Settimanale gratuito di Roma e del Lazio - Anno 1 - Numero 31 - 24 Ottobre 2012
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Etiopia, ditte romane
a lavoro per costruire
la diga più grande
del Continente Nero
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Sindacati, associazioni, liberi cittadini:così la nuova politica riparte dalla gente
La politica non smette di vive-re. Continua a respirare e a
battere nei cuori di ogni personache chiede cittadinanza, reclamadiritti, pronta - come è giusto chesia - a prendersi le responsabilitàe i doveri di quell’essere cittadino.Non date retta a chi straparla di
Oltre le bandiere dei vecchi partiti
di Adriano Palozzi*
Clemente J. Mimun
“Il Tg5, la Lazio e l’emozione
di annunciare il prossimo
ritorno a Roma di Chinaglia”
Sport
alle pagg 26 e 27
*Presidente Cotral e sindaco di Marino
antipolitica. A chi disegna dinami-che muscolari, traversate a nuotoo rottamazioni forzate.La politica che cambia, infatti, nonpuò più andare per immagini. Leimmagini hanno rappresentatobenissimo e spesso drammatica-mente il Novecento con le sue ideo-logie prima, poi rumorosamentecrollate, quindi lentamente mace-rate negli ultimi quindici anni diinutile e forzato scontro tra leparti con la scusa di un contrastoche non c’era come profeticamentecantava proprio Gaber già dodicianni fa.
RubrichePlay Time
Maria Celli: “Così ho vestitoFiorello e Baldini da sposialternativi per lo spot in tv”
Gabriele Cirilli: “Grazie a Kruskae Tatiana oggi sono liberodi dire ciò che voglio”
alle pagg 20 e 21 a pag 30
segue a pag 3
alle pagg 16 e 17
all’interno
LE CITTA’2 n. 31 - 24 Ottobre 2012
La città di Albano ha ribadito il“No” all’ipotesi della costruzione
dell’inceneritore sul proprio terri-torio. Sabato 20 ottobre i cittadinihanno manifestato per le strade deiCastelli Romani, con il corteo orga-nizzato dal Comitato No Inc, parti-to nel pomeriggio da Piazza Maz-zini e giunto fino a Piazza di Cortead Ariccia. Il corteo si è snodatolungo la via Appia compatto e deci-so nella battaglia che da anni ilComitato sta portando avanti con-tro il cosiddetto “Sistema Cerroni”,riferito al magnate della gestionedel ciclo dei rifiuti Manlio Cerroni.Nei giorni scorsi le associazioni NoInc hanno depositato un nuovoricorso giuridico alla Corte Europea
dei Diritti dell’Uomo, per difendereil diritto inviolabile alla salute deicittadini. A questo se ne aggiungeràun altro, aperto alla sottoscrizionedell’intera comunità castellana,dalle associazioni ambientaliste aicomitati di quartiere e a qualsiasimovimento di opinione, volto adimpedire la costruzione dell’im-pianto. Prima, durante e dopo il cor-teo, infatti, molte persone hannofatto la fila al punto raccolta firmeallestito per la sottoscrizione delricorso alla Corte Europea. Comesempre la partecipazione di massaè stata corposa ed il messaggio lan-ciato sabato pomeriggio dal corteoè stato forte e chiaro: no all’incene-ritore di Albano, sì alla raccolta dif-ferenziata porta a porta.
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È uno stato di agitazione che non sembra avere fine quello indetto pressolo stabilimento della Montebovi, l'azienda di prodotti dolciari e da forno aLanuvio sin dagli anni ‘80. In discussione il piano di riassetto deciso dal-l’azienda, che ha portato sul piede di guerra i 90 lavoratori della sede divia Nettunense, 22 dei quali posti in ferie forzate dopo che parte dello sta-bilimento è stato affittato ad una nuova società. Dalle ferie forzate l’ipote-si che più si fa strada è quella della cassa integrazione, prospettiva che lesigle sindacali rigettano. Braccia conserte nelle giornate lunedì e martedì15 e 16, con le proteste che sono continuate anche nei giorni successivi. Isindacati hanno chiesto il ritiro delle lettere di messa in ferie forzata, riba-dendo i dubbi relativi alla cessione in affitto dell’attività produttiva, vistoche il contratto nazionale degli alimentaristi prevede che la manutenzio-ne sia interna e non appaltabile.Unanime la condanna del mondo politico, a partire dall’assessore Volpi
per arrivare a Prc e ai Gd per mano di Ceccarelli. Tutti hanno espressosolidarietà ai lavoratori coinvolti, auspicando un ravvedimento da partedei vertici aziendali. Nell’attesa di un’evoluzione le maestranze aspettanoancora che venga saldato il restante 50% dello stipendio di settembre,oltre allo straordinario prestato ad agosto.
Daniel lestini
Cgil in piazza a Roma: i E il 14 novembre manifes
Tra le numerose manifestazioni diquesti giorni al centro può essereriassunta quella andata in scenasabato scorso la manifestazionenazionale del maggior sindacatoitaliano, la Cgil. Il segretario gene-rale Susanna Camusso ha chiestocon nettezza: “Il governo detassi letredecisime. Servono modificheprofonde a ddl stabilità”. Alla lea-der sindacale ha ribattuto il mini-stro del Lavoro, Elsa Fornero:“Lavoratori e sindacati sanno chese vogliono parlare con me non misono mai tirata indietro. Il lavoro èla mia prima preoccupazione”.Sulla scuola il segretario della Cgil
Albano. Quasi 2mila persone si sono radunate a Piazza Mazzini
Corteo contro l’inceneritore di RonciglianoLa battaglia ora continua alla Corte Europeadi Jacopo paoletti
Lanuvio. Uno stato di agitazione che non sembra avere fine
Sciopero dei lavoratori della MonteboviUnanime la solidarietà del mondo politico:dall’assessore Volpi a Rifondazione e ai giovani del Pd
Velletri
Studenti in corteo contro il degrado delle scuoleUna manifestazione per dire basta alla carenza di aule e alle condizioni diincuria e abbandono delle scuole di Velletri. Questa le ragioni, che hannospinto il 10 ottobre mille studenti a sfilare per le vie del centro e a esterna-re malumori verso un settore dove la Provincia si è mostrata poco presen-te. Un serpentone lunghissimo, quello dei giovani ragazzi del Vallauri, delLandi e del Cederna, pacifico e colorato, che si è snodato dai plessi di viaOberdan sino all'ingresso del palazzo comunale. Tutti fianco a fianco nelcondividere uno stato di degrado e di criticità generali e specifiche insie-me. Come quelle del Vallauri, che concede già da qualche tempo 5 aule alvicino liceo scientifico, costringendo a sua volta a far ruotare le classidell'Itis nei laboratori e altri locali. Scomodità messa nera su bianco daglistudenti nel verbale stilato con il consigliere delegato dall'amministrazio-ne comunale e consegnato alla Provincia di Roma. Fiumi di inchiostroanche per il liceo Landi, dove i problemi sono legati all'aula magna, alleinfiltrazioni d'acqua e al freddo delle aule, alla scala anti incendio.
Monz
Ciampino
L'ombra del privato su Ambiente spaC’è l’ombra della privatizzazionesull’Ambiente, municipalizzata delComune di Ciampino. L'allarme ètornato attualità dopo l'incontroorganizzato dai lavoratori, preoccu-pati per la vociferata vendita dellasocietà e dell’annesso futuro occupa-zionale. Per l'Usb ci sarebbe “un'in-comprensibile decisione della Giuntadi vendere a privati fino all'80% delle quote dell'azienda”. In molti si chie-dono dove sia la necessità di privatizzare una società virtuosa comel'Ambiente, che ha appalti per la raccolta rifiuti in 12 comuni, 250 dipenden-ti e un bilancio in attivo. Per il sindacato la vendita sarebbe “la dimostrazio-ne che gli enti pubblici vengono trasformati in spa solo per essere offerti alleprivatizzazioni, che tolgono servizi e mettono a rischio l'occupazione”. IlComune ha tentato di smorzare le preoccupazioni, spiegando che è suaintenzione mantenere l'azienda in salute. “Ad oggi - dice il vicensindacoTesta - non c'è nessun atto legato alla vendita dell’azienda. Ma se ciò doves-se accadere, non sarà un nostro atto di volontà ma semplicemente un attoobbligato da legge”. Ossia quello non vorrebbero dipendenti e sindacato.
Monz
LE CITTA’ 3Home Pagen. 31 - 24 Ottobre 2012
sostiene che “il Paese deve ricomin-ciare a permettere ai figli degli ope-rai di andare all’università. La scuo-la è impallidita e in difficoltà”. LaCgil tornerà ancora in piazza il 14novembre per la mobilitazione deisindacati europei, annuncia ilsegretario. Quella potrebbe esserela data per uno sciopero generalema, chiarisce Camusso “decidere-mo con Cisl e Uil le modalità di par-tecipazione”. Il 14 comunque “cisarà una mobilitazione in moltiPaesi europei, anche in Grecia eSpagna. Noi - continua la leader - cibatteremo per il lavoro e contro lapolitica del rigore”.
Settimanale gratuitodi Roma e del Lazio
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Registrazione alTribunale di Roma
n. 52/2012 del 15-3-2012
La scorsa settimana i Vigili delFuoco hanno manifestato pacifi-
camente, dinanzi l’ingresso delMinistero dell’Interno, per denun-ciare senza mezzi termini le precariecondizioni in cui sono costretti alavorare, affermando come il soccor-so tecnico offerto alla popolazioneitaliana sia messo fortemente indiscussione dalla politica governati-va nazionale, attuata negli ultimianni. La chiusura dei distaccamentisul territorio, i debiti dei comandiprovinciali che aumentano, auto-mezzi mal ridotti e l’età media pen-sionabile che supera di non poco lasessantina, infatti sono alcuni dei
principali motivi, chehanno portato al presi-dio durato circa tre ore.Un centinaio di Vigilidel Fuoco, guidati dal-l’Unione sindacale di ba-se, hanno indossato sim-bolicamente pannolonie cateteri invocando agran voce un incontrocon il ministro dell'Interno, AnnaMaria Cancellieri. Attimi di tensionesi sono verificati quando la Poliziaha intimato ai manifestanti di sgom-berare Piazza del Viminale e direcarsi dal lato opposto della strada.I toni si sono alzati e per qualcheistante agenti e vigili del Fuoco sonovenuti al contatto, ma la situazione ètornata subito sotto controllo, senzaulteriori momenti di tensione.IL FLASH MOB DEI PROFES-
SORI - Domenica 21 ottobre alcunecentinaia di professori e docenti sisono ritrovati davanti al ministerodella Pubblica Istruzione in vialeTrastevere, dove hanno organizzatoun flash mob di protesta contro l'au-mento a ventiquattro ore dell'orarioprevisto dalla nuova legge di stabili-tà. Senza simboli di sindacati o ban-diere politiche i docenti, uniti in una
unica causa, si sono radunati sullascalinata del dicastero della Scuolacon cartelli e slogan che hanno rac-contato come le ore di lezione sianosolo una parte del lavoro svolto:visto e considerato che gran partedell'impegno professionale dei pro-fessori si svolge al di fuori dell'orarioscolastico tramite la prepazionedelle lezioni e la correzione dei com-piti in classe. La protesta è continua-ta per circa mezz'ora in maniera deltutto spontanea per “sensibilizzaretutti sulla difficoltà del nostro lavo-ro, che non è fatto solo di ore in clas-se, ma di tante attività che si devonosvolgere a casa durante tutta la setti-mana, sabato e domenica compre-si”. I docenti si sono dati un nuovoappuntamento per domenica 28ottobre, alle ore 11, sempre all'in-gresso del ministero trasteverino.
Quelle immagini ora sono consunte enessun lifting potrà rimetterle anuovo. Perché oggi la politica tornaad essere la sua essenza: parole eazioni. Senza trionfalismi. Oggidiremmo più semplicemente: untweet. Si torna in piazza, dunque, e citornano tutti. Senza bandiere. E nonè populismo né qualunquismo. Non èdare ragione o torto a Beppe Grilloche non è nulla di diverso dall’enne-simo mercante in fiera abbastanzabravo nell’utilizzare le parole e imodi di fare di un Bossi qualsiasi conventi anni di ritardi e forse ad oggi -assieme a Renzi - soltanto il più fol-kloristico, abile nel risaltare suimedia. Né l’uno né l’altro, però, avvi-cinandovisi pure in modi e terminidiversi è riuscito a centrare l’essenzareale del mutamento della politica.La politica che sta andando oltre nonlo sta facendo infatti, come intendeGrillo, soltanto sostituendo un gio-vane dirigente a un vecchio dirigen-te, né una nuova classe di rappresen-tanti ad una vecchia all’interno delmedesimo contenitore, come inveceintende fare Renzi. La politica, quel-la veramente nuova che sta emer-gendo, non pensa già più ai tumoriche si stanno fisiologicamente autoe-stirpando. Pensa e parla d’altro. Con
un altro vocabolario e altre geogra-fie. Non vuole più preoccuparsi deidestini di lontani rappresentanti,presi dalle loro magagne di potere edal loro gusto nel maneggiare dana-ro pubblico senza il minimo pudoreper i cittadini e per le storie politiche,di destra, centro o sinistra che avreb-bero dovuto rappresentare. La poli-tica delle persone vere, dei cittadiniche sono il cuore pulsante di unasocietà ancora viva riparte dallepiazze. E in quelle piazze porta le sto-rie, i problemi, i racconti, le paroleche chiedono a gran voce di esseretrasformate in opere, in lavori, innuovi servizi, in aziende, in moderni-tà, in ponti che fisicamente, economi-camente, telematicamente ci riporti-no alla pari con l’Europa che conta,con il mondo della globalizzazione incui già vivono i nostri giovani che,per una naturale forza delle cose,sono i primi protagonisti di questotrapasso dalle macerie delle ideolo-gie novecentesche ai contenuti veridella vita degli anni Duemila. Lapolitica dei partiti, dunque, se vorràsopravvivere a questo tsunami epo-cale dovrà ripartire da zero. Fareleva sulla grande tradizione che leaccomuna: lo spirito della storiadelle grandi democrazie occidentali,
imparando davvero a competereapertamente sui temi caldi dell’at-tualità, dando risposte, idee, sugge-stioni, non promesse. Andare oltre,dunque, significa interpretare il pre-sente in un luogo ancora da definire.L’auspicio migliore possibile sarebberitrovare in quelle piazze, attorno aquelle parole, quelle storie e quei rac-conti tutto il meglio di ciò che è statola destra, la sinistra, il centro, il sin-dacato, l’associazionismo, le catego-rie. Perché avevano ragione queiprofessori che di domenica si sonoritrovati sulle scale di vialeTrastevere: per salvare una (o più)generazioni siamo pronti ad andareovunque. Ecco, ora più che mai è ilmomento di rimettersi in moto epartire. Per cominciare il viaggiodella nuova politica capace di inter-pretare il senso della nuova società.Il rischio è di veder rottamato ilPaese intero non questo o quel vec-chio politicante. Ed è un rischio trop-po grande per un Paese ancora lumi-noso come l’Italia che ha tutte le forzepolitiche, economiche, sociali, civiliassolutamente sane e forti per inizia-re il percorso che ci porterà oltre ilguado in cui siamo caduti.
