ASILO NIDO INTEGRATO
“Il Giardino Incantato”
Via Garibaldi 1
37060 Castel d’Azzano (Verona)
Tel. e Fax 045/512293
E-mail [email protected]
Progetto educativo
Anno educativo 2015 - 2016
Scuola dell’Infanzia ”Don Ippolito”
Nido integrato “IL GIARDINO INCANTATO”
Pensa che in un albero c’è un violino d’amore. Pensa che un albero canta e ride. Pensa che un albero sta in un crepaccio e poi diventa vita. Alda Merini
Scuola dell’Infanzia paritaria di riferimento
“DON IPPOLITO” Via Garibaldi, 1
37060 Castel d’Azzano (VR)
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PREMESSA
La denominazione “Il Giardino Incantato” scaturisce dal considerare il Nido un grande
giardino nel quale crescono fiori diversi per colore, forma, dimensione. Giardino quindi è
uguale a spazio nel quale la diversità di ciascun bambino e bambina viene valorizzata
come risorsa nel processo di crescita. E’ un giardino dentro al quale ci si “incanta” e ci si
stupisce davanti alla bellezza armonica delle piccole conquiste quotidiane.
All’ingresso del Nido un grande murales infatti, fa da sfondo al soggiorno di accoglienza
per i genitori. Raffigura la storia stessa del servizio con pensieri confusi al suo sorgere
ma cammin facendo ha trovato chiarezza proprio nel confronto, nel dialogo, nella
consapevolezza che insieme stiamo costruendo un luogo di crescita per i bambini e per
tutte le persone che, intrecciando come fili, le loro esperienze vengono a contatto con
l’ambiente.
IL MURALES DEL GIARDINO INCANTATO
Un’alba di luce getta scintille sul caos della creazione. Confusione di elementi,
frammenti di tenebre corrono qua e là. La vita urla, spinge,
spacca la terra, scoperchia l’opacità del manto erboso,
niente e nessuno può fermare la sua forza esplosiva,
si allunga, vuole toccare il cielo. Armonia di colori.
Anche l’acqua stagnante si trapunta di vita!
Foglie d’oro aleggiano sul giardino, e lo ricompongono in armonia,
accompagnandolo verso un futuro di speranza!
E’ come, la pazienza di una madre verso i figli...
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Iniziamo questa nuova avventura con la consapevolezza che ogni esperienza, ogni
occasione di gioco, l’organizzazione del lavoro, dei tempi, degli ambienti, degli spazi, degli
arredi, sono il frutto di un progetto educativo pensato e condiviso da tutto il personale.
1 Che cos’è il Progetto educativo e a chi è rivolto
Il Progetto Educativo è lo strumento attraverso il quale il Nido Integrato “IL GIARDINO
INCANTATO” rende trasparente e leggibile ciò che fa e perché lo fa.
Anche per l’anno educativo 2015/2016 il nostro Nido Integrato presenta il suo
Progetto Educativo che:
1. si rivolge agli utenti – bambini, bambine e famiglie del Nido che ne sono i
destinatari privilegiati;
2. si realizza, di norma, nella sede del Nido ed è promosso dall’Ente Gestore in
collaborazione con le educatrici del servizio;
3. è condotto dal Personale del Nido.
Il Progetto Educativo ha la funzione di illustrare:
· gli OBIETTIVI EDUCATIVI cioè le mete e i percorsi educativi e le attività didattiche;
· il METODO EDUCATIVO ovvero le modalità organizzative ed operative;
· gli STRUMENTI DI OSSERVAZIONE, di VERIFICA e di DOCUMENTAZIONE adottati
· i collegamenti con il territorio.
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2 Finalità generali del servizio e idea di bambino
Il nostro Nido Integrato, come da progetto psicopedagogico si propone di soddisfare i
bisogni affettivi, cognitivi e sociali dei bambini per lo sviluppo armonico della loro persona
in un ambiente ricco di vita, di relazioni, reso possibile dalle scelte e dall’operatività
dell’ente Gestore e degli operatori con la compartecipazione dei genitori.
Tenendo conto sempre della nostra magna carta di partenza e cioè il progetto
psicopedagogico desideriamo che dai nostri pensieri, emerga un’idea di bambino che, nel
rispetto delle sue peculiari caratteristiche di corpo, psiche e mente, cresce armonicamente
e si differenzia all’interno di una significativa rete di relazioni. Un’idea di bambino quindi
che contiene in sé la struttura e la trasformazione del suo pensiero, e l’azione del
bambino.
3 Obiettivi generali del servizio
• Offrire uno spazio fisico ed un ambiente relazionale e sociale che faciliti la crescita di
ogni singolo bambino in merito all’identità, all’autonomia e all’interazione con altri
bambini e adulti, incontrando le necessità lavorative della famiglia.
• Definire un’organizzazione che assicuri corrette risposte ai bisogni dei bambini.
3. 1 Obiettivi per l’anno in corso
• Creare e mantenere un clima di collaborazione con le famiglie
• Creare occasioni di confronto – scambio tra educatrici e genitori
• Accettare le frustrazioni date dalla possibile incompatibilità di pensiero
• Dare valore ad ogni bambino nella sua individualità
• Mantenere un clima di benessere nella quotidianità
• Vivere e “gustare” i tempi del nido
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4. Utenti
I bambini iscritti per l’anno educativo 2015 – 2016 sono 18 e formano due gruppi
omogenei suddivisi per età:
-
RUPPO GIRASOLI (piccoli): 12-24 mesi
-
RUPPO TULIPANI (grandi): 24-36 mesi
I genitori saranno coinvolti nella vita del nido attraverso: colloqui individuali in partenza,
in itinere, a fine percorso annuale; riunioni informative, formative, anche in collaborazione
con la scuola dell’infanzia di riferimento, festa di Natale e di fine anno.
