SOCIETÀ FILARMONICATrento
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Programmagenerale
Sala Società Filarmonica ‐ Via Verdi 30 – 38122 TrentoInizio concerti: ore 20.45
La stagione concertistica della Società Filarmonica di Trento per l’anno2016 si propone di guidare il pubblico sempre più vasto di affezionatie neofiti sui multiformi sentieri della musica cameristica, osservata
nella duplice ottica del repertorio – un serbatoio immenso di creatività ebellezza, cui attingere il capolavoro da riascoltare quanto la pagina di‐menticata o fresca d’inchiostro – e dell’interpretazione – un mondo effer‐vescente di professionisti del palcoscenico concertistico, accreditati dacarriere internazionali e capaci di offrire letture sempre diverse e originali.Segnatamente nel presente calendario l’impostazione generale vede privi‐legiata una generazione matura di artisti, d’età compresa fra i venticinquee i cinquant’anni, ospiti abituali delle sale più ambite e autorevoli, a voltegraditi ritorni in via Verdi, ma per lo più nuovi a Trento e talvoltaaddirittura in Italia. Complice un pizzico di galanteria, in realtà confermandodi quanto l’arte sia indifferente alle distinzioni di genere, numerose sonole presenze femminili: in un’immaginaria aria del catalogo, cominciandodallo strumento abitualmente meno frequentato dall’altra metà del cielo,la “lista” si apre con il nome dell’organista lettone Iveta Apkalna (22marzo), capace, in pochi anni, di accrescere il repertorio organistico “laico”sollecitando il contributo dei compositori contemporanei d’area nordica.Una serie pregiata di perle intrecciate attorno al repertorio violinistico piùamato dal pubblico è riservata ai mesi di ottobre e novembre, dove, inrapida successione, con o senza pianoforte, si avvicenderanno alcunedelle più affascinanti ed espressive violiniste attive oggi in Europa: la nor‐vegese Vilde Frang (13 ottobre), la lettone Baiba Skride (4 novembre) e larussa Alina Pogostkina (25 novembre). In coda al capitolo archi, risuoneràinfine il violoncello di una star d’eccellenza, l’argentina Sol Gabetta (5 di‐cembre) subito dopo la giovanissima Julia Hagen (16 febbraio). Ma in tantagloria esterofila si troverà pure la grandezza italiana con un trio (FrancescaDego, violino, Silvia Chiesa, violoncello, Mariangela Vacatello, pianoforte)(26 febbraio) destinato alle amate intense pagine del romanticismo europeo,firmate da Schubert, Mendelssohn e Brahms. Il pianoforte solista invece siesibirà al maschile con lo scambio generazionale tra il talento immenso diGrigory Sokolov (12 febbraio) e la stoffa preziosa per un futuro sarto dilusso di Joseph Moog (13 dicembre). Immancabile poi il camerismo doc delquartetto d’archi, che il sodalizio trentino ha sempre curato con devozione:il Quartetto Jerusalem (7 marzo) e il Quartetto Belcea (16 novembre).Ricette prelibate confezionate dosando sapientemente interesse del testomusicale e contesto interpretativo, il cartellone confeziona nel settoremusica antica, affidando l’inaugurazione nelle felici mani dell’EuropaGalante guidata dal violinista Fabio Biondi con Vivaldi, Corelli e Geminiani(12 gennaio). Alla scuola violinistica del Belpaese farà da pendant una mo‐nografia bachiana (in locandina i celeberrimi Concerti brandeburghesi)proposta dalla Freiburger Barockorchester (8 aprile) per chiudere all’insegnadell’evento imperdibile con la presenza del mitico complesso L’Arpeggiatalegato alla voce leggendaria di Nuria Rial, in un programma dedicato aClaudio Monteverdi (28 ottobre). Una ventata d’allegria, di gioia strumentale sarà offerta durante il carnevaledall’Italian Clarintet Consort con Corrado Giuffredi quale clarinettosolista (1 febbraio), mentre una serata di appassionante festa per tutti iflautisti italiani sarà quella condotta dal mitico flautista dei Berliner Em‐manuel Pahud (14 marzo). Ai virtuosi dei Berliner Phiharmoniker guidatida Laurentius Dinca (18 gennaio) e all’Orchestra da Camera di Bresciaconcertata da Filippo Lama (4 ottobre) sarà affidato un ampio capitolo mo‐nografico dedicato al compositore trentino Roberto Di Marino (*1956) delquale verranno eseguiti il Concerto per violino e, in prima esecuzioneassoluta, il Concerto per clavicembalo con solista Simone Vebber.
Lorenzo Arnoldi Antonio Carlini Presidente Direttore artisticoS
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■ MARTERDÌ 12 GENNAIO
antica con strumenti eprassi esecutiva originali.Il suo sviluppo musicaleorientato verso un reper‐torio universale, ma ancheincline alla riscoperta dicompositori oggi poco ese‐
guiti, si direziona versouna letteratura che copre300 anni di musica. La suaproduzione discograficalo conferma: accanto alleQuattro Stagioni vivaldia‐ne, Concerti Grossi di Co‐
oltre al repertorio violi‐nistico del Settecento ita‐liano. Fabio Biondi suonaun violino Andrea Guar‐neri (Cremona,1686) e unviolino Carlo FerdinandoGagliano del 1766. A Tren‐to l’Europa Galante è chia‐mata a inaugurare la Sta‐gione del 2016 con unadelle pagine più famoseed eseguite al mondo, leStagioni di Vivaldi inco‐ronate da altre opere dirara bellezza.
al Musikverein di Viennaper interpretare i Concertiper violino di Bach. Da al‐lora collabora quale primoviolino con i più famosiensemble specializzatinell’esecuzione di musica
L’Europa Galantenasce nel 1990 daldesiderio del suo
direttore artistico, FabioBiondi, di fondare ungruppo strumentale ita‐liano per le interpretazionisu strumenti d’epoca delrepertorio barocco e clas‐sico. L’ensemble ottieneun inatteso successo findalla pubblicazione delprimo disco, dedicato allaproduzione concertisticavivaldiana (Premio Cini aVenezia, Choc de la Musiquein Francia). Negli anni se‐guenti il gruppocolleziona un’ec‐cezionale lista diriconoscimenti:cinque Diapasond’Oro, Diapasond’Oro dell’Annoin Francia, premioRTL, nomina ‘Di‐sco dell’Anno’ in Spagna,Canada, Svezia, Francia eFinlandia, Prix du disqueecc. Da allora Europa Ga‐lante si è esibita nelle piùimportanti sale da concertoe teatri del mondo: dalTeatro alla Scala di Milanoalla Suntory Hall di Tokyo,dalla Royal Albert Hall diLondra al Lincoln Centerdi New York. Nato a Palermo, FabioBiondi inizia la carrierainternazionale spinto dauna precoce curiosità cul‐turale e musicale che loporta a incontrare i pionieridella nuova scuola barocca.A sedici anni viene invitato
Europa Galante
Fabio Biondidirettore
Programma
A. CorelliConcerto
grosso op. 6 n. 4 in Re magg.
