Download - Quaderno n° 3 Novembre 2014
Tiratura: copie 5.200
AldoPESENTI
Presidente
OrnellaBARRA
Past PresidentVice Presidente
CarmeloRICCOBONO
Past PresidentVice Presidente
AlfredoSASSI
Vice Presidente
Alfredode’GASPERIS
AlessandroMANELLI
Comitato PrConsigliere esidenza
AlessandroMORRA
Comitato Presidenza
LeonardoPANICO
Comitato Presidenza
FabrizioPOIDOMANI
RenatoDe FALCO
CarloSENSI
Rosa AnnaSPADOLINI
MarcoVELLUTI
LucaSABELLI
AlbertoZAGGIA
MarioTUTTOILMONDO
EzioDIOLAITI
Revisore Supplente
CarloMARCHESE
Revisore
Consiglio Direttivo A.D.F.
Il Quaderno della distribuzione farmaceutica(trimestrale/omaggio) è l’organo ufficiale di stampa di proprietà dell’Associazione Distributori Farmaceutici
Editore: ADF SERVICE s.r.l.
Sede Legale, Direzione e RedazioneVia Milano, 58 - 00184 Roma - tel. 064870148, fax 0647824943 - [email protected]
Realizzazione Grafica - Stampa: Commergraph di Lepore Barbara - Pomezia (Rm)
Il Quaderno Anno XXXI - N °3 - Novembre 2014Spedizione in abbonamento postale 70% - Poste Italiane SPA - DCB Roma
Aut. Trib. Roma n. 370/93 del 09/09/1993Finito di stampare il 17 Novembre 2014
Comitato editorialeMauro GIOMBINI - Ornella BARRA - Walter FARRIS - Alessandro MORRA - Leonardo PANICO
Carmelo RICCOBONO - Fausta SACCARELLI - Alfredo SASSI - Sergio SPARACIO
Direttore Responsabile Giuseppe SCROFINA - Segretaria di Redazione Maria Pia MIRCOLI
Consigliere Consigliere Vice Presidente
Comitato Presidenza ereilgisnoCereilgisnoC
AlessandroALBERTINI
MarioBARBIERI
ClaudiaCIUFFANI
LeonardoFERRANDINO
Consigliere
MicheleMOTTA
Consigliere
C ereilgisnoCereilgisnoCereilgisno
FrancescaMASSA
Revisore
MauroGIOMBINI
Presidente
RobertoPORCELLI
Revisore SupplenteRevisore
TesoriereComitato Presidenza
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MarcoVELLUTI
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RenatoDe FALCO
Consigliere
Consiglio Direttivo A.D.F.
Collegio dei Revisori dei Conti
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1Numero 3 - Novembre 2014
L’EDITORIALEdiMauro Giombini
Avanti, oltre i problemie le criticità
Sul numero scorso erano richiamatialcuni tra i principali problemi deifarma-distributori: dalla concor-
renza crescente dell’industria convendite dirette alle farmacie più appeti-bili, al peso continuo degli adempimentiregolatori talvolta puramente formali;dalla recente, sbilanciata, normativa con-tro le carenze di certi medicinali,applicata peraltro in modo vessatorio daalcune Regioni, contro cui abbiamo oppo-sto ricorso ai TAR, al ritardo nellarevisione del modello di remunerazione,da cui ci aspettiamo la cosa più logica delmondo, che copra i costi vivi del servizio.Senza ritardo arriva invece il ripianodello sfondamento 2013, che pesa, per-ché tutto pesa quando si lavora inperdita.
Ci preoccupa non di meno la criticitàfinanziaria. Gli associati ADF certamentenon si sottraggono dal dare il correttosupporto al circolante, ma non possonoandare oltre con veri e propri finanzia-menti, sostituendo le banche nella loroattività, peraltro sempre più restrittivaanche nei confronti della nostra catego-ria. Finito qui? No, perché c’è un posto dirilevo per il costo del trasporto e la disci-plina dei costi minimi, nonché per lacrescente mole delle consegne, legataanche a carenze e DPC, che rischia diminare i bilanci aziendali.E se qualcuno fosse portato a pensareche nel trimestre trascorso da quell’edi-toriale, uno, anche solo uno di questinodi scorsoi si sia sciolto o almeno allen-tato, purtroppo si sbaglia.Noi abbiamo, quindi, il dovere di imboc-care tutte le strade, non lasciando nulladi intentato per difendere le aziendeassociate che forniscono un servizio almassimo livello dei Paesi più avanzati,dobbiamo contrastare il rischio di asfis-sia economico-finanziaria, se nonvogliamo regredire a livello di altri paesidel Mediterraneo Sottoposti a tali pressioni, abbiamo pre-sentato i richiamati ricorsi ai TAR,affinché venga applicata una disciplinauniforme sul territorio nazionale e sigiunga ad una proposta univoca di defi-nizione di farmaco “indisponibile”precisandone i criteri dell’inserimento inuna apposita lista realizzata e periodica-mente aggiornata da AIFA. Chiediamo
EditorialeMauro Giombini
Intervista a Renè Jenny (GIRP)Giuseppe Scrofina
Troppi siti logisticiSergio Sparacio
Il mercato in farmacia, 9/2104Massimo Stragliati
Il Quaderno ospitaErnesto Ghidinelli (Confcommercio)
Sommario
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che le Regioni facciano il possibile perraddrizzare una normativa sulle carenzeche introduce un controllo spasmodicoed unilaterale sui distributori.Più che come un gesto di contrasto ilnostro va visto, dunque, come un biso-gno di approfondimento delle vere causedel fenomeno delle indisponibilità, di cuiproprio i distributori intermedi sono leprime vittime, anche sotto il profilomediatico. E non è un caso che anche ungrande quotidiano del Sud abbia cercatodi fare chiarezza, segnalando la tenta-zione cui non hanno saputo resisterediversi farmacisti del territorio che sisono “appropriati” del titolo di grossisti,distorcendone le finalità all’attività diesportazione.Da questo punto di vista auspichiamoche il Ministero della Salute e le Regionirivedano i criteri per la concessionedell’autorizzazione per la distribuzioneall’ingrosso dei medicinali, individuandoparametri più restrittivi di quelli attuali. Occorre poi che sia reso operativo unsistema di trasparenza che permetta
all’Autorità regolatoria (AIFA) di verifi-care i dati relativi alle quantità e aidestinatari di tutti i soggetti della filiera(farmacisti, grossisti, titolari di AIC)limitatamente ai medicinali inseriti nellalista di “farmaci indisponibili”.Nel contempo e sempre su tale proble-matica siamo stati attivi partecipanti delTavolo interassociativo i cui lavori ciauguriamo arrivino a conclusione, dopouna pausa di riflessione.Ancorchè focalizzati principalmentesulle carenze, ci stiamo rimboccando lemaniche per affrontare e risolvere unoad uno anche gli altri problemi sopraelencati. Abbiamo formato appositiGruppi di lavoro per ognuno di questitemi senza escludere nessuno, pronti adare il benvenuto a chiunque vogliaaffiancarci e a chi abbia a cuore che inItalia si mantenga l’alto standard rag-giunto in un servizio che per il cittadinosi traduce nel reperimento immediato infarmacia di migliaia di farmaci e prodottiper la salute e il benessere, grazie allanostra attività.
