Prof. Avv. Sebastiano Maurizio MessinaProf. Avv. Sebastiano Maurizio MessinaUniversità degli Studi di VeronaUniversità degli Studi di Verona
Riscossione
Adempimento
spontaneo
1. Imposte sul
reddito:
a) Ritenuta diretta
b) Versamento diretto
c) Iscrizione a ruolo
2. Imposte indirette:
a) Versamento diretto
Riscossione coattiva
Imposte sul reddito
e indirette:
Ruolo, salve
pochissime eccezioni
Adempimento spontaneo
Principio della tipicità della riscossione
1. l’Ente impositore deve procedere a
riscuotere le imposte tramite gli atti
previsti dalla legge e nelle forme da essa
stabilite;
2. il contribuente può adempiere con
effetto liberatorio soltanto con
l’osservanza delle modalità previste
dalla legge
Ritenuta diretta
A titolo di acconto
Obbligo della P.A. che corrisponde
determinate somme, di
trattenere una parte e di
versarla al Fisco
A titolo di imposta
Prelievo definitivamente
gravante sul provento corrisposto dall’Amministrazion
e
Es. sui premi e sulle vincite
Versamento direttoIl contribuente dichiara ed assolve il proprio debito
tributario.
Trova applicazione per il versamento:
a)Delle ritenute operate dai sostituti di imposta;
b)Degli acconti e dei saldi delle imposte sul reddito;
c)Dell’Irap in acconto e a saldo
E’ effettuato alla Tesoreria dello Stato mediante
delega irrevocabile ad una banca convenzionata o
alle Poste s.p.a
Iscrizione a ruolo
Il ruolo è usato per la riscossione delle
imposte relative ai redditi dichiarati e
soggetti a tassazione separata, nonché
nell’ipotesi di maggiori somme liquidate
ex artt. 36bis e 36ter del DPR 600/73.
Ruolo• Definizione: atto plurimo, che esplica i
propri effetti rispetto ad una pluralità di
contribuenti domiciliati nello stesso
Comune per i debiti d’imposta da
ciascuno dovuti.
• Procedura: il ruolo è formato dall’Agenzia
delle Entrate e consegnato all’agente
della riscossione, che provvede alla
notifica della cartella di pagamento
Ruolo
Tipi
1.Straordinari e ordinari
I primi sono emessi in deroga alle disposizioni
sulla riscossione frazionata al fine di consentire
la riscossione per intero delle maggiori imposte
accertate. Presupposto per la loro emissione è
il periculum in mora.
2. A titolo provvisorio o definitivo
Iscrizioni a ruolo a titolo provvisorio
Traggono origine da un titolo precario, che
potrebbe consolidarsi o essere annullato in tutto o
in parte.
Ha ad oggetto solo una quota dell’imposta
risultante dal titolo che ne costituisce la fonte, e dei
relativi interessi (cfr. art. 68 del D.Lgs. N. 546/92)
Può avere ad oggetto una quota delle sanzioni solo
dopo la sentenza di primo grado ex art. 19 del
D.Lgs. 472/97.
P.s. L’avviso di accertamento è un atto non dotato di
immediata esecutività
Iscrizioni a ruolo a titolo definitivo
E’ emesso a fronte di situazioni giuridiche
definitive (almeno tendenzialmente) ovvero idonee
a giustificare la stabile acquisizione del tributo da
parte dell’Ente impositore.
Costituiscono titoli idonei:
a) la dichiarazione, per le imposte e le ritenute alla
fonte liquidate in base ad essa, al netto dei
versamenti diretti risultanti dalle attestazioni alla
stessa allegate;
b) gli atti di accertamento divenuti definitivi,
per le imposte interessi e sanzioni ivi indicate
Efficacia del ruolo rispetto a soggetti diversi dall’intestatario
• Principio: inestensibilità soggettiva del ruolo,
atteso i limiti all’efficacia del titolo esecutivo
• Efficacia nei confronti dell’erede: il
successore a titolo universale diviene titolare
di tutte le situazioni giuridiche che facevano
capo al suo dante causa, comprese quelle in
corso di formazione.
• Efficacia nei confronti degli obbligati
solidali: l’iscrizione a ruolo a carico di uno dei
condebitori solidali non ha effetti sugli altri.
