Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 1
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “C. COLOMBO” Test Center accreditato AICA
ECDL – European Computer DrivingLicence - ECDL - Webstarter
VIA MEDAGLIE D’ORO, 117 – 74100 TARANTO
TEL./FAX SEGRETERIA: 0997366169
sito web : www.colombo.gov.it
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 2
Premessa 4
Il territorio 9
Il quartiere “Montegranaro-Salinella” 11
Presentazione della scuola 12
Utenza e bisogni dell’utenza
Risorse umane
13
15
Risorse strutturali 16
Obiettivi generali del Processo Formativo 17
Finalità della scuola secondaria di 1° grado
Profilo delle competenze dello studente al termine del primo ciclo di istruzione
18
19
Mappa POF 21
Il Piano dell’Offerta Formativa 22
Obiettivi POF 23
Organizzazione didattica 24
Organigramma 25
Curricolo per competenze 26
Curricolo d’Istituto
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Metodologie
Strategie
27
33
49
51
Verifica e valutazione
Certificazione delle competenze
51
54
Griglia di valutazione delle competenze
Valutazione del comportamento
55
58
Criteri di valutazione degli alunni 60
Autoanalisi e autovalutazione di istituto
Progetto CAF
Invalsi
61
64
68
Il curricolo locale 72
Il curricolo locale (schema) 73
Il curricolo nazionale 74
Attività alternativa per gli alunni che non si avvalgono della religione cattolica 75
Il centro sportivo
Integrazione ed inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali
Bisogni Educativi speciali
76
78
79
Integrazione alunni diversabili
Integrazione alunni con disturbi specifici dell’apprendimento
81
83
Integrazione alunni stranieri e Protocollo di accoglienza
BES non certificati: azioni di intervento
89
94
Progetti di istruzione domiciliare e per il servizio della scuola in ospedale
Sportello di ascolto
Biblioteca Scolastica
Progetto Erasmus +
97
98
99
101
Progetti curriculari ed extracurricolari 105
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 3
Solidarietà e Unicef 108
Progetti extracurricolari (schema) 110
Progetti Pon (Fse e Fesr) e ambienti per l’apprendimento (FESR) 111
Rapporti scuola-famiglia 112
Patto educativo di corresponsabilità 113
Viaggi d’istruzione e visite guidate 115
Rapporti con il territorio 123
La formazione dei docenti 124
La continuità educativa
Orientamento
125
127
Accoglienza 134
Criteri di formazione delle classi 135
La scuola in rete 136
Incarichi a.s. 2014-2015 138
Funzioni strumentali al POF 139
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 4
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “C. COLOMBO”
Test Center accreditato AICA
ECDL – European Computer DrivingLicence
ECDL - Webstarter
VIA MEDAGLIE D’ORO, 117 – 74100 TARANTO
TEL./FAX SEGRETERIA: 0997366169
PREMESSA
La Scuola secondaria di 1° grado “C. Colombo” nel rispetto della legge n.107 del 13
luglio 2015 progetta la propria offerta formativa per innalzare i livelli di istruzione
e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di
apprendimento, per contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, per
prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica, per realizzare
una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione
e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva,
per garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di
istruzione permanente dei cittadini.
Definisce e realizza” interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo
sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle
famiglie ed alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire
loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del
sistema di istruzione e con l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo di
insegnamento e di apprendimento” (Art.1 del Regolamento dell’Autonomia).
La scuola, difatti, garantisce percorsi flessibili, diversificati e funzionali alle esigenze
e vocazioni di ciascun alunno per formarlo come cittadino consapevole e
responsabile, opera per favorire l’inclusione di ciascun allievo al fine di realizzare
appieno il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento per tutti gli studenti in
situazione di difficoltà e verifica periodicamente e con sistematicità i progressi di
ogni singolo alunno (C.M. n.8 del 6 marzo 2013).
La rivoluzione digitale, la globalizzazione, la convivenza di culture e religioni diverse
determinano profonde trasformazioni sociali e culturali e richiedono, pertanto,
continue innovazioni metodologiche e contenutistiche dell’azione educatrice.
La scuola “Colombo” raccoglie le sfide e le trasforma in ulteriori opportunità nel
rispetto delle individualità, riconoscendo i talenti e promuovendo la crescita di tutti e
di ciascuno.
Ed è in tale ottica che la scuola si impegna anche alla diffusione della cultura
d’impresa. Questo comporta educare il giovane, con particolari iniziative didattiche,
sin dalle scuole medie affinché sviluppi capacità organizzative, capacità di
problem-solving, capacità relazionali e capacità di gestire risorse.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 5
Sviluppare la coscienza civica, imparare a convivere in armonia con le tante diversità
presenti nella scuola e nella società, interpretare criticamente il mondo globalizzato e
tecnologicamente avanzato in cui le ragioni dell’avere spesso prevalgono su quelle
dell’essere sono esigenze fatte proprie dall’insegnamento di “Cittadinanza e
Costituzione”e rappresentano finalità irrinunciabili della scuola secondaria di primo
grado “Colombo”. La materia si propone di ‘rimuovere gli ostacoli di ordine
economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini,
impediscono il pieno sviluppo della persona umana’…(art.3 Costituzione).
Un’attenzione particolare è riservata agli alunni con Bisogni Educativi Speciali. Gli
interventi didattici individualizzati e personalizzati interagiscono con i servizi del
territorio, contribuiscono allo sviluppo della cultura dell’inclusione e promuovono i
valori dell’uguaglianza e della pari dignità di tutti i cittadini senza distinzione di
condizioni personali e sociali (art.3 Costituzione).
La scuola “Colombo” accoglie gli alunni stranieri e ne promuove l’integrazione e
l’inserimento consapevole ed equilibrato nella comunità scolastica e territoriale
attraverso percorsi personalizzati e l’utilizzo di strumenti compensativi e misure
dispensative.
Nel corso del triennio le attività previste tendono a mantenere il necessario livello di
motivazione allo studio e alla partecipazione alle attività didattiche.
Le verifiche sono periodiche; le strategie di rinforzo, di approfondimento e di
recupero sono varie e collegate alle carenze o alle potenzialità.
I risultati sono monitorati e confrontati con gli standard di riferimento diffusi in
ambito UE ed OCSE.
Voti, prove oggettive, verifiche, scrutini, rilevazioni INVALSI, certificazioni delle
competenze accompagnano in modo trasparente il percorso di ogni singolo alunno e
garantiscono la valutazione corretta del raggiungimento dei traguardi. La loro
comunicazione agli alunni ed alle famiglie è tempestiva.
I voti che valutano apprendimento e comportamento sono trasparenti e coerenti con il
percorso formativo seguito.
L’offerta formativa della scuola “Colombo” abbandona la strada dei programmi
pletorici e si orienta verso una solida acquisizione di conoscenze, abilità e
competenze di base che permetta ai nostri alunni di scoprire la bellezza di ciascuna
disciplina e di maturare interesse per la conoscenza.
E’ per questo che la scuola ha introdotto nella sua pratica educativa nuovi linguaggi e
ricorre a contenuti digitali utilizzando tutte le opportunità del Programma Nazionale
Scuola Digitale (http://www.indire.it) per cui si è dotata delle nuove tecnologie, dalle
reti di PC, alla navigazione Internet, ai programmi informatici più aggiornati, agli
scanner, alle lavagne interattive multimediali, alle nuove opportunità
dell’apprendimento on-line.
L’aggiornamento delle dotazioni multimediali della scuola è costante e sostenuto con i
fondi strutturali europei (FESR).La scuola è dotata di collegamenti Wi-fi nell’intero
edificio grazie anche al progetto Wi-fi del Miur.
Nello svolgimento della propria azione educativa la Scuola secondaria di 1° grado
“C. Colombo” assume – in particolare per l’anno scolastico 2015-2016 - come
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 6
criterio condiviso di guida e come sfondo integratore per l’azione didattica la
tematica trasversale“Io ce l’ho fatta..adesso tocca a te” che entrerà nella
progettazione locale del 20% per la valorizzazione del territorio attraverso l’esempio
e l’attività dei personaggi tarantini che si sono distinti nei vari campi della cultura.
Il raggiungimento di traguardi essenziali
Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il
quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal
Parlamento europeo e del Consiglio dell’unione europea (Raccomandazione del 18
dicembre 2006) che sono:
Comunicazione nella madrelingua;
Comunicazione nelle lingue straniere;
Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
Competenza digitale;
Imparare a imparare;
Competenze sociali e civiche;
Spirito di iniziativa ed imprenditorialità;
Consapevolezza ed espressione culturale.
La scuola secondaria di primo grado Colombo, in linea con le Indicazioni Nazionali
per il curricolo del 2012, intende promuovere e consolidare le competenze culturali
basilari e irrinunciabili tese a sviluppare progressivamente, nel corso della vita, le
competenze-chiave europee.
Il curricolo d’istituto si ispira anche alle competenze chiave di cittadinanza in Italia
(D.M.139 del 22.8.2007) che rappresentano un altro irrinunciabile punto di
riferimento per la didattica. Esse sono:
Costruzione del sé
1. Imparare ad imparare
2. Progettare
Relazione con gli altri
3. Comunicare
4. Comprendere
5. Rappresentare
6. Collaborare e partecipare
7. Agire in modo autonomo e responsabile
Rapporto con la realtà
8. Risolvere problemi
9. Individuare collegamenti e relazioni
10. Acquisire ed interpretare l’informazione
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 7
Pertanto il curriculum formativo dei nostri allievi garantisce traguardi adeguati allo
sviluppo della loro età evolutiva, tradotti in conoscenze coese, coerenti e aperte ai
successivi sviluppi del percorso scolastico.
In particolare sono considerati traguardi essenziali:
- una buona preparazione in Italiano
- una buona preparazione in Matematica
- una buona preparazione in Scienze
- una buona preparazione in Lingua inglese
L’uso corretto e consapevole della lingua italiana ricopre un ruolo di rilievo per
l’esercizio del diritto di parola e di cittadinanza.
Buone competenze matematiche e scientifiche costituiscono una esigenza urgente per
colmare il gap formativo evidenziato dalle rilevazioni PISA-OCSE tra l’Italia e le
altre nazioni sviluppate e tra le aree diverse del nostro Paese.
La scuola “Colombo” si apre alla cultura scientifica laboratoriale e predispone un
curriculum atto a superare la scissione tra cultura umanistica e cultura scientifica.
La lingua inglese acquisita in maniera chiara e adoperata correntemente è traguardo
necessario ed essenziale della nostra scuola. E’ considerata un veicolo comunicativo
indispensabile allo sviluppo di una cittadinanza attiva in un mondo globalizzato.
Sintesi delle priorità
Il nostro curriculum è costruito sui reali bisogni formativi degli adolescenti che ci
sono affidati.
Le attività proposte mirano a garantire a tutti competenze che trasformano i nostri
allievi in studenti consapevoli della conoscenza e dell’impegno nello studio.
L’apertura alle nuove tecnologie, alle attività laboratoriali informatiche, scientifiche,
linguistiche, musicali, la promozione della pratica sportiva, i progetti innovativi
tendono a far emergere e a valorizzare potenzialità, talento e creatività dei nostri
alunni.
Gli alunni della scuola “Colombo” acquisiscono vari metodi di studio (“imparare ad
imparare”) con il contributo di tutti gli insegnanti che seguono il modello del team-
teaching, della pari dignità degli insegnanti e degli insegnamenti impartiti.
Considerazioni finali
La scuola “Colombo” si impegna con il suo Piano di Offerta Formativa a fare
dell’esperienza scolastica degli alunni un segmento fondamentale per la loro crescita
umana, sociale, culturale e civile. Nei tre anni gli studenti costruiscono saperi essenziali, acquisiscono metodi
interpretativi per comprendere la società e il mondo, sviluppano competenze
indispensabili per proseguire nel loro iter scolastico e formativo per tutto l’arco della
vita.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 8
Con la sua proposta di attività, con le sue modalità didattiche e le iniziative particolari,
la nostra scuola, rispondendo ad un principio fondamentale della Costituzione,
contribuisce a “rimuovere gli ostacoli (…) che, limitando di fatto la libertà e
l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e
l’effettiva partecipazione (…) all’organizzazione politica, economica e sociale del
Paese” [art. 3].
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 9
IL TERRITORIO TARANTO
Città della Puglia, capoluogo di provincia, di circa 200.000 abitanti.
Sorge a 15 m. sul livello del mare, è situata sul Mar Ionio.
Attualmente la città si compone di 3 parti:
-a nord la zona del porto commerciale;
-al centro, su un’isola, la città vecchia;
-a sud i quartieri moderni.
I tre nuclei urbani, allineati da Nord-Ovest a Sud-Est e collegati fra loro da ponti, di
cui uno girevole, dividono il Mar Piccolo, vasto bacino interno, dal mare aperto.
Di grande importanza è il porto militare, ospitato nella parte più occidentale del Mar
Piccolo.
E’ soprattutto centro industriale con un’industria siderurgica, cementifici, raffinerie di
petrolio, industrie alimentari, tessili, chimiche e di abbigliamento; praticata la pesca.
Ancora in via di sviluppo il turismo.
IL NOME E’ legato alle sue origini, infatti un’antica leggenda narra che, circa 120
anni prima della fondazione di Roma, Taras, figlio di Nettuno, sbarcò
sulla costa jonica e vide un delfino mentre celebrava un rito in onore
del divino padre.
L’apparizione fu interpretata come un segno del cielo e pertanto in quel luogo Taras
fondò la città di Taranto.
IL PASSATO
Preistoria: ritrovamenti archeologici, di straordinario interesse la necropoli con
corredi funerari di grande varietà e bellezza, resti di un acquedotto e di terme.
Età greca: fondata da coloni spartani verso il sec. VIII, Taranto sostenne molte
guerre con le popolazioni indigene, su cui prevalse, divenendo celebre per le
ricchezze ed il fasto, in quella Magna Grecia che rinnovò sulle sponde dello Jonio lo
splendore della civiltà greca.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 10
Età romana: nel 281 fu sconfitta da Roma che la sottomise.
Età medievale: fu conquistata da Goti, Longobardi, Bizantini, Saraceni e Normanni
che ne fecero un importante feudo, poi passò agli Svevi e in seguito agli Angioini.
Età moderna: raggiunse un nuovo grande splendore sotto il governo dei del Balzo e
degli Orsini.
Età contemporanea: nel 1860 fu conquistata da Garibaldi che la tolse ai Francesi,
divenendo parte del Regno d’Italia.
Oggi: la città e le sue contrade ricordano gli antichi monumenti di una civiltà ellenica
che le fu propria e che riaffiora nelle testimonianze dei reperti archeologici conservati
nel Museo Nazionale.
Il suo centro storico custodisce palazzi di notevole prestigio architettonico.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 11
IL QUARTIERE “MONTEGRANARO-SALINELLA”
Cenni storici
La scuola è situata nella V Circoscrizione “Montegranaro-Salinella”, così detta in
quanto, in tempi remoti, vi aveva sede una estesa coltivazione di frumento o, più
semplicemente, un grande deposito, che serviva probabilmente a conservare tutto il
grano necessario al sostentamento dell’antica città.
Delimitato dalle vie Japigia, Leonida, Demostene, Magna Grecia,Virgilio, il quartiere
si estende sul territorio che divide l’insenatura interna del golfo da quella esterna, un
triangolo che partendo da Montegranaro giungeva al Pizzone, dove inizialmente
sorgeva l’antica Taras.
Al di là di questa striscia di terra, là dove aveva inizio la via Profundaria, secondo la
maggior parte degli storici, si estese probabilmente la prima necropoli tarantina.
I resti delle mura che cingevano questa area sono stati ritrovati in parte nell’area
dell’ospedale della Marina Militare ed in parte lungo Corso Italia, dove è possibile
vedere grossi blocchi di pietra con iscrizioni in lingua greca, oltre ai resti di un
acquedotto e di un edificio probabilmente sorto accanto a delle terme.
La zona denominata Salinella, secondo gli scritti di Plinio il Vecchio, era
caratterizzata dalla presenza di due laghi (Salina e Salinella) dai quali si raccoglieva,
dopo l’annuale prosciugamento, un’ottima qualità di sale, utile alla conservazione dei
cibi. Intorno ai due specchi d’acqua si coltivava la bambagia.
Il presente Il quartiere, nella conformazione attuale, è sicuramente tra i più popolosi ed abitati,
costituendo una delle aree di principale interesse economico della città.
L’area identificata come Montegranaro si connota quale valida alternativa
commerciale e abitativa alle vie del centro.
Dal 2005, in seguito alla nuova organizzazione delle circoscrizioni cittadine, il rione
“Italia-Montegranaro” è stato accorpato al quartiere “Salinella” dando vita alla nuova
denominazione.
Dei tanti problemi affrontati, restano ancora aperte alcune questioni da risolvere al
fine di dotare il quartiere di attività sociali e culturali, senza trascurare le necessità più
immediate come l’illuminazione o le condotte fognarie.
Sono allo studio diverse soluzioni per una nuova pianificazione urbanistica dell’area.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 12
PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA
L’edificio, costruito nel 1977 ed entrato in funzione nel 1979, è situato in via
Medaglie d’Oro 117. E’ composto da due corpi di fabbrica affiancati, il primo formato
da un solo piano, il secondo strutturato su tre piani con aule confortevoli e luminose di
recente oggetto di manutenzione ordinaria.
La scuola dispone di due palestre coperte e due scoperte con campo di pallavolo e
pallacanestro, di un’aula magna con postazione multimediale e palco per attività
teatrali, di un laboratorio scientifico-tecnologico, di un laboratorio linguistico
multimediale, di un laboratorio artistico-espressivo, di un laboratorio musicale, di una
biblioteca per gli studenti, didue aule d’informatica una delle quali Test Center
accreditato AICA per l’ECDL – European Computer Driving License - e per l’ECDL
Webstarter.
Le dotazioni tecnologiche sono in gran parte dovute al FESR (Fondo Europeo di
Sviluppo Regionale).
La scuola dal 20 febbraio 2015 è dotata di defibrillatore e di personale docente e ATA
formato per utilizzarlo in caso di necessità avendo frequentato corsi specifici del
programma “Scuola cardioprotetta “.
La scuola dispone, inoltre, di lavagne multimediali interattive ( 32 LIM) in tutte le
classi e in tutti i laboratori e di altri sussidi didattici per alunni e docenti utilizzati per
agevolare ogni tipo di attività.
L’ingresso per docenti, personale della scuola e utenti è in via Medaglie d’Oro
mentre, per ragioni di sicurezza, l’ingresso e l’uscita degli alunni avviene da via De
Carolis. La scuola è dotata di Piano di Sicurezza redatto e regolarmente aggiornato
dal Responsabile per la Sicurezza (RSPP).
Alcuni lavori di messa a norma sono stati di recente eseguiti dal Comune di Taranto.
La scuola
La palestra interna La palestra esterna
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 13
UTENZA
Il bacino di utenza della nostra scuola è ricco e vario: la maggior parte degli studenti
risiede a Taranto, nel quartiere “Montegranaro- Salinella”, altri provengono da altri
quartieri della città, anche periferici, o dai Comuni limitrofi.
In generale, l’utenza risulta eterogenea per condizioni sociali ed economiche, per
istruzione e cultura, per costumi e valori.
Gli alunni della nostra scuola sono generalmente motivati poiché il contesto sociale
di provenienza è attento alla loro formazione umana e culturale. E’ presente, tuttavia,
una fascia di alunni per i quali la scuola è l’unico luogo di aggregazione
socioculturale.
Le famiglie sono sensibili alle esigenze della scuola, danno importanza alle iniziative
proposte, concorrono al miglioramento dell'offerta anche attraverso la partecipazione
agli Organi Collegiali. Solo una minoranza è poco attenta ai bisogni dei ragazzi e
poco si interessa al loro andamento scolastico e alla loro educazione, che viene,
pertanto demandata unicamente alla scuola.
Per le situazioni particolari sopra citate la scuola attiva percorsi educativi
personalizzati e progetti specifici.
Gli studenti della Scuola secondaria di 1°grado nell’a.s. 2015-16 sono
complessivamente732.
Bisogni dell'utenza
Le finalità della scuola sono definite a partire dalla persona che apprende, con
l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni
che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali. La definizione e la realizzazione delle
strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e
complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, delle
sue capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. Lo
studente è quindi posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti:
cognitivi,affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa
prospettiva, i docenti pensano e realizzano i progetti educativi e didattici in relazione
costante con i bisogni fondamentali e i desideri degli alunni.
Le attese e i bisogni educativi sono quindi articolati e differenti, inevitabilmente
condizionati dal contesto socio-culturale di provenienza. Essi rappresentano lo
stimolo ad ampliare l’offerta formativa, al fine di armonizzare eventuali squilibri
nella formazione degli alunni e di legarli il più possibile alla scuola, intesa come
ideale referente educativo capace di assicurare a tutti percorsi di inclusione.
In questi ultimi anni, inoltre, vi è un aumento di famiglie di origine straniera e la
scuola è impegnata nell’accoglienza di nuove esigenze culturali e formative
attraverso progettualità che favoriscono l’intercultura e la valorizzazione delle
differenze.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 14
Le risposte che la scuola, attraverso l’articolazione del piano dell’offerta formativa,
intende dare ai bisogni prioritari, rappresentano gli strumenti per combattere il
fenomeno della dispersione scolastica, intesa in senso lato come insuccesso
scolastico, assenze, abbandono, demotivazione allo studio, scarsa stima di sé.
Gli alunni più disinteressati verranno coinvolti, attraverso interventi di motivazione e
di orientamento, previa adeguata ricerca metodologica, in attività di recupero,
connesse con l’impegno curricolare ed extracurricolare, da svolgere in gruppi non
numerosi e diversi dalle classi ordinarie.
Per gli alunni amanti dello studio e capaci di acquisire nuove abilità e competenze,
perché ciascuno sviluppi al massimo le proprie potenzialità di crescita, sono proposte
invece iniziative specifiche di approfondimento.
Per gli studenti con bisogni educativi speciali sono elaborati percorsi didattici
personalizzati per l’inclusività.
La nostra scuola, proponendosi di mettere al centro del processo di apprendimento gli
allievi , le loro esigenze e le loro peculiarità, di "accompagnare" la loro crescita
personale , di formarne e potenziarne le capacità individuali, di aiutarli a scoprire
consapevolmente le proprie attitudini, ha individuato i seguenti
Bisogni degli Alunni:
star bene a scuola
avere la possibilità di mettersi in relazione con gli altri
poter sperimentare situazioni di confronto e di crescita
rispondere a curiosità di tipo cognitivo
acquisire consapevolezza di sé, autostima e ruolo sociale
Bisogni delle Famiglie:
ricevere uno stimolo culturale e pedagogico nella propria azione educativa
svolgere un ruolo partecipativo nella vita scolastica
instaurare un rapporto di fiducia con l'agenzia scolastica
trovare nella scuola un supporto nell'affrontare situazioni difficili
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 15
RISORSE UMANE
DIRIGENTE SCOLASTICO
DOCENTI
LETTERE 17
MATEM E SCIENZE 10
LINGUA INGLESE 5
LINGUA SPAGNOLA 2
LINGUA FRANCESE 1
TECNOLOGIA 4
ARTE E IMMAGINE 4
MUSICA 4
SC. MOTORIE 4
RELIGIONE 2 SOSTEGNO 10
ALUNNI
CLASSI PRIME
246
CLASSI SECONDE
234
CLASSI TERZE
252
ATA
COLLABORATORI SCOLASTICI
10
DGSA
AMMINISTRATIVI
5
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 16
RISORSE STRUTTURALI
EDIFICIO
SALA
PROFESSORI
SEGRETERIA
PRESIDENZA
AULA MAGNA
BIBLIOTECA
LABORATORI
INFORMATICO
SCIENTIFICO
MUSICALE
LINGUISTICO
ARTISTICO-
ESPRESSIVO
PALESTRE
COPERTE
SCOPERTE
AULA SOSTEGNO
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 17
OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO
FORMATIVO
SCUOLA CHE
COLLOCA NEL MONDO
SCUOLA CHE
COLLOCA NEL MONDO
SCUOLA DELLA
PREVENZIONE DEI DISAGI
E DEL RECUPERO
DEGLI SVANTAGGI
SCUOLA DELLA
PREVENZIONE DEI DISAGI
E DEL RECUPERO
DEGLI SVANTAGGI
SCUOLA
DELLA MOTIVAZIONE
E DEL SIGNIFICATO
SCUOLA
DELLA MOTIVAZIONE
E DEL SIGNIFICATO
SCUOLA DELL’IDENTITA’SCUOLA DELL’IDENTITA’
SCUOLA ORIENTATIVASCUOLA ORIENTATIVA
SCUOLA
DELL’EDUCAZIONE
INTEGRALE
DELLA PERSONA
SCUOLA
DELL’EDUCAZIONE
INTEGRALE
DELLA PERSONA
LA SCUOLA
SECONDARIADI
I GRADO
LA SCUOLA
SECONDARIADI
I GRADO
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 18
FINALITA’ DELLA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
La finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona,
all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale
europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione
delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle
famiglie.
In tale ottica alla scuola spettano alcune finalità specifiche:
Rimuovere ogni ostacolo alla frequenza
Promuovere il successo scolastico di tutti gli studenti, con particolare
attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio
Prevenire l’evasione dell’obbligo e contrastare la dispersione
Perseguire il miglioramento della qualità del sistema di istruzione
Valorizza il talento e le inclinazioni di ciascuno
Fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità
consapevole e aperta
Guidare gli alunni ad elaborare il senso della propria esperienza
Promuovere negli studenti la pratica consapevole della cittadinanza
Offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi
culturali di base
Far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per
apprendere a selezionare le informazioni
Promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie che siano
in grado di fare da bussola negli itinerari personali
Far acquisire le competenze trasferibili dalle situazioni scolastiche alla vita
sociale
Favorire l’autonomia di pensiero degli studenti, orientando la propria didattica
alla costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 19
PROFILO DELLE COMPETENZE DELLO
STUDENTE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI
ISTRUZIONE Il profilo che segue descrive le competenze riferite alle discipline di insegnamento e
al pieno esercizio della cittadinanza, che gli studenti della scuola secondaria di primo
grado Colombo devono mostrare di possedere. Tali competenze costituiscono
l’obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano (Iindicazioni nazionali
per il curricolo- 2012).
Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati
a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella
comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità,
le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la
propria personalità in tutte le sue dimensioni.
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli
strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere
ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica
di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della
società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole
condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune
esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a
compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di
comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie
idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.
Nell’incontro con persone di diversa nazionalità è in grado di esprimersi a
livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione
essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua
europea.
Riesce ad utilizzare una lingua europea nell’uso delle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione.
Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di
analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi
quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale
gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di
avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni
complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.
Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerche di
senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 20
Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della
comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere
informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di
controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.
Possiede un patrimonio di conoscenze digitali e nozioni di base ed è allo stesso
tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed
impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.
Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita.
Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha
attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in
cui questo può avvenire: momenti educativi informali, e non formali,
esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che
frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche,
volontariato, ecc.
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e
chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi
espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. E’ disposto ad analizzare
se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 21
IL POF
SI ARTICOLA
IN
CURRICOLO
LOCALE 20%
CURRICOLO
NAZIONALE
80%
CURRICOLO
REGIONALE
PUNTI CARDINE
SI FONDA
SU
SI AVVALE
DI
FUNZIONI
STRUMENTALI
ATTUATO IN
ORARIO
SCOLASTICO
CURRICOLARE
ORARIO
SCOLASTICO
EXTRACURRIC.
CHE
COMPRENDE CHE ATTIVA
PROGETTI
PER
CONSEGUIRE
MIGLIORARE
E AMPLIARE UNA PROFICUA
COLLABORAZIONE
TRA
ATTIVITA’
LABORATORIALI
LILILI
QUALI
VALORIZZAZIONE
DELLE IDENTITA’
RISPETTO
DELLE
DIVERSITA’
CONSAPEVOLEZZA
DEI DIRITTI E DEI
DOVERI
RISPETTO DELLE
REGOLE DELLA
SOCIALITA’
CHE
COLLABORANO
MIGLIORARE OTTIMIZZARE
F.S 2
F.S.4 F.S.3
CHE
S’IMPEGNANO
PER
LE RISORSE
UMANE
POTENZIALITA’ RISULTATI
CHE
S’IMPEGNANO
PER
LE RISORSE
UMANE
POTENZIALITA‘ ’
RISULTATI
CON I
COORDINATORI
OPERATORI
SCOLASTICI
FAMIGLIE TERRITORIO L’OFFERTA
FORMATIVA
F.S. 1
F.S 1
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 22
IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il Piano dell’Offerta Formativa è:
- il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale della
scuola che esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed
organizzativa
- un atto di indirizzo interno per orientare verso il conseguimento di una finalità,
armonizzando le attività
- un atto dichiarativo di intenti da portare a conoscenza di alunni e famiglie.
Il Piano dell’Offerta Formativa si articola attraverso:
- il collegamento alle indicazioni nazionali per il curricolo (profilo dello studente al
termine del primo ciclo di istruzione, traguardi per lo sviluppo delle competenze,
obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina)
- la progettazione e la realizzazione di interventi educativi, di formazione e
istruzione tesi allo sviluppo della persona, adeguati alla domanda delle famiglie e
alle caratteristiche dei soggetti coinvolti.
Pertanto la scuola individua:
- Le esperienze di apprendimento più efficaci
- Le scelte didattiche più significative
- Le strategie più idonee e le modalità più efficaci ed efficienti, rivolte a determinati
soggetti che vivono in un determinato luogo, al fine di garantire il successo
formativo.