Numero 3 - Novembre 20142
Ricordo di Renato De Falco
Nella notte fra il 2 e il 3 ottobre è venuto purtroppo a mancare il dott. Renato De Falco,titolare della società Farvima Medicinali, Consigliere ADF fin dalla nascita della no-stra associazione.
A rendere onore alla sua memoria e conforto alla famiglia, in occasione dell’estremoaddio, una gran folla di collaboratori, dipendenti, amici, colleghi, clienti farmacisti edi tante persone che lui con innata discrezione aveva beneficato.
La grande partecipazione e commozione dei presenti alle esequie sono state il segnotangibile del carisma sociale di Renato, che gli veniva riconosciuto da tutti coloro checon lui hanno avuto una qualche dimestichezza di rapporti.
Lo ricordiamo dalle pagine del Quaderno e porteremo con noi la memoria della suastoria umana, ricca di gioie ma anche di indicibili sofferenze, ricordando soprattuttoil suo incarnarsi con l’anima più schietta, generosa e sincera di Napoli.
4Numero 3 - Novembre 2014
René JennyPresidente GIRP
Presidente Jenny, da Bruxelles provengonoDirettive e provvedimenti di attuazione cheimpattano sempre di più nella legislazionedei diversi Paesi europei. Per esempio, gli Attidelegati della Direttiva anti-contraffazione.
Questo è assolutamente vero. Dopo la pubbli-cazione della Direttiva per la protezione della
filiera farmaceutica legale dall’infiltrazionedei Medicinali Falsificati (2011/62/EU), lenuove Linee Guida sulle Pratiche di BuonaDistribuzione sono state pubblicate nel 2013e adesso stiamo aspettando la pubblicazionedegli Atti Delegati a completamento della Di-rettiva sui Medicinali Falsificati. Ci aspet-
IL DIRETTORE INTERVISTAdi Giuseppe Scrofina
La situazione critica dei farma-distributori italiani è ormai nota in Europa. Ne abbiamo parlato con René Jenny,Presidente del GIRP, la nostra federazione europea. Jenny è un imprenditore svizzero e presiede il GIRP da untempo sufficiente a padroneggiare la varia problematica della categoria e ad addentrarsi per molti aspetti anchenelle singole realtà nazionali. È un poliglotta che conosce bene anche la nostra lingua, come si può costatareda queste risposte scritte da lui direttamente in italiano.
Il Presidente del GIRPRené Jenny primo da de-stra e, scorrendo verso sini-stra, il Delegato ADFGiuseppe Scrofina, la rap-presentante in Europa delMinistero della SaluteClaudia Biffoli, il rappre-sentante dell’AIFA Dome-nico Di Giorgio, la D.G. delGIRP Monika Derecque, ilVice D.G. del GIRP MartinFitzgerald
tiamo che ciò avvenga nel primo o secondotrimestre del 2015. Prima di tutti i processilegislativi il GIRP ha consultato intensiva-mente i suoi membri per capire la loro posi-zione. Abbiamo incoraggiato tutte leassociazioni aderenti a discutere le propostedi legge e l’opinione del GIRP con i loro go-verni, affinché i nuovi obblighi ed i relativicosti per la categoria vengano contenuti almassimo pur mantenendo i criteri di qualitàe di sicurezza e un’efficiente distribuzionedei medicinali. Riguardo agli Atti Delegati ealla loro pratica attuazione, il nostro chiaroobiettivo è quello che i pazienti possano es-sere certi di ricevere medicinali genuini eche questi vengano autenticati al livello del-l’ingrosso solo nel caso vi sia il pericolo che imedicinali falsificati entrino nella filiera far-maceutica legale. Al momento un testo pre-paratorio è in discussione tra laCommissione Europea e gli Stati Membri esperiamo che le nostre proposte siano ascol-tate ed approvate.Gli altri due atti legislativi che ci stanno cau-sando seri problemi sono le proposte di re-golamento sui Dispositivi Medici e sui Di-spositivi Medici In-Vitro che sono almomento in discussione dinanzi al ConsiglioEuropeo. La versione attuale del testo pre-vede che i grossisti siano tenuti a verificareche i produttori abbiano incluso nella confe-zione una corretta informazione. Ci sembra,a tal riguardo, del tutto assurdo che, non es-sendo autorizzati a toccare la confezione eda manomettere il sigillo di autenticità, do-vremmo ciò nonostante aprire i dispositivimedici per controllare che l’opuscolo infor-mativo inserito sia scritto nella lingua delPaese e corretto da un punto di vista tecnico.Per questo, speriamo che gli Stati Membrichiedano di rimuovere tale condizione im-possibile da attuare. Speriamo bene.