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5. Calendario scolastico 2015 - 2016
Castel d’Azzano 30 settembre 2015
INCONTRI E FESTE Scuola dell’Infanzia e Nido Integrato
INIZIO ATTIVITA’ FESTIVITA’ OBBLIGATORIE VACANZE SCOLASTICHE
Per Nido integrato e Scuola dell’Infanzia
MARTEDI 20 OTTOBRE 2015 ORE 20:30 Assemblea di tutti i genitori Scuola dell’infanzia e Nido per lancio del percorso annuale + elezione dei rappresentanti di sezione
MARTEDI’ 8 SETTEMBRE 2015 Inizio Nido
DOMENICA 22 NOVEMBRE 2015 dalle 9.30 alle 13.00 Giornata SCUOLA E NIDO APERTI - OPEN DAY
LUNEDI’ 14 SETTEMBRE 2015 Inizio scuola infanzia per bambini PICCOLI MERCOLEDI’ 16 SETTEMBRE Inizio per MEDI E GRANDI
DICEMBRE 2015 MAGGIO E GIUGNO 2016 COLLOQUI INDIVIDUALI tra educatrici e genitori bambini nido
MARTEDI’ 29 SETTEMBRE 2015 ORE 15:00 Incontro genitori dei nuovi iscritti con la PSICOMOTRICISTA MARTEDI’ 6OTTOBRE 2015 INIZIO ATTIVITA’ PSICOMOTORIA (Psicomotricista: Germana Bottardi) (giornata dedicata alla psicomotricità sarà il MARTEDI’)
VENERDI’ 11 DICEMBRE 2015 (mattinata, solo con i bambini) Festa di S. Lucia (scuola dell’infanzia e Nido nelle loro sedi)
LUNEDI’ 7 DICEMBRE 2015 Ponte dell’Immacolata MARTEDI’ 8 DICEMBRE 2015 Festa dell’Immacolata Concezione di Maria
LUNEDI’ 21 DICEMBRE 2015 ORE 19:00 Festa natalizia con bambini e genitori della Scuola dell’ infanziA
VACANZE NATALIZIE da GIOVEDI’ 24 DICEMBRE 2015 a MERCOLEDI’’ 6 GENNAIO 2016 (Compresi)
MARTEDI’ 22 DICEMBRE 2015 ORE 15:00 Merenda con i genitori e i bambini del Nido e scambio di auguri natalizi
VACANZE DI CARNEVALE E MERCOLEDI’ DELLE CENERI Da LUNEDI’ 8 A MERCOLEDI’ 10 FEBBRAIO 2016
MARTEDI’ 9 FEBBRAIO 2016 ORE 20:30 Incontro di sezione genitori NIDO
VACANZE PASQUALI Da GIOVEDI’ 24 MARZO 2016 a MARTEDI’ 29 MARZO 2016 (Compresi)
VENERDI’ 5 FEBBRAIO 2016 (mattinata, solo con i bambini) Festa di carnevale (scuola dell’infanzia e Nido nelle loro sedi)
LUNEDI’ 25 APRILE 2016 Festa della Liberazione
SABATO 19 MARZO 2016 ORE 16:00 Festa del papà (laboratorio tra i papà e i bambini a scuola) Opportunità di partecipare alla S. Messa delle ore 18:30 con tutta la famiglia
GIOVEDI’ 2 GIUGNO 2016 FESTA DELLA REPUBBLICA
MARTEDI’ 19 APRILE 2016 ORE 20:30 Laboratorio GENITORI NIDO
VENERDI’ 3 GIUGNO 2016 (Recupero FESTA del 1° Maggio)
SABATO 28 MAGGIO 2016 (in mattinata presso teatro di Beccacivetta o Rizza) Festa di fine anno bambini e genitori Scuola dell’infanzia.
VENERDI’ 10 GIUGNO 2016 GITA SCOLASTICA solo con i bambini Meta da definire
GIOVEDI’ 30 GIUGNO 2016 Termine dell’attività scolastica ed educativa per la scuola dell’infanzia e Nido Integrato (Nido e Infanzia uscita alle ore 12.00)
MARTEDI’14 GIUGNO 2016 Incontro con i genitori dei bambini del Nido e della Scuola dell’infanzia Nuovi Iscritti
GIOVEDI’ 23 GIUGNO 2016 DALLE 15.00 ALLE 17.00 Festa di fine anno con bambini e genitori del Nido
Le insegnanti della scuola dell’infanzia mensilmente sono disponibili ad incontrare i genitori su appuntamento secondo, il calendario qui allegato
E’ desiderio della scuola in collaborazione con i rappresentanti di sezion sezione attivare incontri formativi con i genitori, date da definire
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6. Indirizzi e criteri di programmazione psico-socio-pedagogica La conoscenza delle fasi di sviluppo dei bambini permette, a chi si prende cura di loro, di
incontrare bisogni e desideri dei bambini stessi interpretandoli correttamente e fornendo
risposte adeguate per la loro crescita. Lo sviluppo della persona-bambino è un processo
che si svolge per la convergenza di variabili diverse ed è quindi, per ogni individuo, un
evento unico ed irripetibile.
Sebbene ciascun bambino abbia dei ritmi di crescita assolutamente individuali, la
conoscenza delle tappe di sviluppo orienta la prospettiva educativa all’attenzione nel
cogliere e valorizzare l’unicità e la specificità dei ritmi di crescita di ognuno.
Alla luce di ciò, si considerano le fasi di sviluppo del bambino da 0 a 3 anni negli aspetti
socio-emotivo, relazionale, senso-motorio e cognitivo.
Gli autori ai quali si farà riferimento sono i seguenti:
- per gli aspetti psicodinamici, Freud, Spitz, Mahler, Winnicott
per gli aspetti senso motori e cognitivi, Piaget, Vigostky,
Tenendo presenti le più recenti teorie dello sviluppo infantile che evidenziano l’effettiva
interdipendenza tra i traguardi cognitivi e il contesto relazionale entro cui si svolge
l’esperienza del bambino, si considerano le teorie espresse da Bruner, Broffenbrenner,
Stern.
Considerare lo sviluppo del bambino all’interno dei sistemi sociali cui egli partecipa, ci
permette di orientare il gesto educativo, di preparare in modo adeguato l’ambiente, di
saper cogliere e decodificare gli incontri tra bambini, dando quindi significatività
all’esperienza del nido, anche attraverso la progettazione di percorsi educativi e didattici
che tengano conto dei bisogni dei bambini. Abbiamo predisposto una mappa che sfocerà
durante l’anno in progetti, eccola
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7. Progettazione educativa e didattica aspetto organizzativo e metodologico
PROGETTAZIONE EDUCATIVA. La progettazione educativa sarà un punto di riferimento per il gruppo di lavoro in quanto ambito in cui si esplicita il percorso professionale con le idee di riferimento, rispetto al servizio per le persone che formano il gruppo di lavoro, tenendo conto della situazione socio - culturale e delle reali risorse disponibili. La progettazione educativa, sarà il "contenitore" dell'intenzionalità dell’équipe
ASPETTO ORGANIZZATIVO
- Utenza, ambiente sociale: caratteristiche e bisogni - Bambini, età, suddivisione/sottogruppi - Operatori, ruoli, turnazione d’orario delle diverse figure educative
- Spazi - materiali disponibili - Tempi - ritmi della giornata. - Percorso dell'anno
ASPETTO METODOLOGICO - Fase evolutiva (con richiami e riferimenti teorici) - Significati relativi all'utilizzo dello spazio - ambiente - Significati relativi allo svolgimento delle routine - Significati relativi alle modalità di inserimento dei bambini - Significati relativi alla attivazione dell'integrazione - Significati relativi alla relazione con i genitori - Percorso professionale degli educatori
PROGETTAZIONE DIDATTICA. La progettazione didattica sarà riferimento obbligato, per chi opera con i bambini, per attuare concretamente le scelte metodologiche espresse nella progettazione educativa. Partendo dall'osservazione dell'età e delle caratteristiche dello sviluppo dei bambini, in questo ambito saranno espressi e illustrati in modo specifico, gli interventi educativi e didattici dettagliati in progetti a lungo e breve termine e unità di ricerca.