- i contenuti necessari per personalizzare i percorsi formativi
La scuola Colombo basa la propria azione educativa, conformemente al documento
Cultura Scuola Persona, sui seguenti PUNTI – CARDINE:
Valorizzare l’identità
Rispettare la diversità
Avere consapevolezza dei diritti e dei doveri
Rispettare le regole della socialità
Imparare ad imparare
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 23
OBIETTIVI DEL POF
Fornire supporti adeguati affinchè ogni persona sviluppi un’identità
consapevole e responsabile
Rispettare le varie forme di diversità, disabilità o di svantaggio
Promuovere l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della
violenza di genere e di tutte le discriminazioni
Interagire con la società contemporanea attraverso la conoscenza ed il
rispetto dei diritti e dei doveri
Sviluppare competenze e capacità di scelta in relazione alle attitudini di
ognuno attraverso un metodo di lavoro efficace
La scuola promuove apprendimenti significativi per tutti gli alunni attraverso:
La valorizzazione dell’esperienza e delle conoscenze degli alunni per
ancorarvi nuovi contenuti
L’attuazione di interventi adeguati nei riguardi delle diversità per fare in
modo che non diventino disuguaglianze
Lo sviluppo dell’esplorazione e della scoperta al fine di promuovere la
curiosità e l’interesse verso nuove conoscenze
La collaborazione nell’apprendimento attraverso forme di interazione e
scambio sia all’interno della classe, sia attraverso la formazione di gruppi di
lavoro
La promozione del proprio modo di apprendere consapevolmente al fine
di “imparare ad apprendere” e costruire il proprio sapere
La realizzazione di percorsi in forma di laboratorio, per favorire
l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 24
ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
La scuola ha adottato un orario obbligatorio di 30 ore settimanali di insegnamenti
curriculari (italiano, storia, cittadinanza e costituzione, geografia, matematica, scienze,
lingue straniere, educazione artistica, musicale, tecnica, motoria).
L’orario scolastico prevede per tutte le classi e tutti i giorni, dal Lunedì al Venerdì,
l’uscita alle 14:00.
L’ingresso è fissato alle ore 8:00.
La scuola favorisce l’ inserimento dei nuovi alunni in un clima di fiducia e di serenità
che si realizza tramite incontri con gli alunni delle quinte classi elementari durante
l’anno precedente l’iscrizione e incontri con le famiglie prima dell’inizio delle lezioni
per conoscere gli insegnanti e gli spazi disponibili.
Ogni anno la scuola si attiva per iniziative di accoglienza tese a rassicurare gli alunni
nel nuovo ambiente e finalizzate a favorire l’integrazione, la conoscenza e lo stare
bene insieme.
Anche per l’anno in corso, il collegio dei docenti ha approvato la suddivisione
dell’anno scolastico in due quadrimestri: il primo si chiuderà il 31gennaio 2016, il
secondo l’8 giugno 2016.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 26
CURRICOLO PER COMPETENZE
Il curricolo rappresenta lo strumento principale della progettazione con cui la scuola
può rispondere alla domanda educativa degli alunni e delle loro famiglie.
La caratteristica fondamentale del curricolo è la sua progettualità, ossia la capacità
di individuare con chiarezza i fini complessi del percorso di apprendimento e cercare
di raggiungerli usando flessibilmente come mezzi le discipline, i traguardi per lo
sviluppo delle competenze e gli obiettivi di approfondimento individuati nelle
Indicazioni Nazionali. Il curricolo di istituto è perciò espressione della libertà
d’insegnamento e dell’autonomia scolastica e la sua costruzione è un processo
attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa.
Il curricolo per competenze della scuola secondaria di primo grado Colombo
pertanto:
definisce: le finalità, i risultati di apprendimento attesi per gli allievi, le strategie, i
mezzi, i tempi, gli strumenti e i criteri di valutazione, le risorse interne ed esterne e la
rete di relazioni che permetteranno agli allievi di conseguire la competenze.
E’ strutturato: per Obiettivi di Apprendimento, in riferimento agli Obiettivi
Generali del Pof e alle Indicazioni Nazionali, nel rispetto dei Traguardi per lo
sviluppo delle competenze e del profilo dello studente al termine del primo ciclo di
istruzione.
E’ scandito: per Obiettivi Specifici di Apprendimento.
Sviluppa: il processo formativo per il raggiungimento delle
competenze culturali di base, quali requisiti fondamentali per accedere al sapere e
per continuare ad apprendere, competenze sociali per relazionarsi e lavorare in
gruppo,competenze disciplinari relative ai contenuti delle discipline,
competenze trasversali che riguardano i processi attivabili in vari campi.
Prevede: la scelta dei contenuti disciplinari in rapporto agli Obiettivi di
Apprendimento.
Intende: il Curricolo in termini qualitativi più che nozionistici, con
l’individuazione di saperi irrinunciabili sempre in continua evoluzione.
Costituisce: l’80% del Curricolo Nazionale.
Prevede: verifiche: - quadrimestrali
- finali
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 27
CURRICOLO D’ISTITUTO
Il Curricolo d’Istituto è il documento attraverso il quale la Scuola traduce gli
standard presenti nelle Indicazioni Nazionali in percorsi disciplinari
contestualizzati all’ambiente e condivisi da tutti i docenti. Esso indica, con
riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai
traguardi per lo sviluppo delle competenze, per ciascuna disciplina e per le classi
1^, 2^ e 3^ della scuola secondaria di 1° grado (primo ciclo d’istruzione) gli
obiettivi finali, gli obiettivi di apprendimento e le competenze da raggiungere.
Il Curricolo d’istituto
è una parte importante del POF
rappresenta la sintesi della progettualità formativa e didattica della scuola
persegue le seguenti finalità:
- orientare alla conoscenza di sé e allo sviluppo delle relazioni interpersonali e
con l’ambiente vitale
- offrire situazioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base
- aiutare ad apprendere e a selezionare le informazioni
- valorizzare le diversità presenti nella scuola, evitando che la differenza si
trasformi in disuguaglianza.
A partire dal curricolo di istituto, i docenti individuano le esperienze di
apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più
idonee, con attenzione all'integrazione fra le discipline e alla loro possibile
aggregazione in aree, così come indicato dal Regolamento dell'autonomia
scolastica, che affida questo compito alle istituzioni scolastiche.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 28
Il Percorso formativo
Le competenze sono definite attraverso le conoscenze, le abilità e le attitudini in
relazione al contesto e mirano a realizzare lo sviluppo personale, la cittadinanza
attiva, l’inclusione sociale.
CONOSCENZE
assimilazione di
informazioni attraverso
l’apprendimento
Teoriche Pratiche
ABILITA’
capacità di applicare
conoscenze per portare a
termine compiti e risolvere
problemi
Cognitive Pratiche
CAPACITA’
ESPERIENZE PERSONALI,
MOTIVAZIONE, STRATEGIE,
BISOGNI, ATTITUDINI
COMPETENZA Saper eseguire un compito rielaborando le conoscenze e le abilità in
contesti diversi
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 29
Il percorso formativo si sviluppa attraverso:
gli obiettivi formativi,
i traguardi delle competenze,
gli obiettivi di apprendimento
AMBITO
FORMATIVO
COMPETENZA
CHIAVE
OBIETTIVI FORMATIVI
DA CONSEGUIRE AL TERMINE DELLA
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
COSTRUZIONE DEL SE’
IMPARARE
AD IMPARARE
Organizzare il proprio apprendimento scegliendo ed utilizzando varie
fonti e varie modalità di informazione, anche in funzione dei tempi
disponibili e del proprio metodo di studio e di lavoro.
PROGETTARE
Elaborare e realizzare progetti, riguardanti lo sviluppo delle proprie
attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per
stabilire le fasi procedurali e verificare i risultati raggiunti.
RELAZIONE
CON
GLI ALTRI
COMUNICARE
Comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico,
scientifico) utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico,
simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e
multimediali)
Esprimere eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure,
atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi
(verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze
disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e
multimediali).
COLLABORARE E
PARTECIPARE
Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, gestendo la
conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla
realizzazione delle attività collettive nel rispetto dei diritti fondamentali
degli altri.
AGIRE IN MODO
RESPONSABILE E
AUTONOMO
Inserirsi nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e
bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i
limiti, le regole, le responsabilità.
RAPPORTO CON LA
REALTA’ NATURALE
E SOCIALE
RISOLVERE
PROBLEMI
Affrontare situazioni problematiche formulando ipotesi di soluzione,
individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati,
proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e
metodi delle diverse discipline.
INDIVIDUARE
COLLEGAMENTI E
RELAZIONI
Individuare e rappresentare, collegamenti e relazioni tra fenomeni,
eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari,
e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica,
individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed
effetti e la loro natura probabilistica.
ACQUISIRE E
INTERPRETARE
L’INFORMAZIONE
Acquisire la capacità di analizzare l'informazione ricevuta nei diversi
ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone
l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 30
AMBITO
COMPETENZA
CHIAVE
OBIETTIVI FORMATIVI
PRIMO ANNO
COSTRUZIONE DEL
SE’
IMPARARE
AD IMPARARE
Avviare l’organizzazione del proprio apprendimento in
modo responsabile, utilizzando le informazioni ricevute, anche
in funzione dei tempi disponibili e del proprio metodo di
studio e di lavoro
PROGETTARE
Elaborare e realizzare semplici compiti di
apprendimento via via più complessi, utilizzando il metodo
sperimentale nei vari ambiti disciplinari.
RELAZIONE
CON
GLI ALTRI
COMUNICARE
Comprendere semplici messaggi di genere diverso
utilizzando i linguaggi di base appresi,anche mediante supporti
cartacei e informatici.
Esprimere eventi, fenomeni, atteggiamenti, stati d’animo,
emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale,
matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze
disciplinari, anche mediante supporti (cartacei, informatici e
multimediali).
COLLABORARE E
PARTECIPARE
Inserirsi nel gruppo, accettandone le regole, contribuendo
alla realizzazione di attività collettive nel rispetto dei diritti
fondamentali degli altri.
AGIRE IN MODO
RESPONSABILE E
AUTONOMO
Inserirsi nella vita sociale facendo valere i propri diritti ,
riconoscendo quelli degli altri e assumendo le proprie
responsabilità.
RAPPORTO CON LA
REALTA’ NATURALE
E SOCIALE
RISOLVERE
PROBLEMI
Affrontare semplici situazioni problematiche formulando
ipotesi di soluzione, individuando le fonti e le risorse adeguate,
raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni
utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi
delle diverse discipline.
INDIVIDUARE
COLLEGAMENTI E
RELAZIONI
Individuare e rappresentare collegamenti e relazioni tra
contenuti disciplinari, cogliendone analogie e differenze,
coerenze e incoerenze, cause ed effetti sia nello spazio che nel
tempo.
ACQUISIRE E
INTERPRETARE
L’INFORMAZIONE
Acquisire la capacità di ricercare l’informazione richiesta
sia nel contesto formale di apprendimento, sia nella vita
quotidiana.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 31
AMBITO
COMPETENZA
CHIAVE
OBIETTIVI FORMATIVI
SECONDO ANNO
COSTRUZIONE DEL
SE’
IMPARARE
AD IMPARARE
Organizzare il proprio apprendimento in modo
responsabile, utilizzando le informazioni ricevute, anche in
funzione dei tempi disponibili e del proprio metodo di studio
e di lavoro
PROGETTARE
Elaborare e realizzare compiti di apprendimento
via via più complessi, utilizzando il metodo sperimentale nei
vari ambiti disciplinari
.
RELAZIONE
CON
GLI ALTRI
COMUNICARE
Comprendere messaggi di genere diverso utilizzando i
linguaggi di base appresi, anche mediante supporti cartacei e
informatici.
Esprimere eventi, fenomeni, norme, procedure,
atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando
linguaggi diversi e diverse conoscenze disciplinari, anche
mediante supporti (cartacei, informatici e multimediali).
COLLABORARE E
PARTECIPARE
Interagire in gruppo, accettandone le regole, cercando di
gestire le conflittualità, contribuendo alla realizzazione di
attività collettive nel rispetto dei diritti fondamentali degli
altri
AGIRE IN MODO
RESPONSABILE E
AUTONOMO
Inserirsi nella vita sociale facendo valere i propri diritti,
riconoscendo quelli degli altri e assumendo consapevolmente
le proprie responsabilità
RAPPORTO CON LA
REALTA’
NATURALE
E SOCIALE
RISOLVERE
PROBLEMI
Affrontare situazioni problematiche formulando ipotesi di
soluzione, individuando le fonti e le risorse adeguate,
raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni
utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi
delle diverse discipline.
INDIVIDUARE
COLLEGAMENTI E
RELAZIONI
Individuare e rappresentare collegamenti e relazioni tra
fenomeni ed eventi disciplinari, cogliendone analogie e
differenze, coerenze e incoerenze, cause ed effetti sia nello
spazio che nel tempo.
ACQUISIRE E
INTERPRETARE
L’INFORMAZIONE
Acquisire la capacità di analizzare l’informazione che
viene trasmessa, sia nel contesto formale di apprendimento,
sia nella vita quotidiana.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 32
AMBITO
COMPETENZA
CHIAVE
OBIETTIVI FORMATIVI
TERZO ANNO
COSTRUZIONE DEL
SE’
IMPARARE
AD IMPARARE
Organizzare il proprio apprendimento scegliendo ed
utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione,
anche in funzione dei tempi disponibili e del proprio metodo
di studio e di lavoro.
PROGETTARE
Elaborare e realizzare progetti, riguardanti lo sviluppo
delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le
conoscenze apprese per stabilire le fasi procedurali e
verificare i risultati raggiunti.
RELAZIONE
CON
GLI ALTRI
COMUNICARE
Comprendere messaggi anche complessi di genere diverso
trasmessi utilizzando linguaggi diversi mediante diversi
supporti cartacei, informatici e multimediali. Esprimere
eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure,
atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando
linguaggi diversi e diverse conoscenze disciplinari, mediante
diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).
COLLABORARE E
PARTECIPARE
Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di
vista, gestendo la conflittualità, contribuendo
all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività
collettive nel rispetto dei diritti fondamentali degli altri.
AGIRE IN MODO
RESPONSABILE E
AUTONOMO
Inserirsi nella vita sociale e far valere al suo interno i propri
diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le
opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.
RAPPORTO CON LA
REALTA’
NATURALE
E SOCIALE
RISOLVERE
PROBLEMI
Affrontare situazioni problematiche anche complesse
formulando ipotesi di soluzione, individuando le fonti e le
risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo
soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti
e metodi delle diverse discipline.
INDIVIDUARE
COLLEGAMENTI E
RELAZIONI
Individuare e rappresentare collegamenti e relazioni tra
fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a
diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo,
cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e
differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti
ACQUISIRE E
INTERPRETARE
L’INFORMAZIONE
Acquisire la capacità di analizzare e interpretare le
informazioni .
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 33
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
ITALIANO
attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura
la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche
un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare
opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.
realizzazione di giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione
di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.
riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione
dell’emittente.
anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer,
ecc.).
nelle attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e
rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o
presentazione con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici.
un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti.
ipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo,
regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario.
linguaggi verbali con quelli iconici e sonori.
(fondamentale; di alto uso; di alta disponibilità).
base alla situazione
comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate.
loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo.
applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al
lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e
complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per
comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri
scritti.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 34
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
STORIA
l’uso di risorse digitali.
zioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa
organizzare in testi.
– anche digitali – le conoscenze storiche acquisite
operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni.
comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo
contemporaneo.
petti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle
forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino
alla nascita della Repubblica, anche con possibilità di aperture e confronti con il
mondo antico.
contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.
neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione.
relazione con i fenomeni storici studiati.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
GEOGRAFIA
cardinali e alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande
scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi.
eografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini
del telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi
geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali.
ntandoli in particolare a quelli
italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e
architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare.
tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo su sistemi territoriali alle diverse scale
geografiche.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 35
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
scegliendo ed utilizzando varie fonti e modalità di informazione e di formazione,
anche in funzione dei tempi disponibili, delle strategie, del metodo di studio.
ttare: elaborare progetti relativi alle proprie attività di studio, utilizzando le
conoscenze apprese per stabilire obiettivi,strategie d’azione, verificando i risultati.
mediante diversi supporti; rappresentare eventi, concetti, norme …, utilizzando
linguaggi diversi e supporti diversi.
vista, valorizzando le proprie e altrui capacità.
modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e
consapevole nella vita sociale e far valere i propri diritti e bisogni, riconoscendo
quelli altrui, le regole, le responsabilità.
re e verificare ipotesi.
dalle opinioni.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ITALIANO ASCOLTO e PARLATO
LETTURA
nformazioni implicite ed esplicite
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 36
io
SCRITTURA
RIFLESSIONE SULLA LINGUA
gli elementi di una comunicazione
STORIA USO DELLE FONTI
ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI
i in base alle informazioni e alle conoscenze
STRUMENTI CONCETTUALI
convivenza civile
PRODUZIONE SCRITTA E ORALE
CITTADINANZA E COSTITUZIONE della
Costituzione Italiana
nell’ambito delle proprie esperienze e dal contesto scolastico
ncipali
relazioni tra persona, famiglia, società, Stato
grado di rivolgersi, per le proprie necessità, ai principali servizi erogati
uzioni europee e degli organismi di cooperazione
internazionale
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 37
Adottare nella vita quotidiana comportamenti responsabili per la tutela e il rispetto
dell’ambiente e delle risorse naturali
GEOGRAFIA ORIENTAMENTO
LINGUAGGIO DELLA GEOGRAFICITA’
PAESAGGIO
utela del paesaggio
REGIONE E SISTEMA TERRITORIALE
applicandolo all’Italia, all’Europa, agli altri continenti
ortata nazionale,
europea, mondiale
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
MATEMATICA
padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il
risultato di operazioni.
sentazioni e
ne coglie le relazioni tra gli elementi.
prendere decisioni.
coerenza.
sul processo risolutivo, sia sui risultati.
passare da un problema specifico a una classe di problemi.
utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione
riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta.
naturale.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 38
atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso
esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili
in molte situazioni per operare nella realtà
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO MATEMATICA NUMERI
oni,sottrazioni,moltiplicazioni, divisioni e confronti tra i numeri
conosciuti (numeri naturali, numeri interi, frazioni e numeri decimali) quando
possibile a mente oppure utilizzando gli usuali algoritmi scritti, le calcolatrici e i fogli
di calcolo.
seguire addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni. divisioni e confronti tra i numeri
relativi.
plausibilità di un calcolo già fatto.
sulla retta.
consapevoli del significato.
semplificare calcoli e notazioni.
più numeri.
divisore comune più grande, in matematica e in diverse situazioni concrete.
scomposizione per diversi fini.
prietà associativa e
distributiva per raggruppare e semplificare le operazioni.
soluzione di un problema.
i, essendo
consapevoli del significato delle parentesi.
SPAZIO E FIGURE
accuratezza opportuni strumenti (riga, squadra, compasso, software di geometria).
appresentare punti segmenti e figure sul piano cartesiano.
(triangoli, quadrilateri, poligoni regolari, cerchio).
e elementari, ad esempio
triangoli.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 39
concrete.
assegnata.
π , ad esempio come area del cerchio di raggio 1, e alcuni
modi per approssimarlo.
circonferenza, conoscendo il raggio.
piano.
a rappresentazioni bidimensionali.
degli oggetti della vita quotidiana.
RELAZIONI E FUNZIONI
Costruire interpretare e trasformare formule che contengono lettere per esprimere
in forma generale relazioni e proprietà.
particolare le funzioni del tipo y = ax, y = a/x, y = ax2, y =2 n e i loro grafici.
Collegare le prime due al concetto di proporzionalità.
DATI E PREVISIONI
onico.
le distribuzioni delle frequenze e delle frequenze relative e le nozioni di media
aritmetica e mediana.
eventi elementari, discutere i modi
per assegnare a essi una probabilità, calcolare la probabilità di qualche evento,
decomponendolo in eventi elementari disgiunti.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
SCIENZE
comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi,
utilizzando le conoscenze acquisite.
semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni
ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 40
microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti.
tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i
modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali.
delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita
ecologicamente responsabili.
campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO SCIENZE FISICA E CHIMICA
raccogliere dati su variabili di differenti fenomeni.
conserva.
oncetti di trasformazione chimica; sperimentare reazioni non
pericolose anche con prodotti chimici di uso domestico.
ASTRONOMIA E SCIENZE DELLA TERRA
notturno e diurno, utilizzando planetari o simulazioni al computer.
luna.
con ricerche sul campo ed esperienze concrete, i principali tipi di
rocce ed i processi geologici da cui hanno avuto origine.
BIOLOGIA
ionamento delle diverse specie
di viventi.
macroscopico dei viventi con un modello cellulare.
a trasmissione dei caratteri ereditari acquisendo le
prime elementari nozioni di genetica.
la cura e il controllo della propria salute attraverso una corretta alimentazione;
conoscere per evitare consapevolmente i danni del fumo e delle droghe.
e preservare la biodiversità nei sistemi ambientali.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 41
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
LINGUA INGLESE
lingua standard su argomenti familiari, o di studio che affronta normalmente a scuola
e nel tempo libero.
acconta avvenimenti ed esperienze personali,
espone argomenti di studio.
argomenti noti.
formativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre
discipline.
familiari.
zzazione e li
confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto.
apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente
con i compagni nella realizzazione di attività e progetti.
apprendere.
2^ LINGUA COMUNITARIA ti familiari.
semplice e diretto su argomenti familiari e abituali.
del proprio ambiente.
dall’insegnante.
- comunicativi e culturali
propri delle lingue di studio
imparare.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO LINGUA INGLESE
Comprensione orale
ricavarne informazioni specifiche.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 42
Comprensione scritta
graduate.
Produzione e interazione orale
lessico, strutture e funzioni linguistiche note.
Produzione scritta
Riflessione Linguistica tture, lessico e funzioni linguistiche in modo corretto
Cultura e Civiltà
Paesi anglofoni e operare confronti con la propria
2^ LINGUA COMUNITARIA (FRANCESE/SPAGNOLO)
Comprensione orale
chiaramente e identificare il tema generale di brevi messaggi orali o di brevi testi
multimediali in cui si parla di argomenti conosciuti.
Comprensione scritta
informazioni specifiche in materiali di uso corrente.
Produzione ed interazione orale .
mimica e gesti
Produzione Scritta
la comprensibilità del messaggio.
Riflessione sulla lingua e cultura
Aspetti relativi alla cultura implicita nella lingua relativa all’ambito personale e alla
quotidianità.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
ARTE E IMMAGINE
progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo,
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 43
scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con
l’integrazione di più media e codici espressivi.
significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti
multimediali.
ficative prodotte nell’arte antica, medioevale, moderna e
contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e
ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali
prodotti in paesi diversi dal proprio.
del proprio territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.
lizzando il
linguaggio appropriato.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ARTE E IMMAGINE
ESPRIMERSI E COMUNICARE
dallo studio dell’arte e della comunicazione visiva.
zzare consapevolmente gli strumenti, le tecniche figurative (grafiche,
pittoriche e plastiche) e le regole della rappresentazione visiva per una produzione
creativa che rispecchi le preferenze e lo stile personale.
uso comune, immagini fotografiche, scritte,
elementi iconici e visivi per produrre nuove immagini.
seguendo una precisa finalità operativa o comunicativa, anche integrando più codici e
facendo riferimento ad altre discipline.
OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI
appropriato, gli elementi formali ed estetici di un contesto reale.
erpretare in’immagine o un’opera d’arte utilizzando gradi progressivi
di approfondimento dell’analisi del testo per comprenderne il significato e cogliere le
scelte creative e stilistiche dell’autore.
i nell’opera d’arte e nelle
immagini della comunicazione multimediale per individuarne la funzione simbolica,
espressiva e comunicativa nei diversi ambiti di appartenenza (arte, pubblicità,
informazione, spettacolo).
COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE D’ARTE
elementi essenziali del contesto storico e culturale a cui appartiene.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 44
principali periodi storici del passato e dell’arte moderna e contemporanea, anche
appartenenti a contesti culturali diversi dal proprio.
-artistico e museale del
territorio sapendone leggere i significati e i valori estetici, storici e sociali.
dei beni culturali.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
MUSICA
attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a
generi e culture differenti.
all’analisi e alla
riproduzione di brani musicali.
partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali,
nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando
anche sistemi informatici.
anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-
culturali.
a con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali,
servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO MUSICA
strumentali di diversi generi e stili, anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche.
utilizzando sia strutture aperte, sia semplici schemi ritmico-melodici.
costitutivi del linguaggio musicale.
progettare/realizzare eventi sonori che integrino altre forme artistiche, quali danza,
teatro, arti visive e multimediali.
sicale, ampliarne l’orizzonte
valorizzando le proprie esperienze, il percorso svolto e le opportunità offerte dal
contesto.
elaborazioni sonore e musicali.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 45
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
TECNOLOGIA
le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi
naturali.
rocessi di trasformazione e risorse o di produzione di beni e
riconosce le diverse forme di energie coinvolte.
di tipo tecnologico, riconoscendo opportunità e rischi.
diversità in relazione al funzionamento, al tipo di energia ed ai materiali usati.
realizzazione di semplici prodotti anche di tipo digitale.
disponibili sul mercato ed esprime valutazioni.
ando il
linguaggio del disegno tecnico, seguendo le regole dell'assonometria e delle
proiezioni ortogonali.
maniera metodica e razionale compiti operativi complessi anche collaborando e
cooperando con i compagni.
immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO TECNOLOGIA
misurazioni e rilievi grafici e fotografici sull’ambiente scolastico o sulla
propria abitazione.
oggetti e processi.
avandone informazioni
qualitative e quantitative.
potenzialità.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
nei limiti.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 46
situazione.
-relazionali del linguaggio motorio per entrare in
relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair-play)
come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole.
bene” in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione.
il bene comune.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMPO
sport.
inusuali.
-temporali funzionali alla realizzazione del
gesto tecnico in ogni situazione sportiva.
ente naturale e artificiale anche attraverso ausili
specifici (mappe, bussole).
IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITA’ COMUNICATIVO-
ESPRESSIVA
idee, stati d’animo e storie mediante gestualità e posture svolte in forma individuale,
a coppie, in gruppo.
di
gioco.
IL GIOCO, LO SPORT, LE REGOLE E IL FAIR PLAY
gioco in forma originale e creativa, proponendo anche varianti.
comportamenti collaborativi e
partecipa in forma propositiva alle scelte di squadra.
anche il ruolo di arbitro o di giudice.
oni competitive, in gara e non, con
autocontrollo e rispetto per l’altro, sia in caso di vittoria sia in caso di sconfitta.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 47
SALUTE E BENESSERE; PREVENZIONE E SICUREZZA
applicarsi a seguire un piano di lavoro consigliato in vista del miglioramento delle
prestazioni.
applicare tecniche di controllo respiratorio e di rilassamento muscolare a conclusione
del lavoro.
propria e l’altrui sicurezza.
anche rispetto a possibili situazioni di pericolo.
riconoscendone i benefici.
integratori, di sostanze illecite o che inducono dipendenza ( doping, droghe, alcool)
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELIGIONE CATTOLICA
· L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e
porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A
partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente,
sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo.
· Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia
della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini.
Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le
vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una
interpretazione consapevole.
· Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne
individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo
imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale.
· Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in
vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la
complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per
relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo
circonda.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO RELIGIONE CATTOLICA
Dio e l’uomo · Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue esperienze tracce di una ricerca
religiosa.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 48
· Comprendere alcune categorie fondamentali della fede ebraico-cristiana
(rivelazione,
promessa, alleanza, messia, risurrezione, grazia, Regno di Dio, salvezza…) e
confrontarle con quelle di altre maggiori religioni.
· Approfondire l’identità storica, la predicazione e l’opera di Gesù e correlarle alla
fede cristiana che, nella prospettiva dell’evento pasquale (passione, morte e
risurrezione), riconosce in lui il Figlio di Dio fatto uomo, Salvatore del mondo che
invia la Chiesa nel mondo.
· Conoscere l’evoluzione storica e il cammino ecumenico della Chiesa, realtà voluta
da Dio, universale e locale, articolata secondo carismi e ministeri e rapportarla alla
fede cattolica che riconosce in essa l’azione dello Spirito Santo.
· Confrontare la prospettiva della fede cristiana e i risultati della scienza come letture
distinte ma non conflittuali dell’uomo e del mondo.
La Bibbia e le altre fonti · Saper adoperare la Bibbia come documento storico-culturale e apprendere che nella
fede della Chiesa è accolta come Parola di Dio.
· Individuare il contenuto centrale di alcuni testi biblici, utilizzando tutte le
informazioni necessarie ed avvalendosi correttamente di adeguati metodi
interpretativi.
· Individuare i testi biblici che hanno ispirato le principali produzioni artistiche
(letterarie, musicali, pittoriche…) italiane ed europee.
Il linguaggio religioso · Comprendere il significato principale dei simboli religiosi, delle celebrazioni
liturgiche e dei sacramenti della Chiesa.
· Riconoscere il messaggio cristiano nell’arte e nella cultura in Italia e in Europa,
nell’epoca tardo-antica, medievale, moderna e contemporanea.
· Individuare gli elementi specifici della preghiera cristiana e farne anche un
confronto con quelli di altre religioni.
· Focalizzare le strutture e i significati dei luoghi sacri dall’antichità ai nostri giorni.
I valori etici e religiosi · Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue esperienze tracce di una ricerca
religiosa.
· Riconoscere l’originalità della speranza cristiana, in risposta al bisogno di salvezza
della condizione umana nella sua fragilità, finitezza ed esposizione al male.
· Saper esporre le principali motivazioni che sostengono le scelte etiche dei cattolici
rispetto alle relazioni affettive e al valore della vita dal suo inizio al suo termine, in
un contesto di pluralismo culturale e religioso.
· Confrontarsi con la proposta cristiana di vita come contributo originale per la
realizzazione di un progetto libero e responsabile.
In considerazione degli assi culturali le competenze vengono acquisite attraverso:
Asse dei linguaggi : Italiano, Lingue Straniere, Arte e Immagine, Musica , Scienze
Motorie
Asse logico matematico scientifico-tecnologico: Matematica, Scienze, Tecnologia
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 49
Asse storico- sociale:Storia, Geografia, Religione.
