 12-15) In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano. Dopo che Giovanni fu arre-stato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; converti-tevi e credete nel Vangelo».
Con la Domenica delle Palme si entra nella settimana Santa, stiamo per
arrivare al nostro traguardo, la Resurrezion
e! Il Signore è riuscito a dimo-
strarci che dobbiamo avere fede in Lui, non dobbiam
o perdere la speranza,
Lui non ci abbandona MAI!
“Io sono con voi tutti i giorni, fino alla f
ine del mondo!”
Domenica delle Palme (Mc 14,1-15,47) Ricordo della Passione e Morte di nostro
Signore Gesù Cristo
LUNEDI’
02/03
MARTEDI’
03/03
MERCOLEDI’
04/03
GIOVEDI’
05/03
VENERDI’
06/03
SABATO
07/03
DOMENICA
08/03
Prova a rinunciare veramente a qualcosa che ti tenta
(per es. Nutella, Play Station, non fare niente tutto il
pomeriggio…). Ci riuscirai???
LUNEDI’
30/03
MARTEDI’
31/03
MERCOLEDI’
01/04
GIOVEDI’
02/04
VENERDI’
03/04
SABATO
04/04
DOMENICA
05/04
Prova a riflettere sulla sofferenza e porta un po’ di conforto a chi ci
si trova… Vai durante la settimana al villaggio S. Caterina e parla ai
nostri amici, potrai riportare un sorriso su dei volti che spesso sono
tristi… :)
Per la strada camminavano mamma e bambino. Carletto aveva in
mano un dolce. Passarono davanti ad una povera donna che sten-
deva la mano verso i passanti. Accanto a lei stava accucciato un
ragazzino sporco, infagottato in abiti unti e troppo larghi per
lui. Il bambino, sempre tenendo la mano della mamma, si fermò
e fissò sconcertato il ragazzino. Poi guardò il
dolce che aveva in mano e la mamma, quasi per chiedere il permesso. La
mamma acconsentì con un leggero movimento della testa. Il bambino tese
la manina verso lo zingarello e gli donò il dolce. Poi ripartì trotterellando
accanto alla mamma. Un passante, che aveva assistito alla
scena, disse alla mamma: «Adesso gli comprerà un altro
dolce, magari più grosso?». La mamma rispose sempli-
cemente: «No». «No? Perché?». «Perché chi dona
rinuncia».
“E’ bello per noi stare qui!”. Glielo dici mai a Gesù che è bello stare
con Lui, seguirlo giorno dopo giorno? Lo sai quando pu
oi veramente sen-
tire la gioia di andare dietro a Gesù? Quando DONI: non solo soldi,
ma anche tempo, amore, sorrisi agli altri!!! Provaci...
Dal Vangelo secondo Marco (Mc 9, 2-10) In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversava-no con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi at-torno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro. Mentre scendeva-no dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi ten-nero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.
In un magnifico giardino cresceva un bambù dal nobile aspetto.
Il Signore del giardino lo amava più di tutti gli altri alberi.
Anno dopo anno,il bambù cresceva e si faceva robusto e bello.
Perché il bambù sapeva bene che il Signore lo amava e ne era
felice. Un giorno, il Signore si avvicinò al suo amato albero e
gli disse: "Caro bambù, ho bisogno di te". Il magnifico albero
sentì che era venuto il momento per cui era stato creato e
disse, con grande gioia: "Signore, sono pronto. Fa' di me l'uso
che vuoi". La voce del Signore era grave: "Per usarti devo ab-
batterti!" Il bambù si spaventò: "Abbattermi, Signore? Io, il più bello degli alberi del
tuo giardino? No, per favore, no! Usami per la tua gioia, Signore, ma per favore, non
abbattermi". "Mio caro, bambù", continuò il Signore, "se non posso abbatterti, non posso
usarti". Il giardino piombò in un profondo silenzio. Anche il vento smise di soffiare. Lenta-
mente il bambù chinò la sua magnifica chioma e
sussurrò: "Signore, se non puoi usarmi senza
abbattermi, abbattimi". "Mio caro bambù", disse
ancora il Signore, "non solo devo abbatterti,
ma anche tagliarti i rami e le foglie". "Mio Signo-
re, abbi pietà. Distruggi la mia bellezza, ma la-
sciami i rami e le fo- glie!". Il sole nascose il
suo volto, una farfalla inorridita volò via. Tre-
mando, il bambù disse fiocamente: "Signore,
tagliali". "Mio caro bam- bù, devo farti ancora di
più. Devo spaccarti in due e strapparti il cuo-
re. Se non posso fare questo, non posso usar-
ti". Il bambù si chinò fino a terra e mormorò:
"Signore, spacca e strappa". Così il Signore
del giardino abbatté il bambù, tagliò i rami e le
foglie, lo spaccò in due e gli estirpò il cuore. Poi
lo portò dove sgorgava una fonte di acqua fre-
sca, vicino ai suoi campi che soffrivano per la siccità. Delicatamente collegò alla sorgente
una estremità dell'amato bambù e diresse l'altra verso i campi inariditi. La chiara, fresca,
dolce acqua prese a scorrere nel corpo del bambù e raggiunse i campi. Fu piantato il riso e
il raccolto fu ottimo. Così il bambù divenne una grande benedizione, anche se era stato
abbattuto e distrutto. Quando era un albero stupendo, viveva solo per se stesso e si
specchiava nella propria bellezza. Stroncato, ferito e sfigurato era diventato un canale,
che il Signore usava per rendere fecondo il suo regno.