F. GeminianiConcerto
grosso op. 3 n. 2 in sol min.
P.A. LocatelliConcerto
grosso op. 1 n. 5in Re magg.
A. VivaldiLe Quattro Stagioni
da Il cimento dell’armonia edell’inventione
op. VIII
relli o le Sonate di Schu‐bert, Schumann o Bach, sievidenziano gli sforzi (investe direttoriale) tesi allariscoperta degli Oratori,Serenate e opere di Ales‐sandro Scarlatti e Haendel
■ LUNEDÌ 18 GENNAIO
Programma
no registrato per le eti‐chette Teldec e NEC, rice‐vendo l’unanime apprez‐zamento della stampa spe‐cializzata. Una delle ultimeproduzioni del gruppo èstata riservata alle operedel compositore trentinoRoberto Di Marino: un se‐gno di eccezionale apprez‐zamento internazionale
che la Filarmonica non po‐teva che accogliere per ri‐proporlo nella propriasede.
Il violinista LaurentiusDinca, nato a Bucarest, hastudiato dapprima nellasua città natale e in seguitoa Lubecca. Ha vinto nu‐merosi premi in concorsi
internazionali come il Ti‐bor Varga di Sion, il LouisSpohr di Friburgo e il Ca‐sals di Barcellona. Dal 1980al 1984 è stato primo vio‐lino dell’Orchestra dellaRadio di Francoforte e nel1984 è entrato a far partedei primi violini dei Berli‐ner Philharmoniker. Comeprimo violino dei Virtuosi
dei Berliner Philharmoni‐ker è stato in tournée pra‐ticamente in tutto il mon‐do. È anche leader delQuartetto Athaenaeum Ber‐lin, dal 1991, e dell’Ottettod’Archi dei Filarmonici diBerlino, dal 1995. Nel 1992ha ricevuto la Croce del‐l’Ordine al Merito Meli‐tense.
O. RespighiAntiche danze et arie per liuto
Suite n. 3
G. RossiniSonata per archi n. 6
in Re magg.
R. Di MarinoViolin Concerto n. 1
Doina and Dance (prima esecuzione)
Esperanza(prima esecuzione)
tuosismo dei singoli mu‐sicisti. Il repertorio delgruppo parte dai classiciviennesi e romantici, conle Serenate e le Sinfonie diHaydn, Mozart, Mendels‐sohn, Offenbach, Rossini,Schubert, Dvorak e Čaj‐kovskij, per arrivare allamusica contemporanea,fino al jazz e al tango. Han‐
IVirtuosi dei BerlinerPhilharmoniker sonosei musicisti della ce‐
leberrima orchestra deiBerliner Philharmoniker chedal 1993 suonano congrande successo su tutti ipalcoscenici del mondo. Scopo dell’ensemble è fon‐dere il suono degli archidell’orchestra con il vir‐
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I Virtuosi dei BerlinerPhilharmoniker
Laurentius Dincaviolino solistaChristoph von der NahmerviolinoStephan SchulzeviolinoIgnacy MiecznikowskiviolaStefan GiglbergervioloncelloStanislaw Pajakcontrabbasso
■ LUNEDÌ 1 FEBBRAIO
Programma
M. ManganiRossiniana per clarinetto e clarinet choir
(I° esecuzione assoluta)Verdiana per clarinetto e clarinet choir
H. GualdiAndante in do min. per clarinet choir
(arr. di M. Mangani)Passeggiando per Brooklyn
(arr. di V. Correnti)America
(arr. di V. Correnti)Jazz Band (arr. di V. Correnti)
F.&M. JeanjeanGuisganderie (trascr. di P.M. Dubois)
G. Gershwin/H. GualdiSummertime (arr. di M. Mangani)
Blues da “Un americano a Parigi” (arr. di M. Mangani)
A. PiazzollaOblivion (arr. di M. Mangani)
Libertango (arr. di M. Mangani)
Italian ClarinetConsort
Corrado Giuffrediclarinetto solista
Xhovan Dimoclarinetto piccolo mibGiulio CuseriMichele FabbricaXuanti QiuClaudia PozziYuchun Yeclarinetti IVincenzo CorrentiClaudio CavallaroEnnio ZoharLuca GnoliAnna Maria D’Amicoclarinetti IIGiorgio BabbiniCristian MazzaSerena Santificeturcorni di bassetto Francesco ScozzaroLeontino Iezziclarinetti bassiMichela Ciavatticlarinetto contrabbassoMarsida KonipianoforteGiacomo Correntibatteria
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L’ Italian Clarinet Consort è for‐mato da rinomati professio‐nisti e talentuosi giovani cla‐
rinettisti provenienti da tutta Italia,ma anche da paesi internazionali, epropone l’esibizione di strumenti del‐l’intera famiglia dei clarinetti. Nume‐rosi compositori italiani sono statiispirati da questa particolarissima eunica formazione italiana, la cui ric‐chezza timbrica e suono ricordano un“concerto d’organo”. Questa ‘orchestra’di clarinetti nasce dall’intento di PieroVincenti di proseguire il lavoro avviatonel 1980 con il Clarinett Ensemble diCiro Scarponi del quale è stato tra ifondatori producendosi in una intensaattività che ha portato a storiche inci‐sioni discografiche e partecipazioniin festivals internazionali. Formato darinomati professionisti e validissimigiovani clarinettisti l’Italian ClarinetConsort propone la completa famigliadi questo strumento dal clarinetto pic‐colo in mib al clarinetto soprano insib per un totale di 15/20 elementi aseconda dei programmi proposti. Ilrepertorio varia dalle numerose tra‐
scrizioni e arrangiamenti che spazianonei più svariati generi musicali alleimportanti opere appositamente scritteper questa compagine che spesso col‐labora con famosi solisti quali FabrizioMeloni, Gabriele Mirabassi, CorradoGiuffredi, Rocco Parisi, Calogero Pa‐lermo.
