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Regimi ContabiliRegimi Contabili
Studio Guarducci E. – Lorenzini C. & Associati
Dott. Salvatore Marchese 1
Scelta del regime Scelta del regime contabilecontabile
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Il professionista, alternativamente al regime di tassazione ordinario,
caratterizzato dall’applicazione di aliquote progressive che variano
in base al reddito, in caso vengano rispettati i requisiti imposti dal
Legislatore, può optare per uno dei due seguenti regimi:
1.Regime delle nuove iniziative economiche;
2.Regime dei Minimi.
Entrambi i regimi hanno come caratteristiche comuni:
•L’applicazione di un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle relative
addizionali locali (10% per le nuove iniziative economiche e il 20%
per il regime dei minimi);
•La non concorrenza del reddito di lavoro autonomo alla formazione
del reddito complessivo del contribuente;
•Può essere utilizzato per il periodo d’imposta in cui è iniziata
l’attività e per i due successivi;
•Ridotti adempimenti contabili.
Regimi particolariRegimi particolari
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2. Regime dei Minimi
Regime dei MinimiRegime dei Minimi
Il Regime dei minimi prevede il rispetto delle seguenti condizioni:
Nell’anno solare precedente:
Il contribuente abbia avuto compensi annui < € 30.000,00;
Assenza di lavoratori dipendenti o collaboratori;
Nel triennio solare precedente:
Non abbia effettuato acquisti, anche mediante leasing, di beni
strumentali > € 15.000,00;
Nel caso in cui il professionista rientri nelle condizioni sopra
esposte, sorgono determinati adempimenti in capo allo stesso, che
differiscono dal regime ordinario.
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2. Regime dei Minimi
Regime dei MinimiRegime dei Minimi
Il reddito è determinato dalla differenza tra l’ammontare dei
compensi percepiti nel periodo d’imposta e quello delle spese
sostenute nel periodo medesimo.
Sul reddito così determinato si applica un’imposta sostitutiva
dell’IRPEF e delle addizionali regionali e comunali pari al 20%.
Gli adempimenti obbligatori sono i seguenti:
Numerazione e conservazione delle fatture di acquisto e delle
bollette doganali;
Certificazione dei corrispettivi;
Conservazione, per almeno 10 anni, dei documenti ricevuti ed
emessi;
Presentazione della dichiarazione annuale dei redditi.5
2. Regime dei Minimi
Regime dei MinimiRegime dei Minimi
L’applicazione di tale regime determina semplificazioni, vi è
l’esonero dai seguenti obblighi:
•ai fini IVA, essendovi l’esclusione del diritto di rivalsa dell’IVA ai
clienti, non è necessario
effettuare la liquidazione e versamento periodico ed annuale;
presentare la dichiarazione e comunicazione annuale;
•registrazione delle fatture emesse e degli acquisti, nonché di tenuta
delle scritture contabili;
•ai fini IRAP, l’esenzione al pagamento del tributo e della
dichiarazione;
•parametri e studi di settore.
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2. Regime dei Minimi
Regime dei MinimiRegime dei Minimi
Per aderire a tale regime fiscale agevolato, l’interessato deve
presentare un apposito modello all’ufficio locale dell’Agenzia delle
Entrate, che può essere fatto:
•per i soggetti che iniziano l’attività, insieme alla dichiarazione
d’inizio attività (quella di richiesta partita IVA);
•per i soggetti già in attività, mediante l’esercizio dell’opzione.
La scelta così effettuata è valida per almeno un triennio. Trascorso
tale periodo minimo si rinnova di anno in anno fino a quando
permane la concreta applicazione della scelta operata.
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2. Regime dei Minimi
Regime dei MinimiRegime dei Minimi
La fuoriuscita da tale regime, effettuando il passaggio alla
tassazione ordinaria, può avvenire:
1.Scelta del contribuente anche tramite comportamento
concludente, ad esempio addebitando in fattura l’IVA ai propri
committenti;
2.Ricavi annui > € 45.000,00 con effetto, anche degli obblighi
contabili, nel corso del periodo d’imposta nel quale il limite è stato
superato;
3.Ricavi annui > € 30.000,00 ma < € 45.000,00 con effetto, anche
degli obblighi contabili, a partire dal periodo d’imposta successivo a
quello in cui sono superati gli importi.