Noi la chiamiamo "sofferenza". Dio la chia-
ma "ho bisogno di te".
LUNEDI’
09/03
MARTEDI’
10/03
MEROLEDI’
11/03
GIOVEDI’
12/03
VENERDI’
13/03
SABATO
14/03
DOMENICA
15/03
Prova a donare qualcosa a qualcun altro: un oggetto a
chi non ce l’ha, un’ora a tuo/a nonno/a, un sorriso o
una parola d’amicizia a quel tipo che non sopporti...
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 12, 20-33) In quel tempo, tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c’erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: «Signore, vogliamo vedere Gesù». Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose loro: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorifica-to. In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la con-serverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà. Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora! Padre, glorifica il tuo no-me». Venne allora una voce dal cielo: «L’ho glorificato e lo glorificherò ancora!». La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». Disse Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. E io, quando sarò innal-zato da terra, attirerò tutti a me». Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire.
Se il Signore ti dicesse “ho bisogno di te!”, tu
cosa risponderesti? Gesù non ha titubat
o neanche un mo-
mento di fronte alla richiesta del Pad
re, ha detto Sì…
Noi siamo in grado di dire Sì? Quando siamo nel dolo-
re siamo in grado di dire “Sia fatta la tua vo-
lontà!”? Beh, è sicuramente molto difficile… E’ dif-
ficile dire Sì, ma bisogna trovare la forza per farlo!!!
C’era una volta, tra le tante nuvole del cielo, una molta piccola che volava, divertendosi, tra le correnti d’aria calda che la so-
spingevano in alto e quelle d’aria fredda che la portavano verso il basso. Questa nuvola, poiché era nata da poco, cercava continua-mente, tre tutte le altre nuvole più grandi, l’immagine più bella su cui conformarsi. Ve ne erano alcune molto belle: a forma di balena, a forma di aquilone, addirittura alcune anche a forma di regioni geografiche. Ma la piccola nuvola non riusciva a trovare l’immagine che faceva per lei. Un giorno una nuvola anziana, vedendola un po’ abbattuta, le chiese il motivo della sua tristezza. Così, la piccola nuvola le spiegò il suo problema: non riusciva a trasformarsi in nessuna delle forme che vede-va e perciò non sapeva che forma prendere. L’anziana nuvola, allora, le rivelò un segreto: ogni nuvola è unica; per trovare la tua immagine devi lasciarti guidare dal vento, lasciarti trasfor-
mare da lui e, soprattutto, non devi preoccuparti se ti toglierà o ti aggiungerà qualche pezzo!La piccola nuvola si fidò di quelle parole e si affidò alla dolce forza del vento che, giorno dopo giorno, portò a compimento la sua opera. Dopo non molto
tempo, infatti, la piccola nuvola passando su uno specchio d’acqua, vide la forma che il vento le aveva dato: un volto sorridente. Ogni volta che passava davan-
ti al sole tutti gli uomini la notavano perché gli occhi le si illuminavano e la bocca risplendeva di luce. La piccola nuvola trasmetteva a
tutti lo sguardo spendente ed il sorriso luminoso del sole.
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 2, 13-25) Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai ven-ditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà». Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù. Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti e non ave-va bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo. Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.
LUNEDI’
23/03
MARTEDI’
24/03
MEROLEDI’
25/03
GIOVEDI’
26/03
VENERDI’
27/03
SABATO
28/03
DOMENICA
29/03
Prova a “non stringere il pugno” attorno a chi ami, cer-
ca in questa settimana di vivere i tuoi rapporti di
amicizia/amore senza ridicole gelosie…
LUNEDI’
16/03
MARTEDI’
17/03
MEROLEDI’
18/03
GIOVEDI’
19/03
VENERDI’
20/03
SABATO
21/03
DOMENICA
22/03
Prova ad essere te stesso, cerca di non farti condizio-
nare dalla voce degli altri, anzi cerca di dare buoni
consigli a chi ti sta accanto!
