2
SPERIMENTAZIONI REALIZZATE NEL 2013SPERIMENTAZIONI REALIZZATE NEL 2013 L’Istituto Podere Pignatelli è un centro di riferimento per la cerealicoltura, aderisce al pro-getto Concept Farm Dekalb, vere e proprie scuole a cielo aperto, dove potrete toccare con mano i
risultati della nuova sperimentazione in modo particolare, per la maiscoltura del Piemonte gra-zie alle seguenti attività:
collaborazione con l’Università di Agraria di Torino, con la Dekalb, la Syngenta per PROVE DI TRATTAMENTO PIRALIDE e controllo della QUALITA’ DELLA GRANELLA: si valutano le diverse tipologie di trattamento per verificare l’efficacia dello stesso in base al prodotto e all’epoca di intervento. Al momento della raccolta viene valutata la sanità della pianta, la sanità della granella e la produttività delle parcelle.
collaborazione con l’Università di Agraria di Piacenza per la valutazione della presenza di nitrati nella falda, con il monitoraggio delle acque della prima falda freatica e relative analisi; ed inoltre si effettua il rilievo dei parametri ambientali, in particolare tempera-tura, piovosità e livello della prima falda freatica.
collaborazione con le ditte DEKALB, PIONEER, KWS per la realizzazione dei campi prova classe 500-700, per la valutazione produttiva degli ibridi;
PRESENTAZIONEPRESENTAZIONE
Il Presidente uscente
Ezio Caffaro
Il Consiglio di Amministrazione:
Piergiacomo Andreis Andrea Peretti
Angelo Terli Bartolo Viotto
Con il 2013 scade il mio mandato in qualità di Presidente del Podere Pignatelli, al 31 dicem-bre scadono anche gli amministratori nominati da Vigone e Villafranca. Sono stati quattro anni di lavoro, di investimenti e di sperimentazioni di nuove colture, aiuta-tati anche dal buon prezzo dei cereali. In questi anni l'Istituto si è aperto alle scuole di Vigone e Villafranca facendo partecipare i bambini ai lavori di semina e raccolta del mais ed alla costruzione e cura di un frutteto. Anche le associazioni hanno potuto usufruire delle strutture dell'ente in diverse occasioni. Il 2014 si apre con i prezzi in netto calo, ed occorrerà valutare bene le scelte colturali. Con il termine del mio mandato voglio ringraziare i membri del Consiglio d'Amministrazione, i dipendenti, gli agricoltori che hanno interagito con il Podere Pignatelli. Nel 2014 proseguono le prove e le sperimentazioni sia sui cereali che su colture alternative al mais ed il dottor Silvio Marocco, è a disposizione degli addetti all'agricoltura di Vigone e Villafranca per informazioni e consigli. Augurando a tutti un buon raccolto porgiamo i più cordiali saluti.
3
collaborazione con la ditta DEKALB del gruppo “Monsanto Italia” di cui rappresenta l’azienda di riferimento dell’Italia Nord Ovest rivestendo il ruolo di CONCEPT FARM. Nell’Istituto vengono effettuate le seguenti prove: VALUTAZIONE PRODUTTIVA, tenendo conto della quantità e qualità del prodotto,
della sanità delle piante delle varietà di mais delle classi di maturità 300-400 e 500-600;
la TECNOLOGIA APPLICATA ALLA SEMINA (visti i divieti di utilizzare concianti chi-mici) in particolare si è valutata la possibilità di utilizzare sostanze naturali come le micorrize con aggiunta di Bauveria, per verificare la migliore competitività nello sviluppo del mais nei primi stadi di vita (prova effettuata in collaborazione con CCS Aosta);
PROVE DI CONCIMAZIONE per verificare l‘incidenza dei costi, l’efficacia di nuovi prodotti a lenta cessione dell’azoto, la riduzione delle dosi di azoto (in linea con la nuova direttiva nitrati), prove di utilizzo di micorrize, bioenzimi, non ultimo, la valu-tazione della sanità della pianta in base alla concimazione effettuata soprattutto rispetto all’uso del potassio come limitatore dello sviluppo di malattie fungine, una delle cause della presenza di micotossine sul prodotto finale (le prove sono effettuate in collaborazione col gruppo Monsanto e coi principali gruppi produttori di concime come l’EuroChem-Agro, Unizeo,Timac Agro, AlzChem);
adesione al progetto OBIETTIVO NITRATI promosso dalla Dekalb e dalla l’EuroChem-Agro con la collaborazione divulgativa dell’editoriale TERRA E VITA e IL SOLE 24ORE con la finalità di valutare e promuovere la riduzione dell’uso dei concimi azotati come previsto dalle Direttive Nitrati, e favorire l’uso di tecniche che permettano un massimo sfruttamento dell’azoto distribuito, riducendo in particolar modo le perdi-te per effetto degli eventi atmosferici;
adesione al progetto europeo promosso dal gruppo Monsanto Europa “ACQUA: UNA RISORSA DA UTILIZZARE MEGLIO”. E’ stato allestito un lisimetro che ha permesso di valutare l’assorbimento dell’acqua da parte della coltivazione e di verificare quando effettivamente il mais va in stress idrico, valutan-do cosi il momento migliore per l’intervento irriguo, evi-tando così sprechi di acqua.