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2. Regime dei Minimi
Regime dei MinimiRegime dei Minimi
Di seguito l’esempio di fattura emessa nei confronti di un soggetto soggetto
sostituto d’impostasostituto d’imposta:
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2. Regime dei Minimi
Regime dei MinimiRegime dei Minimi
Di seguito l’esempio di fattura emessa nei confronti di un soggetto soggetto
non sostituto d’impostanon sostituto d’imposta:
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2. Regime dei Minimi
Regime dei MinimiRegime dei Minimi
Gli svantaggi di tale regime sono:
•indetraibilità dell’Iva sugli acquisti, che diventa però un costo
deducibile ai fini dell’imposta sostitutiva;
•perdita delle normali deduzioni (tranne che per i contributi
previdenziali obbligatori versati) e detrazioni IRPEF, cui si continua
ad avere diritto solo nel caso di presenza di altri redditi, diversi da
quello professionale.
I vantaggi di tale regime sono:
•Esonero dagli studi di settore;
•Esonero dalla dichiarazione IRAP e relativo pagamento.
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1. Regime delle nuove iniziative economiche
Regime delle nuove iniziative Regime delle nuove iniziative economicheeconomiche
Il Regime delle nuove iniziative economiche prevede il rispetto delle
seguenti condizioni:
Il contribuente non deve aver esercitato nell’ultimo triennio
attività artistica, professionale o di impresa, anche in forma
associata;
L’attività da esercitare non deve essere una mera prosecuzione di
altra attività precedentemente svolta, anche se svolta in qualità di
lavoratore dipendente o autonomo;
L’ammontare dei compensi annui deve essere < € 30.987,41;
Devono essere regolarmente adempiuti gli obblighi previdenziali,
assicurativi e amministrativi.
Nel caso in cui il professionista rientri nelle condizioni sopra
esposte, sorgono determinati adempimenti in capo allo stesso, che
differiscono dal regime ordinario.
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1. Regime delle nuove iniziative economiche
Regime delle nuove iniziative Regime delle nuove iniziative economicheeconomiche
Per aderire a tale regime fiscale agevolato, l’interessato deve
presentare un apposito modello all’ufficio locale dell’Agenzia delle
Entrate, ciò può essere fatto:
•insieme alla dichiarazione d’inizio attività (richiesta partita IVA),
oppure nei 30 giorni successivi alla presentazione di questa;
•entro il 30 gennaio dei due anni seguenti quello d’inizio attività.
La scelta così effettuata è vincolativa per almeno un periodo
d’imposta (01/01 – 31/12).
Se continuano a sussistere i requisiti tale regime è applicabile anche
per i due esercizi successivi. Quindi, la durata dell’agevolazione è al
massimo di tre anni.
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1. Regime delle nuove iniziative economiche
Regime delle nuove iniziative Regime delle nuove iniziative economicheeconomiche
Decorso il primo anno, dandone comunicazione all’Agenzia delle
Entrate, è possibile uscire da tale regime ed effettuare il passaggio
alla tassazione ordinaria, per:
1.Scelta del contribuente mediante revoca dell’opzione;
2.Redditi annui > € 46.481,12 con effetto nel corso del periodo
d’imposta nel quale il limite è stato superato, ma con obblighi
contabili ordinari a partire dal periodo d’imposta successivo;
3.Redditi annui < € 46.481,12 con effetto, anche degli obblighi
contabili, a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in cui il
limite è superato.
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1. Regime delle nuove iniziative economiche
Regime delle nuove iniziative Regime delle nuove iniziative economicheeconomiche
La tassazione ridotta di cui al punto precedente riguarda solo
l’IRPEF relativa ai redditi di natura professionale, per cui le altre
imposte vanno regolarmente versate.
I vantaggi legati all’applicazione di tale regime agevolato sono:
•ai fini IVA consente di versare l’imposta dovuta, anziché alle
ordinarie scadenze periodiche (mensile o trimestrale), in unica
soluzione in sede di dichiarazione annuale; inoltre, si è esonerati
anche dall’obbligo del versamento annuale dell’acconto IVA, la cui
scadenza è fissata, per tutti gli altri contribuenti, il 27 dicembre di
ogni anno;
•nessun obbligo alla tenuta delle scritture contabili e
all’effettuazione delle registrazioni, neppure nella forma ridotta
concessa ai soggetti in regime semplificato;
•applicazione sui redditi di una tassazione sostitutiva dell’IRPEF con
aliquota al 10%.