Giorgio, un ragazzo di tredici anni, passeggiava sulla spiaggia
insieme alla madre. Ad un tratto le chiese: “Mamma come si fa a
tenere vicino a sé una persona che si ama quando finalmente si è
riusciti a trovarla?”. La madre meditò qualche secon-
do, poi si chinò e prese due manciate di sabbia. Te-
nendo le palme rivolte verso l’alto, strinse forte una
mano: la sabbia sfuggì tra le dita, e quan-
to più stringeva il pugno, tanto più la sabbia sfuggiva. Tenne
invece ben aperta l’altra mano: la sabbia vi restò tutta.
Giorgio osservò stupito poi esclamò: “Capisco”.
Il Signore, la luce del mondo, è venuto nel mondo e non l’hanno
riconosciuto… Purtroppo molte volte non lo riconosciamo
neanche noi, perché ragioniamo come ragiona il mondo e non guar-
diamo con gli occhi di Dio… Pensa all’amore, come ami? Come ti
insegna il mondo o come ti insegna Dio???
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 3, 14-21) In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tene-bre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chia-ramente che le sue opere sono state fatte in Dio».
SCRIVI (IN SENSO ORIZZONTALE) LE RISPOSTE AI QUIZ DENTRO LO SCHEMA QUADRET-
TATO. A LAVORO ULTIMATO, LEGGENDO IN SUCCESSIONE LE LETTERE CHE COMPAIONO
NELLE CASELLE GRIGIE, POTRAI CONOSCERE IL VOCABOLO NASCOSTO!!!
1) IL SACRAMENTO PER DIVENTARE
“PRETE”.
2) “BEATI GLI INVITATI ALLA CENA
DEL…”?
3) DURANTE QUALE CELEBRAZIONE
VENGONO CONSACRATI IL PANE E
IL VINO?
4) QUANTI SONO I SACRAMENTI?
5) IN QUALE LIBRO VIENE PRESEN-
TATA LA VITA DI GESÙ?
6) IL SACRAMENTO DELLA CONFER-
MAZIONE È ANCHE CHIAMATO…
7) COME SI CHIAMA IL CONTENITO-
RE DOVE VIENE POSTO IL VINO
DEL CELEBRANTE DURANTE LA
MESSA?
8) A PASQUA GESÙ RISORTO È AP-
PARSO A DUE DISCEPOLI MENTRE, DA GERUSALEMME, SI RECAVANO AD UN VILLAG-
GIO CHIAMATO….
AMORE, CREDERE, CUORE,
DONNE, EGLI, GLORIA, PACE,
RIMANERE, SCIOCCHI,
SPIEGAVA, TRE, VERO, VISTO,
VIVO.
TROVA LA PAROLA NASCO-
STA.
1
2
3
4
5
6
7
8
G L O R I A S R
A E N N O D L I
E R O M A V H M
P E R O U C E A
A D O Z C O O N
C E V O R Z T E
E R I E R T S R
A C V E G L I E
S P I E G A V A
Sostituisci le parole del seguente messaggio cifrato,con quelle della nostra lingua :otterrai una frase,trascrivila. ( l’alfabeto di riferimento è quello del carattere wingdings che puoi trovare nel programma word sul computer)
………………………………………………………………………………..
Crucipuzzle “Giovanni Paolo II” Ricerca le parole che ci aiutano a descrivere la figura e l’opera di Giovanni Paolo II ed elencale qui di seguito, infine scrivi la frase chiave composta da : 12, 1, 9, 2, 4, 6, 5, 6
P E D T E S T I M O N I A N Z A
E C I E N E B A L A T I R E V T
R U A N O N G N I D O N O U N L
S M L E I C I I B O A A T O R I
O E O R Z E O E E I T T A A E M
N N G E A I V T R A I Z S R T U
A I O Z R G A I T R N M F E D E
O C A Z O G N N A E U E D I I L
G O Z A B A I E R P P S U H C O
O R N M A I I E A O S S T G O R
R N E O L V F C E L C H I E S A
T M R R L F E O N O N O D R E P
N D E E O O I A I N O L O P I O
O N O S C H I E T T E Z Z A T E
C R C F R A T E L L A N Z A O .
N A T S I M R O F N O C I T N A
I S P O R T I V O V I C A R I O
amore giovani rispetto
anticonformista incontro schiettezza
bene libertà sofferenza
chiesa operaio sportivo
coerenza pace tenerezza
collaborazione parole testimonianza
dialogo perdono umiltà
dono persona unità
ecumenico pio verità
fede Polonia viaggi fratellanza preghiera vicario