PROGRAMMAZIONE DI UN’UNITA’ DIDATTICA:
RITMO E VOCALITA’ MEDIANTE L’ELABORAZIONE CREATIVA DEL METODO ORFF NELLA TECNICA RITMICA INDIANA DEL TAKADIMI.
INTRODUZIONE.
L’approccio musicale nella scuola si basa su criteri di globalità e interdisciplinarità.
Favorendo il linguaggio sonoro ci si proietta costantemente anche sulle aree di apprendimento verbale e logico matematiche.
In campo educativo la musica favorisce l’autostima, in quanto valorizza le capacità di ciascuno, migliora le relazioni interpersonali creando un clima positivo nel gruppo e permette di prendere contatto con codici espressivi diversi. Inoltre, attraverso la musica, si permette lo sviluppo della coordinazione e della percezione dello schema corporeo, l’uso e la scoperta della propria voce, l’ascolto di sé e degli altri.
Obiettivo generale:
Saper manipolare e suonare a tempo semplici combinazioni ritmiche e poliritmiche melodiche e armoniche.
Obiettivi specifici:
• Sviluppo della capacità fonetico‐articolatoria e miglioramento fonetico‐articolatorio; • Presa di coscienza di diversi suoni vocalici e consonantici; • Utilizzo della parola come ritmo, suono e intonazione; • Sviluppo della vocalità e dell’intonazione; • Conoscenza di diverse sfumature ritmiche e delle prime forme di notazione musicale; • Utilizzo di semplici strumenti a percussione.
Le classi IVe in cui lavoro sono composte da circa 20 alunni, equilibrate tra maschi e femmine. Sono presenti alcuni extracomunitari provenienti da diversi Paesi e alunni certificati.
Lo spazio utilizzato per il laboratorio musicale è il salone della scuola e/o l’aula e disponiamo di alcuni strumenti a percussione.
Per l’approccio ritmico e vocale intendo utilizzare il “TAKADIMI”. Tale esperienza fa riferimento al sistema di solfeggio ritmico indiano; nella musica classica indiana l’arte ritmica raggiunge livelli di complessità e raffinatezza che non hanno eguali al mondo e si sviluppa soprattutto nell’arte percussiva, mentre l’arte del vocalizzare permette l’utilizzo di specifici fonemi che favoriscono l’articolazione e migliorano le capacità di pronuncia abbinati a delle precise sequenze ritmiche.
L’espressione vocale del ritmo è un sistema che utilizza sillabe cantate che ricalcano le note di una quartina “TA‐KA‐DI‐MI” o di una cinquina “TA‐KA‐TA‐KI‐TA” e altri abbinamenti ritmici, scandendo accenti all’interno di questi movimenti. Questi pattern possono formare strutture più complesse da sette o da nove ecc, oppure essere scomposte in strutture minime.
“La musica indiana si basa su calcoli ritmici che possono essere percepiti da tutti, tale che diventa un’esperienza fisica e la dimensione mentale, sensoriale ed emotiva formano un tutto unico.” Philip Glass
L’approccio all’uso della vocalizzazione porterà il bambino a conoscere la parola come ritmo, suono e intonazione. Inoltre, egli comincerà a conoscere le prime forme di notazione musicale, attraverso l’uso dei suoni consonanti in forma ritmica.
Si prevede anche l’accompagnamento del ritmo con movimenti di coordinazione delle mani che scandiscono i tempi e sviluppano capacità di concentrazione, attenzione e coordinazione motoria; con i suoni del corpo, giochi di movimento e con semplici strumenti a percussione per l’esecuzione dei ritmi appresi e per esperienze di esecuzione a gruppi.
COSA
COME
PERCHÉ
Insegnamento e apprendimento di semplici strutture ritmiche binarie e introduzione della terzina;
Apprendimento dei suoni vocali: TA TA ‐ KA TA ‐ KI – TA TA ‐ KA ‐ DI ‐ MI TA ‐ KA ‐ JU – NA
Abbinamento del battere le mani secondo diverse modalità con i suoni;
Utilizzo dei gesti suono del corpo in movimento per un’ulteriore elaborazione dei ritmi appresi e di semplici strumenti a percussione.