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1. Regime delle nuove iniziative economiche
Regime delle nuove iniziative Regime delle nuove iniziative economicheeconomiche
Il regime speciale prevede un’imposizione fissa del 10% in luogo del
pagamento dell’IRPEF e delle sue addizionali (comunali e regionali),
calcolato sul reddito di lavoro autonomo e, quindi, sui compensi al
netto delle spese. La tassazione ridotta avviene nella dichiarazione
annuale dei redditi ed il versamento dell’imposta sostitutiva
dell’IRPEF si esegue con il modello F24 presso Banche e Poste,
indicando il codice tributo 4025. Il reddito di lavoro autonomo,
essendo tassato con aliquota sostitutiva del 10%, non va incluso nel
reddito complessivo calcolato ai fini IRPEF, sfuggendo in tal modo
all’ordinaria (e più gravosa) imposizione fiscale delle persone
fisiche. Questa speciale tassazione di favore, sostitutiva di quella
ordinaria, impedisce l’utilizzo in dichiarazione delle detrazioni fiscali
(per carichi di famiglia e per oneri) previste per l’IRPEF. Pertanto, il
risparmio fiscale è più accentuato qualora il contribuente possa
comunque far valere le suddette detrazioni dichiarando altri tipi di
reddito, diversi da quello di lavoro autonomo per il quale beneficia
della riduzione del carico fiscale.
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1. Regime delle nuove iniziative economiche
Regime delle nuove iniziative Regime delle nuove iniziative economicheeconomiche
Gli svantaggi di tale regime sono:
•Applicazione del regime sostitutivo di tassazione solo al reddito di
lavoro autonomo, che essendo tassato con aliquota sostitutiva del
10%, non va incluso nel reddito complessivo calcolato ai fini IRPEF,
sfuggendo in tal modo all’ordinaria (e più gravosa) imposizione
fiscale delle persone fisiche. Quindi eventuali altri redditi sono
soggetti a tassazione ordinaria;
•Questa speciale tassazione di favore, sostitutiva di quella ordinaria,
impedisce l’utilizzo in dichiarazione delle detrazioni fiscali (per
carichi di famiglia e per oneri) previste per l’IRPEF e in tal caso non
correlate con l’attività esercitata. Pertanto, il risparmio fiscale è più
accentuato qualora il contribuente possa comunque far valere le
suddette detrazioni dichiarando altri tipi di reddito, diversi da quello
di lavoro autonomo per il quale beneficia della riduzione del carico
fiscale.
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1. Regime delle nuove iniziative economiche
Regime delle nuove iniziative Regime delle nuove iniziative economicheeconomiche
Gli adempimenti obbligatori sono i seguenti:
Fatturazione e certificazione dei corrispettivi;
Conservazione, per almeno 10 anni, dei documenti ricevuti ed
emessi;
Relativamente all’acquisto di beni ammortizzabili, predisposizione
di un apposito prospetto riepilogativo in cui riportare gli elementi
utili per la determinazione delle quote di ammortamento: costo
ammortizzabile, coefficiente di ammortamento, quote di
ammortamento già spesate, costo residuo da ammortizzare;
Regolare tenuta dei libri previsti dalla legislazione sul lavoro;
Presentazione della dichiarazione annuale dei redditi, quelle
dell’IVA e dell’IRAP.
Non va invece presentata la dichiarazione annuale dati IVA.
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1. Regime delle nuove iniziative economiche
Regime delle nuove iniziative Regime delle nuove iniziative economicheeconomiche
Aderendo a tale regime, i committenti che pagano i compensi non
devono effettuare alcuna ritenuta, pertanto nella fattura emessa dal
professionista non deve essere inserita la ritenuta. Chiaramente, per
comunicare al sostituto d’imposta questa condizione, il contribuente
deve rilasciare allo stesso un’apposita dichiarazione dalla quale
risulti che i redditi cui le somme afferiscono sono soggetti a imposta
sostitutiva del 10%.
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1. Regime delle nuove iniziative economiche
Regime delle nuove iniziative Regime delle nuove iniziative economicheeconomiche
Di seguito l’esempio di fattura emessa nei confronti di un soggetto
che non è un sostituto d’impostanon è un sostituto d’imposta:
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1. Regime delle nuove iniziative economiche
Regime delle nuove iniziative Regime delle nuove iniziative economicheeconomiche
Di seguito l’esempio di fattura emessa nei confronti di un soggetto soggetto
sostituto d’impostasostituto d’imposta:
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Contabilità Semplificata Contabilità Semplificata
Tale regime contabile è il regime naturale per i professionisti
qualunque sia l’ammontare dei compensi, salvo la possibilità per gli
stessi di optare per il regime ordinario.