La disponibilità dei farmaci ai cittadini, ser-vizio essenziale svolto dalle farmacie, riescead essere completa e tempestiva grazie al ser-vizio che la farmacia riceve a sua volta daifarma-distributori. Eppure l’anello centraledella supply-chain, quello dei farma-distribu-
tori, viene talvolta trascurato nei programmidi politica farmaceutica, o al contrario, ingiu-stamente colpito da un eccesso di regole chesi traducono poi in vincoli così stringenti dapenalizzare i grossisti onesti senza colpiredavvero gli operatori impropri…Dato che i grossisti di prodotti farmaceuticihanno un rapporto cosiddetto business to bu-siness e cioè tra imprese, il GIRP ha da semprefatto sforzi significativi affinché il nostroruolo, come collegamento vitale nell’assi-stenza farmaceutica, sia ben conosciuto dairesponsabili politici ed altresì dai nostri col-leghi della catena di fornitura che alle voltedanno per scontati i nostri servizi.Infatti, come ho sottolineato prima, diversiatti legislativi hanno causato la necessità dinuovi investimenti e alti costi per nuove tec-nologie nelle nostre aziende e sembra del tuttoinverosimile che tale meccanismo possa ar-restarsi. Questi crescenti investimenti sonostati portati all’attenzione dei responsabili po-litici e dei contribuenti poiché non possiamosempre coprire i crescenti costi erodendo inostri margini di guadagno. D’altra parte, èmolto importante che la nostra categoria ga-rantisca un’offerta con i più alti standard diqualità e che ci possiamo confermare semprecome i più affidabili partner per le farmacie ele industrie farmaceutiche. Con riferimentoalla Direttiva sui Medicinali Falsificati e agliattesi Atti Delegati noi crediamo che la filierafarmaceutica legale sia strettamente sotto con-trollo, certamente con l’auspicio che le auto-rità prendano sul serio le ispezioni e control-lino tutti i titolari delle autorizzazioni per ladistribuzione dei prodotti farmaceutici. Tuttii protagonisti, inclusi gli intermediari, do-vranno possedere tale licenza ed avranno l’ob-bligo di notificare i dati concernenti la loroimpresa ed i soggetti che sono legalmente inpossesso di medicinali, avendo quindi l’occa-sione di autenticarli. Grazie a questo saremocapaci di colmare le lacune che ad oggi ancoraesistono. Ciò detto, è evidente che da solo nes-sun atto normativo può impedire l’attività cri-minale. Riguardo a quest’ultimo punto, siamomolto felici che l’AIFA abbia recentementeconfermato che la sicurezza della supply-chain è stata ripristinata in Italia.
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…. Il servizio di fornitura dei farmaci – rico-nosciuto dalla legislazione italiana quale ser-vizio pubblico essenziale - viene svolto dalleaziende farma-distributrici assicurando il piùtotale rispetto della norme che la legge adesse impone, con costi che si fanno pesante-mente sentire soprattutto in questo periododi dura crisi generalizzata; eppure questoservizio pubblico essenziale viene compen-sato in Italia con una remunerazione che noncopre nemmeno i costi, come dimostrato dalleanalisi dell’Università Sapienza di Roma. Iltema dei margini per i grossisti è sentito an-che in altri Paesi europei? Il futuro va versola remunerazione “fee for service”, oppureresiste il tradizionale metodo della percen-tuale sul prezzo del farmaco? La costante pressione sui prezzi dei medici-nali e sui margini di guadagno della distribu-zione è ovunque molto alta, dato che la co-pertura dei sempre maggiori costidell’assistenza sanitaria rappresenta unasfida continua per i governi ed i contribuenti.Oggigiorno, diventa sempre più evidente chesi rende necessario un nuovo sistema di re-munerazione e che i tradizionali schemi diguadagno basati su una percentuale non sianopiù adatti. Nel rispetto del principio di sussi-diarietà spetta ad ogni Stato Membro decidererelativamente ai prezzi, ai livelli di rimborsocosì come alla remunerazione del settore delladistribuzione. Non penso che ci sia una solu-zione magica che possa essere adatta a tuttigli Stati, ma ciò che è chiaro è che il modellodella futura remunerazione debba esseremolto meno dipendente dal prezzo del singolofarmaco di quanto lo è in questo momento.Presidente Jenny, dal suo osservatorio privi-legiato, quale appare il futuro dei farma-di-stributori in Europa? Riusciremo a risolverei problemi della carenza di alcuni farmaci? Equello delle vendite dirette che ci by-passano?Queste sono due domande in una.In relazione al problema delle carenze di me-dicinali il GIRP è stato impegnato in varie di-scussioni a livello europeo e sta costante-mente seguendo questo argomento a livelloanche dei singoli Stati Membri. Nel 2013 ilGIRP ha pubblicato un documento di rifles-sione sulle varie ragioni delle mancanze di
medicinali, indicando possibili soluzioni, operlomeno percorsi, per cercare di mitigareil problema. Il documento di riflessione è di-sponibile sul nostro sito Internet www.girp.eu.Ancora non esiste una soluzione che possarisolvere tutti i problemi. Comunque, unamaggiore collaborazione e trasparenza aiu-teranno in ogni caso. Ci sono molti esempinazionali di sistemi di segnalazione che sonocertamente un prmo, ma importante passo.Riguardo la seconda parte della sua domandaconcernente le vendite dirette, vorrei direche siamo abbastanza sorpresi che, nono-stante i rigorosi obblighi di servizio pubblicoche sono inclusi nel sistema legislativo ita-liano, non ci sia ancora alcun diritto che pro-tegga i grossisti full-line nella loro funzionedi negozio one–stop, dove cioè la farmaciapuò acquistare l’intero assortimento, evitandoche vengano bypassati per mezzo delle ven-dite dirette. Un efficiente e nuovo modello diremunerazione potrebbe essere la via da se-guire in questo senso. Se lei avesse la responsabilità di governarela Sanità in un Paese come il nostro – che leiconosce benissimo - quale provvedimento sa-rebbe disponibile a mettere in agenda per ladifesa della funzione e del ruolo della distri-buzione farmaceutica?Questa è certamente una materia molto dif-ficile e se avessi la “soluzione” non sarebbenecessario discuterne. Seriamente penso cheun nuovo modello di remunerazione cheprenda in considerazione la funzione del pub-blico servizio dovrebbe certamente essereuna priorità dell’agenda. In aggiunta, ci sonouna serie di condizioni quadro, quali le GDP(Good Distribution Practice, Linee-guida diBuona Pratica di Distribuzione dei medici-nali) e requisiti ulteriori provenienti dallanuova normativa che la nostra categoria deverispettare. È fondamentale che un’equa edaperta concorrenza siano poste entrambequali condizioni quadro nella filiera farma-ceutica legale e che le autorità siano chiamatead assicurarle.Mi pare non ci sia niente da aggiungere allerisposte che ci ha scritto il Presidente Jennyda Pechino dove si trovava a rappresentare ifarma-grossisti europei.
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Numero 3 - Novembre 2014
Mille siti di farma-grossisti,ma è un numero veritiero?