adriano palozziPresidente Cotral e sindaco di Marino
segue dalla prima
il lavoro prima di tutto stazioni in tutta l’Europa
di Marco Montini
e Jacopo paoletti
Roma. Pompieri in stato di agitazione per le precarie condizioni di lavoro
Vigili del Fuoco e professori, proteste sotto i MinisteriA Trastevere flash mob domenicale dei docenti contro l'aumentoa 24 ore del nuovo orario lavorativo
La politica torni a incontrare le piazze
LE CITTA’ 5n. 31 - 24 Ottobre 2012 Regione Lazio
Il Commissario del Governo allaSpending Review, Enrico Bondi è
stato nominato dallo stesso Ese-cutivo sette giorni fa commissariostraordinario della Sanità nel La-zio, ruolo fino ad allora ricopertoda Renata Polverini che avevaassunto il ruolo immediatamentedopo la vittoria alle elezioni e lanomina alla presidenza dellaRegione Lazio nel 2010. Lasciandodunque l’incarico, in seguito alledimissioni rassegnate a fine set-tembre, la presidente uscente hascritto una lettera indirizzata alpremier Monti e ai ministro del-l’Economia, Grilli e della Salute,Balduzzi.“Nel periodo 2005-2009 - scrivePolverini - la sanità laziale hacumulato disavanzi per un totale di8 miliardi e 675 milioni di euro. Inmedia il disavanzo annuale supera-va 1 miliardo e 700 milioni. Némigliori erano le notizie sotto ilprofilo della salute. Più volte erastato chiesto, dai Ministeri vigilan-ti, di mettere mano al riordino dellarete ospedaliera ma nulla era statofatto. La sanità laziale registravadiscipline presenti ovunque, spessocon masse critiche e numeri chemettevano a rischio la salute delpaziente, nessuna logica di rete eforti differenze tra Roma e le pro-vince, soprattutto per quanto ri-guarda l’emergenza con costi chenel periodo Marrazzo-Montino so-no aumentati di 1 miliardo e 243milioni vanificando pressoché inte-ramente l’aumento del fondo sani-tario messo a disposizione dellaRegione Lazio nello stesso periodoe pari a 1 miliardo e 532 milioni”.“A marzo 2007, - scrive ancoraPolverini - Marrazzo sottoscrivevaun accordo sul Piano di Rientro cheavrebbe dovuto ridurre il disavanzodella sanità a 738 milioni di euronel 2009. Sulla base di questoimpegno, il governo ha elargitoulteriori contributi straordinariuna tantum per 1 miliardo e 364milioni di euro. L’ultimo anno della
gestione Marrazzo-Montino si èchiuso invece con un disavanzodichiarato di 1 miliardo e 490milioni di euro, che è stato succes-sivamente corretto in aumento daiTavoli Ministeriali di monitoraggioper ulteriori 807 milioni di euro didisavanzi non contabilizzati.A fronte del mancato raggiungi-mento di questo obiettivo, da partedella precedente Giunta Marrazzo-Montino, il Governo ha sanzionatola Regione Lazio con il blocco deipagamenti di crediti maturati peroltre 2 miliardi di euro, con l’au-mento delle aliquote addizionaliregionali Irap e Irpef (determinan-do un maggio onere per i cittadinilaziali pari a 331 milioni di euro) econ il blocco totale del turn over”.“Questa è la preoccupante situazio-ne che ho ereditato sul piano eco-nomico - spiega Polverini nella let-tera -. In soli 18 mesi ho ridotto ildisavanzo della sanità da 1 miliardoe 490 milioni di euro a 775 milionidi euro. Un risultato addiritturamigliore degli impegni sottoscritticon il Governo, con il quale aveva-mo concordato un disavanzo perl’anno 2011 pari a 811 milioni dieuro. Per la prima volta viene cen-trato, nel Lazio, l’obiettivo del-l’equilibrio finanziario, portando illivello del disavanzo annuale insanità al di sotto delle entrate fisca-li regionali. Inoltre, è utile osserva-re come, a differenza della gestioneMarrazzo, il Commissario Polverini
non abbia beneficiato di alcun con-tributo statale straordinario per farfronte ai disavanzi annualmenteregistrati.La riduzione del disavanzo rispettoai valori del 2009 ha determinatoun risparmio per la collettività dicirca 1,1 miliardi di euro (420 nel2010 e 715 nel 2011) pari a un valo-re procapite di circa 199 euro.Abbiamo inoltre messo mano alriordino della rete ospedaliera -continua la lettera - riducendo ilnumero dei posti letto a 4 per ogni1000 abitanti e soprattutto intro-ducendo una logica di reti assisten-ziali e di concentrazione delle spe-
cialità, al fine di garantire la massi-ma possibilità di salute al cittadinosecondo la buona prassi internazio-nale dell’ospedale più appropriatoe non dell’ospedale più vicino.Nel contempo, abbiamo garantitoalle Province la stessa possibilità dicura per le emergenze istituendoDea di secondo livello anche aLatina, Frosinone e Viterbo.A fronte di questi evidenti risultati,il Governo ha premiato l’attività delCommissario Polverini sbloccandopagamenti per 1 miliardo e 766milioni di euro, concedendo par-zialmente il turn over in sanitànella misura del 10% ed eliminandol’aumento delle addizionali Irap/Irpef con un risparmio per i cittadi-no laziali di circa 331 milioni dieuro.La scorsa settimana - concludePolverini nella lettera - abbiamoconsegnato ai Ministeri vigilanti laprevisione di disavanzo 2012 asse-verata dagli advisor contabili delMinistero dell’economia che vederidursi il disavanzo a 615 milioni dieuro pari a circa un terzo di quellopreso in consegna all’atto dell’inse-diamento come Commissario adacta per la Sanità”.
I NUMERI DELLA SANITA’ DEL LAZIOBondi nuovo commissario, Polverini scrive a Monti
“Entro fine 2012 debito ridotto di due terzi rispetto al 2010”
Centrosinistra
Sanità, Zinga fa pretattica e si lava le mani in anticipo
“Se vinco chiederò a Bondi di restare commissario
Del resto uno bravo così quando ti ricapita…”“Se vincerò chiederò al Governo dimantenere la figura del commissa-rio con l’autorevolezza che ha il dot-tor Bondi, che per me è un elemen-to di garanzia e trasparenza”.Così il presidente della Provincia diRoma, Nicola Zingaretti, candidatodel centrosinistra alla RegioneLazio, a Repubblica tv. “Bondi - haspiegato - è uno straordinario com-missario, una persona onesta, inte-gerrima e pulita e sono sicuro cheaffronterà il tema del ripiano del
deficit sanitario con la competenzache gli è propria, vagliando tutte lepossibilità di risparmiare, nel segnodella trasparenza. Perché i risparmisi possono fare anche senza tagliarei posti letto”.“La cosa che noi dovremmo fare èl’innovazione e io non ho mai cre-duto che la riduzione della spesapubblica si determini solo con itagli, si può determinare su co-me si spende”, ha concluso Zin-garetti.
LE CITTA’ 7n. 31 - 24 Ottobre 2012 Regione LazioEconomia. Corposo pacchetto di misure economiche per il sostegno aziendale
Giunta, una pioggia di finanziamenti per le impreseDeliberato anche il rifinanziamento del Fondo per la patrimonializzazione, gestito da Sviluppo Lazio
Ok dall'esecutivo
Trasporti, 70 milioniper il servizio
La Giunta Polverini ha approvato
misure utili a risolvere l’annosa
questione dei ritardati pagamenti
alle aziende che svolgono il servi-
zio di trasporto pubblico per i
comuni. “La Regione Lazio - spie-
ga l’assessore regionale al Bilan-
cio, Stefano Cetica - grazie a un
protocollo con Poste Italiane e
Sace sarà in grado di certificare il
credito delle aziende che potran-
no così finalmente incassare quasi
70 milioni di euro essenziali per
garantire il servizio e il lavoro del
personale”. “Il provvedimento -
aggiunge l’assessore regionale ai
Trasporti, Luca Malcotti - serve a
garantire la continuità del servizio
in centinaia di comuni e i livelli
occupazionali delle aziende del
settore in forte sofferenza. Adesso
senza perdere tempo occorre
completare il procedimento am-
ministrativo per consentire la
effettiva erogazione alle aziende”.
Sociale. Protocollo d'intesa con il Dipartimento Giustizia minorile
Al via il progetto Ragazzi Fuori... dal carcereRegione e Ministero lavorano duro
per il reintegro dei minori disagiati:
al via il progetto Ragazzi Fuori.
D'intesa col Ministero della Giu-
stizia, Centro per la Giustizia minori-
le per il Lazio del Dipartimento giu-
stizia minorile, l'assessorato regiona-
le alla Sicurezza ha avviato questa
iniziativa per favorire il reinserimen-
to sociale dei minori “grazie ad attivi-
tà finalizzate all'accompagnamento
per i minori e giovani adulti, autori di
reati e in carico ai servizi minorili
della giustizia della regione”, come
ha spiegato l’assessore Cangemi.
Ragazzi Fuori prevede l’accompa-
gnamento educativo ed il supporto
all’inserimento in attività di forma-
zione-lavoro per minori e giovani
adulti dell'area penale esterna nel
territorio regionale. “Nello specifico -
ha proseguito - ribadendo che il pre-
sente protocollo d’intesa conferma la
ormai consueta volontà di collabora-
zione istituzionale, il progetto si fa
carico di accompagnare, da un mini-
mo di 10 ad un massimo di 15 ragaz-
zi italiani e stranieri, maschi e fem-
mine, tra i 14 e i 21 anni sottoposti a
procedimento penale. Inoltre ver-
ranno corrisposte 10 borse lavoro di
durata trimestrale per i giovani tra i
17 e 21 anni di età. Ragazzi fuori si
propone, in particolare, di favorire il
reinserimento socio-lavorativo, l’af-
fiancamento in contesti di socializza-
zione ludico e ricreativi, per un
numero complessivo di 20-25 ragaz-
zi”. “In definitiva - ha chiarito Can-
gemi - la Regione e il Centro della
Giustizia minorile del Lazio si pro-
pongono di prevenire le devianze
sociali e i rischi di recidiva; di pro-
muovere l’autonomia con l’esperien-
za delle borse lavoro, la cultura del-
l’accessibilità al lavoro e il principio
delle pari opportunità non in un’otti-
ca meramente assistenzialistica”.
La Giunta Polverini ha approvato
oggi alcuni provvedimenti relativi
al pacchetto di misure per le imprese
illustrato alle associazioni imprendi-
toriali. “Abbiamo deliberato - spiega
la presidente Renata Polverini - il
rifinanziamento del Fondo per la
patrimonializzazione delle imprese,
gestito da Sviluppo Lazio, con 20
milioni che si aggiungono ai 10 già
stanziati l’estate scorsa ed in via di
esaurimento. Inoltre sono state
avviate le procedure per la definizio-
ne del bando sulle reti di impresa che
vedrà stanziati 50 milioni di euro
entro la fine del mese”.
L’amministrazione regionale ha
anche già rifinanziato, con 24 milio-
ni di euro, il bando di Co-Research e
quello per il sostegno agli Spin-Off
della ricerca per l’innovazione. L’in-
sieme delle misure a sostegno delle
imprese, in parte già avviato oggi,
prevede interventi per agevolare la
costituzione e gli investimenti nelle
Reti d’impresa , sia grandi che picco-
le; il rifinanziamento del bando
ricerca e innovazione per 24 milioni;
gli avvisi pubblici, già pubblicati,
sulla legge per l’Open Data per 12
milioni di euro che riguarda sia le
Pmi che la Pubblica Amministra-
zione; il sostegno alle Pmi per la par-
tecipazione ai bandi Ue per il VII
Programma Quadro per 2 milioni di
euro; il finanziamento, attraverso
l’ingegneria finanziaria, di progetti
per l’efficienza energetica e le energie
rinnovabili per 50 milioni di euro; 16
milioni da destinare alla innovazione
delle Pmi mediante la diffusione
degli strumenti di Innovazione tec-
nologica (Ict). Complessivamente le
misure illustrate alle associazioni di
impresa, ed in parte già avviate
(Open Data e VII Programma
Quadro), ammontano a 174 milioni
di euro.
AVVISO DI ASTA PUBBLICA PER VENDITA DI IMMOBILE RESIDENZIALE
IL DIRIGENTE DELL’AREA I – AMMINISTRAZIONE E SVILUPPO ECONOMICO
DR.SSA LUDOVICA IARUSSI
RENDE NOTO
Che il giorno 14 dicembre 2012 alle ore 09,30 presso la sede comunale di Palazzo Colonnaavrà luogo un’asta pubblica per l’alienazione di un immobile residenziale di proprietà comu-nale sito a Marino in Via Capo D’Acqua n. 2, comprensivo di cantina e magazzino, conannesso appezzamento di terreno di superficie complessiva pari a Euro 15.022.
Il terreno è distinto in catasto al Fg. 23 Part.lle 153-152-151-150-149-148-159, ricade comesegue:Particella 153 Zona E (agricola);Particella 152 parte zona E (agricola); parte zona F/2;Particella 151 parte zona E (agricola); parte zona F/2; parte strada;Particella 149 parte zona F/2; parte strada;Particella 148-150-159 zona F/2.
Importo a base di gara: Euro 827.680,00 (ottocentoventisettemilaseicentoottanta/00)Aggiudicazione: al prezzo più alto offerto rispetto all’importo a base d’asta.Scadenza per la presentazione delle offerte: 30 novembre 2012 ore 12,30Per maggiori informazioni consultare il bando sul sito web istituzionale www.comune.mari-no.rm.it.Eventuale sopralluogo da effettuarsi previo appuntamento contattando il numero 06933662359.Informazioni presso il Settore Entrate extratributarie, economato, provveditorato e patrimo-nio nei giorni di martedì e giovedì dalle ore 09,00 alle ore 13,00 e dalle ore 15,30 alle ore17,30.Il Responsabile del procedimento è la Dr.ssa Valentina Carmesini, Responsabile del SettoreEntrate extratributarie, economato, provveditorato e patrimonio.
Il dirigente dell’area IDr.ssa Ludovica IARUSSI
Sport. In arrivo 1,8 mln di euro per interventi negli impianti
Stadi più sicuri, la Regione è la prima tifosaIn arrivo 1,8 milioni di euro per sostenere gli interventi che migliorano
il livello di sicurezza degli impianti sportivi, attraverso un bando aperto
a tutte le istituzioni pubbliche e alle società sportive private che gesti-
scono tali impianti. Il bando è stato pubblicato su culturalazio.it e sca-
drà l'8 novembre. “D'accordo con la Consulta per la Sicurezza dello
Sport - spiega l'assessore allo Sport della Regione Santini - la Giunta
Polverini ha fatto della sicurezza nello sport uno dei principali impegni
di governo nei confronti dello sport di base, operando concretamente
dall'inizio del mandato per migliorare la sicurezza degli impianti e la
tutela della salute degli atleti”. Novità assoluta la collaborazione con
Unionfidi “grazie alla quale - prosegue Santini - la Regione ha predispo-
sto un ulteriore intervento per agevolare l'accesso al credito delle socie-
tà e delle associazioni che sosterranno tali interventi. Per dare adeguata
informazione a questo strategico intervento - conclude Santini - insieme
al Coni regionale stiamo organizzando una serie di appuntamenti sul
territorio aperti agli enti sportivi, alle associazioni e alle società sportive
interessate”.
LE CITTA’8 n. 31 - 24 Ottobre 2012
Tasse, bollette, imposte comunali.
Cruccio di tutti noi nell’ultimo
periodo. Spesso i comuni si appog-
giano, per la riscossione dei tributi,
a società esterne che proprio di que-
sto si occupano. Non è il caso, però,
salvo un’eccezione isolata, dei
comuni di Formello e Bracciano,
paesi alle porte di Roma. In
entrambi i casi, infatti, l’ammini-
strazione locale ha deciso di fornire
ai cittadini un proprio numero di
conto corrente sul quale versare
direttamente le quote da pagare. Le
imposte comunali sono, così, diret-
tamente gestite dall’Ufficio Tributi
dei rispettivi comuni con, negli
intenti, maggiori efficienza e rapi-
dità. Razionalizzazione e semplifi-
cazione delle procedure, risparmio
delle spese e recupero più incisivo
delle morosità sono, dunque, gli
obiettivi che dovrebbero essere rag-
giunti, secondo le amministrazioni,
tramite una tale modalità di riscos-
sione dei tributi. Fa eccezione solo
la Tosap, Affissione e Pubblicità a
Bracciano, gestita, invece, dalla
società esterna Gosaf Spa che
opera, comunque, sempre all’inter-
no dell’Ufficio Tributi presso la
sede del Comune. La modalità di
riscossione tramite bonifico banca-
rio è stata attivata a Bracciano solo
a partire dallo scorso 1 ottobre. I
pagamenti dei canoni idrici e della
Tarsu devono essere, infatti, inte-
stati al Comune di Bracciano servi-
zio Tesoreria Riscossione e una
copia della ricevuta di pagamento
deve essere trasmessa all’ufficio
competente via mail.
A Formello, invece, è già dal 2011
che la Tarsu si paga tramite conto
corrente postale e anche gli altri tri-
buti (Cosap, Canone Occupazione
Spazi e aree pubbliche, e Icp,
Imposta Comunale sulla Pubblicità
e pubbliche affissioni) devono esse-
re versati sul conto intestato al
Comune.
sara scatena
Il caso. In totale cinque gli arresti e quattro le denunce
LO SCANDALO TRIBUTI ITALIA SCUOTE Ecco il racconto del sistema Saggese, ora indagat
Marino
“Noi tra i primia licenziare Equitalia”Ora il cittadino interagiscedirettamente con l'ente locale
Il Comune di Marino è tra i primi
ad aver detto addio ad Equitalia,
la società pubblica posseduta per
il 51% dall’Ufficio delle Entrate e
per il 49% dall’Inps. Lo aveva già
raccontato a Le Città l’assessore al
Bilancio Ottaviani, lo conferma
ora il consigliere comunale di
maggioranza, Simone Del Mastro:
“In un contesto di grande sfiducia
da parte dei cittadini nei confron-
ti della classe politica, penso che
l’amministrazione comunale del
Sindaco Adriano Palozzi, possa
rappresentare, difronte al panora-
ma appena descritto, un esempio
da seguire per tutte le varie ammi-
nistrazioni comunali, avendo “li-
cenziato” Equitalia e affidato le
nuove riscossioni dei crediti diret-
tamente a se stessa, umanizzando
in un certo senso il servizio.