PROGETTAZIONE A LUNGO TERMINE
- Nomi ed età dei bambini, caratteristiche dei sottogruppi -Operatori direttamente e/o indirettamente coinvolti - Obiettivi generali annuali della scuola e del nido integrato. - Caratteristiche di fase, specificate per i diversi ambiti di sviluppo e prevedendo il percorso evolutivo per il periodo che si andrà considerando. - Percorsi per area di sviluppo come stimolo all'evoluzione dei livelli di sviluppo ed esplicitazione degli aspetti che si intendono privilegiare.
PROGETTAZIONE A BREVE TERMINE
• motivazioni del gruppo • ruolo dell’educatore • tempi • spazi e materiali • persone coinvolte • esperienze possibili • risultati attesi
• modalità di verifica
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7.a MAPPA DEI PERCORSI EDUCATIVI e DIDATTICI ANNUALI ANNO EDUCATIVO 2015-16
UNA STORIA PER PARTIRE…
DINO IL CANGURO CHE NON VOLEVA SALTARE
C’era una volta un piccolo canguro di nome Dino che se ne stava comodo e caldo nel
marsupio della sua mamma, e non ne voleva sapere di uscire a scoprire tutto ciò che c’era
al di fuori della sua comoda tasca.
“Senti gli uccelli che cantano” diceva Mamma canguro. “Mi viene voglia di mettermi a
ballare. A te no?”. “No! A me no!”, rispondeva Dino deciso, anche se la sua zampetta
sinistra penzolava fuori dal marsupio dondolandosi a ritmo del canto.
Grazie all’incontro di nuovi amici, in particolare della camaleontessa Iride (personaggio
guida alla scuola dell’infanzia), il piccolo Dino prende coraggio ed esce dal marsupio ed
inizia a saltare e saltare per il vasto mondo; e con sua grande sorpresa si accorge che non
era poi così difficile.
MOTIVAZIONI DI FONDO
La storia di Dino il canguro è stata pensata per creare un personaggio guida che possa
facilitare la delicata fase del primo distacco del bambino dalla sua mamma
(Ambientamento), che infatti molti bambini attraversano in ambientamento al nido. Durante
l’anno educativo Dino il canguro rimarrà il personaggio di riferimento per dare il via ai
diversi progetti pedagogici. L’incontro tra i due personaggi: Dino e Iride ha per noi adulti il
significato dell’inclusione tra l’asilo nido e la scuola dell’infanzia, valore di riferimento che
crea l’unione tra le due realtà e non solo, è lo stimolo a cogliere sempre la ricchezza e le
risorse di ogni singolo bambino, di ogni famiglia, di ogni educatrice, di ogni insegnante e di
ogni persona che a diverso titolo ruota attorno ai bambini.
Modalità operativa
• Individuazione e valorizzazione delle differenze individuali di ogni bambino in modo
tale che ognuno si senta accolto nella sua unicità all’interno del gruppo.
Quest’ultimo sarà dunque arricchito dalla diversità di ogni bambino fino a sentirsi
appartenente;
• Inclusione della realtà nido e scuola dell’infanzia. Gli adulti saranno orientati a
coltivare atteggiamenti di collaborazione e di sostegno attraverso la comunicazione
e lo scambio reciproci;
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• Ponte tra scuola, famiglie e bambini creando un clima di fiducia, rispetto e
comunicazione.
CONCRETAMENTE…
Abbiamo realizzato un albero di cartoncino posizionato all’ingresso del nido, su cui pian
piano cresceranno le foglie rappresentate dalle mani di tutti i bambini, dei genitori e di tutto
il personale della scuola.
Vorremo far nostra una poesia della scrittrice Alda Merini che ci permette di esprimere al
meglio il valore prezioso dei bambini, della vita e dell’unicità che vogliamo far emergere in
ognuno di loro.
Poesia
Pensa che in un albero c’è un violino d’amore.
Pensa che un albero canta e ride.
Pensa che un albero sta in un crepaccio e poi diventa vita.
Alda Merini
I PENSIERI DELLE EDUCATRICI
Gli adulti di riferimento sono il nutrimento per le radici dell’albero della vita dei bambini che
gli permettono di crescere vigorosi in qualsiasi terreno (crepaccio).
Tale nutrimento consentirà ai bambini di ridere e cantare (fornire i mezzi interiori con cui
affrontare la vita con coraggio, forza, sorriso e fiducia; indipendentemente da ciò che
accadrà) e di scoprire il proprio violino interiore per suonarlo (sviluppare a pieno le proprie
potenzialità tirando fuori il proprio io).
La mappa, prenderà forma via via in corso d’anno con progetti che si metteranno in
cantiere dopo aver conosciuto i bisogni dei bambini e soprattutto dopo esserci confrontate
a lungo sull’idea di bambino che nutriamo e che desideriamo costruire cammin facendo
con gli apporti nostri, delle colleghe della scuola dell’infanzia, delle famiglie, del comitato di
gestione. Così facendo desideriamo puntare su un lavoro cooperativo.
Di seguito i progetti educativo-didattici pensati.
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ATTIVITA’ IN CANTIERE
CON IL GRUPPO GIRASOLI (PICCOLI)
“Quando una madre aborigena si accorge che la sua bambina tenta le prime parole, le
lascia toccare “le cose” di quella terra: foglie, frutti, insetti e via dicendo.
La bambina, al seno della madre, giocherà con la “cosa”, le parlerà, la proverà con i denti,
imparerà il suo nome,
e lo ripeterà”.
(Bruce Chatwin,The Songliners)
Progetto didattico “Quante scoperte”
“IL CESTINO DEI TESORI”
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MOTIVAZIONI: Il “cestino dei tesori” è un cesto contenente una serie di oggetti, non
giocattoli, generalmente presenti nell'ambito familiare. Ogni bambino, seduto
comodamente su un tappeto, fa esperienze sensoriali ricche e varie esplorando gli oggetti
con la bocca e con le mani; oggetti ai quali si interessa e sceglie con cura e attenzione. E'
possibile osservare il piacere e l'abilità di concentrazione che ogni bambino dimostra,
sicuro della presenza dell'adulto che si occupa di lui.
OBIETTIVI
• Stimolare la coordinazione occhio-mano-bocca (gli oggetti vengono toccati, presi,
portati alla bocca, esplorati e così facendo i bambini sviluppano l'abilità di muovere
le mani e di coordinarle con lo sguardo);
• Offrire una ricchezza di esperienze sensoriali attraverso oggetti collocati alla portata
del bambino;
• Proporre esperienze che catturano l'interesse del bambino;
• Sviluppare la capacità di scoperta, attenzione e concentrazione;
• Sviluppare la capacità di scegliere;
• Favorire l'interazione tra bambini attraverso interscambi attivi (sguardi, suoni,piccoli
contatti).
