Download - PREMESSA ALLA STESURA DEL CURRICOLO VERTICALE DELLI.C. SANTO STINO DI LIVENZA ORIZZONTE DI SENSO
PREMESSA ALLA STESURA DEL PREMESSA ALLA STESURA DEL CURRICOLO VERTICALE CURRICOLO VERTICALE
DELL’I.C. “SANTO STINO DI LIVENZA”DELL’I.C. “SANTO STINO DI LIVENZA”
ORIZZONTE DI SENSOORIZZONTE DI SENSO
ORIZZONTE DI SENSOORIZZONTE DI SENSO
Il lavoro svolto dalle F.S. vuole essere la
BUSSOLA BUSSOLA
che orienta nell’elaborazione di un
curricolo d’Istituto, che abbia
un’identità propria ben definita e un
orizzonte di sensosenso condiviso e da perseguire.
LA BUSSOLALA BUSSOLAORIZZONTE DI SENSO
QUALE PERSONA
QUALE ALUNNO/BAMBINO
QUALE INSEGNANTE
QUALE SCUOLA
QUALE METODOLOGIA
QUALE SAPERE
QUALEAPPRENDIMENTO
QUALE PERSONA?QUALE PERSONA?
Una personaUna persona con strumenti culturali e competenze volti a comprendere e a governare uno
scenario continuamente mutevole. Una persona che pensa, ragiona ed è capace di decidere con responsabilità
etica,in una società “liquida”, che rifugge
tutto ciò che è statico e incapace di modificarsi.
Un alunno Un alunno che sa sopportare le frustrazioni della
negazione, che è capace di rinunciare
a qualcosa per il bene comune, che comprende il valore delle regole e del
rispetto; un alunno responsabile
nei confronti delle conseguenze delle sue azioni
verso se stesso, gli altri e verso l’ambiente.
QUALE ALUNNO/BAMBINO?QUALE ALUNNO/BAMBINO?
RISPETTOSRISPETTOS
OO
COLLABORATIVCOLLABORATIVOO
INCLUSIVINCLUSIVOO
RESPONSABIRESPONSABILELE
RESILIENTRESILIENTEE
Un alunnoUn alunno
Un alunnoUn alunno
protagonista attivo,
in grado di apprendere in contesti
diversi, utilizzando le conoscenze e i
mezzi che possiede,
per risolvere situazioni problematiche.
AUTONOMOAUTONOMO
COMPETENCOMPETENTETE
ORIGINALORIGINALEE
INTRAPRENDENINTRAPRENDENTETE
RIFLESSIVRIFLESSIV
OO
Un alunnoUn alunno
QUALE INSEGNANTE?QUALE INSEGNANTE?
Un insegnanteUn insegnanteche osserva e osserva e “riflette riflette sulla pratica
educativa” per diventare davvero consapevole
di ciò che fa e del perché lo fa in quel determinato modo.
Dare Dare SENSO SENSO
alle proprie azionialle proprie azioni
OSSERVARE E RIFLETTEREOSSERVARE E RIFLETTEREa livelloa livello
INDIVIDUALE E COLLEGIALEINDIVIDUALE E COLLEGIALEal fine di realizzare la
comunità professionale comunità professionale auspicata dalle Indicazioni Nazionali
per rispondere ai bisogni e alle richieste dei bambini/studenti.
Appartenere ed essere importantiAppartenere ed essere importanti gli uni per gli altri e per il gruppogli uni per gli altri e per il gruppo
Gli insegnanti Gli insegnanti sono chiamati a:• uno sforzo collegiale di progettazione e ricerca
per dare maggiore incisività agli interventi didattici formulati;
• realizzare in modo ancora più consapevole la continuità tra i diversi ordini di scuola;
• avere spazio per l’autoformazione e l’autoaggiornamento al fine di poter migliorare la didattica;
• confrontarsi apertamente e alla pari con i colleghi;
• riflettere sul proprio operato per rivedere, reimpostare e correggere il percorso curricolare.
In definitiva, sono chiamati a dar vita ad unasono chiamati a dar vita ad una
comunità educativacomunità educativa
Un insegnanteUn insegnante,, dunquedunque
Un insegnanteUn insegnantea sostegno del processo di apprendimento
dell’alunno,che si sviluppa in quattro fasi fondamentali:• modelingmodeling: l’apprendista osserva la
competenza esperta al lavoro e poi la imita;• coachingcoaching: il maestro/docente assiste il
principiante, ne agevola il lavoro, interviene secondo le necessità, dirige l’attenzione su un aspetto, fornisce feedback;
• scaffoldingscaffolding: il maestro/docente fornisce un sostegno in termini di stimoli e risorse, reimposta il lavoro;
• l’insegnante diminuisce progressivamente il supporto fornito, per lasciare via via più autonomia.
QUALE SCUOLA?QUALE SCUOLA?• Una scuola orientataUna scuola orientata allo sviluppo
di competenze e alla formazione di un alunno autonomo, collaborativo, intraprendente, attivo di fronte alle situazioni problematiche
• una scuola che rifiutiuna scuola che rifiuti qualsiasi forma di addestramento e che privilegi la funzione di accompagnamento e di regista del docente
una scuola una scuola naturalmente rivoltarivolta a unaa una didattica laboratorialedidattica laboratoriale
• Una scuola Una scuola che promuova il valore della valore della persona persona con “l’originalitàoriginalità del suo percorso individuale e di relazione”;
• una scuola una scuola che favorisca la capacità capacità collaborativa collaborativa del singolo e il suo riconoscersi parte di un gruppo, costruendo la sezione/classesezione/classe come ambiente d’apprendimento e di ambiente d’apprendimento e di relazionirelazioni, ove ha senso impegnarsi e cooperare per ottenere un risultato concreto.