Corrado Giuffredi, diplomato al Con‐servatorio di Parma, dal 2003 è primoclarinetto solista dell’Orchestra dellaSvizzera Italiana. Invitato regolarmentecome primo clarinetto dall’OrchestraFilarmonica della Scala, collabora conmusicisti quali Martha Argerich, BorisBelkin, Michel Dalberto, Enrico Dindo,Alexander Lonquich ecc. Ha registratonumerose composizioni del repertorioclarinettistico per Emi, Decca, Brilliant,Arts, Aura, Tactus, Foné e RaiTrade. Insieme a Giampaolo Bandini, CesareChiacchiaretta ed Enrico Fagone èmembro dei Filarmonici di Bussetoed è docente di clarinetto all’IstitutoMusicale Superiore di Modena e aicorsi di perfezionamento di Città diCastello.
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■ VENERDÌ 12 FEBBRAIO
Grigory Sokolovpianoforte
Tra gli amanti del pianoforte GrigorySokolov è ampiamente consideratouno dei massimi pianisti viventi, un
artista ammirato per la sua introspezionevisionaria, l’ipnotica spontaneità e la devo‐zione senza compromessi alla musica. Lepoetiche interpretazioni del pianista russoscaturiscono dalla profonda conoscenzadelle opere che fanno parte del suo vastorepertorio. I programmi dei suoi recital ab‐bracciano ogni forma di scrittura, dalle tra‐scrizioni della polifonia sacra medievale edai lavori per tastiera di Byrd, Couperin,Rameau, Froberger e Bach a tutto il repertorioclassico e romantico con particolare atten‐zione a Beethoven, Schubert, Schumann,Chopin, Brahms e alle composizioni di rife‐rimento del XX secolo di Prokofiev, Ravel,Scriabin, Rachmaninov, Schönberg e Stra‐vinskij. Nato a Leningrado (ora San Pietro‐burgo) Grigory Sokolov si è visto riconoscereil proprio talento nel 1966 quando, a solisedici anni, è diventato il più giovane mu‐sicista di sempre a vincere il Primo Premioal Concorso Internazionale Čajkovskij diMosca. Mentre Sokolov intraprendeva granditour di concerti negli Stati Uniti e in Giapponenegli anni Settanta, il suo talento si è evolutoed è maturato lontano dai riflettori deimedia internazionali. In seguito al collassodell’Unione Sovietica, ha cominciato ad ap‐parire con più frequenza nelle principalisale da concerto e nei principali festival eu‐ropei che oggi frequenta abitualmente. So‐kolov tiene circa settanta concerti ogni sta‐gione, immergendosi completamente in unsingolo programma e presentandolo in tuttele principali sale d’Europa. La capacità diarticolare le voci interne di una strutturapolifonica, l’infinita varietà delle dinamichee dei suoni che sa estrarre dallo strumentosono caratteristiche uniche di questo grandeartista. Nei suoi recital porta gli ascoltatoria stretto contatto con la musica, trascendendoquestioni di esibizionismo superficiale eabilità tecnica, per rivelare significati spiritualipiù profondi.
Programma
F. Chopin
Notturno in Si magg.op. 32
Notturno in La magg.op. 32
Sonata n. 2 in si min. op. 35
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■ MARTEDÌ 16 FEBBRAIO
Oleg Marshev. Ha vintonumerosi premi in con‐corsi nazionali e interna‐zionali, tra i quali spicca
la Menzione d’Onore ot‐tenuta a 9 anni come mi‐glior talento del ConcorsoPianistico Internazionale
Carl Czerny di Praga.Chiara Opalio ha già al‐l’attivo una lunga espe‐rienza di attività concer‐
tistica che l’ha vista esi‐birsi per alcune tra le piùimportanti sale da con‐certo italiane ed euroepe.
Figlia d’arte, nata aSalisburgo, la vio‐loncellista Julia Ha‐
gen ha iniziato lo studiodello strumento presso ilMusikum di Salisburgo.Più volte si è meritata ilpremio giovanile austria‐co “Prima la Musica” nellecategorie Solista e Musicada camera, ottenendo an‐che premi speciali dellagiuria. Vinto il suo primoConcorso internazionaledi violoncello a Liezennel 2010, la sua esperienzacamerisitica si è concen‐trata sul repertorio perTrio con pianoforte par‐tecipando nell’estate 2010al progetto di musica dacamera dei Wiener Phil‐harmoniker a Salisburgo. Ha frequentato master‐class con i maestri Valen‐tin Radutiu, Umberto Cle‐rici, Giovanni Gnocchi eHeinrich Schiff.
La venticinquenne piani‐sta Chiara Opalio si è esi‐bita in concerto per la pri‐ma volta a 4 anni e giàcome solista con l’orche‐stra a 11. Si è diplomataa 16 anni al Conservatoriodi Trieste con lode e men‐zione speciale. Ha studia‐to con Gianluca Cascioli,Anna Kravtchenko e ilTrio Altenberg Wien, eha preso parte a corsi diperfezionamento di AldoCiccolini, Andrea Lucche‐sini, Marcello Abbado e
Programma
L. v. Beethoven
Sonata n. 3in La magg.
op. 69
J. Brahms
Sonata n. 2 in Fa magg.
op. 99
D. Sostakovic
Sonata in re min.op. 40
Julia Hagenvioloncello
Chiara Opaliopianoforte
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■ VENERDÌ 26 FEBBRAIO
che la colloca tra le inter‐preti italiane più apprez‐zate nel mondo, con rego‐lari tournée nei principalipaesi europei, ma anchenegli Stati Uniti, in Cina,Australia, Africa e Russia.Il suo percorso artistico ècaratterizzato dall’ampiez‐za e originalità del reper‐torio, che comprende an‐
che autori e brani poconoti o ingiustamente di‐menticati come i concertidi Nino Rota o nuove pa‐gine di autori contempo‐ranei. Dal 2005 si esibiscein duo con il pianista Mau‐rizio Baglini ma non ri‐nuncia a formazioni piùallargate o all’attività soli‐stica. Suona un violoncello
Giovanni Grancino del1697. Mariangela Vacatel‐lo è nata nel 1982 a Ca‐stellammare di Stabia, Na‐poli, da una famiglia dimusicisti. Entrata nell’Ac‐cademia pianistica “Incon‐
tri col maestro” di Imola,si è formata con FrancoScala e Piero Rattalino con‐seguendo il “Master” nel2006. Allo stesso tempo hafrequentato il Conserva‐torio di Milano con Ric‐cardo Risaliti dove si è di‐plomata nel 1999. Vinci‐trice del “Top of theWorld” 2009 in Norvegia
e finalista con Premio delPubblico al “Van Cliburn”Usa 2009, Mariangela Va‐catello annovera tra i suoiriconoscimenti il LaureatePrize al “Queen Elisabeth”Competition 2007 di Bru‐xelles, il 2° Premio al Con‐corso “Busoni” di Bolzano2005 e il 2° Premio al Con‐corso “Liszt” di Utrecht.