Prove di coltivazione COLZA E FRUMENTO
TECNICHE AGRONOMICHE E USO DI ECOENZIMI, la tec-nica innovativa permette di valorizzare la potenzialità della coltura, permettendo il miglior uso delle risorse naturali nel rispetto dell’ambiente e delle nuove direttive europee
collaborazione con la ditta ALLASIA PLANT per la realizzazione di un campo prova per
la produzione di biomassa con pioppi a rapido accrescimento;
INIZIATIVE IN CAMPO AMBIENTALE Promozione della salvaguardia dell’ambiente naturale, in modo particolare quello delle aree fluviali e riparie con l’allestimento della mostra permanente “ALI SUL PO” allestita dall’Associazione Amici del Po di Villafranca Piemonte. L’iniziativa permette di fare cono-scere agli operatori agricoli quali sono alcuni accorgimenti che si possono attuare per la salvaguardia ambientale, e permette a tutti, ma in modo particolare ai ragazzi in età scola-re di conoscere l’ambiente e l’importanza della sua salvaguardia.
4
Genetica e tecnica Genetica e tecnica agronomica agronomica
l’opportunità di una l’opportunità di una agricoltura vincente.agricoltura vincente.
Genetica e tecnica agronomica rappresentano i due punti cardine della sperimen-
tazione Dekalb per offrire agli agricoltori un’opportunità concreta di incremento
delle rese. Grazie ad Aziende Agricole attente all’innovazione come il Podere Pi-
gnatelli, costantemente impegnate nello sperimentare nuove soluzioni, siamo riu-
sciti anno dopo anno a mettere a disposizione una genetica ad alto potenziale pro-
duttivo e con ampia adattabilità agronomica.
Il Podere Pignatelli rappresenta ormai da anni anche un importante punto di in-
contro tra mondo accademico, agricoltori e operatori del settore, in questo conte-
sto Dekalb è lieta di orgogliosa di organizzare una giornata di confronto tecnico e
di visita alla prove in campo.
Numerose sono state le novità presentate agli agricoltori in occasione della mani-
festazione 2013. La genetica è stata protagonista della giornata con la presentazio-
ne di importanti novità in particolare DKC5830 in classe 500 e DKC6728 in classe
600. Due ibridi da granella che da
due anni si posizionano ai vertici
della classifica degli ibridi più pro-
duttivi del mercato.
Dekalb persegue però un obiettivo
che va oltre la ricerca di una gene-
tica ad alto potenziale produttivo.
5
Da anni le prove realiz-
zate presso l’istituto
prevedono lo sviluppo
di una tecnica agrono-
mica che possa rende-
re la maiscoltura più
redditizia per l’agricol-
tore e più rispettosa
dell’ambiente. Così
non sono mancate le prove ad alta densità di semina realizzate con
gli Ibridi ad Alta efficienza Dekalb: DKC6815 in primis. Anche quest’an-
no, nonostante la condizione negativa che ha caratterizzato la stagio-
ne di semina, la densità di impianto ha confermato un vantaggio pro-
duttivo in termini di resa intorno al 9% per le semine a 9 semi/mq con
interfila a 75 cm e 12 % con la semina a 10 semi/mq disposti su file
binate. La sperimentazione Dekalb, ormai poliennale, ha portato ad
estendere questa semina anche alla produzione di trinciato integrale.
Solo in Piemonte sono stati seminati più di 200 ha in circa 20 località
di DKC6815 a fila binata da impiegare nella produzione di trinciato. I
risultati sono stati sorprendenti portando ad un incremento medio
della sostanza secca prodotta di circa 8 punti percentuali e un incre-
mento del tenore in amido della massa stoccata in trincea di circa il
27%.