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Progetto didattico
“ Corporeità e movimento”
“Il piacere senso – motorio è l’evidente espressione dell’unità della personalità
del bambino, perché crea la connessione tra
sensazioni corporee e gli stati tonico – emozionali”
(B. Aucouturier)
MOTIVAZIONI: Il corpo rappresenta il primo strumento di conoscenza e di relazione che
i bambini utilizzano fin dal momento della nascita.
Attraverso il corpo essi ricevono e inviano messaggi, percepiscono attivamente il mondo
esterno e avviano un processo graduale di differenziazione fra sé e l'ambiente esprimendo
così i propri bisogni,le reazioni,le emozioni,i sentimenti...
Obiettivi:
• riconoscere correttamente le parti del corpo;
• eseguire percorsi usando vari attrezzi e materiali;
• conquistare autonomia motoria;
• acquisire maggior equilibrio;
• ripetere un'azione in sequenza;
• relazionarsi con gli amici;
• sviluppare l'autostima e rafforzare l'immagine di sé.
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Progetto didattico
“Manipolazione-travasi”
Motivazioni: Il progetto nasce principalmente dalla consapevolezza dell'importanza della
manipolazione quale veicolo privilegiato, per i bambini più piccoli, di scoperta e di
conoscenza. Inoltre nella manipolazione si produce un contatto diretto e un senso di
intimità fra il bambino e il materiale malleabile, che risponde alla pressione delle sue dita,
e che coinvolge i movimenti di mani, braccia, spalle, busto...in un piacere fisico, tattile
legato ai sui bisogni affettivi.
Obiettivi:
• Stimolare la creatività;
• Sviluppare competenze sensoriali, motorie e cognitive;
• Sperimentare e manipolare i colori e diversi materiali;
• Sviluppare la motricità fine della mano;
• Esercitare la coordinazione oculo-manuale.
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ATTIVITA’ IN CANTIERE
CON IL GRUPPO TULIPANI (GRANDI)
Le attività che saranno proposte durante l’anno educativo con il gruppo grandi
interesseranno lo sviluppo delle aree cognitiva, sociale, psicomotoria ed affettivo-emotiva
declinandosi in diverse sotto aree:
- LETTURA:
Finalità: avvicinare il bambino al libro come oggetto da conoscere e amare,
stimolare il pensiero fantastico e magico, stimolare la concentrazione e la
memorizzazione, favorire l’ascolto, evocare emozioni, aiutare il bambino a elaborare
vissuti significativi (ad esempio la separazione dai genitori, l’uso del water, la
gestione della rabbia, il riconoscimento di emozioni diverse, ecc.), sviluppare
l’intelligenza linguistica e interpersonale.
- PERCORSI MOTORI
Finalità: sperimentare nuove abilità motorie, conoscere meglio il proprio corpo e le
proprie potenzialità, lasciar fluire l’energia psicomotoria, sperimentare il sopra e
sotto – dentro e fuori – forza, equilibrio, coordinazione, lateralizzazione, educare al
rischio, imparare a rispettare il turno dell’altro, sviluppare l’intelligenza cinestetico –
motoria.
- PANE:
Finalità: esplorare attraverso i sensi, prendere confidenza con pesi e misure,
sperimentare concetti spazio-temporali, sviluppare la concentrazione, partecipare al
processo di trasformazione e godere del processo finito (unendo ingredienti diversi,
con consistenze diverse ottengo un prodotto che è differente da ognuno di quelli
iniziali, ma è anche la somma di tutti gli ingredienti e la riuscita del prodotto finale è
imprescindibile dall’apporto di ciuascun ingrediente (inclusione)), valore dell’attesa
(c’è bisogno di tempo perchè il pane lieviti e possa essere cotto e di altro tempo
perchè si cuocia bene. È quindi necessario rispettare il tempo che serve al pane per
essere pronto e avere pazienza per arrivare al prodotto finale), esperienza di
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condivisione (parte del pane sarà mangiato dai bambini in sezione alla fine del
pranzo in modo da poter assaparare il frutto del proprio lavoro) e di dono (parte del
pane verrà dato a ogni bambino da portare a casa in modo da poterlo mangiare con
la sua famiglia), sviluppare l’intelligenza logico-matematica.
- GRAFICO PITTORICO
Finalità: scoprire diversi materiali e il loro utilizzo, esprimersi liberamente
attraverso il segno grafico e il colore sentendosi a proprio agio, sviluppare capacità
di espressione creativa mediante il colore e il segno, utilizzare colori “vivi” (cerette,
gessetti, tempere, matite) che si fondono sul foglio sfumando uno nell’altro per
dare vita ad effetti del tutto nuovi (inclusione), utilizzare fogli di grandezza e
materiali diversi posti verticalmente od orizzontalmente, sviluppare intelligenza
artistica e la motricità fine.
- GIARDINAGGIO
Finalità: osservare i cicli della natura, apprendere l’arte della pazienza, far
avvicinare a gesti di cura, costruzione di relazioni significative con l’ambiente e con
gli altri, avvicinarsi a un’alimentazione sana, assaporare il piacere di sporcarsi
lavorando la terra, sviluppare l’intelligenza naturalistico affettiva.
Largo spazio sarà dato anche al GIOCO LIBERO.
“Il gioco dovrebbe essere considerata l’attività più seria dell’infanzia ”
(Montaigne)
“Quando gioca e forse solo quando gioca, il bambino, come l’adulto, è
veramente libero di essere creativo” (Winnicott)
“Il gioco è il lavoro del bambino, lo coinvolge profondamente, impegna le sue
energie e risorse e può lasciare profondissime tracce nella sua personalità e
favorire la formazione di molte nuove abilità o il loro consolidamento” (Petter).
Il gioco libero permette al bambino di sviluppare una corretta socializzazione (sperimenta i
limiti, impara a gestire la frustrazione e a tenere conto dei diritti degli altri), la capacità di
negoziare i conflitti, una strutturazione armonica dell’identità, di crescere e di esprimere la
propria autonomia.
Il gioco rappresenta anche lo sfogo di ansie, paure e frustrazioni che si accompagnano alla
crescita e permette al bambino di elaborarle e superarle. Infatti attraverso il gioco
simbolico il bambino arricchisce di nuovi significati gli elementi presenti nell’ambiente e ha
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la possibilità di sperimentarsi in ruoli diversi (ad esempio fa finta di essere la mamma) e di
assumere perciò stati diversi (si toglie dalla subordinazione, sperimenta cosa si prova a
prendersi cura dell’altro).