Secondo la definizione di legge (decreto le-gislativo n. 219/2006), s’intende per distri-buzione all’ingrosso di medicinali l’attivitàdi servizio pubblico consistente nel procurarsi,detenere, fornire o esportare medicinali, fattasalva la vendita al pubblico che è riservataalle farmacie o altri esercizi a ciò abilitati.Ebbene, il grafico qui pubblicato dimostrache i grossisti oggi autorizzati sono oltremille, tanti da far pensare ad una eccessivaframmentazione e a conseguenti inefficienzedi sistema. L’analisi più attenta della recenteevoluzione del numero dei grossisti farma-ceutici in Italia consente, tuttavia, di osservareun dato piuttosto intrigante: nel giro diappena due anni, mentre il numero dei gros-sisti di stampo “istituzionale” è rimasto sta-bile, essendo rappresentato da circa ottantasocietà (di capitale privato o cooperative),sono invece aumentati del 75% i “farma-cisti/gros sisti” (grazie al decreto Bersani) edel 20% una serie di “altri” operatori didiversa morfologia ed estrazione, i cui requisitioggettivi sarebbero tutti da dimostrare, matutti comunque autorizzati a commercializzaremedicinali per uso umano. In parole povere,l’autorizzazione al commercio all’ingrossonon è prerogativa di una categoria omogenea
- intermediaria per elezione - bensì di un in-sieme promiscuo di operatori, a cui perinciso si aggiungono le stesse industrie pro-duttrici, le quali sia pure in modo legittimocommercializzano direttamente i loro prodottipresso le singole farmacie (nel 2013 - avalore - si va dal 10% circa dei medicinalibranded ad oltre il 40% dei medicinali equi-valenti o generici che dir si voglia). è rag-guardevole da questo punto di vista il pareredel Prof. Cini (ASFI), secondo cui sarebbenecessario rivedere i criteri normativi, inbase ai quali è stato concesso ad un eserciziodi alta valenza sanitaria e professionale –talora sulla base di una semplice autocerti-ficazione - di svolgere anche l’attività dicommercio all’ingrosso, le cui caratteristicheorganizzative, commerciali, finanziarie sonoassolutamente differenti rispetto al ruolodella farmacia. Ed è pertanto auspicabileche il legislatore faccia un passo indietro se-parando le due attività “senza confondere ilfarmacista con la farmacia”, affinché que-st’ultima torni appieno a rappresentare illuogo qualificato e capillarmente presentesul territorio, le cui funzioni di presidio delSSR sono la migliore garanzia di una correttadispensazione dei medicinali.
SITI LOGISTICISergio Sparacio
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20104102./.#*
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201D21F0./.#8
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542 4536
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8
Siti Logisticidei Grossisti al
2/09/2014
IL MERCATO IN FARMACIAdi Massimo Stragliati - Management & Marketing Consultant
Fino a settembrenessuna ripresa
Nel suo complesso il mercato in farmacia dagennaio a settembre presenta unaumento dei consumi dello 0,3%che, tradotto in valori, si concre-tizza in un -0,5%; se poi osser-viamo anche i trend dell’annomobile (+0,5% a unità e assolutaparità nel giro d’affari) le evi-denze che otteniamo dai priminove mesi sono addirittura peg-giori. I consumi si reggono fonda-mentalmente sugli incrementiregistrati dai farmaci in classe A,dai notificati Otc (nella Tabella 1indicati come “Altri”), dai prodottierboristici, dai parafarmaci e daiprodotti di igiene e bellezza (ma non in tutte
le categorie). Per il resto è tutto un susse-guirsi di segni negativi, con par-ticolare riguardo per i farmacid’autocura, i dietetici e nutrizio-nali e le specialità con ricetta nonammesse al rimborso. Più nega-tiva la situazione a valori; in que-sto caso la flessione riguardamolte importanti categorie, adiniziare dai farmaci con ricetta(entrambe le classi) per prose-guire con le specialità Otc (beninol’automedicazione, male i s.o.p.)ed i dietetici. In definitiva il girod’affari si regge più sui prodotti dilibera vendita che non sulle spe-
cialità medicinali, ma il fatto è che queste ul-
Numero 3 - Novembre 2014
Migliaia conf. Quota ± % Migliaia conf. Quota ± % Migliaia Euro Quota ± % Migliaia Euro Quota ± % ± % ± %
FARMACI ETICI 1.164.933 62,1 0,8 1.554.326 62,0 1,0 11.266.178 60,7 -2,2 15.121.742 60,9 -1,6 9,7 -3,0 9,7 -2,5
RIMBORSABILI (Classe A) 978.835 52,2 1,4 1.303.961 52,0 1,6 9.080.884 48,9 -2,3 12.174.803 49,1 -1,8 9,3 -3,6 9,3 -3,3
NON RIMBORSABILI (Classe C) 186.098 9,9 -2,2 250.365 10,0 -2,0 2.185.294 11,8 -1,9 2.946.939 11,9 -0,7 11,7 0,4 11,8 1,4
FARMACI DI AUTOCURA 203.360 10,8 -3,7 277.573 11,1 -3,3 1.655.053 8,9 -0,6 2.227.208 9,0 -0,2 8,1 3,2 8,0 3,2
Farmaci Automedicaz. 151.619 8,1 -2,5 207.134 8,3 -2,1 1.206.849 6,5 0,8 1.623.588 6,5 1,0 8,0 3,4 7,8 3,2
Farmaci S.P. 51.741 2,8 -7,1 70.439 2,8 -6,7 448.204 2,4 -4,1 603.620 2,4 -3,4 8,7 3,2 8,6 3,5
PMC+ALTRI NOTIFICATI 155.290 8,3 4,3 206.573 8,2 4,5 2.186.809 11,8 6,5 2.889.355 11,6 6,7 14,1 2,1 14,0 2,2
PMC 807 0,0 -3,2 1.045 0,0 -4,6 5.360 0,0 -1,2 6.943 0,0 -1,2 6,6 2,1 6,6 3,7
Prodotti Omeopatici 15.737 0,8 -2,6 21.687 0,9 -2,6 184.361 1,0 -0,1 256.456 1,0 0,3 11,7 2,6 11,8 3,0