Ciascun asse culturale prevede 4 livelli di acquisizione delle competenze:
Livello
Avanzato
A
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando
padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e
sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni
consapevoli.
Livello
Intermedio
B
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove,
compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze
e le abilità acquisite.
Livello
Base C
L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove,
mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper
applicare basilari regole e procedure apprese.
Livello
Iniziale D
L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in
situazioni note.
METODOLOGIE
Nel Piano dell'offerta formativa, poiché l'attenzione rivolta alle finalità formative si
coniuga con le modalità di apprendimento, il Collegio dei Docenti si prefigge di
promuovere capacità (saper fare) e atteggiamenti (saper essere) attraverso
conoscenze essenziali, nuclei concettuali fondanti che devono necessariamente essere
compresi ed assimilati consapevolmente.
Per tale motivazione la nostra scuola fa riferimento a metodi, procedure e strategie di
tipo attivo in cui gli alunni non restano passivi recettori delle conoscenze, ma sono
coinvolti e divengono artefici del proprio processo di apprendimento.
Le diverse metodologie adottate, rispettose della libertà di insegnamento e della
specificità della disciplina, presentano orientamenti e tipologie comuni finalizzati a:
- valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni
- stimolare la curiosità degli alunni
- aumentare il loro livello di motivazione, partecipazione e apprendimento
- conseguire il successo formativo
- attuare interventi adeguati nei riguardi della diversità
- favorire l’esplorazione e la scoperta
- incoraggiare l’apprendimento collaborativo
- promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 50
- realizzare percorsi in forma di laboratorio.
Esse sono:
- personalizzazione: diversificare i percorsi di apprendimento per garantire
il diritto allo studio, interpretando i bisogni e le esigenze di ciascun alunno;
- apprendimento per scoperta: acquisire autonomia nel pensare, progettare,
decidere e valutare;
- attività laboratoriale: costruire percorsi significativi d’apprendimento per
coniugare momenti operativi e momenti conoscitivi;
- apprendimento cooperativo: promuovere le diverse potenzialità di ciascuno per
perseguire fini comuni attraverso l’operare in gruppo;
- contestualizzazione dell’apprendimento: favorire l’apprendimento efficace che si
sviluppa in un contesto, il più possibile reale, in cui si applicano e si costruiscono
conoscenze e abilità;
- problematizzazione dell’apprendimento: mettere gli alunni di fronte ad un
problema e chiedere loro di risolverlo non solo fa crescere le loro competenze, ma
rende più motivante tutta l’attività di apprendimento;
- Sviluppo di schemi logici e di processi cognitivi: la competenza deriva dal
possesso di schemi logici e cognitivi che consentono la mobilizzazione di conoscenze
e abilità da un contesto noto a uno non noto e tali schemi si sviluppano con un’azione
intenzionale mediante la pratica. La vera innovazione didattica che consenta di
sviluppare competenze consiste nello sviluppo dei processi cognitivi attraverso cui i
nostri alunni trattano, elaborano e trasferiscono le conoscenze: processi percettivi,
mnestici, induttivi, deduttivi, dialettici e creativi;
- Essenzializzazione dei contenuti : dedicare una considerevole parte del tempo a
concetti chiave, idee produttive e questioni essenziali permettendo agli studenti di
approfondire meglio queste nozioni ed i significati correlati;
- La pedagogia del progetto:favorisce l’acquisizione di competenze complesse,
perché offre agli allievi l’abitudine di vedere i procedimenti appresi a scuola come
strumenti per raggiungere degli scopi che possono percepire e che stanno loro a
cuore. Inoltre, i compiti da eseguire nel quadro di un progetto riferito ad una
situazione extrascolastica sono quasi sempre, dei compiti complessi. Non sono
collegati, in modo evidente per l’allievo, a una disciplina scolastica .
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 51
STRATEGIE
Attività collettive
Lavori di gruppo
Attività a classi aperte
Attività individuali
Attività individualizzate: recupero, consolidamento, potenziamento
La lezione si connoterà come input a fare, a motivare, ad affrontare problemi, per
questo il compito dell'insegnante sarà:
1. Pubblicizzare gli obiettivi
2. Motivare al lavoro da svolgere
3. Attirare l'attenzione
4. Verificare la presenza dei prerequisiti necessari ad un apprendimento significativo
5. Parcellizzare gli apprendimenti in sequenze modulari
6. Fornire il modello della prestazione richiesta
7. Provvedere al transfert (generalizzazione)
VERIFICA – VALUTAZIONE
“Agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione delle competenze e la
cura della documentazione didattica, nonché la scelta dei relativi strumenti nel
quadro dei criteri deliberati dagli organi collegiali. Le verifiche intermedie e le
valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi
previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo.
La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari, attiva le azioni da
intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a
termine.
Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di
apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo”(Indicazioni nazionali per
il curricolo-2012);serve come accertamento finalizzato alla messa a punto e al
controllo delle procedure didattiche la cui efficacia e validità si misura con la capacità
di condurre i diversi allievi al conseguimento di livelli omogenei di apprendimento
attraverso itinerari flessibili e differenziati.
L’attività di valutazione si sviluppa nel corso dell’intero anno scolastico seguendo un
percorso che parte dalla conoscenza degli alunni, attraverso l’osservazione
sistematica e la rilevazione oggettiva degli apprendimenti, elementi indispensabili per
poter calibrare l’attività didattica e la programmazione.
Si considerano i progressi compiuti in relazione al perseguimento degli obiettivi
prefissati in termini di conoscenze acquisite, capacità espresse, comportamenti
maturati.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 52
La valutazione complessiva tiene conto quindi degli esiti cognitivi conseguiti o non
raggiunti.
La valutazione assume il carattere non “selettivo”, ma “orientativo”, diventa uno
strumento che serve all’insegnante per orientare l’alunno sulla via giusta non per
giudicarlo o condannarlo. Orientare significa guidare l’alunno ad esplorare se stesso,
a conoscersi nella sua interezza, a riconoscere le proprie capacità ed i propri limiti, a
conquistare la propria identità, a migliorarsi continuamente. La valutazione diventa
proattiva quando riconosce ed evidenzia i progressi compiuti dall’alunno nel suo
cammino, gratifica i passi effettuati, cerca di far crescere in lui le ‘emozioni di
riuscita’ che rappresentano il presupposto per le azioni successive.
Fondamentale è la collegialità della valutazione che trova la sua massima
espressione nel consiglio di classe.
La valutazione scaturirà da tre momenti importanti:
Valutazione diagnostica: mira a prendere coscienza della situazione
d’ingresso e dà indicazioni sull’intera classe.
Valutazione formativa: fornisce indicazioni continue sull’apprendimento in
itinere.
Valutazione sommativa: verifica le conoscenze e le abilità conseguite al
termine dell’unità di apprendimento.
e favorirà lo sviluppo delle capacità di autovalutazione e di orientamento
dell’alunno.
La valutazione sommativa, quadrimestrale, terrà conto :
dei livelli di partenza,
dell’esito degli interventi personalizzati
dei risultati delle prove di verifica
dei progressi rilevati nel processo di maturazione
Per arrivare a:
VALUTARE il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento
ACCERTARE il conseguimento delle competenze raggiunte
CERTIFICARE l’assolvimento dell’obbligo e le competenze raggiunte dagli
alunni.
La valutazione delle competenze non prevede esclusivamente l’uso di prove
standardizzate, ma deve essere autentica.
La valutazione autentica è un vero accertamento della prestazione perché da essa
apprendiamo se gli studenti possono in modo intelligente usare ciò che hanno
appreso.
La valutazione autentica, inoltre, persegue l’intento di coinvolgere gli studenti in
compiti che richiedono di applicare le conoscenze nelle esperienze del mondo reale.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 53
Essa offre la possibilità sia agli insegnanti che agli studenti di autovalutarsi, in
conformità a ciò, migliorare il processo di insegnamento o di apprendimento: gli
insegnanti per sviluppare la propria professionalità egli studenti per diventare
autoriflessivi e assumersi il controllo del proprio apprendimento.
Per la valutazione delle competenze la scuola utilizza le seguenti modalità:
A. COMPITI DI REALTA’
B. OSSERVAZIONE SISTEMATICA
C. AUTOBIOGRAFIE COGNITIVE
La verifica è effettuata attraverso:
- prove oggettive strutturate (questionari aperti, questionari V/F, questionari a
scelta multipla, tabelle, mappe concettuali, fruizione e produzione di diverse
tipologie testuali) per accertare le competenze acquisite di conoscenza,
comprensione, analisi e sintesi
- prove soggettive (interrogazioni orali) per attestare l’acquisizione della
capacità espressiva e del codice competente.
Per gli alunni in difficoltà, diversamente abili o stranieri di alfabetizzazione
nulla o minima si prevedono prove personalizzate da valutare in modo
coerente agli obiettivi concordati per ogni singola situazione.
Sono stati individuati alcuni criteri di valutazione del docente e quelli adottati dal
docente per gli alunni:
CRITERI di valutazione del docente:
- criterio della collegialità
- criterio della corresponsabilità
- criterio della coerenza e della trasparenza
- criterio dell’imparzialità
CRITERI di valutazione per gli alunni:
- valutazione delle competenze (disciplinari e trasversali) acquisite
- valutazione dell’alfabetizzazione culturale
- valutazione della partecipazione e relazionalità
- valutazione dell’impegno
- valutazione dell’attenzione
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 54
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo
dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per
la partecipazione sociale. Esse sono oggetto di certificazione alla fine della classe
terza di scuola secondaria di primo grado.
Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, la Colombo progetta percorsi per la
promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze. Particolare attenzione
pone a come ciascuno studente mobilita e orchestra le proprie risorse, conoscenze,
abilità, atteggiamenti, per affrontare efficacemente le situazioni che la realtà
quotidianamente propone, in relazione alle proprie potenzialità e attitudini.
Solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle
competenze è possibile la loro certificazione al termine della scuola secondaria di
primo grado, attraverso i modelli adottati a livello nazionale.
La certificazione delle competenze assume come sue caratteristiche peculiari la
complessità e la processualità. Complessità in quanto prende in considerazione i
diversi aspetti della valutazione: conoscenze, abilità, traguardi per lo sviluppo delle
competenze, atteggiamenti da utilizzare in un contesto problematico e più articolato
rispetto alla semplice ripetizione e riesposizione dei contenuti appresi. Processualità
in quanto tale operazione non può essere confinata nell’ultimo anno della scuola
secondaria di primo grado, ma deve sostanziarsi delle rilevazioni effettuate in tutti gli
anni precedenti che documentino il grado di avvicinamento degli alunni ai traguardi
fissati per ciascuna disciplina e alle competenze delineate nel Profilo dello studente.
Gli esiti delle verifiche e valutazioni effettuate nel corso degli anni confluiscono,
legittimandola, nella certificazione delle competenze da effettuare al termine della
scuola secondaria di primo grado.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 55
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Competenze di Cittadinanza Valutazi
one
Imparare ad Imparare
Descrittori Indicatori
Conoscenza di sé
(limiti, capacità..)
È pienamente consapevole delle proprie capacità e dei propri punti
deboli e li sa gestire.
A
È consapevole delle proprie capacità e dei propri punti deboli e li sa
gestire.
B
Riconosce le proprie risorse e capacità e inizia a saperle gestire C
Si avvia a identificare punti di forza e di debolezza e cerca di
gestirli.
D
Uso di strumenti
informativi
Ricerca in modo autonomo e spontaneo fonti e informazioni.
Sa gestire in modo appropriato, produttivo e autonomo, i diversi
supporti
A
Ricerca in modo autonomo fonti e informazioni.
Sa gestire in modo appropriato, produttivo e autonomo i diversi
supporti
B
Ricerca e utilizza in modo autonomo fonti e informazioni.
Sa gestire i diversi supporti
C
Guidato/a ricerca e utilizza fonti e informazioni e riesce a gestire i
supporti di base
D
Acquisizione di
un metodo di
studio e di lavoro
Metodo di studio personale, produttivo e creativo, utilizzando in
modo corretto e proficuo il tempo a disposizione
A
Metodo di studio personale, produttivo , utilizzando in modo
corretto il tempo a disposizione
B
Metodo di studio abbastanza autonomo ed efficace , utilizzando in
modo adeguato il tempo a disposizione
C
Metodo di studio ancora dispersivo, incerto, non sempre adeguato D
Progettare
Descrittori Indicatori
Uso delle
conoscenze
apprese per
realizzare un
prodotto.
Utilizza in maniera completa le conoscenze apprese e approfondite
per ideare e realizzare un prodotto.
A
Utilizza in maniera completa le conoscenze apprese per realizzare
un prodotto.
B
Utilizza nel complesso le conoscenze apprese per realizzare un
prodotto.
C
Utilizza parzialmente le conoscenze apprese per realizzare un
semplice prodotto
D
Organizzazione
del materiale
per realizzare un
prodotto
Organizza il materiale in modo razionale e originale A
Organizza il materiale in modo corretto e razionale B
Organizza il materiale in modo appropriato C
Organizza il materiale in modo non sempre corretto D
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 56
Comunicare comprendere rappresentare
Descrittori Indicatori
Comprensione e
uso dei linguaggi
di vario genere
Comprende tutti i generi di messaggi e di diversa complessità
trasmessi con supporti vari.
A
Comprende tutti i generi di messaggi trasmessi con diversi supporti. B
Comprende nel complesso messaggi di generi diversi trasmessi con
supporti vari
C
Comprende semplici messaggi trasmessi con alcuni supporti D
Uso dei linguaggi
disciplinari
Si esprime utilizzando in maniera sicura, corretta, appropriata e
originale tutti i linguaggi disciplinari mediante supporti vari.
A
Si esprime utilizzando in maniera corretta e appropriata i linguaggi
disciplinari mediante supporti vari.
B
Si esprime utilizzando abbastanza correttamente i linguaggi
disciplinari mediante supporti vari.
C
Si esprime utilizzando in modo semplice ed essenziale i linguaggi
disciplinari.
D
Collaborare e partecipare
Descrittori Indicatori
Interazione nel
gruppo
Interagisce in modo collaborativo, partecipativo e costruttivo nel
gruppo.
A
Interagisce in modo partecipativo e costruttivo nel gruppo. B
Interagisce attivamente nel gruppo C
Collabora in parte nel gruppo D
Disponibilità al
confronto
Gestisce in modo positivo la conflittualità e favorisce il confronto A
Gestisce in modo positivo la conflittualità ed è sempre disponibile al
confronto
B
Gestisce in modo positivo la conflittualità ed è quasi sempre
disponibile al confronto
C
Cerca di gestisce in modo positivo la conflittualità D
Rispetto dei
diritti altrui
Conosce e rispetta sempre e consapevolmente i diversi punti di vista
e ruoli altrui.
A
Conosce e rispetta sempre i diversi punti di vista e i ruoli altrui B
Conosce e rispetta diversi punti di vista e i ruoli altrui C
Generalmente rispetta sempre i diversi punti di vista e i ruoli altrui D
Agire in modo autonomo e responsabile
Descrittori Indicatori
Assolvere gli
obblighi
scolastici
Assolve in modo attivo e responsabile gli obblighi scolastici A
Assolve in modo regolare e responsabile gli obblighi scolastici B
Assolve in modo regolare gli obblighi scolastici C
Assolve in modo discontinuo gli obblighi scolastici D
Rispetto delle
regole
Rispetta consapevolmente le regole A
Rispetta sempre le regole B
Rispetta generalmente le regole C
Rispetta saltuariamente le regole D
Risolvere problemi
Descrittori Indicatori
Risoluzione di
situazioni
problematiche
Riconosce i dati essenziali, autonomamente individua le fasi del
percorso risolutivo in maniera originale anche in casi articolati e
nuovi.
A
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 57
utilizzando
contenuti e
metodi delle
diverse discipline
Riconosce i dati essenziali, individua le fasi del percorso risolutivo
anche in casi di una certa complessità e nuovi.
B
Riconosce i dati essenziali, individua le fasi del percorso risolutivo,
relativamente a situazioni già affrontate.
C
Riconosce i dati essenziali in situazioni semplici e individua solo
parzialmente le fasi del percorso risolutivo
D
Individuare collegamenti e relazioni
Descrittori Indicatori
Individuare e
rappresentare
collegamenti e
relazioni tra
fenomeni, eventi
e concetti
diversi
Individua in modo preciso e ordinato i collegamenti e le relazioni tra i fenomeni,
gli eventi e i concetti appresi. Li rappresenta in modo corretto e creativo.
Individua in modo preciso e ordinato i collegamenti e le relazioni tra i fenomeni,
gli
eventi e i concetti appresi. Li rappresenta in modo corretto.
A
B
Individua in modo preciso e ordinato i collegamenti e le relazioni
tra i fenomeni, gli eventi e i concetti appresi. Li rappresenta in modo
adeguato
C
Guidato/a individua i principali collegamenti tra fenomeni e concetti
appresi e li rappresenta
D
Individuare
collegamenti fra
le varie aree
disciplinari
Opera autonomamente e in modo corretto e creativo collegamenti
fra le diverse aree disciplinari, anche in relazione a problematiche
complesse.
A
Opera autonomamente e in modo sicuro e corretto collegamenti
completi fra le diverse aree disciplinari
B
Opera autonomamente e in modo corretto collegamenti completi fra
le diverse aree disciplinari
C
Guidato riesce ad operare semplici collegamenti fra le diverse aree
disciplinari
D
Acquisire e interpretare l’informazione
Descrittori Indicatori
Capacità di
analizzare
l’informazione
Valutazione
dell’attendibilità
e dell’utilità
Analizza spontaneamente e autonomamente l’informazione, ricavata
anche dalle più comuni tecnologie della comunicazione.. Ne valuta
consapevolmente l’attendibilità e l’utilità
A
Analizza autonomamente l’informazione, ricavata anche dalle più
comuni tecnologie della comunicazione. Ne valuta
consapevolmente l’attendibilità e l’utilità
B
Analizza autonomamente l’informazione, ricavata anche dalle più
comuni tecnologie della comunicazione. Si avvia a valutarne
l’attendibilità e l’utilità
C
Deve essere guidato nella ricerca di informazioni richieste, ricavate
anche dalle più comuni tecnologie della comunicazione
D
Distinzione di
fatti
e opinioni
Sa distinguere in modo corretto e preciso fatti e opinioni A
Sa distinguere in modo corretto fatti e opinioni B
Sa distinguere in modo abbastanza corretto fatti e opinioni C
Deve essere guidato nella distinzione tra i fatti principali. D
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 58
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Per la valutazione del comportamento e quindi per l’assegnazione del voto di
condotta da esprimere in decimi sulla scheda, si tiene conto dei seguenti indicatori:
assumere comportamenti responsabili verso se stessi, gli altri e l’ambiente
portare a termine con affidabilità gli impegni presi
rispettare le regole convenute (come da Regolamento di istituto);
assumersi la responsabilità dei propri doveri di alunno nei diversi contesti
educativi.
La valutazione espressa dal Consiglio di classe in sede di scrutinio intermedio o
finale non può riferirsi ad un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio
complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine
all’intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed
educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio
di classe tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti
realizzati dallo studente nel corso dell’anno.
La valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata
dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica
dello stesso al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 59
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO OBIETTIVI :
Assumere comportamenti responsabili, di sé, degli altri e dell’ambiente.
Portare a termine gli impegni presi.
Rispettare le regole convenute.
Assumersi la responsabilità dei propri doveri di alunno nei diversi contesti educativi.
VOTO CRITERI
10 -comportamento corretto responsabile ed educato
-rispetto degli altri, dei loro diritti e delle diversità
-promozione di comportamenti solidali
-osservanza del regolamento d’istituto
-rispetto degli ambienti,delle strutture e dei materiali della scuola
-frequenza assidua delle lezioni e rispetto degli orari
-partecipazione motivata e consapevole alle attività
-impegno, volontà, disponibilità a collaborare costruttivamente
9 -comportamento corretto ed educato
-rispetto degli altri, dei loro diritti e delle diversità
-osservanza del regolamento d’istituto
-rispetto degli ambienti, delle strutture e dei materiali della scuola
-frequenza regolare delle lezioni e rispetto degli orari
-attenzione e partecipazione alle attività
-puntualità negli adempimenti scolastici, disponibilità a collaborare
8 - comportamento generalmente corretto ed educato
-globale rispetto degli altri e delle diversità
-rispetto del regolamento d’istituto
-frequenza nel complesso regolare, occasionali assenze e ritardi
-buona partecipazione e collaborazione alle attività
7 - comportamento non sempre corretto ed educato
-non sempre rispettoso degli altri e dei loro diritti
-osservanza non sempre puntuale del regolamento d’istituto
- sostanziale rispetto degli ambienti,delle strutture
-richiami scritti nel registro di classe
-frequenza irregolare e scarsa puntualità in classe
-limitato interesse, saltuario impegno
6 - comportamento inadeguato
-limitato rispetto degli altri e dei loro diritti
-inosservanza del regolamento d’istituto
-scarso rispetto delle strutture e dei materiali della scuola
-ammonizioni verbali e richiami scritti per comportamenti scorretti
-ripetute assenze e ritardi non giustificati
-saltuario interesse per le attività e comportamento fonte di disturbo
5 -Comportamento irresponsabile
-mancanza di rispetto per gli altri e le diversità
-scarso rispetto per le strutture e i materiali scolastici
-richiami scritti e sospensione per un periodo superiore a 15 giorni
-continue assenze e ritardi non giustificati
-interesse e impegno assenti per le attività
N.B. ALLA FORMULAZIONEDELLA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
CONCORRE ALMENO LA MAGGIORANZA DEGLI INDICATORI RIFERITI A
CIASCUN VOTO
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 60
CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
LIV. VOTO CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITÀ’ OBIETTIVI
TRASVERSALI
Acquisizione
dei contenuti
Applicazione delle
conoscenze
Abilità linguistiche ed
espressive
Rielaborazione ed
applicazione delle
conoscenze in contesti
nuovi
Organizzazione dei
contenuti
Impegno
Partecipazione
Metodo di lavoro
Progresso
nell’apprendimento
A 9-10 Ha conoscenze
complete, con approfondimenti
autonomi.
Comunica in modo proprio,
efficace ed articolato. Affronta autonomamente
anche compiti complessi,
applicando le conoscenze in odo corretto e creativo.
E’ autonomo ed organizzato.
Collega conoscenze attinte da ambiti pluridisciplinari.
Analizza in modo critico, con un
certo rigore. Documenta il proprio lavoro,
cercando soluzioni adeguate per
situazioni nuove .
B 8 Ha conoscenze
complete.
Comunica in maniera chiara
ed appropriata.
Affronta compiti anche complessi in modo
accettabile.
Ha una propria autonomia di
lavoro.
Analizza in modo complessivamente corretto e
compie alcuni collegamenti,
arrivando a rielaborare in modo abbastanza autonomo.
C 7 Conosce adeguatamente gli
elementi
fondamentali della disciplina.
Comunica in modo adeguato anche se semplice.
Esegue correttamente
compiti semplici, affronta quelli più complessi se
guidato.
E’ un diligente ed affidabile esecutore, pur non avendo piena
autonomia.
Opera collegamenti semplici.
D 6 Conosce gli elementi minimi
della disciplina.
Comunica in modo semplice con qualche incertezza.
Esegue semplici compiti
senza errori sostanziali
Coglie gli aspetti fondamentali ma le sue analisi sono semplici e
non approfondite.
E 5 Ha conoscenze
incerte ed
incomplete
Comunica in modo non
sempre coerente e proprio
Applica le conoscenze minime con errori pur non
gravi e imprecisioni
Ha difficoltà a cogliere i nessi
logici e quindi ad analizzare i
temi, questioni e problemi e a fare collegamenti.
F 3-4 Ha conoscenze
frammentarie e
gravemente lacunose
Comunica in modo
decisamente stentato e
improprio. Non arriva ad applicare le
conoscenze minime e
commette gravi errori anche nell’eseguire semplici
esercizi.
Ha difficoltà a cogliere concetti e
relazioni essenziali che legano tra
loro i fatti anche più elementari.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 61
AUTOANALISI E AUTOVALUTAZIONE
D'ISTITUTO
DAL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE AL PIANO DI
MIGLIORAMENTO
A partire dall’anno scolastico 2014/15 la scuola secondaria di primo grado, come
tutte le scuole del sistema nazionale di istruzione (statali e paritarie), è stata coinvolta
nel processo di autovalutazione con l’elaborazione finale del Rapporto di
Autovalutazione (RAV) pubblicato il 30 settembre.
Con la chiusura e la pubblicazione del RAV si è aperta la fase di formulazione e
attuazione del Piano di miglioramento (PdM). A partire dall'inizio del corrente anno
scolastico tutte le scuole sono tenute a pianificare un percorso di miglioramento per il
raggiungimento dei traguardi connessi alle priorità indicate nel RAV. Il gruppo di
docenti che si occupa dell’autovalutazione sta pertanto definendo i processi di
miglioramento, sia a livello organizzativo che didattico, che determineranno una
diversa pianificazione e valutazione del POF. Destinataria del miglioramento sarà
l’intera comunità scolastica. Il Piano di Miglioramento rappresenterà una parte
integrante del POF e assieme agli altri progetti interni concorrerà al miglioramento
della performance dell’istituto.
In questa fase sono state individuate le PRIORITÀ intese come “obiettivi generali
che la scuola si prefigge di realizzare attraverso l’azione di miglioramento”.
Sono stati definiti i TRAGUARDI di lungo periodo, che “riguardano i risultati
attesi a lungo termine in relazione alle priorità strategiche” e che “articolano in
forma osservabile e/o misurabile i contenuti delle priorità e rappresentano le
mete verso cui la scuola tende nella sua azione di miglioramento”. Sono stati
definiti gli OBIETTIVI DI PROCESSO, che “rappresentano una definizione
operativa delle attività su cui si intende agire concretamente per raggiungere le
priorità strategiche individuate” e che “costituiscono degli obiettivi operativi da
raggiungere nel breve periodo (un anno scolastico) e riguardano una o più aree di
processo”.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 62
Il Rapporto di Autovalutazione ha permesso quindi di individuare i punti di forza e
di debolezza ricorrenti nella organizzazione della nostra scuola. Sulla base delle
criticità emerse, per il suo miglioramento relativo agli ESITI, sono state individuate
le seguenti PRIORITA’:
- Migliorare i risultati di italiano e matematica nelle prove standardizzate
nazionali e in quelle strutturate intermedie e finali per classi parallele
- Diminuire la varianza fra le classi
Sono stati stabiliti i seguenti TRAGUARDI:
- Uniformare gli esiti delle classi che si posizionano al di sotto, alla media della
scuola
- Contenere la varianza fra le classi rispetto alla tendenza nazionale
L’AREA DI PROCESSO su cui si è deciso di intervenire riguarda CURRICOLO,
PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE e si pone, a breve termine, i seguenti
OBIETTIVI DI PROCESSO:
- Formare docenti su progettazione per competenze e valutazione delle stesse
- Definizione, sperimentazione ed implementazione di un curricolo verticale per
competenze corredato da modelli comuni per la progettazione didattica.
- Costruire prove complesse per la misurazione delle competenze nelle tre classi
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 63
Attori del Piano di Miglioramento
La responsabilità della gestione del processo di miglioramento è affidata al dirigente
scolastico, che si avvarrà delle indicazioni del nucleo interno di valutazione costituito
per la fase di autovalutazione e per la compilazione del RAV, eventualmente
integrato o modificato. L'azione sinergica del dirigente scolastico e del nucleo di
valutazione sarà finalizzata a:
- favorire e sostenere il coinvolgimento diretto di tutta la comunità scolastica, anche
promuovendo momenti di incontro e di condivisione degli obiettivi e delle modalità
operative dell'intero processo di miglioramento;
- valorizzare le risorse interne, individuando e responsabilizzando le competenze
professionali più utili in relazione ai contenuti delle azioni previste nel piano;
- incoraggiare la riflessione dell'intera comunità scolastica attraverso una
progettazione delle azioni che introduca nuovi approcci al miglioramento scolastico,
basati sulla condivisione di percorsi di innovazione;
- promuovere la conoscenza e la comunicazione anche pubblica del processo di
miglioramento
Orientamenti per la predisposizione del PdM
La predisposizione del PdM muove dalle priorità e dai traguardi espressi dalla scuola
nel RAV e si attua tenendo conto di alcuni passaggi che sono così riassumibili:
A -Lavorare sui nessi tra obiettivi di processo e traguardi di miglioramento
È dunque necessario analizzare in dettaglio i nessi esistenti tra i processi e i traguardi,
valutando con attenzione l'impatto e la fattibilità di ogni processo, in modo da
finalizzare al meglio le risorse umane e finanziarie da mettere in campo nel processo
di miglioramento.
B - Pianificare le azioni
Una volta stabiliti in via definitiva gli obiettivi di processo del primo anno, la scuola
è invitata a pianificare con precisione le azioni da mettere in atto per raggiungerli. È
opportuno che per ogni obiettivo siano anche chiaramente indicati i risultati attesi e
gli indicatori sulla base dei quali la scuola potrà periodicamente compiere delle
valutazioni sullo stato di avanzamento e sul raggiungimento dei risultati previsti.
C- Valutare periodicamente lo stato di avanzamento del PdM
Il nucleo interno di valutazione potrà programmare delle verifiche periodiche dello
stato di avanzamento del PdM, confrontando la situazione di partenza con il
traguardo indicato nel RAV e rilevando l'entità dei risultati conseguiti
D - Documentare l'attività del nucleo di valutazione
Uno dei fattori di successo dei PdM sta proprio nella partecipazione di tutta la scuola
alle azioni di miglioramento, nella condivisione a tutti i livelli della direzione
strategica che la scuola adotta, nella consapevolezza diffusa del percorso intrapreso e
dei risultati che esso produce. La documentazione di questi aspetti può fornire
elementi utili per una lettura di ampio respiro dell' efficacia del PdM, tenendo conto
anche degli effetti a lungo termine.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 64
PROGETTO CAF & EDUCATION
“Alle singole istituzioni scolastiche spetta la responsabilità dell’autovalutazione, che
ha la funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta
educativa e didattica della scuola, per svilupparne l’efficacia, anche attraverso dati di
rendicontazione sociale o emergenti da valutazioni esterne” (Indicazioni nazionali
per il curriculo - 2012). Per questo motivo la scuola secondaria di primo grado
“Colombo” dall’anno scolastico 2012-13 ha aderito al progetto CAF&
EDUCATION. Esso costituisce motivo di orgoglio per la scuola perché è stata
certificata in novembre 2013 “Effective CAF User”.