Inoltre ogni ROUTINE del nido diventa un’attività che permette al bambino di sviluppare
una propria autonomia, individualità e identità:
- Il cerchio del mattino rappresenta il tempo dell’incontro e del saluto. È un
momento socialmente molto intenso all’interno del quale ci si incontra e ci si
riconosce nel gruppo dei pari. È un momento prevalentemento di ascolto attraverso
la lettura di un libro, il racconto di una fiaba, la melodia di una canzoncina.. è il
momento dell’attenzione, della memorizzazione, dello stupore, dell’ educazione alla
concentrazione e all’incontro;
- Il momento del pranzo è una situazione ricca di sensazioni, di manipolazioni, di
scoperte, di conoscenze, di abilità in via di sviluppo e perciò rappresenta per i
bambini una spinta evolutiva;
- Il momento del cambio: lavarsi la faccia, asciugarsi le mani, spazzolarsi i capelli
sono tutte azioni che servono a prendersi cura del proprio corpo e a farci sentire
bene con noi stessi. L’immagine del proprio corpo è preziosa e del tutto personale e
l’atteggiamento verso sè stessi è fortemente legato alle prime esperienze che si
sono vissute tra le mani degli adulti;
- Il momento del sonno comincia con i preparativi per andare a letto: andare in
bagno, pulirsi, lavarsi, cambiare il pannolino, fare la pipì per poi andare nella
camera delle nanne, sdraiarsi nel proprio letto, conversare con il vicino ed ascoltare
la voce dell’adulto accompagnata da gesti familiari (rimboccare le coperte, il bacio
della buona notte), mentre l’educatrice legge una breve fiaba o canta una ninna
nanna. Addormentarsi significa lasciare una situazione attiva e conosciuta per
passare ad una situazione sconosciuta, significa abbandonarsi e lasciarsi andare. Il
sonno non è soltanto una risposta ad un ovvio bisogno fisico ma anche un
momento di crescita, di pausa, d’ascolto del proprio corpo e di quello degli altri. Il
sonno è un momento intimo e personale, così come lo sono i tempi e i modi con cui
ognuno di noi si addormenta e si risveglia. L’ambiente del sonno deve rispecchiare
le persone che vi dormono. E’ importante, a tale proposito, personalizzare i lettini
con oggetti personali: il guanciale, la coperta, le lenzuola e tutto l’occorrente
arrivano da casa, il bambino li riconosce vedendoli, annusandoli, coricandosi,
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coprendosi. Le camere in questo modo rappresentano per il bambino un’estensione
della propria casa.
“Se volete costruire una nave,
dovrete radunare gli uomini per cercare la legna,
preparare gli attrezzi e suddividere i compiti.
Ma prima di tutto svegliare in loro il desiderio del mare,
immesso ed infinito”.
(tratto da ”Il piccolo principe”)
Per educare, una proposta d’attività deve essere “vera”, essere connotata da un senso.
Vera, non significa che risponde alla razionalità adulta, ma che trasmette un significato ed
è portatrice di una finalità che il bambino riconosce, rispetta e valorizza.
Il Nido non è solo un luogo del “fare”, ma soprattutto un luogo dell’ “essere”.
Di fronte alle proposte educative ad ogni bambino verrà lasciata libera scelta di accoglierle
e parteciparvi oppure rifiutarle trovando un’alternativa oppure ancora rimanere in
osservazione e venire a contatto col materiale gradualmente
“Ogni bambino suona il suo strumento, non c’è niente da fare.“Ogni bambino suona il suo strumento, non c’è niente da fare.“Ogni bambino suona il suo strumento, non c’è niente da fare.“Ogni bambino suona il suo strumento, non c’è niente da fare.
La cosa difficile è conoscere i nostri musicisLa cosa difficile è conoscere i nostri musicisLa cosa difficile è conoscere i nostri musicisLa cosa difficile è conoscere i nostri musicisti e trovare l’armonia. ti e trovare l’armonia. ti e trovare l’armonia. ti e trovare l’armonia.
Un buon gruppo non è un reggimento che marcia al passo, è Un buon gruppo non è un reggimento che marcia al passo, è Un buon gruppo non è un reggimento che marcia al passo, è Un buon gruppo non è un reggimento che marcia al passo, è
un’orchestra che suona la stessa sinfonia” un’orchestra che suona la stessa sinfonia” un’orchestra che suona la stessa sinfonia” un’orchestra che suona la stessa sinfonia” (D. Pennac)
N. B. La stesura dettagliata dei progetti educativi e didattici viene realizzata in
corso d’anno, tenendo conto delle caratteristiche gruppali
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8. Giornata tipo
Le routines sono gesti di cura, di accudimento che scandiscono nella ripetizione, il ritmo
del tempo e della giornata, al nido integrato: spazio sociale nel quale il bambino ha la
possibilità di crescere in un clima educativo particolare, condividendo con altri bambini
giochi ed attività quotidiane, con educatori che si prendono cura del suo benessere e della
sua crescita.
ORARIO
LA GIORNATA EDUCATIVA
7.30/9.00
L’accoglienza avviene dalle ore 8.00 fino alle ore 9.00.
Sarà utilizzato il soggiorno principale.
9.15/9.30
Ci si riunisce sul tappeto morbido dove avviene l’appello,
attraverso una canzoncina. Ci sis sposta al tavoo per
consumare la colazione di frutta o altro previsto dal
menù.
9.30/10.30
Le attività educative che si svolgono in questo momento
sono maggiormente finalizzate al raggiungimento degli
obiettivi educativi stabiliti nei progetti annuali.
Ci si sposta nell’altro soggiorno.
10.30/11.00
Le cure igieniche avvengono nello spazio del bagno
ogni volta che sarà necessario al singolo bambino. In
questo momento della mattina i bambini si dedicano al
gioco libero insieme, mentre l’ educatrice cambia e
dedica un momento di cura individuale a tutti i bimbi.
Questa routine si ripete dopo il pranzo e dopo le nanne.
11.15
Il pranzo si svolge nel soggiorno principale
predisponendo la situazione attraverso opportune
attenzioni di tipo igienico ( pulizia dei tavolini, aerazione,
copertura con tovaglie, spazi protetti per il materiale
d’uso), il menù previsto sarà adeguato alle esigenze
dietetiche dei bambini e differenziato per quanto
necessario da quello della scuola dell’infanzia.
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12.30
Si svolge nella stanza del sonno con la presenza
dell’educatrice che segue tutelando i bambini il periodo
del loro riposo.
Questo momento è anticipato dalla routine del presonno
nella stanza del sonno, mentre chi usufruisce dell’uscita
intermedia aspetta l’arrivo dei genitori nell’angolo
morbido all’interno della stanza delle nanne.
15.00
Risveglio e cure igieniche. La merenda sarà offerta
dopo il risveglio.
15.30/16.00-17.00
L’uscita dal nido e il ricongiungimento ai genitori si
svolge nel soggiorno principale .
9. Percorso per l’inserimento e l’ambientamento del bambino al nido
L’ingresso del bambino al nido integrato avviene con l'inserimento, inteso come passaggio
graduale dalla famiglia al nuovo contesto. Questo passaggio sarà connotato dal percorso
di ambientamento
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“Diamo tempo là dove è in gioco l’essenziale”
(Luigina Mortari)
Chiamiamo “ambientamento” il periodo in cui il bambino, accompagnato dalla mamma o
dal papà, entra per la prima volta al nido. In questo nuovo spazio dove ci prenderemo cura
di lui, noi educatrici, con voi genitori, scambieremo tante notizie utili circa le abitudini di
casa e del nido per favorire continuità e coerenza tra le azioni di casa e del nido in un
rapporto di continua collaborazione.. Tutto va vissuto senza fretta per rispettare i tempi e
le esigenze del bambino. E’ per questo che chiediamo a voi genitori di seguire un
calendario di entrata e una modalità di inserimento graduale di almeno due settimane.
