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rubberduck mediadesign è molto di più di un service editoriale che, a una componente tecnica di ele-vata qualità, unisce il pensiero strategico.L’esperienza maturata in oltre dieci anni nel campo del marketing e della comunicazione ne fanno il partner ideale per chi, ogni giorno, affronta il mercato e le sue sfide. La conoscenza profonda del marketing e delle sue dinamiche garantisce che ogni progetto firmato rubberduck tenga conto dello “scenario allargato”.Completa il profilo e l’offerta un team di professionisti dall’approccio concreto a budget, tempi di con-segna e qualità dei contenuti, grazie a un’esperienza maturata in oltre dieci anni di collaborazione. In poche parole il gruppo si presenta come un’elegante espressione dell’efficacia.
Nelle specializzazioni di rubberduck mediadesign ci sono brand e corporate identity, idee e concept creativi, customer publishing, newsletter (digitali e cartacee), brochure ed editoria in senso allargato: dagli house-organ ai periodici di stampa specializzata e ai magazine venduti in edicola.
I fondatori di rubberduck curano dal ‘98 la grafica e l’impaginazione dello storico quotidiano online di comunicazione e marketing DailyMedia, cui più di recente si è aggiunto il settimanale 360com. Comple-tano l’offerta, l’esecuzione di servizi fotografici per reportage, eventi, convegni, fiere, ritrattistica e book aziendali. Postproduzione e fotoritocco. Segnaletica per eventi, siti istituzionali e di prodotto, Dem…
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Il team editorialeParallelamente alla parte grafica, rubberduck mette a disposizione un servizio di editing e realizzazio-ne di testi in collaborazione con una redazione composta da giornalisti giovani e preparati.Il team editoriale è formato da professionalità diverse, ciascuna con skill specifiche in differenti campi, tutte caratterizzate da flessibilità e trasversalità nell’affrontare le tematiche più svariate: dalla cronaca al costume, dal gossip al lifestyle, dall’economia alla politica, dalle tecnologie al marketing.Il team realizza testi editoriali in base alle specifiche esigenze e richieste del cliente, adattandoli a se-conda del mezzo ai quali sono destinati (carta, internet, mobile) e alla periodicità.
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Pittura
Dal 1992 è presente nel tessuto culturale milanese con uno spazio situato nel cuore del centro storico.Promuove principalmente l’opera di Domenico Colanzl partecipando a numerose esposizioni nazionali e internazionaIi.
Visita il sito ufficiale di Domenico Colanzi
Chi Siamo
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Opere
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MarmoBronzo
Pittura
1992 Milano (Italia), mostra di Domenico
Colanzi “Abbracci ” Gent (Belgio), Lineart Gent New York (U.S.A.), Artexpo New York Amburgo ( Germania), Art Hamburg Milano (Italia), mostra di Bruno
Cassinari “ Pittore, Scultore ” Ginevra (Svizzera), Europ’Art Geneve
1993 Milano (Italia), mostra di Franz
Borghese “ Personaggi “ Kortrijk (Belgio), Biennale Classic IV
BIENNALE Gent (Belgio), Lineart Gent New York (U.S.A.), Artexpo New York Milano (Italia), mostra di Giacomo
Manzù “ Pittore e modella ” Ginevra (Italia), Europ’Art Geneve Milano (Italia), mostra di Domenico
Colanzi “ Confidenze “
1994 Bologna (Italia), Arte Fiera Milano (Italia), mostra di Testu Mizu “
Bandiere “ Cannes (Francia), Art Jonction New York (U.S.A.), Artexpo New York Gent (Belgio), Lineart Gent Ginevra (Svizzera), Europ’Art Geneve Milano (Italia), mostra di Gianni Dova
“ Grandi Uccelli “
1995 Milano (Italia), mostra di Giorgio
Guarini “ Cattedrali “ Milano (Italia), mostra di Domenico
Colanzi “ Cavalli “ New York (U.S.A.), Artexpo New Tork Gent (Belgio), Lineart Gent Ginevra (Svizzera), Europ’Art Gent
1996 Pordenone (Italia), Arte Pordenone
Mostre
Indirizzo:Via Dell’Orso, 120121 MilanoItalia
OrarioDa Martedì a Sabato10:30 - 12:3016:00 - 19:30Domenica e Lunedì15:30 - 19:00
ContattiTel +39 02 87.72.31Fax +39 02 27.30.30.66Email [email protected]
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Insiemeda vent’anni
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1. Autore e Anno Titolo dello Studio e/o della
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2. Autore e Anno Titolo dello Studio e/o della
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4. Autore e Anno Titolo dello Studio e/o della
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5. Autore e Anno Titolo dello Studio e/o della
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6. Autore e Anno Titolo dello Studio e/o della
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7. Autore e Anno Titolo dello Studio e/o della
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8. Jarow, J.P.; Lowe, F.C. Penile trauma: an etiologic
factor in Peyronie’s disease and erectile dysfunction.
J. Urol. 1997, 158(4), 1388-1390.
9. Autore e Anno Titolo dello Studio e/o della
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10. Autore e Anno Titolo dello Studio e/o della
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Textbook of Benign Prostatic Hyperplasia 2005,11,167-184
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Quercetin in men with category III chronic prostatitis: a preliminary prospective, double-blind, placebo-controlled trial
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Nutraceuticals in Prostate Disease: The Urologist’s Role
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A Descazeaud, F Vacherot, A de la Taille and S Terry
Lipidosterolic Extract of Serenoa r Modulates the Expression of Infl ammation Related- Genes in BPH Epithelial and Stromal Cells
Int. J. Mol. Sci. 2013, 14, 14301-14320; doi:10.3390
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C-Reactive Protein Level Is Associated with Increased Storage Lower Urinary Tract Symptoms in Men with BPH
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7. S Bergamini, E Bellei, L
Reggiani Bonetti, E Monari,
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Infl ammation: an important parameter in the search of prostate cancer biomarkers
Proteome Science 2014, 12:32
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Pharmacokinetics and Bioavailability of Quercetin Glycosides in Humans
J Clin Pharmacol 2001;41:492-499
9. S Schwarz, U C Obermuller-Jevic, E Hellmis, W Koch, G Jacobi, and HK Biesalski
Lycopene Inhibits Disease Progression in Patients with Benign Prostate Hyperplasia
The Journal of Nutrition 2008
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La terapia mediante onde d’urto extracorporee nel trattamento della malattia di La Peyronie: risultati di uno studio multi-centrico randomizzato versus vitamina E
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severity of penile curvature and the presence of comorbidities in men with Peyronie’s disease.