Il Common Assessment Framework (CAF – Griglia Comune di Autovalutazione) è
uno strumento di Total Quality Management,ispirato dal modello di eccellenza
EFQM.
Il CAF si fonda sul principio che risultati eccellenti relativi alla performance
organizzativa, ai cittadini/clienti, al personale, e alla società si ottengono attraverso
una leadership che guidi le politiche e le strategie, la gestione del personale, delle
partnership, delle risorse e dei processi. Il CAF considera l’organizzazione da diversi
punti di vista contemporaneamente, secondo l’approccio olistico di analisi delle
performance organizzative. Il modello raggruppa quelli che si ritiene siano i fini e gli
obiettivi di qualunque organizzazione (quelli sulla base dei quali se ne misura la
performance) in quattro categorie – e li pone sulla destra. Pone poi sulla sinistra
quelli che vengono ritenuti i fattori organizzativi funzionali al raggiungimento dei fini
(raggruppandoli in cinque categorie).
Il modello perciò risulta diviso in due parti: la parte sinistra è composta dai Fattori,
cioè gli elementi di tipo organizzativo, la parte destra dai risultati (vedi figura).
Figura 1: Modello CAF
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 65
I diversi modelli possono parzialmente differire nelle definizioni dei fattori e dei
risultati, mal’elemento comune è dato dalla continua interazione tra fattori e risultati:
i fattori devono continuamente essere adeguati e migliorati per migliorare i risultati,
per rendere l’organizzazione dinamica ed in grado di rispondere alle richieste del
contesto in cui opera; d’altra parte, i risultati sono la misura del successo o meno di
quanto l’organizzazione ha strutturato nella parte Fattori. I fattori abilitanti sono
rappresentati da: la leadership, il motore di ogni processo di cambiamento
organizzativo; le politiche e strategie, la gestione delle risorse umane, la gestione
delle risorse proprie e di partnership, la gestione dei processi.
Quando si parla di autovalutazione si intende un processo consapevole e condiviso
mediante il quale un’organizzazione pubblica e/o privata analizza e valuta
periodicamente il proprio “stato di salute”.
Scopo dell’autovalutazione/autodiagnosi è quindi comprendere lo stato e le
potenzialità dell’organizzazione riguardo a quelle competenze e capacità (capability)
che risultano critiche rispetto alla mission che l’organizzazione stessa si prefigge. La
finalità ultima è quella di cogliere gli elementi di debolezza e di forza a fronte delle
missioni e degli obiettivi, per poi pianificare le iniziative mirate all’adeguamento
delle capability relative. In questi termini il processo di autovalutazione permette
all’organizzazione di ottenere ulteriori valori aggiunti:
− l’identificazione del “modello di business” ovvero l’identificazione delle missioni
e degli obiettivi strategici. Infatti, dovendo il processo di autovalutazione partire
dall’analisi critica delle missioni dell’organizzazione, esso costringe il management a
definirle ove non lo siano o lo siano in maniera completa;
− la presa di coscienza del senso pieno del concetto di miglioramento continuo,
inteso non solo come miglioramento incrementale - quel tipo di miglioramento che si
compie quando si è in presenza di una performance cronicamente al di sotto degli
obiettivi per portarla al livello voluto - ma come cambiamento sostanziale,
innovativo, che comporta la messa in campo di nuove capability o l’acquisizione di
nuove competenze all’interno dell’amministrazione;
− il miglioramento come processo guidato dai risultati, dal momento che
l’autovalutazione si basa: sui risultati di performance dell’organizzazione , o più
precisamente dagli scarti fra tali risultati e gli obiettivi e fra i risultati proprie quelli
di organizzazioni assunte a riferimento; sulle evidenze in relazione allo stato dei
“fattori abilitanti. Essere guidati dai risultati e dai fatti significa anche che non si
assume alcun modello come un “dogma”, ma che il modello stesso è soggetto al
principio del miglioramento continuo: in caso di contrasto fra ciò che emerge dalle
evidenze emergenti dalla realtà e il modello, è questo che si deve adattare alla realtà.
Infine essere guidati dai risultati significa che i risultati sono il punto di partenza per
eventuali benchmarking;e infine che i risultati dell’autovalutazione e degli eventuali
benchmarking sono l’input principale al piano di miglioramento.
I vantaggi dell’adottare strumenti di autodiagnosi adeguati, all’interno di un ciclo
PDCA guidato dal modello, sono numerosi e funzionali agli obiettivi che
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 66
l’organizzazione vuole perseguire. Essi si traducono nel miglioramento delle
capacità di:
interpretare meglio i problemi collettivi, da cui identificare fini adeguati
(mission, vision,obiettivi strategici) da tradurre poi in obiettivi operativi
(qualità come “fare le cose giuste”);
raggiungere gli obiettivi posti (qualità come “fare le cose bene”);
ricavare informazioni sullo stato dell’organizzazione più attendibili, questo
perché l’autodiagnosi è condotta direttamente dal personale che opera nel
processo e che conosce “da vicino” le aree di debolezza e quelle di forza della
sua amministrazione;
ottenere un personale motivato. Il personale direttamente coinvolto è motivato
ad analizzare i propri risultati e a pianificare il miglioramento, si sente più
partecipe della vita dell’organizzazione e produce un lavoro qualitativamente
più elevato;
ottenere un adeguamento delle competenze. Le richieste di risorse di cui
dotarsi e gli interventi individuati sono motivati ed obiettivi, in quanto
discendono da una analisi attenta della situazione operativa.
La scuola per effettuare l’autovalutazione, ha steso “ un rapporto descrittivo dei
risultati dell’autovalutazione” preparato dal gruppo di autovalutazione, articolato in
modo sintetico e contenente:
- i punti di forza
- le aree da migliorare
- i punteggi
I risultati di performance si possono migliorare solo agendo sui fattori che li
generano. E’ l’autovalutazione dei fattori abilitanti quindi che porta a scoprire le
cause, cioè le debolezze dell’organizzazione. Perciò le aree da migliorare che il
rapporto individua sono quelle relative ai fattori abilitanti.
Analogamente riguardo ai punti di forza, questi si identificano in primo luogo a
livello di performance, però la diagnosi identifica le cause organizzative – e queste
devono essere messe in evidenza. Naturalmente il rapporto sottolinea le coerenze fra
debolezze sui risultati e aree di miglioramento individuate a livello di fattori.
Eventuali incoerenze richiederanno ulteriori indagini.
La scuola secondaria di primo grado Colombo ha scelto il CAF perché ha
fiducia nell’efficacia dello strumento ai fini del proprio miglioramento. Si pone
come obiettivo assolutamente primario l’autovalutazione: l’individuazione dei
punti forti e delle aree deboli per avviare il Piano di miglioramento.
Dall’analisi del RAV della Colombo sono emerse delle criticità nel sistema, sono
state fissate le aree di miglioramento più significative come priorità e fattibilità e
sono stati definiti i seguenti progetti di miglioramento: “Star bene a scuola”,
“Cresciamo insieme”, “Misuriamoci”avviati nell’a.s. 2013/2014.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 67
Il primo progetto ha avuto durata biennale, è stato rivolto ai docenti della scuola, è
stato finalizzato ad incrementare il loro coinvolgimento nelle attività intraprese dalla
scuola, alla capillarizzazione delle informazioni, all’individuazione di un sistema di
controllo preciso, allo sviluppo di un sistema di misurazione degli obiettivi
operativi,ad un maggiore coordinamento tra le varie attività organizzate dalla scuola,
ad un monitoraggio sistematico del grado di soddisfazione del personale
dell’istituzione.
Il secondo ha durata triennale, i destinatari sono alunni e famiglie, si propone di
migliorare le attività di monitoraggio relative ai bisogni e alle aspettative dei portatori
di interesse.
L’ultimo progetto, anch’esso di durata triennale, si riferisce all’area della didattica, è
diretto ai docenti ed è finalizzato a migliorare il coinvolgimento del personale
nell’implementazione di politiche e strategie coerenti con il POF e la valutazione
della performance e il monitoraggio dei percorsi.
Gli ultimi due progetti giungeranno a conclusione durante il corrente anno scolastico.
Attuale composizione del Gruppo CAF/GDM per l’Autovalutazione
o Massimo Romandini, Dirigente
o Francesca Esposito, F.S. Area 4 , referente CAF/GDM
o Carla Cimmarrusti, docente di lettere
o Vincenza Mantovani, vicaria DS
o Angela Picciarelli, 2° collaboratore DS
o Silvia Oggianu, F.S. Area 1
o Ettore Mastelloni, F.S. Area 2
o Greco Maria, docente di lettere
o Lombardo Alessandra, docente di inglese
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 68
INVALSI
La scuola provvede alle prove e ai monitoraggi Invalsi attraverso i suoi referenti
(Funzione Strumentale n° 4).
La Scuola ha partecipato,e parteciperà anche durante il corso di quest’anno scolastico
qualora dovessero essere attivati, ai seminari di informazione e sensibilizzazione
sull’indagine OCSE PISA e alle altre ricerche nazionali e internazionali riservate ai
docenti delle scuole del 1° ciclo .
L’obiettivo è garantire almeno pari standard minimi di qualità del servizio scolastico
in tutto il territorio nazionale, fissando indicatori di risultato coerenti con gli obiettivi
europei , rendendo più equo il sistema di istruzione e promuovendo nel contempo le
eccellenze.
Sono stati definiti alcuni indicatori differenziati per tipologia di servizio. Per quanto
riguarda il sistema scolastico è stato individuato un obiettivo generale “Elevare le
competenze degli studenti e la capacità di apprendimento della popolazione”, che
sarà misurato sulla base dei seguenti indicatori (scelti fra i benchmark definiti per il
sistema istruzione dal Consiglio dei Ministri europei):
1. diminuzione degli abbandoni scolastici precoci e conseguente aumento del
tasso di scolarizzazione per la scuola secondaria superiore, misurato con
l’indicatore relativo alla percentuale di giovani (età 18-24 anni) con titolo di
studio inferiore al diploma di scuola secondaria di secondo grado e che non
partecipa ad altre attività formative (Indagini sulle Forze del Lavoro e UOE);
2. livello di competenze degli studenti, misurato con la percentuale di studenti 15-
enni con un livello basso di competenza nell’area della lettura (comprensione
nella lingua madre indagine OCSE-PISA),
3. livello delle competenze degli studenti, misurato con la percentuale di studenti
15-enni con un livello basso di competenza nell’area della matematica
(indagine OCSE-PISA).
La Scuola secondaria “Colombo”, in linea con le indicazioni emerse nei seminari
in oggetto e con il progetto Caf di autovalutazione,ha avviato ormai da tempo
un’analisi dei dati delle prove Invalsi della scuola al fine di confrontarli con
quelli nazionali per una riflessione didattica sulle tipologie delle prove,sui
risultati ottenuti dagli allievi per progettare interventi didattici specifici.
I docenti prendono sistematicamente visione dei risultati e dei percorsi formativi
dei singoli alunni individuando i punti di debolezza, di forza e i correttivi da
utilizzare nei percorsi di miglioramento da applicare nel proprio sistema
scolastico.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 69
Dall’analisi effettuata è emerso che:
• bisogna abituare i ragazzi alla tipologia di prova INVALSI ;
• bisogna intensificare il tipo di intervento specifico;
• bisogna potenziare la concentrazione degli alunni durante lo svolgimento delle
prove;
• è necessario potenziare la capacità logica nei ragazzi.
Interventi della scuola:
• offrire materiali ai docenti approntando un kit di esercitazione (i libri di testo
sono carenti in tal senso e si sottolinea uno scollamento tra l’editoria scolastica
e la realtà INVALSI )
• impegnare gli alunni nella realizzazione di almeno un paio di simulazioni
all’anno.
• addestrare in relazione ai tempi di svolgimento della prova
• far esercitare nella lettura e comprensione del testo come competenza
trasversale
• far superare le problematizzazioni stereotipate
• rendere più autonomi i nostri alunni (in generale nel lavoro scolastico,in
particolare nella ricerca dei dati di un problema)
• sensibilizzare le famiglie
Per migliorare occorre: • la partecipazione di tutte le figure della scuola
• la sensibilizzazione di tutti i docenti nell’analizzare, leggere e interpretare i
risultati delle prove dei propri alunni
• lo scambio nei dipartimenti tra docenti della stessa area disciplinare
• mettere a punto strumenti e strategie per migliorare nelle prove
• modificare l’azione didattica ma senza pensare che questa sia solo
addestramento alle prove
Queste strategie didattiche hanno reso possibile il miglioramento nelle Prove
Invalsi delle performance dei nostri studenti che ottengono costantemente
risultati superiori rispetto alle medie nazionali e regionali, come si può
evincere dai grafici sotto riportati relativi agli esami del primo ciclo dell’a.s.
2014/15.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 70
Istituzione scolastica nel suo complesso MATEMATICA
Istituto
Media del
punteggio
percentuale
al netto del
cheating
Esiti degli
studenti
al netto del
cheating
nella stessa
scala del
rapporto
nazionale
Punteggio
PUGLIA
(50,4)
Punteggio
Sud
(48,8)
Punteggio
Italia
(53,5)
Punteggio
percentuale
osservato
TAMM00600C 60,1 197,1
67,4
Istituzione scolastica nel suo complesso ITALIANO
Istituto
Media del
punteggio
percentuale
al netto del
cheating
Esiti degli
studenti
al netto del
cheating
nella stessa
scala del
rapporto
nazionale
Punteggio
PUGLIA
(58,5)
Punteggio
Sud
(57,0)
Punteggio
Italia
(60,3)
Punteggio
percentuale
osservato
TAMM00600C 66,1 194,0
74,9
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 71
Risultato complessivo della prova di Italiano Scuola Secondaria di Primo Grado
C. Colombo - Classi terze a.s 2014-15
Risultato complessivo della prova di Matematica Scuola Secondaria di Primo Grado
B. Colombo - Classi terze a.s.2014-15
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 72
IL CURRICOLO LOCALE Il Curricolo locale, introdotto dalla legge di riforma n° 53/03, evidenzia la nuova
dimensione dei rapporti interistituzionali tra scuola e territorio.
L’articolo 2 della citata legge afferma: “I piani di studio personalizzati, nel rispetto
delle istituzioni scolastiche, contengono un nucleo fondamentale omogeneo su base
nazionale, che rispecchia le tradizioni e l’identità nazionale e prevedono una quota,
riservata alle regioni, relativa agli aspetti di interesse specifico delle stesse, anche
collegate con le realtà locali”.
La scuola, in riferimento alle sue peculiari finalità, deve promuovere lo sviluppo della
personalità e, nel contempo, farsi carico della diffusione dei valori condivisi della
società.
Pertanto, nel formare l’uomo e il cittadino, la scuola deve far sì che l’alunno sia e
diventi cittadino del proprio paese, dell’Italia, dell’Europa, del mondo, del “villaggio
globale”, ma che abbia consapevolezza delle proprie radici, tradizioni, costumi,
linguaggi relativi alla cultura locale.
Il percorso delineato, per la quota di Curricolo locale (20%), ha la finalità di guidare
gli alunni nella costruzione di una consapevole identità personale e culturale
attraverso la memoria del passato nel continuo confronto con il presente, anche in
considerazione della presenza di altre culture e stili di vita nel rispetto del principio
dell’integrazione interculturale e della tematica trasversale dello sfondo integratore
” Io ce l’ho fatta ..adesso tocca a te!”
Il progetto formativo extracurricolare “RivogliAMO Taranto. Formazione e
promozione del territorio”inoltre , è finalizzato alla scoperta e alla valorizzazione
del territorio.
Saranno dedicati al curricolo locale anche alcuni momenti particolari: Accoglienza,
Natale, Carnevale, Pasqua, fine anno.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 73
ATTUATO PER IL 20% DEL MONTE ORE ANNUALE COMPLESSIVO
IN
ORARIO SCOLASTICO
CURRICOLARE
ORARIO SCOLASTICO
EXTRACURRICOLARE PERSEGUE
LA VALORIZZAZIONE
DELLE DIVERSE IDENTITA’
PER EDUCARE AD UNA
CITTADINANZA UNITARIA E
PLURALISTA
PER
MIGLIORARE E AMPLIARE
L’OFFERTA FORMATIVA
ATTIVITA’
LABORATORIALE
PROGETTI
IL CURRICOLO LOCALE
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 74
IL CURRICOLONAZIONALE
ATTUATO PER L’80 % DEL MONTE ORE
ANNUALE COMPLESSIVO
MIRA AL CONSEGUIMENTO
DI TRAGUARDI
ESPLICITATI ATTRAVERSO
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
PER
LO SVILUPPO DI
CONOSCENZE, ABILITA’
E COMPETENZE
LO SVILUPPO
DELLA
PERSONALITA’
ALFABETIZZAZIONE
CULTURALE DI BASE
MEDIANTE
PROMOZIONE
DELL’ESPERIENZA
ESERCIZIO DELLA
CITTADINANZA ATTIVA
DISCIPLINE
CONTENUTI
NELLE
INDICAZIONI PER IL
CURRICOLO
SVILUPPATE
ATTRAVERSO
LE
PROGRAMMAZIONI
ANNUALI
VALUTATE
NEL
DOCUMENTO
DI VALUTAZIONE
ATTRAVERSO
VERIFICHE PERIODICHE
COMPITI DI REALTA’
OSSERVAZIONI SISTEMATICHE
BIOGRAFIE COGNITIVE
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 75
ATTIVITA’ ALTERNATIVA PER GLI ALUNNI CHE NON
SI AVVALGONO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
In applicazione del diritto di ciascun alunno di avvalersi di un insegnamento
alternativo all’ora di religione, la Scuola Colombo propone un’attività laboratoriale
afferente la Biblioteca scolastica.
Si sa che i moderni mezzi di comunicazione di massa catturano sempre di più i
giovani che leggono sempre meno impoverendo, di conseguenza, sia la parola che il
pensiero. Solo chi è educato alla lettura sentirà la necessità di continuare a farlo
alimentando la propria cultura e il proprio patrimonio linguistico. Partendo, quindi, dal
presupposto che la pratica della lettura è un importante indicatore di alfabetizzazione e
di cultura, la Biblioteca Scolastica deve essere intesa come centro di risorse per
l’apprendimento, come laboratorio culturale al servizio della didattica al fine di
promuovere l’educazione alla lettura, la libera espressione e lo stimolo
all’informazione.
Le finalità del progetto sono:
Sviluppare curiosità e attenzione verso i libri e la lettura;
Imparare inventariare e catalogare i libri della nostra Biblioteca;
Stimolare la riflessione e la formazione di senso critico;
Considerare la Biblioteca quale luogo di incontro, di confronto, di
socializzazione e di operatività creativa, oltre che come bene comune da rispettare;
considerare la collaborazione quale utile strumento per l’apprendimento.
Le attività previste sono:
Catalogare e inventariare i libri di nuova acquisizione
Verificare che la scheda del prestito, da parte dei vari alunni, sia compilata in
ogni sua parte;
Verificare che i dati della scheda siano riportati sul registro dei prestiti;
Alla fine dell’anno scolastico predisporre un elenco di coloro che li hanno presi
in prestito e non li hanno ancora resi.
Per gli alunni che non volessero essere impegnati nell’attività laboratoriale sopra
menzionata esiste anche la possibilità di rimanere in classe o spostarsi in altra
classe del corso per potenziare lo studio dell’italiano o della matematica
o,compatibilmente con l’orario scolastico, di entrare un’ora dopo o uscire
un’ora prima da scuola.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 76
IL CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO (Linee Guida MIUR 4/08/09)
La globalizzazione presenta situazioni sempre nuove e problematiche la cui
soluzione richiede capacità critiche ed emotive di riferimento.
I giovani studenti manifestano spesso il loro disagio nei confronti di un mondo
complesso e in continua evoluzione con l’abbandono scolastico, scorretti stili di vita,
cattiva alimentazione e sedentarietà.
Le esperienze ludico-motorie sono le più idonee ad aiutare i giovani adolescenti
affinchè acquisiscano maggiore serenità e fiducia, imparino a confrontarsi con gli
altri, a fare “squadra”, a “mettersi in gioco” in modo totale, per il piacere di vivere
il proprio corpo con serenità.
Consapevole di tali problematiche, la scuola “Colombo” potenzia l’attività sportiva
scolastica nel percorso educativo per aiutare i giovani a vivere l’agonismo e la
competizione come momento di verifica di se stessi.
Obiettivo finale è lo sviluppo di una nuova cultura sportiva, un’educazione alla
competizione, alla capacità di vivere correttamente la vittoria, ma anche di elaborare
la sconfitta come esperienza di crescita personale che contribuisce all’apprendimento
della capacità di modulare e controllare le proprie emozioni.
Nel quadro degli indirizzi nazionali, la scuola “Colombo” riorganizza l’avviamento
alla pratica sportiva e coinvolge così fasce sempre più ampie di studenti, compresi
quelli con disabilità, per una loro piena integrazione.
La scuola “Colombo” ha istituito al suo interno un Centro Sportivo Scolastico come
possibile completamento dell’insegnamento curricolare di Scienze Motorie con ore
settimanali aggiuntive di avviamento alla pratica sportiva e con pratica sportiva ,
anche in orario curricolare, gestita anche da tecnici esterni.
Gli studenti potranno aderire liberamente alle attività programmate organizzate,
indicando la disciplina sportiva che intendono praticare.
Il Centro Sportivo Scolastico della nostra scuola organizza le seguenti attività per il
corrente anno scolastico e la partecipazione ai Giochi Sportivi:
- Badminton
- TaeKwon Do
- Flag Football
- Basket
- Pallatamburello
- Pallaspugna (calcetto indoor)
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 77
Tali attività avranno carattere continuativo per tutto l’anno scolastico e saranno
legate al complessivo processo formativo dei nostri giovani studenti, seguendo il
principio della pari dignità di tutti gli insegnamenti.
Con la costituzione di un C.S.S. la scuola “Colombo” vuole creare nello stile di vita
dei suoi alunni un’abitudine sportiva, percepita come attività regolare e
tendenzialmente quotidiana.
Il C.S.S. favorirà la partecipazione a manifestazioni sportive studentesche ed il
lavoro svolto dagli alunni sarà certificato e considerato nella definizione delle
competenze acquisite al termine del ciclo scolastico.
Anche quest’anno verrà proposta la possibilità di partecipare ad allenamenti e
competizioni sciistiche , natatorie e velistiche che avranno luogo fuori sede.
Verranno infine prese in esame anche possibili proposte pervenute da A.S.D. in
corso di anno scolastico che possano in modo serio e professionale ampliare l’offerta
formativa, anche in affiancamento curricolare.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 78
INTEGRAZIONE E INCLUSIONE DEGLI STUDENTI
CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
(Direttiva 27.12.2012 e C.M. 8/2013)
Una scuola che ‘include’ è una scuola che ‘pensa’ e che ‘progetta’ tenendo a mente
proprio tutti.
Una scuola che, come dice Canevaro, non si deve muovere sempre nella condizione
di emergenza, in risposta cioè al bisogno di un alunno con delle specificità che si
differenziano da quelle della maggioranza degli alunni‘normali’ della scuola.
Una scuola inclusiva è una scuola che si deve muovere sul binario del miglioramento
organizzativo perché nessun alunno sia sentito come non appartenente, non pensato e
quindi non accolto.
L’ inclusione è’ un processo che si riferisce alla globalità della sfera educativa-
sociale- politica, guarda tutti gli alunni e le loro potenzialità indistintamente e
differentemente, interviene prima sul contesto, poi sul soggetto per arrivare alla piena
integrazione di tutti.
La scuola ha il compito di attivare percorsi di inclusione, attraverso:
L’ identificazione precoce di possibili difficoltà
il binomio insegnamento/apprendimento che procede tenendo conto della
pluralità dei soggetti, utilizza strategie e metodologie specifiche, capaci di
rispondere alle diversità degli alunni
la flessibilità degli interventi che promuovono le potenzialità di ciascun alunno
la valorizzazione della vita sociale
La Direttiva Ministeriale 27/12/2012 e la C.M. n.8 prot. 561 del 6/03/2013
definiscono la necessità di elaborare percorsi didattici per rafforzare l’inclusività
nella scuola e mirano:
al potenziamento della cultura dell’inclusione
all’ approfondimento delle competenze in materia degli insegnanti
alla valorizzazione della funzione del docente di sostegno, quale risorsa
aggiuntiva assegnata a tutta la classe
ad un nuovo modello organizzativo nella gestione del processo di integrazione
scolastica e di presa in carico dei BES da parte dei docenti
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 79
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)
L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile
esplicitamente alla presenza di deficit. Ci sono alunni che presentano una richiesta di
speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi
specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla
non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture
diverse. Quest’area dello svantaggio scolastico, che comprende problematiche
diverse, viene indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali.
Vi sono comprese tre grandi sotto-categorie:
della disabilità;
dei disturbi evolutivi specifici
dello svantaggio socioeconomico,linguistico, culturale.
Per “disturbi evolutivi specifici” si intendono, oltre ai disturbi specifici
dell’apprendimento, anche i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della
coordinazione motoria, ricomprendendo – per la comune origine nell’età evolutiva –
anche quelli dell’attenzione e dell’iperattività, mentre il funzionamento intellettivo
limite può essere considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo
specifico.
Tutte queste differenti problematiche, comprese nei disturbi evolutivi specifici, non
vengono o possono non venir certificate ai sensi della legge 104/92, non dando
conseguentemente diritto alle provvidenze ed alle misure previste dalla stessa legge
quadro, e tra queste, all’insegnante per il sostegno.
Alunni con disturbi specifici
Gli alunni con competenze intellettive nella norma o anche elevate, che per specifici
problemi possono incontrare difficoltà a Scuola, devono essere aiutati a realizzare
pienamente le loro potenzialità. Fra essi, studenti con DSA (Disturbo Specifico
dell’Apprendimento) sono stati oggetto di importanti interventi normativi, che hanno
ormai definito un quadro ben strutturato di norme tese ad assicurare il loro diritto allo
studio ( legge 170/2010).
Tuttavia esistono altre tipologie di disturbi, non esplicitati nella legge 170/2010, che
hanno diritto ad usufruire delle stesse misure dispensative e compensative previste
per i DSA in quanto presentano problematiche specifiche in presenza di competenze
intellettive nella norma. Si tratta, in particolare, dei disturbi con specifiche
problematiche nell’area del linguaggio o, al contrario, nelle aree non verbali o di
altre problematiche severe che possono compromettere il percorso scolastico.
Un approccio educativo adeguato dovrebbe dar modo di individuare strategie e
metodologie di intervento correlate alle esigenze educative speciali, nella prospettiva
di una scuola sempre più inclusiva e accogliente.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 80
Al riguardo, la legge 53/2003 e la legge 170/2010 costituiscono norme primarie di
riferimento cui ispirarsi per le iniziative da intraprendere con questi casi.
Alunni con deficit da disturbo dell’attenzione e dell’iperattività
Gli studenti con problemi di controllo attentivo e/o dell’attività sono definiti con
l’acronimo A.D.H.D. L’ADHD si può riscontrare anche spesso associato ad un DSA
o ad altre problematiche, ha una causa neurobiologica e genera difficoltà di
pianificazione, di apprendimento e di socializzazione con i coetanei.
Con notevole frequenza l'ADHD è in comorbilità con uno o più disturbi dell’età
evolutiva: disturbo oppositivo provocatorio; disturbo della condotta in adolescenza;
disturbi specifici dell'apprendimento;disturbi d'ansia; disturbi dell'umore, etc.
In alcuni casi il quadro clinico particolarmente grave – anche per la comorbilità con
altre patologie – richiede l’assegnazione dell’insegnante di sostegno, come previsto
dalla legge 104/92. Tuttavia, vi sono moltissimi ragazzi con ADHD che, in ragione
della minor gravità del disturbo, non ottengono la certificazione di disabilità, ma
hanno pari diritto a veder tutelato il loro successo formativo.
Vi è quindi la necessità di estendere a tutti gli alunni con bisogni educativi speciali le
misure previste dalla Legge 170 per alunni e studenti con disturbi specifici di
apprendimento.
Funzionamento cognitivo limite
Anche gli alunni con potenziali intellettivi non ottimali, descritti generalmente con le
espressioni di funzionamento cognitivo limite o borderline, ma anche con altre
espressioni (per es. disturbo evolutivo specifico misto) e specifiche differenziazioni -
qualora non rientrino nelle previsioni delle leggi 104 o 170 - richiedono particolare
considerazione.
Si tratta di bambini o ragazzi il cui QI globale risponde a una misura che va dai
70agli 85 punti e non presenta elementi di specificità. Per alcuni di loro il ritardo è
legato a fattori neurobiologici ed è frequentemente in comorbilità con altri disturbi.
Per altri, si tratta soltanto di una forma lieve di difficoltà tale per cui, se
adeguatamente sostenuti e indirizzati verso i percorsi scolastici più consoni alle loro
caratteristiche, gli interessati potranno avere una vita normale. Gli interventi
educativi e didattici hanno come sempre ed anche in questi casi un’importanza
fondamentale.
Nella sottocategoria dello svantaggio culturale e linguistico si inseriscono gli
alunni stranieri che la scuola accoglie e integra.
La scuola secondaria di 1° grado “Colombo”, pertanto, adotta una didattica che sia
‘denominatore comune’ per tutti gli alunni e che non lasci indietro nessuno: una
didattica inclusiva più che una didattica speciale che realizzi pienamente il diritto
all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà.
Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un
Piano Didattico Personalizzato, che ha lo scopo di definire, monitorare e
documentare – secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata - le
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 81
strategie di intervento più idonee, i criteri di valutazione degli apprendimenti e gli
strumenti previsti dalla normativa.
INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSABILI (legge 104/92-D.M. 26.06.92-Nota MIUR 4.08.2009)
L’integrazione scolastica degli alunni tutti e in particolare di quelli con disabilità
rappresenta la concezione più alta del “fare scuola” e riguarda la finalità
fondamentale dell’istruzione che è la promozione del pieno sviluppo della
persona. La scuola oltre a progettare e realizzare percorsi formativi e perseguire
obiettivi didattici trova il suo momento prioritario nel favorire e promuovere la
crescita degli alunni tutti integrando in questo processo chi è diversamente abile,
chi è socio-culturalmente svantaggiato, chi ha problemi di comportamento e/o
apprendimento o che appartiene ad altre culture ed etnie.
La scuola concorre con le altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo e
impedimento alla frequenza; cura l’accesso facilitato per le persone con disabilità e
combatte l’evasione dell’obbligo scolastico e la dispersione.
La convinzione ormai consolidata che tutti i docenti abbiano una corresponsabilità
nell’azione educativa e formativa si allarga a tutto il personale della scuola.
La integrazione/inclusione è dunque imprescindibile dallo sviluppo della
comunicazione, delle esperienze, delle relazioni sociali che l’alunno diversamente
abile raggiunge grazie alla partecipazione e al coordinamento di tutte le
componenti scolastiche, nonché dalla definizione e dalla realizzazione delle
strategie da adottare che scaturiscono da una corretta e puntuale progettazione
individualizzata che deve coinvolgere le famiglie gli Enti Locali, l’ASL.
La scuola fa suo il principio che caratterizza la Convenzione ONU per i diritti delle
persone con disabilità che il Parlamento italiano ha ratificato con la Legge n.18 del
3 marzo 2009 accogliendo il “modello sociale della disabilità”e individuando nel
contesto culturale e sociale un fattore determinante per raggiungere livelli di
crescita, sviluppo e autonomia.
I momenti concreti in cui si esercita il diritto all’istruzione dell’alunno con disabilità
sono rappresentati in primo luogo dall’individuazione di bisogni educativi speciali e
successivamente dalla risposta adeguata e precisa che la scuola è in grado di dare.
Il PEI (Piano Educativo Individualizzato) riguarda la crescita personale e sociale
dell’alunno disabile e rimane lo strumento fondamentale di pianificazione puntuale
degli interventi educativi, formativi e riabilitativi.
STRATEGIE E METODI:
1. Predisposizione di un ambiente accogliente, integrante e inclusivo
2. Didattica differenziata/inclusiva
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 82
3. Strategie didattiche metacognitive
4. Cooperative learning (apprendimento in gruppi cooperativi)
5. Tutoring (l’alunno che insegna all’altro alunno)
6. Tecnologie informatiche
7. Laboratori di recupero e sviluppo
L’integrazione degli alunni nella comunità scolastica, coinvolge attivamente tutti i
docenti che insieme procedono alla pianificazione, elaborazione, attuazione, verifica
e valutazione di:
8. piani educativi individualizzati;
9. programmazioni didattiche differenziate.
Sono previsti interventi:
o individuali;
o nel piccolo gruppo;
o nel gruppo classe;
o con la partecipazione ad attività laboratoriali;
o con la partecipazione degli alunni ai progetti e a tutte le iniziative
di scuola.
Il recupero delle abilità strumentali prevede, in primo luogo, l’individuazione degli
alunni con difficoltà di apprendimento, quindi la costruzione di programmazioni
differenziate, elaborate dai docenti di classe.
L’efficacia dell’integrazione/inclusione scolastica si realizza anche attraverso una
serie di iniziative relative alla:
10. formazione ed autoformazione continua di tutto il gruppo docente e del
personale ella scuola;
11. flessibilità dell’organizzazione educativo – didattica
12. continuità educativa orizzontale e verticale con specifiche azioni di
orientamento;
13. collaborazione attiva e stipula di accordi tra la scuola, le famiglie e i vari
soggetti istituzionali presenti sul territorio.
14. programmi di miglioramento del servizio scolastico
Nel piano dell’offerta formativa, per gli alunni diversamente abili frequentanti la
classe terza è prevista infine la partecipazione al progetto“Prossimi al traguardo”.
Inoltre, è offerto il servizio di “Assistenza Specialistica per l’integrazione
scolastica in favore degli alunni disabili” del Comune di Taranto.
PROCEDURA DI CONTROLLO del processo d’insegnamento/apprendimento: - Valutazione diagnostica: ad inizio
anno scolastico
- Valutazione formativa: in itinere
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 83
- Valutazione sommativa: a fine anno scolastico.
GRUPPO H “OPERATIVO”
E’ composto dal Dirigente Scolastico, dal docente coordinatore di classe, dai docenti
curricolari, dall’insegnante di sostegno, dai genitori dell’alunno e dai rappresentanti
dell’èquipe socio-sanitaria.
Il Gruppo H “operativo” si riunisce, salvo particolari problemi, tre volte all’anno:
inizio e fine anno scolastico. Ha il compito della stesura e dell’aggiornamento del
PDF (Profilo Dinamico Funzionale), della progettazione e della verifica del PEI
(Piano Educativo Individualizzato), di indicare al Gruppo H d’Istituto le ore di
sostegno per il successivo anno scolastico ed ogni altro adempimento necessario.
INTEGRAZIONE ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI
DI APPRENDIMENTO
Premessa Generale La Legge n. 170 del 8.10.2010, “ Nuove norme in materia di disturbi specifici di
apprendimento in ambito scolastico”, riconosce la dislessia, la disgrafia, la
disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, denominati
DSA, che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate e in assenza di
patologie neurologiche, ma possono costituire una limitazione importante di alcune
attività della vita quotidiana e del percorso formativo scolastico (art.1).
Le finalità che la legge intende perseguire riguardano:
la garanzia del diritto all’istruzione e l’assicurazione delle pari opportunità di
sviluppo;
la possibilità di favorire il successo scolastico attraverso misure didattiche di
supporto;
la riduzione dei disagi emozionali e relazionali connessi alla situazione;
l’adozione di forme di verifica e valutazione adeguate alle necessità formative
degli studenti;
la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari;
la sensibilizzazione al problema e la formazione adeguata per gli insegnanti.
La legge riserva alla scuola il compito di organizzare tutte le misure didattiche ed
educative di supporto necessarie per il raggiungimento delle finalità della legge
(art.5); gli studenti con diagnosi DSA hanno diritto di fruire di appositi
provvedimenti dispensativi e compensativi, comprendenti strumenti e tecnologie
specifiche, dell’uso di una didattica individualizzata e personalizzata e di forme
flessibili di lavoro scolastico.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 84
Diventa perciò necessario individuare delle linee guida condivise relative alle
modalità di accoglienza dell’alunno con diagnosi DSA .
Questo documento è parte integrante del POF e si propone di:
Definire pratiche comuni all’interno dell’istituto;
Facilitare l’accoglienza, l’inserimento e un proficuo percorso formativo degli
studenti con DSA;
Accompagnare gli studenti con DSA agli esami di stato.
La scuola secondaria di primo grado richiede agli studenti la piena padronanza delle
competenze strumentali e l’adozione di un efficace metodo di studio. Le difficoltà
che l’alunno con DSA incontra possono essere notevolmente contenute e superate
individuando opportunamente le strategie e gli strumenti compensativi nonché le
misure dispensative. Per questo la scuola “Colombo” predilige strategie didattiche
finalizzate alla personalizzazione dell’apprendimento per garantire ad ogni
studente una propria forma di eccellenza cognitiva, attraverso la possibilità di
coltivare le proprie potenzialità intellettive e sviluppare i propri personali talenti.
Con la personalizzazione si persegue l’obiettivo di raggiungere i medesimi traguardi
attraverso itinerari diversi. Questa strategia implicala messa a punto di nuove forme
di organizzazione didattica e di trasmissione dei processi del “sapere” e del“saper
fare” individuate e predisposte nei piani di apprendimento coerenti con le capacità,
i ritmi e i tempi di sviluppo degli alunni.
FASI DEL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA 1. ISCRIZIONE, ACQUISIZIONE DELLA SEGNALAZIONE
SPECIALISTICA;COMUNICAZIONI
2. STESURA E SOTTOSCRIZIONE DEL P.D.P.
3. VALUTAZIONE INTERMEDIA E FINALE
4. PROCEDURA DA SEGUIRE IN CASO DI SOSPETTO DI DIFFICOLTA’
RIFERIBILE A DSA
5. INDICAZIONI OPERATIVE PER L’ESPLETAMENTO DELLE PROVE
DEGLI ESAMI DI STATO.
1. ISCRIZIONE, ACQUISIZIONE DELLA SEGNALAZIONE
SPECIALISTICA; COMUNICAZIONI Soggetti coinvolti: Dirigente Scolastico, coordinatore di classe /presidente di
interclasse, referente DSA, alunno, famiglia, segreteria didattica.
1.A. ISCRIZIONE
Le pratiche d’iscrizione devono essere seguite da un assistente amministrativo che si
occupi dell’iscrizione degli studenti con DSA in modo continuativo.
La famiglia, unitamente al normale modulo d’iscrizione, consegnerà la diagnosi del
medico specialista, che verrà protocollata e allegata al fascicolo dell’alunno.
1.B. ACQUISIZIONE DELLA SEGNALAZIONE SPECIALISTICA
L’acquisizione della diagnosi, da parte dell’istituzione scolastica, è atto fondamentale
per lo sviluppo del P.D.P. Nel rispetto dei tempi tecnici per la stesura di tale
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 85
documento, è necessario che la famiglia presenti tale documentazione al momento
dell’iscrizione o comunque entro il mese di novembre, per poter effettuare
l’integrazione alla programmazione del c.d.c./i. e del singolo docente, almeno per il
secondo quadrimestre. Pertanto, le diagnosi presentate oltre tale scadenza, verranno
regolarmente protocollate e ne verrà informato, tramite il coordinatore di
classe/presidente di interclasse, il c.d.c./i. ma la formulazione del P.D.P. sarà
effettuata nell’anno scolastico successivo.
1.C. COMUNICAZIONI
L’assistente amministrativo, acquisite le diagnosi di DSA al momento della normale
iscrizione o in corso d’anno, ne darà comunicazione al Dirigente Scolastico, al
coordinatore di classe e al referente DSA Il referente DSA avrà cura di controllare
che esse rispettino quanto sancito dalla legge 08/10/2010, art.3 e dalle circolari
MIUR (03/02/11, 04/04/11, 26/05/11). In caso contrario contatterà la famiglia, per
chiarimenti e/o integrazioni.
2. STESURA E SOTTOSCRIZIONE DEL P.D.P. Soggetti coinvolti: coordinatore di classe/presidente di interclasse, referente DSA,
componenti c.d.c./i, famiglia, alunno.
Quando in una classe viene inserito uno studente con DSA, il referente DSA e il
coordinatore di classe informano il Consiglio di classe sull’argomento:
1. fornendo adeguate informazioni sui Disturbi Specifici di Apprendimento e/o la
patologia specifica;
2. fornendo riferimenti per reperire materiale didattico formativo adeguato;
3. presentando le eventuali strategie didattiche alternative (tra cui le tecnologie
informatiche) compensative.
Il coordinatore di classe/presidente di interclasse(coadiuvato dal referente DSA, se lo
ritiene opportuno), in occasione del primo c.d.c./i (settembre-ottobre), mette a
conoscenza l’intero c.d.c./i del caso, raccoglie osservazioni di tutti i componenti del
c.d.c./i. al fine di stilare (eventualmente con l’aiuto del referente DSA) il
PERCORSO DIDATTICO PERSONALIZZATO (P.D.P.). Esso verrà approvato
nella seduta successiva (novembre): costituirà un allegato riservato della
programmazione e del fascicolo personale dell’alunno.
In relazione al P.D.P. del c.d.c./i. ogni singolo docente stilerà, il P.D.P. relativo alla
propria disciplina, nel quale avrà cura di specificare eventuali approfondimenti e/o
integrazioni in merito a obiettivi, misure dispensative e strumenti compensativi e lo
allegherà al proprio piano di lavoro presentato per l’intera classe.
Il P.D.P. del c.d.c./i., una volta redatto, va presentato dal coordinatore di
classe/presidente di interclasse alla famiglia per la condivisione e accettazione. In tale
sede potranno essere apportate eventuali ultime modifiche e dopo sarà sottoscritto
dalla famiglia (e dell’alunno, se maggiorenne). Il coordinatore di classe lo farà poi
controfirmare da tutti i componenti il C.d.C. e dal Dirigente Scolastico, rendendolo
così esecutivo.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 86
Nel caso di acquisizione della diagnosi ad anno scolastico avviato (entro novembre) il
coordinatore di classe/presidente di interclasse convocherà un c.d.c./i. straordinario e
seguirà la procedura sopra illustrata.
Il P.D.P. del c.d.c./i. e del singolo docente verrà stilato seguendo i modelli predisposti
e reperibili a scuola; esso deve contenere e sviluppare i seguenti punti:
1. dati relativi all’alunno;
2. descrizione del funzionamento delle abilità strumentali;
3. caratteristiche comportamentali;
4. modalità del processo di apprendimento;
5. misure dispensative;
6. strumenti compensativi;
7. modalità di verifica e criteri di valutazione;
8. accordi con la famiglia/studente;
9. firme delle parti interessate (Dirigente Scolastico, coordinatore di classe,
docenti, genitori, alunno (se maggiorenne).
3. VALUTAZIONE INTERMEDIA E FINALE Soggetti coinvolti: coordinatore di classe/presidente di interclasse, componenti
c.d.c./i., referente DSA.
Nel corso dell’attuazione del protocollo il P.D.P. sarà oggetto di verifiche intermedie
e finali come prevede la legge (art. 3 comma 2: “ per gli studenti che, nonostante
adeguate attività di recupero didattico mirato, presentano persistenti difficoltà, la
scuola trasmette apposita comunicazione alla famiglia”). In particolare alla pagella
del primo quadrimestre e a quella del secondo quadrimestre verranno allegate
comunicazioni che evidenzino le eventuali “difficoltà persistenti”.
4. PROCEDURA DA SEGUIRE IN CASO DI SOSPETTO DI DIFFICOLTA’
RIFERIBILE A DSA Soggetti coinvolti: componenti c.d.c./i., coordinatore di classe/presidente di
interclasse, referente DSA, famiglia, alunno.
Nel caso in cui un docente abbia il dubbio che un suo alunno possa essere affetto da
DSA, segnala il caso al coordinatore di classe (che potrà avvalersi della consulenza
del referente DSA), il quale, con discrezione, convocherà i genitori, invitandoli a
recarsi presso gli enti preposti (art. 3, comma 1 della legge 170 ) per una eventuale
diagnosi del disturbo rilevato.
5. INDICAZIONI OPERATIVE PER L’ESPLETAMENTO DELLE PROVE DEGLI ESAMI DI STATO.
Soggetti coinvolti: componenti c.d.c., coordinatore di classe, componenti della
commissione d’esame
Nel documento del Consiglio di Classe del 15 maggio il coordinatore si farà carico di
controllare che ogni singolo docente abbia specificato:
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 87
tutte le informazioni sugli strumenti compensativi e dispensativi, con
riferimento alle verifiche, ai tempi e al sistema valutativo utilizzati in corso
d’anno;
le modalità, i tempi e i sistemi valutativi per le prove d’esame;
le simulazioni delle prove d’esame.
La Commissione d’esame per la predisposizione della terza prova scritta e per le altre
due prove prenderà in considerazione:
tempi più lunghi;
utilizzo di strumenti informatici, se utilizzati in corso d’anno;
possibilità di avvalersi di un insegnante membro della commissione per la
lettura dei testi delle prove scritte.
Per quanto riguarda la lingua straniera, in attesa delle ordinanze applicative della
legge, rimane valida la norma di cui alla Nota 4674 del 10.05.2007, secondo la quale
non è possibile dispensare gli alunni dalla prova scritta in lingua straniera; le
difficoltà dovranno essere compensate mediante l’assegnazione di tempi più estesi,
l’utilizzo di alcune tecnologie informatiche, valutazioni più attente al contenuto che
alla forma, l’integrazione orale della prova scritta.
STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE
didattici facilitanti l’apprendimento (immagini, mappe …).
immagini,…)
che si inizia un nuovo argomento di studio.
enze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le
discipline.
orientare l’alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali.
l’operatività e allo stesso tempo il dialogo, la riflessione su quello che si fa”;
ie di
apprendimento negli alunni.
MISURE DISPENSATIVE Nell’ambito delle varie discipline l’alunno viene dispensato:
- dalla lettura ad alta voce;
- dal prendere appunti;
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 88
- dai tempi standard (dalla consegna delle prove scritte in tempi maggiori di quelli
previsti per gli alunni senza DSA);
- dal copiare dalla lavagna;
- dalla dettatura di testi/o appunti;
- da un eccesivo carico di compiti a casa
- dalla effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati;
- dallo studio mnemonico di formule, tabelle; definizioni
STRUMENTI COMPENSATIVI L’alunno usufruirà dei seguenti strumenti compensativi:
- libri digitali
- tabelle, formulari, procedure specifiche , sintesi, schemi e mappe
- calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante
- computer con videoscrittura, correttore ortografico, stampante e scanner
- risorse audio (registrazioni, sintesi vocale, audiolibri, libri parlati, …)
- software didattici free
- computer con sintetizzatore vocale
CRITERI E MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE Si concordano:
- verifiche orali programmate
- compensazione con prove orali di compiti scritti
- uso di mediatori didattici durante le prove scritte e orali (mappe mentali, mappe
cognitive..)
- valutazioni più attente alle conoscenze a alle competenze di analisi, sintesi e
collegamento con eventuali elaborazioni personali, piuttosto che alla correttezza
formale
- prove informatizzate
- valutazione dei progressi in itinere
PATTO CON LA FAMIGLIA E CON L’ALUNNO
Si concordano:
- riduzione del carico di studio individuale a casa,
- l’organizzazione di un piano di studio settimanale con distribuzione giornaliera del
carico di lavoro.
- le modalità di aiuto: chi, come, per quanto tempo, per quali attività/discipline chi
segue l’alunno nello studio
- gli strumenti compensativi utilizzati a casa (audio: registrazioni, audiolibri,…)
strumenti informatici (videoscrittura con correttore ortografico, sintesi vocale,
calcolatrice o computer con fogli di calcolo,…. )
- le verifiche sia orali che scritte. Le verifiche orali dovranno essere privilegiate.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 89
Il Consiglio di classe, infine, farà sì che si crei un clima della classe accogliente,
praticando una gestione inclusiva della stessa, tenendo conto degli specifici bisogni
educativi degli alunni e studenti con DSA.
Il referente, presente nella scuola, ha funzione di sensibilizzazione ed
approfondimento delle tematiche nonché del supporto ai colleghi direttamente
coinvolti nell’applicazione didattica delle proposte.
Particolare importanza riveste, nel contesto finora analizzato il rapporto con le
famiglie degli alunni con DSA; a tale scopo saranno predisposti incontri con le stesse
a seconda delle opportunità e delle singole situazioni in esame.
INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI “A ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà senza distinzione di razza, di
colore, di sesso, di lingua, di opinione politica, di origine nazionale e sociale, di
ricchezza, di nascita o di altra condizione” (art. 2 - Dichiarazione Universale dei
Diritti Umani 1948).
L’Italia ha scelto la piena integrazione di tutti nella scuola e l’educazione
interculturale come suo orizzonte culturale: si delinea così una “scuola delle
cittadinanze, europea nel suo orizzonte, radicata nell’identità nazionale, capace di
valorizzare le tante identità locali e, nel contempo, di far dialogare la molteplicità
delle culture entro una cornice di valori condivisi”.
La Scuola Colombo accoglie e integra gli alunni stranieri ed individua alcune linee
guida per costruire un dialogo proficuo:
- apprendimento della lingua italiana e valorizzazione della lingua e della cultura
d’origine
- integrazione tra alunni italiani e alunni stranieri in funzione di un reciproco
arricchimento
- prevenzione e contrasto di ogni forma di intolleranza
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L’INSERIMENTO
DEGLI ALUNNI STRANIERI
Circolare Min. n. 24 (prot. n. 1148/A6) dell’1/03/2006 L’aumento progressivo, negli ultimi anni, del numero di alunni stranieri rappresenta un dato di
grande rilevanza che chiama in causa le scuole italiane e, in particolare, la loro capacità di
accoglienza ed integrazione. Si tratta di un fenomeno che, pur di notevole complessità, può
costituire uno stimolo e una risorsa nella progettazione dei percorsi formativi delle nuove
generazioni. L’azione della scuola deve tendere a valorizzare tutta la ricchezza di esperienze e
riflessioni compiute in questi anni. La consapevolezza di patrimonio di civiltà europea, l’incontro
aperto con altre culture e modelli di vita, la garanzia per tutti i cittadini, italiani e non, di acquisire
nelle nostre scuole una reale esperienza di apprendimento e di inclusione sociale, sono obiettivi a
cui le istituzioni scolastiche devono mirare con il concorso e la collaborazione dei soggetti
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 90
educativi presenti sul territorio: famiglie, enti locali, università, associazioni, istituzioni a vario
titolo interessate.
D. L.vo n. 286/98 “Testo Unico delle disposizioni concernenti la
disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero” ,
art. 38
D.P.R. n. 394/99 “Norme di attuazione del testo unico…”, art. 45
1. ISCRIZIONE
Gli uffici di segreteria:
Nel momento in cui la famiglia dell’alunno/a straniero/a si presenta per l’iscrizione
l’incaricato/a:
procede all’iscrizione servendosi del modello in uso;
raccoglie informazioni e documenti di rito (anagrafici, sanitari, fiscale…);
raccoglie informazioni e documenti necessari relativi alla scolarità (scolarità
pregressa, biografia linguistica, conoscenza e alfabetizzazione in lingua 1…) su
un’apposita modulistica integrativa;
consegna ai genitori il materiale e le note informative sulla scuola che l’alunno si
appresta a frequentare (Si tratta di note informative essenziali: orari,
giustificazioni assenze, colloqui, mensa... tradotte da mediatori culturali nelle
diverse lingue)
Il dirigente accerta se sono state praticate agli alunni le vaccinazioni obbligatorie e
richiede la presentazione della relativa certificazione.
In ogni caso, la mancanza di vaccinazioni non può precludere l’ingresso a scuola, né
la regolare frequenza. Se il minore non è vaccinato e la famiglia dichiara di non
volerlo vaccinare, il Dirigente comunica la circostanza alla ASL di competenza
(Circolare Ministero della Sanità e della Pubblica Istruzione del 23 settembre 1998).
2. PRIMA CONOSCENZA
In questa fase è utile raccogliere informazioni:
a) sulla storia personale e scolastica dell’alunno,
b) sulla situazione familiare,
c) sulle caratteristiche psicologiche essenziali,
d) sugli interessi dell’alunno
incaricando la commissione della scuola che effettua:
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 91
- COLLOQUI CON LA FAMIGLIA per…
conoscere la situazione familiare (composizione del nucleo familiare, lingua
parlata in casa, cause dell’immigrazione, progetto permanenza in Italia);
raccogliere i dati biografici e la storia scolastica (età, classe frequentata nel
paese d’origine, durata e calendario del sistema scolastico di provenienza,
informazioni sulla scuola nel paese d’origine);
raccogliere una serie d’informazioni sulla famiglia e sul Paese d’origine;
raccogliere una serie d’informazioni sull’alunno, sul suo percorso scolastico
(se esistente), sul suo profilo linguistico;
- COLLOQUI CON L’ALUNNO per
osservare i comportamenti, le abilità le competenze già acquisite;
formulare prime ipotesi sull’inserimento: a quale livello del curricolo
scolastico italiano potrebbe collocarsi, quali i punti di forza e i problemi
didattici.
La commissione:
organizza la fase di osservazione dell’alunno straniero
propone le prove di rilevazione delle competenze;
propone modifiche e aggiornamenti al protocollo di accoglienza
Infine redige una relazione con una sommaria biografia scolastica dell’alunno, sulla
base della quale si avvia la procedura di assegnazione alla classe.
3. PROPOSTA DI ASSEGNAZIONE DELLA CLASSE
L’inserimento scolastico degli alunni/e stranieri/e avviene sulla base della Legge
40/98 sull’immigrazione straniera in Italia e sul D.P.R. n. 394/99.
Salvo diversa indicazione del Collegio Docenti, l’alunno viene ammesso a
frequentare nella classe corrispondente all’età anagrafica. Diversamente essa viene
assegnata dopo aver accertato competenze, abilità e livelli di preparazione
dell’alunno ed il corso di studi eventualmente seguito dall’alunno nel Paese di
provenienza. E’ bene evitare il suo inserimento nelle sezioni con presenza straniera
predominante, con elevato numero di alunni e dove sussistano altre situazioni di
difficoltà rilevanti.
I programmi scolastici vanno semplificati e adattati ai livelli di competenza dei
singoli alunni stranieri.
Qualora se ne ravvisi la necessità è utile attivare specifici interventi per facilitare
l’apprendimento della lingua italiana.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 92
4. INSERIMENTO NELLA CLASSE
Stabilita la classe di frequenza dell’alunno straniero, gli insegnanti di classe:
analizzano le problematiche e cercano soluzioni organizzative, in
collaborazione con i referenti dei progetti di integrazione.
raccordano le programmazioni educative e didattiche di classe insieme agli
insegnanti referenti dei progetti di integrazione.
nell’attività di classe ricercano forme di partecipazione dell’alunno straniero
che non ha ancora una sufficiente competenza linguistico-strumentale
adeguano i curricoli e le programmazioni alle abilità linguistiche raggiunte
dagli alunni stranieri
considerano l’insegnamento della lingua italiana trasversale alle discipline
utilizzano tutte le risorse a disposizione, tra cui i mediatori culturali e/ o gli
alunni/e stranieri presenti da tempo nella scuola che abbiano una adeguata
conoscenza della lingua italiana e svolgano una funzione tutoriale nei
confronti dei neoarrivati, specialmente nel primo periodo d’inserimento.
Insomma, gli insegnanti che accolgono l’alunno/a in classe individuano, sulla base
delle risorse interne ed esterne disponibili, percorsi di facilitazione e le modalità con
le quali rendere più facile l’inserimento da attivare a livello relazionale e didattico.
5. RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA E COLLABORAZIONI CON IL
TERRITORIO
Il docente referente facilitatore intrattiene rapporti costanti con la famiglia con
l’ausilio, ove necessario, di un mediatore linguistico-culturale, al fine di rendere
efficace il processo di inserimento dell’alunno nella vita scolastica.
Per promuovere la piena integrazione dei bambini stranieri nel più vasto contesto
sociale e per realizzare un progetto educativo che coniughi insieme pari opportunità
con il rispetto delle differenze, la scuola si avvale delle risorse del territorio, della
collaborazione con servizi, associazioni, luoghi di aggregazione, biblioteche e, in
primo luogo, con le amministrazioni locali per costruire una rete di intervento, che
rimuova eventuali ostacoli e favorisca una cultura dell’accoglienza e dello scambio
culturale.
6.1 PIANO DI STUDI PERSONALIZZATOPER GLI ALUNNI STRANIERI
Fasi di elaborazione del PSP
A. Programmazione
Per programmare i necessari interventi di prima alfabetizzazione e/o i percorsi
disciplinari appropriati è necessario che il Consiglio di Classe venga a conoscenza
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 93
della storia scolastica precedente dell’alunno straniero e di ogni altra informazione
fornita dalla Commissione Accoglienza.
Una volta delineata la situazione iniziale dell’alunno, anche avvalendosi dell’aiuto
della F.S 3, ciascun docente, nell’ambito della propria disciplina, dovrà
opportunamente selezionare i contenuti individuando i nuclei tematici
fondamentali, al fine di permettere il raggiungimento almeno degli obiettivi minimi
previsti dalla programmazione.
Ogni scelta effettuata dal Consiglio di Classe deve essere contenuta nel Piano di
Studio Personalizzato.
B. Verifica
Analogamente alla semplificazione di obiettivi e contenuti, il Piano di Studio
Personalizzato dovrebbe prevedere anche prove di verifica ridotte, semplificate e,
occasionalmente, differenziate.
C. Valutazione coerente con il PSP
La normativa prevede un “adattamento dei programmi di insegnamento in relazione
alle competenze dei singoli alunni” (comma 4 dell’art. 45 del D.P.R. 394/99).
Il Piano di Studio Personalizzato dovrà essere punto di riferimento essenziale per
valutare l’alunno straniero, inoltre i Consigli di Classe potranno prendere in
considerazione tutti o solo in parte i seguenti indicatori:
il percorso scolastico pregresso;
gli obiettivi effettivamente raggiungibili, rispetto alla situazione di partenza;
i risultati ottenuti nell’apprendimento dell’italiano;
i risultati ottenuti nei percorsi disciplinari programmati;
la motivazione, la partecipazione e l’impegno;
la progressione e le potenzialità d’apprendimento.
I destinatari
Gli alunni stranieri per i quali prevedere la progettazione di un Piano di Studio
Personalizzato sono quelli non ancora in possesso di un livello di competenza in
italiano tale da garantire loro un uso indipendente della lingua. In base ai descrittori
forniti dal Quadro Comune di Riferimento elaborato dal Consiglio d’Europa questi
studenti si collocano ai livelli A1 e A2 (uso elementare della lingua) e, se necessario,
al livello B1 (uso indipendente della lingua).
A1: E’ in grado di capire frasi ed espressioni familiari, quotidiane molto semplici
per soddisfare bisogni concreti.
E’ in grado di presentare se stesso o altri, porre domande , rispondere ad
interrogativi.
E’ in grado di comunicare in maniera molto semplice, a condizione che
l’interlocutore parli lentamente, in modo chiaro.
A2: E’ in grado di capire frasi ed espressioni usate frequentemente e di senso
immediato (p.es., informazioni sulla propria persona e sulla famiglia, oppure su
acquisti, lavoro, ambiente circostante).
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 94
E’ in grado di comunicare in situazioni semplici e abituali che comportano un
diretto scambio di informazioni su temi ed attività familiari.
