Download - rassegna del 08-06-2011
BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 6
FERRARA________________________________________pag. 7 - 9
FORLI’ CESENA_________________________________pag. 10 - 11
RAVENNA_______________________________________pag. 12 - 19
RIMINI___________________________________________pag. 20
PARMA__________________________________________pag. 21
REGGIO E.______________________________________pag. 22 - 28
MODENA________________________________________pag. 29 - 30
PIACENZA______________________________________pag. 31 - 36
RASSEGNA STAMPAEMILIA ROMAGNA
del 08-06-2011
2 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 08 - 06 - 2011
BOLOGNA - Corriere
packaging made in Bo— adesso iniziano le gra-ne. Non per la sua squadra che lo accompagneràper i prossimi quattro anni (la dovrebbe comple-tare in due settimane) ma per il giro di nominedelle partecipate di cui Unindustria è azionista.Che determineranno il profilo (e il peso) degliindustriali bolognesi. In molti danno uno di lo-ro in pole per guidare l’aeroporto (Marchesini oFabio Rangoni, attuale consigliere del Marconi).Ma non è detto che la guida dello scalo interessiveramente a Unindustria. Il vero sogno segretodi molti industriali resta la Camera di commer-cio. Dove saldo alla guida c’è Bruno Filetti. Ilmandato in scadenza nel 2013. La buona crean-
za imporrebbe l’alternanza tra Ascom (di cui Fi-letti è stato presidente) e Cna. Dopo la fine del-l’attuale mandato toccherebbe agli artigiani. Magli industriali a Palazzo della Mercanzia ci stan-no facendo più di un pensiero.
Poi c’è BolognaFiere di cui via San Domenicoè azionista con il 7,48% delle quote. In pole per ilruolo di ad resta Duccio Campagnoli, ex assesso-re regionale e ora consigliere delegato dell’expò.Resta da capire cosa farà il presidente, Fabio Ro-versi Monaco. Se l’ex rettore decidesse di lascia-re si aprirebbe tanti scenari. E anche per via Mi-chelino Vacchi avrà parecchie carte da giocarsi.
M. M.© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’Europauditorium si riem-pie a partire 17. E quando arrivaEmmaMarcegaglia, il presiden-te uscente di UnindustriaMauri-zio Marchesini la accoglie emo-zionato all’ingresso. Un brindisiveloce in una saletta riservata:Marcegaglia, Marchesini (e fi-glia), il successore Alberto Vac-chi, il vicario generale della Cu-ria Giovanni Silvagni con mon-signor Vecchi. Poi tutti in salacongressi, già piena. Imprendi-tori, politici, sindacalisti. Risuo-na l’inno nazionale. A fine sera-ta, i discorsi di Marchesini e Vac-chi suscitano un fiume di reazio-ni. Prevale la sensazione che leenergie per il rilancio ci sono.Con una consapevolezza diffu-sa: «Questo è l’ultimo treno chepassa, anche Vacchi è arrivato
alla mie stessa conclusione. Ser-ve un nuovo compromesso so-ciale tra imprese e lavoro», diceil leader della Cgil Danilo Grup-pi, antagonista di tante batta-glie, che rende a Marchesinil’onore delle armi: «Lo salutocon simpatia. Di lui, in questianni ho apprezzato il buon sen-so, però la sua relazione è figliadi una contraddizione: critica la
politica ma gli industriali han-no a lungo avallato le scelte delgoverno. Chi è causa del suomal pianga se stesso».Il leader della Fiom Bruno
Papignani definisce «ricca enon rissosa» la relazione diVacchi, ma critica Marcega-glia che ha punzecchiato ilsindacato del "no": Le sue pa-role dimostrano che la Fiom
è vitamina C per il paese».Chi promuove senza riserve i
due protagonisti della serata è ilsegretario della Cisl AlessandroAlberani: «Di Marchesini mipiace il modello partecipativoche propone, di Vacchi ho ap-prezzato la lucidità di analisi el’idea che ha di sviluppo».
Molti dei futuri interlocutoridi Unindustria siedono in pla-tea. Come il rettore Ivano Dio-nigi che risponde così alneo-presidente che proponeuna partnership sulla ricerca«senza trucchi e clientele»:«Condivido. L’Università adem-pie a funzioni di formazione ericerca. Bisogna però ricordareche è nella società ma non è"della" società».
La presidente della provinciaBeatrice Draghetti si augurache vada avanti il percorso ver-so la città metropolitana richie-sto dagli imprenditori. MentreDuccio Campagnoli, in pole po-sition come presidente della Fie-ra commenta: «L’elezione diVacchi significa che in questacittà emerge una nuova genera-zione. Lavoreremo insieme agrandi progetti: Tecnopolo e Fie-ra saranno importanti».
Dalla Regione arrivano gli au-guri della vicepresidente Simo-netta Saliera, mentre il presi-dente dell’assembleaMatteo Ri-chetti raccoglie l’invito a nonfar venire meno gli incentivi su«lavoro, ricerca, innovazione».Agli appluasi si unisce AnnaMaria Artoni, presidente diConfindustria Emilia-Roma-gna. Molti sono convinti che ilneo-presidente degli industria-li bolognesi sia partito con ilpiede giusto. Dal numero unodella Fondazione Carisbo Fa-bio Roversi Monaco: «Vacchimi è piaciuto»; al presidentedella Camera di Commercio
Bruno Filetti: «C’è continuità.Sarà una successione senza con-trasti. Ho visto realismo, corag-gio e indipendenza»; fino al di-rettore di Legacoop Ethel Frasi-netti: «Le parole di Vacchi con-tengono un grande valore pro-gettuale. Concorrenza con Unin-dustria? Leggiamo il territorioin modo complementare».
Pierpaolo Velonà© RIPRODUZIONE RISERVATA
I sindacati (stavolta) in coro:«Interlocutore da apprezzare»Dionigi: «L’Ateneo ci sarà»Campagnoli: «Emerge una nuova generazione»
sogno delle Universiadi nel 2019.Vacchi, come il cardinale Carlo
Caffarra, ha parlato di precariato edisoccupazione giovanile. «I datisono devastanti — ha attaccato —.Si sta creando una generazione sfi-duciata, disillusa, che non s’impe-gna perché non trova sbocchi enon vede per sé un futuro». Non so-lo la fuga dei cervelli ma anche «ra-
gazzi che non trovando un norma-lissimo lavoro sul nostro territoriolo cercano e spesso lo trovano altro-ve». La conclusione è ancora da im-prenditore: «Ogni impresa che falli-sce è un fallimento istituzionale»,ha detto guadagnando l’applausopiù forte.
Marco Madonia© RIPRODUZIONE RISERVATA
La Fiom invita Santoro alla festa a Villa AngelettiLandini: «Organizzerà una serata. Con lui Travaglio»
Bankitalia:«Ripresa lenta,trovare lavoroè più difficile»
La benedizione della Marcegaglia
L’analisi
Il cambio
Le reazioni Clima positivo in platea. Filetti: successione senza contrasti
«Una relazione alta di visione, diprospettiva. Sono sempre a disposizione:farai un lavoro straordinario»
Il 17 giugno
La ripresa c'è ma non è ancorail momento di tirare unsospiro di sollievo.Nonostante una crescitadell’1,4% del Pil , l’economiaemiliano-romagnola è lontanadal recuperare la perdita del7,3% registrata nel biennio2008-2009. Il quadro tracciatodal rapporto della Bancad’Italia sull’economia dellaregione nel 2010 èmoderatamente ottimista: «Laripresa c’è ma è fragile» hacommentato il direttoreregionale Roberto Marchetti. Ilsettore che ha registrato leperformance migliori èl’industria (+4,5% di valoreaggiunto). Anche l’export ètornato a crescere (+16,1%) mamolto più lentamente rispettoalla caduta del biennio di crisi.Continua invece ladiminuzione nel settore dellecostruzioni (-3,8%). I giovanitra i 15 e i 34 anni hannopagato il prezzo più alto dellacrisi: la crescita del tasso didisoccupazione è del 10%. Laprobabilità di trovareun’occupazione nel giro di seimesi è calata del 20% e cresceil numero dei «neet» cioè igiovani che né studiano nécercano un lavoro. Sono 150mila in regione, cioè il 17%della popolazionecorrispondente. Secondo ildirettore Marchetti, uno deglielementi che causano lafragilità della ripresa èl’erosione dei risparmi dellefamiglie: «Si tratta di un datoanomalo nel panoramaitaliano ma in questi anni lefamiglie hanno dovutorisparmiare meno persostenere i consumi». Intantoi prestiti ai nuclei familiarisono tornati a crescere (+4%)ma le condizioni che le banchechiedono per concederecredito «non sono cambiatené in modo positivo nénegativo» commentaMarchetti.