Una serata specialecondotta con ele‐ganza da un trio
tutto al femminile formatoda tre fra le migliori inter‐preti italiane attive nellesale da concerto di tutto ilmondo chiamate a Trentoa svolgere un programmadi altrettanto fascino conalcuni capolavori assolutidel camerismo ottocente‐sco. La violinista FrancescaDego (Lecco 1989) è con‐siderata fra le più signifi‐cative interpreti italiane dioggi. Dopo alcuni anni distudio rigoroso il suo pri‐mo disco richiestole dallaDeutsche Grammophonper una nuova lettura dei24 Capricci di Paganini ri‐chiama su di lei l’attenzio‐ne e l’ammirazione dellacritica internazionale, con‐fermata poco dopo dallarichiesta per il ciclo interodelle Sonate di Beethoven.Oggi passa abilmente dallegrandi orchestre allacameristica a fianco disolisti e direttori del calibrodi Salvatore Accardo,Diego Matheuz, AntonioMeneses, Jan Lisiecki. Fragli strumenti che suona c’èun prezioso Guarneri delGesù del 1734 appartenutoa Ruggiero Ricci. Milanese di nascita (1982)e bolognese per scelta, Sil‐via Chiesa ha studiato conFilippini, Brunello e Jani‐gro. Ha conquistato pub‐blico e critica grazie a unabrillante carriera solistica
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Programma
F. MendelssohnTrio n. 2 op. 66
in do min.
F. SchubertTrio ‐Notturno
op. 148 in Mi bem. magg.
D. 897
J. BrahmsTrio n. 3 op. 101
in do min.
Francesca Degoviolino
Silvia Chiesavioloncello
Mariangela Vacatellopianoforte
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■ LUNEDÌ 7 MARZO
Quartetto nella stagione1993/1994 e il debutto nel1996, i quattro musicistiisraeliani hanno intrapresoun viaggio di crescita ematurazione che li ha por‐tati ad avere un vasto re‐pertorio e una impressio‐nante profondità di espres‐sione: un viaggio che ètutt’oggi ancora motivatodalla stessa energia e cu‐
terpretazioni del repertorioclassico sia delle opere diepoche più recenti e, inentrambi i casi, ambendoalla perfezione del suono. Le collaborazioni con ar‐tisti del calibro di MartinFröst, Steven Isserlis, Sha‐ron Kam, Elisabeth Leon‐skaja, Alexander Melnikove András Schiff dimostranochiaramente come ogni ar‐
tista ospite diventi parteintegrante dell’inseparabileensemble. Il Quartetto Jerusalem re‐gistra in esclusiva per Har‐monia Mundi. Il Quartetto Jerusalem èospite regolare e affezio‐nato delle sale da concertopiù rinomate al mondo.Ha ricevuto accoglienzaspeciale in Nord America,
con esibizioni a New York,Chicago, Los Angeles, Fi‐ladelfia. Anche in Europail Quartetto è ospite di im‐portanti sale quali la Ton‐halle di Zurigo, la Herku‐lessaal di Monaco, la Wig‐more Hall di Londra, laSalle Pleyel di Parigi e ora,nell’anno del suo ventesi‐mo anniversario di attività,la Filarmonica di Trento.
“Passione, preci‐sione, calore,una miscela do‐
rata: questi sono i segnidistintivi di questo eccel‐lente quartetto d’archi”. Così ebbe a definire ilQuartetto Jerusalem il cri‐tico del “New York Ti‐mes”. Con la fondazione del
ProgrammaQuartetto Jerusalem
Alexander PavlovskyviolinoSergei BreslerviolinoOri KamviolaKyril Zlotnikovvioloncello
L.v. BeethovenQuartetto op. 18n. 2 in Sol magg.
B. BartokQuartetto n. 6
in Re magg. Sz 114
A. DvorakQuartetto op. 18n. 4 in do min.
riosità con cui l’ensembleha iniziato. Il Quartetto Jerusalem por‐ta avanti le tradizioni deiquartetti d’archi in unmodo unico, avendo tro‐vato il proprio cuoreespressivo in un suono cal‐do, pieno, umano e nel bi‐lanciamento tra toni alti ebassi, ottenendo la possi‐bilità di raffinare sia le in‐
Considerato uno dei musicisti piùprodigiosi degli ultimi anni, veroe proprio mito per tutti i flautisti
di oggi, lo svizzero‐francese EmmanuelPahud è nato a Ginevra nel 1970 e hacominciato a studiare musica all’età disei anni. Nel 1990 si è diplomato con ilPremier Prix al Conservatorio di Parigiproseguendo i suoi studi con AurèleNicolet. Ancora giovanissimo, a soliventidue anni, è stato nominato primoflauto dei Berliner Philharmoniker (gui‐
dati da Claudio Abbado), ruolo che ri‐copre tuttora. Pahud svolge un’intensaattività solistica, suonando con le mag‐giori orchestre al mondo, quali LondonPhilharmonic, Zurich Tonhalle, Bayeri‐scher Rundfunk, Camerata Salzburg,Cincinnati Symphony. Tra i maggioridirettori con cui ha lavorato spiccanoClaudio Abbado, Simon Rattle, LorinMaazel, Valery Gergiev, Pierre Boulez,John Eliot Gardiner, Daniel Harding eMstislav Rostropovich. Molto attivonella musica da camera, suona regolar‐mente con Trevor Pinnock, Eric Le Sage,Yefim Bronfman, Hélène Grimaud e ilsuo ensemble di fiati Les Vents Français.Nel 1996 ha firmato il contratto in esclu‐siva con EMI Classics, una collaborazioneche si sta rivelando come il più signifi‐cativo contributo alla musica per flautofinora registrata. Le più di venti incisionihanno ricevuto eccellenti recensioni evinto numerosi premi discografici, tracui Diapason d’Or e sei Echo KlassikAward. Nel 2009 ha ricevuto il titolo diChevalier dans l’Ordre des Arts et desLettres per il suo contributo al mondomusicale. E’ ambasciatore Unicef. Eric Le Sage è uno dei più interessantipianisti della sua generazione e rap‐presentante della scuola francese. Ac‐clamato negli anni per la sua eleganzae spiccato gusto musicale, nel 2010 LeSage ha completato il progetto della re‐gistrazione dell’opera di Robert Schu‐mann che è stato invitato a presentarein molte sale europee. Eric Le Sagesuona regolarmente per importanti Fe‐stival e Orchestre in sale quali WigmoreHall, Suntory Hall, Salle Pleyel, CarnegieHall, Concertgebouw di Amsterdam.Nato a Aix‐en‐Provence, ha vinto ilConcorso internazionale di Porto nel1985 e il Robert Schumann di Zwickaunel 1989.
