30 marzo 2011 - 1
Sviluppo del modello di contabilità analitica
gestionale
Risultati della fase 1
Udine, 1 giugno 2011
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della RicercaDipartimento per la Programmazione
Direzione Generale per la Politica Finanziaria ed il Bilancio
30 marzo 2011 - 2
Struttura del documento
� Premessa
� I risultati della fase di analisi
� Il nuovo quadro normativo
� Il nuovo processo
� I nuovi strumenti
� Conclusioni e Prospettive
30 marzo 2011 - 3
Premessa
Il progetto di definizione di un modello di controllo di gestione e rifacimento del D.I. 44/2006 nasce da precise indicazioni contenute nell’atto di indirizzo dell’On.leMinistro per l’anno 2010 e dalla necessaria attività di ripristino del corretto andamento di bilancio delle Istituzioni Scolastiche, nonché da un necessario allineamento con le normative più recenti.
A tal fine nel novembre del 2010 il Capo Dipartimento prof. Giovanni Biondi, in accordo con il Direttore Generale del Bilancio dott. Marco Filisetti, ha avviato il gruppo di lavoro a cui stanno partecipando 54 scuole e con cui hanno fino ad ora interagito ben oltre 700 scuole d’Italia.
Il particolare dinamismo delle scuole del gruppo di lavoro e la determinazione del team di progetto sono stati fattori propulsivi fondamentali per raggiungere i primi obiettivi nei tempi stabiliti e con risultati positivi.
30 marzo 2011 - 4
Il Gruppo di Lavoro
AREA NORD CENTRO SUD TOTALE
CAMPIONE INIZIALE 90 105 90 285
SCUOLE SELEZIONATE
20 30 4 54
PARTECIPANTI ALL’INCONTRO 30/03/2011
20 27 4 51
DI CUI: DIRIGENTI SCOLASTICI D. S. G. A.
40 51
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Obiettivo fase 1
Il presente lavoro nasceva con l’obiettivo di disegnare un modello di controllo di gestione applicabile alle Istituzioni Scolastiche.Le evidenze emerse in fase di analisi hanno comportato un cambio in corsa degli obiettivi del lavoro.
CAUSA EFFETTO RISULTATO
Assenza di regole contabili
Assenza di istruzioni operative
Disomogeneità dei dati contabili
Impossibilità di disegnare un modello di controllo di gestione
Inadeguatezza strumenti in uso
L’obiettivo della prima fase del lavoro ha di fatto progettato e sviluppato una nuova struttura di contabilità.
Gli output sono stati i seguenti:1.nuova architettura contabile2.nuovi modelli di previsione, registrazione contabile e consuntivazione3.esempio di modello di controllo
30 marzo 2011 - 6
Struttura del documento
� Premessa
� I risultati della fase di analisi
� Il nuovo quadro normativo
� Il nuovo processo
� I nuovi strumenti
� Conclusioni e Prospettive
30 marzo 2011 - 7
Fase di analisi - contenuti
I contenuti dell’analisi possono essere così sintetizzati
RICOSTRUZIONE DEL QUADRO NORMATIVO DI
RIFERIMENTO
RICOSTRUZIONE DEL PROCESSO
AMMINISTRATIVO CONTABILE
ANALISI DEGLI STRUMENTI IN USO
Studio delle principali normative relative al mondo scuola ed in particolare ai processi amministrativi contabili; focus di dettaglio sulle seguenti disposizioni:•AUTONOMIA SCOLASTICA (L. 59/97 - d.p.r.275/99)•REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO CONTABILE (D.I. 44/2001 - d.Lgs 165/2001)•MECCANISMI E STRUMENTI DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE (d.Lgs286/99)•PARAMETRI E CRITERI DI ASSEGNAZIONE RISORSE (D.I. 21/2007)
Analisi e ricostruzione del macro processo amministrativo contabile delle scuole con evidenziazione degli attori coinvolti, delle principali deleghe e responsabilitàe delle tempistiche di riferimento; i processi sono stati divisi in 4 categorie:1.PREVISIONE E PROGRAMMAZIONE2.REGISTRAZIONE E CONSUNTIVAZIONE3.ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI4.MONITORAGGIO E CONTROLLO
Analisi degli strumenti attualmente utilizzati nel processo amministrativo contabile con particolare attenzione ai modelli più rilevanti:•MODELLO A: PROGRAMMA ANNUALE•MODELLO I: RENDICONTO E PIANO DEI CONTI•MODELLO H: CONTO CONSUNTIVO
30 marzo 2011 - 8
Fase di analisi - criticità emerse
In base alla ricognizione effettuata sono state evidenziate una serie di problematiche e le relative soluzioni di massima individuate.
AS ISAS IS
• Tempi di programmazione dell’offerta formativa non rispettati
• Ritardi nella definizione del programma annuale
• Programmazione dei progetti solo tra gennaio e giugno
TO BETO BE
1. REVISIONE DEI PROCESSI DI PREVISIONE E DELLE DELEGHE
2. REVISIONE DELLA TEMPISTICA STANDARD CON EVENTUALE SPOSTAMENTO DELLA FASE DIREDAZIONE DEL POF A GIUGNO
3. INTRODUZIONE DI REGOLE PIÙ STRINGENTI SUI TEMPI
• Assenza di istruzioni operative per il corretto utilizzo delle voci di entrata e di spesa
• Assenza di regole e di istruzioni per la registrazione delle voci di spesa
• Utilizzo non appropriato dei residui attivi relativi ad esercizi precedenti: si tratta di crediti difficilmente incassabili
• Difficoltà di monitoraggio delle spese a causa della disomogeneità delle registrazioni contabili
1. REVISIONE DEL PROCESSO DI REGISTRAZIONE CONTABILE E DELLE DELEGHE
2. DEFINIZIONE DI UN MANUALE CONTABILE CHE IDENTIFICHI LE REGOLE E LE ISTRUZIONI OPERATIVE PER UNA CORRETTA GESTIONE DELLE VOCI DI ENTRATA, DI SPESA, PER I RESIDUI ATTIVI E PASSIVI, E PER TUTTE LE TIPOLOGIE DI TRANSAZIONI
30 marzo 2011 - 9
Fase di analisi - criticità emerse
AS ISAS IS TO BETO BE
• Assenza di regole e di una tassonomia standard per la determinazione dei progetti
• Difficoltà di monitoraggio dei progetti sia per l’errata allocazione delle spese sugli stessi sia per l’assenza di una tassonomia standard
1. CLASSIFICAZIONE DEI PROGETTI ESISTENTI (MIUR)
2. CREAZIONE DI CATEGORIE E DI TASSONOMIE STANDARD
3. DEFINIZIONE DI ISTRUZIONI OPERATIVE PER LA SCELTA DELLA CATEGORIA DI PROGETTO APPROPRIATA E PER LA CORRETTA ALLOCAZIONE DELLE ENTRATE E DELLE SPESE
• Difficoltà delle scuole di monitorare le voci di entrata; non esiste infatti uno strumento ad hoc e le scuole hanno risolto utilizzando un modello xls
• Difficoltà di utilizzo degli strumenti: in particolare, la struttura del Piano dei Conti da una parte, non è pienamente aderente alle esigenze di registrazione delle scuole, dall’altra non agevola il monitoraggio del MIUR
• Difficoltà di monitoraggio e controllo delle performance delle scuole, sia a livello di sintesi, sia a livello di dettaglio
1. PROGETTAZIONE DI STRUMENTI ADEGUATI AI FABBISOGNI DELLE SCUOLE E ADERENTI AGLI OBIETTIVI DI CONTROLLO DEL MIUR
2. PROGETTAZIONE DI SCHEDE DI CONTROLLO CHE CONSENTANO DI EFFETTUARE ANALISI SIA DI SINTESI CHE DI DETTAGLIO
30 marzo 2011 - 10
Struttura del documento
� Premessa
� I risultati della fase di analisi
� Il nuovo quadro normativo
� Il nuovo processo
� I nuovi strumenti
� Conclusioni e Prospettive
30 marzo 2011 - 11
Novità a livello normativo
Nella fase di analisi è stato studiato ed analizzato il quadro normativo, con approfondimenti di dettaglio relativi a norme, decreti o regolamenti che impattano in maniera preponderante sulle attività di previsione e programmazione finanziaria, gestione amministrativo contabile, monitoraggio e controllo di gestione della scuola e sulle modalità di assegnazione di risorse da parte del MIUR.
