Download - Rotture del LCP Lassità posteriori
Rotture del LCPLassità posteriori
Anatomia del Legamento Crociato Posteriore
• Il LCP è teso dallo spazio interglenoideo della tibia allo spazio intercondiloideo del femore, ruotato lungo il suo asse. Ha la forma di una clessidra.
• La sua posizione posteriore lo maschera all’esame per via anteriore.• La lunghezza media del LCP è di 38 4 mm. La sua superficie di sezione è 1,5-2 volte
più estesa di quella del LCA. • Il suo diametro medio è di 13 mm a metà e di 4.32 mm nel senso antero-posteriore e di
10.17 mm nel senso latero-mediale.• E’ un’entità unica composta di molti fasci, ognuno con una sua specificità funzionale.
Lunghezza 38 mm
Inserzione tibiale del LCP
• E’ situata sulla superficie retrospinale, dietro alle inserzioni dei menischi mediale e laterale. Il suo attacco si prolunga in basso e indietro sulla zona superiore della depressione posteriore che continua la superficie retrospinale.
• La sua area d’attacco va da 1 a 2 cm², orientata a 45° e misura mediamente 25 mm d’asse maggiore verticale e 13 mm di larghezza. Ha la forma di un rettangolo arrotondato agli angoli.
L’inserzione femorale del LCPL'inserzione del LCP si colloca sulla faccia assiale del condilo mediale, ha una forma semilunare o a ventaglio, deborda sulla superficie apicale della gola inter-condiloidea e ricopre una grande porzione della superficie della gola.La superficie dii attacco contorna il bordo del condilo a 2 mm dalla superficie cartilaginea. La superficie d’inserzione misura più di 30 mm lungo il suo asse maggiore. Il diametro antero-posteriore del LCP a ridosso della sua inserzione femorale è mediamente di 32 mm (Girgis).
Il fascio antero-interno è il più voluminosoNell’ambito di questo fascio non tutte le fibre hanno la stessa lunghezza,
alcune sono corte, altre più lunghe (da 22 a 37 mm). Le fibre sono parallele.
Il fascio postero-interno è più piccolo, e più corto, si inserisce più posteriormente sul femore e più medialmente sulla tibia. Le sue fibre sono leggermente arrotolate su loro stesse (da 17 a 36 mm).
Vi sono dei fasci accessori incostanti: il fascio menisco-femorale
posteriore di Wrisberg e il fascio menisco-femorale anteriore di Humphrey.
Il LCP a 2 fasci
Il LCP ha 2 fasciIl fascio Antero-laterale (AL) più grosso e resistente (43 mm²) Teso in FLESSIONE
Il fascio Postero-mediale (PM) più sottile (10 mm²), Teso in ESTENSIONE
Sollecitazione dei diversi contingenti del LCP in funzione della flessione
- Il LCP posto sulla capsula posteriore (gusci condiloidei).- Si dispone nella gola obliquamente in avanti e medialmente.- Il grado di obliquità del LCP varia con il grado di flessione del ginocchio.- Prende rapporto con il LCA che incrocia in senso inverso.- Il corpo principale del LCP può essere raggiunto da un fascio detto « accessorio » menisco-femorale che va a rinforzare il legamento stesso.
• La vascolarizzazione del LCP è ricca e proviene dall’arteria articolare media, branca dell’arteria poplitea, mediante 3 peduncoli, superiore, medio e inferiore, anastomizzati fra di loro.
• L’innervazione del LCP e della sinoviale che lo circonda è assicurata dal nervo articolare di Freeman, che prende origine dal plesso nervoso popliteo.
• Si ritrovano dei recettori di tensione del tipo di Golgi (meccanorecettori) vicino alle inserzioni ossee del LCP e dei corpuscoli di Pacini in seno al legamento e delle terminazioni nervose libere che conducono l’informazione dolorosa.