É da questa assidua attività sperimentale che ha inizio dalla ricerca
internazionale di Dekalb, che nascono le soluzioni per il futuro dell’a-
gricoltura. Un grazie sincero a Silvio Marocco e all’Istituto Podere Pi-
gnatelli, per l’impegno nella sperimentazione e nello sviluppo di una
agricoltura sempre più competitiva e sempre più sostenibile.
Giorgio Colombo
6
P
RO
VE
DI IN
VE
ST
IME
NT
O e
TE
CN
ICH
E D
I S
EM
INA
PR
OV
E D
I IN
VE
ST
IME
NT
O e
TE
CN
ICH
E D
I S
EM
INA
7,
6 p
ian
te/m
2 10
,1 p
ian
te/m
2 s
emin
a tr
adiz
iona
le
10 p
ian
te/m
2se
min
a TW
IN R
OW
1
2 p
ian
te/m
2se
min
a TW
IN
RO
W
Var
ietà
D
itta
Cla
sse
P
ian
te
Dat
a D
ata
Um
idit
à P
eso
sec
co
Sup
erfi
cie
qli/
ha
qli/
gta
n
./m
2 se
min
a ra
ccol
ta
%
kg a
l 14
%
m2
al 1
4%
al 1
4%
DK
C6
815
Dek
alb
60
0
10,1
p.t
e/m
2 +
mic
orri
ze
15-a
pr
31-o
tt
27
,8
2755
17
40
15
8,35
60
,3
DK
C6
815
Dek
alb
60
0
10 p
.te/
m2 s
emin
a TW
IN R
OW
15
-ap
r 31
-ott
2
7,3
26
04
1704
1
52,
80
58,2
DK
C6
815
Dek
alb
60
0
10 p
.te/
m2 s
emin
a TW
IN R
OW
+
Ret
engo
plu
s d
istr
ibui
to c
on
b
arra
azi
end
ale
15-a
pr
31-o
tt
27
,7
2556
16
20
15
7,76
60
,1
DK
C6
815
Dek
alb
60
0
12 p
.te/
m2 s
emin
a TW
IN R
OW
+
Ret
engo
plu
s d
istr
ibui
to c
on
b
arra
azi
end
ale
15-a
pr
31-o
tt
27
,0
2995
17
40
17
2,11
65
,6
DK
C6
815
Dek
alb
60
0
7,6
p.t
e/m
2 + m
ico
rriz
e 15
-ap
r 31
-ott
2
4,7
91
37
6024
1
51,
70
57,8
7
Generalmente per la maggior parte degli ibridi,
in modo particolare per le classi più precoci,
l'aumento dell'investimento porta ad un aumen-
to produttivo, senza comprometterne la stabili-
tà.
Negli ibridi più tardivi, l'aumento di investimen-
to porta si ad un incremento medio produttivo,
ma attenzione alla scelta dell'ibrido "solo gli
ibridi di ultima generazione sono idonei agli in-
vestimenti fitti" altrimenti si compromette la
stabilità. Si sono verificati lievi allettamenti in
corrispondenza delle tesi con ibridi di vecchia
generazione.
Viste le caratteristiche pedoclimatiche della
zona, si consiglia l’aumento di investimento in particolar modo nelle semine precoci. Dalle
prove in campo si evidenzia che è possibile incrementare le rese di un 5% ovvero 7–9 q/ha
passando dai consueti 7,5 semi al mq a 8-9 semi al mq, mantenendo un’interfila tradizio-
nale a 75 cm. Nelle semine tardive l’aumento dell’investimento può portare ad un incre-
mento dell’instabilità, vista la tendenza alla filatura delle piante.
Si consiglia con semina tradizionale di non superare le 9 piante/m2, poiché l’incremento
produttivo ottenuto non compensa i rischi di allettamento.
Il sistema di semina chiamato a file binate o twin row, consente di incrementare
ulteriormente la densità di semina fino a 10 – 11 semi/mq riducendo la distanza dell’inter-
fila. In sintesi nell’intervallo convenzionale di 75 cm saranno posizionate 3 file anziché 2
con conseguente migliore spaziatura tra le piante, portando la competizione tra di loro ad
essere meno acuta. La peculiarità di questo sistema consiste nel massimizzare la distanza
delle piante tra le due file limitrofe ponendo i semi in maniera alternata tra una fila e l’al-
tra. Questa nuova tecnica di semina, è stata confrontata con semina tradizionale e semina
ad alta densità mantenendo l’interfila a 75 cm.
In ogni caso è necessario rispettare i consigli delle ditte produttrici relativi ai singoli ibri-
di.