In questa fase, appare necessario soffermarsi su alcune innovazioni normative che incidono in maniera più o meno rilevante sulle attività di progettazione di nuovi strumenti per la gestione del processo amministrativo contabile.
LEGGE DI CONTABILITÀE FINANZA PUBBLICA
Legge 196/2009
LEGGE DI CONTABILITÀE FINANZA PUBBLICA
Legge 196/2009
OTTIMIZZAZIONE DELLA PRODUTTIVITÀ DEL
LAVORO PUBBLICO E DIEFFICIENZA E
TRASPARENZA DELLE PAD.Lgs 150/2009
OTTIMIZZAZIONE DELLA PRODUTTIVITÀ DEL
LAVORO PUBBLICO E DIEFFICIENZA E
TRASPARENZA DELLE PAD.Lgs 150/2009
CEDOLINO UNICO
Legge finanziaria 2010
CEDOLINO UNICO
Legge finanziaria 2010
30 marzo 2011 - 12
Contabilità e finanza pubblica
La legge 196 del 2009 nasce con l’intento di
adeguare le regole di finanza pubblica e di gestione del bilancio a quelle
dell’Unione Europea;
destinatari della riforma sono tutti i soggetti che fanno parte dell’aggregato della Pubblica
Amministrazione.Anche le scuole sono tenute ad adeguarsi, ed in base alle indicazioni della 196, si renderànecessaria una revisione del regolamento di contabilità delle Istituzioni
Scolastiche (D.I. 44/2001).
La legge 196 del 2009 nasce con l’intento di
adeguare le regole di finanza pubblica e di gestione del bilancio a quelle
dell’Unione Europea;
destinatari della riforma sono tutti i soggetti che fanno parte dell’aggregato della Pubblica
Amministrazione.Anche le scuole sono tenute ad adeguarsi, ed in base alle indicazioni della 196, si renderànecessaria una revisione del regolamento di contabilità delle Istituzioni
Scolastiche (D.I. 44/2001).
Ambiti dell’intervento
�Governo unitario della finanza: armonizzazione degli schemi di bilancio e dei sistemi di contabilità delle amministrazioni pubbliche e l’istituzione di una banca dati unitaria che dovrà raccogliere le informazioni di bilancio e gestionali degli stessi soggetti.
�Controllo della finanza pubblica: rafforzare i meccanismi e gli strumenti per il controllo quantitativo e qualitativo della spesa, attraverso un maggior orientamento alla misurazione ed alla valutazione dei risultati perseguiti con un programma di analisi e valutazione della spesa da realizzarsi anche attraverso la costituzione di appositi nuclei di analisi e valutazione.
�Trasparenza: migliorare il contenuto informativo dei documenti programmatici e di rendicontazione
I PUNTI CHIAVE
� ARMONIZZAZIONE BILANCI E COORDINAMENTO FINANZA PUBBLICA
� PREVISIONE TRIENNALE DI COMPETENZA
� BILANCIO ANNUALE DI CASSA
� REGOLE CONTABILI UNIFORMI E PDC INTEGRATO
� TASSONOMIA PER RICLASSIFICAZIONE DATI CONTABILI
� SISTEMA DI INDICATORI
I PUNTI CHIAVE
� ARMONIZZAZIONE BILANCI E COORDINAMENTO FINANZA PUBBLICA
� PREVISIONE TRIENNALE DI COMPETENZA
� BILANCIO ANNUALE DI CASSA
� REGOLE CONTABILI UNIFORMI E PDC INTEGRATO
� TASSONOMIA PER RICLASSIFICAZIONE DATI CONTABILI
� SISTEMA DI INDICATORI
30 marzo 2011 - 13
Decreto Brunetta
Il D.Lgs 150/2009, noto come “Decreto Brunetta”, nasce con l’obiettivo di attivare
processi di miglioramento continuo delle
performance della Pubblica
Amministrazione, compresi quelli delle Istituzioni Scolastiche (seppur in attesa di un decreto attuativo).In attesa di tale
decreto attuativo, resta comunque salva la necessità di tenere conto dei principi
generali del decreto, nella progettazione del sistema di controllo di
gestione degli Istituzioni Scolastiche, in particolare per quanto attiene la misurazione della performance
organizzativa ed anche individuale.
Il D.Lgs 150/2009, noto come “Decreto Brunetta”, nasce con l’obiettivo di attivare
processi di miglioramento continuo delle
performance della Pubblica
Amministrazione, compresi quelli delle Istituzioni Scolastiche (seppur in attesa di un decreto attuativo).In attesa di tale
decreto attuativo, resta comunque salva la necessità di tenere conto dei principi
generali del decreto, nella progettazione del sistema di controllo di
gestione degli Istituzioni Scolastiche, in particolare per quanto attiene la misurazione della performance
organizzativa ed anche individuale.
DEFINIZIONI
� La performance è un processo formalizzato che mira ad ottenere ed esprimere informazioni descrittive riguardo alle proprietà di un oggetto (ad esempio: un processo, un’attività, un gruppo di persone, una persona).