Art. 7 L. 212/2000Chiarezza e motivazione degli atti
1. Gli atti dell'amministrazione finanziaria sono motivati secondo quanto prescritto dall'art. 3 L. 241/90, concernente la motivazione dei provvedimenti amministrativi, indicando i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione. Se nella motivazione si fa riferimento ad un altro atto, questo deve essere allegato all'atto che lo richiama.
2. Gli atti dell'amministrazione finanziaria e dei concessionari della riscossione devono tassativamente indicare:
a) l'ufficio presso il quale è possibile ottenere informazioni complete in merito all'atto notificato o comunicato e il responsabile del procedimento;
b) l'organo o l'autorità amministrativa presso i quali è possibile promuovere un riesame anche nel merito dell'atto in sede di autotutela;
c) le modalità, il termine, l'organo giurisdizionale o l'autorità amministrativa cui è possibile ricorrere in caso di atti impugnabili.
3. Sul titolo esecutivo va riportato il riferimento all'eventuale precedente atto di accertamento ovvero, in mancanza, la motivazione della pretesa tributaria.
4. La natura tributaria dell'atto non preclude il ricorso agli organi di giustizia amministrativa, quando ne ricorrano i presupposti.
Ordinanza n. 377 del 5 novembre 2007 della Corte Costituzionale
È manifestamente infondata la questione di legittimità
costituzionale dell'art. 7, comma 2, della L. 27 luglio 2000,
n. 212 (Disposizioni in materia di statuto dei diritti del
contribuente), sollevata in riferimento agli artt. 3, primo
comma, e 97 della Costituzione. L'obbligo di indicazione
del responsabile del procedimento non costituisce
un adempimento di scarsa utilità posto a carico dei
concessionari della riscossione bensì ha lo scopo di
assicurare la piena informazione del
cittadino/contribuente e garantire il diritto di
difesa, altrettanti aspetti del principio di buon andamento
ed imparzialità della Pubblica Amministrazione.
ART. 7 dello Statuto riferimento ad «atti della amministrazione finanziaria e dei concessionari della riscossione» indicazione «del responsabile del procedimento» omessa indicazione dell’effetto sanzionatorio, da derivare aliunde, in chiave sistematica
ART. 36 co. 4 Decreto Milleproroghe
riferimento soltanto alla «cartella di pagamento;indicazione di due responsabili di due diversi procedimenti, fra loro distinti, quello di iscrizione a ruolo (ente impositore) e quello di emissione e di notificazione delle cartelle (agente della riscossione)prevista, claris verbis, «a pena di nullità»
La nuova norma indebolisce obiettivamente leragioni a sostegno della sanatoria.
Atteso che il nuovo testo normativo è solo Integrativo e non interpretativo,
di una disposizionegià prima chiara
Perché un’invalidità dovrebbe essere tale dal 1° giugno e non da
prima?
L’art. 36, co. 4, cit. e la posizione della Corte
Costituzionale
Quale è la procedura per la riscossione
delle imposte dovute a seguito della
liquidazione o del controllo formale
della dichiarazione?
Quale è la procedura per la riscossione
delle imposte dovute a seguito della
liquidazione o del controllo formale
della dichiarazione?
Liquidazione della dichiarazione
Art. 36 bis del D.P.R. 600/73
Co. 1. “Avvalendosi di procedure
automatizzate, l'amministrazione finanziaria
procede, entro l'inizio del periodo di
presentazione delle dichiarazioni
relative all'anno successivo, alla
liquidazione delle imposte, dei contributi e
dei premi dovuti, nonché dei rimborsi
spettanti in base alle dichiarazioni presentate
dai contribuenti e dai sostituti d'imposta”.