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■ LUNEDÌ 14 MARZO
Programma
F. PoulencSonata FP 164
S. ProkofievSonata op. 94
H. DutilleuxSonatine
G. FaureSonata n. 1 op. 13
in La magg.
EmmanuelPahudflauto
Eric Le Sagepianoforte
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■ MARTEDÌ 22 MARZO Programma
A. KalējsToccata sul Corale
"Allein Gott in der Hohsei Ehr"
J. S. BachPreludio e Fuga in Re
magg., BWV 532
L. Garūta Meditation
J. S. BachSonata in re min.,
BWV 527
Alfr. Kalniņš Fantasia in sol min.
W. A. MozartFantasia in fa min.
KV 608
G. Th. Thalben‐BallVariazioni su un tema
di N. Paganini(per Pedale solo)
S. WeinerFantasia sulla marcia "alla turca" di Mozart
op. 142
Th. EscaichEvocation I Evocation II
Iveta Apkalnaorgano
Organista d’eccezione nata nel1976 a Rezekne (Lettonia) nellaperiferia più estrema dell’Eu‐
ropa – imprevedibile quanto produttivoatelier di creatività e sperimentazionesin dai tempi di Gidon Kremer – IvetaApkalna si è imposta di allargare losplendore della musica organistica aldi là delle pareti della chiesa e dellesale da concerto. Anni intensi di studioal pianoforte e all’organo prima inpatria presso l’Academy of Music epoi alla London Guildhall School ofMusic in Inghilterra, quindi l’arrivoinaspettato di una borsa di studio daparte dell’Academic Exchange Servicee l’approdo all’Accademia di Musicadi Stoccarda per continuare al megliol’approfondimento delle sue doti arti‐stiche innate. Doti subito riconosciutenel selettivo mondo delle giurie inter‐nazionali che le hanno assegnato ilpremio Johann Sebastian Bach nel 2002,il Latvian Great Music Award nel 2003e il titolo di “Best Performing Artist”dal tedesco Echo Klassik Music Awardnel 2005. Ma a consacrarla definitiva‐mente sono state le grandi sale da con‐certo di tutto il mondo, dove si è ormaiesibita a fianco delle orchestre più pre‐stigiose, da Vienna, Berlino, Amburgo,Lipsia, Lucerna a San Francisco o Moscacon la Berlin Philharmonic o la Kre‐merata Baltica sotto la direzione diClaudio Abbado, Mariss Jansons, MarekJanowski, Simone Young. Oggi, attra‐verso le sue performance effervescentiper brillantezza tecnica, intelligenti perscelte programmatiche e grazie a unanon secondaria presenza scenica cari‐smatica, Iveta Apkalna è riuscita a ot‐tenere uno status di star, un privilegiodi solito riservato ai direttori d’orchestra,cantanti, pianisti o virtuosi del violinorealizzando pienamente il suo sognodi fanciulla.
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■ VENERDÌ 8 APRILE
La Freiburger Barockorchester è statafondata nella ‘Capitale della ForestaNera’ nel 1987 da un gruppo di stu‐
denti che voleva approfondire il repertoriobarocco recuperando gli strumenti originali.Nata senza un direttore fisso ma scegliendodi volta in volta una guida, a partire dal1990 si è affidata a Gottfried von der Goltz,poi affiancato, dopo il 1997, da Petra Mül‐lejans. Con una lunga carriera di successi,oggi i Freiburger si esibiscono nei più im‐portanti teatri e sale concertistiche del mon‐do seguendo un calendario concertisticoformato su un repertorio che spazia dalbarocco alla musica contemporanea. Il loro
suono speciale comeil loro virtuosismo,sono universalmenteapprezzati e richia‐ma la collaborazionedei più illustri e sen‐sibili solisti, da Ce‐cilia Bartoli a RenéJacobs, da AndreasStaier a IsabelleFaust. Innumerevolisono le registrazionicome pure i premimeritati universalmente. A Trento sipresentano con un’antologia bachiana
che esalta la fantasiatimbrica, la vivacitàritmica, il virtuosi‐smo strumentale delgrande compositoredi Eisenach. A que‐ste doti scritte nellepartiture la Freibur‐ger Barockorchesteraggiungerà la preci‐sione, l’intonazione,la leggerenzza e laspontaneità delle or‐
namentazioni in un gesto esecutivo uni‐tario di rara perfezione.
Freiburger Barockorchester
Petra Müllejansprimo violino
e direttore
Gottfried von der Goltzprimo violino
e direttore
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Programma
J.S. BachConcerto Brandeburghese n. 1
in Fa magg. BWV 1046Concerto Brandeburghese n. 5
in Re magg. BWV 1050 (solista Sebastian Wienand)Suite Orchestrale n. 1
in Do magg. BWV 1066Concerto Brandeburghese n. 4
in Sol magg. BWV 1049Suite Orchestrale n. 2 in si min.