• Una scuola che si faccia carico anche di un ruolo educativoruolo educativo
curricolo verticale curricolo verticale nell’area socio – socio – comportamentalecomportamentale,
che tenga conto del comportamento sociale
e del comportamento di lavoro
• Una scuola che sappia dare una risposta alla richiesta di SENSOSENSO che viene dagli alunni, anche se a livello inconsapevole.
““Si impara meglio se si coglie Si impara meglio se si coglie
il il SENSO SENSO e lo scopo di ciò che si fa”. e lo scopo di ciò che si fa”.
QUALE APPRENDIMENTO?QUALE APPRENDIMENTO?
UNUN
APPRENDIMENTAPPRENDIMENT
O O
SIGNIFICATIVOSIGNIFICATIVO
Per generare un Per generare un apprendimento significativo apprendimento significativo è necessario:
• verificare l’esistenza dei prerequisiti per evitare all’alunno insuccesso e demotivazione;
• che l’argomento sia sempre rapportato alla maturità del bambino – studente, ma che le richieste si collochino nella sua “fascia di sviluppo prossimale”;
• che, partendo dal concreto, la ricerca o la lezione stimolino graduali processi di concettualizzazione e nessi sempre più ampi;
• che gli allievi prendano coscienza dell’interconnessione tra le diverse discipline e sappiano trasferire concetti appresi a situazioni analoghe della vita quotidiana;
• che gli studenti operino in un ambiente di apprendimento idoneo, “luogo di scambio, di confronto di procedimenti, idee, opinioni, soluzioni condivise e anche alternative”.
• Il bambino/alunno Il bambino/alunno , dunque, dovrà essere coinvoltocoinvolto nelle attività sul piano sul piano affettivo e motivazionaleaffettivo e motivazionale
• dovrà essere chiamato a imparare confrontandosi con compiti e situazioni compiti e situazioni sfidantisfidanti, problematiche, in un contesto problematiche, in un contesto collaborativo, dialogico - cooperativocollaborativo, dialogico - cooperativo (Cooperative learning – situazioni laboratoriali, problem solving, ecc.)
• i contenuti contenuti dovranno essere funzionali a far emergere il SENSO della a far emergere il SENSO della disciplina. disciplina.
QUALE SAPERE?QUALE SAPERE?
Un sapere della complessitàcomplessità, che dia delle competenze
strategiche. Nulla di statico.
Il sapere sapere deve essere
FLUIDO FLUIDO come la nostra società
Un sapere spendibilesapere spendibile
la scuola deve diffondere
apertura mentaleapertura mentaleaffinché la persona affronti
positivamente la mutevolezza degli scenari sociali e professionali
Le disciplineLe discipline, dunque:• diventano delle articolazioni della
conoscenza complesse e dinamiche, che portano alla connessione tra i saperi;
• non vanno trasmesse come rigide sequenze di contenuti e procedure separati, ma come “punti di vista sulla realtà” o “chiavi interpretative” della stessa.
L L ’attività didattica ’attività didattica deve essere deve essere
orientataorientata alla alla qualità qualità dell’apprendimento dell’apprendimento
APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVOAPPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO
CONSEGUIMENTO DI COMPETENZECONSEGUIMENTO DI COMPETENZE
attraversoattraverso
ECOLOGIA DEI SAPERIECOLOGIA DEI SAPERI
ECOLOGIA DEI SAPERIECOLOGIA DEI SAPERI
• ApproccioApproccio alle discipline scolastiche per per problemiproblemi, che rispetta la complessità delle relazioni tra realtà e conoscenze.
• Presuppone una selezione dei contenuti selezione dei contenuti e l’individuazione dei nodi disciplinarinodi disciplinari.
• Si orienta sull’esperienzaesperienza e sulla contestualizzazionecontestualizzazione ed è finalizzata a un’integrazione dei saperiintegrazione dei saperi.
• In tale ambito l’alunnoalunno è protagonista protagonista nella costruzione delle sue competenze e progettualità, attraverso l’individuazione di strategie e relazioni.
QUALE METODOLOGIA?QUALE METODOLOGIA?
• Metodologie innovative e stimolantiMetodologie innovative e stimolanti, che puntino sull’osservazione diretta e sulla scoperta, per promuovere la ricerca, la problematizzazione, la riflessione e la cooperazione.
• Una didattica laboratoriale,Una didattica laboratoriale, che risponda all’esigenza di un’ecologia delle un’ecologia delle disciplinediscipline, permettendo di affrontare un argomento da più punti di vista e di contestualizzarlo, evitando un accumulo di informazioni e cogliendo connessioni tra i molteplici ambiti disciplinari.
Il curricolo del nostro IstitutoIl curricolo del nostro Istituto
dovrà essere condiviso e costruito in fieri, progettato come si progetta un
viaggio, indicando il mezzo di trasporto, l’occorrente da portarsi dietro e conoscendo bene la meta,
ossia l’ORIZZONTE DI SENSO.
L’importante alla fine è che il percorso sia adeguato alla situazione della
classe e/o degli alunni/bambini, nonché al contesto e, soprattutto, verificato nel
corso degli anni per appurare se ha consentito di raggiungere le
competenze previste dalle Indicazioni.