I libri e registri conseguenti all’applicazione di tale regime sono:
Registri IVA: Fatture acquisti e fatture vendite;
Registro degli incassi e pagamenti ove annotare cronologicamente
entro 60 gg dall’incasso o pagamento le somme percepite,
alternativamente è possibile integrare i registri IVA con i ricavi e
costi estranei all’IVA, con la tenuta di sezioni denominate “registro
IRPEF degli incassi e pagamenti” all’interno dei registri IVA,
essendo tali informazioni necessarie per il calcolo del risultato finale
d’esercizio (è sui registri Iva che vanno registrati i fatti di gestione);
Libro Unico del Lavoro se esistono dipendenti;
Registro dei beni ammortizzabili (facoltativo se le annotazioni
avvengono nel registro Iva degli acquisti).
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Contabilità Semplificata Contabilità Semplificata
I vantaggi di tale regime sono:
Semplificazione nella registrazione delle operazioni;
Minor costo per la tenuta.
Gli svantaggi sono:
Scarsi elementi informativi per il controllo di costi e ricavi;
Assoggettamento presuntivo del reddito sulla base dei parametri e
studi di settore.
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Contabilità OrdinariaContabilità Ordinaria
Nel caso in cui il professionista decida di optare per il regime di
contabilità ordinaria, può farlo effettuando fiscalmente un’opzione
che consistente nel tenere un comportamento concludente, cioè
applicando materialmente tale regime, comunicando la scelta
eseguita nella dichiarazione IVA inerente l’anno per il quale si è
utilizzato il regime ordinario.
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Contabilità OrdinariaContabilità Ordinaria
Gli adempimenti conseguenti all’applicazione di tale regime sono:1.Contabili: • tenuta di un registro cronologico dei componenti di reddito e
dei movimenti finanziari, in cui annotare cronologicamente entro 60 giorni dall’incasso o dal pagamento le operazioni produttive di componenti positive e negative di reddito, nonché le relative movimentazioni finanziarie.
• libro degli inventari (facoltativo), deve redigersi all’inizio dell’attività e successivamente ogni anno e deve contenere l’indicazione e la valutazione delle attività e delle passività relative all’impresa;
• libro mastro (facoltativo), costituito dall’insieme delle schede contabili accese ai singoli conti dello stato patrimoniale e del conto economico.
2.IVA:• registro fatture emesse;• registro fatture acquisti;
3.Libro unico del lavoro se vi sono dipendenti.4.Registro beni ammortizzabili (il quale può essere sostituito dalle specifiche annotazioni prescritte per lo stesso da apporre nel registro IVA acquisti). 25
Contabilità OrdinariaContabilità Ordinaria
I vantaggi derivanti dall’applicazione di tale regime sono:
Miglior dettaglio informativo;
Maggior elasticità con riguardo all’accertamento presuntivo del
reddito (sulla base di parametri e studi di settore).
Gli svantaggi sono:
Maggiori adempimenti formali;
Maggior costo per la tenuta della contabilità.
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Movimentazioni Movimentazioni finanziariefinanziarie
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Conservazione dei documentiConservazione dei documenti
I registri Iva, il registro dei beni ammortizzabili ed eventualmente il
libro unico del lavoro, devono, prima di essere posti in uso, essere
numerati foglio per foglio a cura dell’interessato .
I registri devono essere compilati senza spazi in bianco, senza
interlinee e senza trasporti a margine. Non vi possono essere fatte
abrasioni e, se necessaria qualche cancellatura, questa deve
eseguirsi in modo che le parole cancellate restino visibili.
I registri sono esenti da imposta di bollo e dalle tasse sulle
concessioni governative.
Devono essere conservate, per almeno 10 anni, ordinatamente per
ciascun affare:
• originali delle lettere, dei telegrammi, delle fatture ricevute e delle
ricevute di spesa;
• copie delle lettere, dei telegrammi spediti e delle fatture emesse.
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Detrazione e deduzione costiDetrazione e deduzione costi
Il significato di questi due concetti è segnato da una profonda
differenza:
DEDUZIONE è un’agevolazione fiscale che opera sul reddito
imponibile anziché sull’imposta, quindi nel momento in cui bisogna
calcolare il reddito imponibile (quello su cui vengono applicate le
aliquote percentuali delle imposte sui redditi) vengono dedotte le
somme che costituiscono una deduzione riconosciuta fiscalmente.