Modalità di rottura del LCP
• Moto: 44 %
• Auto: 22 %
• Sport: 26 %
• Lavoro: 9%
Symposium SOFCOT 1996
Impatto sul cruscotto
Traumi sportivi: 26 %
Trauma anteriore sulla tibia in flessione
Symposium SOFCOT 1996
Iperflessione Trauma anteriore in appoggio
Nel corso di traumi in varo-valgo– in prossimità dell’estensione– in rotazione interna o esterna
Con le seguenti lesioni associate: – LCI, PAPI (punto d’angolo postero-interno)– LCE, PAPE (punto d’angolo postero-esterno)– LCP +/- LCA
Il LCP può rompersi in associazione ad altri legamenti
Bisogna pensare ad una rottura del LCP
• In seguito ad un incidente contro il cruscotto
• In caso di frattura della rotula o del femore• In caso di lussazione dell’anca• In seguito ad una rottura del sistema
estensore• Lachman inverso positivo con arresto
brusco
Attenzione: non confondere un cassetto posteriore con un falso cassetto anteriore
Symposium SOFCOT 1996
Lesioni associate
Cutanee: pre tibiali: 22 %
pre rotulee: 6 %
Fratture del femore: 8,5 %
Fratture della tibia: 6,5 %
Fratture della rotula: 4 %
LCP rotto = cassetto posteriore E’ spesso presente spontaneamente
Lo si ricerca abitualmente in flessione di 70-90°
Esame comparativo di profilo
Infossamento della tuberosità tibiale anteriore
Il cassetto posteriore segna la rottura del LCP
C’è lassità posteriore pura
Una radiografia eseguita in questa posizione permette di misurare lo spostamento
La semplice contrazione dei flessori del ginocchio mette la tibia nella posizione di cassetto posteriore. Se il paziente contrae bene i muscoli ischio-crurali, non è necessario spingere la tibia all’indietro con la mano.
A partire da questa posizione, se si esercita una trazione in avanti, si mette in evidenza una certa lassità che somiglia ad un casseto anteriore, ma che in realtà corrisponde alla riduzione del cassetto posteriore.
In presenza di una rottura del LCP
• Assicurarsi che la rottura sia isolata– Cassetto post.: 10 +/- 5 mm– Meno evidente a 20° che a 70°
Ricercare lesioni legamentose associate– Varo - valgo– Cassetto posteriore CPCI , CPCE– Rotazione (20° e 70°)
I tests rotatori
Cassetto postero-esterno Ipermobilità esterna o iper-rotazione (raramente post-int)
Tests rotatori: Supini Proni (Wipple 1991)
Bousquet 1972
Il « reversed pivot shift »o scatto invertito
Jakob (1981)
• ++ PAPE• +++ LCP + PAPE
Aspetto del LCP in RM
La radiografia semplice può mostrare un distacco osseo dell’inserzione tibiale
La sede delle rotture del LCP• Rotture nel mezzo del legamento
• Rotture all’inserzione prossimale
• Rotture all’inserzione distale
(di solito avulsione ossea)
RMN e LCP• Sensibilità ++• Specificità ++• Non del tutto necessaria per la
diagnosi• Interesse per la localizzazione della
rottura (in casi acuti) e le contusioni ossee
• Interesse per valutare lesioni degenerative (casi cronici)
Cassetto radiologico posteriore
La misura del cassetto posteriore a 70° di flessione viene eseguita di routine da 30 anni in proiezione L/L facendo
contrarre gli ischio-crurali al paziente con il tallone appoggiato sul lettino.
I risultati sono identici alle proiezioni eseguite spingendo la tibia, come nella manovra clinica classica
Cassetto a 70° di flessione. Semplice contrazione degli ischio-crurali.Il ginocchio è libero in rotazione e la tibia si posiziona in base alla lassità.
.
Il cassetto posteriore a 20° di flessionePuò essere misurato con il sistema descritto per il LCA, modificandolo. Per il cassetto posteriore, la parte prossimale del supporto viene ruotata di 180° e vi si poggia la coscia. Si pone il peso sulla tuberosità tibiale.La gamba è libera e il ginocchio può ruotare liberamente, al contrario del sistema Telos, che permette anch’esso la misurazione del cassetto, ma in cui l’arto è bloccato da sistemi a vite. Questo è importante per misurare il cassetto rispettivo dei 2 comparti.
