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Roma, 23 Aprile 2013
Convegno NazionalePiano Nazionale di Prevenzione
in Agricoltura e Selvicoltura
COORDINAMENTO TECNICOINTERREGIONALEDELLA PREVENZIONENEI LUOGHI DI LAVORO
“Risultati del Piano Nazionale 2010-2012 e prospettive” Eugenio Ariano – Gruppo di Lavoro “Prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura” del Coordinamento Tecnico Interregionale
Roma, 23 Aprile 2013
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Politica agricola
e politiche di settore
Politica agricola
e politiche di settore
AMBIENTE
SANITÀCONSUMATORI
ISTRUZIONE
INFORMAZIONECOMMERCIO
AGRICOLTURA
Interazione di molti fattori e interessi, di discipline e culture diverse, con diversi obiettivi che devono essere integrati in una politica coerente.
PRODUZIONE PRIMARIA E’“SISTEMA COMPLESSO”
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POLITICHE ECONOMICHE
POLITICHE ECONOMICHE
RICERCARICERCA
INTEGRAREINTEGRAREPREVENZIONEPREVENZIONE
• Coinvolgere le parti sociali, le istituzioni, la ricerca
• Costruire il sistema della prevenzione in microimprese
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CRITERI GENERALI
Generalizzazione in tutte le Regioni dell’intervento dei servizi di prevenzione nei luoghi di lavoro
Coordinamento e integrazione dei diversi programmi di attivitàdelle Regioni
Priorità al contenimento del rischio da macchine, coinvolgendo tutte le Regioni
Coinvolgimento di “alleati” e interlocutori
IL PIANO NAZIONALE
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Definizione in quasi tutte le Regioni e P.A. di programmi attuativi Formazione omogenea di operatori di tutte le Regioni e P.A., per attività di controllo programmata, e corsi FAD per nuovi reclutamenti e per approfondire tematiche specifiche;
I PRINCIPALI RISULTATI
Definiti tra il 2009 e il 2010, con tempistica e formalizzazioni differenziati.
Declinano in contesto locale buona parte degli obiettivi indicati.
Aspetto poco praticato nel triennio, salvo significative esperienze, è stato quello delle politiche premiali.
1. Programmi attuativi
2. FormazioneProgettati e organizzati oltre 20 corsi ECM, propedeutici a realizzazione del piano. Formati 462 operatori di tutte le Regioni e P.A.
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Sistematizzare e standardizzare l’attività di indirizzo e controllo
Aumentare le conoscenze tecniche degli operatori ASL e del sistema delle prevenzione
Sviluppare il monitoraggio delle dinamiche di infortunio
Individuare e promuovere soluzioni tecniche
CONSUNTIVO E PROSPETTIVE
Obiettivi
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Piano ha definito: • programmi per riduzione dei rischi più gravi (trattori, ecc.) e strumenti operativi di indirizzo e controllo;• numero controlli annui a regime (10.000), criteri di selezione delle aziende, distribuzione territoriale;• attivazione di controlli dell’applicazione della normativa di sicurezza nel commercio delle macchine nuove e usate.
SISTEMATIZZARE E STANDARDIZZARE L’ATTIVITÀ DI INDIRIZZO E CONTROLLO
Obiettivo a regime, ancora da raggiungere, è ribadito per il 2013/14, con aggiornamenti dettati dall’esperienza e dai risultati ottenuti.
progressivo allineamento, Rete nazionale a partire da situazioni
fortemente disomogenee.
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Condivisi i contenuti minimi della vigilanza, standardizzati in scheda di controllo, utilizzata a livello nazionale in base a piani regionali;
Creato sistema di registrazione dell’attività di controllo, via web, che raccoglie i risultati dei controlli e permette di valutare nel tempo i cambiamenti nelle aziende.
CONTROLLI: I RISULTATI
Scheda correntemente utilizzata per la parte obbligatoria (schede 1 e 6); alcune regioni utilizzano anche le schede accessorie, riguardanti zootecnia e uso prodotti fitosanitari.