BWV 1067 (solista Susanne Kaiser)
■ MARTERDÌ 4 OTTOBRE Programma
P. WarlockCapriol suite
F. MendelssohnSinfonia per archi n. 10
F. G. TurriniConcerto perclavicembalo
e orchestra in Do magg. (rev. A. Carlini)
R. Di MarinoConcerto perclavicembalo e orchestra
(prima esecuzione assoluta su commissione della Società
Filarmonica di Trento)
B. BrittenSimple Symphony, op. 4
Orchestra da Camera di BresciaSimone VebberclavicembaloL’Orchestra da Camera di Bre‐
scia nasce nei primi anni No‐vanta e dal 2007 affida la dire‐
zione artistica al M° Filippo Lama chene riveste anche il ruolo di Konzer‐tmeister. Intento principale dell’OCBè quello di affrontare un importanterepertorio per orchestra da camera pro‐ponendo esecuzioni frutto di una totalepartecipazione artistica e interpretativadi un gruppo di musicisti che da tempocollabora, ispirato da intenti comuni econdivisi. Gli anni più recenti d’attivitàhanno visto l’Orchestra da Camera diBrescia spaziare dal Classicismo al No‐vecento, dal Romanticismo al Contem‐poraneo con prime esecuzioni assolute(Riccardo Frizza, Sandro Perotti, PaoloUgoletti) di brani ad essa dedicati rac‐cogliendo unanimi consensi. Protago‐nista di apprezzati concerti, ha colla‐borato con affermati direttori e solistitra cui Wolfram Christ, Federico Mon‐delci, Dora Schwartzberg, ElisabethFontan‐Binoche, Federico Colli, AnnaLoro, Giovanni Angeleri.Una menzione particolaremerita la sinergia con ilmaestro Umberto BenedettiMichelangeli. Nato nel 1983 a Trento, Si‐mone Vebber, dopo il di‐ploma in organo e piano‐forte a Trento, si è perfe‐zionato in organo, cembaloe fortepiano presso l’Acca‐demia Internazione di Mu‐sica Antica di Milano sottola guida di L. Ghielmi e A.Di Renzo. Ha pure conse‐guito il Diplôme de Concertpresso la Schola Cantorumdi Parigi con J.P. Imbert ela Medaglia d’Oro in Im‐provvisazione presso ilCNR di Saint Maur (Parigi)
attività concertistica chelo ha portato a suonare investe di solista in impor‐tanti festival organistici intutta Europa. Con questo concerto pro‐segue l’omaggio offerto al
compositore trentino Ro‐berto Di Marino con laprima esecuzione assolutadel suo Concerto per clavi‐cembalo e orchestra d’archioppositamente commissio‐nato.
con P. Pincemaille. Vinci‐tore di numerosi concorsi(primo Premio al “J.J.Fux”di Graz, al “Bach” di Saint‐Pierre‐lès‐Nemours e al “P.Hurford” di St. Albans)ha al suo attivo un’intensa
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Notata giovanissima per la sua espres‐sività e completo dominio tecnico,Vilde Frang è considerata la più inte‐
ressante violinista della sua generazione. Nel2012 le è stato assegnato il prestigioso CreditSuisse Young Artists Award e nel mese disettembre è stata invitata per il debutto al Fe‐stival di Lucerna con i Wiener Philharmonikerdiretti da Bernard Haitink. Tra le maggioriorchestre internazionali con cui collabora spic‐cano la Mahler Chamber Orchestra, LondonPhilharmonic, Philharmonia, GewandhausOrchester di Lipsia, St. Petersburg Philhar‐monic, Orchestre de Paris, NHK SymphonyTokyo; tra i direttori Vladimir Ashkenazy,Ivan Fischer, Vladimir Jurowski, Paavo Järvi,Esa‐Pekka Salonen e Yuri Temirkanov. Nellastagione 2015‐16 debutterà con la Berlin Phil‐harmonic e Simon Rattle nell’ambio del con‐certo annuale europeo. Nel campo della musicada camera collabora abitualmente con GidonKremer, Yuri Bashmet, Martha Argerich, LeifOve Andsnes, Steven Isserlis, Nicolas Altstaedte il Quartetto Ebène, invitata ai Festival di Sa‐lisburgo, Verbier, Lucerna, London Proms,Schleswig‐Holstein, George Enescu, Locken‐haus e Prague Spring Festival. Nata in Norvegianel 1986, è stata scelta da Mariss Jansonsall’età di 12 anni per il debutto con la OsloPhilharmonic Orchestra. Ha studiato con KoljaBlacher alla Musikhochschule di Amburgo eAna Chumachenco alla Kronberg Academy.Ha lavorato con Mitsuko Uchida nell’ambitodel premio Borletti‐Buitoni nel 2007 e dal2003 al 2009 è stata studente borsista dellaFondazione Anne‐Sophie Mutter. Suona unJean‐Baptiste Vuillaume del 1864. La vittoria a Leeds nel 1996 ha lanciato inter‐nazionalmente il giovane pianista, nato a Bel‐grado nel 1968, Aleksandar Madzar. Oggidopo essere passato al Busoni di Bolzano,Madzar è docente al Conservatorio Reale diBruxelles e alla Hochschule für Musik undTheater di Berna. Continua però ad essere ri‐chiesto da orchestre e gruppi cameristici intutto il mondo, dallʹEuropa allʹAmerica.
■ GIOVEDÌ 13 OTTOBRE
Vilde FrangviolinoAleksandar Madzarpianoforte
Programma
J. BrahmsSonata n. 1
in Sol magg. op. 78
F. SchubertFantasia in Do magg.
per violino e pianoforte
op. 159, D. 934
I. AlbenizPezzi per violino
e pianoforte
B. BartokSonata violino
e pianoforte n. 1op. 21
2726
■ VENERDÌ 28 OTTOBRE
Programma
Teatro d’amore
C. MonteverdiToccata, Quel sguardo sdegnosetto
M. CazzatiCiaccona
C. MonteverdiDamigella, tutta bella
Improvvisazione: TarantellaNapoletana
Tradizionale: Pizzicarella miaImprovvisazione: La Dia spagnola
Si dolce e’l tormentoTradizionale: La Carpinese
L’Arpeggiata
Nuria Rial, sopranoVincenzo Capezzuto, contralto
Doron Sherwin, cornettoVeronika Skuplik, violino
Marcello Vitalechitarra battente & chitarra barocca
David Mayoral, percussioniBoris Schmidt, contrabbasso
Francesco Turrisi, clavicembalo & organo positivoHaru Kitamika, clavicembalo & organo positivo
Anna Dego, teatrodanza Christina Pluhar, tiorba & direzione
Monteverdi e dintorni:vale a dire uno dei ca‐pitoli musicali più af‐
fascinanti della musica europea.Per affrontare questo tema laFilarmonica di Trento ha invitatonella propria sala il gruppo dimusicisti più curiosi, dinamicie sorprendenti oggi in attività,L’Arpeggiata. Individuati e gui‐dati da una musicista austriacaper nascita, ma residente ormaida anni in Francia, ChristianPluhar, questo ‘insieme’ racco‐glie alcuni dei migliori solistieuropei (con la voce o gli stru‐menti) oggi presenti sulla scena.Impegnati in progetti insoliti, imusici dell’Arpeggiata si me‐scolano a seconda dei temi af‐frontati coinvolgendo le personemeglio qualificate provenientianche da territori differenti comeil jazz, il folk, il teatro, la danza.Lo scopo è quello di indagarein maniera profonda ogni praticaesecutiva per restituire il docu‐mento musicale nella manierapiù viva e storicamente aderentepossibile. E’ il caso, qui, dellavoce straordinaria di Nuria Rial,del virtuoso di cornetto DoronSherwin, del contraltista Vin‐cenzo Capezzuto. Fondata nel2000, L’Arpeggiata si è impostain tutto il mondo per l’originalitàassoluta del suo lavoro semprecoerente con il tema scelto; coe‐renza che mai dimentica l’ele‐mento spettacolare combinandofelicemente gli elementi più di‐versi come la danza, il canto, lostrumento, il tema colto con lamelodia popolare, l’improvvi‐sazione con la lettura rigorosadel testo scritto.