Apparecchio di Lerat Apparecchio « Telos »
Cassetto radiologico posteriore
Cassetto posterioreCassetto posteriore
• La linea di La linea di riferimento è la riferimento è la corticale posteriorecorticale posteriore
• Parallele tangenti ai Parallele tangenti ai
condili posterioricondili posteriori
• Distanze fra le Distanze fra le tangenti e i piatti tangenti e i piatti tibialitibiali
CPCM CPCM : : Cassetto Posteriore del Comparto MedialeCassetto Posteriore del Comparto Mediale
CPCL : CPCL : Cassetto posteriore del Comparto LateraleCassetto posteriore del Comparto Laterale
Si può misurare il cassetto di ognuno dei 2 comparti
.
Cassetto radiologico posteriore
I 2 fasci del LCP sono in tensione l’uno fra 0 e 40° di flessione e l’altro oltre i 40°.
I 2 tipi di radiografia eseguite a 20° e a 70° di flessione sono complementari e possono testare separatamente l’integrità dei 2 fasci del LCP.
Un cassetto posteriore importante è indice di rotture periferiche associate.
CPCM = 2,1 ± 3
CPCL = 1,9 ± 3
Cassetto posteriore Cassetto posteriore
CPCM = 8 ± 4
CPCL = 9,3 ± 4
CPCM = 12,3 ± 3
CPCL = 10,3 ± 7
C’è quindi un cassetto posteriore
fisiologico a partire dalla posizione dello "zero radiologico"
Ginocchio normale
a 20°
Rotture del LCP
a 20°
a 70°
La traslazione posteriore è definita da 2 misure in mm: CPCM e CPCL
Classificazione della lassità posteriore
Lassità posteriore isolata (LCP)Lassità posteriore e posterolaterale (Rot est e CPCL +
+)Lassità posteriore e posteromediale (Rot int e CPCM +
+)Lassità posteriore e posterolaterale e posteromediale
(CPCM++ CPCL ++)Lassità anteriore e posteriore combinate CPCM CPCL
E’ eseguibile un trattamento ortopedico della rottura isolata del LCP mediante gesso in estensione per 6 settimane.
La cicatrizzazione del LCP è possibile a prezzodi un minimo cassetto posteriore residuo
- il LCP è infatti più grosso del LCA- è meglio vascolarizzato- la sua posizione intrasinoviale è favorevole- alcune fibre possono rimanere a contatto quando il ginocchio è in estensione e cicatrizzare
Trattamento delle rotture acute isolate del LCP
Trattamento conservativo
• La rieducazione deve evitare di provocare
un cassetto post.
• A riposo gli ischio-crurali
• Rinforzare il quadricipite
• Rinforzare i gemelli
• Ginocchiera di protezione
Trattamento chirurgico
Caso di rottura all’inserz. prossimale e sua sutura Sutura all’inserz. distale
Le suture del LCP in urgenza sono talora giustificate
Le si rinforza spesso con i tendini contigui o con rinforzi artificiali
Le avulsioni ossee vengono fissate con piccole cambre avvitate
La tecnica della « olecranizzazione » della rotula (Grammont)
Il principio è quello di impedire alla tibia di sublussarsi in cassetto posteriore, solidarizzandola alla rotula (che viene ad assomigliare ad un olecrano, con la tibia che fa da ulna).
Un semplice filo di K passa attraverso la rotula e la tibia.
Osi può ottenere la cicatrizzazione del LCP.
Questo consente di evitare un’artrotomia e una plastica legamentosa e consente di mobilizzare gradualmente il ginocchio per 6 settimane.
