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LO STUDIO IDROLOGICO – IDRAULICO PER IL NUOVO P.R.G.C.
Dott. Ing. Matteo Nicolini, PhD
Comune di Pordenone, 6 luglio 2015
AGGIORNAMENTO ED INTEGRAZIONE DELLO STUDIO INERENTE LA SICUREZZA IDRAULICA DEL TERRITORIO COMUNALE A
SUPPORTO DEL NUOVO PIANO REGOLATORE GENERALE AI SENSI DELLA LETTERA E), COMMA 3, ART. 63 BIS DELLA L.R. N. 5/2007
e S.M.I.
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OBIETTIVI E ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Lo studio ha avuto come obiettivo la verifica della compatibilità del nuovo P.R.G.C. con le condizioni idrologico-idrauliche del territorio, analizzando i relativi fenomeni che ne caratterizzano la pericolosità.
Le attività sono state suddivise in due fasi.
1) la prima, con l'obiettivo di predisporre la documentazione necessaria ad avviare la procedura di aggiornamento del P.A.I.L. (D.S. n. 5 - 11.02.2015);
2) la seconda, consistita nella presentazione della documentazione per l’ottenimento del parere regionale (Parere n. 18 - 23.06.2015), propedeutico all’adozione dello strumento urbanistico generale.
Le analisi sono state effettuate con l’implementazione ex-novo di:
1) un modello idrologico-idraulico di tipo distribuito per la zona Nord;
2) un modello idrologico-idraulico semi-distribuito per la simulazione della rete fognaria (in destra Noncello);
3) un modello idrodinamico di tipo bidimensionale ai volumi finiti per la simulazione degli allagamenti di origine fluviale (Meduna e Noncello).
MODELLO IDROLOGICO-IDRAULICO DISTRIBUITO
Realizzazione della griglia (mesh) di calcolo
Quotatura della griglia (mesh) di calcolo
MODELLO IDROLOGICO-IDRAULICO DISTRIBUITO
Visualizzazione dei deflussi superficiali
MODELLO IDROLOGICO-IDRAULICO DISTRIBUITO
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ANALISI E MODELLAZIONE DEL SISTEMA FOGNARIO
Panoramica delle dorsali afferenti al depuratore
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Alcuni esempi di installazione degli strumenti
Nodo 41, V.le Libertà - V. Vallona – V. Rosaccio
Nodo 404, V. Damiano Chiesa
Nodo 184, V. Matteotti
ANALISI E MODELLAZIONE DEL SISTEMA FOGNARIO
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Canale di Gronda, evento Tr = 20 anni, efflusso rigurgitato
ANALISI E MODELLAZIONE DEL SISTEMA FOGNARIO
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LA VALUTAZIONE DELLE ACQUE PARASSITE IN RETE
Calcolo sui vari bacini sottesi dai punti di misura
Mappa indice di criticità
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Il MODELLO IDODINAMICO 2D E IL P.A.I.L.• Per la verifica di compatibilità idraulica del nuovo P.R.G.C., è stato
necessario riferirsi alle perimetrazioni delle zone pericolose così come definite dal P.A.I.L.;
• con la Delibera n. 4 del Comitato Istituzionale del 9 novembre 2012, è stato adottato il Progetto di Prima Variante del P.A.I.L. che, pur mantenendo inalterate le perimetrazioni delle aree fluviali, ha introdotto le cosiddette Zone di Attenzione, per le quali esiste una indicazione di possibili criticità;
• la classificazione di tali zone (nel senso di attribuire loro una classe di pericolosità idraulica) è risultata propedeutica alla fase di redazione della relazione di compatibilità idraulica;
• la metodologia per la classificazione delle Zone di Attenzione è stata inizialmente effettuata in base ai recenti risultati correlati alla pubblicazione delle mappe di allagabilità e di rischio in ottemperanza alla Direttiva 2007/60/CE e al D.Lgs. 49/2010 (recepimento Direttiva Alluvioni);
• in alcune zone del territorio comunale, ci si è accorti come tale approccio poteva portare ad alcune conclusioni erronee (ad es., Centro storico e Interporto - Centro Ingrosso).
• Si è deciso di implementare ex-novo un modello idrodinamico di simulazione.
IL MODELLO IDRODINAMICO BIDIMENSIONALE
Estensione del dominio di calcolo del modello e relative quote altimetriche. Caratteristiche della mesh di calcolo:- 390.000 nodi (quotati a partire dal laser scan del territorio);-460.000 celle, con dimensione media del lato pari a 7.5 metri.
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La Tavola 32 del P.A.I.L. con le Zone di Attenzione
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La Tavola 32 del P.A.I.L. aggiornata
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TAVOLA 1: SINTESI SOFFERENZE IDRAULICHE
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TAVOLA 6CARTA ZONE ALLAGABILI
Tr = 100 anni
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INVARIANZA IDRAULICA NELLE NORME DI PIANO
Idrogramma ‘laminato’
(L.R. n. 11 – 29.04.2015, Art. 14, comma 1)
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The End
Matteo Nicolini
Pordenone, 6 luglio 2015