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2013-2014
Obiettivo 10.000, pari a 1,2% aziende >50 giornate annue di lavoro. Riequilibrio progressivo della distribuzione territoriale.
95% aziende agricole e 5% commercio/riparazione macchine
Aziende agricole: • 70% az. 50-500 gg/anno • 30% > 500 gg/anno, identificabili da anagrafe imprese.
Anagrafe imprese (fonte AGEA)
Contenuti dei controlli: Oltre a macchine, • allevamenti grandi animali, • prodotti fitosanitari
2010 2011 20125050 6898 7402
Aziende controllate PNPAS
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
8000
anno 2010 anno 2011 anno 2012
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L’AGRICOLTURA ITALIANA
Allevamenti
2.000370.356
2.010217.449
(UBA invariate)
Aziende
2.0002.400.000
2.0101.600.000
(SAU – 2,5%)
Ai fini della vigilanzacensimento
2010
aziende 51-500
gg/ anno
aziende > 500
gg/ anno
Aziende soggette a controllo
Italia 753188 105325 858.513
Censimento 2.010
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IL SISTEMA DI REGISTRAZIONE DEI CONTROLLI
Al 15/4/2013 registrati i dati relativi a 9929 controlli.
SC
HED
E I
NS
ER
ITE
Toscana 2597Lombardia 2542Sicilia 1315Lazio 897Emilia Romagna 760Sardegna 750Piemonte 400Marche 242Abruzzo 167Puglia 196Liguria 30Val Aosta 33TOTALE 9929
Ad oggi abilitati 474 operatori di 90 ASL/AUSLLombardia 78Toscana 87Sicilia 43Lazio 99Emilia Romagna 26Sardegna 28Marche 18Piemonte 35Abruzzo 14Puglia 27Val Aosta 6Calabria 3Veneto 1Basilicata 8Liguria 1
TOTALE 474
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I RISULTATI DELLA VIGILANZA
Solo parte dei controlli effettuati è immessa nel database nazionale; analisi riguarda questa parte, comunque consistente, crescente nel tempo, man mano che il progetto va a regime.
0
1000
2000
3000
4000
5000
anno 2009 anno 2010 anno 2011 anno 2012
sche
de
aziende agricole controllate: schede presenti nel database
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I RISULTATI DELLA VIGILANZA
Le aziende controllate
1/4 aziende <= 1 addetto2/3 aziende <= 5 addetti1/5 aziende => 6 addetti
44% aziende in art. 2154% aziende con lavoro dipendente
(su 9929 aziende registrate a Marzo 2013)
Le aziende sanzionate2.011, pari a 20% di controllate, di cui 778 in art. 21, pari al 39%
Controllati 27.637 trattori, 3.384 (11%) non conformi
La distribuzione non è uniforme. La situazione nelle aziende sanzionate è assai più grave: su 1217 aziende sanzionate per trattore e 481 sanzionate per cardani le non conformità salgono rispettivamente al 41% dei trattori presenti e al 33% degli alberi cardanici. L’attività sanzionatoria si è concentrata nelle situazioni di maggiore rischiosità.
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Verifiche in manifestazioni fieristiche (> 100 macchine segnalate)
Priorità a situazioni in cui non rispondenza ai RES sia evidente e la soluzione di semplice adozione
controlli mirati presso venditori anche per macchine nuove, concordando centralmente priorità e procedure
portare a regime il controllo del mercato dell’usato per ottenere adeguamento.
2013
formazione di venditori e “riparatori” di macchine agricole (in collaborazione con UNACMA e INAIL),
Attività di controllo su commercio macchine agricole nuove e usate
Migliorare la tempestività delle procedure: • nella fase di segnalazione, • nella fase successiva di istruttoria ministeriale,• nella fase finale di gestione dei risultati.
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Creazione di un portale dedicato ai temi della prevenzione in agricoltura, contenente anche, nella parte riservata, il sistema informativo e la Formazione a Distanza;
COMUNICAZIONE: i principali risultati
Produzione di una collana di schede informative e diffusione di documenti di buona pratica finalizzati alla messa a norma parco macchine.