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A retrospective review of 307 men with Peyronie’s disease.
J Urol. 2002;168:1075-1079.
Bibliogra� a
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10. Devine, C.J. Jr.; Somers, K.D.; Jordan, G.H.; Schlossberg, S.M.
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Usta MF, Bivalacqua TJ, Jabren GW, et al. Relationship between the
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4 link | novembre 2014
to combattendo con tutte
le mie energie una batta-
glia, anche a livello euro-
peo, per restituire centrali-
tà all’industria. Dobbiamo
tornare a fare politica in-
dustriale e, come Paese,
vogliamo essere apripista
di un nuovo corso.
Con queste premesse
hanno preso il via presso
il mio ministero i lavori della task for-
ce per l’Industrial Compact, un gruppo
di lavoro qualificato per individuare e af-
frontare i nodi chiave strutturali che fre-
nano lo sviluppo e aprire prospettive di
crescita di medio e lungo periodo stabi-
li e robuste.
La task force non si pone in contrappo-
sizione a quanto di buono realizzato da
questo come dai precedenti governi, ma
al contrario intende assicurare continu-
ità di azione e garantire coerenza e si-
stematicità alle tante misure già messe
in piedi, tenendo conto di un orizzonte
temporale di medio periodo, interpre-
tando e anticipando le tendenze evoluti-
ve del manifatturiero.
La crisi ha portato a un’accelerazione nel
cambiamento del paradigma competiti-
vo e nel processo di trasformazione dei
processi produttivi. La ricerca dei minori
costi, che ha guidato le scelte localizzati-
ve durante l’ultimo decennio, assume un
valore sempre meno rilevante. Il fattore
tempo diventa un elemento fondamen-
tale e non sempre compatibile con sup-
ply chain troppo lunghe e frammentate.
Inizia a diffondersi una logica produttiva
local for local, si intensificano e sempre
più lo faranno i processi di reshoring. Si
creano nuove opportunità per il sistema
imprenditoriale italiano e sono convinta
che abbiamo tutte le carte in regola per
coglierle al meglio, sfruttando la nostra
flessibilità, la nostra attenzione alla qua-
lità, la nostra capacità di lavorare all’in-
terno di filiere, la nostra sapienza nel
fare bene cose che piacciono.
I differenziali di costo rispetto ai Paesi
emergenti, già meno ampi che in passa-
to, tenderanno progressivamente a ridur-
si con la crescente automazione di molti
processi produttivi e con il completamen-
to del processo di trasformazione da eco-
nomie di produzione a economie di con-
sumo. Più che all’esigenza di contrarre i
costi, la localizzazione delle fabbriche ri-
sponderà, dunque, alla necessità di servi-
re mercati locali e di sfruttare il genius
loci. In risposta alle trasformazioni in
atto, occorre mettere a fuoco una nuova
visione sull’evoluzione dei processi in-
dustriali e dei sistemi produttivi, indivi-
duare nuovi modelli di fabbrica intelli-
gente e quindi predisporre interventi di
policy making che ci consentano di ri-
lanciare il comparto industriale. Si apro-
no nuove opportunità che dovremo esse-
re in grado di cogliere, facendoci trovare
pronti a gestire le sfide dell’innovazio-
Valorizzare le imprese, favorire gli investimenti
ne, dello sviluppo infrastrutturale, delle
interconnessioni delle filiere (sia tra in-
dustrie tradizionali e innovative che tra
manifatturiero e servizi), della prepara-
zione di forza lavoro qualificata.
Abbiamo provato a incidere su tutti i fat-
tori qualificanti per le imprese. Passia-
moli in esame. Il supporto assicurato agli
investimenti non ha precedenti, almeno
negli ultimi anni: da un lato, con la Nuo-
va Sabatini, rendiamo agevole e meno
oneroso l’accesso al credito e dall’altro,
con il Dl Competitività, abbiamo intro-
dotto un credito d’imposta pari al 15%
della spesa incrementale sostenuta per
l’acquisto di beni strumentali.
I risultati sono molto incoraggianti: nei
primi cinque mesi del 2014, oltre 6 mila
imprese hanno fatto richiesta di acces-
so alle agevolazioni previste dalla Nuo-
va Sabatini, con richieste di finanzia-
menti che si avvicinano ai 2 miliardi di
euro. Nei mesi di luglio e agosto sono sta-
ti emanati i primi decreti di concessione,
quasi 1.400.
Un combinato disposto di agevolazio-
ni che, secondo le nostre previsioni,
dovrebbe essere in grado di stimolare
investimenti addizionali (rispetto all’an-
damento inerziale) per almeno 8 miliar-
di di euro nei prossimi 12 mesi e la cui
efficacia, a livello macro, potrebbe trova-
re riscontro già nei dati di contabilità na-
zionale riferiti al terzo trimestre.
Il sostegno agli investimenti e all’inno-
vazione è composito e si articola di tanti
interventi. Lavoriamo per rendere defini-
tivamente operativo il credito d’imposta
per la ricerca e lo sviluppo, una misura
fortemente voluta dal mio ministero e
che ritengo indispensabile. Sono fiducio-
sa che troveremo a brevissimo una solu-
zione. Penso anche ai 300 milioni messi
a disposizione dal bando progetti di R&S
che uscirà a fine settembre, o alla garan-
zia sui finanziamenti BEI per i progetti
di innovazione industriale.