Tecnica ortopedica per la cicatrizzazione di una rottura isolata del LCP
Il LCA deve essere intatto
Trattamento Chirurgico
C’è qui posto per i semplici rinforzi artificiali
• Piccoli tunnels senza danneggiare il LCP
• In artroscopia
• Ruolo protettivo durante la cicatrizzazione di una sutura del LCP o di una plastica di rinforzo (augmentation)
• Mobilizzazione possibile senza cassetto posteriore
Evoluzione naturale delle rotture isolate del LCP non trattate
• Evoluzione verso l’artrosi a lungo termine (25 anni)
• La rottura del LCP è spesso ben tollerata
• Stabilizzazione ottenuta in 1 o 2 anni nonostante il
cassetto
• Sovraccarico femoro-patellare frequente
• Raramente è indicata una ricostruzione del LCP
Symposium SOFCOT 1996
Segni di insufficienza cronica del LCP• Dolori
– Femoro-tibiali: 70 %– Femoro-patellari: 40 à 55 %
• Instabilità– Scivolamento antero-posteriore– In relazione con il dolore
• Se lassità postero-esterna:– Iperestensione– Lassità esterna e apertura alla marcia
Evoluzione naturale delle rotture isolate del LCP non trattate
Cassetto posteriore Cassetto posteriore
CPCI = 8 ± 4
CPCE = 9,3 ± 4
CPCI = 12,3 ± 3
CPCE = 10,3 ± 7
Rottura del LCP
a 20°
a 70°
La traslazione posteriore viene definita da 2 misure in mm: CPCI e CPCE.
Maggiore è il numero di lesioni periferiche e la lassità, maggiori saranno il CPCI e il CPCE.La classificazione è basata sulla natura e sull’importanza della lassità.
Classificazione della lassità posteriore
Lassità posteriore isolata (LCP)Lassità posteriore e posterolaterale (Rot est e CPCE
++)Lassità posteriore e posterointerna (Rot int e CPCI +
+)Lassità posteriore e posterolaterale e posterointerna
(CPCI++ CPCE ++)Lassità anteriore e posteriore combinate
CPCM CPCL
Artrosi dopo rottura del LCP Artrosi
%
Tempo dall’incidente /
valutazione
LCP Isolato
Degenhardt 31 7,5 70
Clancy 36 3 48
Parolie 36 6,2 100
Dejour 100 25
Il LCP può essere riparato palliativamente mediante trapianto tendineo:
- Con tendini della zampa d’oca (tecnica di Lindemann)
- Con trapianto libero del tendine rotuleo
- Oppure con trapianto proveniente dal 1/3 esterno del sistema tendine rotuleo,
con fibre pre-rotulee e fibre sovra-rotulee, che viene passato attraverso la tibia
e il femore mediante tunnels (Tecnica di Muller).
Le ligamentoplastiche del LCP
Tecnica di Muller
Carta isometrica dell’inserzione femorale del LCP (GROOD-1989)
Per i chirughi, il problema maggiore nella ricostruzione del LCP è il posizionamento delle inserzioni del trapianto nei siti anatomici, ovvero al centro dei due fasci, affinché le fibre si trovino in tensione a tutti i gradi di
flessione: Concetto di isometria
Inserzione femorale secondo MORGAN (1997)
Gli studi sulla migliore isometria
STUDIO ANATOMO-RADIOLOGICO DELLE INSERZIONI DEI DUE FASCI DEL
LEGAMENTO CROCIATO POSTERIORE
F. CLADIERE
Reparto di Chirurgia Ortopedica Lyon-Sud (Proff. Moyen e Lerat)
Gli studi sulla migliore isometria
Su ginocchia di cadavere
Reperimento del centro dei due fasci a livello dell’inserzione femorale mediante
una sfera metallica di 2 mm.
1 24
3
5
6
7
Punto 1: centro del fascio AL
Punto 2: centro del faiscio PM
Punto 3: linea di Blumensaat
Punto 4: punto più distale del femore
Punto 5: giunzione osteo-condrale del condilo interno
Punto 6: bordo posteriore del condilo interno
Punto 7: tangente al condilo interno parallela alla linea di Blumensaat.
Determinazione del centro dei fasci
Metodo 2
rispetto al punto più anteriore del condilo interno (giunzione osteo-condrale)
Metodo 1 rispetto al punto più anteriore del tetto
della gola
Posizione dei fasci nel piano verticale della gola
Rispetto al punto più anteriore del tetto della gola
Fascio antero-laterale:
31,6 % ± 2,5
Fascio postero-mediale:
47,2 % ± 6
Rispetto al punto più anteriore del condilo interno
Fascio antero-laterale:
41,2 % ± 2,7
Fascio postero-mediale:
54,46 % ± 5
Posizione nel piano verticale
Fascio antero-laterale
16 % ± 4,5
Fascio postero-mediale
33,7 % ± 7
CONCLUSIONI
Determinazione anatomo-radiologica precisa e riproducibile della sede di inserzione Determinazione anatomo-radiologica precisa e riproducibile della sede di inserzione femorale dei due fasci del legamento crociato posteriorefemorale dei due fasci del legamento crociato posteriore
In questo modo il chirurgo può reperire le sedi più opportune sulle In questo modo il chirurgo può reperire le sedi più opportune sulle radiografie e può avvalersi di radiofìgrafie o di un controllo radioscopico radiografie e può avvalersi di radiofìgrafie o di un controllo radioscopico perioperatorio.perioperatorio.
