Rivoluzione o (co)evoluzione: come sta cambiando il
consumatore
Roberto RavazzoniUniversità di Modena e Reggio Emilia
Vicenza, 20 Gennaio 2019
Italia – Il quadro macroeconomico
-1,300-1,100
2,100
,900
1,800
,00
1,500 1,4001,200
,900 1,00 1,100
2008-142015-1620172018
Fonte: elab e previsioni Ufficio Studi Confcommercio su dati ISTAT (marzo 2018) e Bankitalia (dicembre 2018)
- Variazioni % m. a. reali -
PIL Consumi Inflazione
2
*
(*) stima di chiusura
Italia: un paese che cresce poco e invecchia …
In Italia quasi una persona su 4 (il 23%) era a rischio povertà nel 2016. È un livello che non si era mai raggiunto dal 1989
A partire dal 2015 l’Italia è entrata in una fase di declino demografico e per il terzo anno consecutivo la popolazione totale diminuisce, di quasi 100mila persone rispetto all’anno precedente
l’Italia è il secondo Paese più vecchio al mondo, con una stima di 168,7 anziani ogni 100 giovani al 1 gennaio 2018
Fonte: Bankitalia, Istat (2018)3
La dinamica del reddito pro capite in Italia
28,7
25,9
2007 2016
- Dati in ‘000 di euro -
Fonte: Eurostat (2017)
La propensione al risparmio delle famiglie
19,100
11,400
6,800
1996 2006 2018*
Fonte: ns. elab. su dati Istat (2018)
- Valori %, risparmio lordo su reddito lordo disponibile -
Rispetto al 1996 la propensione al risparmio si è più che dimezzata. Se allora ogni 100 euro di reddito si riusciva a
risparmiarne 19,1 oggi ci si ferma a 6,8
*previsioni
5
La terziarizzazione dei consumi negli Anni Duemila: dai prodotti ai servizi
- Quote % sul totale dei consumi delle famiglie -
8,6 7,79,7 8,8
32,4 30,6
49,3 52,9
0%
20%
40%
60%
80%
100%
10 anni fa Oggi
SERVIZI
Beni Non Durevoli
Beni Semidurevoli
Beni Durevoli
Fonte: REF Ricerche su dati Istat (2018) 6
Com’è cambiata la Spesa delle Famiglie?
36,5 39,1 40,7
46 41,3 37,7
17,4 19,6 21,6
0%10%20%30%40%50%60%70%80%90%
100%
1995 2010 2018
Servizi commercializzabili
Beni commercializzabili
Spese obbligate (inclusi fitti imputati)
7
- Composizione (%) in valore -
Fonte: elaborazioni e previsioni Ufficio Studi Confcommercio su dati Istat (2018)
Alcuni macro trend della nostra società
Attenzione al risparmioAvvento delle nuove
tecnologie informatiche
Ricerca del benessere Sostenibilità
Alcune conferme sul fronte dei comportamenti di acquisto
Cambio radicale della struttura dei bisogni egerarchie di scelta in profonda revisione
Approccio sempre più attento e professionale:gestione ottimale del proprio budget di spesa, ricercando le migliori opportunità del momento (unite a risparmi di tempo …)
Shopper più esperto ed informato, ma a volte anche un po' camaleonticonei criteri di scelta e nei comportamenti
Consapevolezza su come e dove soddisfare i propri bisogni→ essenzialità e orientamento alla convenienza, a volte associatia sperimentazione e gratificazione (→ i piccoli piaceri della vita …)
9
Alla ricerca della semplicità → less is more!
Il consumatore ricerca cose semplici
prodotti non banali, minimalisti, essenziali e … “trasparenti”
La semplicità è un alleggerimento, un ritrovamento della vera essenza delle cose, la possibilità di toccare con manoi prodotti
L'eccesso invece confonde, risulta oggi massificante e fuori luogo
Il rispetto dei fondamentali, sia sul prodotto che nella relazione con il mercato, rappresenta il più importante fattore critico di
successo nell’attuale contesto competitivo …10
Cambia l’uso dei luoghi: si affermano nuove forme di convergenza competitiva
Il consumatore, sempre più eclettico, mette in concorrenza luoghi, mondi e prodotti diversi in relazione alle sue specifiche esigenze
di servizio, risparmio di tempo, convenienza …
La casa diventa luogo di acquisto
11
Il comportamento di acquistodei consumatori
BENI BANALI(beni di largo consumo)
BENI PROBLEMATICI(beni durevoli e alcuni semi-durevoli)
Alta frequenza di acquisto+ esperienza accumulata+ presenza di marca nota
Prevale un significativo bisogno di informazioni
Il consumatore dedica tempo alla ricerca e valutazione delle diverse alternative presenti sul mercato fisico e virtuale
Il consumatore non vuole altre informazioni per decidere → preferisce i negozi a libero servizio per economie di costo/tempo ...