Prod. Uso Erboristico 9.467 0,5 1,6 12.684 0,5 1,4 129.782 0,7 3,3 172.343 0,7 3,0 13,7 1,7 13,6 1,6
Altri 129.279 6,9 5,4 171.156 6,8 5,8 1.867.306 10,1 7,4 2.453.613 9,9 7,8 14,4 1,9 14,3 1,9
NUTRIZIONALE 70.764 3,8 -5,4 94.948 3,8 -5,3 321.070 1,7 -5,2 430.618 1,7 -4,9 4,5 0,1 4,5 0,4
Dietetici Infanzia 24.826 1,3 -9,3 33.394 1,3 -9,3 111.461 0,6 -7,9 150.646 0,6 -7,6 4,5 1,6 4,5 1,9
Dimagranti 3.124 0,2 -10,7 4.088 0,2 -10,1 13.856 0,1 -16,1 18.022 0,1 -14,2 4,4 -6,0 4,4 -4,5
Altri Nutrizionali 42.815 2,3 -2,5 57.465 2,3 -2,4 195.753 1,1 -2,8 261.950 1,1 -2,5 4,6 -0,3 4,6 -0,1
PARAFARMACEUTICO* 148.170 7,9 0,3 196.897 7,9 0,5 1.658.819 8,9 2,8 2.211.884 8,9 3,3 11,2 2,5 11,2 2,8
IGIENE E BELLEZZA* 134.130 7,1 1,4 177.420 7,1 1,2 1.464.275 7,9 1,2 1.933.707 7,8 0,9 10,9 -0,2 10,9 -0,3
Accessori 26.968 1,4 4,9 35.560 1,4 4,0 171.327 0,9 8,2 225.088 0,9 6,7 6,4 3,2 6,3 2,6
Bambini 13.847 0,7 -3,3 18.289 0,7 -3,0 89.264 0,5 -5,8 117.705 0,5 -5,3 6,4 -2,6 6,4 -2,4
Bellezza 45.233 2,4 1,2 59.221 2,4 1,0 755.185 4,1 0,8 980.211 4,0 0,6 16,7 -0,4 16,6 -0,4
Igiene Personale 48.082 2,6 1,1 64.350 2,6 1,1 448.498 2,4 1,0 610.702 2,5 0,6 9,3 -0,1 9,5 -0,5
MERCATO TOTALE 1.876.647 100,0 0,3 2.507.737 100,0 0,5 18.552.204 100,0 -0,5 24.814.513 100,0 0,0 9,9 -0,8 9,9 -0,5
* sono esclusi i farmaci registrati
Fonte dei dati: PHARMATREND
A.M. Set 2014
SEGMENTAZIONE DEL MERCATO IN FARMACIA AGGIORNATO A SETTEMBRE 2014
MERCATO IN FARMACIA
QUANTITA' VALORI PREZZI AL PUBBLICO PREZZO MEDIO IN EURO
Gen-Set 2014 Anno mobile Set 2014 Gen-Set 2014 Anno mobile Set 2014 Gen-Set 2014
Figura 1
Se l’analisi del 1°semestre ci avevaindotto a titolare“Calma piatta in
farmacia”, l’esamedei dati dei priminove mesi del-
l’anno rilevati daIMS Health non dàmotivo di scostarsipiù di tanto daquella afferma-
zione
9
time rappresentano oltre il 60% dei valori dimercato.Per quanto riguarda i prezzi sappiamo ormaida tempo che i farmaci ammessi al rimborsocostano sempre meno (ne facemmo un’ana-lisi commentando il mercato in farmacia dal-l’avvento dell’Euro) con la logicaconseguenza che si lavora di più (crescono iconsumi di questi prodotti) ma si incassa dimeno mentre, al tempo stesso, i costi di ge-
stione sono aumentati. Ed il tutto si è ri-flesso, ovviamente, sui margini operatividella farmacia. Come si può notare i prezzi medi sono tutti,con l’eccezione della già citata classe A epochi altri casi, in moderata crescita anchese il saldo finale complessivo dice -0,5% perla forte incidenza che i farmaci rimborsabilihanno nell’economia generale di questo si-
stema economico. Scendendo nel dettagliodella classificazione dei farmaci con ricettapossiamo notare (Tab. 2) come a unità ilmercato cresca sia nei nove mesi che nell’annomobile con particolare riguardo per le trepiù rilevanti aree terapeutiche: i cardiova-scolari aumentano dello 0,7% in entrambi iperiodi, i prodotti per il sistema nervoso cre-scono dello 0,8% e dell’1% ed i gastrometa-bolici mettono a segno un ottimo +4,5% da
gennaio a settembre mentre nell’anno mobilearrivano al +4,6%. Abbastanza diffusi i segninegativi che colpiscono i prodotti per l’ap-parato respiratorio (-0,9% e -0,7%), gli anti-biotici (-2,3%, -1,7%), i prodotti per l’apparatomuscolo-scheletrico (-2,5%, -2,2%), quelli pergli organi di senso (-1,2%, -1%), i dermatologici(-2,6%, -2,1%) ed altre classi minori. Oltrealle tre classi principali, le crescite dei con-
Numero 3 - Novembre 201410
Milioniconf.
Q.M.%
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MilioniEuro
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Milioniconf.
Q.M.%
Var.%
MilioniEuro
Q.M.%
Var.%
TOTALE MERCATO 1.165,4 100,0 0,8 11.270,8 100,0 -2,2 1.555,6 100,0 1,0 15.134,2 100,0 -1,6
C APPARATO CARDIOVASCOLARE 325,2 27,9 0,7 2.779,8 24,7 -5,8 432,6 27,8 0,7 3.741,5 24,7 -4,8 N SISTEMA NERVOSO 166,7 14,3 0,8 1.894,0 16,8 -0,1 223,2 14,3 1,0 2.540,2 16,8 0,8 A APP DIGERENT METABOLISMO 234,8 20,1 4,5 1.788,5 15,9 1,6 312,3 20,1 4,6 2.387,3 15,8 1,7 R APPARATO RESPIRATORIO 52,0 4,5 -0,9 995,8 8,8 0,0 68,9 4,4 -0,7 1.326,2 8,8 -0,7 G APP GENITOURIN ORM SESS 57,5 4,9 0,3 856,7 7,6 0,4 77,0 4,9 0,5 1.149,5 7,6 1,4 J ANTINFETTIVI GENER.SISTEM 83,8 7,2 -2,3 772,2 6,9 -3,1 114,3 7,3 -1,7 1.060,8 7,0 -2,4 M APP MUSCOLO SCHELETRICO 64,9 5,6 -2,5 613,3 5,4 -6,0 87,4 5,6 -2,2 829,5 5,5 -5,4 B SANGUE+ORG EMATOPOIETICI 71,1 6,1 -0,3 499,3 4,4 -4,2 94,8 6,1 0,0 671,2 4,4 -3,6 S ORGANI DI SENSO 27,6 2,4 -1,2 317,1 2,8 0,8 36,5 2,3 -1,0 419,5 2,8 2,2 D DERMATOLOGICI 22,4 1,9 -2,6 259,1 2,3 -1,1 29,4 1,9 -2,1 341,1 2,3 -0,2 H ORMONI NON SESSUALI 41,1 3,5 2,5 216,8 1,9 -7,1 54,5 3,5 2,9 292,3 1,9 -6,2 L ANTINEOPLAST/IMMUNOMODUL 4,9 0,4 0,1 203,5 1,8 -2,4 6,6 0,4 0,7 274,2 1,8 -1,7 V VARIE 1,4 0,1 -2,1 38,8 0,3 -9,2 1,9 0,1 -2,3 52,5 0,3 -8,2 K SOLUZIONI OSPEDALIERE 11,3 1,0 -2,7 28,8 0,3 -4,0 15,2 1,0 -2,1 38,6 0,3 -3,6 P ANTIPARASSITARI 0,7 0,1 10,8 7,0 0,1 -0,1 1,0 0,1 9,9 9,7 0,1 0,9 T AGENTI DIAGNOSTICI 0,0 0,0 92,9 0,2 0,0 57,5 0,0 0,0 62,5 0,2 0,0 38,3
FARMACI CON RICETTADimensioni-Quote-Trend
Gennaio - Settembre 2014 Anno mobile a Settembre 2014
Volumi Valori Volumi Valori
Figura 2Fonte dei datiIMS Health
Milioniconf.