Si può eseguire una ligamentoplastica ad 1 o anche a 2 fasci per Si può eseguire una ligamentoplastica ad 1 o anche a 2 fasci per ricercare la migliore efficacia, guidati da questi orientamenti.ricercare la migliore efficacia, guidati da questi orientamenti.
Reperi con fili di Kirschner con controllo scopico preoperatorio
Ricostruzione del LCP con tendine rotuleo
Foratura del tunnel nel condilo interno e nella tibia
Foratura dei condili con puntatori
Foro del tunnel tibiale
Ricostruzione del LCP con il tendine rotuleo
(1 o 2 fasci)
Plastica del LCP a 2 fascio (Chambat)
Plastica del LCP con tendine rotuleo e rinforzo sintetico
(Jacob)
Le ligamentoplastiche del LCP isolate o associate forniscono ancora risultati insufficienti
I casi operati in acuto evolvono meglio dei casi trattati in cronico. Le rotture isolate del LCP evolvono meglio delle rotture del LCP associate
a lesioni periferiche.
La mobilità è migliore per i casi non operati rispetto ai casi operati in acuto o in cronico.
Symposium SOFCOT 1996
In merito ai risultati, si deve meditare sulle conclusioni del symposium della Sofcot 1996
La rottura del LCP è spesso ben tollerata.Stabilizzazione ottenuta in 1 o 2 anni malgrado il cassetto. Frequente sovraccarico femoro-patellare.
Raramente è indicata una ricostruzione del LCP. Episodi di instabilità ++ Lesioni meniscali riparabili Fallimento del trattamento conservativo di attesa. Cassetto post > 15 mm
Le lassità posteriori combinate sono chirurgiche- Postero-postero-esterne- Postero-postero-interne- Posteriori + lassità periferiche- Le rotture dei 2 crociati + lassità periferiche
Le indicazioni alla ricostruzione del LCP nelle lassità inveterate
1/ Lassità postero-postero-lateraliSono le più frequenti allo stadio cronico
Esse si caratterizzano per:– Cassetto post. a 20° e 70°– Varo ++– RE ++ a 20° e 70°– Recurvatum – RE– Reversed pivot shift– Perdita di contatto nella marcia
Ricercare la lassità laterale in 3 posizioni
Capsula, LCP, LCE
LCP, LCE
LCE
Flessione 20°
Estensione 0°
Iperestensione
Test del « Reversed pivot shift » (Jakob 1981)
- Positivo + se PAPE +- Positivo ++ se PAPE + LCP
Il cassetto radiologico del compartimento esterno: il CPCE è nettamente superiore al normale
Hughston (1976)
Se RE : LCP + PAPE + capsula post. est.
Senza Rotazione: LCP + LCA + capsula post.
1/ Lassità postero-postero-laterali
Legamento
Fibulo-popliteo
tendine
popliteo
LCE
Anatomia chirurgica del PAPE
Le plastiche del compartimento postero-laterale
Plastica esterna con il bicipite Plastica del popliteo con il tratto ileo tibiale
W Muller
Un’altra possibilità: plastica esterna con il tendine quadricipitale e LCP con il tendine rotuleo
(JL Lerat)
Le plastiche del comparto postero-laterale
Tentativi di ritensionamento delle strutture stirate
Le plastiche del comparto postero-laterale
L’inserzione del LCE+popliteo viene spostata in avanti e in alto: Tecnica di Augustine (Campbell ed 1956) ripresa da A.Trillat, J. Hughston ecc..