2. Sulla base dei dati e degli elementi direttamente desumibili dalle dichiarazioni presentate e di quelli in possesso dell'anagrafe tributaria, l'Amministrazione finanziaria provvede a:
a) correggere gli errori materiali e di calcolo commessi dai contribuenti nella determinazione degli imponibili, delle imposte, dei contributi e dei premi;
b) correggere gli errori materiali commessi dai contribuenti nel riporto delle eccedenze delle imposte, dei contributi e dei premi risultanti dalle precedenti dichiarazioni;
c) ridurre le detrazioni d'imposta indicate in misura superiore a quella prevista dalla legge ovvero non spettanti sulla base dei dati risultanti dalle dichiarazioni;
d) ridurre le deduzioni dal reddito esposte in misura superiore a quella prevista dalla legge;
e) ridurre i crediti d'imposta esposti in misura superiore a quella prevista dalla legge ovvero non spettanti sulla base dei dati risultanti dalla dichiarazione;
f) controllare la rispondenza con la dichiarazione e la tempestività dei versamenti delle imposte, dei contributi e dei premi dovuti a titolo di acconto e di saldo e delle ritenute alla fonte operate in qualità di sostituto d'imposta.
Comma 2-bis “Se vi è pericolo per la
riscossione, l'ufficio può provvedere,
anche prima della presentazione della
dichiarazione annuale, a controllare la
tempestiva effettuazione dei versamenti
delle imposte, dei contributi e dei premi
dovuti a titolo di acconto e di saldo e
delle ritenute alla fonte operate in
qualità di sostituto d'imposta.
Comunicazione esito della dichiarazione
Art. 36 bis, co. 3, del D.P.R. 600/73
Quando dai controlli automatici eseguiti emerge un risultato diverso rispetto a quello indicato nella dichiarazione, ovvero dai controlli eseguiti dall'ufficio, ai sensi del comma 2-bis, emerge un'imposta o una maggiore imposta, l'esito della liquidazione è comunicato al contribuente o al sostituto d'imposta per evitare la reiterazione di errori e per consentire la regolarizzazione degli aspetti formali [...]. Qualora a seguito della comunicazione il contribuente o il sostituto di imposta rilevi eventuali dati o elementi non considerati o valutati erroneamente nella liquidazione dei tributi, lo stesso può fornire i chiarimenti necessari all'amministrazione finanziaria entro i trenta giorni successivi al ricevimento della comunicazione.
Art. 6, co. 5, della L. n. 212/2000Prima di procedere alle iscrizioni a ruolo derivanti dalla liquidazione di tributi risultanti da dichiarazioni, qualora sussistano incertezze su aspetti rilevanti della dichiarazione, l'amministrazione finanziaria deve invitare il contribuente, a mezzo del servizio postale o con mezzi telematici, a fornire i chiarimenti necessari o a produrre i documenti mancanti entro un termine congruo e comunque non inferiore a trenta giorni dalla ricezione della richiesta.
Modalità di comunicazioneArt. 2-bis del D.L. 30 settembre 2005, n. 203
A partire dalle dichiarazioni presentate dal 1° gennaio 2006, l'invito previsto dall'art. 6, co. 5, della L. 212/2000 è effettuato: a) con mezzi telematici ai soggetti di cui all'art. 3, co. 3, del regolamento di cui al D.P.R. n. 322/98, che, se previsto nell’incarico di trasmissione, portano a conoscenza dei contribuenti interessati, tempestivamente e comunque nei termini di cui all'art. 2, co. 2, del D.Lgs. n. 462/97, e successive modificazioni, gli esiti della liquidazione delle dichiarazioni contenuti nell'invito; b) mediante raccomandata in ogni altro caso. 3. Il termine di cui all'art. 2, co. 2, del D.Lgs. 462/97, e successive modificazioni, decorre dal 60° giorno successivo a quello di trasmissione telematica dell'invito di cui alla lettera a) del co. 1 del presente articolo.
4. Con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate sono definiti il contenuto e la modalità della risposta telematica.
Art. 2, comma 2, del D.Lgs. n. 462/ 1997
L'iscrizione a ruolo non è eseguita, in tutto o in parte, se il contribuente o il sostituto d'imposta provvede a pagare le somme dovute con le modalità indicate nell'art. 19 del D.Lgs.n. 241/97, concernente le modalità di versamento mediante delega, entro 30 gg dal ricevimento della comunicazione, prevista dai co. 3 dei predetti artt. 36-bis e 54-bis, ovvero della comunicazione definitiva contenente la rideterminazione in sede di autotutela delle somme dovute, a seguito dei chiarimenti forniti dal contribuente o dal sostituto d'imposta. In tal caso, l'ammontare delle sanzioni amministrative dovute è ridotto ad un terzo e gli interessi sono dovuti fino all'ultimo giorno del mese antecedente a quello dell'elaborazione della comunicazione.