Un’ulteriore spinta agli investimenti po-
trà essere assicurata dalle misure volte a
sanare uno squilibrio tipico del nostro si-
stema produttivo. Sappiamo bene che il
leverage delle imprese italiane è sensibil-
mente più elevato rispetto a quello dei
principali paesi europei: il rapporto fra i
debiti finanziari e il patrimonio netto è
prossimo al 50% in Italia, a fronte di poco
In breve
L'invitato| Federica Guidia cura di manuela Falchero
S
< Il problema degli scarsi investimenti, su cui pesa la difficoltà
di accesso a finanziamenti dal sistema bancario o dallo Stato, si
traduce anche nel mancato rinnovamento degli asset produttivi.
Lo segnala una ricerca condotta dall’Università “La Sapienza”
di Roma, secondo la quale tra il 1992 e il 2013 l’anzianità dei
macchinari delle imprese industriali attive in Italia, censite da
Mediobanca, è più che raddoppiata: nove anni nel 1992, undici nel 2003, diciannove nel 2013. Nello
stesso periodo si è dimezzato il valore aggiunto: nel 1992 rappresentava il 27% del prodotto, nel 2005
si fermava sotto la soglia del 20%, mentre nel 2013 si è attestato ad appena il 15%. (mf )
Export
Ricerche
L'Ue spegne il "semaforo"
sugli alimenti inglesi
BiologicoAumentano consumi e imprese attive
Intanto raddoppia l’età media dei macchinari
e si dimezza il valore aggiunto
< La Commissione Europea
ha avviato una procedura
d’infrazione contro l’etichetta “a
semaforo”, ovvero contro la clas-
sificazione nutrizionale, applicata
nei supermercati inglesi, in base
alla quale i cibi vengono bollati
in rosso, giallo o verde a seconda
del contenuto di grassi, sale e
zucchero presente in cento gram-
mi di prodotto. La bocciatura rap-
presenta una vittoria per l’export
alimentare made in Italy.
< Il bio continua a crescere.
A dirlo, le rilevazioni Ismea
elaborate sul panel famiglie di
Gfk-Eurisko. Nei primi 5 mesi
del 2014 gli acquisti di biologico
confezionato nella Gdo sono
aumentati a valore del 17,3%,
a fronte di un calo dell’1,4%
della spesa agroalimentare. In
incremento anche gli operatori
del settore che, secondo le
analisi del Sistema d’informa-
zione nazionale sull’agricoltura
biologica, hanno raggiunto nel
2013 le 52.383 unità, il 5,4% in
più rispetto all’anno precedente.
prioritàpiù stretti rapporti con il governo
Ibc ha trasferito al ministero dello Sviluppo Economico i risultati dell’indagine realizzata da Ref Ricerche sui caratteri strutturali
del macrosettore costituito dalle industrie di beni di consumo. Obiettivo: portare
a conoscenza del dicastero elementi
che possano contribuire alla messa a punto di politiche economiche coerenti con lo sviluppo di un settore strategico
per l’economia nazionale. Lo studio è stato tradotto anche in un libro, “La fabbrica dei consumi”, edito da
Guerini Next
Agenda
PromozioniOtto miliardi per sostenere il sell out< Nel 2014 industria e catene
distributive destineranno 8 mi-
liardi di euro al sostegno del sell
out. Da inizio anno la percentuale
di prodotti venduti con sconto o
bonus ha raggiunto il 30%. La
promozionalità spinta ha consen-
tito di tenere sui volumi, ma ha
penalizzato i margini. Il fenomeno
è allo studio di Ibc e Adm.
«L’effetto assuefazione
richiede dosi crescenti di
promozioni, che però han-
no risultati decrescenti»,
dice il presidente di Adm,
Francesco Pugliese.
«E’ ora di ripensare
le modalità di utilizzo di queste risorse», commenta Aldo Sutter, presi-dente di Ibc.
Francesco pugLiesepresidente
adm. «Le promozioni
- dice - hanno effetti
decrescenti »
È ormai chiaro che la competizione nazionale e internazionale
è sempre più agguerrita e che i margini di crescita sono connessi
alla necessità di innovare prodotti e processi produttivi
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novembre 2014 | link 1
uno strumento di servizio
< Cari lettori, quello che vi apprestate a sfogliare é il primo numero di Link Ibc, il periodico ufficiale
dell'Associazione delle Industrie di Beni di Consumo. All'interno troverete informazioni, interventi, ap-
profondimenti. Ci auguriamo possano essere utili alle vostre imprese e favorire una migliore conoscenza
dell'attività dell'Associazione, delle sue iniziative, delle posizioni assunte, dei progetti per rafforzare la
competitività del nostro sistema d'imprese e lo sviluppo di sinergie con i partner presenti nelle diverse
filiere. Su queste pagine daremo spazio alle idee delle aziende, degli imprenditori e dei manager che le
guidano. Ospiteremo le analisi e le opinioni di esperti che ci aiuteranno ad interpretare l’evoluzione dei
mercati e i cambiamenti in atto nei consumi e nella società. Faremo del nostro meglio, operando con
grande umiltà e spinti dal nostro spirito di servizio. Buona lettura! (if)
Ibc: in prima linea con le industrie associate
di Fedele de novellis
< Ibc, Associazione delle Industrie Beni di Con-
sumo, rappresenta un macrosettore strategico
per l’economia nazionale. Oltre 30mila im-
prese, che nel settore industriale valgono il
22% della produzione, il 23,7% del valore ag-
giunto, il 23,9% dell’occupazione, il 27% delle
esportazioni. Un mondo che sviluppa il 5% del Pil
nazionale (contro il 3% registrato in paesi come la Fran-
cia, la Germania e la Spagna) e alimenta un indotto di
grande peso.