E’ in grado di descrivere la propria provenienza e formazione, l’ambiente
circostante e relazionale.
A questo secondo livello l’alunno sa cogliere l’essenziale di un messaggio semplice e
molto chiaro, che contenga parole di uso comune e che tratti argomenti familiari.
Non è ancora in grado di gestire una conversazione prolungata, di prodursi in un
monologo (un’interrogazione, ad esempio). Può leggere testi di qualche riga su
argomenti semplici e concreti e può scrivere una brevissima comunicazione, un
appunto.
B1: E’ in grado di capire i punti principali di un discorso, a condizione che venga
usata una lingua chiara e standard e che si tratti di argomenti familiari inerenti al
lavoro, alla scuola, al tempo libero, ecc. parla la lingua.
E’ in grado di esprimersi, in modo semplice e coerente, su argomenti familiari
inerenti alla sfera dei suoi interessi.
E’ in grado di riferire un’esperienza o un avvenimento, di descrivere un sogno, una
speranza o un obiettivo e di fornire motivazioni e spiegazioni brevi relative a
un’opinione o a un progetto
Giunto al livello B1 l’alunno possiede la lingua della prima comunicazione e può
iniziare a farpropria la lingua per lo studio.
BES NON CERTIFICATI: AZIONI DI INTERVENTO
La Scuola Secondaria di I° grado “Colombo”, nel pieno rispetto della Direttiva
Ministeriale, attua le seguenti azioni strategiche:
1. Individuazione di un Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) che si occupi delle
problematiche relative a tutti i BES e svolga le seguenti funzioni:
rilevazione dei BES presenti nella scuola (su segnalazione dei Consigli di
Classe)
raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere
anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o
in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione;
focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle
strategie/metodologie di gestione delle classi;
rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi
sulla base delle effettive esigenze, ai sensi dell’art. 1, c. 605, lettera b, della legge
296/2006, tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito dall'art. 10
comma 5 della Legge 30 luglio 2010 n. 122 ;
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 95
elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti
gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese
di Giugno) dopo aver analizzato criticamente gli interventi di inclusione
scolastica operati nell’anno appena trascorso. Nel mese di settembre, in relazione
alle risorse effettivamente assegnate alla scuola, il Gruppo provvederà ad un
adattamento del Piano.
Inoltre il Gruppo di lavoro per l’inclusione costituisce l’interfaccia della rete
dei CTS e dei servizi sociali e sanitari territoriali per l’implementazione di azioni
di sistema (formazione, tutoraggio, progetti di prevenzione, monitoraggio, ecc.).
All’inizio di ogni anno scolastico il Gruppo propone al Collegio dei Docenti una
programmazione degli obiettivi da perseguire e delle attività da porre in essere, che
confluisce nel Piano annuale per l’Inclusività; al termine dell’anno scolastico, il
Collegio procede alla verifica dei risultati raggiunti.
2. Elaborazione di percorsi individualizzati e personalizzati per alunni con bisogni
educativi speciali non certificati attraverso Piani Didattici Personalizzati
deliberati dai Consigli di Classe.
Il Piano di intervento prevede:
- osservazioni sistematiche effettuate dai docenti dei Consiglio di Classe in
modo particolare all’inizio dell’anno e poi costantemente durante tutto il
periodo scolastico;
- confronto tra i docenti in sede di Consiglio di Classe e compilazione di
griglie predisposte dal GLI per la rilevazione delle situazioni critiche nella vita
scolastica quotidiana;
- segnalazione dei “casi problematici” al GLI e alla FS3;
- incontro informativo con le famiglie dei ragazzi individuati per accordi
didattico- educativi comuni e per l’autorizzazione a consultare il servizio dello
psicologo dello sportello di ascolto della scuola;
- incontri degli alunni individuati con lo psicologo che opera nella scuola;
- individuazione nel Consiglio di Classe nella Programmazione coordinata
degli alunni con BES non certificati;
- compilazione ad opera dei membri dei Consigli di Classe dei Piani Educativi
e didattici Personalizzati predisposti dal GLI secondo i criteri individuati
nelle Direttive Ministeriali del 27 dicembre 2012 e del 6 marzo 2013;
Comunicazione e condivisione con le famiglie degli alunni con BES dei PDP
e firma degli stessi;
- monitoraggio dell’efficacia dell’azione didattica anche attraverso incontri
sistematici con le famiglie per apportare eventuali aggiornamenti al PDP in
relazione alle risposte dell’alunno e ai suoi bisogni formativi;
- verifica e valutazione degli interventi nei singoli casi.
3.individuazione di STRUMENTI RISORSE METODOLOGIE DIDATTICHE
tra le quali:
Apprendimento cooperativo per sviluppare forme di cooperazione e di rispetto
reciproco fra gli allievi e veicolare :conoscenze/abilità/competenze
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 96
Tutoring (apprendimento fra pari: lavori a coppie)
Didattica laboratoriale
In sintesi la scuola secondaria di primo grado “Colombo”
Si impegna ad essere una comunità integrante ed inclusiva garantendo il diritto
alla personalizzazione dell’apprendimento a tutti gli studenti in situazione di
difficoltà
Favorisce la centralità del bambino/ragazzo
Realizza la sintesi fra sapere e fare, sperimentando in situazione
Procede in modo strutturato e sequenziale, proponendo attività con modello
fisso e dal semplice al complesso, per facilitare nell’alunno l’esecuzione delle
consegne, la memorizzazione e l’ordine nell’esposizione dei contenuti.
Attiva percorsi di formazione finalizzati a migliorare le competenze del
personale della scuola nell’ambito della didattica inclusiva.
Sostiene la motivazione ad apprendere
Lavora perché l’alunno possa accrescere la fiducia nelle proprie capacità
Le tipologie di BES dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi
o di ben fondate considerazioni psicopedagogiche.
Nel caso un alunno manifesti BES anche in corso d’anno e in maniera non
continuativa ma per un periodo limitato nel tempo, il relativo PDP verrà redatto nel
minor tempo possibile al fine di rimuovere quanto prima gli ostacoli al processo di
apprendimento.
Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI):
ref. Monfredi (F.S. 3)
Oggianu (F.S.1)
Mantovani (Collaboratore del DS)
Picciarelli (Collaboratore del DS)
D’Amicis (docente di sostegno)
Salomone (docente di sostegno)
Galli (docente curriculare) Albano (docente curriculare)
Il Piano di Inclusività è stato aggiornato a fine giugno 2015.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 97
PROGETTI PER L’ISTRUZIONE DOMICILIARE E
PER IL SERVIZIO DELLA SCUOLA IN OSPEDALE
La scuola Colombo, attenta alle esigenze di tutti gli studenti e al fine di assicurare il
diritto allo studio anche agli alunni malati (Carta europea dei diritti dei bambini
degenti in ospedale; Art. 4 comma 1, lett.l della Legge n.285/1997) prevede
interventi formativi personalizzati a domicilio per gli alunni colpiti da gravi
patologie invalidanti ed impossibilitati a frequentare la scuola per periodi di tempo
superiori ai trenta giorni.
Tali iniziative didattiche sono volte al potenziamento ed alla qualificazione
dell’offerta formativa per l’integrazione scolastica degli alunni ricoverati in ospedale,
seguiti in regime di day-hospital o in terapia domiciliare. Promuovono, inoltre, la
continuità della relazione insegnamento/apprendimento contribuendo così a colmare il
vuoto socio-cognitivo del discente affetto da grave patologia tenendo ben saldo il
contatto tra lo studente e la scuola di appartenenza.
Fondamentale per la realizzazione e la buona riuscita degli interventi
personalizzati è il lavoro integrato scuola-famiglia-struttura sanitaria in modo da
coniugare progetto didattico e progetto terapeutico.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 98
SPORTELLO DI ASCOLTO
“uno spazio per parlare “
La scuola, dopo la famiglia, è la principale agenzia di formazione dell’individuo.
Essa non è solo luogo di trasmissione delle conoscenze, ma luogo di vita dove si
impara la convivenza civile e la positiva relazione con i coetanei e con gli adulti. La
presenza dello sportello di ascolto (attivo nella nostra scuola dall’a.s. 2009/2010) si
inserisce in un progetto educativo più ampio, teso a valorizzare l’individuo nella sua
interezza in coerenza con gli obiettivi generali del processo formativo.
Lo sportello è gestito dalla psicologa e psicoterapeuta, dott.ssa Maria Guzzi, in
collaborazione con la docente referente, prof.ssa Angelamaria Frunzio.
Lo sportello di ascolto è uno spazio dedicato ai ragazzi, ai genitori ed ai docenti. Il
colloquio con la psicologa non ha fini terapeutici ma di couseeling, perciò ha il fine
di considerare e sperimentare modalità di relazione più funzionali al benessere degli
allievi. Esso rappresenta una buona occasione per affrontare e risolvere
problematiche inerenti la crescita, la dispersione scolastica, il bullismo e le situazioni
di potenziale rischio. Inoltre, in risposta alla nuova normativa scolastica sui BES, lo
sportello si propone in sinergia con gli insegnanti e i genitori di garantire fattivamente
a tutti gli alunni una scuola davvero inclusiva mettendo su campo, dopo le opportune
segnalazioni ed osservazioni, tutti i facilitatori possibili e rimuovendo tutte le barriere
all’apprendimento e alla partecipazione di tutti gli alunni al di la della varie etichette
diagnostiche.
I contenuti di ogni colloquio sono coperti dal segreto professionale. Tuttavia,
dovessero emergere delle aree-problema su cui fosse importante intervenire dal punto
di vista educativo-preventivo, la psicologa fornirà alla famiglia e alla scuola
opportune indicazioni.
Oltre ai colloqui individuali sono possibili, su richiesta dei docenti, incontri con le
classi gestiti con il metodo del circle-time, al fine di fornire specifiche indicazioni
psico-pedagogiche da integrare nelle attività curriculari.
Per la consulenza della psicologa occorre sempre prima contattare la prof.ssa Frunzio
e prenotare un colloquio.E necessario inoltre che i genitori degli alunni firmino il
consenso informato per consentire ai propri figli l’accesso allo sportello.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 99
BIBLIOTECA SCOLASTICA
L’educazione alla lettura si inserisce a pieno titolo tra le opportunità formative che
devono essere garantite agli studenti lungo l’arco di tutta la loro carriera scolastica, al
fine di educarli ad un uso competente dell’informazione.
La Biblioteca Scolastica si prefigge, pertanto, le seguenti finalità:
Attività informative: Presentazione di libri, visite presso qualche libreria.
Attività di promozione del libro: Incontri con autori, presentazione di libri,
Concorsi.
Attività di promozione alla lettura: Lettura ad alta voce, gare di lettura.
Le proposte, per quest’anno scolastico, sono le seguenti:
La “Festa dei lettori” (24-25 settembre), in occasione della quale tutte le classi
saranno coinvolte nella lettura ad alta voce di testi la cui tematica è “Parole sacre”.
Seconda edizione della manifestazione “Libriamoci. Giornate di lettura nelle
scuole” (dal 26 al 31 ottobre 2015)
Invenzione, progettazione e produzione di libri a fumetti. “La festa del libro”.
Presentazione di alcune novità editoriali ed incontri con l’autore.
“La bancarella dello scambio del libro”.
“La Biblioteca della scuola ha anche bisogno di te”: campagna di incremento del
patrimonio librario della scuola. Chi desidera potrà donare i libri già letti alla scuola al
fine di incrementare il patrimonio della biblioteca.
“Visita” presso una libreria.
Visita presso la Biblioteca Comunale.
Maratona di lettura e/o Concorso di scrittura.
La gestione della Biblioteca per l’a.s. 2015/2016 si articolerà nei seguenti punti:
Far conoscere ai ragazzi il patrimonio librario della Biblioteca scolastica sia
mediante la consegna ad ogni classe dell’elenco dei libri ivi presenti sia mediante
visite da concordare con i docenti di lettere che sono disponibili;
Invio a tutte le classi di un’informativa sull’uso della biblioteca: dove è situata,
come funziona il prestito;
Pubblicizzazione delle iniziative della biblioteca;
Coinvolgimento delle famiglie nella gestione della biblioteca, al fine di avere un
progetto condiviso e un maggior numero di ore di apertura della stessa;
Possibilità per gli alunni che rinunciano all’ora di religione di imparare le
nozioni elementari per la catalogazione, il prestito e quindi la gestione di una
Biblioteca.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 100
Come già per gli anni scorsi, si prediligerà il principio della collaborazione quale utile
strumento per l’apprendimento, pertanto, sarà nominato, per ogni classe, un aiuto
bibliotecario che avrà il compito di :
Raccogliere le richieste dei libri dei compagni di classe;
Verificare che la scheda del prestito sia compilata in ogni sua parte;
Trascrivere la scheda sul registro dei prestiti;
Chiedere la restituzione dei libri a coloro che li hanno presi in prestito e allo
scadere della riconsegna non li hanno ancora resi;
Controllare che i libri non siano stati sciupati.
L’orario di apertura della biblioteca sarà quanto prima affisso sulla porta della
Biblioteca e comunicato a tutte le classi . Da quest’anno scolastico la dotazione libraria
è consultabile dal sito della Colombo.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 101
PROGETTO ERASMUS +
“Communication and Culture” - C.&C Dopo l’entusiasmante esperienza del progetto Comenius“Eatbetter, Move more”
(annualità 2013-2015), la nostra scuola ha confermato il privilegio di continuare ad
esplorare e conoscere l’Europa, grazie al nuovo ed innovativo progetto ERASMUS
Plus “Communication and Culture”che coinvolge oltre alla nostra scuola e alla
scuola coodinatrice spagnola, “Colegio Nuestra Señora del Carmen”, la Bulgaria, la
Croazia, la Polonia e la Finlandia.
Le attività previste dal partenariato sono integrate nelle normali attività della scuola e
rientrano nel percorso di studi degli alunni.
Il partenariato con scuole di diversi paesi offre l’opportunità ad alunni ed insegnanti
non solo di acquisire e migliorare le proprie conoscenze, ma anche di accrescere la
propria capacità di lavorare in gruppo, di programmare, di intraprendere attività in
collaborazione, di utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, di
migliorare la capacità di comunicare in altre lingue accrescendo la motivazione
all’apprendimento delle lingue straniere.
Obiettivo del partenariato rivolto agli alunni è accrescere la consapevolezza di
sé, della propria cultura e di quella dei paesi partner attraverso un confronto
diretto con coetanei negli altri paesi.
Gli obiettivi operativi del programma sono i seguenti:
migliorare la qualità e aumentare il volume della mobilità degli scambi di
allievi e personale docente nei vari Stati membri;
migliorare la qualità e aumentare il volume dei partenariati tra istituti
scolastici di vari Stati membri, in modo da coinvolgere in attività educative
congiunte gli allievi nel corso della durata del programma;
incoraggiare l'apprendimento delle lingue straniere moderne;
promuovere lo sviluppo, nel campo dell'apprendimento permanente, di
contenuti, servizi, soluzioni pedagogiche e prassi innovative basati sulle TIC;
migliorare la qualità e la dimensione europea della formazione degli
insegnanti;
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 102
migliorare le metodologie pedagogiche e la gestione scolastica;
alzare il livello di educazione in Europa, favorire la mobilità e creare più
occupazione;
raggiungere una cooperazione europea strategica, in ottica del progetto Europa
2020, da un punto di vista educativo;
rendere più semplice il riconoscimento di certificati e attestati a livello
europeo;
promuovere i valori dell’Unione Europea;
Il progetto “COMMUNICATION AND CULTURE”, oltre ad abilitare gli scambi
e la cooperazione tra le scuole partner,si pone i seguenti obiettivi generali:
RENDERE gli studenti consapevoli della storia della comunicazione e del rapporto
tra comunicazione e cultura.
CONDIVIDERE e imparare nuove strategie e tecniche per l'insegnamento
(attuazione nuove metodologie)
PRATICARE nuove lingue, soprattutto l'inglese, attraverso l'interazione di studenti
e insegnanti durante le attività in ogni scuola e durante le mobilità.
USARE Condividere ITC , scrivere, produrre ... comunicare
CREARE un senso di cittadinanza europea in insegnanti e studenti
TEMA DEL PROGETTO
Capire e farsi capire sono le competenze essenziali per lo sviluppo dell'essere umano.
Comunicando pensiamo, esprimiamo e riceviamo informazioni.
Con il nostro progetto lavoreremo con gli studenti sui modi diversi che gli esseri
umani hanno utilizzato nel corso della storia comune per trasmettere idee,
sensazioni, emozioni attraverso i sensi, il linguaggio del corpo, la musica, la
spiritualità, il colore, la tecnologia, la scrittura e molti altri modi.
TIPOLOGIA DEL PROGETTO
"Comunication and Culture" è un progetto di Partenariato scolastico
Erasmus + (attività chiave KA2) che prevede mobilità per studenti e docenti di
istruzione secondaria, di durata biennale (anni scolastici 2015/16 e 2016/17)
Per due anni scolastici, viaggeremo nel tempo alla scoperta di come uomini e
donne dei nostri Paesi e delle culture europee abbiano avuto la necessità di
comunicare utilizzando tutte le risorse disponibili: dai codici segreti, al
linguaggio musicale o alla matematica, per giungere ai modi attuali e futuri
della comunicazione.
È un progetto interdisciplinare che abbraccia tutte le discipline scolastiche
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 103
In ogni mobilità in un paese partner, si metterà a fuoco un tema principale che
riassumerà, concluderà o metterà in risalto il precedente lavoro svolto dalle
diverse scuole.
Si favorirà l'esperienza culturale e di apprendimento per insegnanti e studenti.
Ad ogni mobilità parteciperanno 2 docenti e cinque alunni.
TEMPI
Anno 1: La storia della comunicazione "Dalla pietra al tablet"
Anno 2: La comunicazione al giorno d'oggi “Comunichiamo"
ATTIVITÀ DEL PROGETTO:
Il progetto si articola in due anni scolastici, e ogni anno scolastico è diviso in tre
trimestri. Alcune attività ricorreranno per i due anni di partnership: newsletter, sito
web, e-mail, videoconferenze, pagina facebook del progetto, articoli di giornale,
forum pedagogico degli insegnanti, ecc
A) ATTIVITÀ PRINCIPALI
Sono previste sei attività chiave, cioè le più importanti e fondamentali del progetto,
una per ogni trimestre.
- KA1: Linea Tempo: Come punto di partenza del nostro progetto, renderemo gli
studenti consapevoli della storia della comunicazione che ci accingiamo a percorrere
nei prossimi due anni. Creeremo una sorta di "gigante" linea del tempo (si pensi ad un
rotolo di carta da imballaggio lungo un corridoio, per esempio) con poster, flashcard,
attività, foto, codici interattivi (da catturare con i telefoni cellulari) etc.
- KA2: Un dizionario di proverbi e detti multilingue in cui "comuni" proverbi (le
parole hanno significato diverso, ma simile). Essi saranno tradotti in inglese con una
illustrazione.
- KA3: Coppie di scuole si scambieranno messaggi in codice... e i partner dovranno
decodificarli utilizzando indizi, indagini e algebra.
- KA4: Comunicazione e Cultura Wiki: nei nostri corsi di tecnologia / informatica,
creeremo un progetto wiki (si tratta di una wikipedia creata tra i nostri studenti,
aggiungendo, correggendo, condividendo delle informazioni) sulla storia della
comunicazione.
- KA5: Spot TV: qual è l'invenzione più importante nel vostro paese? Gli studenti
potranno creare annunci per vendere questo prodotto.
- KA6: pittura astratta: Uno degli aspetti della comunicazione che è molto studiato
oggi è la telepatia e noi faremo esperimenti sulla telepatia
B) ATTIVITA 'MINORI
Oltre a queste attività principali, sono previste attività minori per affrontare tutti i
diversi aspetti della storia delle comunicazioni
ANNO 1
L'età ANTICA - Il Medioevo – L’ETA’ CONTEMPORANEA : Segni, pitture
rupestri, letteratura orale, testi sacri, dramma, letteratura, algebra, rilegatura, stampa,
Radio, TV, telefono, posta, codice Morse
ANNO 2
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 104
Dalla invenzione di internet (1971) - un PC in ogni casa - Da Oggi in poi:
Email, Telefoni cellulari Internet, SMS, Le reti sociali, whatsapp
C) ATTIVITA'DEL FOLCLORE
Folklore è comunicazione. Attraverso il nostro folklore comunichiamo una vasta
gamma di argomenti: da quelli religiosi, pagani, dai temi legati alla morte ad
argomenti correlati all’ amore.
Durante il nostro progetto è importante che si arrivino a conoscere i costumi e le
tradizioni di diversi paesi, soprattutto durante le mobilità, ad esempio con vere e
proprie perfomance.
La valutazione:
I docenti , nelle loro scuole , effettueranno valutazioni regolari , adeguate all'età degli
studenti . Esse comprendono questionari , discussioni , relazioni scritte.
Le Mobilità:
Nel nostro progetto sono previste delle mobilità, cioè dei viaggi nelle città di
appartenenza delle scuole partner a cui possono partecipare docenti, alunni, genitori e
personale scolastico.
Gli alunni verranno selezionati tenendo conto dei seguenti criteri:
MERITO (avere conseguito una valutazione di 10 in Inglese , Seconda lingua
comunitaria, Comportamento)
Ottime COMPETENZE INFORMATICHE
Disponibilità ad OSPITARE uno studente partner
In condizioni di parità si favorirà l’alunno più svantaggiato economicamente
Sono previste tre mobilità per ciascuna annualità con gli studenti , più un incontro di
progetto solo per i docenti, secondo il seguente calendario:
NOVEMBRE 2015: 1° INCONTRO DI PROGETTO IN SPAGNA (SOLO PER
DOCENTI)
DICEMBRE 2015: PRIMA MOBILITA’ IN POLONIA (VARSAVIA)
MARZO 2016: SECONDA MOBILITA’ IN ITALIA (TARANTO)
GIUGNO 2016: TERZA MOBILITA’ IN BULGARIA (VIDIN)
SETTEMBRE 2016: 2° INCONTRO DI PROGETTO IN ITALIA (SOLO PER
DOCENTI)
OTTOBRE 2016: QUARTA MOBILITA’ IN CROAZIA (POŽEGA)
FEBBRAIO 2017: QUINTA MOBILITA’ IN FINLANDIA (KAARINA)
MAGGIO 2017: SESTA MOBILITA’ FINALE IN SPAGNA (SAN FERNANDO DI
CADIZ).
Per tutta la durata del progetto, sarà data particolare importanza alla sua diffusione sul
territorio, utilizzando ogni forma di pubblicizzazione: stampa locale e on line, TV, pagina
facebook del progetto, conferenze, pubblicazioni, opuscoli, mostre, esposizioni ,
rappresentazioni . Saranno pubblicate puntualmente notizie riguardo l’avanzamento del
progetto anche sul sito Erasmus+ e la scuola sarà disponibile a fornire il proprio supporto
ad altre scuole e insegnanti .
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 105
PROGETTI EXTRACURRICULARI E CURRICULARI
Al fine di creare occasioni di crescita della personalità dei singoli alunni e
potenziarne le capacità e le competenze, la scuola programma numerosi progetti in
orario aggiuntivo. Tra questi alcuni caratterizzano l’offerta formativa del nostro
istituto: Coro, Teatro, Trinity, CAMBRIDGE, ECDL, Latino Recupero di
Italiano e Matematica, Pomeriggi musicali.
La scuola partecipa a progetti di educazione alla salute, educazione ambientale,
legalità, pari opportunità e intercultura, cittadinanza attiva, coordinati
rispettivamente dalle docenti referenti, prof.sse Lo Barco, Boccadamo e Albano.
Sono previste attività, iniziative che impegneranno gli alunni in incontri con esperti,
concorsi, produzione di video, elaborati, lavori grafico – pittorici.
Per ciò che concerne l’aspetto relativo alle pari opportunità, si rifletterà in maniera
approfondita sulle violenze e sui maltrattamenti in famiglia, sul rapporto genitori-
figli.
In collaborazione con l’A S L di Taranto, sia per gli alunni che per i genitori, oltre le
suddette tematiche, verranno sviluppati progetti di educazione alla salute. Saranno
previsti incontri con personale qualificato per la prevenzione delle malattie più note.
La Colombo ha presentato domanda di partecipazione, come scuola capofila, al
Progetto didattico-divulgativo per la promozione della cultura scientifica nelle
scuole “Alla ricerca …dell’alieno”in collaborazione con il Liceo scientifico
Battaglini e l’Istituto comprensivo parificato Maria Ausiliatrice di Taranto; enti
partner sono la Fondazione Michelagnoli onlus, l’Istituto Talassografico di Taranto e
il CERN.
Il progetto, di carattere scientifico/divulgativo/ educativo, affronta la tematica
ambientale e scientifica, ormai di moda, riferita alla presenza nei nostri mari di
organismi “alloctoni”, cioè non appartenenti al Mediterraneo. La presenza di questi
“alien” è strettamente legata al cambiamento del clima che ha causato la
tropicalizzazione della fauna marina e un inquinamento biologico molto pericoloso
per le specie marine originarie del Mediterraneo. L’attività didattica ha le seguenti
finalità:
- Conoscenza della presenza e della persistenza di NIS nei Mari di Taranto
finalizzato all’influenza che le stesse potrebbero avere sulla comunità autoctona.
-Acquisizione della consapevolezza del grande patrimonio tecnico-scientifico di
Taranto relativamente allo sfruttamento delle risorse del mare
-Conoscenza delle principali linee di sperimentazione per l’implementazione e il
miglioramento della qualità. e quantità. di produzione e della commercializzazione
dei mitili
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 106
-Acquisizione della consapevolezza dell’importanza della salvaguardia ambientale
del mare legata alla conservazione della biodiversità.
-Conoscenza dei delicati equilibri che caratterizzano i bacini costieri, delle alterazioni
dovute al degrado ecologico e dei sistemi di bonifica o di messa in sicurezza di
emergenza.
-Potenziamento della capacità di sperimentazione e di utilizzo di strumenti scientifici.
- Sviluppo nei giovani della capacità di comunicazione scientifica attraverso
l’apprendimento delle tecniche di divulgazione e l’uso degli strumenti multimediali.
-Sviluppo nei giovani della capacità di organizzare eventi per la divulgazione-tecno-
scientifica.
-Educazione dei giovani a proporsi per lo sviluppo del proprio territorio.
Per la legalità è prevista la partecipazione ai progetti “Generazioni connesse:
progetto sul tema della sicurezza in internet”, e” Una vita da social".
Il progetto “Generazioni Connesse” (Safer Internet Centre Italy II) promuove
strategie finalizzate a rendere Internet un luogo più sicuro per gli utenti più giovani,
favorendone un uso positivo e consapevole.
Il progetto è coordinato dal MIUR, in partenariato col Ministero dell’Interno-Polizia
Postale e delle Comunicazioni ed altri enti quali “Save the Children Italia”,”Autorità
Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza”, Università degli Studi di Firenze e Roma, con
lo scopo di migliorare e rafforzare il ruolo del S.I.C. italiano, quale punto di
riferimento a livello nazionale per quanto riguarda le tematiche relative alla sicurezza
in Rete ed al rapporto tra giovani e nuovi media.
La nostra scuola, che parteciperà al progetto per l’intero anno scolastico 2015/2016,
affronterà in modo specifico una delle problematiche più comuni emerse in questi
ultimi anni, il “Cyberbullismo”.
Il progetto è rivolto a studenti, docenti, educatori e genitori.
Il progetto “Una vita da social”invece è in collaborazione con la Polizia di stato, ha ci
seguenti obiettivi:
Sviluppare uno strumento in grado di promuovere una più matura riflessione
sull’uso responsabile e legale dei social network per prevenire comportamenti
compulsivi e/o illegali;
Informare genitori e insegnanti dell’esistenza di strumenti di controllo e di
restrizione d’accesso alla rete internet;
Fornire istruzioni su come installare ed usare un software di protezione.
Il progetto prevede la visita ad un TRUCK BRANDIZZATO: Un Tir brandizzato
esternamente con il logo del progetto, raggiungerà le scuole con l’obiettivo di
accrescere l’interesse per l’iniziativa.
Saranno attivati anche progetti di educazione stradale.
I ragazzi, infine, saranno guidati a lavorare e riflettere su tematiche sociali, attraverso
letture, consultazione di documenti, visione di film che riguardano il mondo dei
ragazzi e rappresentazioni teatrali.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 107
Per l’intercultura è previsto, ove finanziato dal MIUR, un progetto di
insegnamento e potenziamento dell’italiano come L2 rivolto agli studenti di
recente immigrazione, in rete con le scuole Leonida-Moro e XXV Luglio-Bettolo nel
rispetto del documento ministeriale “Diversi da chi? Raccomandazioni per
l'integrazione degli alunni stranieri e per l' intercultura”. Referente del progetto la
prof.ssa Mignini.
Anche per il corrente anno scolastico sarà proposto agli alunni il Progetto Cinema,
organizzato dalla docente referente Oggianu. La scuola secondaria di primo grado
“Colombo” ha aderito all’iniziativa denominata “La scuola adotta il cinema”,
proposta dal cinema teatro Ariston di Taranto, realizzata dal Ministero dei Beni
Culturali e in collaborazione con L’Agiscuola, allo scopo offrire agli adolescenti gli
strumenti culturali necessari ad orientarsi nel mondo della comunicazione in generale
ed in particolare in quello cinematografico, che si serve di linguaggi espressivi e di
tecniche narrative articolate e complesse, ma coinvolgenti e capaci di sviluppare
competenze di lettura ed interpretazione della realtà nuove ed efficaci. Il progetto
inoltre rappresenta un’opportunità per la maturazione delle capacità critiche di
valutazione di un testo filmico e di un’opera d’arte in generale; offre luoghi idonei al
confronto di idee e punti di vista.
Saranno realizzati per l’art. 9 CCNL, Aree a rischio e a forte processo
immigratorio, i progetti di tipo teatrale e linguistico destinati ai ragazzi in
difficoltà , disabili e normodotati, definiti “a rischio”.
