Storia del diritto
medievale e moderno
Storia
Diritto
Medioevo
Moderno
Friedrich Nietzsche
«Abbiamo bisogno di storia, ma diversamente da come ne ha bisogno il perdigiorno nel giardino del sapere»
(Friedrich Nietzsche, Sull’utilità e il danno della storia nella vita)
Storia del diritto
medievale e moderno
L’angelo della storia:
la metafora del tempo che resta
Paul Klee
Walter Benjamin
C'è un quadro di Klee che s'intitola Angelus Novus. Vi si trova un angelo che sembra in atto di allontanarsi da qualcosa su cui fissa lo sguardo. Ha gli occhi spalancati, la bocca aperta, le ali distese. L'angelo della storia deve avere questo aspetto. Ha il viso rivolto al passato. Dove ci appare una catena di eventi, egli vede una sola catastrofe, che accumula senza tregua rovine su rovine e le rovescia ai suoi piedi. Egli vorrebbe ben trattenersi, destare i morti e ricomporre l'infranto. Ma una tempesta spira dal paradiso, che si è impigliata nelle sue ali, ed è cosi forte che egli non può più chiuderle. Questa tempesta lo spinge irresistibilmente nel futuro, a cui volge le spalle, mentre il cumulo delle rovine sale davanti a lui al cielo. Ciò che chiamiamo il progresso, è questa tempesta (Walter Benjamin).
Storia del diritto
medievale e moderno
Babele:
la metafora della traduzione
“Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole. Emigrando dall’oriente gli uomini capitarono in una pianura nel paese di Sennaar. […] Poi dissero: “Venite. Costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo, e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra”. Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che gli uomini stavano costruendo. Il Signore disse: “Ecco essi sono un solo popolo e hanno tutti una lingua sola; questo è l’inizio della loro opera e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro possibile. Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua perché non comprendano più l’uno la lingua dell’altro”. Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città. Per questo la si chiamò Babele perché il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra.”(Libro della Genesi)
Storia del dirittomedievale e moderno
Paul Klee
la metafora della vecchia città
"Il nostro linguaggio può essere considerato come una vecchia città: un dedalo di stradine e di piazze, di case vecchie e nuove, e di case con parti aggiunte in tempi diversi; e il tutto circondato da una rete di nuovi sobborghi con strade diritte e regolari, e case uniformi"
(Ludwig Wittgenstein, Ricerche filosofiche)
Storia del diritto
medievale e moderno
(M-Z)
Obiettivi del Corso sollecitare
la comune riflessione critica :
• sulla sostanza umana del diritto
• sul rapporto intrinseco del diritto con la società
• sulla efficacia creatrice (poietica) del diritto come attività culturale
• sulle intersezioni della dimensione giuridica con altri sistemi normativi (economia, politica, religione, mentalità, routine ecc.) che — entro il medesimo contesto — concorrono a strutturare la vita sociale
Percorso formativo
In tale prospettiva
il percorso formativo avrà ad oggetto
non solo il diritto e la sua storia,
ma anche le strategie e le pratiche
discorsive degli storici e dei giuristi
Il vocabolario degli storici
Tradizione
Interpretazione
Testo/contesto
Disciplina disciplinamento
Locale (culturale)/naturale (familiare)
Continuità terminologiche/ discontinuità semantiche
Pluralismo
modello discorsivo
lettura “densa” delle fonti
monumenti/documenti
Il vocabolario delle fonti
Ius (vetus, novum, commune, proprium, singulare, divinum,
humanum...)
Lex e consuetudo
Canon
iudex
iurisdictio
interpretatio
opinio doctorum
Contenuti del Corso
Si approfondiscono strumenti concettuali e
metodologie d’indagine al fine di apprezzare la
fecondissima dialettica – fra persistenze e
discontinuità – che ha connotato le pratiche
discorsive di legislatori, giudici e giuristi, dalla
prima Europa al secolo della borghesia. In tale
prospettiva il corso avrà ad oggetto: i fattori storici
che hanno inciso sull’evoluzione del diritto, i
principali corpi legislativi e dottrinali,
l’organizzazione delle corti, le forme del processo,
i modelli argomentativi dei giuristi, le istituzioni
politiche, i sistemi costituzionali e i diritti di
libertà, dal medioevo romano-germanico all’età
delle codificazioni.
Testi consigliati
1. Raoul C. Van Caenegem,
Introduzione storica al diritto privato,
Il Mulino, Bologna 2004, pp. 15-237.
2. Raoul C. Van Caenegem, Il diritto
costituzionale occidentale.
Un’introduzione storica, Carocci,
Roma 2003, pp. 19-163, 171-214.
Questo mi è costato sempre e mi costa ancora il più grande sforzo: comprendere, cioè, che sono indicibilmente più importanti i nomi dati alle cose di quel che esse sono.Ma non dimentichiamo neppure questo: che basta creare nuovi nomi, valutazioni e verosimiglianze per creare, col tempo nuove cose (Nietzsche, La Gaia Scienza, 1883)
PERIODIZZARE
SECOLI
IIIIVVVIVIIVIIIIXXXIXIIXIIIXIVXV
TARDO ANTICO
ALTO MEDIOEVO
BASSO MEDIOEVO
MODERNITA’
PERIODIZZARE
TARDO ANTICO
ALTO MEDIOEVO
PREMODERNO
MODERNO
POSTMODERNO
SECOLI
III-VI
VII-XI
XII-XVIII
XVIII-XX
……..
DIRITTOCONTEMPORANEO
DOTTRINEDEL DIRITTO
NATURALE
SECOLI
XII
XIII
XIV
XV
XVI
XVII
XVIII
XIX
XX
DIRITTO COMUNECLASSICO
PERIODIZZARE
PERIODIZZARELe fonti del diritto privato
TARDO ANTICO
ALTO MEDIOEVO
L’Europa e il dirittoromano-germanico
L’Illuminismo,il diritto naturale e
I codici moderni
SECOLI
III-VI
VII-XI
XII-XVIII
XVIII-XX
……..
PERIODIZZARELe istituzioni e le forme del potere
La prima EuropaL’impero carolingio
Frammentazione del potere:L’Europa post-carolingia
La nascita dello stato moderno
L’assolutismo d’antico regime
SECOLI
VII-VIII
VIII-XI
XII-XVI
XVII-XVIII
XXLo stato borghese
Il cammino della scienza è costellato più da problemi che da
dogmi
Wilhelm von Humboldt:
“Una caratteristica dell’Università è quella di trattare la scienza come un problema non ancora risolto e di restare pertanto costantemente su posizioni di ricerca, laddove la scuola ha a che fare ed apprende soltanto nozioni già belle e fatte”.
“Nella scuola il docente esiste in funzione degli allievi, nell’Università, professori e allievi esistono in funzione della scienza”.
elemento che accomuna l’università del passato e quella del presente
intrinseco rapportotra ricerca e insegnamento
Abelardo (sec. XII): “peregrinare, insistente e impertinente, chiedere ai maestri più in vista del tempo”
Humboldt (sec. XX): “Il cammino della scienza è evidentemente più rapido e vivace in una università, che viene continuamente messa sossopra da un gran numero di ingegni, per di più forti, giovani e robusti”.