Difatti - continua il giovane consi-
gliere - dal primo gennaio del
2011 il Comune di Marino con-
trolla direttamente il flusso delle
entrate tributarie ed extratributa-
rie. Il cittadino, così come avviene
per la riscossione ordinaria, inter-
loquisce direttamente con l'ente
locale che è così in grado di iden-
tificare in maniera chiara quelli
che sono i veri evasori fiscali da
quelli che, invece, sono in oggetti-
va difficoltà e non sono in grado
di fare fronte al debito”. In questo
caso il Comune, fatto salvo l’obbli-
go del pagamento dei tributi, può
concordare modalità di rientro
che prevedono anche la rateizza-
zione ed evitare che al residente
arrivino le cartelle di Equitalia,
creando così maggiori disagi,
nonché l’interlocuzione con un
call center distante dal territorio.
Monz
Èdi pochi giorni fa lo scandalo del-
la Tributi Italia Spa - concessio-
naria per la riscossione dei tributi in
oltre 400 comuni italiani e ormai
commissariata da un anno - che ha
portato all’arresto del suo ad
Giuseppe Saggese, con le accuse di
peculato, dichiarazione fraudolenta
mediante uso di fatture o altri docu-
menti per operazioni inesistenti,
omesso versamento di ritenute cer-
tificate e omesso versamento Iva.
L’ordinanza di custodia cautelare
emessa dal tribunale di Chiavari è il
risultato di complesse indagini della
Guardia di Finanza, che hanno rive-
lato un sistema a “scatola cinese”
grazie al quale Saggese intascava
milioni di euro delle tasse locali
riscosse, anziché riversarle nelle
casse dei Comuni. Dal 2006 al 2009,
infatti, il 52enne di Rapallo ha fro-
dato lo Stato ed i cittadini per una
cifra che si aggira sui 100 milioni,
parte dei quali utilizzati per compra-
re barche, aerei privati, vacanze di
lusso, auto e intascandone una ven-
tina dirottati su altre società tanto
che, anche per questo - ha precisato
la Guardia di Finanza - alcuni Co-
muni sono arrivati sull'orlo del dis-
sesto finanziario. Come se non
bastasse, Saggese ha licenziato molti
dipendenti, altri li ha mandati in
cassa integrazione - alcuni di essi
più “fortunati” lavorano tuttora ma
senza percepire da mesi lo stipendio
- e ha pure pensato bene di versare
sui suoi conti 10mila euro al giorno,
prelevandoli abusivamente dai tri-
buti comunali. Tra le amministra-
zioni coinvolte nella nostra regione,
molte sono particolarmente grandi e
densamente popolate, in primis
Frosinone, ma anche Pomezia, A-
prilia, Nettuno. Le ordinanze emes-
se riguardano, tuttavia, altri nove
amministratori di società collega-
te che beneficiavano del “piano
Saggese”, per un totale di cinque
arresti e quattro denunce a piede
libero.
di AlessAndro BellArdini
CHI VUOL ES Bracciano e Formello. Fa eccezione solo la Tosap nel paese lacustre
Le imposte le gestisce direttamente il Comune
LE CITTA’ 9
Milioni di euro: 47 a Pomezia, 85 adAprilia, 12 a Nettuno. Queste sareb-bero le cifre sottratte da GiuseppeSaggese - amministratore di TributiItalia - alle casse dei tre comuni pon-tini che compaiono nella lista dei400 truffati. A Pomezia, era la Aserad avere in gestione il servizio -Saggese ne era socio privato e lì eragià stato arrestato nel 2001 per cor-ruzione. Da anni il Comune ha uncontenzioso in corso con la societàper i mancati introiti dei tributi loca-li: “Avevamo ragione quando deci-demmo di rescindere il contrattocon Aser. Non posso che esprimererabbia nei confronti dei dirigenti diTributi Italia”, ha dichiarato ilSindaco De Fusco. E la città ha paga-to pesantemente le barche e le autodi lusso che Saggese si è compratocon i soldi dei cittadini: aree pubbli-che quasi abbandonate, strade senzamanutenzione, dipendenti comunalisenza stipendio e altri senza lavoro,dato che gli uffici A.ser di Pomeziasono chiusi e 13 persone sono incassa integrazione. Ad Aprilia lecose sono andate pure peggio:
“Eravamo certi chequanto da tempodenunciato sareb-be prima o poivenuto alla luce.Ma purtroppo ciò èaccaduto troppotardi e ora siamonelle condizioni digovernare una cit-tà che ha rischiatoil dissesto finan-ziario”, dice il pri-mo cittadino Ter-ra, anch’egli scagliandosi contro laA.ser che, nel 2007 - già accusata daiconsiglieri di opposizione - era stataperò salvata dall’allora sindacoSantangelo. A Nettuno, l’ammanco èpiù limitato - se così si può dire - maanche l’Amministrazione Chiavettaha dovuto fare i conti con un bucopiuttosto oneroso causato dallaNettuno Servizi, un’altra società dicui Saggese era socio privato: “Èstato il mio principale impegno elet-torale quello di scardinare questobieco meccanismo che drenavarisorse dalle tasche dei cittadini, e
non permetteva al mio Comune dierogare servizi, visto che venivano amancare fondi da utilizzare per lacollettività”. I numeri infatti parlanochiaro: nel periodo 2004-2009(anno della rescissione dei contratticon Tributi Italia) i 47mila abitantidi Nettuno sono stati truffati peroltre 12 mln, importo che comunquesembra destinato a salire. Come senon bastasse, la società trattenevaun aggio del 30% che era “in misuradi gran lunga superiore” a quellaindicata nella convenzione.
Ale.Be.
n. 31 - 24 Ottobre 2012
a piede libero
E IL BELPAESE to per peculato
Guidonia Montecelio, sulla riscossio-ne dei tributi il bando per esternaliz-zazione del servizio è stato aggiudica-to a luglio alla Tre Esse Italia dopomesi di polemiche sull’aggio previsto.Una gara che, quindi, non ha maismesso di suscitare polemiche e rea-zioni contrarie sia da parte delleminoranze che dei sindacati stessi.Dopo essere diventato motivo diattacco politico da parte delle forze diopposizione, il bando e la allorapaventata aggiudicazione alla Tre
Esse era stato anche fortemente criti-cato dai sindacati. A scendere incampo ad aprile scorso i sindacalistidelle Rsu che puntavano il dito su “unsistema che sarebbe - avevano detto -dannoso per le casse dell’ente”, pre-sentando anche un progetto alternati-vo all’esternalizzazione al fine di valo-rizzare le professionalità interne e cheavrebbe fatto farebbe risparmiareal Comune almeno un milione e
300mila euro l’anno. A scatenaredure reazioni soprattutto l’aver previ-sto in bando una percentuale del 5,46per cento alla ditta esterna anche suImu e Tarsu pagati in “via ordinaria”,al di fuori dei casi di accertamenti oriscossioni coattive. Nonostante lepolemiche il bando è stato aggiudica-to con la rassicurazione del Comune:“La riscossione ordinaria di Imuprima casa e aumento Tarsu non saràricompresa nell’aggio riconosciutoalla Tre Esse”. “L’amministrazione - silegge in una nota di luglio - ha preso inconsiderazione altre proposte avanza-
te ad esempio dalla Cgil di mantenereil servizio interno all’ente, tuttavia,alla luce di stime e verifiche effettuate,esse sono state ritenute non idonee,inefficaci se non dannose per la lottaall’evasione fiscale”. “L’attribuzione aTre Esse dell’aggio sulla riscossioneordinaria di Imu e Tarsu - continua la
nota - non potrà superare comunquela somma prevista prima dell’introdu-zione dell’Imu, pari a euro 12,8 milio-ni di euro qualunque sia il gettito delprelievo”. Anche l’aumento del 15 percento della Tarsu non dovrebbe rien-trare nel conteggio dell’aggio.
Michela Maggiani
SER... ESATTOREGuidonia. Polemiche sull'aggiudicazione della riscossione alla Tre Esse Italia
L'esternalizzazione del servizio tributi fa discutere
Litorale. Quasi 150 i milioni di euro mancanti dalle casse municipali
Pomezia, Aprilia e Nettuno tra gli enti truffati
LE CITTA’10 n. 31 - 24 Ottobre 2012Roma Capitale
“Finchè la barca va, lasciala an-dare”, cantava Nilla Pizzi negli
anni '60. E in effetti sulla scialuppaannacquata delle elezioni comunali,che approderà in Campidoglio nellaprossima primavera, a salirci sem-brano davvero in tanti. Ma così tantiche più che una barca pare l'arca diNoè, anzi de noantri, tanto per dirlaalla romana. Eh sì, perchè, in questomare di incertezze - dove solo le pri-marie (da ambo le parti) rappresen-tano sinora l'unica verità di rilievo -sono svariati i nomi tirati in ballo o leautocandidature sbandierate a de-stra e a sinistra. Cominciamo proprioda quest'ultima. In vista delle prima-rie di gennaio le scese in campo cer-tificate sono quella della ormai “de-cana” Patrizia Prestipino, assessoraprovinciale di renziana di vocazione,che già da giugno ha ufficializzato lasua posizione, e, fresca fresca di co-
municazione, quel-la di David Sassoli,europarlamentaredel Partito Demo-cratrico. Tra gliincerti certi - o tra icerti incerti, fatevoi - figurano inomi dell'altro as-sessore provincialeSmeriglio, spondaSel, l'ex ministro prodiano, Ales-sandro Bianchi, il presidente delDecimo Municipio, Sandro Medici, ilcapogruppo consiliare del Pd capito-lino, Umberto Marroni, che si è dettodisponibile alla roulette russa delleprimarie, e il plurinominato EnricoGasbarra, segretario regionale delPd. Tra le novità messe nere su bian-co sui giornali spuntano l'ex ministrodelle telecomunicazioni, Paolo Gen-tiloni, e l'attuale ministro montianoper la coesione territoriale, FabrizioBarca. Dall'altra parte della barricata,
invece, la querelle sembrameno spumeggiante, forseperchè, almeno per ora, nel
mare delle primarie del centrodestra,si naviga a vista. Le uniche ufficialitàsono d'altronde nomi già arcinoti.Ossia il sindaco Alemmano, che oltrea lanciare le primarie in senso classi-co, ha sbandierato pure quelle delleidee in tempi non sospetti. E poi ilconsigliere comunale di RomaCapitale, Fabrizio Santori, che daalcune settimane ha aperto la suacampagna elettorale in vista primarie.Un giovane da non sottovalutare, chepotrebbe dare filo da torcere ad unGianni in circa del bis in Campidoglio.
Antisemitismo
Nanni: “Serve azione legalecontro sito Stormfront”
Sull'episodio antisemita accaduto
in questi giorni alla Di Veroli è
intervenuto il consigliere comu-
nale del Pd, Dario Nanni: “Nel-
l'esprimere solidarietà a Carla Di
Veroli minacciata via internet da
una sedicente internazionale
nazista, auspico che venga oscu-
rato immediatamente dalle auto-
rità competenti il web antisemita
Stormfront che si fa portatore con
la sua aberrante ideologia del
peggiore squallore umano. Questi
sedicenti nipotini di Hitler - con-
tinua - con le loro lugubri liste
nere feriscono e offendono i sen-
timenti e la coscienza non solo
della comunità ebraica ma di ogni
sincero democratico. Invito quin-
di tutte le istituzioni ad intrapren-
dere tutte le azioni legali affinchè
sia cancellata ogni traccia di que-
sto farneticante sito web che
impunemente si permette di
minacciare e stilare liste di pro-
scrizione”.
Monz
di Marco Montini
Verso le elezioni. Continuano le manovre elettorali
Primarie, a destra si naviga ancora a vistaIl centrosinistra è in cerca del dopoZingaIn questo mare di incertezze sono svariati i nomi in balloe le autocandidature sbandierate
LE CITTA’ 11n. 31 - 24 Ottobre 2012 Roma Capitale
“No alla cementificazione, noalla speculazione edilizia e sì
all'housing sociale”. Questo il mo-nito, che è giunto perentorio il 18ottobre dalle associazioni cittadinedel XIII Municipio. Sos-SoccorsoCittadino, Comitato di QuartiereAXA-Sicura, Comitato Palocco B/P,Associazione quelli del ParcoMassimo Di Somma e AssociazioneConsortile Recupero Urbano Mac-chia Palocco-Saponara, infatti, de-nunciano il presunto tentativo dellaGiunta Alemanno di costruire suiterreni agricoli della zona, definen-dolo scandaloso e inaccettabile:“Abbiamo visto in questi giornisulla stampa e tv - spiegano - l'altoallarme per le esondazioni da mal-tempo dovute ai persistenti rischiidrogeologici che riguardano moltezone del nostro entroterra, dove visono case e terreni sotto il livello
del mare. È sufficien-te evidenziare che iresponsabili comu-nali - denunciano poile associazioni - con-siderano a rischio i-drogeologico la rea-lizzazione di Via Cec-coni, che si trova nel-la stessa zona dovesono previste granparte delle costruzio-ni per il XIII Municipio. La previ-sione di ben 1.817 alloggi da realiz-zare in zone agricole dell'entroterrasi muove palesemente contro il ddldel Governo Monti, che vuole vieta-re ai Comuni di consumare ulte-riormente i terreni agricoli”.Secondo i comitati è possibile cheAlemanno voglia accelerare le deci-sioni, prima che il Parlamento lotrasformi in legge: “Siamo impe-gnati a fermare questo nuovo scem-pio. Siamo decisi a non lasciare nul-
la d'intentato per impedire questodisastroso disegno speculativo cheaggraverà la già pesante situazionedi ingolfamento da traffico.Ribadiamo che il Piano di “housingsociale” deve avvenire nelle areepreviste dentro il prg e non con lacementificazione ulteriore dei ter-reni agricoli. Sollecitiamo gli altriComitati di Quartiere e le forze po-litiche a prendere posizione su unproblema così grave”.
XIII Municipio. Il duro monito di numerose associazioni del territorio
Cittadini e associazioni: “No alla cementificazione”Sotto accusa il presunto tentativo della giunta capitolinadi costruire sui terreni agricoli
di Marco Montini
Fori ImperialiUna domenicacon i giochi di strada
Una domenica dedicata alla sco-perta degli antichi giochi di stradae delle discipline più moderne. Viadei Fori Imperiali si è trasformataper un giorno in una grande pale-stra a cielo aperto. Giunta alla suaX edizione, l’iniziativa La Memoria
dei Giochi di Strada, organizzatadall’Asd Torre Angela Giochidi-strada, è stata inserita nel contestodello Spqr Sport Day, organizzato,invece, dal Dipartimento Sport diRoma Capitale, con l’obiettivo di ri-vivere gli sport, i giochi e le tradi-zioni di una volta. Dal tiro alla fune,alla corsa dei sacchi, dal lancio del-la forma di formaggio al braccio diferro, fino ai giochi di ruolo e agliscacchi con scacchiera umana, La
Memoria dei Giochi di Strada havoluto riproporre ai romani tuttequelle attività che in passato hannocostituito un importante punto diaggregazione per la comunità.
Sa.Sca.
LE CITTA’12 n. 31 - 24 Ottobre 2012
Non si è ancora conclusa la vicen-da della discarica a Roma. Dopo
aver accantonato le ipotesi dei sitidi Corcolle, Riano, Pian dell’Olmo eMonti dell’Ortaccio si è iniziato aparlare di Bracciano. La notizia èstata diffusa giovedì, al termine diun incontro in Campidoglio, tra ilSindaco di Roma Alemanno, l’asses-sore all’Ambiente di Roma CapitaleVisconti, e i comitati antidiscaricadella Valle Galeria. Immediate le rea-zioni del primo cittadino di Brac-ciano Sala, che hanno innescato lapolemica nei confronti di Alemanno.“In riferimento a quanto riportatodalle agenzie di stampa relativamen-te alla soluzione di Bracciano qualesito definitivo per il conferimento dei
rifiuti di Roma - ha dichiarato Sala acaldo - l’unica cosa che mi viene inmente è quella di pensare cheAlemanno abbia perso improvvisa-mente l’uso della ragione. Il sindacodi Roma non può presentare istanzeo richieste che cerchino di rassicura-re i comitati di Valle Galeria, che loassediano, sparando soluzioni delproblema dei rifiuti di Roma su terri-tori non di sua competenza ammini-strativa. Nessun sito provvisorio odefinitivo per i rifiuti di Roma sulnostro territorio - ha concluso -. Ledichiarazioni del sindaco Alemannosu Bracciano quale soluzione defini-tiva, che sarebbe anche condivisa dalpresidente della Provincia Zingaretti,non sarà mai attuata né con il con-senso né con azioni coattive che isti-tuzioni o commissari vari possano
promuovere”. Pronta la smen-tita di Alemanno. “Non ho maiparlato di Bracciano con icomitati. Se qualcuno ha par-lato di Bracciano lo ha fatto asuo titolo su altre informazio-ni. Personalmente non ho nes-sun titolo per parlarne. Possoparlare solo del territorio del mioComune. Si tranquillizzi anche il sin-daco di Bracciano. Ho detto ai comi-tati che stiamo lavorando per evitareuna nuova discarica a Montidell'Ortaccio. L'obiettivo principale èquello di non avere più rifiuto che cir-coli tra Roma e il resto dellaRegione”. “Si precisa - ha aggiuntoinvece l’assessore provinciale Civita -che l'ampliamento della discarica diCupinoro, a Bracciano, pari a circa450mila mc, viene richiesto per
garantire la gestione dei rifiuti di quelquadrante a nord di Roma, ovvero alservizio di Bracciano e di altri 26Comuni che conferiscono in quel sito.Le caratteristiche dell'ampliamentoproposto non possono contenere levolumetrie necessarie a soddisfare leesigenze di una discarica definitivaper Roma”. Nessuna discarica aBracciano per i rifiuti romani, quindi,che tra proroghe e difficoltà conti-nuano, per il momento, ad essereconferiti a Malagrotta.