Nel settore dei beni “problematici” prima della rivoluzione in atto …
Crescente segmentazione della domanda
Molteplicità delle varietà dei beni
disponibili
Continuo ricambio
dell’offerta
Crescente differenziazione produttiva
C’è bisogno di negozi specializzaticon assortimenti profondi e di partner
con gli stessi obiettivi commerciali (o quasi …)
Nelle gioiellerie a volte la preferenza peril Negozio può "vincere" sulla Fedeltà alla Marca …
Il processo di banalizzazione dei beni problematici: quali implicazioni distributive?
Beniproblematici
NTAS
Beni in via di banalizzazioneGSS NTAS
Beni banalizzatiGSA GSS NTAS
Gli effetti nascosti del processo di banalizzazione → facilita lo sviluppo dell’online
NTAS: Normal Trade Altamente Specializzato
GSS: Grandi Superfici SpecializzateGSA: Grandi Superfici Alimentari
14
I cambiamenti del consumatore nel mercato “Non Food”
In tutti i settori del "Non Food" si è verificato un cambiamento nello stile di acquisto:
maggiore cautela e riflessione sulla reale necessità dell'acquisto e valorizzazione delle informazioni per scelte realmente efficaci ed efficienti …
Nel trade-off fra quantità e valore degli atti d’acquisto emergono due orientamenti prevalenti:
il contenimento del numero di atti d’acquisto, a beneficio di prodotti di valore, e quindi di prezzo più elevato;
l’orientamento verso prodotti di minor prezzo, ma per aver più libertà e concedersi un maggior numero di momenti d’acquisto
Fonte: Osservatorio Non Food INDICOD-ECR (2017) 15
La mappa degli atteggiamenti possibili (anche in periodi difficili …)
AutoCasaMobili
GioielliProfumi
CosmeticiModa
Prodotti per la pulizia della
casa
“Piccoli piaceri della vita”
(sigarette, liquori, dolci, …)
Prevalgonofattori
razionali
Prevalgonofattoriemotivi
Alto coinvolgimento
Basso coinvolgimento
Emerge anche la ricerca di esperienza e relazione …
Cresce tra i consumatori il bisogno / desiderio di esperienza e al contempo di relazione (→ benessere e arricchimento di sé)
Fonte: GFK Eurisko
Questa tendenza si manifesta anche nel Food, in cui confluiscono molteplici culture e che, al contempo, esprime sempre più il suo legame con il territorio
Il "contatto" con l'esperienza diventa prioritario
centralità del punto vendita
importanza della possibilità di vedere, «toccare», sentire, provare, «rendere proprio» il prodotto
Dalle esperienze originano relazioni personalizzate, creando una relazione unica con i prodotti, le marche e con i luoghi di incontro
17
14 15,4 15,8
57,541,4 39,3
19,631 32,6
4,7 5,5 6,34,2 6,7 06
2000 2013 2016
Come è cambiato il peso dei canali nelle vendite dei prodotti non alimentari
Fonte: GS1 Italy – Trade Lab (2017)
- quote di mercato % -
Altro (ambulanti,E-commerce, digitale, door to door, venditeper corrispondenza, …)
Negozi tradizionali
Iper+Super
Grandi superfici non specializzate
Grandi Superficie CateneSpecializzate
71,5
28,5
57,2
42,8
55,1
44,9
18
Il bisogno di semplificazione guida la scelta del format/modalità di acquisto
Il commercio al dettaglio fisso in Italia
104150,0 102069,0
501476,0
70839,0114623,0
95298,0
454913,0
82208,0
Despecializzato Specializzato Alimentare
Specializzato Non Alimentare
Tabelle speciali*
2007 2016
- Numero di esercizi -
(*) Tabelle speciali: tabacco e altri generi di monopolio, farmacie, carburanti
Fonte: elab. TradeLab su dati Ministero dello Sviluppo Economico (2017)19
Quale rapporto Negozio-Cliente?!Le implicazioni di marketing
Enfasi sul prezzo
• Assortimento• Servizi base• Good Value for Money• Servizi accessori• Atmosfera• Ubicazione• Pubblicità & Promozione dei
servizi offerti• Time saving
Natura Negozio
Clientela Prevalente
Differenziazione del servizio
di prossimità
di attrazione
di stock
di flusso
Marketing Mix del Negozio
20
L’evoluzione del piccolo dettaglio nell’attuale contesto di mercato
In linea generale, oggi la specializzazione generica, non differenziante, non rappresenta più un fattore distintivo e di protezione
Tuttavia, nelle azioni correttive è indispensabile mantenere coerenza nella riconfigurazione dell'offerta fisica e di servizio(attenzione al corretto posizionamento di prezzo!)
Il punto vendita da macchina per vendere sta diventando sempre più un luogo di relazione, che accresce il “valore” per i singoli clienti
Il negozio non offre semplicemente prodotti e servizi ma l’esperienza creata insieme al cliente, diversa da individuo a individuo
21
GIOIELLERIE“SLOW”
Quale (ri)posizionamento per le gioiellerie?!