Hanno rilevanza nella determinazione del reddito imponibile, prima
del calcolo dell’imposta.
DETRAZIONE è un’agevolazione che opera sull’imposta anziché
(come per le deduzioni) sul reddito imponibile; dopo che sul reddito
imponibile (quello su cui vengono applicate le aliquote percentuali
delle imposte sui redditi) è stata calcolata l’imposta, da questa
vengono detratte le somme che costituiscono una detrazione.
Le detrazioni sono considerate dopo aver determinato
l’imposta dovuta e ne riducono quindi l’ammontare.
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Detrazione e deduzione costiDetrazione e deduzione costi
Esempio di calcolo di detrazioni e deduzioni:
Reddito Lordo complessivo annuo € 40.000,00 (+)
Deduzioni € 13.500,00 (-)
Totale Imponibile € 26.500,00
Imposta Lorda (Applicazione Aliquote IRPEF)
€ 6.555,00
Detrazioni € 2.400,00 (-)
Imposta Netta € 4.155,00
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Detrazione e deduzione costiDetrazione e deduzione costi
Nell’ambito dell’attività professionale le spese sostenute generalmente sono deducibili interamente, salvo alcuni casi particolari in cui la disciplina fiscale ammette una deducibilità limitata.Sono costi interamente deducibili:•Costi per personale dipendente (retribuzione, contributi previdenziali e assistenziali);•Compensi corrisposti a terzi per servizi resi al dichiarante in relazione all’attività professionale svolta;•Cancelleria, valori bollati e postali;•Energia elettrica, riscaldamento e acqua del bene immobile strumentale all’attività;•Interessi passivi per finanziamenti relativi all’attività o per dilazioni di pagamento sull’acquisto di beni strumentali;•Libri, riviste, enciclopedie e sussidi per l’aggiornamento professionale;•Premi di assicurazione per rischi specificatamente inerenti l’attività;•Tasse pagate, escluse le imposte sui redditi, nonché quelle per le quali si esercita la rivalsa sul committente e quelle la cui indeducibilità è fissata dalla legge;•Alberghi e ristoranti per trasferte di dipendenti e collaboratori coordinati e continuativi fuori dal territorio comunale;•Ammortamento o canoni leasing di beni strumentali all’attività;•Canone locazione beni immobile strumentale.
DEDUZIONE COSTI ESERCIZIO ATTIVITA’
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Detrazione e deduzione costiDetrazione e deduzione costi
La legge per alcune tipologie di costo prevede una deducibilità limitata a delle percentuali predeterminate:•Spese telefoniche: 80% del costo sostenuto;•Alberghi e ristoranti: 75%, nel limite del 2% dei compensi percepiti nel periodo d’imposta;•Spese di rappresentanza (omaggi ai clientela, cene offerte a clienti..): nel limite dell’1% dei compensi percepiti nel periodo d’imposta;•Convegni, congressi e corsi di aggiornamento del professionista: 50% dell’ammontare, ivi comprese le spese di viaggio e soggiorno sostenute per la partecipazione;•Costo legati all’autovettura (acquisto autovettura, benzina, bollo, pneumatici, revisione, manutenzione..): 40%, con unico limite quantitativo per l’acquisto ammontante ad € 18.075,99.
DEDUZIONE COSTI ESERCIZIO ATTIVITA’
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Detrazione e deduzione costiDetrazione e deduzione costi
L’amministrazione finanziaria permette la deduzione di altri costi, non inerenti l’attività professionale:•Abitazione principale e pertinenze;•Spese mediche e di assistenza specifica per portatori di handicap;•Assegni periodici corrisposti al coniuge e alimentari;•Contributi previdenziali ed assistenziali obbligatori e facoltativi;•Contributi a fondi sanitari integrativi;•Contributi a fondi pensione e a forme pensionistiche individuali;•Erogazioni liberali ad enti religiosi e ad organizzazioni non governative in favore di Paesi in via di sviluppo.
DEDUZIONE ALTRI COSTI
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Detrazione e deduzione costiDetrazione e deduzione costi
Caratteristica diversa hanno invece le detrazioni, le quali sono espresse dalla normativa tributaria:•Interessi passivi su mutui acquisto prima casa;•Spese mediche;•Assicurazioni sulla vita o infortuni;•Erogazioni liberali ad associazioni sportive dilettantistiche, per attività culturali e artistiche, per attività di spettacolo, a onlus e a partiti e movimenti politici;•Spese funebri;•Spese scolastiche;•Rette per asili nido;•Spese per la pratica sportiva di minori;•Addetti all’assistenza personale (badanti).