8
Ris
ult
ati p
rod
utti
vi d
elle
pro
ve p
arce
llari
ott
enu
ti n
el 2
01
3 d
alle
pro
ve
di M
AIS
(ib
ridi
co
mm
erci
ali
- i d
ati r
ipo
rtati
nel
la
tab
ella
seg
uen
te s
on
o e
len
cati
in o
rdin
e d
i cic
lo e
su
cces
siva
men
te a
lfab
etico
) Si
mett
e in
evi
den
za c
he
l’a
nn
ata
ano
mal
a h
a fa
vori
to l
egge
rmen
te l
a cl
asse
60
0,
men
tre
no
rmal
men
te
è
la c
lass
e d
i m
atu
razi
on
e 5
00 q
uel
la c
he
forn
isce
i m
iglio
ri r
isul
tati
pro
du
ttivi
. Si
mett
e al
tres
ì in
ris
alto
co
me
nei
ter
ren
i men
o d
ota
ti
e p
iù s
ensi
bili
agl
i str
ess
idri
ci i
risu
ltati
mig
liori
si o
tten
gon
o c
on
le c
lass
i di m
atu
razi
on
e p
iù p
reco
ci c
om
e i
40
0. S
i ric
or-
da
che
la s
emin
a d
ei c
icli
a m
atu
rità
pre
coce
ha
sicu
ram
ente
dei
pre
gi c
om
e u
n r
isp
arm
io d
i en
ergi
a p
er l’
essi
ccaz
ion
e e
u
na
mag
gio
r re
sist
enza
agl
i str
ess
amb
ien
tali
(es.
sic
cità
), m
ino
r es
igen
ze n
utr
itive
, e
no
n u
ltim
o u
na
mag
gio
r vi
gori
a d
i em
erge
nza
ch
e p
erm
ette
l’an
tici
po
del
le s
emin
e co
n m
aggi
or
tolle
ran
za a
lla d
iab
roti
ca.
PR
OV
E D
I P
RO
DU
ZIO
NE
DE
L M
AIS
PR
OV
E D
I P
RO
DU
ZIO
NE
DE
L M
AIS
Var
ietà
D
itta
Cla
sse
Pia
nte
D
ata
Dat
a U
mid
ità
Pes
o s
ecco
Su
per
fici
e
qli/
ha
qli/
gta
n
./m
2 se
min
a ra
cco
lta
%
kg
al 1
4%
m
2 al
14
%
al 1
4%
DK
C43
16
Dek
alb
30
0
8,1
13
-ap
r 28
-ott
1
6,6
45
60
2784
1
63
,8
62
,4
DK
C52
76
Dek
alb
40
0
8,1
14
-ap
r 28
-ott
2
2,1
29
75
2172
1
37
,0
52
,2
DK
C54
01
Dek
alb
40
0
8,1
14
-ap
r 28
-ott
2
5,3
38
58
2832
1
36
,2
51
,9
P02
22
Pio
nee
r 40
0
8,1
13
-ap
r 26
-set
2
1,6
57
75
4152
1
39
,1
53
,0
SHO
PY
Ista
40
0
8,1
13
-ap
r 26
-set
2
2,6
40
47
2988
1
35
,4
51
,6
DK
C58
30
Dek
alb
50
0
7,6
14
-ap
r 28
-ott
2
2,6
44
19
2844
1
55
,4
59
,2
DK
C60
89
Dek
alb
50
0
7,6
14
-ap
r 28
-ott
2
2,8
44
43
2844
1
56
,2
59
,5
DK
C62
37
Dek
alb
50
0
7,6
14
-ap
r 28
-ott
2
3,9
42
84
2842
1
50
,8
57
,4
KIL
IC
KW
S 50
0
8,1
14
-ap
r 26
-set
2
8,4
59
78
4092
1
46
,1
55
,7
P11
14
Pio
nee
r 50
0
7,6
18
-ap
r 31
-ott
2
4,7
48
17
3384
1
42
,3
54
,2
DK
C67
24
Dek
alb
60
0
7,6
14
-ap
r 28
-ott
2
9,0
97
04
5839
1
66
,0
63
,3
DK
C67
28
Dek
alb
60
0
7,6
14
-ap
r 28
-ott
2
8,1
96
80
5864
1
64
,8
62
,8
DK
C66
77
Dek
alb
60
0
7,6
14
-ap
r 28
-ott
2
4,4
37
45
2834
1
32
,1
50
,3
DC
K6
815
D
ekal
b
600
7,
6
14-a
pr
28-o
tt
28
,7
2368
13
81
17
1,4
6
5,3
KA
NA
LIS
K
WS
600
7,
6
16-a
pr
31-o
tt
25
,6
7779
57
91
13
4,3
5
1,2
P15
35
Pio
nee
r 60
0
7,6
16
-ap
r 31
-ott
2
5,0
43
17
2878
1
50
,0
57
,1
P15
47
Pio
nee