Q.M.%
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Milioniconf.
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MilioniEuro
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TOTALE MERCATO 709,7 100,0 -0,4 7.256,4 100,0 2,3 950,6 100,0 -0,3 9.652,8 100,0 2,6
OTC 353,1 49,8 -0,4 3.751,4 51,7 3,3 476,7 50,1 -0,1 4.998,0 51,8 3,6
PARAFARMACI 149,9 21,1 0,2 1.682,0 23,2 2,8 199,2 21,0 0,5 2.242,0 23,2 3,3
IGIENE E BELLEZZA 135,9 19,1 1,3 1.502,0 20,7 1,2 179,8 18,9 1,2 1.982,1 20,5 0,9
DIETETICI 70,8 10,0 -5,4 321,1 4,4 -5,2 94,9 10,0 -5,3 430,6 4,5 -4,9
PRODOTTI DI LIBERA VENDITAQuote-Dimensioni-Trend
Gennaio - Settembre 2014 Anno mobile a Settembre 2014
Volumi Valori Volumi Valori
Figura 3Fonte dei dati
IMS Health
sumi interessano anche i genito-urinari, gliormoni non sessuali e gli antitumorali.Più problematica la situazione a valori: inquesto caso poche sono le classi per le qualiaumenta la spesa (gastrometabolici, genito-urinari e organi di senso), mentre le flessioniinteressano praticamente tutte le restantiaree con particolare riguardo per i cardiova-scolari in arretramentotra il 5 ed il 6%, gli anti-biotici, i prodotti perl’apparato muscolo-sche-letrico e gli ematologici.Resta sostanzialmentestabile il segmento cheinclude i farmaci SNC.Decisamente migliore lacondizione del mercatodei prodotti di liberavendita (Tab. 3); il calodei consumi (inferiore almezzo punto percen-tuale) è compensatodalla crescita della spesache mostra progressi su-periori al 2%. Scendonogli acquisti unitari di Otc(specie nella compo-nente “farmaci”) e dietetici (qui la caduta èrovinosa…ma ormai ci siamo abituati) inparte compensate dal discreto andamento diparafarmaci e cosmetici. A valori la fase ne-
gativa interessa soltanto il comparto alimen-tare e nutrizionale, mentre le restanti classipresentano un attivo e che nel caso specificodi Otc e parafarmaci supera ampiamente il 3%.Nel settore Otc cresce la spesa in quasi tuttele classi merceologiche (Tab. 4); significativoil progresso dei prodotti per l’apparato dige-rente (+6,1%), del comparto vitamine/mine-rali (+5,8%), degli analgesici (+7,1%), deicardiovascolari (+4,7%), dei dermatologici(+3,2%), degli oftalmici (+5,3%), degli urolo-gici (+6,2%) e dei calmanti e sonniferi (+5%).Le uniche classi che invece perdono venditesono quelle che includono i prodotti per l’ap-parato respiratorio (-2%), e quelli per il caloponderale (-6,3%), ai quali si aggiungono gliantifumo, piccola categoria in profondo rosso(-52%). Lo sviluppo del mercato parafarma-ceutico (Tab. 5) passa innanzitutto attra-verso la discreta performance conseguitadalla strumentazione medico-chirurgica-dia-gnostica, categoria regina col suo 51,5% diquota e che cresce in ragione del 3,2%. Piùche confortanti i progressi messi a segno daaghi e siringhe (+5,2%), dai prodotti per in-continenza (+7,2%) e, tra le classi minori, dai
prodotti per la vescica e da quelli per stomia.Negativi i segni che riguardano gli accessorimedico-chirurgici, i cerotti, gli ortopedici edi pannolini per bambini.