� Il ciclo della performance è un processo che collega la pianificazione, la definizione degli obiettivi, la misurazione dei risultati e la valutazione della performance declinata con riferimento all’Ente nella sua globalità, alle unitàorganizzative e al singolo dipendente.
� Il concetto di performance si fonda su elementi di confrontabilità, standardizzazione e semplificazione.
INDICATORI
�Gli indicatori, devono misurare la performance sia dell’Ente nel suo insieme che dei singoli dipendenti.
� Il set di indicatori dovrà essere individuato in modo che permetta di soddisfare entrambe le esigenze di valutazione, alcuni potranno avere valenza per entrambe.
� In linea di massima gli indicatori devono essere il più possibile:1.oggettivi2.misurabili3.in grado di evidenziare: efficienza, efficacia, economicità, impatto
CONTROLLO DI GESTIONE
Il Controllo di Gestione consente da una parte la misurazione del raggiungimento degli obiettivi dell’organizzazione nel suo complesso e delle singole unitàorganizzative di cui si compone, dall’altra la misurazione del grado di completamento degli obiettivi del singolo con riferimento agli obiettivi strategici dell’organizzazione.
30 marzo 2011 - 14
Cedolino Unico
Il Decreto del 1 dicembre 2010, pubblicato in G.U. del 16 dicembre 2010, da attuazione alla legge finanziaria 2010 (art. 2 comma 197) che prevedeva, a partire dal 30
novembre 2010, di effettuare il pagamento delle competenze
accessorie spettanti al personale delle
Amministrazioni dello Stato in modo congiunto alle
competenze fisse. La norma èstata poi modificata con il
rinvio dell’inizio al 1 gennaio 2011 dal Decreto Tremonti (L. 78/2010).
A partire quindi dal 1 gennaio 2011 il pagamento delle
competenze nette a favore dei dipendenti della scuola e
dell’AFAM sarà disposto con un unico titolo di pagamento,
“cedolino unico” con l’esposizione, su un’unica distinta mensile degli oneri fiscali, previdenziali e
assistenziali e di ogni altra ritenuta.
Il Decreto del 1 dicembre 2010, pubblicato in G.U. del 16 dicembre 2010, da attuazione alla legge finanziaria 2010 (art. 2 comma 197) che prevedeva, a partire dal 30
novembre 2010, di effettuare il pagamento delle competenze
accessorie spettanti al personale delle
Amministrazioni dello Stato in modo congiunto alle
competenze fisse. La norma èstata poi modificata con il
rinvio dell’inizio al 1 gennaio 2011 dal Decreto Tremonti (L. 78/2010).
A partire quindi dal 1 gennaio 2011 il pagamento delle
competenze nette a favore dei dipendenti della scuola e
dell’AFAM sarà disposto con un unico titolo di pagamento,
“cedolino unico” con l’esposizione, su un’unica distinta mensile degli oneri fiscali, previdenziali e
assistenziali e di ogni altra ritenuta.
Le novità del cedolino unico
�Con l’applicazione del”cedolino unico” ai lavoratori della scuola e dell’AFAM, con esclusione dei supplenti (fatta eccezione delle maternità), tutti gli emolumenti spettanti non saranno più pagati dalle istituzioni ma dal Service Personale Tesoro (SPT) per mezzo di ordini collettivi di pagamento.
� I pagamenti vengono gestiti su capitoli unici, nell’ambito di ogni centro di responsabilità/programma. Le spese sono imputate alla competenza del bilancio dell’anno finanziario in cui vengono disposti i pagamenti.
�Per tutte le amministrazioni statali i capitoli unici per il pagamento delle competenze fisse e accessorie al personale hanno le stesso nome: “Competenze fisse e accessorie al personale al netto dell’imposta regionale sulle attività produttive”.
� I pagamenti avvengono nello stesso modo con il quale sono state pagate finora le competenze fisse del personale e vengono effettuati nella prima mensilità di stipendio utile. A disporre i pagamenti sono le strutture destinatarie del decreto ministeriale (istituzioni scolastiche e per l’alta formazione) che sono definite Punti Ordinanti di Spesa (POS). Attraverso flussi telematici, confermati congiuntamente da Dirigenti e DSGA, per le istituzioni scolastiche, e da Direttori Amministrativi e Direttori dell’Ufficio di Ragioneria, per le istituzioni per l’alta formazione, vengono trasmesse le informazioni necessarie a SPT (Service Personale Tesoro) ad elaborare i titoli di pagamento.
30 marzo 2011 - 15
Struttura del documento
� Premessa
� I risultati della fase di analisi
� Il nuovo quadro normativo
� Il nuovo processo
� I nuovi strumenti
� Conclusioni e Prospettive
30 marzo 2011 - 16
Introduzione
Il lavoro di progettazione del sistema di contabilità analitica gestionale deve necessariamente partire da una valutazione dell’attuale macro processo amministrativo contabile.L’obiettivo di fondo in questa fase del lavoro è di non apportare modifiche sostanziali al macro processo, ma accorgimenti necessari da una parte all’ottimizzazione delle attività operative, dall’altra al corretto utilizzo degli strumenti, che verranno descritti nel prossimo capitolo.Inoltre non verranno apportate modifiche né alla tempistica di riferimento né alle responsabilità degli attori coinvolti.
Il lavoro si concentrerà quindi sulle macro fasi principali:
1. Processo di previsione e programmazione
2. Processo di registrazione e consuntivazione
3. Processo di analisi degli scostamenti
4. Processo di monitoraggio e controllo
30 marzo 2011 - 17
Il workflow dei processi
Il processo amministrativo contabile della scuola è stato così ricostruito in fase di analisi
NOTA: i processi di competenza del MIUR non vengono considerati
30 marzo 2011 - 18
Il workflow dei processi
Di seguito una prima proposta di revisione del processo amministrativo contabile (in evidenza le modifiche apportate).
30 marzo 2011 - 19
Il workflow dei processi
Le principali modifiche apportate riguardano quei sottoprocessi in cui è previsto l’utilizzo degli strumenti di previsione e programmazione, registrazione contabile e consuntivazione.
Particolare attenzione meritano le modifiche apportate a due sottoprocessi.
1.L’introduzione del sottoprocesso di macro previsione delle entrate, propedeutico alla redazione delle schede illustrative (modello B). L’obiettivo di fondo di tale modifica,
richiesta fortemente dalle scuole, consiste nel definire con coerenza l’ammontare delle
entrate su cui programmare e individuare il tetto di spesa.