r 60
0
7,6
16
-ap
r 31
-ott
2
4,0
38
18
2866
1
33
,2
50
,7
PR
32F7
3
Pio
nee
r 60
0
7,6
16
-ap
r 31
-ott
2
5,6
93
60
5879
1
59
,0
60
,6
DK
C 6
795
D
ekal
b
700
7,
6
14-a
pr
28-o
tt
26
,2
8234
58
14
14
1,5
5
3,9
DK
C 6
903
D
ekal
b
700
7,
6
14-a
pr
28-o
tt
30
,8
3697
28
36
13
0,3
4
9,7
P17
33
Pio
nee
r 70
0
7,6
16
-ap
r 31
-ott
2
5,4
41
38
2831
1
46
,1
55
,7
P17
58
Pio
nee
r 70
0
7,6
16
-ap
r 31
-ott
2
6,2
87
62
5352
1
63
,6
62
,3
P18
17
Pio
nee
r 70
0
7,6
16
-ap
r 31
-ott
2
5,0
44
13
2843
1
55
,2
59
,1
P19
21
Pio
nee
r 70
0
7,6
16
-ap
r 31
-ott
2
6,4
96
88
5844
1
65
,8
63
,2
9
Var
ietà
D
itta
Cla
sse
Pia
nte
D
ata
Dat
a U
mid
ità
Pes
o s
ecco
Su
per
fici
e
qli/
ha
qli/
gta
n
./m
2 se
min
a ra
cco
lta
%
kg
al 1
4%
m
2 al
14
%
al 1
4%
DK
C43
16
Dek
alb
30
0
8,1
13
-ap
r 28
-ott
1
6,6
45
60
2784
1
63
,8
62
,4
DK
C52
76
Dek
alb
40
0
8,1
14
-ap
r 28
-ott
2
2,1
29
75
2172
1
37
,0
52
,2
DK
C54
01
Dek
alb
40
0
8,1
14
-ap
r 28
-ott
2
5,3
38
58
2832
1
36
,2
51
,9
P02
22
Pio
nee
r 40
0
8,1
13
-ap
r 26
-set
2
1,6
57
75
4152
1
39
,1
53
,0
SHO
PY
Ista
40
0
8,1
13
-ap
r 26
-set
2
2,6
40
47
2988
1
35
,4
51
,6
DK
C58
30
Dek
alb
50
0
7,6
14
-ap
r 28
-ott
2
2,6
44
19
2844
1
55
,4
59
,2
DK
C60
89
Dek
alb
50
0
7,6
14
-ap
r 28
-ott
2
2,8
44
43
2844
1
56
,2
59
,5
DK
C62
37
Dek
alb
50
0
7,6
14
-ap
r 28
-ott
2
3,9
42
84
2842
1
50
,8
57
,4
KIL
IC
KW
S 50
0
8,1
14
-ap
r 26
-set
2
8,4
59
78
4092
1
46
,1
55
,7
P11
14
Pio
nee
r 50
0
7,6
18
-ap
r 31
-ott
2
4,7
48
17
3384
1
42
,3
54
,2
DK
C67
24
Dek
alb
60
0
7,6
14
-ap
r 28
-ott
2
9,0
97
04
5839
1
66
,0
63
,3
DK
C67
28
Dek
alb
60
0
7,6
14
-ap
r 28
-ott
2
8,1
96
80
5864
1
64
,8
62
,8
DK
C66
77
Dek
alb
60
0
7,6
14
-ap
r 28
-ott
2
4,4
37
45
2834
1
32
,1
50
,3
DC
K6
815
D
ekal
b
600
7,
6
14-a
pr
28-o
tt
28
,7
2368
13
81
17
1,4
6
5,3
KA
NA
LIS
K
WS
600
7,
6
16-a
pr
31-o
tt
25
,6
7779
57
91
13
4,3
5
1,2
P15
35
Pio
nee
r 60
0
7,6
16
-ap
r 31
-ott
2
5,0
43
17
2878
1
50
,0
57
,1
P15
47
Pio
nee
r 60
0
7,6
16
-ap
r 31
-ott
2
4,0
38
18
2866
1
33
,2
50
,7
PR
32F7
3
Pio
nee
r 60
0
7,6
16
-ap
r 31
-ott
2
5,6
93
60
5879
1
59
,0
60
,6
DK
C 6
795
D
ekal
b
700
7,
6
14-a
pr
28-o
tt
26
,2
8234
58
14
14
1,5
5
3,9
DK
C 6
903
D
ekal
b
700
7,
6
14-a
pr
28-o
tt
30
,8
3697
28
36
13
0,3
4
9,7
P17
33
Pio
nee
r 70
0
7,6
16
-ap
r 31
-ott
2
5,4
41
38
2831
1
46
,1
55
,7
P17
58
Pio
nee
r 70
0
7,6
16
-ap
r 31
-ott
2
6,2
87
62
5352
1
63
,6
62
,3
P18
17
Pio
nee
r 70
0
7,6
16
-ap
r 31
-ott
2
5,0
44
13
2843
1
55
,2
59
,1
P19
21
Pio
nee
r 70
0
7,6
16
-ap
r 31
-ott
2
6,4
96
88
5844
1
65
,8
63
,2
10