A fronte di numeri così rilevanti, i policy maker, al mo-
mento dell’elaborazione delle scelte di politica economi-
ca, dovrebbero agire con grande attenzione, evitando
cambiamenti della struttura della fiscalità sfavorevoli ai
consumi che potrebbero avere effetti negativi soprattut-
to in un paese come il nostro, dove una quota importante
dell’industria nazionale è specializzata nella produzione
di beni di consumo e dipende direttamente dall’evoluzione
della spesa delle famiglie.
La vocazione industriale italiana giustificherebbe, quin-
di, una particolare attenzione delle istituzioni per il ma-
crosettore, che per altro non è stato risparmiato dalla cri-
si economica degli ultimi anni.
Dinanzi alle sfide poste dalla globalizzazione, molti settori
non hanno adottato strategie adeguate. Gli investimenti
hanno subito un rallentamento e la produttività ha rista-
gnato influenzando negativamente l’andamento dei costi
unitari del lavoro pagati dalle imprese.
E’ chiaro che un deterioramento della posizione competiti-
va non è alla lunga sostenibile. Si rischia di produrre una
sorta di desertificazione produttiva e una marginalizza-
zione del paese rispetto ai circuiti internazionali. Per in-
vertire queste tendenze sono necessari interventi, a livello
di sistema e di singole aziende. Su questi temi il ministro
Guidi interviene a pagina 4.
Idee e informazioni per gli associatiLINKwww.ibconline.it
n. 01 | dicembre 2014
Fotocatalogo
continua la crescita
delle adesioni alprogetto "immagino"di gs1 | indicod - ecr
Sostenibilità
on line sul sito ibc le best practices selezionate per le piccole imprese
53
6Distribuzione moderna
coop: la responsabilità di essere leader
Mercati & aziende
Il valore secondo Mutti
< LUn rapporto pubblicato qualche tempo fa dalla National
Economic Research Association di Londra ri100ava che la tv
europea degli anni novanta sarebbe stata caratterizzata
MinistroDall'azienda di famiglia a Via Veneto
Guidi ha assunto la responsabilità del Mise a febbraio
del 2014
rossiraccolto promettente per il pomodoro
da trasformare
s niam zzriustio conum et, quat. Duiscin henim veliquisisse estie er
senit ing et accu
L'invitato | Federica Guidi
valorizzare le imprese,favorire gli investimenti
< In un ampio intervento, la ti-
tolare dello Sviluppo Economico
riassume per i lettori di Link Ibc
lo stato del sistema industriale e
gli interventi indispensabili per
il rilancio competitivo
< Estionsecte faciliquisl iure
min venisit lore eugue facilla
ndrero dolobor tionum dolore
feugiatummy nosto od dunt vel
dolorem alisisi enim quissequi-
sci blam nos nisi.
loreet, sequism odolortis aliqui-
sl ut utat at laor sim dolesequ
servizio a pag. 2
continua a pag. 7
Il quadro resta instabile
e soggetto a rapide variazioni.
In aiuto delle aziende il cambio debole,
che dovrebbe favorire l'export.
Sul mercato interno serve una riflessione
sugli effetti negativi della crescita
della pressione promozionale sulla marginalità.
La situazione in un'analisi
di Ref Ricerche per Ibc
EconomIa & conSumI 2015di aldo sutter, Presidente Ibc
4
7
rubberduck mediadesign Sistema Renzi - FB & Associati
rubberduck mediadesign 360com - settimanale online
360com | settimanale digitale della comunicazione
# 12|23 SETTEMBRE 2010
coverstory9/13
3 marketplace fatti¬izie dal pianeta comunicazione
8 brand soliloquio you inc. ovvero la marca per pochi
14 agorà auguri super mario! il videogame compie 25 anni
eventi 18 corti d’autore per scoprire la milano nascosta7
4 campagne per poste mobile manuela arcuri si fa in 3...d
17 canali numeri da kolossal per il portale film-review
l’intervista / robert Jolliffe
in questo numero
18
ilmercato è in panne: finiti gli incentivi statali, le immatricolazioni di nuove
vetture sono crollate. ecco come i principali player di settore stanno
tentando, attraverso la leva della comunicazione, di rilanciare le vendite
1916 naveen selvaduraila cucina italianaTi trovo sempre, ovunque tu sia
Un restyling per palati fini
A tu per tu con il fondatore di Foursquare, autentico fenomeno social del pianeta smartphone
Lo storico mensile edito da Quadratum rinnova grafica e contenuti. La raccolta è in crescita
I cittadini si dimostrano sem-pre più informati sul tema: lo scenario del mercato, le risposte di SanPellegrino
5/6consumer social responsibilityDifendere la qualità per rimanere leader
L’head adv sales Europe del Financial Times racconta le strategie del quotitiano, che
punta su contenuti pay, multimedialità, target d’élite e internazionalità
Si alza la soglia dell’attenzione
Così ti riavviomotoreil
automotive
www.lacucinaitaliana.it
LA C U C I N AI TA L I A N Ad a l 1 9 2 9 i l m e n s i l e d i g a s t r o n o m i a c o n l a c u c i n a i n r e d a z i o n e
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# 12|23 SETTEMBRE 2010
14
360agorà
I 25 aNNI DELL’IDraULICo DI NINTENDo INSIEME aL BooM DI “HaLo rEaCH”: NUoVE FroNTIErE PEr La CoMUNICaZIoNE D’IMPrESa
VIDEogaME LUNga VITa PEr
= IL SUCCESSo DI VIDEogIoCHI PoPoLarI CoME “SUPEr MarIo BroS” o “HaLo” PUò ESSErE MEgLIo SFrUTTaTo IN CHIaVE DI CoMUNICaZIoNE DaLLE aZIENDE? E IN CHE MoDo?= IL VIDEogaME PUò INTEgrarSI CoN EFFICaCIa NEL MEDIa MIx DELLE IMPrESE?