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HOME CHI SIAMO PIANO PREVENZIONE CONTATTI LINK UTILI AGROMETEO
AGRICOLTURASICURA.ITPIANO NAZIONALE DI PREVENZIONE IN AGRICOLTURA E SELVICOLTURA
NEWS & EVENTI
AREA PUBBLICA
AREA RISERVATA ASL/USLFORMAZIONE A DISTANZA (FAD)
SISTEMA INFORMATIVO ATTIVITÀ DI VIGILANZA
ATTIVITÀ DEL PIANO NAZIONALE
NORMATIVA
PRODOTTI IN-FORMATIVI
RISCHI E DANNI
PRODOTTI FITOSANITARI
DALLE REGIONI
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Le schede informative
La collana continua nel 2013 con:
rotoimballatrice gestione del fieno sala di mungitura stalla per bovini
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I RISULTATI DI SALUTE
Dati infortunistici
Risultati vigilanza
Quali cambiamenti ha portato il PNPAS?
Intervenire sul mercato: non solo commercio macchine, ma anche marchi di qualità etica: il “minimo etico garantito”
Mirare maggiormente i controlli in piccole imprese
Accompagnare il cambiamento con formazione, comunicazione e politiche premiali
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anno 2007
anno 2008
anno 2009
anno 2010
anno 2011
2007-2011 D%
2009-2011 D%
anno 2007
anno 2008
anno 2009
anno 2010
anno 2011
Italia 57.252 53388 52.687 50.235 47.054 -17,81 -10,69 104 126 128 112 109
Infortuni totali Infortuni mortali
30.000
35.000
40.000
45.000
50.000
55.000
60.000
anno2007
anno2008
anno2009
anno2010
anno2011
info
rtu
ni
infortuni mortali
0
20
40
60
80
100
120
140
anno 2007 anno 2008 anno 2009 anno 2010 anno 2011
info
rtu
ni
Riduzione del 18% in 5 anni (-3,5/anno), meno marcata nelle isole; aumento solo in P.A. di Bolzano.Calo molto più marcato tra i dipendenti (-39%) che tra gli autonomi (-8%).In aumento infortuni in lavoratori stranieri (+7,8%, e +29% al sud), ma come coltivatori diretti; ciò spiega in parte la minor riduzione in autonomi.Infortuni mortali non scendono e gravi calano meno.
GLI INFORTUNI E I REGISTRI INFORTUNI
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Infortuni sul lavoro denunciati ad INAIL periodo 2007–2011
% 2007-2009
% 2009-2011
Piemonte -1,50 -20,22
Valle d’Aosta -14,15 -14,77
Lombardia -8,20 -4,54
Bolzano 2,09 0,51
Trento -11,06 -3,13
Veneto -7,53 -15,02
Friuli–V. Giulia -8,59 -10,56
Liguria -5,20 -5,99
Emilia-Romagna -18,40 -6,95
Toscana -8,40 -7,80
Umbria -7,24 -14,17
Marche -7,60 -13,85
Lazio -9,98 -10,93
Abruzzo 2,32 -11,15
Molise -6,85 -18,82
Campania -16,98 -13,21
Puglia -11,20 -12,55
Basilicata -0,36 -21,93
Calabria -10,37 -4,60
Sicilia -0,87 -9,74
Sardegna -1,32 -10,42
Italia -7,97 -10,69
In alcune regioni c’è un balzo in corrispondenzadegli anni di piano, masolo per gli infortuni totali.
Parte del mondo agricolorecepisce e fa proprie leindicazioni di prevenzione.Riscontri di vigilanza.
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Il Registro degli infortuni “non professionali”
Il sistema di sorveglianza conta solo gli infortuni di lavoratori. Molti infortuni da macchine agricole avvengono a “non lavoratori”: hobbisti, agricoltori in pensione, ecc.