PRIMA SETTIMANA
GIORNI ORARI ESPERIENZE
Martedì 9:30 - 10:30
Aspettiamo il bambino per le ore 9:30 insieme alla mamma o al papà per un
approccio significativo con la propria educatrice e gli altri amici nello spazio soggiorno
attraverso il gioco.
Mercoledì 9.30 - 10:45:
Aspettiamo il bambino per le ore 9:30 insieme alla mamma o al papà per un’ora circa
di gioco e conoscenza dell’educatrice, degli amici e degli spazi della stanza di
riferimento. L’educatrice inviterà poi il genitore ad uscire dal soggiorno per un breve
momento che può variare a seconda dello “stare al nido” del bambino (10, 15 20,
minuti). Sarà compito dell’educatrice valutare il momento più opportuno per
richiamare in stanza il genitore.
Giovedì 9:00 - 12:00
Aspettiamo il bambino per le ore 9:00, perché l’educatrice, il genitore e gli amici, si
siederanno a tavola per il momento dello spuntino del mattino. Verso le 9.30
andremo in bagno per il cambio: l’educatrice si occuperà del gruppo mentre il
genitore sarà invitato a cambiare il proprio bambino in un momento di intimità e di
coccole. Torneremo poi nel soggiorno di riferimento e l’educatrice dopo un po’ di
tempo inviterà il genitore ad uscire dalla stanza. Il bambino rimarrà per circa un’ora
con l’educatrice e i compagni. Verso le 11:00, il genitore verrà richiamato in sezione
per stare vicino al suo bambino e aiutarlo durante il momento del pranzo, concluso il
quale ci saluteremo.
Venerdì 9:00 - 12:00
Si ripropone la scansione della giornata precedente.
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SECONDA SETTIMANA
TERZA SETTIMANA
GIORNI ORARI ESPERIENZE
Lunedì 9:00 - 12:00
Aspettiamo il bambino verso le ore 9:00 e, dopo aver ritrovato gli spazi, i giochi, i
compagni e l’educatrice, il genitore potrà salutare il proprio bambino ed uscire dal
nido. Egli potrà andare al lavoro, a casa, a fare la spesa…ma l’importante è che sia
sempre reperibile. Il bambino avrà il tempo di esplorare giochi nuovi, di fare lo
spuntino del mattino, di essere cambiato dall’educatrice, di vivere nuove esperienze,
di ascoltare musica e filastrocche… Avrà anche l’occasione di accedre al momento
del pranzo assieme all’educatrice. Concluso il momento delle “pappe”, il bambino
torna a casa con mamma e papà.
Martedì 9:00 - 12:00
Si ripropone la scansione della giornata precedente.
Mercoledì 9.00 - 12:00
Si ripropone la scansione del lunedì.
Giovedì 9:00 ……
Vengono riproposte le routine del lunedì:il genitore accompagnerà il bambino al nido
verso le nove, lo affiderà all’educatrice per poi ritornare al suo risveglio.
Venerdì 9:00 ……
Si ripropone la scansione della giornata precedente ma il genitore aspetterà a casa di
essere chiamato al momento del risveglio del bambino.
GIORNI ORARI ESPERIENZE
Lunedì 8:00 … L’orario di entrata del bambino da questa settimana in poi è previsto dalle 8:00 alle
9:00. L’uscita è prevista dalle ore 15:30 alle 16:00. Il tutto dipende comunque da
come ogni singolo bambino si sta ambientando.
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ALCUNI CONSIGLI ….
Durante la vostra permanenza al nido è importante che voi genitori seguiate alcuni
consigli per facilitare l’inserimento di vostro figlio:
□ E’ opportuno che non siate voi a proporre al bambino attività e giochi, ma che lo
lasciate esplorare, scegliere, agire, sostenendo positivamente la sua iniziativa.
L’educatrice in tal modo manterrà il suo ruolo di regista e di punto di riferimento per
il gruppo dei bambini.
□ E’ importante tener conto che vostro figlio potrebbe essere geloso se voi instaurate
delle relazioni con gli altri bambini presenti al nido.
□ Scegliete un angolo del soggiorno e rimanete a disposizione del vostro bambino
nello stesso luogo per farvi ritrovare quando vi cercherà.
□ E’ importante che prima di uscire dalla stanza per i momenti di separazione
programmati, salutiate il vostro bambino affinché sia consapevole che ve ne andate
gradualmente e si renda conto che si tratta di un distacco temporaneo.
□ Durante i momenti di separazione avrete la possibilità di realizzare oggetti che
serviranno ai bambini.
L’ambientamento è un momento carico di emozioni per tutti coloro che lo vivono.
E’ fondamentale che voi accompagniate il vostro bambino in questa avventura con
serenità e comprensione.
Superato questo primo periodo, anche se si presenteranno dei momenti di pianto e di
stanchezza, siamo sicure che il vostro bambino ne uscirà più sicuro di sé e dell’ambiente
che lo circonda.
10. Le fasi dell’ambientamento
Accoglienza
L'atteggiamento dell'educatore/i, in questa fase, sarà prioritariamente caratterizzato
dall'osservazione del bambino/i e delle loro espressioni per coglierne specifiche
individualità. E’ utilizzato come tramite di relazione: lo sguardo, la voce, gli oggetti e lo
spazio. Il momento di "separazione" dal genitore sarà seguito con attenzione
dall'educatore di riferimento; sarà importante, in questo contesto, la comunicazione con la
famiglia affinché ai bambini arrivino messaggi chiari e coerenti circa quello che sta
avvenendo.
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Ambientamento
In questa fase i bambini trovano nell'educatore il tramite per interiorizzare tempi e ritmi
del nido integrato, in una relazione affettiva sicura e stabile. Il contenimento affettivo sarà
in questo momento più diretto, l'educatore si fa carico attivamente delle richieste del
bambino e utilizzerà il gioco - l'attività - lo spazio - gli oggetti, come tramite di relazione e
come occasione proponente e stimolante. Nel contesto di ambientamento anche l’attività
ludica viene utilizzata, dai bambini, come mezzo per elaborare simbolicamente quanto
stanno vivendo per questo gli educatori predisporranno proposte interessanti, mirate,
previste.
Consolidamento
La "fase di consolidamento" si definisce come il momento in cui il bambino/i si riconosce
nello spazio - nido integrato e dimostra di aver instaurato legami stabili con i pari, gli
oggetti, i giochi, in un clima di relazione ma anche di curiosità e di stimoli. La curiosità e
l'interesse sono ora espressi, dai bambini, in modo autentico e proprio, le proposte di
gioco incontrano un interesse più disteso e pertanto gli educatori potranno orientarsi verso
sequenze di attività più complesse e articolate. La giornata al nido è a questo punto
scandita da sequenze - modalità - tempi, che pur nel rispetto del singolo, verranno
modulate su caratteristiche gruppali.