CoSa NE PENSI?LaSCIa La TUa oPINIoNE SU: [email protected]
SUPEr MarIo, EroE DELL’aDV
a cura di Orianna Briceno • [email protected]
nese ha rilasciato un video “time-line” dedicato ad alcuni dei giochi più importanti con Super Mario protagonista, mentre una testa-ta autorevole come il britannico The Guardian, sempre molto at-tivo sul fronte dei new media, ha deciso di ricordare l’avvenimen-to con uno speciale incentrato sui “25 fun Mario facts”. Intan-to, ancora Nintendo ha chiuso il
cerchio preparando un’apposita campagna pubblicitaria per com-memorare l’evento. Qualcuno ha detto che l’epopea di Super Mario stimola importanti risvolti di ca-rattere sociale: sembra la rivinci-ta dell’uomo comune. Ovvero lui, Mario, banalissimo idraulico, bas-so di statura, tarchiato, un paio di baffi neri, l’immancabile salopet-te e l’inseparabile cappello. Ep-
pure è un super eroe che esplora mondi fantastici, cavalca dino-sauri, guida kart iperbolici, sfida le leggi della fisica con balzi impos-sibili, affronta spazi tridimensio-nali e duella contro ogni sorta di creatura surreale. Ma soprattutto fa letteralmente impazzire i vide-ogiocatori di ogni parte del mon-do. La vicenda di Super Mario e il suo trionfo anche commercia-le ribadiscono, inoltre, la funzione sempre più importante che i vi-deogiochi si sono ritagliati nel vi-vere quotidiano. Proprio nei gior-ni in cui sul web si celebravano le gesta dell’idraulico più famo-so del globo eccone un’altra di-mostrazione: “Halo Reach”, pro-posto da Microsoft, ha incassato nella giornata inaugurale del-la sua avventura commercia-le una cifra superiore a quella messa insieme dal rinomato, e iper-promosso, “Avatar”. I fatti non si discutono: nel primo giorno di pre-senza nei negozi il vide-ogioco della multina-zionale statunitense ha venduto tre milioni di copie e con oltre 200 milioni di dollari incas-sati ha superato le cifre record del capolavoro tridi-mensionale firmato da Ja-mes Cameron. Videogioco batte film: il successo del quarto capitolo di quello che, nel gergo dei videoga-mers, viene definito “sparatut-to” - dove l’obiettivo principale
è restare vivi sterminando il più alto numero possibile di nemici – non deve, però, lasciare stupiti più di tanto. In effetti, guardan-do le statistiche si nota chiara-mente come l’industria dei vide-ogiochi abbia superato gli incassi dei cinema già da qualche tempo, mentre il numero dei videogio-catori continua a crescere in tut-to il mondo, anche grazie al ra-pido sviluppo dei giochi online e all’influenza di strumenti mobile
come cellulari, iPod e, ultimo arri-vato, iPad. Però, resta da dire che il caso della produzione di casa Microsoft è veramente singolare. Anche qui parlano i numeri: il pri-mo capitolo della storia era uscito nel 2001, seguito da “Halo 2” nel 2004 - capace di mettere insie-me 150 milioni di dollari nel week end di debutto - e poi “Halo 3” nel 2007, un altro campione di incassi con 170 milioni di dollari raccol-ti in un giorno per arrivare a quo-ta 300 soltanto nella prima setti-mana di commercio. Insomma, la serie ha polverizzato qualsiasi re-cord, vendendo in nove anni ol-tre 34 milioni di copie, con un in-
casso totale di poco inferiore a 2 miliardi di dollari. Tra “Super Mario” e “Halo”, dunque, una bella sfida, nonostante la na-
tura del tutto differente delle due proposte. In questo sce-
nario, le aziende fanno i conti con la prospettiva di sfrutta-
re proprio lo svariegato pa-norama dei videogame per promuovere i propri brand. Del resto, se si valutano con
attenzione le potenzialità co-municative espresse da giochi
di ruolo che attualmente rie-scono a coinvolgere oltre cin-que milioni di persone diventa
più immediata la comprensio-ne del fenomeno nel quadro delle opportunità per veico-lare pubblicità mirata.
FoNTI: wIrED.IT, rEPUBBLICa.IT, EUrogaMEr.IT, NINTENDo.IT
E ra il 13 settembre di venticinque anni fa e uno strano personaggio fece la sua timida com-
parsa nel mondo dei videogio-chi. Dal 1985 a oggi Super Mario Bros di strada virtuale ne ha fatta tanta. Nintendo, la società che lo ha creato, ha comunicato di aver venduto oltre 240 milioni pezzi del gioco, nelle sue varie forme. Numeri davvero impressionan-ti che, di fatto, consacrano Super Mario Bros come la serie più ven-duta di ogni tempo. Un quarto di secolo dopo la sua creazione, la serie sta continuando l’ascesa e riesce ancora a dominare le clas-sifiche, anche attraverso spinoff e sequel più o meno originali. Su-per Mario, adesso, è capace di im-prese mirabolanti: viene chiama-to addirittura a salvare il mondo, o più recentemente l’intera galas-sia, corre in aiuto di principesse, trova il tempo per giocare a golf , ma anche a baseball e football; è pilota e ballerino, brillante me-dico chirurgo o eccentrico orga-nizzatore di party. Insomma, tut-to e il contrario di tutto, con i manager dell’azienda giapponese che se lo cullano, come la più pregiata delle bit-creatures che ani-mano il sempre più popolare uni-verso del gaming elettronico. E pro-prio per celebrare il 25° anniversario, la stessa azienda giappo-
# 12|23 SETTEMBRE 2010
media
Film-Review, numeri da kolossaldedicato al grande schermo e all’home video, il sito ad agosto ha superatoi 200 mila utenti registrati. ricca l’offerta pubblicitaria gestita da master adv
continua l’ascesa del portale sul cinema del gruppo edizioni master
mondo del cinema, fornendo news e reportage diretta-mente dal luogo dell’evento. Sempre più successo riscuo-te, inoltre, il servizio che per-mette di vedere in streaming numerosi titoli cinematogra-fici in modo assolutamente legale e gratuito. La pubbli-cità del portale, gestita dalla concessionaria interna Ma-ster Advertising (www.ma-steradv.it), è in grado di of-frire agli investitori un’ampia e diversificata gamma di so-luzioni personalizzate, che spaziano dalla pubblicità ta-bellare alle più svariate for-me di direct e-mail marke-ting, altamente spettacolari e capaci di massimizzare il ritorno dell’investimento po-tendo offrire un target com-posto prevalentemente da uomini (77%) di status so-ciale medio-alto.