Giorgia Ferro© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’assemblea annualedi Unindustria Bologna,che ha visto il passaggiodi consegne tra MaurizioMarchesini e AlbertoVacchi in unEuropauditorium gremito.A fianco Anna Maria Artonicon il neo presidente
Triade
La festaMichele Santoroorganizzerà una seratasui temi del lavoro
Ex Gaetano Maccaferri e Maurizio Marchesini
La festa della Fiom si apre il 16giugno, alle 11 al Teatrocomunale con un’iniziativa chevedrà la presenza delpresidente della Regione VascoErrani, di Susanna Camusso eMaurizio Landini; alle 15.30 siinaugura la festa in piazza XXSettembre con il neo-sindacoVirginio Merola. Il giornosuccessivo la festa si sposta alparco di Villa Angeletti per laserata organizzata da MicheleSantoro. Il 18 giugno dibattitopolitico con i leader delcentrosinistra: Pier LuigiBersani (Pd), Nichi Vendola(Sel) e Antonio Di Pietro (Idv).«Per la festa della Fiomabbiamo chiesto a MicheleSantoro di organizzare lui unaserata che affronti il problema
del lavoro e dei diritti. Esiamo molto contenti cheabbia accettato». Il segretariogenerale della Fiom, MaurizioLandini, ha spiegato così ilperché della partecipazione diMichele Santoro, il prossimo17 giugno a Bologna, ad unaserata nell’ambito degliappuntamenti organizzati per«La Fiom in festa», unprogramma di quattro giorniper i 110 anni dellafederazione deimetalmeccanici Cgil. La seratacurata da Santoro «saràcoordinata da Serena Dandinie Vauro», e tra gli ospiti «cisaranno Marco Travaglio ed ilprocuratore antimafia diPalermo Antonio Ingroia».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il nuovopresidentedi UnindustriaAlberto Vacchicon EmmaMarcegagliae MaurizioMarchesini
COMUNE DI CASTEL SAN PIETRO TERME (Provincia di Bologna)Ai sensi dell’art. 6 legge 25/2/1987, si pubblicano i seguenti dati relativi al bilancio preventivo 2011 ed al conto consuntivo 2010 (*)
1) le notizie relative alle entrate e alle spese sono le seguenti:
DenominazionePrevisioni
di competenzada bilancio 2011
Accertamentida conto
consuntivo 2010Denominazione
Previsionidi competenza
da bilancio 2011
Impegnida conto
consuntivo 2010Avanzo di amministrazione applicato € 880.134,61 Disavanzo amministrazione € - € -
Tributarie € 7.138.185,00 € 7.037.999,89 Correnti € 13.410.520,00 € 14.528.940,99
Contributi e trasferimenti € 3.029.033,00 € 3.725.101,56 Rimborso quote di capitale € 997.196,00 € 1.436.364,10
(di cui dallo Stato) € 2.653.067,00 € 3.202.340,18 ammortamento mutui
(di cui dalle Regioni) € 198.508,00 € 235.219,75
Extratributarie € 3.152.998,00 € 3.623.241,28
(di cui per proventi servizi pubblici) € 1.272.892,00 € 1.497.634,25
Totale entrate di parte corrente € 13.320.216,00 € 14.386.342,73 Totale spese di parte corrente € 14.407.716,00 € 15.965.305,09
Alienazione di beni e trasferimenti € 4.918.759,00 € 3.369.012,87
(di cui dallo Stato) € - € 2.958,24
(di cui dalle Regioni) € 350.000,00 € 415.235,89 Spese di investimento € 3.831.259,00 € 2.509.344,90
Assunzioni di prestiti € - € 2.518,94
(di cui per anticipazioni di tesoreria)
Totale entrate conto capitale € 4.918.759,00 € 3.371.531,81 Totale spese conto capitale € 3.831.259,00 € 2.509.344,90
Rimborso anticipazioni
di tesoreria e altri € -
Partite di giro € 2.500.000,00 € 1.524.500,77 Partite di giro € 2.500.000,00 € 1.524.500,77
Totale € 20.738.975,00 € 20.162.509,92 Totale € 20.738.975,00 € 19.999.150,76
Disavanzo di Gestione € - € - Avanzo di Gestione € - € 163.359,16
Totale generale € 20.738.975,00 € 20.162.509,92 Totale generale € 20.738.975,00 € 20.162.509,92
Avanzo di amministrazione accertato enon applicato € 528.546,80
2) la classificazione delle principali spese correnti ed in conto capitale, desunte dal consuntivo, secondo l’analisi economico-funzionale, è la seguente: (in euro)
Ammin.negestione e controllo
Istruzione ecultura Abitazioni Attività sociali Trasporti Attività
economiche Totale
Personale € 2.461.327,90 € 479.490,97 € - € 1.026.759,56 € 235.574,70 € 4.203.153,13
Acquisto beni e servizi € 1.058.843,40 € 1.352.341,93 € 86.590,00 € 489.458,52 € - € 62.670,17 € 3.049.904,02
Interessi passivi € 6.834,98 € 90.281,61 € 16.179,67 € 52.676,32 € 165.972,58
Investimenti effettuati € -
direttamente dall’Amministrazione € 334.196,64 € 142.217,85 € 72.857,82 € - € 12.480,00 € 561.752,31
Investimenti indiretti € 142.535,61 € 560,00 € 309.560,68 € 29.212,00 € - € 481.868,29
Totale € 4.003.738,53 € 2.064.892,36 € 412.330,35 € 1.670.964,22 € - € 310.724,87 € 8.462.650,33
3) la risultanza finale a tutto il 31 dicembre 2010 desunta dal consuntivo (in euro)Avanzo di amministrazione dal conto consuntivo dell’anno 2010 953.382,47Ammontare dei debiti fuori bilancio comunque esistenti e risultanti dalla elencazione allegata al conto consuntivo dell’anno 2010 =
4) le principali entrate e spese per abitante desunte dal consuntivo sono le seguenti: abitanti n.20.689
Entrate correnti € 695,36 Spese correnti € 358,60
di cui: di cui:
tributarie € 340,18 personale € 203,16
contributi e trasferimenti € 180,05 acquisto beni e servizi € 147,42
altre entrate correnti € 175,13 altre spese correnti € 8,02
(*) I dati si riferiscono all’ultimo consuntivo approvato
F.to IL SINDACO - Sara Brunori
5Primo PianoCorriere di Bologna Mercoledì 8 Giugno 2011
BO
Codice cliente: 211252
3Rassegna Stampa Emilia Romagna del 08 - 06 - 2011
BOLOGNA - Carlino••5BOLOGNAPRIMOPIANOMERCOLEDÌ 8 GIUGNO 2011
IL FLOPIL TOP
Imperdonabile lo scivolone delneo assessore alla Scuola che conil proposito di non voler appariretroppo formale ha tirato fuori ipantaloni optical anni ’60.Avrebbero fatto fatica a figuraresulla Campbell dei tempi d’oro.
Tailleur nero ‘corporate’, perfetto aqualsiasi ora e in ogni occasione.Tacco alto ma non troppo ecamicetta bianca ‘classic’, perevitare il rischio scollatura. La bellaFrancesca, non sbaglia un colpo. Esi può concedere i capelli sciolti.
UNIRELEFORZE
FrancescaScarano MarilenaPillati
«LANUOVASQUADRADELSINDACO, GIOVANEECONMOLTEDONNE, ÈUNABELLASCOMMESSAPERDAREUNASPINTA INAVANTI ALLACITTÀ»
«ÈDIFFICILECHECHESI ÈRESOPARTECIPEDELLA CRISI IN CUI È FINITA BOLOGNAPOSSAORAATTUARELADISCONTINUITÀ CHEHAPROMESSO»
«ALLAGIUNTARICORDOCHE, PERUSCIREDAQUESTA IMPASSE, BOLOGNANONHABISOGNODIBRODINI,MADI UNPIATTOFORTE»
Stivali da gatta, leggings e cravatteIl Carroccio impone il ‘modello emiliano’ in fatto di e(lega)nza
I L M A R Z I A N O
TACCOE PUNTA
INTERVISTE IN AULA: VAI SUL NOSTRO SITO
Il consiglio passa col 6 politico
fluò per il debutto a Palazzoma la palma dello stile va alla presidente Lembi
www.ilrestodelcarlino.it/bologna
SERGIOLOGIUDICE (PD) MARCOLISEI (PDL)
Consiglieri sotto esame,tutte le videointervistesul nostro sito.Clicca suVOTO, SEI. Un sei tutto ‘politi-
co’. Perché sotto esame abbiamomesso proprio loro, i politici dicasa nostra. Su nove domande ri-guardanti Bologna, nessuno ha ri-sposto in modo corretto a tutte.Pochi, nel tentativo di arrampi-carsi sugli specchi, sono stati ba-ciati dalla fortuna. Qualcuno haammesso con il sorriso la propria
ignoranza. Tra le nostre ‘vitti-me’: Francesca Paola Scarano, ilCev, Francesco Errani, Valenti-na Castaldini, Patrizio Gattuso ealtri. Tutti promossi per sponta-neità, autocritica e ironia. E unacosa, però, ci rincuora: tutti i no-stri ‘consiglieri allo sbaraglio’hanno risposto senza esitare alquesito ‘Qual è il giornale più
venduto della città?’. Per fortu-na, la risposta... è sotto i vostriocchi. Le videointerviste, cura-te da Federica Andolfi e Antoni-no Sambataro, sul nostro sito(www.ilrestodelcarlino.it/bologna).
Federica Andolfi
BOCCIATINo all’optical black &white,agli abiti troppo fasciatie al look ‘deshabillé’
...E PROMOSSISì al tailleur ‘corporate’,all’Armani-stylee alle linee comode
STEFANOALDROVANDI
VAI SUL NOSTRO PORTALE
di BEATRICE SPAGNOLI
LA LEGA fa il suo ingresso a Pa-lazzo d’Accursio con stile ed ele-ganza. Una sobrietà che non si ri-conosce ai vertici nazionali, mache fa subito di Manes & com-pany il ‘modello emiliano’. Unmodello di look, per gli osservato-ri che ieri pomeriggio hanno assi-stito con compostezza, nonostan-te il pigia pigia, l’insediamentodel neo consiglio comunale. La
palma dello stile va alnuovo vicepresidentedel consiglio, la bella Pa-ola Francesca Scara-no: mora, capelli scioltie vistosa, ma chiusa inun classico tailleur-pan-taloni nero ‘corporate’,da cui occhieggiava unaaltrettanto classica cami-cetta bianca, rifinito contacco alto e maxi borsaChanel. Una palma che,tuttavia, Francesca inparte deve condividerecon l’altro vertice-don-
na del consiglio, la Pd, SimonaLembi. Che per la grande occasio-ne ha scelto invece una immaginetipicamente ‘Armani-style’: unelegante completo in jersey chia-ro con casacca chiusa alla cinese epantaloni morbidi, per un’imma-gine femminilità dolce e sempli-ce.
INSOMMA, le due signore di Pa-lazzo d’Accursio sono state all’al-tezza della situazione, entrambepromosse a pieni voti. Ma se, tra icolleghi uomini, il giacca-e-cra-vatta l’ha fatta da padrone (purcon molti - doverosi - distinguo,in fatto di giacche e di cravatte..)tra le consigliere, i gap – in fattodi stile - sono stati più evidenti esignificativi. Molte, tra loro, han-no optato per maxi maglie e lineecomode, pantaloni a sigaretta oleggings, secondo la moda del mo-mento. Di certo un abbigliamen-to non facile per tutte da portare,che induce facilmente a scivolaresu abbinamenti e fondoschienamagari troppo in forma e troppo‘fasciati’. Così, Federica Salsi
(Movimento 5 Stelle), che pure sisalva per la giovane età e la spiglia-tezza. Si faceva notare il look tipo‘deshabillé’ di Elena Leti (presi-
dente Quartiere Porto) che esibi-va un corto vestitino di raso luci-do color sabbia, portato diretta-mente a gamba nuda con stivaledi camoscio afflosciato alla cavi-glia alla moda riccionese degli an-ni ’70.Stivali sopra al ginocchio da gat-ta, sopra panta attillatissimi, inve-ce, quelli scelti dalla leghista Lu-cia Borgonzoni, che stavolta ha ri-nunciato alle sue già famose mini,
ma non al foularino verde dellaLega stretto al collo. La carrellatacontinua con le altre presenzefemminili: se Amelia Frascaroli
continua con grande placidità apuntare su una rassicurante im-magine understatement che un po’ricorda quella di Flavia Prodi,Rossella Lama non ha saputo ri-nunciare allo scialle ricamato inarancio, da post-femminista. Unautentico pugno nell’occhio, pe-rò, quei pantaloni a sigaretta diun abbacinante optical anni ’60black&white, impossibili da nonnotare. Sono proprio loro, che ieripomeriggio, nell’austero salone diPalazzo D’Accursio, hanno fattoguadagnare alla neo-assessora allaScuola, Mrilena Pillati, l’Oscardella ‘peggio vestita’.