Inserzione del LCE+Popliteo introdotta nel condilo per ritendere preservando l’isometria
(R Jakob) B. Moyen
G Bousquet
Tecnica detta del piccolo popliteo Tecnica del grande popliteo
Tecniche di ritensionamento o di sostituzione del popliteo
Le plastiche del comparto postero-laterale
Le plastiche del comparto postero-laterale
Plastica esterna con 2 fasci fissati nel condilo esterno, di cui uno è posto in avanti sul Gerdy e l’altro segue il tragitto del popliteo. Controllo del varo e del cassetto anteriore e posteriore. Plastica associata ad una plastica dei crociati (JL Lerat 1986).
B Moyen
Le plastiche del comparto postero-laterale
Tecnica 1 (Jaeger) Tecnica 2 (Jaeger)
Popliteo + LCE + Capsula post-est
Utilizzo dello stesso trapianto dell’operazione di Mac Injones
ricostruzione del LCP + plastica esterna (JL Lerat)
Allo stadio cronico si osservano soprattutto lassità postero-postero-esterne, per le quali alla ricostruzione del LCP è necessario aggiungere una plastica esterna.
Utilizzo dello stesso trapianto per fare LCP e plastica esterna + osteotomia di valgizzazione
Lassità postero-postero-esterna + scompenso di un varismo
2/ Lassità postero-mediali
Esse si caratterizzano per– CP > 15 - 20 mm– Lassità in valgo > 15°– Iper rotazione interna > 10° (in
flessione a 70° e 20°)
Utilizzo dello stesso prelievo impiegato per il trattamento delle lassità anteriori (tendine rotuleo e quadricipitale insieme) per ricostruire il LCP e fare una plastica mediale (JL Lerat).
2/ Lassità postero-mediali
3/ LCP + Lassità periferiche
• La peggiore prognosi • Riparazione primaria auspicabile• Riparazione secondaria aleatoria
• LCP • Plastica esterna • Plastica postero-esterna• Plastica interna • +/- Osteotomia
Lesioni del LCP nel bambino• Rare
• RMN molto affidabile per la diagnosi
• Associazione con frattura del femore
• Frattura della spina tibiale posteriore
• Ricercare una disinserzione meniscale interna
• Lacerazione capsulare posteriore
• Reinserzione attraverso la via di Trickey: buoni risultati
• Discreto disturbo funzionale in seguito a rottura trascurata
• Evoluzione verso l’artrosi a lungo termine (25 anni)
Fine
Caso Clinico
• Q 1: Quale lesione legamentosa bisogna ricercare?• Q 2: Come evidenziarla all’esame obiettivo?• Q 3: Quale(i) radiografia(e) richiedere e cosa si può osservare? • Q 4: Cos’altro è necessario ricercare all’esame obiettivo del
ginocchio?• Q 5: Quali altre lesioni dell’arto inferiore possono associarsi?• Q 6: Che condotta tenere?• Q 7: Qual’è l’evoluzione?
Un uomo di 25 anni è stato vittima di un incidente d’auto e il suo ginocchio destro ha urtato contro il cruscotto a livello della
tuberosità tibiale. Arriva in Pronto Soccorso. Presenta una contusione cutanea senza ferite e dolore al ginocchio, che si presenta tumido.
• Q 1: Quale lesione legamentosa bisogna ricercare?
Un uomo di 25 anni è stato vittima di un incidente d’auto e il suo ginocchio destro ha urtato contro il cruscotto a livello della
tuberosità tibiale. Arriva in Pronto Soccorso. Presenta una contusione cutanea senza ferite e dolore al ginocchio, che si presenta tumido.
• Q 1: Quale lesione legamentosa bisogna ricercare?
Rottura del LCP
Un uomo di 25 anni è stato vittima di un incidente d’auto e il suo ginocchio destro ha urtato contro il cruscotto a livello della
tuberosità tibiale. Arriva in Pronto Soccorso. Presenta una contusione cutanea senza ferite e dolore al ginocchio, che si presenta tumido.
• Q 2: Come evidenziarla all’esame obiettivo?
Un uomo di 25 anni è stato vittima di un incidente d’auto e il suo ginocchio destro ha urtato contro il cruscotto a livello della
tuberosità tibiale. Arriva in Pronto Soccorso. Presenta una contusione cutanea senza ferite e dolore al ginocchio, che si presenta tumido.