Metropoli nord
Subiaco. Buone notizie per la funzionalità del presidio sanitario
Ospedale, l'Asl verso il rilancio dell'AngelucciCi sono buone notizie per la funzionalità del presidio ospedaliero “An-gelucci” di Subiaco, del quale la Regione ne aveva disposto il ridimen-sionamento nell’ambito del piano di riordino della rete ospedalieraregionale. A fornirle è stato il direttore generale della Asl/RmG Brizioli,nell’incontro avuto con il consigliere delegato alla Sanità Acqui, e con ilpresidente del Consiglio comunale Di Pasquali. Il responsabile del-l’azienda sanitaria ha ribadito l’impegno al rilancio del nosocomio,assicurando la presenza di un medico radiologo h12, nonché l’imminen-te attivazione di un servizio on line con il quale ciascuna radiografiapotrà essere refertata a distanza, mentre la cardiologia sarà mantenutacon due professionalità mediche, e la chirurgia d’urgenza, con tutte leprofessionalità conseguenti. “Brizioli - dicono Acqui e Di Pasquali - hapromesso l’attivazione imminente di un servizio di chirurgia urologicaed ortopedica; la ripresa immediata di un ambulatorio ostetrico, e l’at-tivazione di un ambulatorio ortopedico”.
Fabrizio Lollobrigida
Ambiente. Ma il primo cittadino di Roma smentisce categoricamente
Rifiuti, ipotesi discarica a BraccianoSala: “Alemanno ha perso l'uso della ragione”di Sara Scatena
Guidonia Montecelio, una riunionefiume quella di mercoledì 17 che hatamponato la grave situazione attor-no al porta a porta. Mancata raccolta,immondizia ovunque, stipendi nonpagati e licenziamenti in vista. “Ai-meri - fanno sapere dal Comune - siè impegnata a garantire i livelli occu-pazionali previsti dal capitolato spe-ciale d’appalto, confermando unacontinuità nell’operatività aziendale,e ancora: a corrispondere ad Edera400mila euro di acconto sul milionee mezzo vantato dalla cooperativaromana, in Ati con Aimeri per un 30
per cento delle quote; a pagare gli sti-pendi arretrati agli operatori ecologi-ci impiegati in Edera fino a tutto set-tembre 2012”. La novità è che per lesuccessive fatturazioni a partire daottobre 2012 ogni società sarà pagataseparatamente, senza il passaggioper tramite di Aimeri. “Questi eranoi nodi principali da sciogliere, perchéil livello di ricaduta sociale di talunescelte della società non poteva esseresopportabile per questa amministra-zione, per me personalmente - di-chiara il sindaco Rubeis - per i sacri-fici che i cittadini hanno fatto in que-
sti ultimi tre anni perportare avanti ancheeconomicamente la rac-colta differenziata”. Lacapofila dell’associazio-ne temporanea di im-presa vincitrice dell’ap-palto per la differenzia-ta a Guidonia, l'Aimeriappunto, deve ancora 1,8 mln di euroalla cooperativa Edera, che, a causadei mancati introiti, non è più ingrado di pagare gli stipendi dei suoioperai. E da lì mancata raccolta, dis-servizi e un mare di immondizia per
le strade del Comune. Aimeri, inoltre,ha recentemente avviato le proceduredi licenziamento in tutta Italia, com-presa Guidonia, dove sono 17 le per-sone che rischiano il lavoro.
Michela Maggiani
Guidonia Montecelio. La riunione fiume di mercoledì
Cercasi soluzione per il porta a portaPer il momento sembra tamponata la grave situazioneintorno alla raccolta differenziata del comune tiburtino
Monterotondo Scalo. Firmata la Convenzione con Anas
Salaria, in arrivo nove milioni dalla Regione LazioÈ stata firmata il 17 ottobre la Convenzione tra Regione Lazio e Anas,relativa alla realizzazione della variante di via Salaria, nel tratto diMonterotondo Scalo, nell’ambito del Progetto integrato delle opere conla messa in sicurezza idraulica. Il progetto serve a completare il sistemaviario già funzionante di connessione tra Monterotondo Scalo e il casel-lo di Castelnuovo di Porto. In particolare la variante consente di evitarele interferenze tra il traffico in entrata e uscita dall’autostrada e quellodel centro urbano di Monterotondo Scalo. L’opera consentirà di mette-re in sicurezza il centro abitato rispetto al rischio esondazione del fiumeTevere, risolvendo un annoso problema del territorio. La Regione hamesso a disposizione di Anas 9 milioni e 650 mila euro che consentiran-no alla società Tecnis s.p.a, già assegnataria dell’intervento, di comple-tare l’opera in 12 mesi di attività. Considerati i tempi è ragionevole chel’opera sia conclusa nei primi mesi del 2014. “Finalmente portiamo acompimento un intervento strategico per quel territorio - dichiara l’as-sessore regionale alle Infrastrutture Malcotti - che semplificherà la vitadi tanti pendolari, alleggerirà il traffico di Monterotondo Scalo e con-sentirà una maggiore fruibilità della zona industriale”.
dopo la paura del sequestro pre-ventivo, il via libera dalla
Provincia che ha allontanato il peri-colo di chiusura per lo stabilimentodella Italcementi, perché i lavori aicomignoli emissivi, bloccati neigiorni scorsi, sono stati fatti a rego-la d’arte. Il Com. Pesanti, appresala notizia del sequestro dello stabi-limento, ha obbligato il direttore afare i lavori di manutenzione entro5 giorni. Una delibera dirigenzialedi Palazzo Valentini ha accertatoche c’è stato rispetto ambientale,per cui Italcementi non subirà lachiusura e tutti potranno tornare allavoro. La cittadinanza di Collefer-ro, può continuare a dormire sonnitranquilli, almeno per quantoriguarda quest’azienda. Già giovedìl’ufficio Ambiente provincialeaveva di fatto dato ragione al-l’Italcementi, che non ha persotempo a risolvere l’inconveniente.Il d.g. Ferrario ha spiegato che unasola volta c’era stata un’emissionedi superamento dei livelli consenti-ti ad ottobre, per la quale si è subi-to intervenuti. Questo sforamentoavrebbe dato origine all’inchiestapartita, comunque, dopo il divietodi transito ai mezzi pesanti che
inquinavano la città: ordinanzaemessa dal Sindaco Cacciotti. Nel1912 venne costituita la “SocietàBombrini Parodi - Delfino” che fecesorgere a Segni Scalo (oggi Col-leferro) uno stabilimento per lafabbricazione di prodotti chimici edi esplosivi militari e industriali.Dopo la prima guerra mondialel’attività del polverificio venne acontrarsi e vennero intraprese altreproduzioni con la realizzazione, tral’altro, di una cementeria che,
prima in Italia, fu destinata a pro-durre leganti idraulici pozzolanicicon la valorizzazione dei giacimentidi pozzolana della zona di Col-leferro. Il rapido sviluppo dellacementeria portò alla costituzionedi uno specifico organismo azien-dale: la “Società italiana per la pro-duzione di calce e cementi di Segni”del 1921, che assunse rilievo nellaproduzione nazionale con la gra-duale attivazione di altre cemente-rie nel Sud Italia.
LE CITTA’ 13n. 31 - 24 Ottobre 2012 Metropoli sudMarino
casapound contro il circo
I militanti della Foresta che Avan-za, gruppo ecologista di CasaPoundItalia, hanno svolto un blitz davan-ti al circo antistante al Palaghiacciocon lo striscione No al circo con glianimali. “Spettacoli con più di 100animali. Questa la pubblicità delcirco affissa nelle nostre strade. Glianimali non dovrebbero essereconsiderati alla stregua di oggettiad uso e consumo degli uomini perprofitto e divertimento - dice il re-sponsabile Bizzarri -. È inammissi-bile che nel parcheggio del Pa-laghiaccio continuino ad insediarsia scadenze regolari compagnie cir-censi che prevedano esibizioni dianimali strappati ai loro habitat eobbligati ad una vita di catene, gab-bie e crudeli addestramenti voltisolo all’esecuzione di spettacoli didubbio gusto. Nonostante il Co-mune abbia un preciso regolamen-to che tuteli gli animali bisognaricordare che lo Stato finanzia consoldi pubblici queste attività dise-ducative”.
Olevano Romano
Inaugurato il parcheggio
a largo delle fornaci
È stato inaugurato il nuovo par-cheggio a Largo delle Fornaci, aridosso del Parco dell’Acqua Santa eil campo sportivo Don Bosco, allapresenza del sindaco Mampieri edegli assessori Ranaldi e Mastro-pietro. A celebrare la benedizione èstato don Roberto, parroco dellaParrocchia di Santa Margherita.“Ringrazio don Roberto e anchel’amministrazione Ranaldi che haposto le basi per quello che oggistiamo inaugurando - dice Mam-pieri. Sarebbe sciocco da partenostra dire che questo parcheggio ètutta farina del nostro sacco. Quelloche invece abbiamo fatto è comple-tarlo secondo le nostre prerogative.Il largo che ospita il parcheggio èstato intitolato Largo delle Fornaciperché rappresentava nell’antichitàla zona dove vi erano i forni per larealizzazione dei mattoni. L’in-titolazione è per ricordare quelloche un tempo era un luogo di lavoroe che oggi è una zona residenziale”.
Simona Rocchi
Colleferro. L’atteso via libera è giunto qualche giorno fa dalla Provincia
ItalcementI, futuro solIdoDopo la paura del sequestro si torna a lavoro. Palazzo Valentiniaccerta il rispetto ambientale e ne allonta la chiusura
di Daniele Flavi
Una nuova emergenza sta investen-do il Comune di Pomezia. Nonbastassero quelle già ampiamentecitate delle mense scolastiche e deirifiuti, ad aggravare la situazione cisi è messa pure quella relativa aicani randagi. Il problema, manco adirlo, è da ricondurre anche in que-sto caso ad un debito accumulatodall’ente. Da circa un anno infatti,ossia da quando è scaduta la con-venzione con la struttura privata Le
Tre Querce, Pomezia non ha più uncanile comunale, poiché il nuovoproprietario della struttura ha deci-
so di non rinnovare la convenzionestessa fino a quando il sindacoEnrico De Fusco non onorerà ildebito di 100mila euro che ha accu-mulato nel tempo. A lanciare l’allar-
me, i volontari dell’associazionecinofili Marilù: “la situazione - spie-gano - sta diventando preoccupante,sempre più spesso capita di trovareper strada cani abbandonati, ancheferiti, che non sappiamo dove rico-verare. A quel punto siamo costrettia lasciarli lì, oppure riusciamo a por-tarli alle Tre Querce, ma dobbiamogarantire che non li abbiamo trovatisul territorio comunale di Pomezia;praticamente per dare loro un rifu-gio dobbiamo mentire”. Interpellatosull’argomento, il dirigente dell’Uf-ficio Ambiente, Renato Curci, ha
assicurato di aver firmato le deter-mine per la liquidazione del debito,ma da quel momento l’ufficio finan-ze non gli ha fatto più sapere nulla. Ilsolito rimpallo di responsabilità.L’unica certezza è che i cittadinisono esasperati e stanno provandoin tutti i modi a far venire in cittàEdoardo Stoppa, l’amico degli ani-mali di Striscia La Notizia, affinchèpossa dare risalto nazionale allavicenda e “costringere” il sindaco adintervenire quanto prima.
A.B.
LE CITTA’ 15n. 31 - 24 Ottobre 2012 Litorale
È successo di nuovo. Come lo scorsoanno, eravamo più o meno in que-
sto periodo, Pomezia torna ad essereinvasa dai rifiuti. La causa? I rappor-ti sempre più incrinati (si parlaormai di rescissione del contratto)tra l’Aimeri Ambiente, la società chein città ha l’appalto del servizio diraccolta e smaltimento dei rifiutisolidi urbani e l’amministrazionecomunale. Motivo del contendere, laqualità e l’efficienza del servizio stes-so: da un lato il Comune contesta allasocietà di non svolgere al meglio l’in-carico affidatole, dall’altro l’Aimeri
imputa ai continui ritardi nei paga-menti da parte dell’ente la causa dieventuali disservizi, insomma, né piùné meno di quanto sta accadendo per
il servizio delle mensescolastiche. Ultimocapitolo della vicenda,il sit-in che la scorsasettimana hanno mes-so in atto i netturbinisotto gli uffici del pri-mo cittadino EnricoDe Fusco, per prote-stare contro il manca-to accredito dello sti-pendio di settembre da parte del-l’azienda e per chiedere lumi al sinda-co circa l’immediato futuro. EnricoDe Fusco, da parte sua, ha ricevutouna delegazione di manifestanti, rim-pallando tutta la responsabilitàall’azienda: “Il Comune - ha assicura-to - ha effettuato il mandato di paga-mento il 9 ottobre scorso, quindil’Aimeri è obbligata a pagare gli sti-
pendi del mese e non può strumenta-lizzare l’amministrazione per unagestione mal fatta ed irregolare”.Dall’azienda per il momento bocchecucite, certo è che lo scontro sembraarrivato al punto di non ritorno. Lasperanza è che come al solito nonsiano i cittadini a rimetterci, visto chein città l’aria è diventata davvero irre-spirabile, in tutti i sensi.
Pomezia. I lavoratori hanno manifestato sotto il Comune il proprio malcontento
La protesta dei netturbini senza stipendioContinua il rimpallo di responsabilità tra l’azienda Aimerie l’Amministrazione De Fuscodi AlessAndro BellArdini
Pomezia/1
Dirigente comunalecondannata per danno erarialeA. F., dirigente all’Urbanistica delComune di Pomezia è stata con-dannata per danno erariale. Per laCorte dei Conti la funzionaria delComune di Pomezia avrebbe elar-gito a alcuni suoi collaboratoricompensi non dovuti. Si tratta diuna cifra di circa 10mila euro, piùgli interessi dell’ente, oltre allespese legali. Tutto nasce da unesposto inviato alla Corte nel2009 con il quale si segnalavanopresunte irregolarità nell’eroga-zione degli incentivi al personaledell’ufficio comunale da lei diret-to. Sembra che gli inquirenti sisiano concentrati su due determi-ne firmate dalla dirigente comu-nale: con la prima riconosceva ase stessa gli incentivi, con laseconda li riconosceva a se stessae suoi 7 collaboratori tecnici eamministrativi. L’atto di pianifi-cazione in questione riguardava ilpiano di lottizzazione, di Casaledelle Crocette-Selva Piana, com-prensori P12 e P13.
Ale.Be.
Pomezia/2. Il debito con Le Tre Querce ha raggiunto i 100mila euro
Il sindaco non paga e la città non ha più un canileLa convenzione è scaduta da tempo ma non si può rinnovare per i debiti dell’ente
Nettuno. Già sul piede di guerra i cittadini ancora scossi per l’incendio di agosto
Kyklos, polemiche per la centrale biogasNon bastasse il centro di compostaggio, adesso è caos anche sulla centrale a biomasseTorna a far parlare di sé e a scatena-re nuove e roventi polemiche laKyklos di Nettuno, l’impianto dicompostaggio per fertilizzanti de-stinati all’agricoltura che già in pas-sato era finito alla ribalta delle crona-che per il problema mai risolto delleesalazioni pestilenziali a cui sottopo-ne i residenti della zona circostante.Ad allarmare ulteriormente i cittadi-ni, ancora scossi dal furioso incendioche ha coinvolto l’impianto perdiversi giorni lo scorso agosto, lenotizie purtroppo confermate sia
dalla Provincia di Roma che daiComuni di Nettuno ed Aprilia secon-
do cui la Kyklos è in una fase avanza-ta dello studio di fattibilità per farneuna centrale elettrica alimentata abiogas. “Il pericolosissimo incendioche si è verificato ad agosto con lefiamme che erano alte 20 metri -fanno sapere dai comitati di quartie-re nati intorno all’area - fa capirebene come l’abbinamento di uncogeneratore a biogas con l’unità dicompostaggio già presente rappre-senti un pericolo concreto per la col-lettività”. “È molto importante -hanno aggiunto - che le istituzioni si
prendano carico una volte per tuttedi questo problema onde evitare chesi verifichino tragedie di proporzioniimmani. Facciamo presente che se laKyklos avesse già installato il modu-lo a cogenerazione alimentato a bio-gas quando è scoppiato l’incendio, cisarebbe stata sicuramente una defla-grazione con conseguente disastroambientale e rischi molto gravi per iresidenti, come purtroppo già acca-duto a numerosi impianti a biogas inItalia”.