E I COLLEGHI uomini? Moltidi loro, al contrario delle signoreche, si sa, da un po’ ci stanno mol-to attente, sfoggiavano già una bel-la abbronzatura, evidentementefrutto del ponte del 2 giugno aRiccione o a Milano Marittima.Abbronzatura strettamente in pen-dant con la cravatta sapientemen-te scelta di un colore squillante,nel più perfetto stile ‘alla bologne-se’, che sotto le Due Torri si defi-
nisce un po’ ‘maraglio’. Avvistate,tra le altre, la squillante cravattagialla tipo Hermes del dipietristaCaviano, e quella lilla fosforescen-te del Pd Donini (abbinata a capi-gliatura a onde rifinita da gel) equella più viola del collega di par-tito Corrado Melega. Altre notedi colore: il pidiellino MicheleFacci non ha rinunciato alchewing gum nemmeno durantela seduta consiliare, mentre LoGiudice, che continua a imper-versare su Facebook anche dopol’elezione suscitando ma-lumori da più parti perl’overloading di mail, ri-sultava in controtenden-za per il pallore evidenzia-to una cravatta bordeauxautunnale. Mister consi-glio? Le signore bologne-si che se lo sono contesonei loro salotti in campa-gna elettorale, sono giàtutte d’accordo: è ManesBernardini. Il popolo ro-sa di Facebook, del resto,lo ha già definito il ‘TomCruise’ bolognese.
di SERAFINOD’ONOFRIO
CLASSELa presidenteSimonaLembi (Pd) hascelto unelegantecompleto injersey concasacca chiusaalla cinese.SpigliataFederica Salsi(M5S)
COMODOGiaccae jeans peril consiglierePdBenedettoZacchiroli,che osa unacravatta dalrosso acceso
FRONTIOPPOSTIAbitino per laCocconcelli,cravattaverde per laBorgonzoniUnderstatem-net totale perla Frascaroli
IL PIÙVOTATOManesBernardini(Lega) eletto‘Mister consigliocomunale’ dalpopolo rosa diFacebook edalle signoreche se lo sonocontese incampagnaelettorale
FU SUBITO chiaro che nonavrei lasciato il segno. Nel2004, nella prima seduta delconsiglio comunale, parlai perprimo ma la lista che mi avevaeletto si era già sciolta. Orfano eimpacciato, lessi un discorsettodi cui non mi pentirò mai abba-stanza. Nella foga, dimenticaidi dire il mio nome e fui ripresodal presidente Gianni Sofri, chenon sapeva chi fossi. Dopo, im-parò a conoscermi e mi dedicò‘cazziatoni’ ulteriori. Nella pri-ma seduta, i cerimonieri impara-no i nomi dei nuovi arrivati e lesegretarie si accalcano per vede-re gli assessori e i consiglieri concui sperano di lavorare. Non sivedranno più le maglie lamina-te di Cristina Marri e gli strac-cetti da 5.000 euro di SilviaNoè. Il nuovo consiglio è segna-to dall’abbondanza di donne (enon da donne abbondanti). Ini-ziamo con una primadonna,Maurizio Cevenini, che ha i ma-roni molto girati e che ha provo-cato in aula il primo pianto delsindaco. C’è anche una ex pri-madonna, Daniele Carella, chenon è più capogruppo Pdl maha riesumato dalla naftalina ilvestito a righe dei bei tempi. Lapresidente del Consiglio è Simo-na Lembi (Pd), che si proponecon un sandalo semplice e conuna giacca beige pitonata. Saràuna presidenza strisciante? Lavice-presidente Francesca Sca-rano (Lega) ha lo stesso tacco 12che esibiva, sotto la pioggia, allaprocessione della Madonna diSan Luca. La sua collega Lu-cia Borgonzoni ha la cravattaverde leghista e un sexy-stivalenero al ginocchio. La fantasticaassessora Marilena Pillati, conun sandalo altissimo, dà deipunti a tutte. Passiamo alle mi-nimaliste. Mirka Cocconcelli(Lega) ha un decolleté semplicis-simo. Amelia Frascaroli (Sel)porta scarpe da suora. RossellaLama (Pd) è un’olandesina inversione-vintage e ha un paio dizoccoli anni ’70. Marianna Mi-gnani (Pd) ha scarpe basse e mi-nigonna. L’impalpabile Valenti-na Castaldini (Pdl) ha le balle-rine e una salopette che nascon-de le scarne forme. Sotto, permortificare le magre carni, indos-sa il cilicio dei giorni di festa. Vichiedete perché scrivo cose cosìpettegole? Ora vi spiego. Ieriascoltavo, su Radio Città delCapo, quattro nuovi consigliericomunali che pontificavano sul-la spartizione delle commissio-ni. Se l’è cavata bene soltantoMirko Pieralisi (Sel), uno dellavecchia guardia. Ma gli altri trehanno infilato una serie di bana-lità devastanti. La giornalistaGiusi Marcante faceva una fati-ca bestia a tirar fuori un’idea-una dai nostri rappresentanti.Sfinito, mi sono sintonizzato suRadio Montecarlo, e lì mi sonodeliziato con la sculettante vocedi Alfonso Signorini…
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4 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 08 - 06 - 2011
BOLOGNA - Carlino
•• 12 BOLOGNACRONACA MERCOLEDÌ 8 GIUGNO 2011
A POCHI giorni dal votoreferendario e con le cele-brazioni dei 110 anni dellaFiom, Bologna ritorna an-cora il teatro dello scontropolitico. Si infiamma infat-ti il confronto sull’appunta-mento del 12-13 giugno,quando si voterà per abroga-re i quattro punti propostidal referendum (gestionedell’acqua privata, garanti-to profitto, sviluppodell’energia nucleare e legit-timo impedimento). Il neo-eletto consigliere comunaledel Carroccio Manes Ber-nardini (candidato sinda-co) ha annunciato che vote-rà tre sì, fatta eccezione peril legittimo impedimento.E su di lui si scarica la criti-ca di Galeazzo Bignami,consigliere regionale e nu-mero due bolognese delPdl: «Dovrà spiegare aglielettori di centrodestra chevuol abrogare leggi approva-te dal Parlamento coi voti
anche della Lega».
INTANTO a sinistra tuttiinvitano a votare (e metterequattro sì). «Voto dovere ci-vico», dice Simonetta Salie-ra, vice di Errani risponden-do al senatore Filippo Ber-selli (Pdl) che ha specifica-to «votare è un diritto, nonun dovere». «Campagnatruffaldina — attacca il de-putato azzurro GiulianoCazzola —. Non andare avotare è un diritto assoluta-mente identico a quello direcarsi alle urne». ThomasCasadei e Antonio Mumo-lo, consiglieri regionali Pd,saranno stamattina davantialla stazione per fare volan-tinaggio pro-referendum.Anche Andrea De Maria
(Pd) interviene: «Quesiti digrande rilievo per il paese».
E APPENA spente le lucisul referendum, l’attenzio-ne si sposterà sulla festa del-la Fiom, dal 16 al 19 giugnosotto le due torri. Una pri-ma giornata formale al tea-tro comunale, al quale par-teciperà Susanna Camusso.Dal 17 la Fiom traslocheràa villa Angeletti, dove a or-ganizzare un dibattito saràil giornalista Michele San-toro, assieme a Serena Dan-dini, Dario Vergassola,Marco Travaglio e il procu-ratore antimafia AntonioIngroia. Poi, il 18, sarà ilturno dei politici: Bersani,Nichi Vendola e Di Pietro,che dibatteranno su ‘politi-ca e rappresentanza’. Il 19,a chiusura, un’intervistadel leader Cgil, Camusso.Mentre alla sera ci sarà ilconcerto di Luca Barbaros-sa, Fiorella Mannoia, PaolaTurci e Andrea Rivera.
QUATTROCENTO eu-ro perché mancava l’ariacondizionata e i bagnierano inutilizzabili. LeFerrovie dello stato sonostate condannate a risar-cire un viaggiatore nonvedente che si è trovatosu un convoglio senzaservizi. La vicenda risaleall’agosto 2009 ed è acca-duto su un Intercity cheda Bologna era diretto aBrindisi. L’uomo ciecoaveva fatto presente, almomento della prenota-zione del posto, di esseredisabile e quindi di averenecessità che quei servizifossero garantiti. Ma unavolta in viaggio mancava-no le comodità necessa-rie. Il viaggiatore, conuna lettera di scuse arri-vata dalla società, è anda-to dal giudice di pace, ilquale ha negato le richie-ste di istruttoria di Treni-talia e ha emesso la sen-tenza di condanna.
ED è una sentenza che,per il Codacons, apre lastrada agli utenti che, incaso di disservizi, potran-no agire in sede civileper avere i risarcimenti.Intanto, l’associazione didifesa dei consumatoriassieme ad Adoc (Movi-
mento di difesa del citta-dino e Unione nazionaleconsumatori) ha deposi-tato un ricorso al Tarcontro gli ultimi «aumen-ti occulti» applicati daaprile su treni ad alta ve-locità ed espressi «illegit-timi» per le associazionidei consumatori.
PER il vicepresidente na-zionale di Codacons, Bru-no Barbieri si tratta diuna pronuncia «impor-tante non tanto per l’im-porto della somma rico-nosciuta, quanto piutto-sto del principio ribaditodal giudice di Bologna,che già in una preceden-te sentenza aveva stabili-to il dovere del personaleviaggiante di avere unaparticolare attenzionecon le persone con diffi-colta». Il problema è che«ancora oggi i più nonsanno di poter far valereil loro diritto al risarci-mento del danno legato agravi disservizi patiti du-rante il viaggio».
TRIBUNALE MA IL REATO SI PRESCRIVERÀ IN AGOSTO
UovasuBignami, condannati i 22noglobal
ANCORA ALLE URNE SI VOTA IL 12 E IL 13. E IL 17 DIBATTITO CON SANTORO
Referendume Fiom, tornano i big
DOVREBBERO pagare una multa di3.040 euro per violenza privata, ma lapena è già sospesa. La condanna dei 22no-global riguarda il lancio di uovacontro il banchetto di Azioneuniversitaria (studenti legati ad An)avvenuto il 18 febbraio 2004. Ma ètrascorso troppo tempo e il reato verrà
prescritto ad agosto, senza il temponecessario per discutere l’appello.Quella mattina, in piazza Verdi, sisvolsero contemporaneamente dueiniziative: da una parte c’erano ino-global; dall’altra, c’era il banchettodi Azione universitaria (tra cui l’attualeconsigliere regionale GaleazzoBignami).