• Q 2: Come evidenziarla all’esame obiettivo?
LCP rotto = cassetto posteriore E’ spesso presente spontaneamente Lo si ricerca abitualmente in flessione a 70-90°
Un uomo di 25 anni è stato vittima di un incidente d’auto e il suo ginocchio destro ha urtato contro il cruscotto a livello della
tuberosità tibiale. Arriva in Pronto Soccorso. Presenta una contusione cutanea senza ferite e dolore al ginocchio, che si presenta tumido.
LCP rotto = cassetto posteriore E’ spesso presente spontaneamente
Lo si ricerca abitualmente in flessione a 70-90°Esame comparativo di profilo
Spostamento posteriore delle tuberosità tibiale anteriore
Il cassetto posteriore è segno di una rottura del LCP
La lassità posteriore pura esiste
Una radiografia eseguita in questa posizione permette di misurare lo spostamento.
La semplice contrazione dei flessori del ginocchio mette la tibia in cassetto posteriore.No è necessario spingere la tibia indietro con la mano se il paziente contrae bene i muscoli ischio-crurali.
A partire da questa posizione, se si traziona in avanti, si dimostra una certaa lassità che somiglia ad un cassetto anteriore, ma che in realtà corrisponde alla riduzione del cassetto posteriore.
• Q 3: Quale(i) radiografia(e) richiedere e cosa si può osservare?
Un uomo di 25 anni è stato vittima di un incidente d’auto e il suo ginocchio destro ha urtato contro il cruscotto a livello della
tuberosità tibiale. Arriva in Pronto Soccorso. Presenta una contusione cutanea senza ferite e dolore al ginocchio, che si presenta tumido.
• Q 3: Quale(i) radiografia(e) richiedere e cosa si può osservare?
Radiografia di profilo a 70° di flessione ++ (Cassetto posteriore)
(Radiografia di confronto)
Cercare un distacco della spina tibiale posteriore
Radiografia antero-posteriore per ricercare immagini di avulsione associate
RM per riconoscere la sede di lesione del LCP
Un uomo di 25 anni è stato vittima di un incidente d’auto e il suo ginocchio destro ha urtato contro il cruscotto a livello della
tuberosità tibiale. Arriva in Pronto Soccorso. Presenta una contusione cutanea senza ferite e dolore al ginocchio, che si presenta tumido.
• Q 4: Cos’altro è necessario ricercare all’esame obiettivo del ginocchio?
Un uomo di 25 anni è stato vittima di un incidente d’auto e il suo ginocchio destro ha urtato contro il cruscotto a livello della
tuberosità tibiale. Arriva in Pronto Soccorso. Presenta una contusione cutanea senza ferite e dolore al ginocchio, che si presenta tumido.
• Q 4: Cosa altro è necessario ricercare all’esame obiettivo del ginocchio?
Una lassità interna o esterna poco probabile, considerato il tipo di incidente
Integrità dei menischi
Il cassetto posteriore può aumentare in RE o in RI
Un emartro
Una frattura di rotula
Un uomo di 25 anni è stato vittima di un incidente d’auto e il suo ginocchio destro ha urtato contro il cruscotto a livello della
tuberosità tibiale. Arriva in Pronto Soccorso. Presenta una contusione cutanea senza ferite e dolore al ginocchio, che si presenta tumido.
I tests rotatori
Cassetto postero-esterno Ipermobilità esterna o iper-rotazione (raramente post-int)
Tests rotatori: Supini Proni (Wipple 1991)
Bousquet 1972
In presenza di una rottura del LCP
• Assicurarsi che la rottura sia isolataCassetto post.: 10 +/- 5 mm
Meno evidente a 20° che a 70°
• Ricercare lesioni legamentose associate– Varo - valgo– Cassetto posteriore CPI , CPE– Rotazione (20° e 70°)
• Q 5: Quali altre lesioni dell’arto inferiore possono associarsi?
Un uomo di 25 anni è stato vittima di un incidente d’auto e il suo ginocchio destro ha urtato contro il cruscotto a livello della
tuberosità tibiale. Arriva in Pronto Soccorso. Presenta una contusione cutanea senza ferite e dolore al ginocchio, che si presenta tumido.