A.B.
LE CITTA’ 17
locali ed il Survival International
hanno avuto da ridire su quell’opera
titanica: forse spinti più dalle
inquietudini di un’opinione pubbli-
ca occidentale, sempre più coscien-
te del rispetto che si deve agli habi-
tat non ancora invasi dal cemento,
che dall’aver visto con i propri occhi
il progetto ed il relativo impatto
socio-ambientale, prima la Banca
Mondiale, poi la Banca Europea per
gli Investimenti, quindi la Banca
Africana di Sviluppo hanno rifiutato
il prestito ad Addis Abeba di 250
milioni di dollari per procedere
nella costruzione della Gibe III.
Un secco rifiuto al finanziamento è
arrivato poco più di un anno fa
anche dalla Farnesina, ministro
Franco Frattini, proprio per gli
effetti devastanti sull’ecosistema
della valle dell’Omo e sulle popola-
zioni locali. Al Mae era arrivata una
lettera, con tanto di manifestazione
davanti al ministero, firmata dalle
principali organizzazioni non
governative impegnate nel Con-
tinente nero, con la quale si chiede-
va, appunto, di non concedere la
somma richiesta.
Nel frattempo la costruzione della
Gibe III va avanti e i lavori dovran-
no terminare, salvo intoppi, nel
2014: la Banca Mondiale, che non
aveva dato il denaro al governo
etiope, ha poi sborsato la somma
necessaria a portare l’elettricità
anche in Kenya e già si sta parlando
della costruzione di altri due colos-
si di cemento, la Gibe IV e la Gibe
V. Ancora una volta senza che le
autorità locali chiedano il parere
alle tribù che abitano laggiù,
nell’Africa. Da sempre.
LE CITTA’16 Open Space
L aggiù nell’Africa scorre impetuo-
so un fiume che nasce dall’alto-
piano etiopico, a 2500 metri di alti-
tudine, e sfocia a sud, dopo 760 km,
nel lago di Turkana, il lago deserti-
co più grande del mondo situato già
in Kenya, non lontano dal neonato
Sudan del Sud.
Lungo il percorso raccoglie diversi
affluenti, tra cui il Gogeb, il Wabi e
il Mago, attraversa territori immu-
tati da millenni, parchi nazionali e
soprattutto le terre di tribù che
vivono lì da sempre: non è un caso
se, per via dei ritrovamenti di resti
fossili di ominidi risalenti ad epo-
che del Pliocene e del Pleistocene
(nostri antenati di 2 milioni e
mezzo di anni fa), l’Unesco abbia
inserito la valle dell’Omo nell’elen-
co dei Patrimoni dell’umanità.
Già in diversi, nell’Ottocento, cer-
carono di tracciare il suo misterioso
percorso: vi riuscì l’italiano Vittorio
Bottego, che però da quelle parti vi
trovò la morte il 17 marzo 1897.
Il fiume lì è tutto per le tribù dei
Suri, dei Mursi, dei Bodi, dei
Kwegu, tanto per citarne alcune,
che da quelle acque traggono la vita
con una semplicità immutata da
sempre, senza la pretesa delle
comodità a cui noi, giustamente per
noi, aspiriamo. E rispettano quel-
l’acqua soventemente scura per il
fango, una risorsa benedetta anche
quello, poiché lasciato dalle piene
lungo gli argini coltivati sapiente-
mente ed in grado di offrire quanto
serve per vivere.
“L’acqua è il petrolio dell’Etiopia,
che ha un potenziale di energia
idroelettrica e quindi pulita pari a
50 mila megawatt”, aveva senten-
ziato un paio di anni fa Pietro
Salini, amministratore delegato
dell’omonima ditta che rappresenta
una delle eccellenze italiane sul
piano internazionale e che da set-
tant’anni costruisce infrastrutture
in tutto il mondo e, giusto per
restare a casa nostra, il prolunga-
mento della Linea B della Metro-
politana di Roma, tratta Rebibbia-
Casal Monastero, e la linea B1, che
da piazza Bologna arriva a piazza
Conca d’Oro ed in un futuro ormai
prossimo a piazzale Jonio.
Tuttavia laggiù nell’Africa nera non
tutti sono entusiasti delle grandi
opere che portano gli italiani, e se
non sono loro i cinesi, e se non i
cinesi qualcun altro, perché il futu-
ro dell’Etiopia non si può fermare e
alla gente dei centri urbani serve
quell’energia elettrica.
E così nel 2006 la romana Salini
Costruzioni vince l’appalto per la
costruzione della diga di Gibe III,
con progetto affidato allo Studio
Pietrangeli: si tratta di un impianto
colossale dalla capacità di 1870
Mw, con un muro alto 243 metri ed
un invaso di 150 km, in grado di
fornire energia per buona parte del
paese e persino di farla arrivare al
confinante Kenya.
Immediatamente, come da prassi
in questi casi, iniziano le polemi-
che. Il più agguerrito è il gruppo
Survival International (ma li
seguono Human Rights Watch e
International Rivers), che per boc-
ca del direttore generale Stephen
Corry denuncia da tempo i soprusi
perpetrati dal governo etiope alle
tribù indigene attravero gli espro-
pri delle terre utilizzate per i pasco-
li e per le coltivazioni, l’arresto di
coloro che protestano e persino
l’abbattimento del bestiame e la
distruzione delle riserve di cibo.
Stephen Corry paventa uno sce-
nario di fame e di carestia per i
200mila indigeni della regione,
anche perché corporation straniere
avrebbero acquistato intere aree
per impiantarvi monoculture legate
alla realizzazione dell’impianto i-
drico e per la precisione di canna da
zucchero, di palma da olio e di co-
tone, nonostante sia ormai risaputo
che una tale politica di sfruttamen-
to del terreno comporti l’impoveri-
mento delle popolazioni autoctone,
le quali non possono così godere di
una dieta variegata.
Tuttavia la Salini Costruzioni non
ci sta a passare per oppressore dei
popoli deboli e confuta filo per
segno le affermazioni di Survival
International: la Gibe III è innanzi-
tutto una diga a cascata, che segue
la Gibe II ed a sua volta la Gibe I,
entrambe di minore portata; è
situata in una valle molto stretta,
disabitata ed inoltre, una volta
riempita, il fiume non subirà ulte-
riori riduzioni della portata media:
dalla centrale elettrica uscirà esat-
tamente tanta acqua quanta ne
entrerà.
Secondo gli studi della Salini, gli
allarmismi del Survival Internatio-
nal sono sbagliati, non solo per gli
errori di calcolo (l’invaso conterrà
14 miliardi di metri cubi di acqua e
non 216 miliardi di metri cubi come
erroneamente denunciato dal grup-
po di lotta per i Diritti umani): non
vi sarà la temuta siccità, il lago
Turkana non subirà alcuna salinità,
non vi saranno ripercussioni sugli
stili di vita degli abitanti, le aree
umide non subiranno cambiamen-
ti, non vi saranno scontri tribali
dovuti al momentaneo dislivello del
lago Turkana, anche perché le tribù
si combattono da secoli; l’agricoltu-
ra avrà un apporto idrico costante
tutto l’anno, come pure l’alleva-
mento del bestiame; l’invaso miti-
gherà i periodi di siccità; sarà pos-
sibile l’agricoltura irrigua (ad oggi
le popolazioni indigene, cresciute
demograficamente, importano il
60% dei prodotti agroalimentari);
l’energia elettrica consentirà più
facile accesso ad acqua potabile e
migliori condizioni sanitarie.
Detta in questi termini la questione
della diga di Gibe III sembrerebbe
limitarsi a uno scontro ideologico,
ma non solo gli indigeni delle tribù
Etiopia. Ditte romane al lavoro in Africa tra polemiche e prestiti negati. Val la pena capire perché
di Enrico oliari
Primavera arabaNell’anniversario della morte del dittatore
Libia, ucciso Khamis Gheddafi,settimo figlio del Rais. O forse no
È risaputo che sono i
gatti ad avere sette
vite. Ma il loro primato
potrebbe essere battuto
da Khamis Gheddafi, il
29enne figlio del Raìs,
dato per morto l’ottava
volta lo scorso 20 ottobre,
esattamente un anno do-
po la tragica fine del pa-
dre Muammar e del fra-
tello Mutassim.
I fatti sono presto detti: Khamis,
laurea e accademia militare e già
comandante della temutissima
32sima Brigata corazzata, sarebbe
stato catturato in uno scontro a
fuoco presso la cittadina di Bani
Walid, dove ancora vi sono sacche
di fedelissimi dell’ancienne régime:
preso con il volto sfigurato ed un
piede amputato, sarebbe morto in
seguito alle ferite riportate, fatto
confermato anche dal presidente
dell’Assemblea nazionale, Moha-
med Magarief.
A distanza di poche ore la stampa
libica ha annunciato con enfasi e
tanto di foto anche l’arresto, avve-
nuto a Tarhuna (70 chilometri a
sudest di Tripoli), di un altro big
dell’entourage del Colonnello: si è
trattato del portavoce Mussa Ibra-
him, il quale però è intervenuto
poco dopo con un messaggio di
sette minuti su Youtube per smen-
tire nuovamente (era già successo)
il proprio fermo, come pure la
morte di Khamis Gheddafi a Bani
Walid.
Dopo qualche ora è apparso a tutti
chiaro il bluff in cui è caduta la
stampa libica, la quale, almeno sul
fermo del portavoce, ha indubbia-
mente preso un granchio.
Sarà la prova del Dna a dirimere la
questione dell’identità del corpo
catturato a Bani Walid, ma quanto
avvenuto è la dimostrazione della
confusione che ancora oggi alberga
in Libia: oltre ad essere pericolosa-
mente frammentato nelle diverse
tribù che de facto gestiscono la
sicurezza e la Cosa pubblica ed
ancor più essere posto sotto il vento
secessionista che vorrebbe le tre
macroregioni della Cirenaica, della
Tripolitania e del Fezzan staccarsi
l’una dall’altra, il paese africano
soffre ancora di sacche di resistenza
pro regime, nonostante sia trascor-
so ormai un anno dall’uccisione del
Rais; a tutto questo vanno aggiunti
i continui attentati, i traffici di armi
verso l’Azawad e più in generale
verso il Sahel e, l’11 settembre scor-
so, l’attacco al consolato statuniten-
se di Bengasi, in cui hanno perso la
vita l’ambasciatore Stevens, tre
funzionari ed una decina di poli-
ziotti libici. La Libia appare oggi
quindi tutt’altro che riappacificata
e posta sotto il controllo dello Stato
centrale.
E.o.
SUL MAR CHE CI LEGA CON L’AFRICA D’OR...In costruzione dal 2006 una diga sul più grande bacino fluviale dell’area. Una grande opera fortemente voluta dal governo africano
nonostante la contrarietà degli abitanti, delle associazioni umanitarie internazionali e delle grandi banche, compresa la Bce
che continuano a negare prestiti all’impresa. Nonostante ciò l’opera sarà completata. Mentre già se ne progettano altre
LE CITTA’ 19Play Timen. 31 - 24 Ottobre 2012
Le reazioni. Parla Nino Ragosta tra gli States e Napoli a rota per la soap delle soap
Tramedibeautiful.com, gli 80mila italiani fan delle anticipazionisono pronti alla rivolta anche se il ricambio generazionale era atteso
Già qualche anno fa si vociferavasulla sua intenzione di lasciare
The Bold and the Beautiful, ma oral’abbandono di Susan Flannerysembra essere ormai certo. Inun’intervista rilasciata a TV Guide
Magazine, Brad Bell ha parlatoufficialmente di come farà usciredi scena Stephanie: nulla di piùverosimile e più onorevole di unaprogressione del suo cancro, che cicostringerà a fare i conti con lamorte di un personaggio che cre-devamo invincibile. Il sipario su dilei si chiuderà però senza lacrime,giacché l’intenzione è quella di rea-lizzare una sorta di “best of” delsuo rapporto con i vari personaggi,in un tributo a quella che è unadelle leggende dello spettacolo,vincitrice di 4 Emmy del Daytime.Lo stesso non si può dire di RonnMoss, alias Ridge, il cui forfait ci ègiunto già questa estate, tramiteun suo tweet. Ricordate? “Tutto
può cambiare, ma adesso ho biso-gno di fare altre esperienze”, avevadetto in un’intervista concessa aEw, riferendosi al progetto di untour europeo con la sua band, i
Player, ma anche a una piccolaserie web intitolata “Il garage diRonn”, basata su interviste ad arti-sti e musicisti. Per lui gli autorihanno scelto una fine in pieno“stile beautiful”: dopo la luna dimiele dell’ennesimo (il settimo,per la precisione) matrimonio conBrooke, scomparirà misteriosa-
mente, lasciando la vedova allegralibera di riaccoppiarsi. E in mododa ricomparire in futuro, miraco-losamente, a rimescolare le carte -eventualmente interpretato da unaltro attore. Non sono cambiamenti qualsiasi:la soap opera per antonomasia, ilfenomeno televisivo che ha tenutoincollate al televisore tre genera-zioni, è ad una svolta epocale. E chitra di noi non ne ha visto almenouna decina di puntate scagli laprima pietra. Qualche numero: the
Bold and the Beautiful viene tra-smessa in circa 100 paesi ed èseguita da circa 450 milioni dispettatori in tutto il mondo ognigiorno; ha collezionato tre EmmyAward come miglior serie dram-matica e quattro Telegatti comemiglior soap opera. Cosa fa diBeautiful la soap più vista al mon-do? Sicuramente il fatto che abbiala produzione che ha investito dipiù in una soap opera, mantenen-do un cast abbastanza lineare negli
anni, nonostante il ricorso adassurdi artifici di trama - vedi, adesempio, le risurrezioni. Per quan-to riguarda l’Italia, poi, il rapportoè assolutamente viscerale: non ècerto un caso la scelta di numeroselocations scelte per gli episodidella serie, né il fatto che abbianoun loro ufficio stampa a Roma. Delresto la produzione ha semprevisto nel nostro Paese un mercatoestremamente fertile, viste legenerazioni di impiccioni nostraniche ancora si incollano al televiso-re dopo pranzo. Perché vivere unavita parallela fatta di abiti bellissi-mi ed atmosfere scintillanti, perquanto artefatti, a noi piace.Che l’abbandono di due emblemicome Stephanie e Ridge segni ildeclino di Beautiful? È presto adirsi: quel che è certo è che ci trovia-mo ad un punto cruciale della storiatelevisiva dell’ultimo quarto di seco-lo. In America, intanto, la storylinedi Liam-Hope-Steffy sembra stiatenendo banco…
Il più autorevole sito in Italia suB&B è Tramedibeautiful.com, checonta ben 80mila iscritti e che -non ci crederete - è stato creato dadue uomini: abbiamo incontratoNino Ragosta, co-foundator di que-sto portale, insieme a Luigi Cutolo.Come nasce il vostro sito?“Tramedibeautiful.com è nato nel2004, quasi per caso. Io seguivotantissimo la soap e mi occupavo dicreare e gestire grossi portali diinformazione: ecco l’idea di fare unsito su Beautiful, approfittandodelle mie conoscenza della linguainglese e del fatto che lavoravonegli States, e che quindi avevomodo di vedere le puntate in ante-prima. Cominciammo col racconta-re quello che sarebbe successo nellasoap da lì a sei mesi. Poi c’è statauna diffusione capillare e siamo
diventati il punto di riferimento piùimportante”.A cosa è dovuto questo succes-so?“Beautiful in Italia ha avuto la for-tuna di essere il prodotto che veni-va subito dopo Febbre D’Amore.Sicuramente il fatto che la produ-zione ci abbia investito e ci abbialavorato molto bene, mantenendoun cast abbastanza lineare neglianni, è fondamentale”.È diventata, insomma, unavera e propria famiglia.“Assolutamente si! Ad esempio, c’èsempre stata una battaglia tra ibrookisti e i tayloristi, condotti dairispettivi capi-popolo: abbiamo do-vuto sedare delle vere e proprie ris-se e allontanare gente dal forum,perché le difendeva come se stessedifendendo la propria madre o
sorella”. Come hanno preso lanotizia dell’abbandonodi Ridge e Stephanie?“Non hanno reagito benis-simo, sebbene il ricambiogenerazionale fosse auspi-cabile perché in questomodo hanno garantito lon-gevità al prodotto. Da annisi parla della crisi di ascoltidella soap, e quindi si ètemuto che si volesse ridur-re l’investimento, ridimen-sionarlo, se non addiritturaavviarla ad una lenta chiusura, masembra che non sia così. C’è chi hadetto che senza di loro non varràpiù la pena vederlo, ma sicuramen-te sono le stesse persone che conti-nueranno ad esserle fedeli”.