OSPITI Dibattito diSantoro. Bersani incontraVendola e Di Pietro
RISARCIMENTO CODACONS ESULTA
Niente aria, né bagniFs paga il non vedente
�Il marito SOLIMAN unitamente a parentied amici annuncia la scomparsa di
Angela SchiavinaLe esequie domani giovedì alle ore 10.30presso la parocchia di S. Antonio di Save-na (via Massarenti 59).Bologna, 8 Giugno 2011.
_O.F. Franceschelli - Bologna - Tel. 051/227874
Siamo vicini al caro SOLIMEN per la perdi-ta dell’amata
Angela SchiavinaRudi, Fabiola e Alessandro
Bologna, 8 Giugno 2011._
O.F. Golfieri - Bologna - Tel. 051/228622
Dopo una vita dedicata amorevolmente al-la famiglia, raggiunge il suo adorato ORE-STE
Ida Esposito Frongillodi anni 91
Ne danno il triste annuncio i figli BRUNO,ROSELLINA, SILVANA e ANDREA, i ge-neri, le nuore, i nipoti e i pronipoti.Vale anche come ringraziamentoPomigliano d’Arco, 8 Giugno 2011.
_SPE - Numero Verde Necrologie, t.800 017 168
La figlia MARIA con VITTORIO, GIOVAN-NI e parenti tutti annunciano la perdita del-la loro cara
Giuseppina ValerianiVed. Torri
La S. Messa sarà celebrata nella Chiesadella Certosa giovedì 9 giugno alle ore10,30.Bologna, 8 Giugno 2011.
_O.F. Armaroli Tarozzi, t. 051432193
LIVIA, ANDREA, FEDERICO e STEFA-NIA annunciano la scomparsa di
Gino ZucchiniLe esequie si terranno giovedì 9 alle ore15.45 presso la camera mortuariadell’Ospedale MalpighiBologna, 8 Giugno 2011.
_SPE - Numero Verde Necrologie, t. 800 017 168
Profondamente colpiti e commossi, la Dire-zione e tutti i colleghi del Gruppo Montene-gro, si stringono con sincero affetto a tutti ifamiliari, per l’improvvisa e tragica scom-parsa del caro
Romano BeniniBologna, 8 Giugno 2011.
MARINO, STEFANO e ANDREA GOLI-NELLI anche a nome di tutta la Alfa Was-sermann SpA esprimono il loro profondocordoglio per la scomparsa di
Claudio Cavazzaimprenditore e uomo illuminato.Bologna, 8 Giugno 2011.
_SPE - Numero Verde Necrologie, t. 800 017 168
OTELLO ed EDDA LANDUZZI unitamen-te a DANIELA, CRISTINA e GARY addolo-rati per la perdita di
Paola Cocchisono vicini a LAURA, ALESSANDRO, VA-LENTINA, MASSIMO e CLAUDIO ed alleloro famiglie.
Bologna, 8 Giugno 2011._
O.F Longhi, t. 051 583209
Ci stringiamo a PAOLO e famiglia per lascomparsa della mamma
Leonina CupaniMarina e Gabriele
Bologna, 8 Giugno 2011._
SPE - Numero Verde Necrologie, t. 800 017 168
MARCO, FILIPPO e JACOPO FILICORIpiangono la perdita dell’amico
Gianni Mazzottie sono vicini ad ANTONIO, MARIA CAR-LA, ELEONORA e MIRELLA.
Bologna, 8 Giugno 2011.
Sezione di Morfologia Umana - Universita’di Chieti.I colleghi e gli amici partecipano al doloredella Famiglia MAZZOTTI, per la prematu-ra scomparsa del caro
Gianniesempio di professionalità e dirittura mora-le per tutti coloro che hanno avuto il piace-re e la fortuna di conoscerlo.
Chieti, 8 Giugno 2011.
Il Prof. NICOLA RIZZO e tutti i componentidella Clinica Ostetrica e Medicina dell’EtàPrenatale dell’Università di Bologna sonovicini al dolore della famiglia del
PROF.
Giovanni MazzottiLa sua scomparsa rappresenta una graveperdita per la Facoltà Medica bolognese.
Bologna, 8 Giugno 2011._
O.F. Franceschelli - Bologna - Tel. 051/227874
MARIO e ANNAMARIA STEFANELLI,commossi partecipano al dolore della si-gnora MIRELLA e dei figli per la dipartitadel caro
PROF.
Gianni MazzottiBologna, 8 Giugno 2011.
_O.F. Golfieri - Bologna - Tel. 051/228622
TINA SONCINI ricorda
Alberto PiombinoSignore gentile, amico caro.
Bologna, 8 Giugno 2011._
O.F. Golfieri - Bologna - Tel. 051/228622
RINGRAZIAMENTOLa famiglia GARAFFONI ringrazia sentita-mente quanti hanno preso parte al suodolore per la perdita del caro
EdgardoBologna, 8 Giugno 2011.
L’AZZURRO GaleazzoBignami, 35 anni
MOBILITATICi saranno laDandini,Vergassola, Travaglioe il pm Ingroia
ALL’ATTACCOParte il ricorso al Tarper gli aumentisui treni veloci
CASSA integrazione, part-time,demansionamento. Sono questele paure degli operatori socialiche lavorano nelle strutture di ac-coglienza. Un’ottantina di perso-ne, principalmente assunti da coo-perative, che negli ultimi mesi havisto peggiorare sia le proprie con-dizioni economiche sia la qualitàdel lavoro. E il timore adesso, coni bandi per la gestione delle strut-ture ancora bloccati, è che le cosepeggiorino ulteriormente. «Le co-operative sono in difficoltà, e pergli operatori sociali diventa diffici-le lavorare», spiega Paolo Patuellidi Sold Out, la rete formata da al-cuni lavoratori delle cooperativesociali della città.Alcuni operatori sono finiti in cas-sa integrazione in seguito allachiusura di alcune strutture: è ilcaso dello stesso Patuelli, che lavo-rava al drop-in per tossicodipen-denti chiuso nell’estate scorsa:«Adesso Bologna — spiega — èl’unica città in Regione a non ave-re una struttura di questo tipo».
SOCIALE
Operatori a rischio«Chiudono le strutture,i bandi sono bloccati»
5Rassegna Stampa Emilia Romagna del 08 - 06 - 2011
BOLOGNA - Corriere•• 2 BOLOGNAPRIMOPIANO MERCOLEDÌ 8 GIUGNO 2011
UNIRELEFORZE VIRGINIOMEROLA SIMONALEMBI«VOGLIOESSEREUNSINDACONORMALE,PERCHÉNOI, RICORDIAMOCELOBENE,NONSIAMODIVERSIDAI NOSTRI CITTADINI»
«OGGIBOLOGNAÈTORNATASESTESSAE I SUOI CITTADINI SONORAPPRESENTATIINQUEST’AULA. SI TORNAALLANORMALITÀ»
PAOLAFRANCESCASCARANOANCHEL’ESPERTOCEVENINI SCIVOLASUUNAGAFFE,QUANDOSI RIVOLGE«ALL’ASSESSOREMEROLA».RISATE. E IL CEV: «SE L’AVESSIMOFATTOAPPOSTA...»
«MI SENTO come può sentirsi una mamma. Sono contenta, sonofelice». La signora Esterina, madre del sindaco Virginio Merola,assiste emozionata all’esordio del figlio: «È una cosa grande perlui... Se lo merita, perché è buono. E serio. Se ha deciso di farequesto passo è perché se lo sente, se no non avrebbe certo presoquesta decisione».
di LUCA ORSI
TORNA LA POLITICA nell’au-la del consiglio comunale. Chiusada un anno e mezzo, la sala al pri-mo piano di Palazzo d’Accursio siè rianimata per la prima seduta do-po la lunga parentesi del commis-sariamento. Molti gli scranni vuo-ti: la Finanziaria ha tagliato i con-siglieri, scesi da 46 a 36. Si comin-cia con l’Inno di Mameli. È unanovità. Tutti in piedi, ma il grup-po della Lega nord non canta.«Non siamo gli unici», sbotta spa-zientito Manes Bernardini, attesoal varco con i suoi. E puntualizza:«Non hanno cantato Claudio Maz-zanti del Pd e, mi dicono, Pasqua-le Caviano dell’Idv».Il 15 febbraio 2010, da presidentedel consiglio, Maurizio Ceveninichiuse il sipario sul breve manda-to Delbono. Tocca a lui, in qualitàdi consigliere anziano (cioè più vo-tato) riprendere il discorso. Primadi lasciare l’ufficio di presidenzanelle mani di Simona Lembi (Pd)e della vice, la leghista Paola Fran-cesca Scarano. Vengono elette convoto bipartisan, all’unanimità. È ilprimo tandem rosa a guidare l’as-semblea nella storia del nostro Co-mune.Cevenini — che dopo essere statocandidato sindaco in pectore, poipotenziale presidente del consi-glio, resta soldato semplice — rice-ve l’onore delle armi. Lo ringrazia-no tutti. Merola si commuove an-
che quando gli parla, «da sindaco,come al sindaco che avrebbe potu-to precederlo. Maurizio ha dimo-strato che la politica può essere po-polare. E aveva le qualità per esse-re un buon sindaco».Il sindaco giura di «osservare leal-mente» la Costituzione. Giura due
volte, perché il nuovo sistema diamplificazione fa le bizze. Presen-ta quindi la sua squadra, «la giuntache ho sempre sognato, formatada persone migliori di me». E ripe-te il leit motiv di queste settimane:«Voglio essere un sindaco norma-le, perché noi non siamo diversidai cittadini».
UN RICHIAMO alla normalitàviene anche dalla Lembi, che dedi-ca il suo mandato alle dade dei ni-di e delle scuole materne comuna-li. «Persone normali che fanno unlavoro prezioso e utile a tutti, co-me dovrebbe essere l’aspirazionedi tutti noi». Mentre la Scarano ri-
corda «il nostro unico, comune,grande obiettivo: il bene della no-stra città».Si prova il nuovo sistema elettroni-co di votazione, su schermo al pla-sma. Va in soffitta anche l’alzata dimano per prenotarsi: ora bastasfiorare il piccolo touch screen alla
base del microfono. Valentina Ca-staldini, del Pdl, non lo trova, sichiede se sia un optional solo dellamaggioranza. Il capogruppo delPd, Sergio Lo Giudice scopre di-vertito che «si può parlare quandola luce è rossa, mentre dobbiamoaspettare quando è verde».Daniele Carella (Pdl), quando Ce-venini invita a sollevare eventualiobiezioni sulla legittimità deglieletti, denuncia la «cravatta impro-ponibile» del pd Angelo Marchesi-ni. Risate. Fra remigini e ‘ripeten-ti’, l’atmosfera è rilassata, da pri-mo giorno di scuola. Da oggi, conla prima seduta di giunta, si fa sulserio.