2.La potenziale modifica del sottoprocesso di previsione della situazione amministrativa, con conseguente revisione del modello C – situazione amministrativa presunta. L’obiettivo di fondo di tale aggiustamento consiste
nell’impedire che vi sia una programmazione basata sui residui attivi. Molto spesso infatti tali residui sono relativi ad anni passati e difficilmente incassabili; si tratta quindi di somme da cui la scuola deve necessariamente prescindere in fase di programmazione delle attività formative e amministrative. Tale modifica sarà oggetto di interventi futuri, al fine di trovare una soluzione condivisa sia dal MIUR che dalle scuole.
30 marzo 2011 - 20
Il workflow dei processi
Inoltre, sono stati proposte alcune modifiche, inerenti l’utilizzo dei nuovi strumenti, che impatteranno sui sotto processi e sulle attività; tra queste le più rilevanti sono:
1.l’introduzione di regole di registrazione contabile da applicare sia nel processo previsionale che di registrazione contabile, al fine di rendere i dati rilevati coerenti e confrontabili;
2.l’introduzione, nel processo di registrazione contabile, dell’obbligo di abbinamento di ogni entrata/spesa ad una destinazione, fra quelle previste per tale voce in fase di programmazione. L’obiettivo è di garantire l’aggiornamento costante sia della vista per natura sia della vista per destinazione, assicurando il controllo della disponibilità di entrata prima della spesa.
Nelle prossime slide viene descritto con maggiore dettaglio il nuovo flusso processuale.
30 marzo 2011 - 21
Struttura del documento
� Premessa
� I risultati della fase di analisi
� Il nuovo quadro normativo
� Il nuovo processo
� I nuovi strumenti
� Conclusioni e Prospettive
30 marzo 2011 - 22
Architettura generale - introduzione
Al fine di comprendere con maggiore efficacia le modalità e le logiche di progettazione dei nuovi modelli amministrativo contabili, si ritiene necessario definire la differenza tra bilancio e controllo di gestione:
BILANCIO BILANCIO CONTROLLO CONTROLLO DIDI
GESTIONEGESTIONE
• Identifica la natura delle spese e monitora il pareggio fra entrate e uscite.
• Considera l’istituto scolastico come un complesso unitario
• Rileva i fatti esterni di gestione
• Aggrega e monitora spese di diversa natura ma con una stessa destinazione (per progetto, per attività).
• Considera l’istituto scolastico come un insieme di gestioni diverse (progetti, attività, gestioni economiche)
• Rileva i fatti interni di gestione
30 marzo 2011 - 23
Sulla scorta delle esigenze del MIUR, delle scuole e dei principi dettati dalla normativa di riferimento si sono individuate le linee guida progettuali:
1.1. PROGRAMMARE IN MANIERA EFFICIENTEPROGRAMMARE IN MANIERA EFFICIENTE2.2. ALLOCARE CORRETTAMENTE ENTRATE E SPESEALLOCARE CORRETTAMENTE ENTRATE E SPESE3.3. REPORT LEGGIBILI E CONFRONTABILIREPORT LEGGIBILI E CONFRONTABILI
� Programmazione strategica pluriennale partendo dal dato oggettivo che le entrate Ministeriali sono date; di conseguenza è necessario orientare le scuole alla ottimizzazione delle risorse disponibili e alla ricerca di nuove fonti di finanziamento.
� Esigenza di portare le scuole ad un bilancio annuale di cassa, quindi definizione di un processo graduale per supportare le Istituzioni Scolastiche al perseguimento di questo obiettivo.
� Esigenza di un monitoraggio puntuale dei flussi di spesa e delle entrate corrispondenti per favorire l’eliminazione dei residui.
� Obiettivo di uniformare le modalità di registrazione dei dati per rendere confrontabili i bilanci delle Istituzioni Scolastiche;
� Dotare le Istituzioni Scolastiche di strumenti per l’applicazione dei principi sopra descritti.
Architettura generale – linee guida
OBIETTIVIOBIETTIVI
30 marzo 2011 - 24
I nuovi modelli sono stati progettati tenendo conto delle esigenze delle scuole e del MIUR ma anche considerando le innovazioni e gli impulsi derivanti dal contesto normativo.Nella progettazione dei nuovi modelli si è tenuto conto in particolar modo dei seguenti punti chiave:
Architettura generale – impulsi normativi
� Introduzione di una pianificazione pluriennale
� Adozione di regole contabili uniformi e comune piano dei conti integrato per consentire il consolidamento e il monitoraggio dei dati;
� Adozione di schemi di bilancio articolati in missioni e programmi
� Classificazione delle entrate e delle spese in “correnti” e “per investimento”
Legge 196/2009Legge 196/2009
• La definizione di criteri univoci di contabilizzazione delle voci di bilancio e l’obiettivo di assicurare, tramite una struttura coerente, l’omogeneità dei dati, rappresentano i primi passi verso la costruzione di indicatori oggettivi, misurabili e confrontabili.
Decreto BrunettaDecreto Brunetta
Per quanto riguarda il cedolino
unico si rimanda ad apposito focus
relativo alle spese del personale,
presente all’interno della
descrizione del Piano dei Conti
Cedolino UnicoCedolino Unico
Inoltre, seppur non ancora perseguibile, uno degli obiettivi di fondo è di adeguarsi agli indirizzi della legge 196/2009 in tema di bilancio di cassa e costruzione di un sistema di raccordo tra contabilità finanziaria ed economico-patrimoniale.
30 marzo 2011 - 25
Architettura generale - metodologia
La logica di costruzione dei nuovi modelli può essere rappresentata come segue:
Registrazione per natura della transazioneRegistrazione per natura della transazione
Il processo di rilevazione contabile prevede come primo passo l’identificazione della fonte delle entrate e della natura delle spese; in un secondo momento, all’atto della registrazione verrà richiesta la rilevazione della destinazione.
Report per natura o per destinazioneReport per natura o per destinazione
Visualizzazione della natura o della destinazione della transazione. Il processo di costruzione dei report di previsione in genere parte dalla destinazione (progetti, attività), in fase di consuntivazione dalla natura.
Nuovo Piano dei ContiNuovo Piano dei Conti
Nuovo modello di Nuovo modello di
BudgetBudget
Nuovo modello di Nuovo modello di
ConsuntivazioneConsuntivazione
30 marzo 2011 - 26
Architettura generale - metodologia
Il percorso metodologico seguito per la costruzione dei modelli parte dalla progettazione del Piano dei Conti in quanto espressione del massimo grado di dettaglio per quanto concerne la rappresentazione di entrate e spese; la costruzione del Budget tiene conto dell’impostazione del modello contabile; infine, il modello di Consuntivazione rispecchia, in un’ottica di confrontablità, l’impostazione del Budget.