La scuola partecipa, inoltre, ad iniziative locali e nazionali quali la Festa dei Lettori
(referente la Prof.ssa Cimmarrusti), le Olimpiadi di problem solving e a gare
nazionali per l’eccellenza in campo scientifico e logico matematico (giochi
UNIBOCCONI).
Progetto di potenziamento per le terze classi è anche quello destinato ad un gruppo di
ragazzi di terza media chiamato “RivogliAMO Taranto.Formazione e promozione
del territorio nell’Era Digitale”. Il progetto mira a specifici obiettivi didattici, quali
sensibilizzare gli studenti alle problematiche della loro città, alla creazione di un
collegamento effettivo tra scuola territorio e vissuto quotidiano, alla conoscenza di
alcuni siti storici, al rispetto del territorio in cui viviamo.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 108
SOLIDARIETA’ E UNICEF
La solidarietà fa parte del patrimonio umano e della predisposizione di ogni uomo
verso l’altro. Essere solidali vuol dire acquisire un ruolo attivo di garanzia e tutela dei
diritti di tutti gli esseri umani, contribuire con azioni anche piccole e quotidiane a
diffondere un modo di essere basato sulla convivenza, sulla cooperazione e sulla
condivisione. In un tipo di società come la nostra, fondata sulla ricerca del benessere
materiale, molto spesso si rischia di perdere di vista i valori positivi quali l’amore,
l’altruismo, la generosità, il rispetto per gli altri, che sono gli unici valori che rendono
possibile la convivenza tra individui diversi. Per questo le istituzioni educative
principali, quali la famiglia, la parrocchia e la scuola hanno il dovere di collaborare
nel processo di costruzione della personalità dei ragazzi per l’affermazione di questi
valori.
Gli interventi educativi programmati terranno conto degli Obiettivi formativi presenti
nel Curricolo d'Istituto e avranno la finalità di sensibilizzare i ragazzi alla solidarietà,
al rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo, di far conoscere le varie realtà sociali
del territorio in cui vivono, informarli e sensibilizzarli sui problemi e i conflitti che si
verificano nel mondo, affinché essi stessi siano strumento di promozione di una
società basata sul rispetto dei diritti umani di tutti
Gli obiettivi formativi sono i seguenti:
Educare alla convivenza, alla solidarietà e alla partecipazione
Abituare al dialogo, al rispetto degli altri e alla libera discussione
Conoscere e riflettere sulla condizione dei bambini nel Mondo
Leggere e analizzare documenti approvati da alcuni Stati a tutela
dell’infanzia
Educare all’interculturalità e al confronto con gli altri
Educare all’interiorizzazione e al rispetto delle regole come strumento
indispensabile di una civile convivenza
Favorire la cooperazione, la condivisione e la responsabilità
Formare atteggiamenti e comportamenti permanenti di non violenza e di
rispetto delle diversità
Educare al rispetto dei beni comuni
Promuovere una educazione interculturale che permetta di conoscere le
culture diverse, individuando e rimuovendo pregiudizi che ostacolano il
confronto e la pacifica convivenza.
ATTIVITA’
Molteplici saranno gli ambiti di intervento come l’accoglienza , l’integrazione degli
alunni diversamente abili, gli alunni stranieri, le iniziative di solidarietà, la
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 109
valorizzazione degli spazi scolastici, la comunicazione e la partecipazione dei
genitori alla vita della scuola, i rapporti con enti e associazioni presenti sul territorio.
I ragazzi saranno i protagonisti attivi di tutte le iniziative, saranno guidati a lavorare
e riflettere su tematiche sociali, attraverso letture, consultazioni di documenti, visione
di film che riguardano il mondo dei ragazzi e rappresentazioni teatrali. Si partirà dal
rispetto delle regole di classe/regolamento scolastico, per passare alla conoscenza
della Dichiarazione dei diritti del fanciullo e della Dichiarazione universale dei Diritti
dell’uomo; si affronteranno problemi quali bullismo, vandalismo, violenza, lavoro
minorile, per sviluppare il senso critico nei ragazzi e la capacità di risolvere un
conflitto e di comunicare efficacemente. La scuola parteciperà, come negli anni
passati, alla XI Rassegna provinciale del volontariato e della solidarietà che si
svolgerà il 9/10/2015 nel centro di Taranto. Il programma prevede il coinvolgimento
dei ragazzi a laboratori creativi e visite guidate alla scoperta dei vicoli del Centro
storico; inoltre i ragazzi in questa occasione potranno assistere alle simulazioni di
interventi messi in atto dalle associazioni di volontariato impegnate nell’ambito del
soccorso della protezione civile. Per il sesto anno consecutivo verrà attuato il progetto
“Verso una scuola amica” promosso da MIUR-UNICEF con l’obiettivo di favorire la
conoscenza e l’attuazione della Convenzione sui diritti dell’infanzia e
dell’adolescenza nel contesto educativo. Il Progetto, ispirato ai principi generali della
Convenzione– non discriminazione, diritto all’ascolto e alla partecipazione, diritto
alla vita e allo sviluppo, superiore interesse del bambino – è finalizzato a supportare
esperienze volte a promuovere l’assunzione di responsabilità, la capacità di stabilire
relazioni interpersonali positive e competenze di cittadinanza.
Tale progetto è monitorato durante l’anno attraverso l’anno attraverso
l’autovalutazione e incontri organizzati dalla commissione provinciale dell’Unicef di
Taranto, a cui partecipano i referenti delle scuole “amiche” per definire le strategie di
intervento da attuare durante l’anno.
SCHEMA DELLE ATTIVITA’
Partecipazione a iniziative di solidarietà
Partecipazione alla XI Rassegna del Volontariato e della solidarietà che si terrà
il 9/10/2015 nel centro storico di Taranto
Partecipazione alla marcia dei diritti dei minori
Partecipazione alla “Settimana dei ragazzi”, manifestazione conclusiva
organizzata in ogni “SCUOLA AMICA”
Divulgazione di notizie, documenti, informazioni relativi a ricorrenze
significative
Visione di film e rappresentazioni teatrali
Produzione di elaborati scritti, cartelloni e disegni.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 110
PROGETTI
VIENE
MIGLIORATA AMPLIATA
PROGETTI
EXTRACURRICULARI
L’OFFERTA FORMATIVA
RECUPERO MATEMATICA
CAMBRIDGE KET
POMERIGGI MUSICALI
ALLA COLOMBO
PROGETTI
PON
ATTIVITA’ TEATRALE
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
E ALL’AMBIENTE
RECUPERO ITALIANO
PROSSIMI AL
TRAGUARDO
ECDL START/CORE
CORO
LATINO
ORIENTAMENTO
TRINITY
ATTRAVERSO
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 111
PROGETTI PON FSE
Per quanto riguarda l’attuazione dei progetti PON finanziati dal Fondo Sociale
Europeo (FSE) relativi alla formazione del personale della scuola sulle
metodologie didattiche e sulle competenze disciplinari e alla formazione degli
studenti per migliorare i livelli di conoscenza e di competenza dei giovani nella
discipline scientifico-matematiche, in lingua madre e nelle lingue straniere, per il
corrente anno scolastico la scuola presenterà come di consueto la sua candidatura
alle azioni poste in bando del Piano Integrato degli interventi presentati nell’ambito
del Programma Operativo Nazionale (PON) “Competenze per lo sviluppo”.
AMBIENTI PER L’ APPRENDIMENTO (FESR)
La nostra scuola si è dotata di apparecchiature multimediali e di LIM in tutte le classi
grazie all’approvazione dei PON FESR “Ambienti per l’apprendimento” – Obiettivo
E Azione 1”Realizzazione di ambienti dedicati per facilitare e promuovere la
formazione permanente dei docenti attraverso l’arricchimento delle dotazioni
tecnologiche e scientifiche e per la ricerca didattica degli istituti”.
Anche per l’ anno in corso la scuola partecipa al PON FESR AMBIENTI PER
L’APPRENDIMENTO per progetti di ampliamento o adeguamento
dell’infrastruttura e dei punti di accesso alla rete LAN/WLAN, con
potenziamento del cablaggio fisico e aggiunta di nuovi apparati.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 112
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
I rapporti scuola-famiglia sono particolarmente significativi nell’ambito dei Consigli
di Classe per la risoluzione di eventuali problematiche educative e didattiche.
Diversi sono i livelli di partecipazione dei genitori, come stabilito e regolamentato dai
Decreti Delegati: colloqui individuali, riunioni di classe, assemblee di istituto.
All'inizio dell'anno scolastico si organizzano incontri coi genitori delle classi prime,
per avere informazioni necessarie ad una migliore conoscenza degli alunni e per una
prima riflessione sul passaggio scuola elementare/scuola media.
Per facilitare i colloqui individuali genitori/docenti e per informazioni più dettagliate
sul rendimento scolastico degli alunni sono stati programmati i seguenti incontri:
un'ora settimanale al mattino con i singoli docenti , secondo un orario stabilito
e comunicato agli alunni, nella prima settimana di ogni mese; due colloqui pomeridiani l'anno in cui i genitori possono parlare con gli
insegnanti (a dicembre e ad aprile);
due incontri con i coordinatori di classe per la consegna delle schede di
valutazione (febbraio e giugno);
un incontro con i coordinatori entro il mese di ottobre per la presentazione
della programmazione annuale e per l’elezione dei genitori rappresentanti di
classe.
In caso di specifiche necessità, sono inviate comunicazioni scritte ai genitori seguite
da incontri con i docenti in momenti compatibili con l’orario di servizio.
Durante il corso dell’anno scolastico possono essere indette assemblee per discutere
problematiche inerenti le iniziative didattiche e formative per cui sia richiesta la
compartecipazione dei genitori.
I genitori hanno inoltre la possibilità di partecipare a incontri pomeridiani con la
presenza di esperti, sui temi della preadolescenza, del rapporto ragazzi/adulti ed
hanno sempre la possibilità di riunirsi nella sede scolastica in modo autonomo, se
necessario e su richiesta.
Nel rispetto delle indicazioni ministeriali, la nostra scuola ha predisposto un
documento condiviso con i genitori: il PATTODICORRESPONSABILITA’
EDUCATIVA sottoscritto dal Dirigente Scolastico, dai genitori e dagli studenti.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 113
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
(art. 5 bis DPR 21-11-2007, n°235. Nota ministeriale 31- 07-2008, prot. n° 3602)
TRA
1. Il dirigente scolasticoMassimo Romandini, in rappresentanza della Scuola Secondaria di 1° grado “C. Colombo” di Taranto;
2. Lo/a studente/ssa ___________________________________, iscritto/a a frequentare nel corrente anno scolastico 2008-2009 la classe__ sez. __ presso la Scuola Secondaria di 1° grado “C. Colombo” di Taranto;
3. Il genitore _____________________________________________________________________________.
Per “patto educativo di corresponsabilità” si intende l’insieme degli impegni reciproci che docenti e genitori assumono per assicurare ad ogni studente/ssa un’esperienza positiva di apprendimento e di socializzazione nell’ambiente scolastico.
I DOCENTI SI IMPEGNANO:
• a conoscere lo/a studente/ssa, le sue potenzialità e le sue modalità di apprendimento attraverso
opportuni momenti e strumenti di osservazione, favorendo il recupero di situazioni di ritardo e svantaggio, concorrendo alla piena integrazione degli studenti diversabili;
• a creare un ambiente sereno che permetta allo/a studente/ssa di usufruire in modo significativo delle
opportunità educative e di crescere integralmente come persona per conseguire il successo formativo; • a relazionarsi con gli studenti dimostrando disponibilità ed attenzione ai loro bisogni; • ad instaurare e a coinvolgere gli studenti, in relazione alle diverse età, motivando decisioni che li
riguardano; • a mantenere il segreto d’ufficio sulle notizie riguardanti gli studenti; • a dichiarare, motivare e documentare la propria proposta formativa ai genitori; • a verificare individualmente e collegialmente l’attività educativa-didattica, garantendo la massima
trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni, mantenendo un costante rapporto con le famiglie.
I GENITORI SI IMPEGNANO:
• ad assicurare la regolarità della frequenza del/la proprio/a figlio/a ed il rispetto dell’orario scolastico; • a conoscere la proposta della scuola, partecipando attivamente alle assemblee ed ai momenti
formativi, offrendo la propria collaborazione per la realizzazione di specifici progetti di classe e contribuendo a instaurare un positivo clima di dialogo;
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 114
• a conoscere l’esperienza scolastica del/la proprio/a figlio/a, visionando i quaderni e gli altri elaborati, partecipando ai colloqui individuali, anche chiedendo chiarimenti ed offrendo informazioni;
• ad aiutare il/la proprio/a figlio/a a sviluppare atteggiamenti di fiducia e di rispetto verso gli insegnanti; • a favorire nel/la proprio/a figlio/a atteggiamenti di apertura e curiosità nei confronti dell’esperienza
scolastica; • a sostenere gli interventi educativi della scuola e concordare alcune strategie per richiamare il/la
proprio/a figlio/a al rispetto delle regole della convivenza democratica; • ad aiutare il/la proprio/a figlio/a a vivere il momento dell’esecuzione dei compiti come impegno
personale, responsabilizzandolo gradualmente per favorire in lui l’autonomia;
LO/A STUDENTE/SSA SI IMPEGNA: a prendere coscienza dei propri diritti-doveri rispettando la scuola intesa come insieme di persone,
ambienti e attrezzature; a rispettare i tempi programmati e concordati con i docenti per il raggiungimento del proprio
curricolo, impegnandosi in modo responsabile nell’esecuzione dei compiti richiesti; ad accettare, rispettare e aiutare gli altri e i diversi da sé, impegnandosi a comprendere le ragioni dei
loro comportamenti; a rispettare le norme del Regolamentod’Istituto.
Per garantire la continuità educativa ed informativa tra scuola e famiglia si stabiliscono, inoltre, i seguenti criteri:
• assemblea di classe convocata entro il primo mese dell’anno scolastico per conoscere:
l’offerta formativa con l’esplicitazione di ciò che la scuola offre e chiede all’utente; la programmazione didattica annuale nelle sue linee essenziali e le modalità di lavoro;
la struttura organizzativa della scuola e delle classi (orari, materiale scolastico, compiti,
attività );
• incontri individuali quadrimestrali; • eventuali colloqui individuali o assemblee, qualora si rendessero necessari, anche su richiesta dei
genitori. IL GENITORE LO/A STUDENTE/ESSA ________________________________ ________________________________
IL DIRIGENTE SCOLASTICO (Massimo Romandini)
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 115
VIAGGI DI ISTRUZIONE e VISITE GUIDATE
REGOLAMENTO“ GITE SCOLASTICHE”
Premessa
I DPR 275/1999 e 347/2000 hanno attribuito completa autonomia alle istituzioni
scolastiche anche in materia di uscite/visite guidate e viaggi di istruzione, in
Italia e all'estero.
Pertanto, nel momento in cui la scuola organizza una qualsiasi uscita (da quelle
di un giorno alle settimane bianche o ai viaggi di integrazione culturale o
connessi ad attività sportive), le circolari emanate a suo tempo dal Ministero non
hanno più valore prescrittivo, ma assumono solo la funzione di suggerimenti di
comportamento.
La nota dell’11.04.2012, prot. n. 2209, ha definitivamente chiarito che
“L’effettuazione di viaggi di istruzione e visite guidate deve tenere conto dei criteri
definiti dal Collegio dei docenti in sede di programmazione dell’azione educativa
(cfr. art. 7, D.lgs. n. 297/1994), e dal Consiglio di istituto o di circolo nell’ambito
dell’organizzazione e programmazione della vita e dell’attività della scuola (cfr. art.
10, comma 3, lettera e), D.lgs. n. 297/1994).
A decorrere dal 1° settembre 2000, il “Regolamento recante norme in materia di
autonomia delle istituzioni scolastiche”, emanato con il D.P.R. 275/1999, ha
configurato la completa autonomia delle scuole anche in tale settore; pertanto, la
previgente normativa in materia (a titolo esemplificativo, C.M. n. 291 – 14/10/1992;
D.lgs n. 111 – 17/03/1995; C.M. n. 623 – 02/10/1996; C.M. n. 181 – 17/03/1997;
D.P.C.M. n. 349 – 23/07/1999), costituisce opportuno riferimento per orientamenti
e suggerimenti operativi, ma non riveste più carattere prescrittivo.”
TIPOLOGIA DELLE VISITE E DEI VIAGGI
Le uscite didattiche a piedi o con l’utilizzo di mezzi di trasporto noleggiati, in
orario scolastico.
Le visite guidate che superano l'orario scolastico (ma non vanno oltre la
giornata).
I viaggi di istruzione della durata di più giorni con l'uso di mezzi pubblici o
noleggio.
Gli scambi educativi all'estero (v. Erasmus +).
Per uscite didattiche si intendono le attività effettuate dalle classi al di fuori
dell’ambiente scolastico, ma nel territorio circostante (per interviste, visite ad
ambienti naturali, a luoghi di lavoro, a mostre ed istituti culturali che si trovano nel
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 116
proprio quartiere e nella propria città, manifestazioni culturali e didattiche), purché si
svolgano con una durata non superiore all’orario scolastico giornaliero.
Per visite guidate si intendono le visite che le scolaresche effettuano nel proprio
comune o in comuni diversi , ovvero nel proprio comune ma per una durata superiore
all’orario scolastico giornaliero. Le visite guidate si effettuano presso parchi naturali,
località di interesse storico-artistico, complessi aziendali, monumenti, mostre,
gallerie, ecc.
Per viaggi di istruzione si intendono tutti i viaggi che si svolgono per più di una
giornata: viaggi di integrazione culturale (gemellaggi fra scuole o fra città, scambi
interscolastici, ecc.); inoltre, viaggi connessi ad attività sportive, campeggi, campi-
scuola, settimane bianche.
Lo scambio culturale, regolato da apposita circolare ministeriale, ha natura, finalità,
e modi di realizzazione specifici.
LE FINALITA'
La scuola considera le uscite didattiche, le visite guidate a musei, le mostre, le
manifestazioni culturali, le visite a enti istituzionali o amministrativi, la
partecipazione ad attività teatrali, musicali e sportive, la partecipazione a concorsi
provinciali, regionali, nazionali, a campionati o gare sportive, a manifestazioni
culturali e didattiche, i gemellaggi fra scuole, i viaggi di istruzione e altre possibili
manifestazioni di integrazione culturale parte integrante e qualificante dell'offerta
formativa, momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione,
esperienza di apprendimento e di crescita della personalità dell'alunno.
Alla base di queste iniziative dovranno esservi:
le motivazioni culturali
le motivazioni didattico-educative sottolineate dai docenti dei consigli di classe
nella programmazione annuale.
SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA'
La realizzazione delle visite e dei viaggi non deve cadere in coincidenza con altre
particolari attività istituzionali della scuola (elezioni scolastiche, scrutini, ecc.),
evitando anche l’ultimo mese di lezione, i giorni prefestivi e i periodi di alta stagione
turistica.
DURATA
Le uscite didattiche si svolgeranno in orario antimeridiano, con una durata
non superiore all’orario scolastico giornaliero.
Per le visite guidate è stabilito il rientro nella medesima giornata, al massimo
entro le ore 22.00.Le visite sono consentite nell’ambito geografico della
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 117
regione Puglia. Eventuali deroghe ai confini anzidetti sono ammesse con
preventiva delibera del Consiglio di Istituto.
I viaggi d'istruzione possono protrarsi anche oltre la durata di un giorno,
purché deliberati dal Consiglio di Istituto e compatibili con la volontà e la
disponibilità degli insegnanti accompagnatori e dei genitori.
I viaggi d'istruzione di più giorni devono avere una durata media di tre giorni.
Per le terze classi possono durare fino a cinque giorni.
Gli scambi culturali (Comenius) vengono disciplinati da regole specifiche
previste dalla Comunità Europea
DESTINATARI
Alle uscite didattiche, alle visite guidate, ai viaggi di istruzione e agli scambi
culturali potranno partecipare tutti gli alunni regolarmente iscritti alla scuola.
Alle uscite didattiche, che sono parte integrante delle lezioni scolastiche, dovranno,
di norma, partecipare tutti gli alunni della classe o delle classi interessate.
Alle visite guidate e ai viaggi d'istruzione dovrà partecipare la metà più uno degli
alunni della classe, salvo casi determinati da situazioni particolari da valutare di
volta in volta.
Di norma non dovrà essere prevista la partecipazione dei genitori alle visite e ai
viaggi, trattandosi di attività scolastiche strettamente legate all'attività didattica, come
nel caso dei viaggi. La partecipazione dei genitori degli alunni potrà essere
consentita, nei casi eccezionali (v. alunni diversabili), sentito il parere dei docenti e
della dirigenza, alle seguenti condizioni:
non dovrà comportare oneri a carico del bilancio del Consiglio d’Istituto;
i genitori dovranno partecipare a tutte le attività programmate per gli alunni;
i genitori rilasceranno alla scuola la richiesta formale di partecipazione e di
assunzione di responsabilità in proprio
E’ assolutamente vietata la partecipazione di altre persone (parenti, amici, ecc.)
che non siano gli accompagnatori designati, il Dirigente scolastico, gli alunni per i
quali è programmata l'iniziativa e i genitori (limitatamente a quanto specificato al
comma precedente).
FINANZIAMENTO
L'intero onere finanziario dei viaggi e delle visite di istruzione, quando non siano
possibili contributi da parte dell'Amministrazione Comunale o quando la visita non
sia offerta da Enti o privati, è ripartito tra i genitori degli alunni partecipanti.
Le spese per la realizzazione di viaggi connessi ad attività sportive dovranno essere
imputate agli appositi capitoli di bilancio. Anche le quote di Enti e Istituzioni diverse
dovranno sempre essere versate sul bilancio dell’Istituto.
A norma di legge non è consentita la gestione extra-bilancio, pertanto le quote di
partecipazione dovranno essere versate sul c/c postale intestato alla scuola oppure sul
c/c bancario dalle singole famiglie.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 118
Ciascun genitore dovrà effettuare personalmente il versamento e consegnare le
ricevute dei propri versamenti al Coordinatore di classe, che, dopo averle raccolte,
provvederà a portarle in Segreteria.
In caso di mancata partecipazione dell’alunno al viaggio di istruzione non sarà
possibile la restituzione della quota totale, ma dalla stessa verranno detratte le quote
relative al pagamento dei servizi comuni (quota pullman, prenotazioni obbligatorie,
ecc.).
Nel caso venissero individuati dai docenti alunni impossibilitati a partecipare per
motivi economici, su proposta della Giunta Esecutiva, il Consiglio di Istituto potrà
predisporre un contributo in favore di quegli alunni che si trovano in disagiate
condizioni economiche, ove i fondi lo permettessero, integrando la quota di
partecipazione direttamente o tramite contributi degli Enti Locali
CONSENSO DELLE FAMIGLIE
"Per gli alunni minorenni è tassativamente obbligatorio acquisire il consenso scritto
di chi esercita la potestà familiare" (C.M. 291/92 punto 4.4).
Il consenso dei genitori, acquisito secondo il modello fac-simile allegato, dovrà
essere unito alla richiesta di autorizzazione avanzata dai docenti al Dirigente
Scolastico.
L’uscita didattica costituisce una normale condizione di lavoro della scolaresca,
pertanto, verrà richiesta ai genitori l’ autorizzazione per tutte le uscite che rientrano
nel tempo scuola.
Le famiglie verranno opportunamente e preventivamente informate dall'insegnante
con avviso scritto distribuito con circolare del Dirigente.
I genitori degli alunni interessati alle iniziative dovranno autorizzare per iscritto la
partecipazione del proprio figlio/a. Le autorizzazioni dei genitori devono essere
acquisite almeno 30 giorni prima della partenza.
GARANZIE ASSICURATIVE
"Tutti i partecipanti (alunni e docenti accompagnatori) alle uscite, alle visite e ai
viaggi devono essere garantiti da polizza assicurativa contro gli infortuni"(C.M.
291/1992).
LA COMMISSIONE VIAGGI
(composta da D.S., D.S.G.A., e collaboratori del DS)
Dirigente Scolastico
supervisione e partecipazione a tutti i momenti organizzativi.
verifica della rispondenza dei progetti ai criteri fissati in Consiglio d’Istituto
DSGA:
aspetti amministrativo-contabili (anche con l’ausilio di un assistente di
segreteria), inclusi i bandi e le richieste specifiche alle agenzie
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 119
I° collaboratore:
collaborazione con i Consigli di classe per l’individuazione dei viaggi e
degli scambi culturali coerenti con la specifiche programmazioni (entro
novembre)
II° collaboratore:
collaborazione con i Consigli di classe per l’individuazione dei viaggi e
degli scambi culturali coerenti con la specifiche programmazioni (entro
novembre),
acquisizione con il DSGA di adeguate informazioni presso diverse agenzie
di viaggio secondo i criteri approvati dal Comitato,
preparazione di materiale informativo e illustrativo per famiglie e studenti
e la relativa, sollecita informazione alle famiglie.
Il Comitato relaziona al dirigente sui risultati conseguiti.
Il Responsabile del viaggio
E’ il capofila eletto fra i Docenti accompagnatori
E’ la persona cui fanno riferimento il dirigente, gli alunni, i genitori, i docenti e
la segreteria
Riceve in consegna i documenti relativi al viaggio (elenco nominativo dei
partecipanti distinti per classe, con i relativi recapiti telefonici, i documenti
relativi all’hotel, ai ristoranti e alle visite prenotate con lettere di richiesta su
carta intestata con il timbro della scuola e firma del dirigente, indicante il
numero degli studenti, degli insegnanti e degli eventuali accompagnatori)
Nello svolgimento delle attività programmate, il docente designato
responsabile del gruppo può, ove necessario, procedere alla suddivisione degli
studenti per gruppi d’interesse piuttosto che per classe di appartenenza; in tal
caso egli provvederà anche a designare, per ciascun gruppo di studenti, il
docente o i docenti incaricati della vigilanza sul gruppo loro affidato per tutta
la durata dell’attività specifica.
È dotato di una somma congrua per sopperire a eventuali imprevisti
È tenuto a redigere la Relazione Consuntiva alla fine del viaggio controfirmata
da tutti i docenti accompagnatori.
OBBLIGHI E RESPONSABILITÀ DEI DOCENTI ACCOMPAGNATORI
I docenti accompagnatori sono soggetti all'obbligo di una attenta e costante
vigilanza sugli alunni, con l'assunzione delle responsabilità di cui all'articolo
2047 del Codice Civile, integrato dalla norma di cui all'art. 61 della legge
11/07/80 n. 312 che limita la responsabilità patrimoniale del personale della
scuola ai soli casi di dolo e colpa grave.
In caso di comportamenti particolarmente gravi degli alunni, i docenti
accompagnatori decideranno quali provvedimenti immediati adottare, anche in
corso di viaggio.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 120
Soltanto gli insegnanti comandati ad accompagnare e gli alunni partecipanti sono
coperti da assicurazione scolastica.
Il Coordinatore di Classe è tenuto:
· a raccogliere le autorizzazioni firmate dai genitori degli studenti poste in calce alla
circolare di ciascuna gita;
il docente capofila è tenuto
· a rispettare il programma: tutti gli studenti partecipanti devono seguire le iniziative
proposte (visite a musei, monumenti, luoghi storici, ecc.);
· a controllare che i voucher di viaggio (se previsti) dei partecipanti corrispondano al
numero inserito nei documenti di viaggio (nel caso di assenti modificare a penna,
controfirmare con il responsabile del servizio e comunicare immediatamente alla
scuola);
· a riferire immediatamente alla scuola eventuali infortuni, anomalie e/o disfunzioni
dei servizi offerti.
Sarà cura degli uffici competenti porre rimedio al problema.
· a produrre, al termine dell’iniziativa, una relazione scritta sull’esperienza effettuata;
· a riconsegnare, all’arrivo, gli studenti minorenni ai familiari.
E’ richiesto, per tutti i partecipanti, il documento di identità.
I docenti, nel rispetto della normativa vigente, sono tenuti a far in modo che gli alunni
fuori dalla scuola non offendano la disciplina, il decoro, la morale.
Sono vietati comportamenti che possano ledere la propria ed altrui sicurezza; i
trasgressori sono perseguibili con provvedimenti disciplinari e rispondono in prima
persona dei danni provocati.
Nei viaggi di istruzione potrebbe essere previsto un deposito cauzionale per il
soggiorno in albergo, che verrà restituito, totalmente, al momento della partenza, se
non saranno riscontrati danneggiamenti da parte del gruppo.
I docenti accompagnatori si attengono alle disposizioni impartite dal docente
responsabile ed hanno obbligo di vigilanza sugli studenti per tutta la durata
dell’attività fuori sede, dal momento in cui accolgono gli studenti nel punto di raduno
concordato fino al rientro nel luogo concordato.
Durante tutta l’attività fuori sede, ciascun docente accompagnatore deve verificare il
rispetto del programma definito, l’osservanza degli orari e l’erogazione del contenuto
formativo previsto, nonché vigilare sul comportamento degli studenti a lui affidati.
In particolare, per le attività fuori sede che comportino il pernottamento, i docenti
accompagnatori sono tenuti a verificare che tutti gli studenti loro affidati, all’orario
stabilito, siano rientrati nelle camere e assegnate per il periodo notturno.
I docenti di sostegno accompagnatori sono ugualmente soggetti all’obbligo della
vigilanza sul gruppo classe ed in particolare sugli alunni diversabili loro affidati.
COMUNICAZIONE DI EVENTUALI PATOLOGIE E/O NECESSITA’ DI
ASSUMERE FARMACI
Al fine di predisporre tutte le misure cautelative della salute dei partecipanti, è
richiesto alle famiglie degli studenti minorenni di comunicare alla Scuola, al
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 121
momento dell’adesione all’attività fuori sede, eventuali patologie, allergie o
intolleranze da cui gli alunni sono affetti, e l’eventuale necessità di assunzione di
farmaci.
Pertanto, i docenti accompagnatori non assumono alcuna responsabilità relativamente
all’assunzione di farmaci da parte degli studenti loro affidati, fatto salvo esplicito
accordo tra la scuola e i genitori di studenti minori o diversabili per la
somministrazione di farmaci sulla base del Protocollo sopra citato.