«ILNOSTROUNICO, COMUNE,GRANDEOBIETTIVODEVEESSEREILBENEDELLANOSTRACITTÀ»
D A L L A P R I M A
LA POLITICAE L’ECONOMIA
POSSONO, questi due mon-di così lontani per tempi e strate-gie, avvicinarsi? Possono unir-si, come dicono di voler fare,all’Università? Possono comu-nicare, collaborare, lavorare as-sieme?A parole, da anni, dicono di sì.Nei fatti s’è visto nulla. Ognu-no è alle prese con i suoi proble-mi (e i suoi tempi) e guarda solonel suo recinto. È ora però di su-perare gli steccati, e di farlo conle azioni, con i piani, con strate-gie condivise. Perché se non siesce dalla costante, sfinente eautodepressiva contrapposizio-ne idelogica e degli interessi, Bo-logna ancora una volta perderàil treno dello sviluppo.C’è questa volontà? Siamo at-trezzati per farlo?Prima di partire con qualsiasiragionamento occorre essered’accordo almeno su una pre-messa: è vero o no che se l’econo-mia va bene, vanno bene i con-sumi, aumenta il gettito delletasse e il Comune può migliora-re i servizi? È vero o no che, conservizi migliori, anche le azien-de girano meglio? È vero o noche con infrastrutture più mo-derne (strade, treni, Fiera, Aero-porto) l’economia e la societàtutta girano meglio?Se siamo d’accordo, allora è ilcaso che Comune, Provincia eRegione mettano mano dovepossono e dove devono: sonoazionisti di tutte le principali in-frastrutture e possono crearnedelle nuove o migliorare quelleesistenti. Insomma, compitodell’ente locale è quello di crea-re un territorio che sia davverocompetitivo, a partire dall’istru-zione tecnica. Solo così le nostreaziende potranno essere veloci erispondere, contrattaccando,all’offensiva dei mercati.Parliamo tanto di disoccupazio-ne giovanile: è disposto il sinda-cato a sperimentare, come pro-posto dal presidente di Unindu-stria, nuove forme contrattuali?È disposto, come ha fatto laDgb tedesca, a gettare a marevecchi schemi ideologici e a mi-surarsi su proposte concrete?La Cna ha un nuovo segretarioe, a fine settimana, si rinnova-no anche i vertici di Confarti-gianato e Coop Adriatica. Èpossibile chiamare tutti a unnuovo sforzo corale in nome del-la città?Il 7 giugno del 2011 potrà rima-nere sul calendario come unadata normale. Oppure potrà es-sere ricordato come un giornospeciale, come «quella volta» incui è iniziata una nuova storia.E se c’è bisogno di qualcuno chepossa scriverla, il giornale dellacittà c’è, il Carlino c’è.
LISTAAMELIACathyLa Torre
LISTAAMELIAMircoPieralisi
IDVPasqualeCaviano
M5SFedericaSalsi
PDLPatrizioGattuso
LEGAManesBernardini
PDLDanieleCarella
PDLValentinaCastaldini
PDLMichele
Facci
PDLLorenzoTomassini
PDLMarco
Lisei
LEGALuciaBorgonzoni
LEGAMirka
Cocconcelli
di MASSIMOGAGLIARDI
LISTAAMELIALorenzo
Sazzini
Torna la politica: innoMerola giura (due volte), i leghisti non cantano
LISTAAMELIALorenzoCipriani
M5SMassimoBugani
M5SMarcoPiazza
ALDROVANDIStefanoAldrovandi
LO AVEVANO promesso al sin-daco: «Al primo consiglio ci trove-rai in prima fila a protestare». Det-to, fatto. Le precarie dei nidi co-munali sono state buone buone,nel settore riservato al pubblico,fino alle 16.30. Poi hanno srotola-to il loro striscione: Meno 24 gior-ni al nostro licenziamento. Sono «uncentinaio», calcola Wilma Fabia-ni, sindacalista di base delle Rdb-
Usb, i posti di lavoro a rischio.Solo pochi minuti prima, SimonaLembi, neopresidente del consi-glio comunale, aveva dedicato ilsuo mandato «alle dade dei nidi edelle materne comunali». «Avetefatto dei bei discorsi sui nidi, ma
noi non ci accontentiamo delle pa-role, vogliamo dei fatti», sbotta laFabiani. Che chiede di incontrareun assessore.
LA LEMBI sospende i lavori.«Roba da matti, mai vista una se-
duta sospesa prima di aver parlatocon chi protesta», commenta Da-niele Carella, del Pdl, consiglierenavigato. Arriva mezza giunta.Marilena Pillati, assessore allaScuola, rompe il ghiaccio: invitain anticamera una delegazionedelle precarie.Lo striscione viene arrotolato. Ilfaccia a faccia dura una ventina diminuti. Alla fine, la Pillati pro-mette «una riflessione complessi-va» sui servizi educativi. E assicu-ra che porterà «in giunta la richie-sta del sindacato» di fermare lariorganizzazione dei nidi volutadal commissario Anna Maria Can-cellieri.
l. o.
PDFrancesco
Critelli
PDLeonardo
Barcelò
PDTommaso
Petrella
PDRaffaella
Santi
PDBenedettoZacchiroli
PDMarianna
Mignani
PDMaurizio
Ghetti
PDCorradoMelega
PDClaudioMazzanti
I CONSIGLIERI COMUNALI e commozione a Palazzoma si alzano in piedi. E tutti ringraziano il Cev
NON TUTTE le poltrone sono uguali, fra i banchi del consigliocomunale. Alcuni scranni hanno infatti ospitato, in passato, consiglieripassati alla storia. Il posto di Giuseppe Dozza — primo sindaco deldopoguerra, in carica dal 1945 al 1966, poi consigliere fino al 1974 —è occupato da Maurizio Cevenini, del Pd. Al posto che fu di AurelioSaffi, importante figura del nostro Risorgimento, siede MarziaBenassi (Pd), new entry del consiglio. Giacomo Venezian, giuristatriestino, vede sulla sua poltrona un altro neoeletto, Lorenzo Sazzini,della lista di Amelia Frascaroli. Quest’ultima, assessore, occupa ilposto di un altro membro di giunta del passato: l’avvocato socialistaLuca Antonio Tosi Bellucci, morto in battaglia nel luglio 1916.Stefano Aldrovandi, già candidato sindaco, siede sullo scranno delbolognese Marco Minghetti, che fu due volte presidente del Consiglio(1863-’64 e 1873-’76). La sedia di Giuseppe Dossetti, membro dellaCostituente, deputato della Dc, sconfitto da Dozza nella storicacampagna elettorale del 1956, viene occupata dalla leghista PaolaFrancesca Scarano, vicepresidente del consiglio comunale. Il postodel poeta Giosuè Carducci — più volte consigliere, recordman dipreferenze nel 1889, con 7965 voti: un Cevenini ante litteram —siederà uno dei presidenti di Quartiere invitati ai lavori dell’assemblea.
l. o.
Non tutte le sedie sono uguali:chi occupa quelle di Dozza e Carducci
TRATTATIVACONLAPILLATI
Le dadeinterrompono
i lavoridella seduta
LA PROMESSALo avevano annunciato aMerola: «Saremo al primoconsiglio». Così è stato
Felice mamma Esterina: «Se lo merita»
ATMOSFERASi fanno prove tecnichee battute.Ma da oggiinizia il vero lavoroPD
AngeloMarchesini
PDSergioLo Giudice
IN ROSASimona Lembi è presidentedel Consiglio Dietro, la vicePaola Scarano
PDRossellaLama
PDMariaraffaellaFerri
PDMarziaBenassi
PDFrancescoErrani
6 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 08 - 06 - 2011
BOLOGNA - Informazione
4 MERCOLEDÌ 8 GIUGNO 2011
La politica torna a PalazzoPrima seduta sospesa dalla presidente Lembi che aveva dedicato il mandato proprio alle “dade”
Cevenini riaccende le luci del consiglio comunaleBrivido in aula, irrompono le precarie dei nidi
Lega e Pdl si contendono il ruolo forte in aula. Ma la spunta il grillino Bugani, il più applaudito
Bernardini-Lisei, la minoranza ha due capiI primi interventi demoliscono la giunta: «Una squadra poco normale»
La lotta è quella più anticadel mondo: ci si gioca il
ruolo di capo. I contendenti so-no Manes Bernardini, primasfidante di Virginio Merola e o-ra capogruppo della Lega, eMarco Lisei, record di prefe-renze nel Pdl e da ieri alla guidadella compagine consiliare. Idue intervengono a lungo, piùo meno lo stesso numero di mi-nuti, e fanno entrambi l’oppo -sizione, quella con la maiusco-la. Bernardini demolisce lagiunta («Il sindaco sarà anchenormale, ma la giunta è poconormale»): Silvia Giannini è lavicesindaco ma «in realtà nonlo è, perché lo fa Matteo Lepo-re» e Luca Rizzo Nervo, con ledeleghe a sanità, sport, lavoripubblici e protezione civile ri-schia «una crisi d’id enti tà.. .».
Poi rilancia la proposta di ungran giurì sul people mover eavverte Merola: «Tenga un nu-mero a mente, 49,5%: la metàdi città che ci ha votato». Toccaa Lisei, che parla di una città
«avvilita, degradata e turistica-mente poco appetibile. Diffici-le che chi si è reso partecipe diquesto possa rappresentare ladiscontinuità». Poi segna la dif-ferenza con il Carroccio e met-te nel discorso un passaggiosull’«amor patrio». Poco primala seduta era iniziata con l’innodi Mameli, e i consiglieri dellaLega erano rimasti in silenzio.