11. Struttura e organizzazione degli spazi interni ed esterni
L'ambiente del nido integrato “IL GIARDINO INCANTATO” è così strutturato:
Un ingresso con:
1. Armadietti spogliatoio, personalizzati per ogni bambino con disegno con foto personale
2. Bacheca con fogli personali di ogni bambino per la comunicazione con la
famiglia.
3. Esposizione delle attività di gruppo in una bacheca settimanale colorata
4. Esposizione della documentazione illustrante il servizio
5. Album di documentazione fotografica
6. Esposizione di libri formativi affinchè possano essere utilizzati dai genitori in
qualsiasi momento dell’anno, ma soprattutto nel periodo dell’ambientamento.
7. Bacheca avvisi
8. Salottino genitori
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Spazio organizzazione pasti
Nella stanza comunicante con l’ingresso è posizionato il montacarichi porta-vivande, in
collegamento con la cucina della scuola dell’infanzia, dove vengono quotidianamente
preparati, con cura, i pasti per le due strutture, secondo i menù concordati e autorizzati
dalla ASL.
Stanza dei piccoli:
E’ così strutturata:
- ANGOLO MORBIDO , con parete attrezzata con specchio per creare un’atmosfera
calda e accogliente
- ANGOLO STRUTTURATO con tavolo a mezza luna e seggioline da utilizzare durante
il momento del pranzo
- ANGOLO DEL GIOCO LIBERO con mobiletti contenenti il materiale e tappeto.
- ANGOLO DELLA LETTURA con divanetti morbidi dove leggere e conversare
Stanza dei grandi:
È così strutturata:
- AGOLO DEL GIOCO SIMBOLICO con cucina in legno.
- ANGOLO STRUTTURATO con tavoli e seggioline da utilizzare durante le attività
manuali, educative e al momento del pranzo.
- ANGOLO DELLA MANIPOLAZIONE CON TAVOLI posizionato vicino alla
finestra per usufruire della luce naturale.
- ANGOLO MOTORIO con struttura motoria morbida.
- ANGOLO DEL GIOCO SIMBOLICO per i travestimenti
Stanza del sonno attrezzata con lettini in legno, pareti e soffitto decorati con nuvolette
bianche e azzurre.
Mensola con stereo e contenitore ciucci.
Stanza del bagno
4 wc a misura di bambino
4 riduttori e 4 vasini
Lavelli a misura di bambino
Fasciatoio con mobile per riporre i pannolini di scorta personali.
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Mobile casellario dove riporre pannolini personali ecc.
Contenitore porta pannolini usato
Tappeto morbido
Mensole con scatole dove sono contenuti i cambi di vestiti personali, contrassegnate dal
nome del bambino.
Servizio igienico per adulto
WC con lavandino e specchio
Lavatrice e asciugatrice
Mensola in muratura porta cambi di scorta propri del nido e detersivi
Contenitore biancheria sporca
Stedibiancheria
12. Modalità di verifica dei percorsi educativi in relazione ai gruppi
dei bambini - documentazione
Prevedere nel nido integrato, momenti relativi alla verifica del percorso svolto, ha la
valenza di poter riconoscere il valore di quanto è stato progettato, previsto ed attuato.
Lo sguardo retrospettivo permette agli operatori di poter riflettere sul loro operato, non solo
per valutare i risultati in termini critici, ma anche per poter fissare i punti dai quali
proseguire. Questo avvalora le funzioni di una équipe che elabora consapevolmente e
professionalmente pensieri e progetti, quali opportuni strumenti per "vedere" i bambini
nella loro realtà evolutiva.
Il momento della verifica, è connotato come situazione in cui:
• cercare di identificare quanto di ciò che è stato previsto si è realizzato nel tempo
reale e quanto sarà perseguito nel futuro
• riconoscere rendere esplicito e condivisibile quanto si è raggiunto e approfondito
• identificare gli aspetti non ancora considerati
• valutare la rispondenza del progetto del nido integrato nell'ambito più ampio della
scuola
i momenti d verifica avvengono a scadenza regolare durante le riunioni di equipe con la
supervisione della coordinatrice della scuola o con la coordinatrice di zona.
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Per documentazione si intende la conservazione del materiale fotografico attestante le
esperienze effettuate con bambini e genitori; la cartella personale di ogni bambino
contenente i percorsi personalizzati, le conquiste, le osservazioni delle educatrici, gli
elaborati personali e di gruppo; i testi dei progetti; i verbali dei collegi; elaborati
multimediali e non da condividere con le famiglie…
13. Formazione e aggiornamento del personale educativo
Ad integrazione della preparazione data dal curriculum scolastico, è previsto un percorso
di formazione permanente che costruisca i presupposti alla capacità di modulare gli
interventi educativo - pedagogici attraverso adeguate situazioni per l'elaborazione ed il
confronto nel gruppo educatori, nella fase progettuale ed operativa, per elaborare
significati e ricercare metodologie, strumenti e verifiche e l’apporto di conoscenze
approfondite ed aggiornate in riferimento a tematiche pedagogiche.
Le iniziative di formazione/aggiornamento, sono programmate a cura della F.I.S.M.
della Provincia di Verona, nell’ambito della scuola permanente “L.Brentegani” che ha il
compito specifico di curare l’aggiornamento delle insegnati delle scuole dell’infanzia
autonome dell’intera provincia.
I filoni ai quali viene indirizzata l’attività formativa riguardano:
lo sviluppo del bambino e l’osservazione, attraverso metodologie interattive
competenze didattiche specifiche, attraverso laboratori teorico pratici
la formazione etica personale degli educatori, attraverso approfondimenti culturali
Per questo anno in corso 2015 - 2016 le educatrici prenderanno parte ad un
seminario di approfondimento curato dalle Coordinatrici FISM per i Nidi riguardante:
La competenza riflessiva nella costruzione della pedagogia Zero/Sei della Fism di Verona
Inoltre frequenteranno il corso :
“Il bambino in difficoltà con riferimenti specifici dell’aggressività, dell’inibizione e
dell’iperattività” (7-14-21-28 novembre 2015) presso la scuola dell’infanzia “Ad onore
degli eroi”. Conduce il corso Cristina Albertini, neuropsichiatra infantile.
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14. Supervisione
Nell’ottica della formazione permanente e della supervisione metodologica alle educatrici
dei nidi integrati la F.I.S.M. provinciale ha istituito una struttura di coordinamento
pedagogico.
In questo coordinamento operano quattro coordinatrici in qualità di consulenti
pedagogiche.