C.V.
BEAUTIFUL & ROTTAMAStephanie muore di cancro, Ridge scompareE la sceneggiatura punta sui nuovi intrighi tra gli ex adolescenti Liam, Steffy, Thomas e HopeAll’origine della crisi la brutta rottura in estate tra la produzione e Ronn Moss
di Carol Verde
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LE CITTA’20 LE CITTA’20 n. 31 - 24 Ottobre 2012
Play Time
Non c’è bisogno di molte presenta-zioni. Nato artisticamente a Ro-
ma, ma consacrato a Milano con Ze-
lig e con la romanissima Kruska(proprio lei, l’amica di Tatiana):Gabriele Cirilli è senza dubbio unodei comici italiani più amati. Dopogli studi di recitazione presso ilLaboratorio di Esercitazioni Sce-niche diretto da Gigi Proietti, ha fattoteatro, cabaret, doppiaggio, cinema etelevisione. Lo abbiamo incontratoprima della diretta di Tale e Quale
Show, programma di Rai Uno di cuiè la punta di diamante.Sei l’unico concorrente della
scorsa edizione ad essere sta-
to riconfermato…
“Alla fine della scorsa edizione io eCarlo Conti ci siamo accorti che sta-vamo lavorando bene: stavamofacendo ascolti paurosi, avevamosuperato anche Zelig. Mi ha ripro-posto per questo format perché ser-viva una verve comica, e siccometrovare un comico che oltre a farridere sappia anche cantare e intrat-tenere è veramente difficile…”Proprio quello che abbiamo
visto in queste sere: un artista
completo.
“Quando ho iniziato la scuola direcitazione, Gigi Proietti ci teneva afar capire una cosa molto impor-tante: che l’attore deve’essere a 360gradi. Deve poter spaziare, deve
saper fare cabaret, teatro comico edrammatico, cantare, ballare… quiin Italia purtroppo non c’è modo difar capire che se uno è bravo, lo èsempre. In America ad esempio ètutto diverso. Per fare dei nomi:Jim Carrey, Billy Cristal, BenStiller, Eddy Murphy, e poi JackBlack, al quale mi ispiro molto, rie-scono a fare tutto senza nessunaetichetta”. Hai mai pensato ad un tuo one
Man Show?
“Diciamo che nei miei spettacoli livelo faccio: il problema sta nel portarloin televisione, visto che in Italia o c’èFiorello, o c’è Panariello - per carità,
beati loro che hanno la fiducia ciecadegli sponsor. - Questa cosa è unodei guai del nostro Paese: non sidanno possibilità, non si rischia, nonsi dice mai “perché no, proviamo”.Ed è così anche nel cinema. Per dire,la settimana scorsa al cinema hovisto quattro trailers: in tre di questic’era Valerio Mastrandrea come pro-tagonista. Mi vuoi far credere chenon esistano attori bravi quanto lui?Ecco, questa è l’Italia…”.Gli ascolti dicono però che il
pubblico ti vuole, eccome.
“Il pubblico vede che io mi do com-pletamente. Sono una persona ve-ra, e credo proprio che questo il pub-
blico lo noti. La gente per strada miferma con calore, con affetto reale”.Certo, siamo rimasti tutti affe-
zionati al personaggio di Kru-
ska…
“Kruska per me è tutto. Mi ha datopopolarità, mi ha dato visibilità, emi ha dato quei “soldini” grazie aiquali sono stato in grado di faredelle scelte: non ho dovuto accetta-re tutto per forza. In questo modopuoi cominciare a fare la tua carrie-ra scegliendola, e non subendola”. Sei cambiato molto?
“No, in realtà non sono cambiato.Quando facevo teatro vedevo cheerano i tormentoni a rendere visibi-li i personaggi televisivi: allora ci hoprovato allo stesso modo, per rima-nere impresso anche io al pubblicoe alle persone. Non rinnego nientedi tutto quello che ho fatto, anzi,per me è motivo di orgoglio. Soloche in questo periodo, semplicemen-te, non mi va più di fare personaggitelevisivi: preferisco fare uno stand
up, un monologo, fare un po’ piùl’attore: ciò da cui sono partitoquando ho fatto la scuola di GigiProietti”.E non vuoi più tornà bambino?
“Certo! La vera fortuna di quel tor-mentone è che è stato il primo per-sonaggio dopo Ninetto, Kruska el’Abruzzese, che mi ha permesso diessere me stesso. È nato quando ènato mio figlio. Quando ti nasce unbambino devi iniziare a prenderti
GABRIELE CIRILLI“Sono un attore totale…”
di Carol Verde
Il comico di punta della trasmissione Tale e quale di RaiUno spiega come i suoi tormentoni,su tutti Kruska l’amica di Tatiana, gli abbiano dato la possibilità di dimostrare la sua completezzaartistica: “Il merito di questa ricerca è di Gigi Proietti che me ne ha insegnato il valore.I modelli sono in America: da Eddie Murphy a Jim Carrey, da Billy Cristala Jack Black, al quale mi ispiro molto”
L’intervista
LE CITTA’ 21n. 31 - 24 Ottobre 2012
Play Time
delle responsabilità: dopo un po’ di
responsabilità accumulata, ti viene
proprio da dire “oddio, vojo tornà
bambino!”.
Del resto Ursula K. Le Guin ha
detto: “Un adulto creativo è un
bambino sopravvissuto”...
“Nella mia anima da adulto ci deve
sempre essere un bambino. Quando
mi chiedono perché sono sempre
allegro, io rispondo che non faccio
uno sforzo: se Dio m’ha dato il sorri-
so, perché non sorridere?”
Per questo hai deciso di fare il
comico?
“Io non ho deciso di fare il comico,
ho deciso di fare l’attore. Faccio il
comico perché mi viene meglio, ma
ho dato prova di essere bravo anche
a livello drammatico, ad esempio,
quando ho interpretato San Leone
(nella fiction San Francesco su Rai
Uno, ndr). Poi l’emozione si può far
avere attraverso una risata, attra-
verso un pianto, anche attraverso
una canzone: ecco, l’importante è
dare un’emozione, e a me riesce
meglio facendo ridere”.
Pensi sia utile la comicità in
Italia, in questo periodo così
nero?
“Ogni lavoro è una missione. Ad
esempio un giornalista fornisce
informazioni che il lettore non
conosce, quindi è utile. Io credo di
essere utile regalando un sorriso:
del resto esiste la comico-terapia, e
ti posso garantire che ridere fa
bene. Quindi, mi sento utile alla
società, e soprattutto in questo
periodo, in cui una risata, magari, ti
può distogliere da un problema”.
Ti abbiamo pizzicato durante
le prove di Tale e Quale Show,
ma sappiamo che non ti fermi
un attimo. Cosa bolle nella
pentola di Gabriele?
“Non potrei dirlo, ma… ho un pro-
getto un po’ambizioso, e difficilis-
simo. Vorrei ricreare una coppia
artistica, e sto cercando un’attrice
brava, che stia bene vicino a me.
Vorrei portarla a Zelig, ma non
solo: ho girato una puntata pilota
di una sitcom che si sviluppa in
cucina, Giorgio e Matilde cuochi -
la puntata pilota l’ho fatta con
Anna Falchi, ma non credo che
con lei possa nascere questa cop-
pia. Poi c’è Pit Stop, che vorrei
portare su Rai2 in seconda serata,
dove io e mia moglie gestiamo un
locale in cui c’è di tutto, che io vor-
rei diventasse un luogo di spetta-
colo, e invece lei pensa solo a fare
soldi. E poi in teatro. Insomma,
questa coppia la vorrei portare in
giro: televisione, teatro, cinema..
proprio come le tante coppie arti-
stiche di una volta che hanno
segnato il mondo dello spettacolo.
Ma ancora non riesco a trovare la
persona giusta”.
LE CITTA’22 LE CITTA’22
Il freddo è iniziato e nelle vetrinesi intravedeno i colori che
andranno di moda quest’inverno: icolori scuri. Davanti ad un panora-ma economico e sociale terrifican-te, la moda reagisce scegliendo ilnero come colore dell'anno.L’ultima volta che si è visto un“look total black” fu negli Anni '80quando nacque la tendenza dellostile gotico. Inizialmente i guru delnero furono i cantanti rock che con-tribuirono a creare un’estetica darkmolto sofisticata. E adesso il goticoè tornato. Gucci, Chanel, Givenchy,Calvin Klein da Milano a New Yorkpassando per Parigi i marchi sisono uniti in un unico stile e in ununico colore. Il nuovo spirito goticosi espande e si identifica in una piùamplia la sua gamma di indumenti.Anche la figlia di Silvia Fendi, cherecentemente ha inaugurato la suaprima gioielleria a Piazza Navona,si è dedicata allo stile gotico crean-do un universo pieno di orecchinicon forma di dita di giacchio, spillea forma di ragno, anelli con teschibianchi ecc... Così è come uno stileche nel passato fu venerato solo per
un’autentica avanguardia si è con-vertita in una tendenza contempora-nea massiva che incluso funzionaapplicata al pop. Il look gotico scap-pa dalla tirannia dell’uniforme diuna società regolata da stretti codicie la evade attraverso i coloriscuri e l’eccentricità.Questa tendenza che haprimeggiato nelle pas-serelle delle Fashionweek si tradurra nel-lo street style acco-stando al nero il bor-deaux e il blue elettri-co, ideali per dare allo“stile dark” un tocco dicolore rock.
n. 31 - 24 Ottobre 2012
Il 10 ottobre i Musei capitolini diRoma hanno aperto le porte ad
una mostra che rimarrà fino al 28ottobre dedicata agli ultimi sessan-t’anni del Made in Italy. Ad espor-re saranno i più importanti artistiitaliani, quelli che sono riusciti adimporre in tutto il mondo il propriostile, determinando quello che oggiè l’inconfondibile “stile italiano”.Fra le griffe in esposizione per l'Alta Moda femminile: Renato Ba-lestra, Franco Ciambella, Raf-faella Curiel, Marella Ferrera, So-relle Fontana, Egon Furstenberg,Galitzine, Gattinoni, Lancetti, An-tonio Marras, Gai Mattiolo, Loren-zo Riva, Sarli, Schuberth, Valen-
tino. Per l' Alta Moda maschilesaranno presenti i modelli
di Brioni, Maison Li-trico Roma.
Invece per il Prêt-à-Porter: Emilio Pucci,Walter Albini, Gior-gio Armani, LauraBiagiotti, Mariella Bu-
rani, Roberta di Ca-merino, Helietta Cara-
cciolo, Roberto Cavalli,Enrico Coveri, Dolce & Gab-
bana, Etro, Fendi, Salvatore Fer-
ragamo, Gianfranco Ferrè, AlbertaFerretti, Nazareno Gabrielli, Genny,Gherardini, Gucci, Krizia, La Perla,Max Mara, Missoni, Moschino,Prada, Ermanno Scervino, LucianoSoprani, Trussardi, Versace L’espo-sizione, ideata da StilePromoItalia ecurata da due donne, FiorellaGalgano ed Alessia Tota, è compostada un centinaio di capi, accessoriinclusi. Ci saranno vestiti che le cele-brities hanno indossato alla nottedegli Oscar o indumenti realizzatiper le stars del cinema internaziona-le, tutti capi preziosi e incomparabi-li per la sperimentazione nei tessutie la ricerca e l'uso di materiali sofi-sticati.
di Valentina Carboni
Link: valemood.blogspot.com
Il colore dell’autunno
Per la moda sarà un anno nero
L’atteso evento glamour
Al museo 60 anni di Made in Italy
Play Time
LE CITTA’ 23
Nato a Coriano nel 1987, MarcoSimoncelli, detto il Sic da parenti,
amici, meccanici e fan, era famosoper la sua chioma riccia, voluminosae per quel nasone a punta. Era uno diquelli che anche se non lo sentivi par-lare, bastava guardarlo per capire cheera un bravo ragazzo, uno apposto,capace di tirare fuori la grinta e ilcarattere soltanto in pista dove dal-l’alto dei suoi centimetri piegava adestra e a sinistra quella moto senzapudore alcuno tentando sorpassi chesoltanto un genio sarebbe stato ingrado di azzardare. Proprio questaera la sua caratteristica, interpretareil mondo delle corse da vero combat-tente, da gladiatore: se c’era da lotta-re lui si gettava nella mischia a capo-fitto senza fare figli e figliastri. Questasua caratteristica gli è costata nelcorso della carriera una valanga dicritiche, di ammonizioni e di multeda parte della federazione; indimen-ticabile quando Lorenzo gli rimpro-verò di azzardare sorpassi impropo-nibili e lui con il suo accento orgoglio-samente romagnolo gli rispose “laprossima volta che lo farò sarò arre-stato”. Questo era il Sic, uno che vive-va la vita a pieno, che dava il duecen-to per cento in tutto quello faceva;era uno che nonostante le vittorie, lanotorietà e i lauti contratti ha conti-nuato a vivere la sua vita di sempre aCoriano in provincia di Rimini, insie-me a mamma Rossella, papà Paolo ela sorellina Martina nella casa disempre in cui era cresciuto sin dabambino, nella stessa cameretta incui aveva trascorso le prime nottidella sua vita, restando al fianco dellafidanzatina storica Kate, una ragazzadi cui si era innamorato da giovane,
quando non era nessuno e che conti-nuava ad amare anche quando eradiventato una star, un fenomenomediatico, quando vicino alla motomarchiata col 58 si ammassavanofotografi e giornalisti di tutti i conti-nenti, fino a quell’ultima maledettacorsa in Malesia a Sepang in cuiprima della partenza la piccola Kategli ha dato il solito bacio sul casco,quel bacio che precedeva ogni iniziodi gara. Marco ancor prima di essereun motociclista talentuosissimo e unesempio di professionismo assoluto èstato un uomo vero, nonostante iventiquattro anni. È morto per esse-re sé stesso, per vivere la vita senzarete né freni, in modo passionale, ditutto cuore. È morto perché è volutorimanere in sella alla sua moto laddo-ve ogni motociclista, anche il piùbravo l’avrebbe lasciata andar via. Ilracconto della sua morte sembraessere il riassunto della sua vita e delsuo spirito: era uno pieno di vita, feli-ce di vivere che resisteva a tuttoanche quando non c’era nulla dapoter salvare, era uno che rimanevaaggrappato alla vita sempre. Era uncombattente, uno tosto, uno che non
si arrendeva proprio mai. Per com-prendere a pieno la figura di MarcoSimoncelli basta pensare alla sua car-riera. Il Sic non è stato uno di quellidall’ascesa dirompente e irrefrenabi-le, si vedano i vari Lorenzo, Pedrosa oil pupillo del momento Marc Mar-quez, Marco è stato uno che i succes-
si, la notorietà e il denaro se li è dovu-ti guadagnare in pista. Arrivato gio-vanissimo, a quindici anni, nel roa-ster del motomondiale si è dovutoconquistare weekend dopo weekendlo spazio all’interno del mondo delmotociclismo che conta e non ha
avuto vita facile. I primi anni hadovuto lottare con problemi di veloci-tà e di stabilità dovuti al suo fisicoenorme per le piccole moto 125cc e250cc che lo hanno portato spesso acadere, ma dove chiunque altro sisarebbe fermato a riflettere iniziandoa correre con il classico “braccino” daragioniere, lui ha continuato sempread andare a tutto gas. Il premio allasua costanza, la sorte glielo ha conse-gnato nel 2008 quando Simoncellivinse il motomondiale classe 250correndo per metà campionato conuna moto palesemente inferiorerispetto ai mezzi dei suoi acerrimirivali spagnoli, gli agguerriti Barberae Bautista. Tuttavia si sa la vita è trop-po strana per essere compresa e cosìtutto ciò che gli aveva concesso nelgiro di tre anni glielo ha negato nelgiro di pochi minuti dopo la partenzadel Gp di Malesia 2011 e lo ha fattocon gli interessi, troppi. Noi tuttiamanti del motociclismo non amia-mo ricordare quel drammatico inci-dente e le sue terribili dinamiche.Quel capoccione dai riccioli d’oro checi aveva fatto crepare dalle risate perla sua spiritosaggine e la sua spensie-ratezza, steso sull’asfalto inanime,senza casco: no troppo triste, per unocome il Sic uno che voleva sempreche ci fosse un gran casino, uno chequando arrivava si faceva semprenotare... Ciao Sic sarai sempre neinostri cuori.