Mentre Lega e Pdl si conten-dono la leadership della mino-ranza, la spunta Massimo Buga-ni, il grillino ex candidato sin-
daco, il più applaudito dal foltopubblico nonostante gli ap-plausi non siano consentiti du-rante le sedute. Lui invece neprende tre: due a scena apertae uno alla fine. Il primo: «Grazieal pubblico numerosissimo, emeno male che ci sono le diret-te in streaming, una nostra vit-toria che speriamo di portareanche nelle commissioni con-siliari». Il secondo: «Questa am-ministrazione deve le sue pub-bliche scuse alla città» per il ca-so Delbono. L’ultimo alla fine,dopo aver speso qualche paro-la sulla «grande crisi» dei servizisociali cittadini. Rimane Stefa-no Aldrovandi, che ha sfidatocol Terzo Polo i candidati dicentrosinistra e centrodestra,e ora assicura che farà «un’op -posizione costruttiva».
di Jessica De Agostino
La prima seduta del consigliocomunale dopo quasi un
anno e mezzo di commissaria-mento viene sospesa per unaprotesta delle precarie dei nidi.Ironia della sorte, a decretarel’interruzione è Simona Lembiche aveva terminato il suo pri-mo discorso da presidente delconsiglio comunale dedicandoil mandato alle “dade” «che fan-no un lavoro normale ma pre-zioso e utile».
L’imprevisto getta scompi-glio nell’aula e quasi tutti gli as-sessori si precipitano verso lerappresentanti dell’Usb che al-zano uno striscione con la scrit-ta “Meno 24 giorni al nostro li-cenziamento”. «Avete fatto deibei discorsi ma noi vogliamofatti» urla Wilma Fabbiani, rap-presentante sindacale dell’Usb,che chiede un incontro allagiunta e al sindaco. La prima adavvicinarsi è l’assessore allascuola Marilena Pillati che invi-ta le manifestanti a uscired a ll ’aula promettendo un in-contro. «Ma lo facciamo davve-ro?» chiede l’assessore Luca Riz-zo Nervo alla collega mentre ivigili scortano il gruppo di don-ne fuori dalla sala del consiglio.Pillati, accompagnata dal consi-gliere comunale di Sel-Frascaro-li, Mirco Pieralisi, improvvisaun confronto con l’Usb in salad’Ercole. Una mezz’oretta didialogo per ascoltare le ragionidelle precarie. «Non chiediamodi essere assunte - spiega Fab-biani - ma di restare precarie,siamo all’assurdo. Per questo in-vitiamo la giunta a fermare im-mediatamente la riorganizza-zione voluta dal commissarioCancellieri che lascia a casa 110persone e a occuparsi di altriquattro nidi che chiuderanno lesezioni lattanti a fronte di una ri-chiesta in aumento». Pillati a-scolta, si dichiara «disponibilis-sima» e promette di portare leistanze delle precarie nella pri-ma riunione di giunta di oggi.Stretta di mano, e tutto rientra.
Fuorionda a parte, il ritornodegli eletti a palazzo d’Accur siosi è svolto senza grossi intoppi.Sono le 15.10 quando MaurizioCevenini, il consigliere comu-nale più votato, riaccende i ri-flettori sulla politica. La solen-nità del momento viene sottoli-neata dall’inno di Mameli. Am-ministratori e consiglieri si alza-no in piedi, quelli del Pdl can-tano con la mano sul petto men-tre, come da copione, i quattroleghisti ascoltano in silenzio.«Non eravamo gli unici, nonhanno cantano nemmeno Clau-dio Mazzanti del Pd e Pasquale
Caviano dell’Idv» stoppa le po-lemiche il capogruppo del Car-roccio Manes Bernardini.
Cevenini riprende a “condur -re ” il consiglio, meno spumeg-giante del solito ma con il giustomix di istituzionalità e piccoleinformalità in grado di strappa-re applausi e risate al folto pub-
scranno del presidente del con-siglio comunale, ma le polemi-che sul doppio ruolo (è ancheconsigliere regionale) lo hannodi fatto tagliato fuori dalla rou-lette delle poltrone. L’unica cheil Pd gli ha concesso è quella oc-cupata dall’ex sindaco Dozzaquando si dimise per problemi
con la vice, Francesca Scarano,della Lega Nord. Entrambe ven-gono elette dall’aula all’unani -mità, seguendo l’ordine di scu-deria che il segretario RaffaeleDonini ha imposto al gruppodel Pd. Ma il malumore per lamancata candidatura di Ceveni-ni resta in sottofondo e se ne fa
è
blico che segue la prima sedutaconsigliare. Nel bene e nel maleè lui uno dei principali protago-nisti della giornata. Forte delleoltre 13.000 preferenze eletto-rali, avrebbe voluto occupare lo
di salute. Al suo posto l’aula havotato la democratica SimonaLembi che può ora vantare unrecord: è la prima donna in que-sto ruolo dal dopoguerra ad og-gi. Un primato che condivide
portavoce Massimo Bugani, ca-pogruppo dei grillini, che sicomplimenta con Lembi ma di-ce anche che in quello scrannoavrebbe visto bene Cevenini.«Anche se poi avrei insistito sul-
LA GIORNATA
ì ì ì
le sue dimissioni dalla Regio-ne». «Non avevo dubbi su que-sto» risponde un divertito Ceve-nini che ringrazia comunqueper l’apprezzamento. Ma è l’e-mozione del sindaco VirginioMerola il miglior tributo al Cev.La voce del primo cittadino,non nuovo a empasse emotivi,si incrina quando si rivolge a Ce-venini «con una particolare pre-disposizione d’animo: quella diun sindaco che parla a Mauriziocome al sindaco che avrebbepotuto precederlo. Non soloper il suo incontrovertibile ap-porto elettorale, ma per le suespecifiche caratteristiche e qua-lità che sono sicuro ne avrebbefatto un buon sindaco e che og-gi lo rendono un protagonistaimportante della rappresentan-za democratica della nostra cit-tà». Insomma, il Cev è il modelloda seguire, quello che fa politi-ca popolare senza essere volga-re o chiassoso. Nel suo primodiscorso in consiglio comuna-le, Merola ha poi voluto ricorda-re gli elementi di innovazione:la presenza record di donne (unterzo del consiglio e la metà del-la giunta) e di giovani (l’età me-dia è di 45 anni). I prossimi o-biettivi saranno la rappresen-tanza dei nuovi cittadini, i mi-granti. Un capitolo che sarà af-frontato nel programma di man-dato.
Il recordPrimo ufficio dipresidenza “rosa”, maisuccesso dal dopoguerra
Il “sindaco mancato”Omaggio di Merolaa Cevenini: un modellodi politica da seguire
La protesta110 licenziamentiannunciati. Pillati:ne parlerò in giunta
è
è
Il primo fuori programmaCome da manuale, il primoconsiglio comunaleregistra anche la primaprotesta: le precarie deinidi e l’Usb espongono unostriscione, seduta sospesa
La politica in aulaLa macchina del consigliocomunale si riaccende escalda i motori arrugginiti dasedici mesi dic o m m i s s a r i a m e n to :emozione, gaffe e Facebook
Record di applausiMassimo Bugani, da candidatosindaco, con quasi il 10% dipreferenze è il capogruppo deigrillini: ieri è stato il più applaudito
PRIMO
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RAVENNA - Carlino
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RIMINI - Carlino
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PARMA - La Sera
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REGGIO EMILIA - Informazione
L’INFORMAZIONE il Domani MERCOLEDÌ 8 GIUGNO 2011 9CRONACA DI REGGIO
P O L I T I CA Scontro sul tema dell’assistenzialismo comunale
Centrodestra spaccato sui nomadiIl Pdl: «Il nuovo regolamentodi Pd-Lega non cambia nulla»
Il campo di via Gramsci; a sinistra il capogruppo leghista Giacomo Giovannini
TRASPORTI Fantuzzi dell’Ivd sui rischi legati alle perdite passate
Fusione Act: oneri per i pendolari«Non possono farsi carico della ristrutturazione»
PARLANO I SINTI Vladimiro Torre chiede al centrosinistra di rispettare i patti “e l et to r a l i ” sulle microaree
«Ma quali privilegi: viviamo ammassati tra i ratti»Non vogliono i contatori Enel, ma «allacciamenti volanti come nei cantieri». E chiedono lavoro
Vladimiro Torre (Them Romanò)
I l centrodestra si spacca sul nuo-vo Regolamento dei campi no-
madi. Il testo presentato dalla LegaNord (sia pur con qualche emen-damento) lunedì in Sala del Trico-lore è stato votato anche dal Pd,mentre il Pdl ha votato contro conl’eccezione del consigliere Cri-stian Immovilli (astenuto). Ieri,nella motivazione della scelta, il P-dl demolisce il documento e l’ope-ra del Carroccio: «Nulla di sostan-ziale si è modificato rispetto al te-sto del 1997 che pure non era maistato sostanzialmente rispettatodai nomadi stessi».
Che la vicenda sia il preludio diun avvicinamento anche su altrifronti tra Carroccio e maggioranzanon si sa, di certo nell’attegg ia-mento del Pdl - al di là del merito -traspare un po’ di fastidio per l’i-nedito asse.
Le contestazioniIl gruppo Pdl spiega che il testo
originario presentato dalla Lega «a-veva trovato il nostro consenso.Nel corso del dibattito però il Pdha presentato una serie di emen-damenti che hanno pesantementestravolto la proposta iniziale». Ebo-li, Cataliotti, Terenziani, Bassi eGualtieri in particolare non hannogradito lo stralcio delle proposte«tendenti a sancire la responsabi-
lità collettiva degli occupanti deicampi per i danni arrecati, quandonon si individua il diretto respon-sabile, come pure la mancata ripar-tizione collettiva per la manuten-zione dei campi stessi».
Altri due punti sono però stati di-rimenti e hanno portato il Pdl a da-re voto contrario: l’e limi nazi onedella stipula diretta dei contrattiper i servizi (gas, acqua, luce, ri-fiuti) e la previsione che sarà inve-ce la Giunta a stabilire criteri e ta-riffa per la sosta. «Togliendo la re-sponsabilità diretta ai nomadi nel-la stipula dei contratti - dicono in-fatti i consiglieri- si corre il rischioche a pagare le bollette sia, comeavvenuto per anni, il Comune os-sia tutti i cittadini reggiani che con-tribuiscono alla spesa pubblicacon le tasse».
Anche sull’allontanamento dichi «non osserva il regolamento ochi reca gravi turbative e tensionialla vita nel campo o nei rapporticon la cittadinanza locale» diven-tato facoltativo anzichè obbligato-rio con un emendamento il Pdl haqualcosa da dire: «Questa è di fattouna cambiale in bianco che si ri-lascia alla giunta, la quale potrà, inbase a considerazioni politiche,non oggettive, decidere se allonta-nare o no i nomadi molesti e chinon rispetta il regolamento».
Il voto contrario, concludono iconsiglieri del Pdl, è stato un votocontro l’annullamento del «princi-pio della responsabilità sia indivi-duale che collettiva». Con questonuovo regolamento, sarebbe inol-tre fondato anche «il timore chenon si sia migliorato in alcun modola responsabilizzazione dei noma-di, il rispetto dei doveri, condizio-ni fondamentali per garantire laconvivenza civile e l’egua glianzarispetto ai cittadini reggiani chequotidianamente sono tenuti a pa-gare tasse e tariffe al Comune perricevere servizi».