17
C ompletezza di contenuti, facile navigabilità e ric-chezza di servizi:
con questi ingredienti, con-tinua il grande successo di Film-Review.it, il portale del Gruppo Edizioni Master in-teramente dedicato al mon-do del cinema e dell’home vi-deo. Film-Review.it. nel mese di agosto ha, infatti, rag-giunto e superato quota 200 mila utenti registrati e profi-lati, raddoppiando di fatto il dato relativo allo stesso pe-riodo dell’anno precedente. Un traguardo che conferma ancora una volta la qualità dell’informazione e l’innova-zione dei servizi proposti ad
un pubblico sempre più numeroso e af-fezionato. Pa-ral lelamente alla cresci-
15-17 anni 3%
18-24 anni 22%
25-34 anni 25%
35-49 anni 35%
50-64 anni15%
la composizione del pubblico di film-review.itfasce di età occupazione
studenti 20%
impiegati 38%
manager 16%
dirigenti 14%
liberi professionisti12%
ta del numero degli uten-ti registrati, infatti, gli ulti-mi dati Nielsen Site Census (agosto), hanno evidenzia-to per Film-Review.it un’ot-tima performance in termini di traffico, con oltre 230 mila utenti unici, e un incremento rispetto all’anno precedente del 63% in termini di uten-ti unici e del 30% per quanto riguarda le pagine viste.La completezza dei conte-nuti e la facile navigabilità rendono Film-Review.it uno strumento di informazio-ne e approfondimento ca-pace di interessare un pub-blico molto ampio, costituito sia da esperti cinefili che da semplici appassionati. Gra-zie ai propri inviati speciali, il portale segue le più impor-tanti manifestazioni legate al
per sapernedi più
restare in contattoblog, forum & social media
Basta visitare la home page del portale per capirne le intenzioni:
diventare un punto di riferimento per gli appassionati di cinema
< www.film-review.it
di lorenzo mosciattiné seduti, né in piedieffetticollaterali
di simone freddi • [email protected]
è a cavalcioni?il futuro dei low cost
A lla “Aircraft Interiors Expo Americas Conference”di Long Beach, in Cali-fornia, è stato presentato un nuovo modello di seggiolini made in Italy che, a prima vista, ha tutte le carte in regola per dare il via a una nuova
gara al ribasso negli standard di viaggio aereo low cost: preparatevi a volare da semi-seduti, grazie allo “Skyrider” della Aviointeriors di Latina che alla tradizio-nale seduta sostituisce una sorta di sella, in modo da consentire alle compagnie di ridurre considerevolmente lo spazio tra una fila e l’altra di seggiolini. Carico umano maggiore, costo del biglietto minore. L’aspetto più divertente della fac-cenda è proprio legato alla forma a sella del sedile di nuova generazione: “Que-sto nuovo seggiolino offre un’esperienza di viaggio pari a una cavalcata o a un giro in vespa”, è infatti il ritratto che ne fanno i produttori, omettendo però di argomentare su quale senso di libertà possa mai offrire una cavalcata in 58 cm, non uno di più, di spazio orizzontale (tale sarebbe la distanza tra le file di posti su un aereo equipaggiato di Skyrider). Ad ogni modo, la memoria corre alle pa-role dell’eclettico presidente di Ryanair, Michael O’Leary, che qualche tempo fa aveva annunciato l’intenzione di installare nei suoi aerei dei posti in piedi a di-scapito dei bagni posteriori, che avrebbero ceduto il posto a delle barre verticali dotate di cintura di sicurezza. Ovviamente si trattava di una boutade pubblicita-ria, presa tuttavia molto sul serio dai media di tutto il mondo e capace di dare a Ryanair un’eco mediatica sicuramente superiore a una campagna adv con tut-ti i crismi. E la domanda sorge spontanea: si tratterà anche in questo caso di una trovata commerciale, o il nostro destino è davvero quello di farci venire de-gli ematomi alle ginocchia pur di risparmiare qualche spicciolo sul biglietto? A breve avremo la risposta. Di certo, la notorietà del rispettabile marchio Avioin-teriors di Latina ha avuto un’impennata, negli ultimi tempi.
Daily Media - quotidiano online | Daily Net - quotidiano onlinerubberduck mediadesign
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12 iab seminar 2016
scenario
audiWebiN CreSCiTa l’aCCeSSo alla reTe da diSpoSiTivi mobili
la diffuSioNe dell’oNliNe iN iTaliagli italiani che dichiarano di poter accedere a internet
Continua in Italia l’affermazione di internet, grazie principalmente alla diffusione di nuovi device connessi. In particolare, smartphone e tablet si confermano i più utilizzati dagli italiani per navigare online
Fonte: Audiweb Trends, La diffusione di internet in Italia - Dati cumulati 4 cicli del 2015.Base: totale individui 11-74 anni
con 41.5 milioni di italiani che dichia-rano di poter accedere a internet da qualsiasi luogo e strumento (fonte Audiweb trends - dicembre 2015), l’86,3% della popolazione tra gli 11 e i 74 anni, in Italia continua ancora l’affermazione di internet. cresce prin-cipalmente la disponibilità di accesso a internet tramite dispositivi mobili, smartphone (+45,3% in due anni) e tablet (+83,6%), che continuano ad affermarsi quali strumenti connessi sempre più utilizzati. continua, invece
la flessione della disponibilità di ac-cesso alla rete tramite computer da casa che in due anni registra un -2,5%, sebbene presenti ancora un tasso di penetrazione più elevato (73,2% della popolazione di 11-74 anni) rispetto ai nuovi device.