Numero 3 - Novembre 201411
MilioniEuro
Q.M.%
Var.%
TOTALE MERCATO 3.751,4 100,0 3,3
03 APP.DIGEREN/INTEST 674,6 18,0 6,1 01 TOSSE RAFF A/RESP 632,4 16,9 -2,0 04 VITAM/MINER/INT.AL 454,3 12,1 5,8 02 ANALGESICI 447,4 11,9 7,1 10 APPARATO CIRCOLAT. 273,0 7,3 4,7 06 DERMATOLOGICI 257,9 6,9 3,2 07 OFTALMICI 257,0 6,9 5,3 12 UROLOGIA E SIST.RIPRODUT 216,0 5,8 6,2 18 VARIE 193,1 5,1 3,4 05 TONICI+ALTRI STIM. 131,5 3,5 0,9 13 CALMANTI+SONNIFERI 68,4 1,8 5,0 14 PRODOTTI PER PERDERE PESO 65,4 1,7 -6,3 08 OTOLOGICI 29,6 0,8 0,6 09 PROD.X CURA DELLA BOCCA 27,2 0,7 0,0 17 DISASSUEFANTI 11,9 0,3 -52,0 Altre classi (1) 11,7 0,3 8,7
PRODOTTI OTCPrincipali classi terapeutiche
Gennaio-Settembre 2014
Valori
Figura 4Fonte dei datiIMS Health
MilioniEuro
Q.M.%
Var.%
TOTALE MERCATO 1.682,0 100,0 2,8
56 STRUMENTI MED/CHIR/DIAGN 866,0 51,5 3,2 55 AGHI E SIRINGHE 139,8 8,3 5,2 52 PRODOTTI X INCONTINENZA 109,5 6,5 7,2 57 ACCESSORI MEDICO-CHIRURG 75,4 4,5 -1,9 49 CEROTTI 59,6 3,5 -4,5 66 CONTRACETTIVI 59,2 3,5 1,8 58 ART.ORTOPED A/REUMATICI 56,3 3,3 -3,0 53 PROD.X PROBLEMI VESCICAL 44,5 2,6 9,1 50 PRODOTTI PER STOMIA 40,2 2,4 5,1 54 PANN.X INFANZIA/ENUR.NOTT 32,7 1,9 -4,7 41 ASSORBENTI CHIRURGICI 32,6 1,9 2,1 40 MEDICAZIONI TRADIZIONALI 30,0 1,8 2,0 47 MEDICAZIONI AVANZATE 26,2 1,6 3,8 42 CEROTTI X FISS STR SPEC 25,9 1,5 1,5 43 BENDE 18,8 1,1 2,8 ALTRE CLASSI (10) 65,2 3,9 3,0
PRODOTTI PARAFARMACEUTICIPrincipali classi merceologiche
Gennaio-Settembre 2014
Valori
Figura 5 - Fonte dei dati IMS Health
Più contenuta la crescita del settore cosme-tico; in questo mercato (Tab. 6) i tassi di svi-luppo sono più modesti come è il caso deiprodotti di bellezza femminile (+1,8%) edell’igiene personale (+ 1,6%), categorie cherappresentano una bella fetta di fatturato.Bene anche tutto il segmento dell’igiene
orale ed alcune tra le classi minori. In re-gresso, invece, troviamo la categoria dellabellezza unisex (-1,2%), il segmento infanziae gli androcosmetici. Non pochi i segni ne-gativi che caratterizzano il mercato dei pro-dotti dietetici, nutrizionali ed alimentari(Tab. 7). Le due classi principali dei prodotti
per celiaci ed il baby foodsono in evidente contra-zione (-5% e -7,9% rispet-tivamente), alle quali sidevono poi aggiungereanche i dimagranti (-16,1%), i dolcificanti (-5,2%) ed i dolciumi(-3,7%), per non diredelle tre categorie minorisotto l’1% di quota mer-cato. Le sole note posi-tive arrivano dai prodottiper la nutrizione ente-rale, in crescita del 6,6%e dagli alimenti peradulti che riportano unmodesto +0,8%.
Numero 3 - Novembre 201412
MilioniEuro
Q.M.%
Var.%
TOTALE MERCATO 1.502,0 100,0 1,2
82 PROD. DI BELLEZZA FEMM. 507,1 33,8 1,8 83 PROD.DI BELLEZZA UNISEX 249,2 16,6 -1,2 85 IGIENE PERSONALE 198,8 13,2 1,6 86 PRODOTTI X CAPELLI 180,5 12,0 0,4 93 ACC X IG E CURA CAVO ORAL 128,7 8,6 3,4 87 IGIENE ORALE 80,5 5,4 0,8 88 IGIENE/CURA DEI BAMBINI 61,8 4,1 -3,9 94 ACC.X LA CURA DEL BAMBINO 27,4 1,8 -9,9 91 ACC.XIGIENE PERSONALE 24,7 1,6 2,6 90 ACCESSORI DI BELLEZZA 17,3 1,2 89,9 97 ALTRI PRODOTTI 12,7 0,8 1,2 81 PROD.DI BELLEZZA MASCH. 7,5 0,5 -12,6 80 FRAGRANZE E PROFUMI 5,1 0,3 15,9 92 ACCESS.XCURA DEI CAPELLI 0,6 0,0 4,5 89 ALTRI PRODOTTI 0,0 0,0 ---
PRODOTTI DI IGIENE E BELLEZZAPrincipali classi merceologiche
Gennaio-Settembre 2014
Valori
Figura 6Fonte dei dati
IMS Health
MilioniEuro
Q.M.%
Var.%
TOTALE MERCATO 321,1 100,0 -5,2
32 ALIM. S/GLUT E APROTEICI 119,8 37,3 -5,0 35 DIETETICI PER INFANZIA 111,5 34,7 -7,9 30 PROD.SPEC.ARTIF.NUTR.ENTER. 28,8 9,0 6,6 36 ALIMENTI PER ADULTI 26,5 8,3 0,8 34 PRODOTTI DIMAGRANTI 13,9 4,3 -16,1 38 DOLCIFICANTI 7,8 2,4 -5,2 37 DOLCIUMI 7,1 2,2 -3,7 33 ALIMENTI INTEGRALI 2,4 0,8 -12,1 31 ALIMENTI PER DIABETICI 2,0 0,6 -16,6 39 ALTRI PRODOTTI NUTRIZIONALI 1,2 0,4 11,8
PRODOTTI DIETETICIPrincipali classi merceologiche
Gennaio-Settembre 2014
Valori
Figura 7Fonte dei dati IMS Health
KNAPP.com
new system
conceptsnew system
concepts
solution provider
KNAPP Italia S.R.L.