Fuori dal coroImmovilli, dal canto suo, dice
che «pur comprendendo la soffe-
renza di colleghi di partito che dapiù anni siedono nei banchi delconsiglio comunale e vedono sus-seguirsi atti che nel corso del tem-po si sono dimostratati non risolu-tivi, in me ha prevalso l’esigenza diaggiornare comunque quel regola-mento, anche se non è esaustivo inradice del problema e dell’e me r-genza sociale che i campi nomadicomportano sia sotto il profilodell’integrazione sia per il degradoe la sicurezza sociale».
Rispetto alla maggioranza, poi,Immovilli afferma parla di «inaffi-dabilità e incosistenza di una Giun-ta che naviga a vista», e dice chesulla questione nomadi Delrio «hapreso i voti delle parrocchie pro-mettendo un progetto forte sull’in-tegrazione dei nomadi e alla fineha dovuto accettare il progettodella Lega».
La replica della LegaIn una nota diffusa ieri sera la Le-
ga Nord attacca il «Pdl che, non a-vendo dato alcun contributo fatti-vo alla discussione sul nuovo rego-lamento dei campi nomadi, ora si
abbandona ad una facile ed inutilestrumentalizzazione». «Al Consi-glio Comunale, come i colleghi delPdl dovrebbero ben sapere, ricadeun’importante e fondamentale a-zione di controllo che la Lega Nordda sempre garantisce. E’ n o s t ropreciso impegno infatti vigilare af-finché le nuove disposizioni ap-provate vengano applicate e ri-spettate nella loro interezza. Invi-tiamo i Consiglieri del Pdl a rileg-gere con attenzione il regolamen-to poiché nel testo è chiaramentespecificato che le singole famigliedovranno sottoscrivere i contrattiper le loro utenze. Per quanto con-cerne la responsabilità collettiva, i-noltre, tale proposta è stata dichia-rata illegittima da parte degli ufficistessi e dunque non recepibile. Ri-cordiamo infine ai colleghi pidiel-lini che la Lega Nord, a differenzaloro, è stata fautrice di un’altra im-portante azione chiedendo all’Am-ministrazione Comunale di verifi-care l’esistenza di eventuali abusiedilizi nelle diverse microaree pri-vate occupate dai nomadi e pre-senti sul territorio comunale».
L’Italia dei Valori reggianasi opporrà a che siano ipendolari a farsi carico de-gli oneri della ristruttura-zione di Act in previsionedella fusione con le aziendedi trasporti di Modena ePiacenza. Ristrutturazione
necessaria per le gravi per-dite della passata gestione.Lo afferma Francesco Fan-tuzzi, responsabile dellaCommissione provinciale“Economia e Finanza” deidipietr isti.
La sua riflessione prende
le mosse dalle affermazionidel presidente di Sct Ma-lagoli, che nei giorni scorsiha spieato come nell’am-bito dell’operazione fusio-ne e della nascita di “Seta”eliminerà dagli attuali 10milioni di km di servizio
fornito 900mila km consi-derati «improduttivi».
Fantuzzi saluta con favore«ogni scelta che vada nelladirezione di una raziona-lizzazione dei costi e chenon abbia ripercussioni suilivelli occupazionali». Tut-tavia obietta: «Se i 900milakm di servizio erano im-produttivi da tempo, per-chè non si è intervenuti piùtempestivamente? Se inve-ce i 900mila km, o comun-que buona parte di essi,rappresentano l’unica pos-
sibilità per chi non è ingrado di muoversi con altremodalità di trasporto, adesempio studenti e pensio-nati, non possiamo che e-sprimere preoccupazione».
Il dipietrista ricorda adAct che diversi Comuni socihanno recentemente ap-provato una mozione cheimpegna l’azienda a garan-tire che «oltre al fatto che lagestione del trasporto pub-blico resti un bene comune,continuino a essere in ognicaso assicurate le linee pre-
viste dagli accordi con laRegione e la qualità del ser-vizio prestato; che l’aumen-to delle tariffe non sia l’u-nica leva economica utiliz-zata per il risanamento dellagestione, andando a gravaresui cittadini in un periododi crisi come quello attuale;che siano incrementati icontrolli; ridotti i costi digestione e i compensi degliamministratori; incentivatepolitiche tese a una mo-bilità sostenibile basata sultrasporto collettivo».
Nei giorni scorsi un nu-trito gruppo di sinti ha
protestato davanti alla seded el l ’Enel contro l’in s ta ll a-zione di contatori individua-li. Il leghista Miles Barbieriha commentato che si trattadi un esempio di come «nel-la civilissima Reggio alcunecategorie di persone goda-no di privilegi totalmente in-giustificati, di cui è sbagliatoil permanere».
Non ci sta Vladimiro Torrepresidente dell’ass ocia zio nesociale e culturale Them Ro-manò: «Siamo stanchi di ave-re delle bombe di carta o dei
sassi lanciati vicino ai campi.L’opinione pubblica ci mal-tratta: questo ci fa male e poiporta razzismo». Lui, che vivein una campina “condonata”a Correggio, racconta la situa-zione dei campi: «La luce lapaghiamo, ma facciamo allac-ciamenti volanti come neicantieri. Se vengono messi icontatori nelle roulotte, nonriusciremo a pagare: d’i nve r -no non possiamo usare gas olegna per riscaldarci perchésono troppo pericolosi. Enon abbiamo abbastanza sol-di per pagare bollette alte».
A Barbieri dice: «Venga lui
ad abitare in un campo, gli pa-ghiamo la roulotte, che in ca-sa sua ci mettiamo una fami-glia di zingari... Quando untempo giravamo con le gio-stre avevamo la possibilità difermarci qui e là; poi pianopiano ci hanno messo in que-sti lager, dove viviamo in mez-zo ai ratti. Ci sono 1200 re-sidenti. Quale stanziale po-trebbe vivere con altre 400persone e solo 6 bagni? Chipuò ha comprato pezzetti diterra e li ha sistemati. Ma glialtri?». Se gli si chiede dellemicroaree, Torre rispondeche «l’unica fatta è piccolissi-
ma e vicino ad un canile, mal’abbiamo accettata. Megliouna bastonata che tre».
A questa sorta di capo deisinti reggiani non piace ilnuovo Regolamento comuna-le e - ricordando che è in cor-so una ricognizione dell’U-nione Europea sulle condu-zioni dei campi per la qualelui è referente nella nostraprovincia - ammonisce: «Hofatto un corso di mediazioneculturale di 100 ore. Mi si no-mini ufficialmente e le cosecambieranno. Però per le vo-tazioni noi di Them Romanòandiamo da tutti a dire di vo-
tare per questa persona e ab-biamo detto di votare Delrio.Io di politica me un po’ ne so,sono stato candidato di Rifon-dazione, con il sindaco e l’as-sessore Sassi abbiamo un rap-porto bellissimo. Noi chiedia-mo solo che ci si venga incon-tro». Oltre alla richiesta di for-malizzare il suo ruolo e di non
installare i contatori, Torrechiede nuovamente il supera-mento dai campi.
Il nodo vero però è quellodel lavoro: un lavoro lecito.«La ringrazio Antonella Spag-giari per aver sottolineato co-me sia importante la scuola eil lavoro. Adesso dovremmomettere su una coop che riu-nisca i 50 camion che raccol-gono il ferro: i Comuni po-trebbero aiutarci con con-venzioni... Abbiamo fattoprogetti Equal per 400 perso-ne di “alfa betismo”, informa-tica, “murat ura”, metalmec-canica, ma trovare lavoro ègià difficile per voi “ga gi”;per noi è tre volte peggio».
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(ER) URBANISTICA. CONCORSI DI IDEE PER RECUPERO SPAZI PUBBLICIREGIONE VARA PROGRAMMA RIQUALIFICAZIONE URBANA CON 6,5 MILIONI (DIRE) Bologna, 7 giu. - Concorsi di architettura per il recuperodi spazi pubblici, con un’attenzione particolare all’ambiente, alpaesaggio e senza ulteriore consumo di territorio. E’ quantoprevede il programma per la riqualificazione urbana approvatooggi dalla commissione Territorio, Ambiente e Mobilita’, suproposta dell’assessore regionale all’Ambiente e Riqualificazioneurbana Sabrina Freda. “Con questo programma la Regione tornainvestire nel concorso di idee per la riqualificazione deglispazi pubblici- spiega Freda- uno strumento di trasparenza, conil quale vogliamo valorizzare le professionalita’ miglioripresenti sul territorio; promuovere il dibattito e ilcoinvolgimento delle comunita’ locali; restituire alleamministrazioni locali quel ruolo di regia che e’ fondamentaleper promuovere un miglioramento complessivo della qualita’urbana. E’ una prassi gia’ da tempo adottata ad esempio inFrancia e che prevede di sottoporre a concorso anche le operepubbliche di piccole dimensioni”. Il testo, che ora dovra’ essere approvato dall’Assemblealegislativa, individua dunque nel concorso di architettura lostrumento con cui i Comuni potranno selezionare progetti sulterritorio per il recupero di aree verdi e spazi pubblici,nonche’ per la rigenerazione del patrimonio edilizio esistente.La Regione, oltre a fissare gli indicatori e i criteri divalutazione dei progetti, stanzia anche un milione di euro persostenere, con un bando in arrivo entro giugno, i concorsi diarchitettura promossi dai singoli Comuni. Ulteriorifinanziamenti, per una cifra iniziale di 5,5 milioni di euro,sono previsti per contribuire alla realizzazione delle operepubbliche selezionate. Disciplinata dalla legge regionale 19del 1998, la riqualificazione urbana e’ lo strumento con cui inEmilia-Romagna sono stati realizzati negli ultimi dieci anniimportanti interventi di recupero del territorio urbanizzato. Con questo programma prende il via una nuova stagione diiniziative, volte a promuovere progetti locali di qualita’fortemente orientati agli obiettivi di coesione sociale e disostenibilita’ ambientale, per invertire la tendenzaall’espansione degli insediamenti urbani e al consumo diterritorio.NNNN ARCHITETTURA: E-R FINANZIA CONCORSI D’IDEE PER RIQUALIFICARE
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AGENZIE
UN MLN AI COMUNI PER I BANDI E 5,5 MLN PER AVVIARE REALIZZAZIONI (ANSA) - BOLOGNA, 7 GIU - Concorsi di architettura per ilrecupero di spazi pubblici, con un’attenzione particolareall’ambiente, al paesaggio e senza ulteriore consumo diterritorio. Li prevede il programma per la riqualificazioneurbana approvato oggi in commissione regionale su propostadell’assessore Sabrina Freda. La Regione Emilia-Romagna, oltre a fissare gli indirizzi e icriteri di valutazione per i progetti, stanzia anche le risorsefinanziarie: un milione per sostenere, con un bando in arrivoentro giugno, i concorsi che verranno promossi dai Comuni.Ulteriori finanziamenti (5,5 milioni per cominciare), sonoprevisti per contribuire alla realizzazione delle operepubbliche cosi’ selezionate. ‘’Con questo programma - spiega l’assessore - la Regionetorna a investire nel concorso di idee per la riqualificazionedegli spazi pubblici, uno strumento di trasparenza, pervalorizzare le professionalita’ migliori, promuovere ildibattito, coinvolgere le comunita’ locali e restituire alleamministrazioni locali quel ruolo di regia che e’ fondamentaleper promuovere un miglioramento complessivo della qualita’urbana’’. Il testo, che dovra’ essere approvato in Aula, prevede dunqueil concorso d’idee, ‘’prassi da tempo adottata ad esempio inFrancia - sottolinea l’assessore - e prevede di sottoporre aconcorso anche le opere pubbliche di piccole dimensioni’’. Cosi’i Comuni potranno selezionare progetti per il recupero di areeverdi e spazi pubblici, oppure per la rigenerazione delpatrimonio edilizio esistente. Disciplinata dalla legge regionale 19/98, la riqualificazioneurbana e’ lo strumento con cui sono stati realizzati importantiinterventi nelle citta’ dell’Emilia-Romagna negli ultimi diecianni. Con questo programma la Regione da’ il via a una nuovastagione, per promuovere progetti locali di qualita’ fortementeorientati agli obiettivi di sostenibilita’ ambientale e coesionesociale, per invertire la tendenza all’espansione degliinsediamenti urbani e al consumo di territorio. (ANSA).