NORME DI COMPORTAMENTO PER GLI ALUNNI
Gli alunni sono tenuti a partecipare a tutte le attività didattiche previste dal
programma, sotto la direzione e la sorveglianza dei docenti o del personale incaricato,
senza assumere iniziative autonome. Gli studenti sono responsabili dei propri effetti
personali (cellulari, denaro, indumenti ecc.)
Dovranno, inoltre, mantenere un comportamento sempre corretto nei confronti dei
loro compagni, degli insegnanti, del personale addetto ai servizi turistici ed rispettoso
delle attrezzature alberghiere, dei mezzi di trasporto utilizzati, dell'ambiente e del
patrimonio storico-artistico. Il risarcimento di eventuali danni materiali provocati
dagli studenti sarà comunque a loro carico.
Eventuali episodi d'indisciplina segnalati nella relazione finale dei docenti
accompagnatori avranno conseguenze disciplinari, previo accertamento dei fatti
occorsi.
Il Consiglio di classe potrà altresì disporre la non partecipazione al viaggio degli
alunni per i quali la scuola ha preso particolari provvedimenti disciplinari relativi al
comportamento scorretto durante l’anno scolastico
ATTUAZIONE DEL REGOLAMENTO
Il presente Regolamento entrerà in vigore dopo l’approvazione in Consiglio d’istituto
e la diffusione tramite apposita circolare interna a firma del Dirigente, oltre che la
pubblicazione sul sito web della scuola.
Eventuali modifiche, temporanee o definitive, nelle norme in esso contenute saranno
discusse e deliberate dagli OO.CC. della scuola.
PROPOSTE DI VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
Uscite in orario scolastico:
• IL TRENO DEI TRULLI, GROTTAGLIE, TARANTO MEDIEVALE,
TARANTO FASCISTA
Orario extrascolastico
Per le prime :
CATAMARANO O MASSERIA DIDATTICA senza pernotto
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 122
Per le seconde
MELFI-LAGOPESOLE O LECCE e SALENTO senza pernotto.
Viaggio delle seconde “per merito” in due soluzioni
47 alunni + 3 docenti a volta periodo fine novembre prima sett. di dicembre
Quirinale C/E/F/H Senato A/B/D/G/I/L)
riservata ai 10 e 9 in condotta e media dell’8 minimo per tutta la scuola
Per le terze :
La ROMA del Novecento - 4 giorni 3 pernotti
TRIESTE e i luoghi della I^ Guerra Mondiale - 5 giorni e 4 pernotti con tappe
intermedie periodo aprile
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 123
RAPPORTI CON IL TERRITORIO La scuola ritiene che Famiglia, Enti locali, Associazioni, Parrocchie, pur nella
diversità e specificità di fruizione, debbano lavorare su un progetto comune che ha
come obiettivo la formazione integrale dell’alunno.
Per questo la scuola si apre al territorio attraverso rapporti di collaborazione, ne
raccoglie le istanze da trasformare in bisogni formativi, ne valorizza le risorse
culturali, educative ma anche strumentali e professionali presenti.
Saranno collaboratori tra gli altri:
- il Comune e la Provincia
- i Vigili del fuoco
- la Polizia di Stato
- i Carabinieri
-la Protezione civile
- la Biblioteca comunale
-La libreria Dickens
- le redazioni di quotidiani locali e nazionali
- il Museo
- l’Azienda sanitaria locale
- la Parrocchia di riferimento
- le Associazioni di volontariato
- le Associazioni del privato sociale
-Università
- gli Enti di beneficenza
-Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Paisiello” ed enti e associazioni
musicali
-Enti e associazioni sportive
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 124
LA FORMAZIONE DEI DOCENTI
La formazione ed autoformazione continua dei docenti sono presupposti essenziali
per una “scuola di qualità”, finalizzata a rispondere in maniera adeguata ai bisogni
educativi degli alunni.
L’aggiornamento è dimensione permanente della professionalità docente e va inteso
come processo di formazione continua.
Pertanto, la formazione degli insegnanti diventa l’elemento in grado di determinare i
cambiamenti e le innovazioni che la scuola deve intraprendere sia nel campo
educativo sia in quello dell’istruzione, per poter stare al passo con una società in
continua trasformazione.
La scuola, per arricchire il curricolo professionale di tutti i docenti e per elevare le
competenze degli stessi, prevede percorsi di formazione adeguati alle esigenze
didattiche.
La formazione tecnologica sarà garantita da corsi di autoformazione a scuola tra i
docenti sulle tecnologie informatiche ed in particolare sull’utilizzo del registro
elettronico e delle LIM.
Sono previsti corsi di formazione sulle seguenti tematiche:
la didattica per competenze
la didattica inclusiva
Metodi e organizzazione dell’insegnamento
Formazione in rete sulla Indicazioni Nazionali con approfondimento sulla
certificazione e valutazione delle competenze Saranno organizzati anche corsi di formazione destinati a docenti e genitori sulle
problematiche giovanili, corsi sulla “media education”con la dott.ssa Maria
Guzzi.
Si ricorrerà, inoltre, per le molteplici attività della scuola ai due Dipartimenti:
Dipartimento linguistico-storico-geografico-sociale
Coordinatore Prof.ssa Mantovani
Dipartimento matematico-scientifico-tecnologico
Coordinatore Prof.ssa Rosa
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 125
LA CONTINUITA’ EDUCATIVA La continuità educativa è considerata una delle condizioni essenziali per assicurare
agli alunni il conseguimento delle finalità dell’istruzione obbligatoria.
La scuola secondaria di 1° grado riveste un ruolo particolarmente importante nell’iter
scolastico: è momento conclusivo del primo ciclo in cui gli alunni costruiscono la
propria identità ed in cui si pongono le basi e si sviluppano le competenze per
continuare ad apprendere, ma è anche orientativa verso il successivo ciclo di studi.
I rapporti con le altre scuole muovono, quindi, dall’esigenza di garantire all’alunno
un percorso formativo organico e completo che promuova uno sviluppo equilibrato di
tutti gli aspetti della sua personalità.
La continuità va perseguita e realizzata al fine di individuare gli elementi comuni per
delineare l’iter formativo dell’alunno nella conquista dell’io, dell’autostima,
dell’identità, dell’autonomia.
Consapevoli dell’importanza del passaggio da un segmento all’altro di
scolarizzazione, i docenti considerano fondamentale il raccordo tra i vari ordini di
scuola, per un confronto proficuo nell’intento di tracciare un percorso produttivo e
complementare.
Attraverso la progettualità dell’accoglienza, la scuola secondaria di primo grado
Colombo si propone di:
tare, valorizzando l’identità
personale dell’alunno;
attività comuni;
Obiettivi educativi e didattici
Contenuti e attività attiche rivolte agli alunni dei due ordini di scuola;
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 126
Durata/Modalità di svolgimento Fase di informazione:
scuole primarie durante gli open days
Incontri periodici fra i docenti dei due ordini di scuola per:
azione;
Fase di accoglienza
peculiarità della scuola.
laboratoriali
La scuola curerà, con i docenti di riferimento, i rapporti di collaborazione sia con la
scuola primaria, sia con gli istituti superiori:
- Funzione strumentale AREA 1 per Accoglienza e continuità: Prof.ssa Oggianu
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 127
ORIENTAMENTO
La scuola considera l’orientamento non soltanto come informazione e riflessione
strumentale alla scelta delle scuole superiori, ma soprattutto come processo formativo
atto a promuovere nell’alunno la consapevolezza delle proprie attitudini,
rafforzandone capacità e autostima. Pertanto, l’orientamento è parte della
programmazione dei consigli di classe ed è inserito negli obiettivi educativi e
didattici di tutte le discipline.
L’orientamento formativo scolastico ha come obiettivo quello di mettere l’alunno in
grado di acquisire capacità, abilità, competenze utili per compiere scelte coerenti e
consapevoli.
L’alunno per inserirsi nell’ambiente sociale e nell’attività produttiva deve acquisire
conoscenza della realtà in cui vive e, parallelamente, consapevolezza dei propri
interessi, valori, motivazioni, attitudini in modo da essere in grado di collocare se
stesso all’interno di tale realtà.
Il percorso verso la conoscenza di sé si consolida attraverso un’assunzione
progressiva e graduale di responsabilità, una serie di scelte ponderate e autonome che
formano la personalità in itinere.
La scuola attiva, inoltre, costanti contatti con gli Istituti superiori del territorio
affinchè gli alunni di terza media possano essere adeguatamente informati sulle
offerte formative delle diverse scuole e sui nuovi assetti determinati dalle ultime
disposizioni ministeriali relative alla Riforma degli Istituti Superiori. L’attività di
orientamento risulta indispensabile per la scelta consapevole della scuola secondaria
di secondo grado.
Docenti che si occupano dell’orientamento Scolastico: Docenti di cittadinanza e
costituzione
PROGETTO ORIENTAMENTO
Conoscere Conoscersi Progettare Decidere
L’orientamento è un processo continuo e si sviluppa durante tutto l’arco
dell’esperienza formativa e professionale della persona. E’ diretto a favorire la
produzione di saperi ed esperienze indispensabili per realizzare in modo autonomo e
consapevole un apprendimento continuo, rispettoso delle potenzialità personali e
delle caratteristiche del contesto sociale.
Il traguardo potrà ritenersi raggiunto se le conoscenze disciplinari e interdisciplinari
(il sapere) e le abilità operative (il fare) apprese ed esercitate nel sistema formale (la
scuola) e informale (la vita sociale nel suo complesso) saranno diventate competenze
personali di ciascuno.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 128
Pertanto un ragazzo è riconosciuto competente quando, facendo ricorso a tutte le
capacità di cui dispone, utilizza le conoscenze e le abilità apprese per :
� esprimere un personale modo di essere e sa proporlo agli altri;
� interagire con l’ambiente naturale e sociale che lo circonda, e lo influenza
positivamente;
� risolvere i problemi che di volta in volta incontra;
� riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di crescita, anche chiedendo
aiuto, quando occorre;
� comprendere, per il loro valore, la complessità dei sistemi simbolici e culturali;
� imparare ad apprendere;
� apprendere una dimensione comunitaria dell’apprendimento;
� conferire senso alla vita.
Obiettivi formativi
� formare abilità e capacità funzionali al “saper scegliere” sia nel quotidiano o nelle
situazioni a maggior grado di complessità;
� promuovere capacità di impostazione e di soluzione dei problemi;
� individuare nel soggetto le prime manifestazioni attitudinali e gli interessi per
specifiche esperienze disciplinari;
� riconoscere le competenze di base acquisite e motivare a ulteriori
approfondimenti;
� fornire adeguate conoscenze ed esperienze per una lettura analitica e di
interpretazione del contesto locale socio-economico e culturale, nella prospettiva di
una società multietnica e globalizzata
Obiettivi didattici:
� Promuovere il benessere dei ragazzi, facilitando la conoscenza di sé e la
valorizzazione dell’io
� Aiutare l’alunno ad acquisire consapevolezza della realtà
� Favorire l’inserimento, individuando ed esplicitando eventuali elementi di disagio
e aiutando a risolvere i conflitti relazionali
� Favorire l’acquisizione da parte degli alunni di un efficace metodo di studio
� Abituare l’alunno a riflettere sul proprio percorso scolastico, evidenziando le
caratteristiche del suo operare e modo di pensare ai fini dell’orientamento
� Guidare l’alunno, in collaborazione con la famiglia , verso una scelta adeguata
rispetto agli interessi e alle attitudini o qualità posseduti
� Favorire nell’alunno la ricerca delle informazioni utili (in cartaceo e sul web) ai
fini dell’orientamento personale, rendendolo autonomo nella scelta della propria
strada
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 129
CLASSI PRIME
FINALITÁ OBIETTIVI PROPOSTE di ATTIVITÁ
CONOSCENZA
DI SE’
Conoscere le proprie
possibilità fisiche ed
intellettuali.
Accettare il cambiamento ed
organizzarsi per affrontarlo,
anche aumentando
l’autostima.
Schede dell’Accoglienza.
Test d’ ingresso disciplinari.
Presentazione
dell’organizzazione della nuova
Scuola (struttura, orario,
articoli del Regolamento
d’Istituto).
CONVIVENZA
CIVILE
ACQUISIZIONE
DEL METODO
DI
STUDIO
Conoscere le relazioni
interpersonali nella
classe.
Conoscere ed applicare
le regole di convivenza
per stare bene con se
stessi e gli altri.
Saper pianificare il
proprio lavoro scolastico.
Saper usare i libri di
testo.
Allungare i tempi di
attenzione
Analisi delle situazioni che
possono mettere a proprio agio
o a disagio un compagno.
Riflessioni sulle parole e gli
atteggiamenti che feriscono.
Presentazione di alcuni Articoli
del Regolamento d’Istituto.
Condivisione e stesura del
Regolamento di Classe .
Attività di apprendimento
collaborativo in gruppi di
lavoro.
Organizzare le attività in Classe
e lo studio a casa (uso del
diario, impostazione grafica di
una pagina, criteri per
l’esecuzione dei compiti).
Individuazione delle parole
chiave, dei concetti e
costruzione di schemi e
semplici mappe.
Assumere posture e
atteggiamenti per evitare
distrazioni.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 130
CLASSI SECONDE
FINALITÁ OBIETTIVI ATTIVITÁ
CONOSCENZA DI
SE’
Conoscere le proprie
possibilità fisiche ed
intellettuali.
Comprendere l’importanza
di corrette relazioni
interpersonali nella classe.
Accettare il cambiamento
ed organizzarsi per
affrontarlo, anche
aumentando l’autostima.
Consapevolezza delle proprie
potenzialità e dei propri limiti.
Riflessioni sul valore degli
affetti e della solidarietà.
Discussione sul
condizionamento degli amici.
Riflessioni sulle proprie
emozioni.
Riflessione sulla ricaduta delle
proprie scelte.
CONVIVENZA
CIVILE
Conoscere le relazioni
interpersonali nella classe.
Conoscere ed applicare le
regole di convivenza
per stare bene con se stessi
e gli altri.
Presa di coscienza di eventuali
pregiudizi.
Consapevolezza della loro
ricaduta negativa nel contesto
sociale.
Superamento dei pregiudizi.
ACQUISIZIONE /
CONSOLIDAMEN
TO DEL METODO
DI STUDIO
Saper pianificare il
proprio lavoro scolastico.
Saper usare i libri di
testo.
Allungare i tempi di
attenzione
Imparare ad apprendere.
Attività per il consolidamento
delle abilità di organizzazione
tempo/spazio/contenuti relativi
al lavoro scolastico.
Discussione sulle motivazioni
dell’ impegno.
Prendere appunti.
Attività per consolidare le
strategie di attenzione.
Riflessioni sulle difficoltà
incontrate e sulle strategie
adottate per superarle, sugli
errori commessi, sui propri
punti di forza.
CONOSCENZA
DEL MONDO DEL
LAVORO
Conoscere le basi
dell’economia: risorse e
lavoro.
Conoscere l’ evoluzione del
mondo del lavoro
Analisi e classificazione dei
settori di produzione e dei loro
elementi costitutivi; analisi
della loro trasformazione.
Visita a un’ azienda
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 131
CLASSI TERZE
FINALITÁ OBIETTIVI ATTIVITÁ
CONOSCENZA DI SE’
E AUTOVALUTAZIONE
Conoscere le proprie
possibilità: fisiche ed
intellettuali (presa di
coscienza della propria
situazione nelle varie
discipline in ordine a
conoscenze e abilità).
Conoscere le
problematiche dell’ età
adolescenziale.
Attività per favorire la
consapevolezza delle
proprie attitudini e
inclinazioni/interessi.
Riflessioni sui rapporti
interpersonali: in famiglia
e nel gruppo dei pari
(dentro e fuori la scuola).
Schede di autovalutazione.
Somministrazione di test
su interessi e attitudini.
CONVIVENZA
CIVILE
Conoscere ed applicare le
regole di convivenza per
stare bene con se stessi e
con gli altri
Approfondimento sul
Patto di Corresponsabilità.
Lettura e approfondimento
di articoli del
Regolamento d’Istituto
ACQUISIZIONE /
CONSOLIDAMENTO
DEL METODO DI
STUDIO
Consolidare/potenziare un
efficace metodo di studio
Sviluppare la
consapevolezza critica.
Imparare ad apprendere
Discussione sulle
motivazioni all’impegno.
Analisi e confronto delle
informazioni diffuse dai
mass media.
Riflessioni sulle difficoltà
incontrate e sulle strategie
adottate per superarle,
sugli errori commessi, sui
propri punti di forza.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 132
CONOSCENZA DEL
MONDO DEL LAVORO
Conoscere l’offerta
formativa e di lavoro del
territorio.
Saper cercare informazioni
sulle opportunità di studio
e di formazione
professionale.
Scegliere con
consapevolezza il proprio
futuro percorso scolastico,
anche in funzione degli
sbocchi professionali.
Gli Istituti secondari
di secondo grado.:
calendario relativo agli
open day, e materiale
informativo sull’istruzione
secondaria e sulla
formazione professionale.
Incontro, aperto anche ai
genitori, con un esperto
dell’orientamento.
Analisi della propria
situazione scolastica, sia in
base ad attività proposte
da schede
specifiche,sia alle
valutazioni delle varie
discipline, sia a quelle
espresse dagli insegnanti.
CONOSCENZA DELLA
REALTÁ ECONOMICA
Conoscere alcuni aspetti
della realtà economica.
Conoscere le
problematiche
adolescenziali in relazione
al mondo del lavoro.
L’ economia monetaria e
la sua evoluzione.
Le leggi della domanda e
dell’ offerta.
Riflessioni su:
disoccupazione giovanile,
lavoro minorile,
formazione
professionale,mobilità,
nuove professionalità,
Visita ad un’ azienda del
Territorio.
Il Progetto di Orientamento si articola in due fasi :
Orientamento in entrata:
� incontri con i genitori degli alunni delle classi V, per presentare l’organizzazione e
la struttura della scuola secondaria di primo grado.
� incontri con gli alunni delle classi V (assistere a delle lezioni con i compagni delle
classi prime della scuola secondaria; visitare la scuola con i compagni più
grandi….)
� incontri con i docenti delle primarie.
Orientamento in uscita:
L’attività ha durata triennale; è un percorso educativo e formativo, per promuovere e
potenziare negli alunni le capacità di autoconoscenza e di autovalutazione, per
favorire una migliore riuscita scolastica e la competenza critica di scelta.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 133
Attività
� Test e questionari di autovalutazione e autoanalisi
� Test di autorientamento
� Discussione libera e guidata
� Intervento di esperti
� Attività di laboratorio
� Visite alle scuole aperte
Metodologia
� Metodo induttivo e deduttivo
� Lavoro di gruppo (cooperative learning) e di piccolo gruppo tutorato
Mezzi e Strumenti
computer
lavagna multimediale
libri
Verifica
Si proporrà ai genitori e agli alunni un questionario per verificare l’efficacia
dell’attività di orientamento
Valutazione
Si considereranno i livelli di partenza e i progressi conseguiti in itinere sia in
relazione all’apprendimento sia alla crescita integrale della persona.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 134
ACCOGLIENZA
L’accoglienza è un momento fondamentale per l’inserimento dei nuovi alunni.
Consiste in specifiche attività finalizzate a favorire:
- l’integrazione
- la conoscenza
- lo stare bene insieme
Le attività di accoglienza mirano a:
- vincere e attenuare l’iniziale disagio psicologico derivante dall’ambiente
sconosciuto e dal nuovo ciclo di studi;
- facilitare l’inserimento dei nuovi alunni nel gruppo scuola;
- promuovere attività che accompagnino i ragazzi nel loro iter formativo;
- creare occasioni e spazi di incontro da riservare ai ragazzi.
Questo l’obiettivo generale:
Favorire l’inserimento degli alunni nella scuola secondaria di 1° grado per
metterli a proprio agio.
Obiettivi formativi:
- conoscere la personalità di ciascun alunno;
- far crescere negli alunni la stima di sé e la disponibilità a socializzare e ad
apprendere.
Abilità trasversali:
- capacità di riflettere, analizzare, collegare informazioni;
- partecipare alle proposte didattiche con creatività.
Attività:
-ricerca e focalizzazione delle caratteristiche personali, dei bisogni e degli interessi.
Strumenti:
-questionari
-elaborazione dati
-giochi di simulazione
-animazioni grafiche
-riflessioni.
La scuola secondaria di 1° grado Colombo consapevole dell’importanza di questo
momento dell’esperienza scolastica di ciascun alunno organizza, ormai da anni, una
festa di benvenuto per tutti i ragazzi e per i genitori che li accompagnano nel loro
primo giorno di scuola. Tema dell’evento di quest’anno è stato”Una scuola per
l’Europa.” I docenti organizzatori sono stati: Boccuni, Basile, De Grandis, Loforese,
Mallardi, Oggianu, Sebastio Fulvio, Pucci, Picciarelli.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 135
CRITERI DI FORMAZIONE DELLE CLASSI
Il Consiglio d’Istituto definisce i criteri di formazione delle classi, considerando le
proposte del Collegio Docenti.
Il criterio fondamentale si basa sul principio della equieterogeneità.
Vengono effettuati colloqui fra i docenti delle classi quinte elementari e quelli della
scuola media che si interessano della continuità educativa (Funzione Strumentale
Area 1, prof.ssa Oggianu e 1°collaboratore del Preside, prof.ssa Mantovani ) per il
“passaggio delle informazioni” funzionali alla formazione delle classi. In seguito,
l’intero “fascicolo personale” dell’alunno viene trasmesso dalla scuola elementare
alla scuola media.
La formazione delle classi, curata da una commissione preposta, avviene tenendo
conto della richiesta da parte delle famiglie della seconda lingua comunitaria scelta
(spagnolo o francese).
Nella formazione delle classi si attueranno i seguenti criteri:
parità numerica;
equilibrata distribuzione di maschi e femmine;
opzione dei genitori per la stessa sezione già frequentata da un loro figlio;
opzione dei genitori per la stessa classe o per classi diverse nel caso di gemelli;
eterogeneità del gruppo-classe con distribuzione degli alunni per fasce di
livello.
Per i casi particolarmente delicati, supportati da motivazioni e documentazione di
carattere riservato, il Dirigente scolastico potrà operare in deroga ai criteri stabiliti.
Per gli alunni diversabili si provvederà ad un’equa e motivata distribuzione nelle
classi, considerando adeguatamente i singoli casi.
L’ambiente classe, così eterogeneamente strutturato, costituisce la base in cui gli
studenti acquisiscono CONOSCENZE – ABILITA’ – COMPETENZE necessarie al
proseguimento degli studi.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 136
LA SCUOLA IN RETE
“Le Istituzioni Scolastiche possono promuovere accordi di rete o aderire ad essi per il
raggiungimento delle proprie finalità”(D.P.R. 275/99, art.7).
L’accordo può riferirsi a attività didattiche, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di
formazione e aggiornamento, ad aspetti amministrativi.
La scuola Colombo è consapevole dell’importanza del confronto e dello scambio con
realtà vicine e lontane per approfondire tematiche, individuare percorsi comuni,
realizzare progetti.
Accordi e protocolli sono stati sottoscritti con gli Istituti comprensivi Renato Moro,
XXV Luglio-Bettolo e Battisti per avviare le attività di formazione sulle
Indicazioni Nazionali come da piano regionale (C.M. 26 settembre 2013) e per
organizzare il progetto di insegnamento e potenziamento dell’italiano come L2.
La Colombo si presenta anche come soggetto capofila di una rete comprendente
la Fondazione Michelagnoli di Taranto (prof. Luigi Esposito), l’Istituto Maria
Ausiliatrice di Taranto, il Liceo Scientifico “Battaglini” di Taranto, l’Istituto
Talassografico “Cerruti”-CNR di Taranto (dott. Rubino) per un progetto
finalizzato alla promozione e alla diffusione della cultura tecnicoscientifica, intesa
come cultura delle scienze matematiche, fisiche e naturali e come cultura delle
tecniche derivate.
La Colombo ha aderito anche alla rete di sei scuole fra Taranto e provincia per la
presentazione dei progetti previsti dall’Avviso pubblico del 15 settembre 2015, prot.
AOODPIT/938, per la diffusione nelle scuole della metodologia CLIL e
l’arricchimento dell’offerta formativa per il corrente anno scolastico. La rete “CLIL
NET”, di cui la Colombo è partner, comprende l’IC Sciascia di Taranto (scuola
capofila), l’IC Moro di Taranto, l’IC Viola-Battisti di Taranto, l’IC XXV luglio-
Bettolo di Taranto, l’IC Don Bosco di Grottaglie. La rete ha presentato un
progetto CLIL di 10 ore dal titolo “Light for life” (Luce per la vita). Per la Colombo
parteciperanno due classi prime. La proposta progettuale trae ispirazione dall’“Anno
Internazionale della Luce”e si focalizza sul ruolo che la luce riveste nella nostra vita
in tutti i suoi molteplici aspetti e impieghi: da quello naturalistico a quello scientifico-
tecnologico, dall’artistico allo storico-linguistico. La luce è energia, benessere,
progresso e vita. Il progetto si articola in percorsi didattici multidisciplinari che
conducono alla riscoperta del valore della luce e ad un suo impiego consapevole e
ottimale nell’ottica di un progresso ecosostenibile. La fase didattica sarà preceduta
dalla fase di formazione/autoformazione dei docenti per 15 ore in presenza e 5 a
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 137
distanza (novembre2015-gennaio 2016). Seguiranno le due fasi dell’intervento in
classe e della verifica-valutazione a fine anno.
Altri accordi e protocolli sono stati sottoscritti con l’ArciRagazzi di Taranto, l’Enaip,
l’Enap, la Scuola Edile di Taranto, CIFIR Taranto, Liberamente Cemea Taranto,
Associazioni sportive e musicali e altre realtà territoriali sia sociali sia culturali
Gli accordi e i partenariati consentono alla scuola la realizzazione di progetti e attività
specifiche per l’arricchimento dell’offerta formativa pertanto si propone di aderire ad
altre reti territoriali laddove ne ricorra l’opportunità, in coerenza con i principi di
disponibilità e collaborazione.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 138
INCARICHI
TITOLARE/RESPONSABILE/REFERENTE/
MEMBRI
COLLABORATORI DEL DS
MANTOVANI 1° collaboratore (sostituzione DS,
delega firma, accoglienza e rapporti con i docenti,
formazione e aggiornamento)
PICCIARELLI 2° collaboratore (segretario
verbalista del Collegio Docenti, sito web, rapporti con
gli alunni)
GRUPPO CERTIFICAZIONE COMPETENZE
E CURRICOLO DI SCUOLA Barone, Basile, Esposito, Izzinosa, Lombardo,
Manfrini, Mantovani,Oggianu,Picciarelli, Pucci, Rosa
ACCOGLIENZA, CONTINUITÀ E FORMAZIONE
CLASSI IN ENTRATA Oggianu(F.S.1)
ORIENTAMENTO SCOLASTICO Docenti di Cittadinanza e costituzione
COMMISS. ELETTORALE
Galizia(presidente)-Galli
SPORTELLOASCOLTO Frunzio GRUPPO ERASMUS+ Suriano (ref.), Galizia, Cosi, Lombardo, Muzul,
Izzinosa, Ottardo, Laguardia, Picciarelli
Legalità, intercultura, Solidarietà e
UNICEF Albano
AMBIENTE E SALUTE Lobarco, Boccadamo
VIAGGI ISTR. E VISITE GUIDATE DS-DSGA-Mantovani-Picciarelli
BIBLIOTECA, ANIMAZIONE ALLA LETTURA E
CONCORSI Cimmarrusti
GLI (GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE)
Monfredi(F.S. 3), Oggianu (F.S.1), Mantovani e
Picciarelli, D’Amicis e Salomone (docenti sostegno)
Galli e Albano (docenti curriculari)
REF. LABOR. SCIENT. E MATER. DIDATTICI Rosa
REF. LABORATORIO LINGUISTICO Mantovani
REF. LABORATORIO MUSICALE Mallardi
REF. LABORATORI INFORMATICI Mastelloni (F.S. 2)
REF.LABORATORIO ARTISTICO De Grandis GRUPPO CAF/UNITA’ DI
AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO DS, Cimmarrusti, Esposito (referente), Oggianu,
Mastelloni, Mantovani, Picciarelli, Lombardo, Greco
ATTIVITA’ MOTORIE e CSS Manfrini COORDINATORI DIPARTIMENTI
(costituiscono anche la Commissione di
Studio per le Nuove Indicazioni)
DIPARTIMENTO LINGUISTICO-STORICO-
GEOGRAFICO-SOCIALE
COORDINATORE: Mantovani
DIPARTIMENTO MATEMATICO – SCIENTIFICO-
TECNOLOGICO
COORDINATORE: Rosa GRUPPO PER BULLISMO Mignini, Muzul, Salomone RAPPORTI CON IL TERRITORIO, ENTI,
ASSOCIAZIONI, STAMPA e RETI
ISTITUZIONALI
DS, Mantovani, Picciarelli (coll. DS)
COORDINATORI E SEGRETARI DEI
CONSIGLI DI CLASSE 1+1 per consiglio
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 139
FUNZIONI STRUMENTALI AL POF
AREA 1 -Gestione e coordinamento del
POF: progettazione e realizzazione in
itinere delle attività curriculari . Cura dei
documenti ufficiali. Accoglienza e
continuità nel primo ciclo. Progetto
Cinema. Nuove Indicazioni per il
Curricolo. Valorizzazione delle eccellenze
Prof.ssa Silvia Oggianu
AREA 2 -Sostegno ai docenti per la
documentazione e l’informazione e utilizzo
delle tecnologie multimediali.
Prof.re Ettore Mastelloni
AREA 3 – Gruppo H istituzionale e
integrazione. Coordinamento delle attività
di compensazione e recupero nell’ambito
del disagio e dello svantaggio
nell’apprendimento.
Prof.ssa Rosa Monfredi
AREA 4 -Valutazione didattica ed
autoanalisi del sistema.
Monitoraggi Invalsi.
Prof.ssa Esposito