Seduti in cerchio, l’insegnante espone delle tavole lucide colorate in cui sono stampati i diversi fonemi e si leggono;
Di seguito l’insegnante spiega come tali consonanti saranno espresse secondo un ritmo abbinato al suono delle mani;
L’insegnante dà il via al gioco ritmico e i bambini seguono ripetendo per imitazione;
I ritmi si evolveranno dal più semplice al più complesso;
L’insegnante propone di abbinare le sequenze ritmiche a suoni del corpo, prima in modo statico, dopodiché in movimento;
Le tavole vengono poste al centro di un cerchio, i bambini si muovono al ritmo di un tamburo e quando il tamburo si ferma si avvicinano ad un cerchio, formando così dei gruppi. Ogni gruppo elabora il ritmo con le mani e poi con un gesto suono.
Si invitano i bambini a
Stimolare la cooperazione e la relazione;
Stimolare la creatività; Favorire la concentrazione e l’attenzione;
Sviluppare capacità fonetiche e articolatorie;
Favorire il coordinamento motorio;
Acquisire conoscenze ritmiche e musicali;
Utilizzare strumenti ritmici a percussione;
Vocalizzare forme musicali socializzanti e giocare con l’intonazione della voce, attraverso l’esecuzione di un gioco musicale dell’eco.
utilizzare le tavole per creare abbinamenti ritmici diversi e sperimentarli con il battito delle mani, esempio: TA KA – TA KI TA;
I bambini riflettono a quali strumenti musicali possono abbinare le sequenze ritmiche e creano un gruppo sonoro;
Partendo da un ritmo base lento raddoppiamo l’esecuzione per accelerare il ritmo, consegnando un semplice spartito vocale;
Elaborazione creativa: Giochi d’eco: creare un piccolo gioco ritmico parlato.
Partendo dal presupposto che l’esperienza nella scuola primaria si basa su dei rituali che favoriscono l’apprendimento della musica in modo ludico, l’attività musicale prevede:
‐ Solitamente una canzone per l’inizio;
‐ Giochi di movimento con la musica o con la voce per risvegliare il corpo;
‐ Introduzione dell’attività specifica del giorno;
‐ Elaborazione creativa;
‐ Giochi di rilassamento, oppure una semplice danza;
Per lo sviluppo di tale unità didattica si prevedono l’utilizzo di 5‐6 incontri della durata di un’ora circa, durante le quali verranno fatte delle registrazioni vocali a conclusione dell’esperienza.
DESCRIZIONE DELL’ELABORAZIONE CREATIVA DEL GIOCO D’ECO.
Dopo aver acquisito alcuni e semplici tecniche ritmiche e vocali del TAKADIMI, i bambini sono stati invitati ad applicare tali sequenze ad un gioco vocale.
Ho preso spunto dalla proposta fatta da Maurizio Spaccazzocchi nel libro “Noi e la musica 2”, utilizzando una parte del brano corale “Giochi d’eco” e ho seguito l’indicazione proposta di inventare ritmi nuovi.
La classe è stata divisa in due gruppi e ciascuno è stato invitato a creare una sequenza ritmica con le conoscenze acquisite del TAKADIMI. Ogni gruppo ha così elaborato la sua sequenza e poi abbiamo giocato all’eco parlato, dove ciascuno, sulla base di una stessa introduzione parlata, proponeva la sua sequenza ritmica.
TESTO I° GRUPPO II° GRUPPO
Senti TA – KA TA ‐ KA
C’è qualcuno TA – KA – JU – NA TA – KA – DI ‐ MI
Che risponde TA – KA – DI – MI TA – KA – JU ‐ NA
Da lontano TA – KA TA ‐ TA
Prova TA – KA TA – KA TA ‐ KA
Lei risponde TA – KA – DI – MI TA – KA – JU ‐ NA
Sempre uguale TA – KA – JU – NA TA – KA TA ‐ KA
Puntuale TA – KA TA – KA – DI – MI TA – KA – DI ‐ MI
Che facciamo? TA – KA – DI – MI TA – KA TA ‐ KA
Un po’ in giro TA TA
La prendiamo
Si!!!