(ER) PROVINCIA RAVENNA. IN GIUNTA DUE CAMBIAMENTI SCACCIA-CRISIVALGIMIGLI (SIN) AL POSTO DI TESTI (PD), RONCHINI PER ROSSI (IDV)
(DIRE) Ravenna, 7 giu. - Secondo Valgimigli della Federazionedella sinistra e il dipietrista Luciano Ronchini sono i dueassessori provinciali ufficialmente proclamati al posto
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rispettivamente di Mirna Testi (Pd) e Gabriele Rossi (Idv). Loscambio di nomi interno all’Italia dei valori e’ stato decisosuccessivamente alla visita a Ravenna che Silvana Mura,capogruppo regionale, ha effettuato venerdi’ scorso per metterein chiaro, tra l’altro, che il partito non c’entrava nulla con lanomina in Comune di Martina Monti. Oltre a cio’ si e’ stabilitoche Rossi occupi un seggio nel consiglio provinciale e lasci allughese Ronchini la poltrona piu’ prestigiosa della giunta. L’imposizione di Valgimigli su Testi si deve invece a unbraccio di ferro del Pd con la Federazione della sinistra che dasubito aveva tentato di far passare il proprio candidatoValgimigli per l’assessorato ai lavori pubblici, viabilita’,edilizia scolastica, politiche per la mobilita’, logistica,autotrasporto e motorizzazione civile. Il Pd pero’ aveva tentatodi imporre Testi per garantire un’adeguata quota rosa, visto chene’ Sel, ne’ Idv avevano espresso un candidato donna. Invariati restano, rispetto alle nomine della prima ora, glialtri assessorati. Il vicepresidente e’ Gianni Bessi, con deleghea politiche per lo sviluppo, politiche per l’industria,l’artigianato e il commercio, porto, politiche comunitarie,innovazione tecnologica, universita’, ricerca scientifica,partecipazioni (societa’, enti, fondazioni, consorzi) estatistica. (SEGUE)
(ER) FIOM. 110 ANNI, SANTORO ALLA FESTA DI LANDINI A BOLOGNA -2-
(DIRE) Roma, 7 giu. - La festa della Fiom si apre il 16 giugno,alle 11.00 al Teatro comunale di Bologna con un’iniziativa chevedra’ la presenza del presidente della Regione Vasco Errani, diSusanna Camusso e Maurizio Landini; alle 15.30 si inaugura lafesta in piazza XX Settembre con il neo-sindaco Virginio Merola.Il giorno successivo la festa si sposta al parco di VillaAngeletti per la serata organizzata da Michele Santoro. Il 18giugno dibattito politico con i leader del centrosinistra: PierLuigi Bersani (Pd), Nichi Vendola (Sel) e Antonio Di Pietro(Idv). Dal 15 al 17 giugno la Fiom organizza 4 momenti di formazioneper giovani delegati Ca’ vecchia. A sesto San Giovanni il 24giugno si confrontano su ‘Legalita’ e lavoro’ tra gli altriSergio Cofferati e il neo-sindaco di Milano Giuliano Pisapia.“Durante la festa- riferisce Landini- presenteremo il socialnetwork della Fiom e lanceremo la campagna straordinaria disostegno alla Fiom, alle iniziative gia’ fatte e quelle che
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fara’”. Chi versera’ un contributo alle tute blu della Cgilricevera’ un attestato; in questo modo la Fiom potra’ compilare“un’anagrafe dei sostenitori”.
(ER) TPL REGGIO. IDV: COSTI DI ‘SETA’ NON RICADANO SUI PENDOLARIFANTUZZI: TAGLIARE 900 CHILOMETRI? SOLO SE DAVVERO IMPRODUTTIVI
(DIRE) Reggio Emilia, 7 giu. - La nascita della nuova societa’ ditrasporto pubblico Seta, con la fusione della aziende di Reggio,Modena e Piacenza, non ricada sulle spalle dei pendolari. Loribadisce con forza il responsabile Economia dell’Idv di ReggioEmilia Francesco Fantuzzi, dopo la notizia del taglio di 900 milachilometri considerati improduttivi da parte di Act. Fantuzzi sichiede come mai, se davvero erano inutili, non sono statitagliati prima, e ricorda che i Comuni reggiani soci di Act hannorecentemente approvato una mozione che impegna l’azienda, tral’altro “a garantire che, oltre al fatto che la gestione deltrasporto pubblico resti un bene comune, continuino a essere inogni caso assicurate le linee previste dagli accordi con laRegione e che l’aumento delle tariffe non sia l’unica levaeconomica utilizzata per il risanamento della gestione, ma sianoincrementati i controlli, ridotti i costi di gestione e icompensi degli amministratori”. Detto questo, l’Italia dei Valoridi Reggio respinge la possibilita’ “che siano i pendolari a farsicarico degli oneri di una ristrutturazione necessaria per legravi perdite della passata gestione”.
(ER) COMUNE BOLOGNA. OPPOSIZIONE ATTACCA SUBITO: GIUNTA ANORMALE -2-
(DIRE) Bologna, 7 giu. - Traduce invece in modo lapidario il suoscetticismo Stefano Aldrovandi: “Bologna non ha bisogno dibrodini, ma di una ricetta forte”. Massimo Bugani, capogruppogrillino, incassa come “vittoria del Movimento 5 stelle” laseduta in streeming e rilancia, “ci auguriamo che presto anche lecommissioni abbiano le telecamerine”; ma soprattutto chiede un“atto responsabile di pubbliche scuse ai bolognesi per quanto e’accaduto due anni fa”, cioe’ il caso Delbono e ilcommissariamento. Difende invece la nuova amministrazione ilcapogruppo Pd Sergio Lo Giudice: “E’ veramente una bella giunta,bella anche visivamente”, annota. Piu’ circospetti i colleghidella maggioranza, da Pasquale Caviano (Idv) che non nasconde ladifficolta’ dell’impresa (“il lavoro sara’ gravoso, perche’ itempi sono difficili”) a Cathy La Torre che auspica una “nuova
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stagione di investimenti” su scuole e Welfare. Merola invece ha puntato l’accento sul dialogo con tutti. “Unsindaco eletto deve saper rivolgersi a tutte le parti politiche esoprattutto- ha sottolineato- deve sapere mettere al centro delproprio operato la volonta’ di lavorare col corpo intermedioassociato della citta’, con il pluralismo associativo che benecaratterizza la nostra comunita’ e che ha resistito in questianni di difficolta’ della politica bolognese”. Un sindaco “deveavere anche la capacita’ di stare tra la gente, con capacita’ diascolto e con capacita’ di costruire un percorso democratico didecisione”.
(ER) COMUNE BOLOGNA. LEGA NON CANTA INNO: MA NON ERAVAMO I SOLIBERNARDINI: MUTI PURE MAZZANTI DEL PD E CAVIANO DELL’IDV
(DIRE) Bologna, 7 giu - Erano osservati speciali e ne eranoconsapevoli. Per questo si sono preparati alla polemica. Gliesponenti del Carroccio non hanno cantato l’inno di Mameli inapertura del primo Consiglio comunale di Bologna. E si ribellano.“Non eravamo gli unici a non cantare l’inno- avverte ilcapogruppo della Lega nord, Manes Bernardini- me l’aspettavo e ciho guardato. Non cantava Claudio Mazzanti del Pd e, mi dicono,neanche Pasquale Caviano dell’Idv”. Dal canto suo la vicepresidente del Consiglio Comunale,Francesca Scarano, fresca di nomina, smorza i toni. “Non abbiamocantato l’inno? Lo abbiamo ascoltato- fa spallucce la leghista-eravamo presenti e partecipi. Mi pare che questa volta polemichenon ce ne possono essere”.
(ER) COMUNE BOLOGNA. MEROLA GIURA, MA A MICROFONO SPENTO -2-
(DIRE) Bologna, 7 giu. - Non e’ poi mancato il classico momentodi ilarita’ generale, quando Cevenini ha invitato a sollevare inaula eventuali questioni di illegittimita’ sull’elezione diqualche consigliere comunale. E a microfono spento, e’intervenuto il berlusconiano Daniele Carella puntando il ditocontro il democratico Angelo Marchesini, reo di indossare “unacravatta improponibile”. A fargli buona compagnia il consiglierecomunale Idv Pasquale Caviano, che si e’ presentato portando unacravatta gialla con cagnolini disegnati. La vera nota di colore, pero’, sono i due mazzi di fioriregalati dal sindaco alla presidente e vicepresidente del
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Consiglio comunale, Simona Lembi e Francesca Scarano. La stessaLembi, a meta’ seduta, ha dovuto tranquillizzare il pubblicoassiepato in fondo all’aula: con un rumore fragoroso, e’ cadutauna mensola vicino alle poltrone della Giunta. “Non e’ successonulla di grave”, assicura Lembi.