Notifica della cartella di pagamento
Art. 25 del DPR 602/73, co. 1, lett. A)
Il concessionario notifica la cartella di pagamento, [...] al debitore iscritto a ruolo o al coobbligato nei confronti dei quali procede, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre:
a) del terzo anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione, ovvero a quello di scadenza del versamento dell'unica o ultima rata se il termine per il versamento delle somme risultanti dalla dichiarazione scade oltre il 31 dicembre dell'anno in cui la dichiarazione è presentata, ….
Procedura per la liquidazione della dichiarazione
In sintesi1. Controllo della dichiarazione: entro l'inizio del periodo
di presentazione delle dichiarazioni relative all'anno successivo
2. Comunicazione dell’esito: con mezzi telematici ai commercialisti e … con invio di raccomandata
3. Iscrizione a ruolo: trascorsi almeno 30 gg dall’invio della comunicazione, se il contribuente non provvede al pagamento. Nell’ipotesi di invio telematico detto termine decorre dal 60° giorno successivo a quello di trasmissione telematica dell'invito stesso
4. Notifica della cartella: entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione, ovvero a quello di scadenza del versamento dell'unica o ultima rata se il termine per il versamento delle somme risultanti dalla dichiarazione scade oltre il 31 dicembre dell'anno in cui la dichiarazione è presentata
Controllo formale della dichiarazione
Art. 36 ter del D.P.R. n. 600/73
1. Gli uffici periferici dell'amministrazione
finanziaria, procedono, entro il 31 dicembre
del secondo anno successivo a quello di
presentazione, al controllo formale delle
dichiarazioni presentate dai contribuenti e dai
sostituti d'imposta, sulla base dei criteri selettivi
fissati dal Ministro delle finanze, tenendo anche
conto delle capacità operative dei medesimi
uffici.
Art. 36 ter del D.P.R. n. 600/732. Senza pregiudizio dell'azione accertatrice a norma degli artt. 37 e ss., gli Uffici possono:
a) escludere in tutto o in parte lo scomputo delle ritenute d'acconto non risultanti dalle dichiarazioni dei sostituti d'imposta, dalle comunicazioni di cui all'art. 20, co. 3, DPR 605/73, o dalle certificazioni richieste ai contribuenti ovvero delle ritenute risultanti in misura inferiore a quella indicata nelle dichiarazioni dei contribuenti stessi;
b) escludere in tutto o in parte le detrazioni d'imposta non spettanti in base ai documenti richiesti ai contribuenti o agli elenchi di cui all'art. 78, co. 25, L. 413/91;
c) escludere in tutto o in parte le deduzioni dal reddito non spettanti in base ai documenti richiesti ai contribuenti o agli elenchi menzionati nella lettera b);
d) determinare i crediti d'imposta spettanti in base ai dati risultanti dalle dichiarazioni e ai documenti richiesti ai contribuenti;
e) liquidare la maggiore imposta sul reddito delle persone fisiche e i maggiori contributi dovuti sull'ammontare complessivo dei redditi risultanti da più dichiarazioni o certificati di cui all'art. 1, co. 4, lett. d), presentati per lo stesso anno dal medesimo contribuente;
f) correggere gli errori materiali e di calcolo commessi nelle dichiarazioni dei sostituti d'imposta.