1° semestre
Modalità di evento 2009 2010 2011 2012Capovolgimento 123 116 93 33Investimento 10 9 20 5Caduta dal trattore 10 8 11 3Accensione da terra 1 - 1 -Schiacciamento - - 7 -Non definiti 2 2 9 -
Totale 146 135 141 41
infortuni mortali con trattore
Integrato data base per raccogliere dati mirati in infortuni con macchine agricole.
Registro Infor.Mo.
Attivato sistema di raccolta di eventi gravi e mortali, seguito da inchieste di approfondimento ASL, usando apposita scheda. I risultati sono raccolti in uno specifico data base.
![Page 22: Roma, 23 Aprile 2013 Convegno Nazionale Piano Nazionale di Prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura COORDINAMENTO TECNICO INTERREGIONALE DELLA PREVENZIONE](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022062512/5542eb5d497959361e8cc018/html5/thumbnails/22.jpg)
Linea Guida sistemi di ritenzione al posto di guida dei trattori Linea Guida adeguamento dei trattori agricoli o forestaliLinea Guida adeguamento dei carri desilatoriLinea Guida per la manutenzione del trattore
Disponibili all’indirizzo INAIL / Ricerca / Documentazione / Linee guida / Tecniche
In preparazione: Prevenzione in zootecnia, Corretto uso dei prodotti fitosanitari,Sorveglianza sanitaria in agricoltura.
DVR standardizzato e criteri di valutazione di rischi specifici
LE BUONE PRATICHE
Il “sistema della prevenzione”. Ruolo protagonista del Sistema aziendale
Le alleanze: parti sociali, partner istituzionali nazionali e regionali, mondo della ricerca, veterinari, agronomi, …
L’applicazione
![Page 23: Roma, 23 Aprile 2013 Convegno Nazionale Piano Nazionale di Prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura COORDINAMENTO TECNICO INTERREGIONALE DELLA PREVENZIONE](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022062512/5542eb5d497959361e8cc018/html5/thumbnails/23.jpg)
LE POLITICHE PREMIALILE POLITICHE PREMIALI
POLITICA AGRICOLA COMUNE (PAC)
LA CONDIZIONALITA’
I PIANI DI SVILUPPO RURALE
LE BUONE PRATICHE E I FINANZIAMENTI AGEVOLATI
CONIUGARE SICUREZZA E QUALITA’
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I PROGRAMMI DI SVILUPPO RURALE
Lombardia
Numero domande ammissib
ili finanziat
e
Riparto risorse (€)
Esiti controlli per norme di igiene e sicurezza lavoro
Rinunce
Esiti negativi impegni
essenziali e
accessori
Esiti positi
vi
Esiti negativi
Impegni essenzial
i
Impegni accessori
Totale 5.001369.158.6
98 3.809 31 245 201 21
* di cui 1013 domande a pacchetto** di cui 6 domande a pacchetto*** di cui 38 domande a pacchetto**** di cui 39 domande a pacchetto
* ** *** **** **
Piemonte: misura 114Toscana: varie misureLombardia: varie misure
Esperienza di alcune regioni dovrà essere generalizzata, in vista del Programma Nazionale 2014-2020.
PSR Lombardia. Domande finanziate e controlli a tutto il 2012
![Page 25: Roma, 23 Aprile 2013 Convegno Nazionale Piano Nazionale di Prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura COORDINAMENTO TECNICO INTERREGIONALE DELLA PREVENZIONE](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022062512/5542eb5d497959361e8cc018/html5/thumbnails/25.jpg)
Incorporare nella qualità del prodotto il “minimo etico nella produzione”, garantendolo con elementi strutturati di gestione del rischio (EXPO 2015).
PSR E SICUREZZA: • garantire rispetto principali criticità per accedere a finanziamenti• inserire qualche condizione di sicurezza in condizionalità (es. sicurezza trattore) • sviluppare la consulenza a supporto delle imprese
QUALI OBIETTIVI ?