14Numero 3 - Novembre 2014
IL QUADERNO OSPITAErnesto GhidinelliResponsabile Settore Credito e Incentivi di Confcommercio - Imprese per l’Italia
Osservatorio Credito Confcommercio, la situazione rimane critica
Da alcuni anni Confcommercio ha attivato unproprio Osservatorio sul credito. Si tratta diuna indagine effettuata trimestralmente,attraverso una società specializzata, su uncampione di circa 1500 imprese rappresen-tativo dell’universo delle imprese italiane delcommercio, del turismo e dei servizi.Clima di fiducia, fabbisogno finanziario,domanda e offerta di credito sono le princi-pali aree di indagine dell’Osservatorio. I risultati dell’ultima rilevazione trimestraleeffettuata ci forniscono alcuni elementi inte-ressanti sull’attuale fase congiunturale esulle previsioni per i prossimi mesi. Il contesto generale permane negativo eresta ancora bassa, ancorché in lieve cre-scita, la fiducia degli imprenditori delterziario circa la situazione economica gene-rale del Paese e l’andamento della propriaimpresa. Riguardo all’opinione espressa dagli impren-ditori, vi sono da registrare lievi segnali diottimismo circa l’andamento dell’economiaitaliana in generale. In miglioramento anchela prospettiva per il trimestre successivo. Migliora, nel suo complesso, la tendenzadell’indice di fiducia complessivo a livellonazionale relativo all’andamento della pro-pria impresa. Anche in questo caso laprospettiva a tre mesi è in leggera ripresa.Va rilevato, al riguardo, che il dato emerso èpressoché uniforme su tutto il territorionazionale. In linea generale manifestano,però, minore fiducia le microimprese, ossiale imprese che hanno da 1 a 9 addetti. È interessante entrare un pò più nello speci-fico delle risposte fornite dagli imprenditori inmerito all’andamento della propria impresa. Nell’ultima indagine trimestrale, il 32% degli
imprenditori intervistati ritiene che la situa-zione sia invariata rispetto al trimestreprecedente, l’8,7% ha fornito una valutazionepositiva e il 59,3% una valutazione negativa. Rispetto all’indagine precedente è aumentatala percentuale di coloro che ritengono che lasituazione della propria impresa sia rimastainvariata (dal 29% al 32%), diminuisce ilnumero di imprenditori che danno una valu-tazione negativa (dal 65% al 59,3%), cresce ilnumero, seppure in termini relativi, di coloroche esprimono una valutazione positiva (da6% a 8,7%).Riguardo all’andamento dei ricavi aziendali,coloro che ritengono che la situazione siarimasta invariata salgono da 21,1% a 24%, gliimprenditori che danno una valutazionenegativa scendono da 71,8% a 69,6% e quelliche danno una valutazione positiva scendonoda 7,1% a 6,4%.Ma veniamo al fabbisogno finanziario delleimprese.Nel secondo trimestre del 2014 si è assistitoad un leggero miglioramento della capacitàdelle imprese del terziario nel riuscire a farefronte ai propri impegni finanziari. I dati percentuali del secondo trimestre sonoindicativi: il 21% delle imprese è riuscito afare fronte ai propri impegni senza alcunproblema, il 31% ci è riuscito, ma con qual-che difficoltà, il 48% continua a segnalaregravi difficoltà. Le imprese del terziario che più delle altrehanno avuto difficoltà nel fare fronte ai pro-pri impegni finanziari nel trimestre sonostate le microimprese, le imprese del com-mercio e le imprese dei servizi. E riguardo alla domanda e offerta di credito?Cresce lievemente, su base nazionale, la per-
centuale delle imprese del terziario che nelsecondo trimestre del 2014 si sono rivoltealle banche per chiedere un fido, un finanzia-mento, o la rinegoziazione di un fido o di unfinanziamento esistente: sono state il 15,9%contro il 14,6% del primo trimestre dell’anno. Nell’ambito delle imprese che si sono rivolteal sistema bancario, il 26,7% lo ha ottenutocon un ammontare pari o superiore rispettoa quello richiesto, il 27,0% lo ha ottenuto, macon un ammontare inferiore, il 26% ha vistorifiutata la propria richiesta di credito, il 10%è in attesa di conoscere l’esito della propriadomanda ed il 10,3% ha dichiarato di essereintenzionato a formalizzare la richiesta neltrimestre successivo. Ma quali sono stati i motivi alla base dellarichiesta di credito?Nell’ambito del 15,9% delle imprese che sisono rivolte al sistema bancario per avere ilcredito del quale avevano bisogno, l’82% loha fatto in prevalenza per esigenze di liqui-dità o cassa, il 7% per effettuare investimentie l’ 11% per ristrutturare debiti esistenti.
La lieve espansione della domanda di creditoè stata rilevata ovunque in Italia. Nel NordOvest la percentuale delle imprese che sisono rivolte al sistema bancario per ottenereil credito del quale avevano bisogno è statapari al 16,7% (era il 15% il trimestre prece-dente), nel Nord Est è stata pari al 14% (erail 13,4%), nel Centro Italia è stata pari al13,4% (era il 12%) nel Mezzogiorno è risul-tata pari all’ 11%, contro il 10% del primotrimestre 2014. Aumenta, seppur lieve-mente, la percentuale di coloro cheottengono il credito con un ammontare pario superiore rispetto alla richiesta: sono statiil 26,7%, contro il precedente 25,4% (area distabilità). Va segnalato, però, anche unaumento della cosiddetta “area di irrigidi-mento” (imprese che si sono viste accordareun credito inferiore rispetto a quello richie-sto e imprese che non se lo sono visteaccordare affatto). L’area di irrigidimento hacolpito nel secondo trimestre di quest’annoil 53% delle imprese del terziario, contro il50,7% del trimestre precedente.
Numero 3 - Novembre 2014
OSSERVATORIO SUL CREDITO - aumenta la percentuale di imprese che si recano in banca a chiedere credito,ma non aumenta significatamente la percentuale di quelle che lo ottengono
roma, 17 luglio 2014 | 1
35,927,7
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15,714,011,510,810,510,814,615,9
IV 09 II III IV 10 II III IV 11 II III IV 12 II III IV 13 II III IV 14 II
"Hanno chiesto un fido, o la rinegoziazione di un fido esistente, nei trimestri" (% di imprese)
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Irrigidimento
Stabilità e/o allentamento
Base campione: 1.538 casi. Percentuali ricalcolate facendo =100,0 le imprese che nei trimestri considerati hanno chiesto un fido o un finanziamento, o hanno chiesto di rinegoziare un fido o un finanziamento esistente. (Irrigidimento = richiesta accolta con ammontare inferiore + richiesta non accolta). Testo originale della domanda: A prescindere dalle motivazioni e dalla forma tecnica, la Sua impresa ha chiesto un fido o un finanziamento, o ha chiesto di rinegoziare un fido o un finanziamento esistente, ad una delle banche con la quale intrattiene rapporti negli ultimi tre mesi? Sì ha fatto richiesta ed è stata accolta con un ammontare pari o superiore a quello richiesto; Sì ha fatto richiesta ed è stata accolta con un ammontare inferiore a quello richiesto; Sì ha fatto richiesta ma non è stata accolta; Sì ha fatto richiesta, è in attesa di conoscere l’esito e non è intenzionata a rifarla nel prossimo trimestre; Sì, ha fatto richiesta, è in attesa di conoscere l’esito ed è intenzionata a formalizzarla nel prossimo trimestre; No non ha fatto richiesta. I dati sono riportati all’universo.
25,4
50,7
26,7
53,0
26,7 27,0 26,0
10,0 10,3
Accolta Accolta(inferiore)
Non accolta In attesa (nonfarà richiesta
prox trim)
In attesa (faràrichiesta prox
trim)
"Esiti delle richieste delle imprese che hanno chiesto un fido, o la rinegoziazione di un fido esistente, nel trimestre"
(% di imprese)
Percentuali di imprese che hanno chiesto un credito al sistema bancario nel secondo trimestre 2014
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