Registrazione Registrazione
contabile contabile ––
Piano dei ContiPiano dei Conti
Previsione Previsione ––
Budget e Bilancio di Budget e Bilancio di
PrevisionePrevisione
Consuntivazione Consuntivazione ––
Conto Consuntivo e Conto Consuntivo e
RendicontoRendiconto
Il nuovo Piano dei Conti prevede l’introduzione di livelli omogenei di registrazione contabile, definendo il principio che a guidare è la tipologia di fonte per le entrate e di natura per le spese.
I modelli di previsione rispondono ai criteri del modello contabile in ottica di distinzione tra fonte/natura e destinazione di entrate e spese. Il Modello di Budget è stato progettato con una visione prevalente di destinazione delle entrate e delle spese. Il Bilancio di Previsione è stato sviluppato con una visione prevalente per fonte delle entrate e natura delle spese.
I modelli di consuntivazione rispondono ai criteri del modello contabile in ottica di distinzione tra fonte/natura e destinazione di entrate e spese, e sono collegati automaticamente con il Piano dei Conti.Il Conto Consuntivo è stato sviluppato con una visione prevalente per fonte delle entrate e natura delle spese (vedi Bilancio di Previsione).Il Rendiconto è stato progettato con una visione prevalente di destinazione delle entrate e delle spese (vedi Budget).
30 marzo 2011 - 27
Architettura generale - metodologia
Infine si presentano le diverse dimensioni che caratterizzano la nuova architettura.
FONTE / NATURA
La prima dimensione èrappresentata dalla fonte per quanto concerne le entrate e la natura per le
spese.La struttura della
dimensione fonte / natura èorganizzata su quattro livelli
DESTINAZIONE
La seconda dimensione èrappresentata dalla
destinazione delle entrate e delle spese; la struttura di
tale dimensione èorganizzata su tre livelli.
IMPUTAZIONEIMPUTAZIONE
La terza dimensione è invece caratteristica soltanto di quelle scuole che presentano situazioni particolari, come gli Istituti Comprensivi; tale dimensione consente di individuare il centro d’imputazione non coincidente con l’intera Istituzione Scolastica
L’individuazione di un centro d’imputazione consente alle realtà più complesse, ossia che accorpano più indirizzi di studio, di monitorare la gestione per corso
di studio.
Nei modelli che verranno presentati nelle prossime slide la terza dimensione non è stata considerata; le altre due dimensioni verranno invece descritte al massimo livello di dettaglio. Si veda un esempio xls per visualizzare il report in caso di utilizzo di tre dimensioni.
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Flusso documentale
Il flusso documentale derivante dal macro processo amministrativo contabile è stato cosìricostruito in fase di analisi
30 marzo 2011 - 29
Flusso documentale
L’ipotesi di nuovo flusso documentale è rappresentata di seguito (in evidenza le modifiche).
30 marzo 2011 - 30
Flusso documentale
Le modifiche apportate agli strumenti utilizzati e al flusso documentale sono numerose; molte modifiche dipendono in maniera sostanziale dalla nuova architettura del modello contabile.
Le innovazioni di maggiore rilievo possono essere così sintetizzate:
1.eliminazione modello E: la nuova architettura e il nuovo Programma Annuale consentiranno in automatico una vista relativa alla natura delle spese previste;2.introduzione modello A1: strumento necessario alla macro previsione delle entrate per tipologia di destinazione e di conseguenza alla individuazione di un tetto di spesa;3.ristrutturazione del modello A: il nuovo Programma Annuale avrà una doppia vista: per destinazione (A2 - budget) e per natura (A3 – bilancio di previsione)4.ristrutturazione Piano dei Conti: revisione della struttura del Piano dei Conti con l’introduzione di livelli di registrazione omogenei e coerenti;5.revisione dei collegamenti tra il Piano dei Conti e il Conto Consuntivo: le registrazioni contabili dovranno essere collegate automaticamente al Conto Consuntivo;6.ristrutturazione del Conto Consuntivo: revisione delle struttura del modello con visione prevalente per fonte delle entrate e natura delle spese.
NOTA: il modello C per in questa fase del lavoro non viene modificato ma dovrà essere
oggetto di futuro approfondimento, relativamente alla struttura del modello e alle modalità di
connessione con il Programma Annuale
30 marzo 2011 - 31
Flusso documentale
Nelle slide seguenti verranno presentate nel dettaglio le modalità di costruzione dei nuovi strumenti.
In particolar modo, gli strumenti modificati afferiscono alle tre fasi di previsione, registrazione contabile e consuntivazione.
previsione registrazione consuntivazione
MODELLO A1
MODELLO B
MODELLO C
MODELLO A2
MODELLO A3
PIANO DEI CONTI MODELLO H
MODELLO I
30 marzo 2011 - 32
Strumenti di Previsione – introduzione
Oggi le scuole, in fase di previsione, compilano n modelli B in relazione al numero di attivitàe progetti; inoltre redigono il modello C, con l’obiettivo di prevedere la situazione amministrativa di fine esercizio.Tali dati successivamente vengono aggregati nel modello A.
Scheda illustrativaMODELLO B
Programma Annuale
MODELLO A
Compilazione schede illustrative per progetti e attività
Aggregazione degli n modelli B e del modello C nel Programma Annuale
Descrizione delle entrate per fonte
Descrizione delle spese per natura
Descrizione delle entrate per fonte
Descrizione delle spese per natura
e per destinazioneSituazione amm.va presuntaMODELLO C
Previsione della chiusura di cassa, e della situazione dei residui
30 marzo 2011 - 33
Strumenti di Previsione – modello B
L’attuale modello B (scheda illustrativa) è strutturato come segue:
DESTINAZIONE ATTIVITÀ - PROGETTO
Entrate
Spese
Avanzo di amministrazione presuntoFinanziamenti dallo StatoFinanziamenti dalla Regione Finanziamenti da Enti locali o da altre istituzioni pubbliche
Contributi da privatiProventi da gestioni economicheAltre entrateMutui
PersonaleBeni di consumoAcquisto di servizi e utilizzo beni di terziAltre speseOneri straordinari e da contenziosoBeni di investimentoOneri finanziariRimborsi e poste correttive
FONTE Aggregato fonteAggregato fonteI livelloI livello
Tipologia naturaTipologia naturaI livelloI livelloNATURA
Redazione della scheda illustrativa in base alla tipologia di destinazione: attività o progetto.
Previsione delle entrate, relative alla destinazione selezionata, in base alla fonte di finanziamento.
Previsione delle spese, relative alla destinazione selezionata, in base alla natura dell’uscita.
30 marzo 2011 - 34
Strumenti di Previsione – modello C
Il modello C è stato progettato con l’intento di rappresentare la situazione amministrativa presunta.