PREZZO
Su Misura
Massificato/Indifferenziato
AltoBasso
CATENE “FAST”
LIVELLO DISERVIZIO
Strategia di allontanamento dalle grandi catene e Focus sui Servizi mediante l’adozione di un (ri)posizionamento distintivo
Verso il Marketing dell’Esperienza nelle gioiellerie
La creazione di ambienti emotivamente sempre più coinvolgenti è fondamentale per produrre l’esperienza del consumatore, il che consente:
di differenziare i trattamenti e i prodotti offerti, in quanto l’esperienza integra in una nuova sintesi i loro benefit originari
di costruire una "vera" relazione con il consumatore
FedeltàComportamentale (da convenienza)
FedeltàCognitiva
(da servizio)
da a
Il punto di vendita:l’evoluzione del ruolo
Questo prodotto da macchina per vendere sta diventando sempre più un luogo di relazione, che accresce il “valore” per i diversi
segmenti di clienti
Occorre rendere i propri “prodotti” commerciali sempre più distintivi
La Chiave del Successo sarà sempre più legata al modo di vendere e all’atmosfera nella quale i
prodotti vengono proposti e venduti ...
24
La domanda eCommerce tra Prodotti e Servizi
Fonte: Osservatorio ecommerce B2c Netcomm (2018)
61% 59% 54% 48% 44%
39% 41% 46% 52% 56%
2014 2015 2016 2017 2018
Prodotti
Servizi
14.374 mln €
16.663 mln €
20.215 mln €
23.415 mln €
+15,9% +21,3% +15,8%
27.019 mln €
+15,4%
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Profili di sviluppo dell’e-commerce e nuovi modelli di acquisto
Fonte: Trade Lab (2016)
ROPO (research online, purchaseoffline): il consumatore ricerca in rete le informazioni su ciò che intende acquistare e perfeziona l’acquisto nel punto vendita
Click & Collect: il consumatore effettua le ricerche e conclude l’acquisto online (ma ritira il prodotto in negozio)
Try & Buy: il consumatore prova il prodotto in negozio e poi lo acquista online
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I confini tra fisico e virtuale si attenuano: quali profili di sviluppo per il negozio?!
La rivoluzione digitale in corso sta spingendoi punti vendita verso strumenti in grado di coinvolgere il cliente in una esperienza d’acquisto unica
Il negozio fisico è e resterà un punto di contatto chiave, ma ha bisogno di evolvere, di essere più agile, più digitale, più connesso, come lo sono i consumatori
I consumatori vogliono … semplicemente tutto: i vantaggi del digitale (→ info), abbinati ai vantaggi dei negozi fisici (→ coinvolgimento ed esperienza)
La distribuzione alimentare sta cambiando rapidamente → l'adattamento dell'offerta fisica è un requisito per sopravvivere e anche per competere
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La visione anticipatrice di Alibaba: in Cina, investe nel fisico e pensa ad un nuovo modello di retail per i prossimi 20 anni
28
Profili di sviluppo distributivo nel nuovo scenario di mercato
Nella distribuzione alimentare si è sviluppata una vistosa forma di convergenza competitiva → è un tutti contro tutti
Il consumatore contemporaneo è sempre più omnichannel e la compresenza fra commercio fisico e digitale rappresenta una risorsa: «crea valore»
Il sistema di distribuzione sta cambiando rapidamente → l'adattamento dell'offerta fisica è un requisito per sopravvivere e anche per competere
La prima dimensione dello sviluppo di un’impresa è rappresentato dallo sviluppo biologico la capacità di adattamento rapido ed efficace all’ambiente mutevole in cui opera
In questo contesto, non si tratta tanto di aggiungere una nuova dimensione alla propria attività ma di porre al centro del proprio modello di business anche una nuova prospettiva digitale
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Qualche raccomandazione per i negozi altamente specializzati
Verificare sistematicamente il grado di attrattività della propria offerta e della propria location
Migliorare l’identità delle proprie strutture di vendita
Sviluppare un’attenzione permanente verso il proprio consumatore-obiettivo
Andare alla ricerca delle novità e frequentare mostre, fiere (non solo di settore…)
Ricercare continuamente l’innovazione di proposta e di “prodotto” e aumentare la differenziazione dei propri negozi
Accettare le nuove dimensioni della concorrenza e il fatto che … → collaborare è un nuovo modo di competere
Il futuro del dettaglio versusil futuro dello shopping
Il fattore chiave di questa rivoluzione è la rapida adozione di dispositivi mobili, media digitali e tablet con apps specifiche
La convergenza tra mondo fisico e mondo virtuale cambia radicalmente i comportamenti d'acquisto dei consumatori → si aspettano una customer experience integrata, attraverso i vari canali
Il nuovo paradigma del dettaglio consiste in un approccio su più fronti che incrocia canali fisici e digitali che possono e devono funzionare in simbiosi invece che in contrapposizione
La rivoluzione del cliente guida il cambiamento
I consumatori vogliono … semplicemente tutto: i vantaggi del digitale (→ info), abbinati ai vantaggi dei negozi fisici (→ esperienza)
Dettaglio altamente specializzato:quale orientamento per i prossimi anni?
L'esperienza insegna che anche nelle fasi di crisi più acuta esistono realtà in grado di ottenere buoni risultati
SEMPLICITA’
RAPIDITA’
Grazie dell’attenzione e Buon Lavoro !
FLESSIBILITA’