Uso Uso dei trattamenti dei trattamenti ENZIMATICI ENZIMATICI
abbinati a tecnica colturale tradizionaleabbinati a tecnica colturale tradizionale nel rispetto della futura PACnel rispetto della futura PAC
I Bioenzimi (o biocatalizzatori) sono molecole proteiche complesse che si trovano all’in-terno delle cellule viventi, dove fungono da catalizzatori e acceleratori delle reazioni chimiche che trasformano le sostanze. Possiamo trovare enzimi selezionati (Fosfatasi, Proteasi, Perossidasi, Peptidasi, Amilasi, Cellulasi, Lipasi, Fosforilasi, Lattasi), miscelati a Carbonato di Calcio, microelementi di Chabasite e Philipsite, sali minerali.
Finalità principale della prova:
• rafforzamento radicale
• accelerazione della germinazione
• aumento delle difese immunitarie
• aumento della reazione agli attacchi parassitari
• eliminazione dei prodotti di sintesi
• riduzione trattamenti chimici (concime minerale e prodotti di difesa)
1° FASE — TRATTAMENTO DELLE STOPPIE (prodotto commerciale utilizzato Stoppienzym)
Permette la rapida trasformazione dei residui colturali in humus stabilizzato, rilasciando le sostanze nutrienti per la flora microbica del terreno e delle piante. Tale processo inoltre facilita le lavorazioni del terreno ed impedisce lo svernamento sui residui colturali di insetti (Piralide del mais, ecc.) e funghi del genere Fu-sarium, responsabili del mal del piede ed altre patologie fungine.
Varietà TESI TIPO DI
TRATTAMENTO
Piante Data Data Umidità Superficie qli/ha qli/gta
n./mq semina raccolta % mq al 14% al 14%
DKC 5699 classe 500
1° ECOENZIMI con
riduzione 20% del-la concimazione
8,1 12-apr 26-set 21,1 1320 144,2 54,9
2° Nessun trattamento 8,1 12-apr 26-set 20,6 1620 139,3 53,1
11
2° FASE — SOVESCIO (facoltativo ma im-portantissimo nella nuova ottica Europea)
Il sovescio se è possibile inserirlo nella processio-ne colturale permette di:
• aumento della materia organica
• rallentamento fenomeni erosivi
• mantenimento del contenuto azotato (soprattutto se si utilizzano leguminose come Crotalaria, Trifolium spp., ecc)
• riduzione di patogeni nel terreno (con uso di Crucifere, ecc.)
• garantire la copertura vegetale e permettere di diversificare le colture come previsto dalla nuova PAC 2014-2020 “pagamento per le pratiche agricole benefiche per il clima e l’ambiente” (greening)
3° FASE — TRATTAMENTO AL SEME (prodotto com-
merciale utilizzato Conciazym)
Il trattamento enzimatico serve per:
• favorire lo sviluppo rapido dell’apparato radicale.
• migliorare la resistenza al freddo e alle malattie.