iNTerNeT Nelle TaSCHe degli iTaliaNi ovunque siamo, durante tutto il giorno e nel corso di tutta la settima-na, sempre più spesso consultiamo
da qualsiasi luogo e strumento
da cellulare /smartphone
da un computerda casa
da tablet
41.5mln
86,3%
68%
73,2%
28,6%
+4,7%in 2 anni
32.7mln
+45,3%in 2 anni
35.2mln
-2,5%in 2 anni
12.9mln
+83,6%in 2 anni
iTaliaNida 11-74
aNNi
people are mobile 13
la ToTal digiTal audieNCe iN iTalia
Fonte: Total Digital Audience, Gennaio 2016 - Audiweb powered by Nielsen.Total digital audience e PC = Italiani dai 2 anni in su che hanno navigato almeno una volta nel periodo di rilevazione MOBILE = Italiani di 18-74 anni che hanno navigato almeno una volta da smartphone e/o tablet
* mobile = smartphone e tablet al netto delle sovrapposizioni
internet per cercare informazioni su un prodotto, per lavorare, informarci, chattare con un amico o un collega, consultare uno o più account sui vari social network, oppure per organizza-re una serata o cercare il ristorante più vicino. dai dati sull’uso di internet in Italia (fonte: Audiweb database, gennaio 2016), l’audience totale di internet ha raggiunto 28.7 milioni di utenti online almeno una volta nel mese da uno dei device rilevati da Audiweb (pc, smar-tphone e tablet). Accedono a internet quotidianamente 21.7 milioni di italiani, più in dettaglio, 11.5 milioni da un com-puter e 18.2 milioni da device mobili (smartphone e/o tablet).
il TreNd della ToTal digiTal audieNCedai dati di trend sulla fruizione quotidiana di internet risulta che aumentano gli utenti che scelgono
l’internet mobile abitualmente. l’ac-cesso a internet nel giorno medio, infatti, registra una crescita del 26,4% in due anni, con una continua flessione dell’uso del pc (-12,7%).così come cresce il numero di utenti mobile, aumenta anche il tempo dedicato alla navigazione in mobilità (+48% in due anni).
geNeraZioNi a CoNfroNToIn generale, analizzando i dati socio demografici, risulta che la metà della popolazione italiana, il 51%, usa i devi-ce mobili (smartphone e/o tablet) al-meno una volta nel mese per navigare.un dato che, in realtà, mette in evi-denza una differenza generaziona-le, tra i giovani sempre più mobile oriented (oltre il 72% dei 18-34enni online da mobile nel mese) e la fascia più matura dei 55-74enni ancora non abbastanza “digitalizzata” (solo il 22% è online da mobile nel mese), ma
utenti unicigiorno medio (.000)
utenti unici mese (.000)
tempo spesogiorno medio (hh:mm)
tempo spesomese (hh:mm)
11.5
26.1
01:02
14:13
pC(2+ anni)
21.7
28.7
02:00
47:04
ToTal digiTal audieNCe (2+ anni)
18.2
22.4
01:44
43:48
mobile*(18-74 anni)
8
il tavOlO di lavOrO perFOrmance marKeting
paolo mardeganceo performediaFondatore deL GruPPo diGitouCh, è MeMbro deL direttiVo iab Per iL triennio 2014-2017. autore
di PubbLiCazioni Su MarketinG e PubbLiCità, è doCente di CorSi di MobiLe e diGitaL adVertiSinG. ha LaVorato Per MediaSet, in3, buonGiorno VitaMiniC, neo network PriMa di tuFFarSi neLL’attiVità iMPrenditoriaLe.
sheyla biasinicounTry manager iTalia zanox ha iniziato La Sua Carriera in zanox neL 2008, Per diVentare
tre anni doPo head oF PubLiSherS e head oF SaLeS neL 2014. Vanta 15 anni di eSPerienza neL diGitaL MarketinG Maturati Sia in aGenzie di CoMuniCazione onLine Che in aziende Che oPerano neL diGitaL adVertiSinG CoMe wPP e interPubLiC.
gian mario boncoddovp adverTising operaTions beinToo PreCedenti eSPerienze in itaLia PreSSo editori
e ConCeSSionarie e in GerMania doVe ha Contribuito a LanCiare La diViSione MobiLe di Fyber. in PaSSato ha riCoPerto iL ruoLo di aSSiStant ProFeSSor PreSSo L’uniVerSità boCConi di MiLano.
salvaTore carielloceo & founder semboxda SeMPre aPPaSSionato deLLe teMatiChe LeGate aL diGitaL MarketinG è Stato inVitato CoMe
SPeaker ai Più iMPortanti eVenti deL SearCh e web MarketinG in itaLia. PriMa deL 2007, anno in Cui ha Fondato SeMbox, ha LaVorato Per reaLtà iMPortanti CoMe dMC (GruPPo FuLLSix) e CLaSSeditori.
debora casalasprocounTry manager di neTboosTer agency, responsabile del business in iTaliaSi oCCuPa di diGitaL da
oLtre 16 anni, PriMa CoMe ProjeCt ManaGer in aMbito iCt Per La reaLizzazione di ProGetti di SViLuPPo web, Poi CoMe head oF StrateGy in netbooSter, a Guida deLLe LeVe deL diGitaL PerForManCe MarketinG Per iMPortanti brand itaLiani e GLobaLi.
sTefano guidicounTry manager kwanko iTalyPriMa di aPProdare aL GruPPo kwanko CoMe SaLeS ManaGer
ad inizio 2010, ha aVuto ruoLi di Vendita onLine. diVentato Country ManaGer itaLy, ha Fondato La FiLiaLe itaLiana a MiLano deL GruPPo kwanko neL 2013, Che ad oGGi raPPreSenta una deLLe buSineSS unit a MaGGior PotenziaLe deL GruPPo.