Art. 36 ter del D.P.R. n. 600/73
4. L'esito del controllo formale è comunicato al contribuente o al sostituto d'imposta con l'indicazione dei motivi che hanno dato luogo alla rettifica degli imponibili, delle imposte, delle ritenute alla fonte, dei contributi e dei premi dichiarate, per consentire anche la segnalazione di eventuali dati ed elementi non considerati o valutati erroneamente in sede di controllo formale entro i trenta giorni successivi al ricevimento della comunicazione
Riscossione delle somme dovute a seguito dei controlli formali
Art. 3 - del D.Lgs. 18 dicembre 1997, n. 462
1. Le somme che, a seguito dei controlli formali effettuati ai sensi dell'art. 36-ter del DPR 600/73, risultano dovute a titolo d'imposta, ritenute, contributi e premi o di minori crediti già utilizzati, nonché di interessi e di sanzioni, possono essere pagate entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione prevista dal comma 4 del predetto articolo 36-ter, con le modalità indicate nell'art. 19 del D.Lgs. n. 241/97, concernente le modalità di versamento mediante delega. In tal caso l'ammontare delle sanzioni amministrative dovute è ridotto ai due terzi e gli interessi sono dovuti fino all'ultimo giorno del mese antecedente a quello dell'elaborazione della comunicazione
Notifica della cartella di pagamento
Art. 25 del DPR 602/73, co. 1, lett. B)
Il concessionario notifica la cartella di pagamento, [...] al debitore iscritto a ruolo o al coobbligato nei confronti dei quali procede, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre:
b) del quarto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione, per le somme che risultano dovute a seguito dell'attività di controllo formale prevista dall'articolo 36-ter del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 600 del 1973;
Procedura per il controllo formale
1.Controllo della dichiarazione: entro il 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di presentazione
2.Comunicazione dell’esito: con invio di raccomandata
3.Iscrizione a ruolo: trascorsi almeno 30 gg dall’invio della comunicazione, se il contribuente non provvede al pagamento
4.Notifica della cartella: entro il 31 dicembre del quarto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione, per le somme che risultano dovute a seguito dell'attività di controllo formale prevista dall'articolo 36-ter del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 600 del 1973
Individuazione del LEGETTIMATO PASSIVO
IPOTESI I
• esclusiva legittimazione
dell’agente: per ogni altro vizio
proprio dei suoi atti, che non si
ricolleghi a carenze della pregressa
attività procedimentale
IPOTESI II
•ricorso notificato all’agente della
riscossione: gli uffici potranno essere
chiamati in causa per iniziativa dell’agente
stesso, in applicazione dell’art. 39 del D.Lgs.
13 aprile 1999, n. 112; con la conseguenza
che, in difetto, la soccombenza dell’agente
comporterà la responsabilità del medesimo
verso l’ente impositore
IPOTESI III
• notificazione del ricorso sia
all’agente sia all’Ufficio:
quest’ultimo potrà eccepire il difetto
di legittimazione passiva, ove (e per
la parte in cui) i vizi riguardino solo
atti dell’agente
Notifica sempre all’AGENTE DELLA RISCOSSIONE
sia le Sezioni Unite, sia la circolare convergono nell’ammettere che il ricorso è comunque utilmente proposto, salvo
l’onere di provvedere alla chiamata in causa dell’Ufficio a cura dell’agente, pena
l’imputazione della responsabilità della lite esclusivamente a quest’ultimo
INDIVIDUAZIONE GIUDICE
COMPETENTE
1 - ricorso contro atto dell’agente della riscossione, ma diretto a contestare la pretesa dell’Ufficio, anche per vizi
che investano la corretta notificazione degli atti presupposti: legittimazione passiva dell’Ufficio dell’Agenzia, e dalla sede
dell’Ufficio si determina poi la Commissione tributaria competente.
COMPETENZA TERRITORIALE SECONDO SEDE UFFICIO
Questa soluzione non riguardai soli motivi di merito, ma anche quelli
concernenti tempestività e notifica della cartella,prescrizione, nonché tutti gli atti dell’agente, a
condizione che la contestazione investa la pretesa
2 - ricorso contro atto dell’agente della riscossione,
che non abbia alcun riferimento all’attività impositiva
dell’Ufficio (es., misura cautelare impugnata
per carenza di presupposti, o per sproporzione,
cartella di pagamento contestata per difetto di
sottoscrizione o per difformità dalla modulistica
approvata): in tal caso legittimazione passiva dell’agente
della riscossione e competenza territoriale
determinata in base alla sede di quest’ultimo
COMPETENZA TERRITORIALE SECONDO SEDE AGENTE
Vizi della procedura eccepibili in giudizio
La cartella contiene l’indicazione del responsabile del procedimento di
iscrizione a ruolo e di quello di emissione e di
notificazione della stessa cartella?
E’ motivata?
Nullità per violazione dell’art. 7 della Legge 212/2000
Nullità per violazione dell’art. ART. 36 co. 4
Decreto Milleproroghe
I termini per la liquidazione ed il controllo formale sono perentori?
Nullità per violazione dell’art. 36 bis, co. 1, del D.P.R. 600/73.