La Coordinatrice assegnata al nostro nido integrato è BALLI FRANCESCA
(Psicologa - Psicoterapeuta, Consulente del Coordinamento Nidi Integrati dal 2006)
Gli incontri previsti con la coordinatrice di zona sono tre durante l’anno educativo e si
effettuano in una delle sedi designate nel Gruppo territoriale di formazione. Per questo
anno in corso si effettueranno:
uno a novembre 2015
uno ad febbraio 2016
uno a maggio 2016
15. Partecipazione delle famiglie
Il nido si pone nei confronti della famiglia, come supporto educativo, nel riconoscimento
del significato e del valore della funzione genitoriale per la crescita e nella formazione
dell'identità personale del bambino
Gli incontri strutturati sono segnati nel calendario scolastico annuale, altri come ad
esempio i colloqui individuali vengono fissati in itinere.
16. Personale
Tutte le educatrici sono in possesso del requisito di accesso alla figura professionale di
educatore nel nido integrato, identificato secondo quanto espresso nella legge regionale
n° 32/90 e nello specifico:
LAUREA IN PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E DELL’INTERVENTO NELLA SCUOLA
LAUREA IN SCIENZE DELL’EDUCAZIONE (AREA INFANZIA)
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Nella scuola è presente una responsabile MAGNONI ADRIANA, con funzioni di
coordinatore pedagogico in possesso di titolo di studio Diploma di scuola Magistrale che
si fa carico anche del funzionamento del nido integrato nonché della realizzazione del
progetto pedagogico
Nel nido integrato operano i le seguenti altre figure professionali:
BRENTEGANI ERICA educatrice di riferimento
con laurea in scienze dell’educazione (indirizzo infanzia)
MANCASSOLA SARA educatrice di riferimento
con laurea in psicologia dello sviluppo e dell’intervento nella scuola
N° 1 cuoca, in comune con la scuola dell’infanzia;
N° 1 addetto alla pulizia.
17. Modalità di rotazione degli operatori e contratto di lavoro
Le educatrici presenti nel nido integrato della scuola sono 2 con i seguenti orari e ruoli :
educatrice titolare di gruppo a tempo pieno ore settimanali n.35
educatrice titolare di gruppo a tempo pieno ore settimanali n.35
operatore di appoggio ore settimanali n.30 divise tra Nido Integrato e supporto scuola
dell’infanzia.
cuoca ore settimanali n. 30
Il personale della scuola avrà un rapporto di lavoro regolato dal vigente CC.CC. nazionale
F.I.S.M. per le scuole paritarie integrato da contrattazione decentrata per quanto previsto.
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18. Modalità di definizione della retta e costi
La retta di frequenza a carico delle famiglie utenti, è definita dal Comitato di gestione
COSTI DI FREQUENZA
Revisionati ad APRILE 2015
RETTE MENSILI DEL MESE DI INSERIMENTO
ISCRIZIONE € 100,00
Per anno scolastico
FULL TIME PART TIME
RETTA MENSILE
€ 350,00
€ 260,00
RETTA CON ASSENZA DI 2 SETTIMANE ANCHE NON
CONTINUATIVE
per malattia certificata
€ 270,00
€ 180,00
RETTA ASSENZA INTERO MESE
per malattia certificata
€ 200,00
€ 120,00
Riduzioni
PRESENZA DI UN FRATELLO FREQUENTANTE IL
NIDO
- € 100,00
PRESENZA DI UN FRATELLO FREQUENTANTE LA
SCUOLA DELL’INFANZIA “DON IPPOLITO”
Viene ridotta la retta di frequenza della Scuola
del’infanzia di € 30,00
FULL TIME PART TIME
INIZIO INSERIMENTO DAL 1 AL 10 DEL MESE € 350,00 € 260,00
INIZIO INSERIMENTO DAL 11 AL 20 DEL MESE € 250,00 € 160,00
INIZIO INSERIMENTO DAL 21 AL 30 DEL MESE € 150,00 € 60,00
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19. Indicatori dei criteri e modalità da seguirsi nei casi di disabilità
In relazione alla retta e ai servizi territoriali
I criteri, seguono quanto stabilito dalla L.R.V. 32/90 nonché dalla normativa legislativa 104
relativa all’handicap.
L’amministrazione della scuola inoltre si riserva di provvedere nello specifico delle
situazioni reali a considerare le condizioni dei bambini e delle famiglie in situazioni di
disagio o disabilità e prendere opportuni contatti con i servizi interessati al fine di
provvedere ad un inserimento con le necessarie attenzione ed adeguate modalità, nonché
la prevIsione di piani educativi personalizzati.
20. Rapporti con i servizi sul territorio
Il nostro Nido integrato coltiva rapporti collaborativi con:
- FISM di Verona - coordinamento pedagogico
- Comune di Castel d’Azzano
- ASL
- Parrocchia S.S. Nome di Maria di Azzano
- Scuole dell’infanzia presenti sul territorio
BIBLIOGRAFIA
• Progetto Psicopedagogico per il Nido Integrato “Il Giardino Incantato” (anno
educativo 2014 – 2015)
• Pensare ai bambini L’arte pedagogica dei nidi integrati alla scuola dell’infanzia
(Coordinamento pedagogico Nidi integrati FISM Verona 2009)
• Apprendere dall’esperienza il pensare riflessivo nella formazione
(L. Mortari -2003)
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Revisionato nel mese di Ottobre 2015
Il rappresentante legale
L’equipe pedagogica Nido integrato
“IL GIARDINO INCANTATO”
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INDICE
Premessa Pag. 2
1. Che cos’è il progetto educativo e a chi è rivolto Pag. 3
2. Finalità generali del servizio e idea di bambino Pag. 4
3. Obiettivi generali del servizio Pag. 4
3.1 Obiettivi per l’anno in corso Pag. 4
4. Utenti Pag. 5
5. Calendario scolastico Pag. 6
6. Indirizzi e criteri di programmazione psico – socio- pedagogica Pag. 7
7. Progettazione educativa e didattica aspetto organizzativo e metodologico Pag. 8
7.a Mappa dei percorsi educativi e didattici annuali Pag. 9
8. Giornata tipo Pag. 19
9. Percorso per l’inserimento e l’ambientamento del bambino al nido Pag. 20
10. Le fasi dell’ambientamento Pag. 23
11. Struttura e organizzazione degli spazi interni ed esterni Pag. 24
12. Modalità di verifica dei percorsi educativi in relazione ai gruppi bambini
documentazione
Pag. 26
13. Formazione e aggiornamento del personale educativo Pag. 27
14. Supervisione Pag. 28
15. Partecipazione delle famiglie Pag. 28
16. Personale Pag. 28
17. Modalità di rotazione degli operatorie contratto di lavoro Pag. 29
18. Modalità di definizione della retta e costi Pag. 30
19: Indicatori dei criteri e modalità da seguirsi nei casi di disabilità in relazione
alla retta e ai servizi territoriali
Pag. 31
20. Rapporti con i servizi sul territorio Pag. 31
Bibliografia Pag. 31
Revisioni e Firme Pag. 32
Indice Pag. 33