• migliorare l’energia germinativa, favorendo una più veloce e omogenea germinazione, specie nel caso di semine anticipate
4° FASE — TRATTAMENTO FOGLIARE (prodotto com-
merciale utilizzato Caballina)
Il trattamento enzimatico serve agisce sulla pianta sti-
molando:
• anticipa lo sviluppo delle piante e migliora le ca-ratteristiche della produzione;
• induce ad un prolungamento della fioritura;
• aiuta a superare le fasi di stress biotico, abiotico e meccanico della pianta
PRIMI RISULTATI OTTENUTI NEL PRIMO ANNO DI SPERIMETAZIONE
• incremento dello sviluppo dell’apparato radicale
• riduzione della concimazione (rientrando così nei parametri della direttiva nitrati)
• maggior resistenza allo stress idrico
• Incremento produttivo (vedi tabella a lato) Indispensabile continuare la sperimentazione per verificare la competitività della nuova tec-nica produttiva e dei miglioramenti apportati ai prodotti utilizzati.
12
Uso delleUso delle MICORRIZE e della BEAUVERIAMICORRIZE e della BEAUVERIA
Le Micorrize sono dei funghi che vivono nel terreno a contatto con le radici delle piante e permettono, grazie alla simbiosi con queste di aumentare lo sviluppo radicale e :
• Favoriscono l’assorbimento di elementi minerali con miglior uso dei concimi
• Permettono di ridurre le concimazioni mantenendo la pro-duttività
• Favoriscono l’assorbimento dell’azoto (in parte anche quel-lo atmosferico)
• Riducono gli stress idrici
• Favoriscono lo sviluppo di radici in caso di attacco da parte di elateridi e di diabrotica
• Incrementi produttivi del 2 –10% le percentuali più elevate si verificano nei terreni meno fertili o soggetti a stress.
• Piante più sane e vigorose (a dimo-strarlo e il livello di antiossidanti presente nell’apparato fogliare e nella granella del mais. (Più è alto il valore più è sana la pianta e mi-nor è la presenza di micotossine)
La Beauveria bassiana è un fungo che cresce naturalmente nei terreni e agisce come un parassita su vari artropodi in particolare colpisce i coleotteri, appartiene ai funghi entomopatogeni, favorisce il controllo naturale degli elateridi e della diabrotica. Il suo effetto non si vede immediatamente, ma il controllo avviene quando si ha la colonizzazione del terreno da parte dell’antagonista naturale, quin-di in stagione più avanzata, nel periodo di potenziale sviluppo della diabrotica.
Radice micorrizata
Varietà Classe TESI TIPO DI
TRATTAMENTO
Piante Data Data Umidità Super-
ficie qli/ha qli/gta
n./mq semina raccolta % mq al 14% al 14%
DKC 5699 500 1° tesi Micorrize 8,1 13-apr 26-set 23,2 1665 134,7 51,3
DKC 5699 500 2° tesi Nessun
trattamento 8,1 13-apr 26-set 25,8 1647 130,4 49,7
DKC 5612 400 1° tesi Micorrize 8,1 13-apr 26-set 28,3 2124 144,7 55,1
DKC 5612 400 2° tesi Nessun
trattamento 8,1 13-apr 26-set 28,2 1074 140,4 53,5
13
PROVE DI CONCIMAZIONEPROVE DI CONCIMAZIONE
Varietà: DKC 6815, classe 600
Seminato il 16/04/2013, raccolto il 31/10/2013, investimento 6,9 piante/m2, trattato con MICOSAT
Tesi di concimazione messe a confronto Risultati produttivi
Tesi Prodotto Epoca di
distribuzione qli/ha
Unità FERTILIZZANTI Umidità qli/ha qli/gta
N P2O5 K2O % al 14% al
14%
1
05/10/20 presemina 6,5 32,5 65 130
28,5 142,34 54,2 Urea copertura 6 foglie 4,5 207
totale 240 65 130
2
05/10/20 presemina 6,5 32,5 65 130
27,7 152,94 58,3
Rhizovit 35 N-Process
copertura 6 foglie 5 175
Fertiactyl GZ copertura 6 foglie 0,01 0,001
totale 208 65 130
3
05/10/20 presemina 6,5 32,5 65 130
28,3 149,25 56,9 Utec 46 copertura 6 foglie 4,5 207
totale 240 65 130
4
05/10/20 presemina 3 15 30 60
26,4 152,69 58,2
Calciociana-mide
localizzato alla semina
2,3 45,54
Urea copertura 6 foglie 3,7 170,2
totale 231 30 60
5
Capomide presemina 5 75 90
26.1 150.23 50.7 Urea copertura 6 foglie 3,5 161
totale 236 90 0
6
05/10/20 presemina 6,5 32,5 65 130
25,4 145,09 55,3 Urelite copertura 8 200
totale 233 65 130
7
05/10/20 presemi-
na 4,55 22,75 45,5 91
26,1 150,23 57,2 Urelite copertura 6 foglie 6 150
totale 173 46 26
14
Colza Colza —— con successione di sovesciocon successione di sovescio
L’abbinamento delle due colture è interessante come potenziale rotazione. I risultati sono stati competitivi con il fru-mento, visto so-prattutto la necessità di minor input di risor-se a favore della col-tura. Visto l’andamento
climatico non è stato possibile effettuare la rotazione con la soia (la semina sarebbe stata troppo tardiva), ma si è optato per il sovescio. Questa scelta ha permesso di ripristinare mag-giormente la fertilità del suolo, eliminare alcune erbe infestan-ti e migliorare la struttura del terreno, cosa che sicuramente ne godrà la coltura successiva.