Tardività della liquidazione della dichiarazione
E’ obbligatorio l’invio della
comunicazione?Come va
effettuato?
2. Nullità per omesso invio della comunicazione.
Violazione dell’art. 36 bis, co. 3, del DPR 600/73, nonché dell’art. 6
della Legge n. 212/2000Corte Cass., Sez. tributaria, Sentenza n. 110 del 15
novembre 2006 (dep. l'8 gennaio 2007)
Massima - L'Amministrazione finanziaria è tenuta ad inviare apposita comunicazione al contribuente, all'esito della
liquidazione delle imposte sulla base della dichiarazione effettuata ex art. 36-bis del D.P.R. n. 600 del 1973, degli
eventuali errori rinvenuti onde consentire la regolarizzazione degli aspetti formali. Tale obbligo decorre dal periodo d'imposta in essere al 1° gennaio 1999 e non è estensibile, stante il chiaro tenore dell'art. 16 del D.Lgs. n. 241 del 1997, ai periodi d'imposta antecedenti l'entrata in
vigore della normativa delegata.
C.T.P. Cosenza, Sez. I, Sent. n. 306 del 4 giugno 2008 (dep. il 1° luglio 2008)Massima - Le comunicazioni di cui agli artt. 36-bis, D.P.R. n. 600/1973 e 54-bis, D.P.R. n. 633/1972 rivestono, da un lato, la qualità presupposto per l’iscrizione a ruolo delle maggiori imposte accertate e, dall’altro, la funzione di anticipazione del contraddittorio consentendo al contribuente di esercitare una tutela preventiva delle proprie ragioni in relazione alla pretesa tributaria determinata dall’Erario. L’omissione di tale adempimento costituisce vizio di annullabilità dell’iscrizione a ruolo per violazione dilegge né risulta applicabile la sanatoria prevista ex art. 21-octies, L. n. 241/1990. C.T.P. Napoli, Sez. stacc. Salerno, Sez. V, Sent. n. 52 del 25.02.2008 (dep. il 10 marzo 2008) Massima - E’ nulla l’iscrizione a ruolo dei tributi come la cartella di pagamento all’uopo notificata laddove l’Amministrazione finanziaria abbia omesso di comunicare al contribuente l’invito a fornire chiarimenti a’ mente dell’art. 6, L. n. 212/2000. C.T.P. Torino, Sez. XIV, Sent. n. 42 del 20.05. 2008 (dep. il 25.09.2008)
Esecutività del ruolo?
Nullità per violazione dell’art. 36 bis, co. 3, del DPR 600/73, nonché
dell’art. 6 della Legge n. 212/2000
Nei confronti di chi proporre
ricorso?
Art. 182-ter, R.D. 16 marzo 1942, n. 267 Transazione fiscale
Modificativo: D.L. 29 novembre 2008 n. 185 (da convertire entro il 28.01.09)
Con il piano di cui all'articolo 160 il debitore può proporre il pagamento, parziale o anche dilazionato, dei tributi amministrati dalle agenzie fiscali e dei relativi accessori, nonché dei contributi amministrati dagli enti gestori di forme di previdenza e assistenza
obbligatorie e dei relativi accessori, limitatamente alla quota di debito avente natura chirografaria anche se non iscritti a ruolo, ad
eccezione dei tributi costituenti risorse proprie dell'Unione europea; con riguardo all'imposta sul valore aggiunto, la proposta può
prevedere esclusivamente la dilazione del pagamento. Se il credito tributario o contributivo è assistito da privilegio, la percentuale, i tempi di pagamento e le eventuali garanzie non possono essere
inferiori a quelli offerti dai creditori che hanno un grado di privilegio inferiore o a quelli che hanno una posizione giuridica ed interessi economici omogenei a quelli delle agenzie e degli enti gestori di
forme di previdenza e assistenza obbligatorie; se il credito tributario o contributivo ha natura chirografaria, il trattamento non può essere
differenziato rispetto a quello degli altri creditori chirografari. (1)
Ai fini della proposta di accordo sui crediti di natura fiscale, (2) copia della domanda e della relativa documentazione,
contestualmente al deposito presso il tribunale, deve essere presentata al competente concessionario del servizio
nazionale della riscossione ed all'ufficio competente sulla base dell'ultimo domicilio fiscale del debitore, unitamente alla copia
delle dichiarazioni fiscali per le quali non è pervenuto l'esito dei controlli automatici nonché delle dichiarazioni integrative
relative al periodo sino alla data di presentazione della domanda, al fine di consentire il consolidamento del debito fiscale. Il concessionario, non oltre trenta giorni dalla data
della presentazione, deve trasmettere al debitore una certificazione attestante l'entità del debito iscritto a ruolo scaduto o sospeso. L'ufficio, nello stesso termine, deve
procedere alla liquidazione dei tributi risultanti dalle dichiarazioni ed alla notifica dei relativi avvisi di irregolarità,
unitamente ad una certificazione attestante l'entità del debito derivante da atti di accertamento ancorché non definitivi, per la parte non iscritta a ruolo, nonché da ruoli vistati, ma non
ancora consegnati al concessionario.