• Q 5: Quali altre lesioni dell’arto inferiore possono associarsi?
Lesioni associate Cutanee : pre tibiali (22 %)
pre rotulee (6 %)Fratture del femore (8,5 %)Fratture della tibia (6,5 %)Fratture della rotula (4 %)
Lussazioni dell’anca
Un uomo di 25 anni è stato vittima di un incidente d’auto e il suo ginocchio destro ha urtato contro il cruscotto a livello della
tuberosità tibiale. Arriva in Pronto Soccorso. Presenta una contusione cutanea senza ferite e dolore al ginocchio, che si presenta tumido.
• Q 6: Che condotta tenere?
Un uomo di 25 anni è stato vittima di un incidente d’auto e il suo ginocchio destro ha urtato contro il cruscotto a livello della
tuberosità tibiale. Arriva in Pronto Soccorso. Presenta una contusione cutanea senza ferite e dolore al ginocchio, che si presenta tumido.
• Q 6: Che condotta tenere?
Il trattamento ortopedico della rottura isolata del LCP è possibile con: apparecchio gessato in estensione per 6 settimane
In seguito rieducazioneIn caso di avulsione ossea tibiale: Chirurgia
Un uomo di 25 anni è stato vittima di un incidente d’auto e il suo ginocchio destro ha urtato contro il cruscotto a livello della
tuberosità tibiale. Arriva in Pronto Soccorso. Presenta una contusione cutanea senza ferite e dolore al ginocchio, che si presenta tumido.
Trattamento conservativo
• La rieducazione deve evitare di provocare
un cassetto post.
• A riposo gli ischio-crurali
• Rinforzare il quadricipite
• Rinforzare i gemelli
• Ginocchiera di protezione
Trattamento chirurgico
Caso di rottura all’inserz. prossimale e sua sutura Sutura all’inserz. distale
Le suture del LCP in urgenza sono talora giustificate
Le si rinforza spesso con i tendini contigui o con rinforzi artificiali
Le avulsioni ossee vengono fissate con piccole cambre avvitate
Trattamento Chirurgico
C’è qui posto per i semplici rinforzi artificiali
• Piccoli tunnels senza danneggiare il LCP
• In artroscopia
• Ruolo protettivo durante la cicatrizzazione di una sutura del LCP o di una plastica di rinforzo (augmentation)
• Mobilizzazione possibile senza cassetto posteriore
• Q 7: Qual’è l’evoluzione?
Un uomo di 25 anni è stato vittima di un incidente d’auto e il suo ginocchio destro ha urtato contro il cruscotto a livello della
tuberosità tibiale. Arriva in Pronto Soccorso. Presenta una contusione cutanea senza ferite e dolore al ginocchio, che si presenta tumido.
Un uomo di 25 anni è stato vittima di un incidente d’auto e il suo ginocchio destro ha urtato contro il cruscotto a livello della
tuberosità tibiale. Arriva in Pronto Soccorso. Presenta una contusione cutanea senza ferite e dolore al ginocchio, che si presenta tumido.
Q 7: Qual’è l’evoluzione?
La cicatrizzazione del LCP è possibile al costo di un cassetto posteriore residuo minimo.- Il LCP è in effetti più robusto del LCA- E’ meglio vascolarizzato - La sua localizzazione intrasinoviale è favorevole- Alcune fibre possono restare a contatto quando il ginocchio è in estensione e cicatrizzare
Evoluzione naturale delle rotture isolate del LCP non trattate
• Evoluzione verso l’artrosi a lungo termine (25 anni)
• La rottura del LCP è spesso ben tollerata
• Stabilizzazione ottenuta in 1 o 2 anni nonostante il
cassetto
• Sovraccarico femoro-patellare frequente
• Raramente è indicata una ricostruzione del LCP
Symposium SOFCOT 1996
Segni di insufficienza cronica del LCP• Dolori
– Femoro-tibiali: 70 %– Femoro-patellari: 40 à 55 %
• Instabilità– Scivolamento antero-posteriore– In relazione con il dolore
• Se lassità postero-esterna:– Iperestensione– Lassità esterna e apertura alla marcia
Evoluzione naturale delle rotture isolate del LCP non trattate