È strutturato come segue:
Conto di cassaA Descrive la situazione di cassa al 31 ottobre
Avanzo o disavanzo complessivoB
Descrive la situazione dei residui attivi e passivi, sia dell’esercizio sia degli anni precedenti
Integrazioni fino a fine esercizioC Descrive le riscossioni presunte e le spese
presunte fino alla chiusura dell’esercizio
L’utilizzo del modello C in fase di programmazione ha portato in alcuni casi le scuole a prevedere la copertura delle spese con i residui attivi; tali residui attivi però rappresentano crediti che difficilmente saranno recuperabili.
30 marzo 2011 - 35
Strumenti di Previsione – modello A
L’attuale modello A (Programma Annuale) è strutturato come segue:
Entrate
Spese
Avanzo di amministrazione presuntoFinanziamenti dallo StatoFinanziamenti dalla Regione Finanziamenti da Enti locali o da altre istituzioni pubbliche
Contributi da privatiProventi da gestioni economicheAltre entrateMutui
FONTE Aggregato fonteAggregato fonteI livelloI livello
NATURA/DESTINAZIONE
Previsione delle entrate in base alla fonte di finanziamento.
Previsione delle spese, in base sia alla natura di uscita sia alla destinazione; le due dimensioni sono in questo caso difficilmente estrapolabili
Attività Funzionamento amministrativo generaleFunzionmento didattico generaleSpese di personaleSpese d'investimentoManutenzione edifici
Progetti Progetto 1Progetto nAzienda agrariaAzienda specialeAttività per conto terziAttività convittuale
Gestioni economiche
30 marzo 2011 - 36
Strumenti di Previsione – criticità
Modello B Modello A
Struttura delle entrate
Avanzo di amministrazione presuntoFinanziamenti dallo StatoFinanziamenti dalla Regione Finanziamenti da Enti locali o da altre istituzioni pubbliche
Contributi da privatiProventi da gestioni economicheAltre entrateMutui
Avanzo di amministrazione presuntoFinanziamenti dallo StatoFinanziamenti dalla Regione Finanziamenti da Enti locali o da altre istituzioni pubbliche
Contributi da privatiProventi da gestioni economicheAltre entrateMutui
PRINCIPALI EVIDENZE
�Le voci che caratterizzano le entrate sono le medesime nei due modelli�Non è evidenziata la destinazione dei finanziamenti: non sono quindi classificati per attività progettuale e/o per attività di gestione e funzionamento, differentemente da quanto avviene per le spese�L’attuale struttura non consente l’evidenziazione delle entrate che corrispondono a partite di giro in merito a spese anticipate dalle scuole e rimborsate dagli Enti Locali proprietari degli immobili�La voce “avanzo di amministrazione presunto” comprende spesso residui attivi che non vengono riscossi da diversi anni: l’inserimento di tali residui attivi inficia la fase di programmazione e previsione�La previsione è solo annuale
Sulla scorta dell’analisi effettuata, riportiamo alcune problematiche relative al passaggio dal modello B al modello A.
30 marzo 2011 - 37
Strumenti di Previsione – criticità
Modello B Modello A
Struttura delle spese
PersonaleBeni di consumoAcquisto di servizi e utilizzo beni di terziAltre speseOneri straordinari e da contenziosoBeni di investimentoOneri finanziariRimborsi e poste correttive
Attività Funzionamento amministrativo generaleFunzionmento didattico generaleSpese di personaleSpese d'investimentoManutenzione edifici
Progetti Progetto 1Progetto nAzienda agrariaAzienda specialeAttività per conto terziAttività convittuale
Gestioni economiche
PRINCIPALI EVIDENZE
�Mentre le voci di spesa del modello B sono classificate per natura, le voci presenti nel modello A sono classificate sia per natura che per destinazione�Non vi è distinzione tra le spese correnti da quelle per investimenti�I costi del personale sono presenti in diverse voci: non è quindi possibile avere una vista sintetica di una delle voci di uscita più rilevante�La struttura delle spese non evidenzia voci che corrispondono a partite di giro per uscite anticipate dalle scuole e successivamente rimborsate dagli Enti Locali.
Contabilizzati prevalentemente per natura
Contabilizzati per destinazione
30 marzo 2011 - 38
Strumenti di Previsione – nuovo schema logico
Nuovo Modello B
Scheda di previsione per attività (B1)
Scheda di previsione per progetto (B2)
Scheda di previsione per
gestione economica (B3)
Modello A2
Budget
Il nuovo modello di previsione mira a rappresentare in maniera completa le attività di programmazione delle scuole.Lo schema logico per la formazione del budget e del bilancio di previsione è il seguente:
Compilazione singole schede illustrative per
tipologia di destinazione
Aggregazione dei dati delle singole schede nel budget (visione prevalente per destinazione) e nel bilancio di previsione (visione prevalente
per natura)
Modello A1Macro
previsione
Attività di previsione a livello macro
Modello A3
Bilancio di previsione
DBPROGRAMMA ANNUALE
MODELLO C
Verifica della situazione amministrativa
30 marzo 2011 - 39
Strumenti di Previsione – nuovo schema logico
FASE 1: stima delle entrate per fonte di finanziamento (modello A1)
FASE 2: ripartizione delle entrate e delle spese per destinazione ottenendo il
pareggio fra fonti ed impieghi in ciascuna scheda (modello B)
L’obiettivo del nuovo schema di formazione del Programma Annuale consiste nel proporre un modello di previsione, che sia coerente con le modalità operative delle scuole, e risponda all’esigenza di gestione di risorse date, favorendo il principio di una programmazione relativa a finanziamenti realmente disponibili nell’esercizio finanziario (principio di cassa).
Particolare attenzione meritano le prime due fasi del processo di previsione:
Il software gestionale, in automatico, dovrà permettere il controllo della allocazione di tutte le entrate ed il pareggio fra entrate ed uscite per ogni scheda progettuale.
30 marzo 2011 - 40
Strumenti di Previsione – nuovo schema logico
Il nuovo flusso documentale risponde ad una duplice esigenza:-previsione di un tetto di spesa per una programmazione efficiente;-mancato utilizzo dei residui attivi in fase di programmazione
Modello A1Macro previsione
Il modello A1 rappresenta uno schema di previsione macro delle entrate che le scuole prevedono di ricevere durante l’anno; tale schema permette alle scuole di prevedere il limite massimo di spesa allocabile in fase di compilazione del modello B.
Nuovo Modello B Scheda di previsione
Il modello B è necessario alla definizione della programmazione scolastica in termini di entrate e spese, secondo le tipologie di destinazione predefinite: attività, progetti e gestioni economiche. Nella fase di compilazione delle schede illustrative non potrà essere superato il massimale di spesa derivante dalle entrate previste nel modello A1 di macro previsione.