9
sTefano masieroceo di e-business consulTing Laureato in StatiStiCa Con MaSter Mba. diVerSe eSPerienze
ManaGeriaLi tra Cui GruPPo Coin, aMeriCan exPreSS, CitiCorP, GruPPo teLeFoniCa e autoSCout24 PriMa di LanCiarSi neLL’attiVità iMPrenditoriaLe Partendo daLL’inCubatore uniVerSitario Start Cube.
edoardo negrihead of sales media sofTec & parTner fullsixha Maturato una LunGa eSPerienza neL Mondo
dei Media tradizionaLi, diGitaLi e iL MarketinG onLine, oCCuPandoSi di PerForManCe, diSPLay, MobiLe, webtV e iPtV neLLe PrinCiPaLi aziende deL Settore. ha aVuto inCariChi in tradedoubLer itaLia, Matrix S.P.a, yahoo! itaLia e Manzoni PubbLiCità. è Stato uno dei PriMi ParteCiPanti aLL’oSSerVatorio MobiLe MarketinG & SerViCeS deLLa SChooL oF ManaGeMent deL PoLiteCniCo di MiLano.
marco fabio parisiresponsabile digiTal markeTing mercaTo business in Tim - Telecom iTalia Si oCCuPa di MerCato ed
oFFerta iCt e di MarketinG diGitaLe daL 2009 doPo aVer ConSeGuito un Mba aLLa Sda boCConi di MiLano. è Stato CoFondatore di neteSi SPa, uno dei PriMi aPPLiCation SerViCe ProVider itaLiani, direttore oSS in inFoStrada e ha SVoLto attiVità di ConSuLenza iCt in euroPa CoMe Senior ManaGer in anderSen ConSuLtinG (oGGi aCCenture).
francesca pinzonecounTry manager public-ideas iTalia, socieTà del gruppo Timeone Laureata PreSSo
L’uniVerSità di GenoVa in Lettere CLaSSiChe, ha ConSeGuito Poi due MaSter in MarketinG e CoMuniCazione, L’uLtiMo dei quaLi PreSSo L’aCCadeMia deLLa CoMuniCazione di MiLano. ha iniziato La Sua Carriera in buonGiorno VitaMiniC neL 2002 e ha LaVorato SuCCeSSiVaMente Per iMPortanti SoCietà CoMe yahoo! e triboo.
roberTo sianoceo e founder di clickpoinT.comè un Pioniere deL diGitaL, ha iniziato La ProPria attiVità CoMe
ConSuLente neL 1997 Per aziende itaLiane e non, dando Poi iL Via aLL’attiVità iMPrenditoriaLe Con CLiCkPoint neL 2005.
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Chi cambiamerita un premio
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Co-creiamo?
“ Essere femminile per Donna Moderna oggi significa parlare una lingua complessa e poliedrica, sempre in equilibrio tra serietà ed eleganza. Significa fare della co-creazione dei contenuti e della partecipazione un elemento base dell’identità editoriale. E pensare sempre in digitale”.Donna Moderna si rinnova: vieni a conoscerla.
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Un rapporto pubblicato qualche tempo fa dalla National Economic Research Association di Londra ri100ava che la tv europea degli anni novanta sarebbe stata caratterizzata dai seguenti fattori: - dec200o delle influenze politiche a favore della gestione prettamente manageriale del servizio, a conse300n-za dei crescenti interessi economici nel settore; - maggiore enfasi delle leggi sulle problemati400 relative alle concentrazioni dei mezzi anziché su
Thank you for the music
Un rapporto pubblicato qualche tempo fa dalla National Economic Research As
Thank you for the music
Un rapporto pubblicato qualche tempo fa dalla National Economic Research Association di Londra ri100ava che la tv europea degli anni novanta sarebbe stata caratterizzata dai seguenti fattori: - dec200o delle influenze politiche a favore della gestione prettamente manageriale del servizio, a conse300n-za dei crescenti interessi economici nel settore; - maggiore enfasi delle leggi sulle problemati400 relative alle concentrazioni dei mezzi anziché su
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SÌ CUCINA LA PLAYLIST DI SÌ
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ESCLUSIVA
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FELICI E CONTENTI
A TEATRO CON“LA SIGNORADELLE MELE”E NON SOLO…MARISA LAURITO
PINO INSEGNO
PATRIZIA PELLEGRINO ALESSANDRO
DEL PIEROE LA SUA AVVENTURA
IN AUSTRALIA
IMPRENDITORIA FEMMINILE
RESISTE ALLA CRISI E CONTINUA A
CRESCERE
DANIELE BOSSARI
LA BICICLETTA, LA TV, IL
“MISTERO”
AMADEUS& GIOVANNA
L’ATTRICE CI RACCONTA DELLE SUE ULTIME AVVENTURE PROFESSIONALI
DALLA TVAL TEATROCI RACCONTA LA SUA METAMORFOSI
CAROLINA KOSTNERROBERTA BRUZZONE
“10 ANNI DI VITA CONIUGALE” CON LA SCOSSA…
INTERVISTE
MODA PER LEI MODA PER LUI JON BON JOVI SORELLE WILLIAMSCHER ROCKY BALBOAMODA PER LEI MODA PER LEI MODA PER LEI ATTUALITÀ
MODA PER LEI MODA PER LEI ATTUALITÀATTUALITÀ
JON BON JOVIJON BON JOVI CHER SORELLE WILLIAMS ROCKY BALBOAMODA PER LEI MODA PER LUI JON BON JOVIMODA PER LEI JON BON JOVISALUTE PER LEI SALUTE PER LUI
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