Dopo l'emissione del decreto di cui all'articolo 163, copia dell'avviso di irregolarità e delle certificazioni devono essere trasmessi al Commissario giudiziale per gli adempimenti previsti
dall'articolo 171, primo comma, e dall'articolo 172. In particolare, per i tributi amministrati dall'agenzia delle dogane, l'ufficio competente a ricevere copia della domanda con la relativa documentazione prevista al primo periodo, nonché a rilasciare la certificazione di cui al terzo
periodo, si identifica con l'ufficio che ha notificato al debitore gli atti di accertamento. Relativamente ai tributi non iscritti a ruolo, ovvero non ancora consegnati al concessionario del servizio nazionale della riscossione alla data di presentazione della domanda, l'adesione
o il diniego alla proposta di concordato è approvato con atto del direttore dell'ufficio, su conforme parere della competente direzione regionale, ed è espresso mediante voto
favorevole o contrario in sede di adunanza dei creditori, ovvero nei modi previsti dall'articolo 178, primo comma. Relativamente ai tributi iscritti a ruolo e già consegnati al concessionario
del servizio nazionale della riscossione alla data di presentazione della domanda, quest'ultimo provvede ad esprimere il voto in sede di adunanza dei creditori, su indicazione del direttore dell'ufficio, previo conforme parere della competente direzione regionale. La chiusura della procedura di concordato ai sensi dell'articolo 181, determina la cessazione della materia del contendere nelle liti aventi ad oggetto i tributi di cui al primo comma. Il
debitore può effettuare la proposta di cui al primo comma anche nell'ambito delle trattative che precedono la stipula dell'accordo di ristrutturazione di cui all'articolo 182-bis. La proposta di transazione fiscale è depositata presso gli uffici indicati al secondo comma, che procedono
alla trasmissione e alla liquidazione ivi previste. Nei successivi trenta giorni l'assenso alla proposta di transazione è espresso relativamente ai tributi non iscritti a ruolo, ovvero non
ancora consegnati al concessionario del servizio nazionale della riscossione alla data di presentazione della domanda, con atto del direttore dell'ufficio, su conforme parere della
competente direzione regionale, e relativamente ai tributi iscritti a ruolo e già consegnati al concessionario del servizio nazionale della riscossione alla data di presentazione della domanda, con atto del concessionario su indicazione del direttore dell'ufficio, previo
conforme parere della competente direzione generale. L'assenso così espresso equivale a sottoscrizione dell'accordo di ristrutturazione.
Art. 16-bis L. 27 dicembre 2002, n. 289 Potenziamento delle procedure di riscossione coattiva in caso di omesso versamento delle somme dovute a
seguito delle definizioni agevolateD.L. 29 novembre 2008, n. 185
1. Con riferimento ai debitori iscritti a ruolo ai sensi degli articoli 7, comma 5, 8, comma 3, 9, comma 12, 15, comma 5, e 16, comma 2, della presente legge: a) il limite di importo di cui all'articolo 76, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, è ridotto a cinquemila euro; b) non si applicano le disposizioni di cui all'articolo 77, comma 2, dello stesso decreto del Presidente della Repubblica n. 602 del 1973; c) l'agente della riscossione, una volta decorso inutilmente il termine di sessanta giorni dalla notificazione della cartella di pagamento, procede ai sensi dell'articolo 35, comma 25, del decreto legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248.