Modello A2Budget
Modello A3Bilancio di previsione
Dalla compilazione delle schede di previsione sarà possibile derivare in maniera automatica il Budget, costruito con una visione prevalente per destinazione.
Dalla compilazione delle schede di previsione sarà possibile derivare in maniera automatica il Bilancio di Previsione, costruito con una visione prevalente per fonte delle entrate e natura delle spese.
Modello Csituazione amm.va
Il modello C rappresenta la situazione di cassa effettiva al momento della programmazione e l’avanzo/disavanzo presunto dell’esercizio in corso; concorre alla previsione delle entrate.
30 marzo 2011 - 41
Strumenti di Previsione – nuovo modello A1
Il primo step all’interno del processo di previsione consiste nell’evidenziazione a livello macro delle entrate previste; in caso di risorse che già si prevedono vincolate ad una determinata destinazione sarà doveroso indicarlo in questa fase.Tale strumento consente alle scuole di individuare le risorse a disposizione per la programmazione di dettaglio.La struttura del modello A1 è la seguente:
DESTIN
AZIO
NE (solo in caso di
risorse vincolate)
Tipologia di
Tipologia di
destinazione
destinazione
I I livello
livello
TIPOLOGIA
PREDEFIN
ITA
I livelloI livello
II II livellolivello
TIPOLOGIA PREDEFINITA
CATEGORIA PREDEFINITA
Tipologia entrateTipologia entrate
Categoria fonte Categoria fonte entrateentrate
FONTE ENTRATE
struttura standard
III III livellolivello
VOCE PREDEFINITA
Dettaglio fonte Dettaglio fonte entrateentrate
PROGETTI (solo in caso di
PROGETTI (solo in caso di
risorse vincolate)
risorse vincolate) ENTRATE ENTRATE
CORRENTICORRENTI
FINANZIAMENTI FINANZIAMENTI DA ENTI PUBBLICIDA ENTI PUBBLICI
ENTRATE
esempio
FINANZIAMENTI FINANZIAMENTI STATOSTATO
IV IV livellolivello
VOCE PREDEFINITA
Tipologia vincolo Tipologia vincolo / dotazione/ dotazione
VINCOLATIVINCOLATI
30 marzo 2011 - 42
Strumenti di Previsione – nuovo modello B
Il secondo step all’interno del processo di previsione è rappresentato dalla compilazione delle schede di previsione.Le nuove schede saranno costruite in base alla tipologia di destinazione:•B1: scheda di previsione per attività•B2: scheda di previsione per progetto•B3: scheda di previsione per gestione economica
In fase di previsione l’allocazione della spesa per destinazione è vincolate fino al 2°livello che rappresenta la tassonomia definita a livello Ministeriale, mentre la previsione delle entrate e delle spese è vincolante fino al 3°livello.
La struttura generale è la seguente:
Tipologia di Tipologia di destinazionedestinazione
Categoria di Categoria di destinazionedestinazione
I livelloI livello
II II livellolivello
DESTINAZIONE Scelta della destinazione secondo i livelli definiti
ProgettiProgetti
Progetti di linguaProgetti di lingua
I livelloI livello
II II livellolivello
TIPOLOGIA PREDEFINITA
CATEGORIA PREDEFINITA
30 marzo 2011 - 43
Strumenti di Previsione – nuovo modello B
I livelloI livello
II II livellolivello
III III livellolivello
FONTE ENTRATE Previsione delle entrate per fonte di finanziamento
TIPOLOGIA PREDEFINITA
CATEGORIA PREDEFINITA
VOCE PREDEFINITA
Tipologia entrateTipologia entrate
Categoria fonte Categoria fonte entrateentrate
Dettaglio fonte Dettaglio fonte entrateentrate
I livelloI livello
II II livellolivello
III III livellolivello
Entrate correntiEntrate correnti
Finanziamenti da Finanziamenti da Enti PubbliciEnti Pubblici
Finanziamenti Finanziamenti RegioneRegione
I livelloI livello
II II livellolivello
III III livellolivello
NATURA SPESE Previsione delle spese per natura
TIPOLOGIA PREDEFINITA
CATEGORIA PREDEFINITA
VOCE PREDEFINITA
Tipologia spesaTipologia spesa
Categoria spesaCategoria spesa
Dettaglio spesaDettaglio spesa
I livelloI livello
II II livellolivello
III III livellolivello
Spese correntiSpese correnti
Beni di consumoBeni di consumo
Carta, cancelleria Carta, cancelleria e stampatie stampati
30 marzo 2011 - 44
Strumenti di Previsione
La fase di previsione della situazione amministrativa deve necessariamente essere revisionata. La proposta, emersa dal confronto anche con il gruppo di lavoro dei DSGA, è di evidenziare la liquidità circolante disponibile, legata ad economie attuate all’interno della scuola, ad attività conto terzi o ad entrate non previste.
Tale valore potrebbe essere determinato come segue:
IPOTESI
Liquidità circolante disponibile
+ CONTO DI CASSA (FONDO CASSA AL 31/10 + presunte entrate/uscite)+ RESIDUI ATTIVI DEL TRIENNIO DI PROGRAMMAZIONE ACCERTATI- RESIDUI PASSIVI
Parte della liquidità così determinata potrebbe essere utilizzata per alimentare due nuovi fondi rischi:
1.Fondo anticipazioni / rischi in percentuale alle anticipazioni fatte dall’IS.Il fondo rimane vincolato fino a quando l’IS incassa le somme anticipate, con lo scopo di tutelare la scuola ma anche il DSGA/DS.2.Fondo accantonamenti per investimenti: da collegare alla previsione triennale. Potrebbe essere utilizzato come accantonamento per investimenti, solo se tale investimento èprogrammato entro tre esercizi.
30 marzo 2011 - 45
Strumenti di Previsione – nuovo modello A2
Le diverse schede di previsione vengono aggregate nel documento di budget, costruito con una visione prevalente per destinazione.