RICORDIAMOCI I PRINCIPI GENERALI DELLA CONCIMAZIONE
Rispettiamo gli asporti (concimazione equilibrata):
è inutile apportare elementi più del necessario interriamo subito l’azoto al momento della rincalzatura (si perde circa il 20%)
Ricordiamoci di rispettare la direttiva nitrati:
• dose di azoto pari a 170 Kg/ha di azoto in aree vulnerabili (elevata a 250 kg/ha per il mais)
• 340 Kg/ha di azoto nelle altre zone compresi gli apporti organici (letame e liquame)
• apporti frazionati nel tempo: massimo 100 kg per intervento in copertura e 30 Kg in pre-semina
Valorizziamo il terreno e le risorse naturali
controllare il terreno con opportune analisi usiamo microrganismi che favoriscono l’assorbimento e l’assimilazione degli ele-
menti naturali (micorrize, eco-enzimi, ecc…)
Varietà Ditta Piante Data Data Umidità Superficie qli/ha qli/gta
n./m2 semina raccolta % m2 al 9% al 9%
EXCALIBUR Dekalb 34 19-set 10-lug 11,8 2064 41,91 16,00
EXPOWER Dekalb 32 19-set 10-lug 11,0 1376 35,97 13,73
EXPLICIT Dekalb 35 19-set 10-lug 10,6 1032 32,85 12,54
DGC173D Dekalb 35 19-set 10-lug 10,7 1032 35,85 13,68
V275OL Dekalb 31 19-set 10-lug 10,6 1032 35,27 13,46
MDS10 Dekalb 32 19-set 10-lug 10,6 1032 35,56 13,57
15
BANDO per erogazioneBANDO per erogazione
BORSE di STUDIO “Leone Pignatelli”BORSE di STUDIO “Leone Pignatelli” L’Istituto Podere Pignatelli nel programma di divulgazione e di promozione dell’istru-zione nel settore agricolo ha bandito un concorso per l’assegnazione di n. 3 borse di studio in onore di Leone Pignatelli, di diverso importo, a fronte di percorsi di studio in materie agrarie, per un valore complessivo di Euro 2.000= (duemila). Bando per le scuole secondarie di primo grado con la finalità di stimolare la formazione dei giovani nel settore agricolo. Per i bandi completi e informazioni relativamente alle attività dell’azienda:
www.poderepignatelli.it
COLLABORAZIONE COLLABORAZIONE CON LE SCUOLE CON LE SCUOLE
L’Istituto Podere Pignatelli nel 2013 ha continuato la collaborazione con le scuole elementari di Villa-franca Piemonte e Vigone. Hanno aderito al pro-gramma alcune le classi per svolgere le attività legate alle piante arboree da frutto e da legno. Il progetto ha permesso ai ragazzi di poter piantare gli alberi da frutto e le specie forestali, e di occu-
parsi delle prime cure per permetterne l’attecchi-mento. Il tutto è stato realizzato grazie alla collabo-razione delle insegnanti e del personale aziendale. In primavera si è proceduto alla semina del mais, e alle successive operazioni colturali, per permettere ai ragazzi di vedere tutta la filiera produttiva, dalla semina alla raccolta e alla successiva utilizzazione, dalla prepara-zione della
farina al successivo uso che può essere fatto sia a scopi alimentari, che zootecnici come nella prepa-razione dei mangimi per gli allevamenti. Per l’annata agraria 2013-2014 si sta continuando l’iniziativa con la finalità da una parte di continua-re a seguire le fasi di sviluppo delle colture arbo-ree in particolar modo quelle forestali e parallela-mente si è iniziato il percorso per conoscere le colture cerealicole in particolare il mais e il fru-mento.
16
Istituto Podere Pignatelli
Frazione Madonna Orti 49
10068 Villafranca Piemonte (TO)
Telefono 011.980.70.21
www.poderepignatelli.it — [email protected]