![Page 26: Roma, 23 Aprile 2013 Convegno Nazionale Piano Nazionale di Prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura COORDINAMENTO TECNICO INTERREGIONALE DELLA PREVENZIONE](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022062512/5542eb5d497959361e8cc018/html5/thumbnails/26.jpg)
Attenzione alle piccole aziende, con vigilanza ma non solo; formazione, comunicazione e politiche premiali.
Sostegno al sistema aziendale della prevenzione.
Intervento sul mercato: non solo commercio macchine, ma anche marchi di qualità etica: lanciare il “minimo etico garantito”
Aspetti organizzativi:Definizione criteri di priorità intervento; Attività coordinata, soprattutto con veterinari e strutture provinciali
IL PIANO 2013-2014
![Page 27: Roma, 23 Aprile 2013 Convegno Nazionale Piano Nazionale di Prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura COORDINAMENTO TECNICO INTERREGIONALE DELLA PREVENZIONE](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022062512/5542eb5d497959361e8cc018/html5/thumbnails/27.jpg)
Attività di controllo: portare a regime i controlli, dando priorità a piccole aziende, identificabili con aiuto di anagrafe omogenea in tutte le ASL/AUSL.Allargare le tematiche ad allevamenti e impiego di prodotti fitosanitari.5% dei controlli su commercio delle macchine nuove ed usate.
Sistema informativoMantenere e sviluppare il sistema di registrazione e di reporting dell’attività di controllo. Produzione di report nazionale periodico e di report regionali e locali.Acquisire anagrafe imprese, anche ai fini di graduazione priorità.Costruire database di segnalazioni di macchine agricole per non conformità ai R.E.S.
IL PIANO 2013-2014
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Analisi del fenomeno infortunistico1. Migliorare i due sistemi attivi per infortuni mortali e gravi (professionali e non professionali), collegando analisi dati con
controllo del commercio (infortuni su macchine non conformi) e interventi sulle norme armonizzate (situazioni mal normate).2. Migliorare dati correnti nei flussi informativi e loro tempestività.
Informazione e comunicazione • Interventi su media (tv, radio, …) e stampa specializzata• Collana pieghevoli• Aggiornamento e gestione portale (www.agricolturasicura.it)
Formazione degli operatori, degli agricoltori, dei riparatori e dei venditori, utilizzando anche tecniche FAD e portale. Formazione alla sicurezza e salute nelle scuole agrarie.
IL PIANO 2013-2014
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BUONE PRASSIproduzione e promozione, quali supporti ai percorsi delineati.
CONTRIBUTO A EVOLUZIONE NORMATIVA E INDIRIZZI APPLICATIVI
• P.A.N. (uso sostenibile prodotti fitosanitari)
• Programma di Sviluppo Rurale 2013-2017 e politiche premiali
• Semplificazione degli obblighi (patentini per trattori, revisione, DVR standard, sorveglianza sanitaria, …)
IL PIANO 2013-2014
![Page 30: Roma, 23 Aprile 2013 Convegno Nazionale Piano Nazionale di Prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura COORDINAMENTO TECNICO INTERREGIONALE DELLA PREVENZIONE](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022062512/5542eb5d497959361e8cc018/html5/thumbnails/30.jpg)
La risposta è “complessa”, perché interventi settoriali “semplici”, che non tengano sufficientemente in conto le molte variabili in gioco portano a risultati insoddisfacenti o, addirittura, non favorevoli.
RISPOSTA DI SISTEMA(diverse strutture e livelli di governo)
INTEGRAZIONE DI TEMATICHE(tutela lavoratori, consumatori, miglioramento produzione, ambiente, benessere animale)POLITICA AGRICOLA
INTEGRATA
PIANO NAZIONALEINTEGRATO
MIGLIORARE SICUREZZA E SALUTE IN AGRICOLTURA
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Grazie
Mettiamo ordine e diamo armonia alle nostre attività
COORDINAMENTO TECNICOINTERREGIONALEDELLA PREVENZIONENEI LUOGHI DI LAVORO