■ MERCOLEDÌ 16 NOVEMBRE
3130
Programma
F. SchubertQuartetto n. 10 op. 125 in Mi bem. magg. D. 87
D. SostakovicQuartetto n. 8 op. 110
in do min.F. Schubert
Quartetto n. 14 in re min D. 810
“La morte e la fanciulla”
Quartetto Belcea
Corina Belcea, violinoAxel Schacher, violinoKrzysztof Chorzelski, violaAntoine Lederlin, violoncello
Ciò che scrive il QuartettoBelcea nell’introduzionealla sua registrazione
dei Quartetti di Beethoven –superare i propri limiti e arri‐vare alla conoscenza nella ri‐cerca costante della verità –può essere descritto come ilcredo artistico dell’ensemble,le cui diverse radici culturalilo rendono aperto, dinamicoe libero nell’espressione. Fon‐dato al Royal College of Musicdi Londra nel 1994, il Belcearisiede in Gran Bretagna, mala violinista rumena CorinaBelcea e il violista polaccoKrzysztof Chorzelski, i duefondatori, vi trasmettono latradizione musicale dei paesid’origine, che si allarga ai col‐leghi francesi Axel Schacher eAntoine Lederlin, e accogliel’esperienza dei loro mentori,i Quartetti Alban Berg e Ama‐deus. L’ensemble fonde le di‐verse influenze in un linguag‐gio musicale omogeno. Questediversità, unite alla raffinatezzae intensità espressive, si riflet‐tono nel repertorio, che spaziadalle grandi opere classiche eromantiche fino alle novità,sovente commissionate dal Bel‐cea. Il Quartetto vanta una vastadiscografia realizzata prima inesclusiva con EMI e ora conl’etichetta ZigZag Territoires.Per le registrazioni il Belceaha ricevuto numerosi Diapasond’or e Gramophone Award.Dal 2010 è quartetto residentealla Konzerthaus di Vienna ealla Guildhall School of Musicand Drama di Londra.
Nata a San Pietroburgo nel 1983Alina Pogostkina si è trasfe‐rita ancora giovanissima in
Germania, dove ha studiato alla‘Hanns Eisler’ Music Academy diBerlino. La vittoria prima al Concorsoper violino Louis Spohr (1997) e quindiallo Jean Sibelius (2005) l’ha imme‐diatamente proiettata nel vertiginosogiro concertistico internazionale. Acontatto con direttori quali VladimirAshkenazy, Gustavo Dudamel, DavidZinman, Paavo Järvi, Robin Ticciatie orchestre come la Deutsches Sym‐phonie Orchester Berlin, Scottish Sym‐phony Orchestra o Philharmoniquede Radio France ha raffinato il propriostile, ora ben caratterizzato per ap‐passionate articolazioni, impetuosivirtuosismi, eleganza di timbro otte‐nuto anche grazie a un violino firmatonel 1709 da Antonio Stradivari. Lapassione per la musica da camera,praticata con Yuri Bashmet, RetoBieri, Menahem Pressler, Gidon Kre‐mer e Joshua Bell, l’ha avvicinata allamusica contemporanea che frequentaabitualmente e con passione. Recentisono le sue esecuzioni e registrazioniriservate a opere di Jörg Widmann ePēteris Vasks. Oggi Alina Pogostkina si sente inparticolare sintonia con la pianistajugoslava Tamara Stefanovich an‐ch’ella vicina alla musica contempo‐ranea e da anni ormai proiettata nellostesso mondo di Alina spesso fre‐quentato insieme: Carnegie Hall diNew York, Philharmonie di Berlino,Suntory Hall di Tokyo, Royal AlbertHall o i festival internazionali di Lu‐cerna e La Roque d’Anthéron. LaStefanovich divide la propria pro‐fessione fra l’attività di solista e ca‐merista ed è docente alla Hochschulefür Musik di Colonia dove aveva ini‐ziato a studiare.
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■ VENERDÌ 25 NOVEMBRE
Alina Pogostkinaviolino
Tamara Stefanovichpianoforte
Programma
L. JanacekSonata
J. BrahmsSonata n. 1 op. 78
in Sol magg. S. Prokofiev
Sonata n. 1 op. 80in fa min.
3534
Sol Gabetta ha raggiunto notorietà inter‐nazionale dopo la vittoria del ‘CréditSuisse Young Artist Award’ nel 2004 e il
debutto con i Wiener Philharmoniker direttida Valery Gergiev. Ma nei dieci anni seguenti,senza mai fermarsi, ha centuplicato la suafama arrivando a fondare un proprio festivalcameristico in Svizzera, il Solsberg. Chiamatada tutte le migliori orchestre e direttori piùesigenti, Sol Gabetta ha confermato un talentosbalorditivo, un’energia contagiosa capace diammaliare soprattutto il pubblico. Nata a Cor‐doba, in Argentina, ha vinto il primo concorsoall’età di dieci anni segnalandosi quindi al‘Concorso Tchaikovsky’ di Mosca e all’Inter‐nazional ARD di Monaco di Baviera. Di pocosuccessive la nomination per i ‘GrammyAward’, il ‘Premio Gramophone Young Artistof the Year’ (2010) e il ‘Würth‐Preis JeunessesMusicales’ (2012). Dopo aver debuttato congrande successo al fianco dei Berliner Phil‐harmoniker diretti da Simon Rattle al Festivaldi Pasqua di Baden‐Baden nel 2014 e al MostlyMozart di New York nel 2015, la stagione 2016la vede debuttare al fianco della Los AngelesPhilharmonic, dell’Orchestra della Tonhalledi Zurigo e la Filarmonica di San Pietroburgo. In una delle pause di questi impegni sinfoniciSol Gabetta arriverà a Trento seguendo unapassione per la musica da camera mai abban‐donata e coltivata con amici come Patricia Ko‐patchinskaja, Hélène Grimaud o Polina Le‐schenko pianista nata a San Pietroburgo etrasferitasi nel 1991 a Bruxelles dove ha studiatocon Pavel Gililov e Vitaly Margulis. Oggi, vivea Bruxelles ed è docente al Conservatorio diAnversa. La sua attività concertistica è intensae variegata collaborando ormai stabilmentecon la Camerata Salzburg, i London MozartPlayers, la Russian National Orchestra e fre‐quentando sale come la Konzerthaus di Vienna,Concertgebouw di Amsterdam, Carnegie Hall,Lincoln Center di New York e Opera Housedi Sydney assieme a Martha Argerich, JulianRachlin, Heinrich Schiff, Mischa Maisky e SolGabetta.