n. 31 - 24 Ottobre 2012 3PP A R O L E
P E N S I E R I P E R S O N E
La spensieratezza e la gioia di viveredi quei riccioli rimasti per sempresull’asfalto di Sepang che oggimancano così tanto al motociclismo e non solodi Luca Priori
LE CITTA’24 n. 31 - 24 Ottobre 2012Sport
LEGA PRO - SERIE DAprilia a valanga sul Teramo,il Marino ferma l’Anconae regala il primato al San CesareoIl Fidene assesta un altro colpo alle marchigianeschiantando per 3 a 0 la Maceratese. Le laziali vincono anche nelle sfide con le sarde:l’Anziolavinio ne fa tre in casa del Progetto Sant’ Elia, il Cynthia sconfigge in extremis il Sef Torres.Civitavecchia fa 1-1 a Porto Torres
Se hanno riposato le grandi diPrima Divisione, Latina e
Frosinone, a far divertire gli appas-sionati di Lega Pro ci ha pensatocomunque l’Aprilia in SecondaDivisione girone B.Lega Pro - I pontini hanno archi-viato nella mezz’ora della ripresa lapratica Teramo chiudendo il matchsul risultato rotondo di 3 a 0.Nell’Aprilia da segnalare l’ottimaprestazione di Diakitè di nuovo ingol dopo lo scorso turno. Forti di
questo risultato gli uomini diVivarini proseguono il loro cammi-no da soli in vetta alla classifica.Serie D - Giornata molto positivaper le laziali. Nel girone F ottimopari del Città di Marino in casa con-tro l’Ancona. I marinesi hannoripreso il match in zona Cesarinipareggiando al novantesimo conPirro inserito nella ripresa dalmister Scarlato. A sfruttare il passofalso dell’Ancona capolista ci hapensato il San Cesareo che ha vintoper 0-2 in trasferta contro l’A-miternina in un match molto ner-
voso; gli aquilani hanno infattichiuso la partita con tre espulsi. Inquesto modo la squadra di capitanTajarol comanda il suo girone a 17punti. A completare la giornatanera per le squadre marchigiane haprovveduto il Fidene Calcio che haschiantato in casa per 3 a 0 la Ma-ceratese.Nel girone G colpaccio dell’An-ziolavinio che vince in casa per 3 a0 contro il Progetto Sant’Elia. Vit-toria in extremis per il Cynthia chesconfigge al novantesimo 2 a 1 laSef Torres. In extremis è arrivato
anche il pareggio del Budoni in casadell’Ostia mare per 2 a 2. Scontro alvertice invece quello che si è consu-mato a Frascati fra Lupa e TorreNeapolis dove i frascatani sono riu-sciti ad arginare la squadra capo-classifica pareggiando per 1 a 1.Non è riuscita invece al San BasilioPalestrina l’impresa di frenarel’avanzata dei secondi in classifica;la Sarnese ha vinto infatti in casapropria per 2 a 1. Da segnalare infi-ne l’ottimo pareggio del Civi-tavecchia in Sardegna in casa delPorto Torres per 1 a 1.
di Luca Priori
LE CITTA’ 25n. 31 - 24 Ottobre 2012 Sport
La Lazio non fallisce il secondo bigmatch della stagione, dopo lo sci-
volone con il Napoli, e annienta unMilan troppo brutto per essere vero.La gestione di Allegri di quest’anno èdavvero imbarazzante, basti pensareche 7 punti nelle prime 8 partiteaccadde solo nel 1981-82, l’annodella retrocessione, quando una vit-toria ne valeva due. Tutto ciò in parteè dovuto alle cessioni di due bigcome Ibrahimovic e Thiago Sil-va, evidentemente elementi impre-scindibili per il gruppo di Galliani,ma ci sono delle lacune troppo gran-di per essere giustificabili in qualchemodo. La Lazio ha completamenteannientato la compagine milaneseper più di un’ora, poi si è lasciata unpo’ andare, complici forse anche deilimiti fisici dovuti agli impegni con lenazionali per molti giocatori, ri-
schiando di farsi riprendere. PerPetkovic bisognerà ricominciare daqui: è fondamentale riuscire a gioca-re con un livello buono per tutta ladurata della gara, una grande squa-dra non può permettersi certe distra-zioni. Un dato sicuramente positivoc’è: la difesa titolare ha subìto zerogol finora; è stata schierata controAtalanta, Palermo, Pescara, Siena eMilan. Le reti sono arrivate in questiultimi due casi, ma in entrambi eraentrato Cavanda, con il conseguenteavanzamento a centrocampo di Lu-lic. Ciò testimonia la buona intesadella retroguardia, la sua validità esolidità, possibile che Petkovic laschieri nuovamente domani seracontro il Panathinaikos. Vincere con-tro i greci, infatti, metterebbe unaseria ipoteca sulla qualificazione alprossimo turno di Europa Leagueper i biancocelesti, e andrebbe ad ali-mentare l’entusiasmo che vige ora
data la buona posizione in graduato-ria. Domenica, poi, esterna al Ben-tegodi con la Fiorentina, con la buo-na notizia di non avere in campo néPizzarro né Roncaglia, entrambisqualificati. In casa Roma, invece,dopo qualche brivido di troppo sitorna a sorridere. Il gruppo gialloros-so, infatti, è riuscito a rialzare latesta, dopo aver subìto ben due retinel giro di un quarto d’ora, e havinto, stavolta con Osvaldo, autore diuna doppietta, e De Rossi in campo,contro il Genoa. Il febbricitante Ze-man ha dichiarato alle tv di non a-vere limiti nella sua squadra, glissan-do su domande riguardanti scudettoo Champions, finalmente le cose sistanno mettendo per il verso giusto?Di certo è che la Roma ha qualcheproblema nell’approccio inizialedelle gare, da ultima quella con ilGenoa, ma come non ricordare loshock subìto con la capolista Ju-
ventus. C’è ancora molto da lavorareper il boemo, ma finalmente si inizia-no a vedere i frutti, e qualche buonrisultato. Domenica prossima arrivauna prova importante nella gara casa-linga con l’Udinese, reduce dalla vitto-ria con il Pescara e a -2 dai giallorossi.
di Silvia Panizza
Serie A. Romane sempre più lanciate in campionato
Lazio: Gioia, dolore...e trionfoRoma, quattro sberle al GenoaBiancocelesti impegnati giovedì in Europa League contro il PanathinaikosPer i giallorossi domenica c’è l'insidiosa gara casalinga con l'Udinese
LE CITTA’26 n. 31 - 24 Ottobre 2012
“Mio fratello è figlio unico per-ché dice che Chinaglia non
può passare al Frosinone”. Eranogli anni Settanta quando il grandecantautore Rino Gaetano, segreta-mente laziale, un po’ come LucioBattisti, nominava a modo suoLong John in uno dei suoi brani piùbelli nei quali, in un’epoca ancoramolto ideologizzata, Rino cantaval’individualismo beato e maledettodei “soli”, unici nella buona e nellacattiva sorte. Praticamente unafoto, un nome e un cognome:Giorgio Chinaglia, l’eroe pallonaro
dei due mondi. L’autore, insieme aTommaso Maestrelli, del primoscudetto della Lazio, la squadra cheha portato il calcio a Roma che daitaloamericano ha portato il calciodivertente negli Stati Uniti d’A-merica cantando “I’m footballcrazy”, singolo uscito su disco com-posto e suonato dai fratelli Guido eMaurizio De Angelis, i musicistidegli spaghetti western con BudSpencer e Terence Hill. Altri anni,altro calcio. Dal sapore della favolache non poteva finire con unamorte triste e solitaria, lontanodalla sua Roma, e una sepoltura
nell’anonimo cimitero di Naplesnegli Usa. Come se Giorgione fosseuno dei tanti e non GiorgioChinaglia, il grido di battaglia di unpopolo intero. Il popolo della Lazio.Giorgio doveva ritornare a Roma,lo voleva fortemente da vivo. Piùche mai ora che, dallo scorso primoaprile è volato via col suo spirito,ciò che resta del corpo merita unadegna sepoltura nella sua Roma.Una comunione di volontà che hatrovato tutti d’accordo: in primisl’ex moglie Connie, quindi la fami-glia Maestrelli coi figli gemelli delgrande allenatore biancazzurro. Adare la notizia non potevano essere
altri che i lazialissimi redattori delTg5, peraltro a pochi giorni dalprimo anniversario della scompar-sa di Andrea Pesciarelli , il genialee, pure lui lazialissimo, notista poli-tico del tg di Canale 5 morto in untragico incidente stradale sulLungotevere. La vita e la memoriaancora una volta giocano a cartecon la sorte, così il direttoreClemente J Mimun, forse il piùlaziale di tutti, ha calato il jolly e dacronista di razza ha dato la notiziaper primo.Direttore, il Tg5 ha commosso
tutti dando per primo una
notizia sognata quanto inatte-
sa da tutti i tifosi della Lazio: il
ritorno a Roma della salma di
Giorgio Chinaglia. Come è
nato questo “scoop”?
“Il mio vice Andrea Pucci, altrolaziale, aveva sentito parlare diquesta ipotesi. Fortuna ha volutoche l’avvocato Ruggero che se n’èoccupato in modo risolutivo fosseun suo caro amico. Io avevo chiestoal capitano Pino Wilson qualchesettimana fa. Poi Guido Del Turco,autore del servizio, lazialissimoanche lui, ha sentito MassimoMaestrelli e abbiamo trovato tuttele conferme…”Lei, direttore, non ha mai
nascosto la sua lazialità. Cosa
significherà questo avveni-
mento per la città di Roma e
per i tifosi della Lazio?
“Per noi laziali è una grande emozio-ne, una cosa bella, anche se malinco-nica. Maestrelli e Chinaglia sono nelnostro cuore e nel nostro Pantheon,indimenticabili. Penso ad altri chehanno avuto un destino crudele ReCecconi, Frustalupi, quanti dolorinella nostra storia, ma anche senti-menti forti. Per essere laziali biso-gna essere un po’ come i blues bro-
thers, quando il gioco si fa duro,iduri cominciano a giocare…”
Sport
CLEMENTE J. MIMUN“Long John era il più grande, davvero uno di noi,in un calcio che regalava altre emozioni…”
di DanieLe Priori
Albanese di nascita ma romano difede biancoceleste, Orial Kolaj Ve-nerdì 19 Ottobre ha mantenuto lapromessa che aveva fatto in estate aimicrofoni della rivista Lazialità cioèquella di vincere in nome della suasquadra e di tutti i suoi tifosi omeglio fratelli, si, perché a lui piacechiamarli così. Tra questi a bordoring c’era anche il presidente dellaLazio, Claudio Lotito.Giunto dall’Albania in Italia ad undi-
ci anni, si è stabilito a Marino Lazia-le, paese nella Provincia di Roma.L’aria castellana ha subito inseritoOrial nei binari del grande tifo calci-stico, infatti il pugile granitico si èimmediatamente affezionato a quel-la squadra che ogni domenica scendein campo vestendo la maglia bianco-azzurra: la Lazio. È stato amore aprima vista, amore che ha portatoOrial a seguire la propria squadra incasa e in trasferta almeno fino a
quando non era nessuno nel mondo
della boxe che conta; si, perché Orial
a 24 anni ha deciso di iniziare l’av-
ventura sul ring, avventura che in
pochissimi anni, oggi Kolaj ne ha 29,
gli ha regalato numerossissime sod-
disfazioni: l’ultima venerdì scorso
con la conferma del titolo di Cam-
pione dell’Unione europea dei pesi
mediomassimi.
L.P. Foto: Eugenio Spallazzi
Vittorie. Venerdì scorso tra i tifosi accorsi a festeggiarlo anche il presidente della Lazio, Claudio Lotito
Albania, Italia, Europa: tra ring e curva
il sogno di Orial Kolaj continua...Il pugile 29enne si è confermato campione Ue dei pesi medio-massimi
(segue a pag 27)
LE CITTA’ 27n. 31 - 24 Ottobre 2012
L’intervista. Il Tg5 fa lo scoop, il direttore Clemente J. Mimun lo racconta a Le Città
GIORGIO CHINAGLIA RIPOSERà A ROMANELLA TOMBA DI TOMMASO MAESTRELLI
Sport
“Lazio, I like it”. A rompere gli ulti-
mi indugi, dopo quindici anni di
piacevoli sospetti è stato lui in per-
sona: Robbie Williams intervistato
la scorsa settimana da Radio
Deejay non ha avuto esitazioni.
Una dichiarazione, la sua, che oltre
a rendere felici i molti tifosi della
Lazio appassionati dell’ex Take
That ha dimostrato una volta di più
che la società fondata in piazza
della Libertà il 9 gennaio di 112
anni fa non è solo una squadra mul-
tietnica soltanto a livello di organi-
co e di organigramma societario
infatti anche fra i sostenitori la
componente non italiana è nutrita.
Se ci aggiungi poi che questa com-
ponente è formata da numerosi
volti noti allora il mix è di quelli
esplosivi. Sono ormai celebri le
dichiarazioni d’amore nei confronti
dei colori biancocelesti di numero-
se celebrità non italiane. Pensiamo
in primis a Will Smith, poi a Hugh
Grant, a Oscar Pistorius e la lista è
andata a rimpinguarsi proprio
qualche giorno fa quando Robbie
Williams in Italia in concomitanza
con la sua ospitata ad X- Factor, ai
microfoni di Radio Deejay incalzato
dalle domande di Linus ha svelato
tutto il suo amore nei confronti
della squadra capitolina. Sospetti
che Williams fosse di fede bianco-
celeste fra i gossippari più accaniti
già c’erano stati, basti pensare che
nell’ormai lontano 1995 Robbie
Williams si era fatto immortalare
uscendo da un locale con indosso
una vistosa divisa della S.S. Lazio
allora sponsorizzata dalla Banca di
Roma, foto pubblicata poi sulle
pagine del Daily Mirror. Manco a
dirlo ad avvicinare l’ex cantante dei
Take That ai colori biancocelesti è
stato il mito di Gazza Gascoigne,
l’emblema della famosa accoppiata
dicotomica “genio e sregolatezza”.
L.P.
Cosa ha rappresentato per lei
Giorgio Chinaglia? Giorgione
era davvero “figlio unico” come
lasciava intendere Rino Gaetano
in una sua famosa canzone?
“Andavo a vedere Chinaglia quando
avevo diciassette anni, mi divertiva
la sua corsa ingobbita, il fatto che
rispondesse colpo su colpo anche ai
difensori più arcigni. Segnava, face-
va segnare, caricava la squadra co-
me nessuno è più riuscito a fare né
alla Lazio, né altrove. Un gran gio-
catore ed un ragazzo di gran cuore,
ha fatto anche tanti errori, ma era
uno di noi”.
Ci sbagliamo o questo servizio
è l’ennesima conferma del
cuore particolarmente bian-
cazzurro che batte al Palatino
nel cuore del Tg5? I tifosi della
Lazio non hanno mai dimenti-
cato il suo notista politico
Andrea Pesciarelli...
“Al Tg5 ci sono diversi laziali, ma
anche romanisti, juventini,interisti.
Strano,ma vero,ci sono pochi mila-
nisti.Lo so che i nostri tifosi voleva-
no bene ad Andrea Pesciarelli. Al
Tg5 c’è suo figlio Iacopo, che io
chiamo Pesciolino…”
Sempre nello stesso servizio
in sottofondo si riconosce
l’eco di un altro cuore biancaz-
zurro piuttosto sottaciuto,
quello di Lucio Battisti. Gli
anni Settanta, quella musica e
il cuore verace e appassionato
di artisti come Lucio e Long
John. Quanto mancano e
quanto potrebbero dare anco-
ra alla città di Roma e all’Italia
di oggi?
“Chinaglia è stato il più grande per
noi e spiace che se ne sia andato per
sempre alla sua età. Non so se
Battisti era laziale, ma se così fosse
stato, sarebbe bello trovare in qual-
che cassetto un inno dedicato al
nostro team”.
La testimonianza romantica
(non nostalgica) e la memoria
sana possono essere valori da
riscrivere nel vuoto di oggi che
aggrava se possibile il livello
di crisi generale, specie econo-
mica, che viviamo in que-
st’epoca? In poche parole, da
cronista appassionato, come
racconterebbe quegli anni a
un ragazzo nato dopo il 1989?