DETRAZIONI
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Conto bancario unico o distintoConto bancario unico o distinto
Il conto corrente da tenere obbligatoriamente sia per il prelievo di
somme finalizzate al pagamento delle spese sostenute sia per il
versamento dei compensi riscossi, non necessariamente deve essere
dedicato esclusivamente all’attività professionale ma può essere
utilizzato anche per operazioni non afferenti l’esercizio della
professione.
Quindi è possibile anche tenere un unico conto corrente nel quale
affluiscono sia le operazioni personali sia quelle professionali.
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Conto bancario unico o distintoConto bancario unico o distinto
Dal 25 giugno 2008, mediante la c.d. Manovra d’Estate, non è più
obbligatorio istituire un conto corrente bancario o postale ove far
affluire le somme incassate nella gestione dell’attività professionale.
Tuttavia potrebbe essere opportuno tenere un conto corrente
dedicato o gestire gli incassi e pagamenti con sistemi di pagamento
tracciabili al fine di contrastare le presunzioni che il Fisco potrebbe
utilizzare nello svolgimento dell’attività di accertamento nei
confronti dei professionisti.
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Incasso di fattureIncasso di fatture
Le modalità mediante le quali il professionista può procedere
all’incasso delle fatture è la seguente:
Bonifico bancario;
Assegno bancario trasferibile dal percipiente mediante girata se
di importo < € 12.500,00;
Assegno bancario intestato al professionista con clausola non
trasferibile se di importo > € 12.500,00;
Assegno circolare;
Vaglia postale.
Contanti se compenso è di importo < €12.500,00;
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Pagamento di fatturePagamento di fatture
Il professionista può procedere al pagamento delle fatture ricevute
mediante le seguenti modalità:
Bonifico bancario;
Carta di credito;
Bancomat;
Vaglia postale;
Assegno circolare;
Assegno bancario trasferibile se di importo < € 12.500,00;
Assegno bancario intestato al percettore con clausola non
trasferibile se di importo > € 12.500,00;
Contanti se il pagamento è di importo < €12.500,00.
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Pagamento di fatturePagamento di fatture
Per quanto riguarda la modalità di pagamento mediante assegno, la
nostra banca normalmente ci rilascia assegni con l’apposizione della
clausola “non trasferibile”, diversamente il professionista
interessato ad ottenere assegni liberamente trasferibili dal
percettore dovrà effettuare una richiesta scritta alla banca,
assolvendo all’imposta di bollo pari ad € 1,50 per ogni assegno.
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Modello F24 e invio telematicoModello F24 e invio telematico
Compilazione:
L’F24 è un modulo la cui modalità di compilazione viene stabilita
dall’Agenzia delle Entrate, con lo scopo di identificare e permettere
il versamento di numerose imposte e tasse a carico del soggetto
passivo d’imposta.
Oggetto:
Il Modello F24 viene utilizzato non solo per il pagamento delle
imposte dirette e le ritenute alla fonte, ma anche molte altre
imposte e i contributi previdenziali e assistenziali.
Tale Modello può essere utilizzato anche per effettuare la
compensazione dei crediti con i debiti di altre imposte e/o contributi
e va presentato anche quando, per effetto della compensazione,
presenta un saldo pari a zero.
Il saldo finale non può essere negativo, se gli importi a credito da
compensare sono superiori a quelli a debito da versare, l’eccedenza
a credito potrà essere compensata in occasione dei successivi
versamenti.
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Modello F24 e invio telematicoModello F24 e invio telematico
Presentazione:
Il professionista per la presentazione titolare di partita IVA è tenuto
ad utilizzare, anche tramite intermediari, il modello telematico.
I titolari di partita Iva possono effettuare i versamenti dovuti:
1.Direttamente :
• Mediante utilizzo del servizio Entratel o Fisconline;
• Mediante servizi di remote/home banking offerti dagli istituti
di credito;
2.Tramite intermediari abilitati a Entratel.
Il conto corrente da cui si effettua il pagamento può essere
cointestato a condizione che il soggetto indicato nel Modello F24 sia
uno degli intestatari con poteri di firma.41
Modello F24 e invio telematicoModello F24 e invio telematico
Di seguito un fac-simile di Modello F24:
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