■ LUNEDÌ 5 DICEMBRE
Programma
F. ChopinAndante spianato
et Grande Polonaisebrillante, op. 22
S. ProkofievSonata op. 119 in Do magg.
F. ChopinSonata op. 65
in sol min.Sol Gabettavioloncello
Polina Leschenkopianoforte
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■ MARTEDÌ 13 DICEMBRE Programma
W. A. MozartSonata n. 8 in la min.
KV 310 L.v. Beethoven
15 Variazioni e fugain Mi bem. magg.
op. 35F. Chopin
Sonata n. 3 op. 58 in si min.
C. DebussyTrois Images
Oubliées
Joseph Moogpianoforte
Con il tedesco JosephMoog la Filarmonica diTrento presenta ancora
una volta in Italia un voltopoco conosciuto del pianismointernazionale, nuovo e gio‐vane essendo nato a Ludwig‐shafen sul Reno nel 1987. Perle sue originali capacita di co‐niugare l’abilità tecnica conuna musicalità matura e intel‐ligente Moog è stato nominato“Young artist of the year 2015”dalla Gramophone ClassicalMusic Awards. La stagione2015‐16 di Joseph è iniziataalla grande, aprendo la MasterPianists Series al Concertge‐bouw di Amsterdam a fiancodi Sokolov, Zimerman e Tri‐fonov. Ma prima di arrivare aTrento lo aspetta il debuttocon la Hong Kong Sinfoniettae altri concerti a Parigi, Fran‐coforte, Cardiff, Portland. Unacarriera in continua ascesa so‐stenuta da accorte scelte neiprogrammi con i grandi capo‐lavori accostati a volte da fre‐sche composizioni dello stessoMoog. Un talento già ben riconosciutodalla critica che le ha assegnatoben quattro ‘SuperSonicAwards’ dopo la nomina a‘Steinway Artist’ nel 2009. Cresciuto all’Accademia diMusica di Karlsruhe e Wür‐zburg, ha proseguito i suoistudi all’Accademia per Mu‐sica, Teatro e Media di Han‐nover. Intensa e mirata la suadiscografia riservata non soloai grandi Liszt e Caikowski,ma pure a Busoni, Rubinsteine Moszkowski.
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MAR
TEDÌ 12 G
ENN
AIOEuropa G
alanteFabio B
iondi, direttoreLU
NED
Ì 18 GEN
NAIO
I Virtuosi dei Berliner Philharm
oniker Laurentius D
inca, violinoLU
NED
Ì 1 FEBB
RAIO
Italian Clarinet C
onsortC
orrado Giuffredi,clarinetto solista
VENER
DÌ 12 FEB
BR
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rigory Sokolov, pianoforte M
ARTED
Ì 16 FEBB
RAIO
Julia H
agen, violoncello- C
hiara Opalio, pianoforte
VENER
DÌ 26 FEB
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AIOTrio: Francesca D
ego, violinoSilvia C
hiesa, violoncelloM
ariangela Vacatello, pianoforteLU
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Ì 7 MAR
ZOQ
uartetto JerusalemLU
NED
Ì 14 MAR
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manuel Pahud, flauto
Eric Le Sage, pianoforte M
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Ì 22 MAR
ZOIveta Apkalna, organo
Stagione concerti 2016
VENER
DÌ 8 APR
ILEFreiburger B
arockorchester Petra M
üllejans, direttore e primo violino
Gottfried von der G
oltz, direttore e primo violino
MAR
TEDÌ 4 O
TTOB
RE
Simone Vebber, clavicem
baloO
rchestra da Cam
era di Brescia
GIO
VEDÌ 13 O
TTOB
RE
Vilde Frang, violino - Aleksandar Madzar, pianoforte
VENER
DÌ 28 O
TTOB
RE
L’Arpeggiata- C
hristina Pluhar, direttore, tiorbaVEN
ERD
Ì 4 NO
VEMB
RE
Baiba Skride, violino - Lise B
erthaud, violaH
arriet Krijgh, violoncello - Laum
a Skride, pianoM
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Ì 16 NO
VEMB
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Quartetto B
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VEMB
RE
Alina Pogostkina, violinoTam
ara Stefanovich, pianoforteLU
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Ì 5 DIC
EMB
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Sol Gabetta, violoncello
Polina Leschenko, pianoforteM
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Ì 13 DIC
EMB
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Joseph Moog, pianoforte
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La Società Filarmonica
Consiglio di direzione
PresidenteLorenzo Arnoldi
VicepresidenteCristina Geier
Direttore ArtisticoAntonio Carlini
TesoriereTiziana Dal Lago
SegretarioRosella Niccolini
ConsiglieriTeresa DecarliAntonio Divan
Revisori dei ContiGiovanni PallaoroGiorgio PedinelliNicola Rizzi
Modalità di abbonamento
ABBONAMENTI: da martedì 15 a venerdì18 e lunedì 21 dicembre dalle ore 9.00 alleore 14.00 presso la Sede di via Verdi 30, op‐pure su prenotazione all’indirizzo mail o pertelefono.
Abbonamento intero: Euro 200. Abbonamento ridotto: Euro 170.Biglietto d’ingresso: Euro 25.
Euro 18Biglietto d’ingresso ridotto(oltre i 65 anni)
Euro 8Biglietto d’ingresso ridotto(fino a 25 anni)
Tutti i concerti avranno inizio alle ore 20.45
Quota sociale: Euro 10.
I Soci partecipano alle Assemblee della So‐cietà, della quale sono sostenitori. Possonoeleggere ed essere eletti nel Consiglio di Di‐rezione.
La Società si riserva di apportare ogni varia‐zione che si rendesse necessaria in dipen‐denza di ragioni tecniche e organizzative.
Iniziativa realizzata con il sostegno di:
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www.filarmonica‐trento.it
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