“Si andava allo stadio anche cinque
ore prima. Se si aveva qualche lira
in tasca si comprava un panino un
po’ raffermo e una birra (quasi
sempre calda) e si aspettava il
fischio d’inizio preparando i cori. Si
vedeva la partita in curva, malissi-
mo, e poi si trascorreva mezza setti-
mana a parlare di quel match e
altra mezza a far previsioni sul suc-
cessivo. Qualche volta con le tifose-
rie più antipatiche volava qualche
schiaffone, ma i tempi dei razzi e
dei coltelli non erano allora neppu-
re immaginabili. Allo stadio anda-
vano anche ragazzini e le famiglie.
Era un rito collettivo cui partecipa-
vo con entusiasmo anche se per
tanti anni si è vinto poco o nulla.
Ma quando Lenzini ha cominciato a
fare il giro di campo seminando
sale, con l’arrivo di Maestrelli,
Giorgione e di quei ragazzi che ci
fecero gioire nei primi anni 70, la
Lazio diventò la squadra più bella
d’Italia. Abbiamo vinto un campio-
nato ma potevamo vincerne alme-
no due. Bei tempi lo scudetto
certo,ma perfino lo spareggio per
evitare la serie C. Grandi sofferen-
ze,ma quante emozioni…”
Tifosi vip. L’ex Take That intervistato da Radio DeeJay confida la sua fede per la squadra capitolina
Musica, il coming out biancazzurro di Robbie Williams: “Lazio, I like it”
Ascoltaci su
(segue da pag 26)
LE CITTA’28 n. 31 - 24 Ottobre 2012
A Cave l’Arte pasticcera
di Enrico Maggi
Alle ore 19 di sabato 27 ottobre,
nell'ambito della 78esima Fiera
della Castagna, si svolgerà nel-
l'antico Palazzo Leoncelli di Cave,
l'evento L'arte pasticcera di En-
rico Maggi.
L'iniziativa, per la quale è stato
allestito un buffet a base di casta-
gne, è patrocinata dall'Unione
nazionale Pro Loco Italia, Città di
Cave, Regione Lazio, Provincia di
Roma, Pro Loco di Cave, palazzo
Brancaccio Grandi eventi e
Accademia nazionale Pasticceri
italiani.
Tra i tanti personaggi di spicco,
che saranno presenti all'evento, la
giornalista Rai Roberta Ammen-
dola, le autorità della Polizia di
Stato, esponenti della Regione e
di Bic Lazio, mentre madrina
della serata sarà la show-girl
Matilde Brandi. La serata specia-
le si chiuderà con una particolare
torta a tema, che rievocherà, dan-
dole l'attenzione che merita, l'an-
tica tradizione locale.
L’agenda
Il 27 ottobre è l’ultimo giorno perassistere ad un esilarante reporta-ge di fotogragia alle Officine K,nella zona del Pigneto di Roma.Davide Mauriello, l’autore dellefotografie ha intitolato la mostra:“Verso ovest, scatti di New York,San Francisco e Palo Alto”. Il bian-co e nero è il tono che ha sceltoDavide per mostrare ai romanitutti i sentimenti e le emozioni cheha provato davanti a quegli sguar-di, ai visi sorpresi e agli atteggia-menti naturali delle persone. Hascelto di catturare il più possibiledei momenti di vita privata in pub-blico, cercando di fermare le
immagini di passanti che spessosfuggono all’occhio dell’uomo ditutti i giorni e che invece sono i veriprotagonisti dello spazio metropo-litano: dalla vecchietta che si pre-para ad attraversare il traffico,all’uomo con la busta di plasticache gira in mutande e calzini per levie di Downtown, la ginnasticasulla panchina o l’uomo con labambola gonfiabile tra le braccia.Non manca nessuno all’appello, traasiatici, ispanici, afroamericani,nativi e caucasici sono tutti immor-talati per comporre questo affrescodi quotidiano americano.
Valentina Carboni
Un pezzo d’America al Pigneto
Le origini di Castelnuovo di Portosono riconducibili alla storia del-l'antica città stato di Capena, che erala capitale dei Capenati, fiorentepopolazione italica che prosperavanel Lazio prima dell'avvento diRoma; i Capenati avevano una pro-pria lingua, simile al latino, affineall'etrusco e con influenze sabine.Dell’ epoca romana si sa poco, forsela città è stata costruita sulle rovinedi un oppido dei dintorni di Capenao inerenti alle colonie di Pentapolis.Le prime notizie risalgono al 1074tramite una bolla papale in cui vienechiamata Castrum Novum e defini-ta come feudo per metà di San Paolofuori le mura. Il nome, poi divenuto"Castello Nuovo", probabilmente èda ricercare probabilmente alla
costruzione di un nuovo castello adiscapito di uno più antico. Si devetuttavia ai coloni dell’età repubbli-cana romana, lo sfruttamento agri-colo del suolo e l’allevamento delbestiame, con criteri “moderni”:numerose ville rustiche con semprepiù grandi latifondi, s’insediaronosulle alture circostanti Castelnuovo,con una razionale rete di approvvi-gionamento e distribuzione idricasotterranea. La decadenza di Romae le invasioni barbariche del V seco-lo, resero insicura l’esistenza diquelle piccole borgate, spingendo gliagricoltori ad abbandonare queifondi e a rifondare negli stessi luo-ghi, quegli antichi centri urbanietrusco-capenati, naturalmente piùdifesi dalle rupi scoscese e dai fossisottostanti. Le bolle papali testimo-
niano come intornoall’anno Mille, i luo-ghi gravitanti attor-no a Castelnuovo fos-sero tornati a nuovavita, con cittadine,castelli, torri, chiesee monasteri. Un pas-sato così denso diavvenimenti storici,ha lasciato nel terri-torio numerose testi-monianze archeolo-giche delle quali lamaggior parte sono ancora da sco-prire. Il materiale rinvenuto duran-te il secolo scorso, iscrizioni latine,fregi e teste marmoree, già veduto epubblicato dallo studioso GiuseppeTomassetti è purtroppo andatodisperso; restano tuttavia conserva-
te alcune antichità presso l’anticaPosta sulla Flaminia ed in altre col-lezioni private locali, oltre ai fram-menti di colonne e ornamenti,murati in alcune case del centro sto-rico di Castelnuovo, come memoriadel passato.
Comuni da scoprire: Castelnuovo di Porto
Le giornate del Libroa Montecitorio
Quarta edizione per le Giornatedel Libro Politico a Montecitorio,la rassegna nazionale dedicataalla saggistica politica. L’iniziativ-a, il 26 e 27 ottobre a PalazzoMontecitorio, è promossa dallaCamera dei deputati con l'As-sociazione Italiana Editori e conla collaborazione dell'Ali di Ro-ma. Per due giorni, dalle 11 alle20, si alterneranno tavole roton-de e incontri (Sala Aldo Moro).Nella Sala della Regina rimarràaperta una rassegna libreria, divi-sa per aree tematiche, sulle novitàeditoriali per promuovere la let-tura presso i cittadini, soprattuttotra i più giovani e favorire la cre-scita di una cittadinanza semprepiù consapevole e matura. Perl'edizione di quest'anno, la Ca-mera si avvale dell'importantecontributo delle Biblioteche diRoma, che esporranno, nell'ambi-to della manifestazione, alcunipannelli della mostra Alfabetodelle Fiabe.
di Daniela Mei
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LE CITTA’ 29n. 31 - 24 Ottobre 2012
Agenda Eventi
Cesare Cremonini in tourL’ormai maturo cantautore Cesare Cremonini anche questa volta hafatto il pieno. Le prevendite dei biglietti in vista del suo nuovo tour ingiro per la penisola italiana, infatti,hanno registrato numeri davvero darecord, con copiosi sold out già perdiverse date. L’artista bolognese siesibirà, a partire da venerdì 26 otto-bre, in parecchie città italiane, daPordenone fino a Napoli, passando -e non poteva essere altrimenti - per laCapitale il 13 novembre dove terrà ilsuo attesissimo concerto romanonella cornice del Palalottomaticaall’Eur. Dopo i primi successi in clas-sifica piazzati con il fenomeno Lunapop, Cremonini dal 2002 si èavviato brillantemente nella carriera da solista, con quattro album rea-lizzati, Bagus, Maggese, Il primo bacio sulla luna, più nel mezzo laraccolta The Greatest Hits 1999-2010 prima dell’ultima fatica intitola-ta La Teoria dei Colori, uscito nel mese di maggio e lanciato alla gran-de dai due singoli Il comico (Sai che risate) e Una come te: due canzo-ni tra le più passate dalle radio nazionali. Due successi che, tuttavia,confermano semmai ce ne fosse bisogno, il buon Cesare Cremonini trale voci pop più amate del panorama musicale italiano. Infatti il roma-gnolo non può definirsi soltanto un buon prodotto commerciale, vistoe considerato che nel corso degli anni ha raggiunto quella maturitàartistica, tale da potersi affermare come uno tra i migliori cantautori emusicisti del Belpaese.
Jacopo Paoletti
Un click romano per la LajtenbergerLa fotografia è un'arte che si sta sempre più scoprendo in questi anni.I giovani capiscono l'attenzione e la sensibilità che ci sono dietro aduno scatto e non perdono occa-sione di presenziare le mostrepiù interessanti. Per tutta lasettimana fino a domenica 28si potrà godere dell'estro diAleksandra Lajtenberger pres-so l'Auditorium Parco dellaMusica di Roma. “Come unseme che germoglia, Alek-sandra Lajtenberger fa sboccia-re la sua visione del mondo inuna mostra che celebra la bel-lezza come espressione dell’unione tra tempo e natura. Perché forse èproprio nella bellezza del tempo naturale, nel rifiorire dell’essere, cherisiede la soluzione alla crisi contemporanea dell’avere”. Questa la pre-sentazione di questo momento d'arte che arriva dopo il successo dellamostra Lifelines, 27 ritratti doppi di madri e figlie lavorati con la tec-nica del Sandpaper. La Lajtenberger si interroga su come lo scorreredel tempo possa scavare la bellezza, spostando il fuoco dello sguardodal volto della donna a quello della natura. La mostra ha in sé unamodernità lodevole: accoglie infatti i visitatori in un coinvolgente giar-dino multimediale dove i fiori immortalati dalla talentuosa Aleksandratrovano vite nuove in animazioni, variazioni e interpretazioni uniche,come l’innovativa serie di “florologi”. Aleksandra Lajtenberger è famo-sa per i suoi accostamenti azzardati: questa volta sposa la dimensionedel tempo con bellezza della natura in ogni possibile declinazione.
Luca Bussoletti
Il fu Moltheni nella CapitaleC'è stato un tempo in cui esisteva Moltheni. La sua voce gracchiavaversi di alta poesia e la sua chitarra urlava musica intestinale. Poil'enorme bocca dello star ystemche tutto divora ha rotto questofantastico giocattolo. A quasi treanni di distanza dalle ultimeapparizioni del fu Moltheni siannuncia a squilli di trombe ilrientro in grande stile di UmbertoMaria Giardini. Scevro da fronzolie nomi d'arte, l'uomo Giardini sipresenta sabato 27 al Circolo degliArtisti di Roma con un disco, Ladieta dell’imperatrice, che, dalle premesse della critica, pare rappre-senti una delle più attese uscite di questa stagione. Chi andrà ad ascol-tarlo sarà sorpreso da una produzione dalle sonorità e dai colori viciniai classici del rock femminile inglesi in stile PJ Harvey e Anna Calvi. Sitratta di una nuova vita artistica curata da Antonio Cooper Cupertinoche ha scavato nelle esperienze intense di Umberto per tirare fuori ivent'anni di carriera in cui Moltheni ha fatto innamorare l'Italia. Inscaletta quindi tutti confermati i dieci brani nuovi più i classici dalleatmosfere tipiche visionarie e psicadeliche e dal linguaggio quasi male-detto che ha resa unica la poetica di questo musicista a tratti incompre-so. Si prevede una forte affluenza di fan nostalgici ma anche di giova-ni che per la prima volta hanno scoperto cosa significhi fare musica dipancia e per sé stessi. Arte e non pop corn da vendere tra un'edizionedi un talent-show e l'altro.
Lu.Bu.
Live degli Xiu Xiu al LanificioGiovedì 25 ottobre grande serata all’insegna del rock d’avanguardia alLanificio 159 (Roma) con il concerto degli Xiu Xiu del frontman e fonda-tore Jamie Stewart. Originaridella cittadina californiana diSan Jose, gli Xiu Xiu sono sullescene musicali dall'inizio delnuovo millennio ed hanno cam-biato più volte i componenti delgruppo nel corso degli anni, conStewart unico superstite nonchél’unico ad essere stato semprepresente nella “band”. Quelloche non è mai cambiato senzadubbio è lo spirito artistico e lavena sperimentale che contraddistingue la musica degli Xiu Xiu, rockalternativo miscelato alla grandissima all’elettronica, e accompagnato damarcate sfumature del periodo post punk. Gli Xiu Xiu hanno cominciatoil proprio tour proprio pochi giorni fa con tre tappe in giro per l'Australiaprima dell’approdo attesissimo di questa settimana nel locale di viaPietralata, dove il geniale Stewart e la sua camaleontica band eseguiran-no i brani composti agli esordi e l’ultima fatica datata 2012, l’album daltitolo Always. Le doti creative e vocali di Jamie Stewart sono racchiusetutte in questo lavoro musicale, un lp dal ritmo tanto serrato quanto, inalcune tracce in particolare, rallentato, angosciante e claustrofobico. Acompletare l’atmosfera robotica e sensuale creata nei suoi live da JamieSteward, c’è l’estro ai sintetizzatori della compositrice Angela Seo, newentry al fianco del vocalist e chitarrista americano.
Jap
LE CITTA’30 n. 31 - 24 Ottobre 2012
Così ho vestito da sposi Fiorello e Baldini
nell’ultimo spot di successo in tv…
La creatività al servizio del matri-monio e non solo. Anche delle fic-tion, delle soap opera, della pub-blicità. Perché la bellezza e l’ele-ganza sono messaggi che viaggianoda sempre anche attraverso i mezzidi comunicazione e le diverseforme espressive.Così tra i segreti che intendo svela-re a voi, cari lettori, ce n’è uno par-ticolare: l’importanza del connu-bio, anche nella moda, tra creativi-tà e comunicazione. A dare lustroalla creatività dei miei collaborato-ri e mia, infatti, più di una voltahanno contribuito delle star delmondo dello spettacolo. Personeper noi prima che personaggi coiquali in molti casi si è instauratoun rapporto di stima e affetto dive-nuto in qualche caso persino ami-cizia. Con questo spirito abbiamosempre incontrato e in qualchecaso scelto i nostri testimonialOra ci apprestiamo a prestare inostri vestiti, ad esempio, allacampagna promozionale di Pupache arriva a pochi mesi di distanza
da quella di Wind Infostrada conFiorello e Baldini. Come non sotto-lineare la geniale trovata di vestirela spalla di Fiorello, un uomo, conun abito da sposa femminile.Sono certa che anche quell’abitotroverà il suo riscontro. E si badiche anche in questo caso come inmolti altri i pubblicitari hannorichiesto un modello specifico. PerBaldini, essendo un uomo e doven-do realizzare uno sketch, ne hanno
voluto uno con un doppio velo sulviso. In ogni caso la pubblicità,anche indiretta, come in questocaso, fa sempre il suo effetto.Perché il cliente o l’appassionatodi moda va a informarsi sull’origi-ne dei vestiti che compaiono nellospot. Negli anni abbiamo lavoratoanche con alcune fiction che videroprotagonista Nina Moric e poi,davvero tanto e con tanta gioia, alSalone Margherita dove sono nateamicizie belle come quella conPamela Prati, Maurizio Mattioli ealtri del Bagaglino che qui sonodiventati davvero di casa.Esattamente lo stesso che sta acca-dendo quest’anno con la dolcissi-ma Cecilia Rodriguez che tuttihanno imparato ad ammirare conaffetto. Come pure ho avuto il pia-cere e l’onore di vestire pratica-mente tutta la famiglia di IlaryBlasi in occasione del matrimoniotra la conduttrice e FrancescoTotti. In tutte queste occasioni, loripeto, la bellezza ha saputo anco-ra una volta unire, tenere insiemetratti di umanità diverse. E vi dico,
cari lettori, che una delle cose piùbelle è vedere come un abito possaimpreziosire in ultimo, esattamen-te allo stesso modo, tanto unaragazza qualunque quanto una vip.A significare, una volta di più, chela luce viene molto dal tratto sceltoper disegnare un abito. E che l’abi-to, alla fine, tutto sommato se purenon riuscisse davvero a fare ilmonaco certamente riesce a faregli sposi.... Tutt’al più a portar loroi migliori auguri. Di sicuro agarantire la bella figura che di que-sti tempi, dove persino la bellezzasembra scarseggiare, non è davve-ro cosa da poco. Credetemi. Allaprossima!
La stilistadi tutte le spose
di Maria Celli
La stilista Maria Celli
Lettere, Rubriche
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