La struttura del nuovo modello di budget (A2) è la seguente:
DESTIN
AZIO
NE
Tipologia di
Tipologia di
destinazion
destinazion
ee
I I livell
livell
oo
TIPOLOGIA
PREDEFIN
ITA
I livelloI livello
II II livellolivello
TIPOLOGIA PREDEFINITA
CATEGORIA PREDEFINITA
Tipologia entrateTipologia entrate
Categoria fonte Categoria fonte entrateentrate
I livelloI livello
II II livellolivello
TIPOLOGIA PREDEFINITA
CATEGORIA PREDEFINITA
Tipologia spesaTipologia spesa
Categoria spesaCategoria spesa
FONTE ENTRATE
NATURA SPESE PROGETTI
PROGETTI
ENTRATE ENTRATE CORRENTICORRENTI
FINANZIAMENTI FINANZIAMENTI DA ENTI PUBBLICIDA ENTI PUBBLICI
SPESE CORRENTISPESE CORRENTI
BENI DI CONSUMOBENI DI CONSUMO
ENTRATE
SPESE
esempiostruttura standard
30 marzo 2011 - 46
Strumenti di Previsione – nuovo modello A3
Le diverse schede di previsione vengono aggregate nel Bilancio di Previsione, costruito con una visione prevalente per natura.La struttura del Bilancio di Previsione (A3) è la seguente:
I livelloI livello
II II livellolivello
TIPOLOGIA PREDEFINITA
CATEGORIA PREDEFINITA
Tipologia entrateTipologia entrate
Categoria fonte Categoria fonte entrateentrate
I livelloI livello
II II livellolivello
TIPOLOGIA PREDEFINITA
CATEGORIA PREDEFINITA
Tipologia spesaTipologia spesa
Categoria spesaCategoria spesa
FONTE ENTRATE
NATURA SPESE
ENTRATE CORRENTIENTRATE CORRENTI
FINANZIAMENTI DA FINANZIAMENTI DA ENTI PUBBLICIENTI PUBBLICI
SPESE CORRENTISPESE CORRENTI
BENI DI CONSUMOBENI DI CONSUMO
ENTRATE
SPESE
III III livellolivello
VOCE PREDEFINITA
Dettaglio fonte Dettaglio fonte entrateentrate
FINANZIAMENTI FINANZIAMENTI REGIONEREGIONE
CARTA, CANCELLERIA CARTA, CANCELLERIA E STAMPATIE STAMPATI
II II livellolivello
VOCE PREDEFINITADettaglio spesaDettaglio spesa
esempiostruttura standard
30 marzo 2011 - 47
Strumenti di Previsione - la gestione dei residui attivi
Radiazione dei Residui Attivi
La radiazione di un residuo attivo può avvenire immediatamente in caso di dichiarazione da parte del debitore di insolvenza, oppure a condizione che siano stati esperiti i tentativi di incasso, siano passati almeno due esercizi e sia conclusa la programmazione triennale a cui il residuo fa riferimento. La radiazione non estingue il debito.
Incasso dei Residui Attivi
L’incasso di un residuo attivo può avvenire immediatamente in caso di erogazione del corrispettivo economico da parte del debitore.
30 marzo 2011 - 48
Strumenti di Previsione – regole di base
Prima di passare alla descrizione degli strumenti di registrazione, appare necessario presentare alcune regole di base relative alla fase di previsione.
1. Avanzo di amministrazione esercizio in corso: essendo enti pubblici, tutti gli IS devono programmare SENZA prevedere avanzi di amministrazione. L’obiettivo deve essere di utilizzare tutte le risorse realmente disponibili.
2. Avanzo di amministrazione presunto (a fine esercizio precedente): attualmente l’avanzo presunto deriva dal modello C, che include i residui relativi ad esercizi precedenti. Questo ha portato molti IS a programmare spese su fonti di fatto non disponibili, innescando un circolo vizioso di programmazione non veritiera. In una prima fase di transizione verso il nuovo modello contabile, si sono individuate alcune regole per il contenimento dei residui, portate all’attenzione delle scuole del gruppo di lavoro, ma che dovranno essere formalizzate in un documento ufficiale, in ogni caso:
• Residui attivi esercizi precedenti: non devono essere impegnati ma inseriti nella disponibilità finanziaria da programmare (z).
• Stralcio residui attivi esercizi precedenti: applicazione delle regole di radiazione. (Erogazioni da parte del ministero alle IS in sofferenza da utilizzare ad incasso residui più recenti, a seguire radiazione di quelli datati e di quelli sicuramente inesigibili)
30 marzo 2011 - 49
Strumenti di Registrazione – PdC attuale
La progettazione del nuovo Piano dei Conti parte dall’analisi approfondita del precedente modello.Il Piano dei Conti attualmente in uso, è strutturato come segue:
ENTRATEENTRATE
La struttura delle entrate è articolata su due livelli: entrambi i livelli prevedono voci standard, non modificabili
04 01 Unione Europea 02 Provincia non vincolati 03 Provincia vincolati 04 Comune non vincolati 05 Comune vincolati 06 Altre istituzioni
Finanziamenti da Enti locali o da altre istituzioni pubbliche
VoceAggregato
Aggregato fonteAggregato fonte
Voce dettaglio Voce dettaglio fonte, tipologia di fonte, tipologia di
vincolo o di vincolo o di dotazionedotazione
I livelloI livello
II livelloII livello
Il primo livello prevede la registrazione della fonte di entrata per macro tipologia
Il secondo livello prevede la registrazione o del dettaglio della fonte di entrata e/o della tipologia di vincolo e/o della tipologia di dotazione
30 marzo 2011 - 50
Strumenti di Registrazione – PdC attuale
SPESESPESE
La struttura delle spese èarticolata su tre livelli, di cui due obbligatori e uno “semi-libero” (alle scuole è concesso aggiungere delle voci su una struttura predefinita).
Livello 1 (Tipo) Livello 2 (Conto) Livello 3 (Sottoco nto)01 Personale 01 001 Compensi netti
002 ritenute previdenziali e assistenziali003 Ritenute erariali 004 Altre ritenute 099 Arrotondamenti
Supplenze brevi e saltuarie docenti
Tipologia naturaTipologia natura
Conto naturaConto natura
I livelloI livello
II livelloII livello
Il primo livello prevede la registrazione della tipologia di natura della spesa: personale, beni di consumo, ecc
Il secondo livello prevede la registrazione del conto all’interno della tipologia scelta.
Sottoconto naturaSottoconto naturaIII III
livellolivelloIl terzo livello prevede la registrazione del sottoconto legato al conto scelto.
30 marzo 2011 - 51
Strumenti di Registrazione – nuovo PdC: entrate
DECLINAZIONE DELLE ENTRATE
L’utilizzo dei tre pilastri sopraindicati permette di:�differenziare la gestione corrente dalla gestione relativa ad operazioni pluriennali;�individuare le fonti di finanziamento;�visualizzare la destinazione delle entrate.
TIPOLOGIA• ENTRATE CORRENTI• ENTRATE IN C/CAPITALE• ENTRATE STRAORDINARIE
DESTINAZIONE
FONTE DI FINANZIAMENTO
• FINANZIAMENTI PER ATTIVITA’• FINANZIAMENTI PER PROGETTI• ENTRATE PER GESTIONI ECONOMICHE
• ENTI PUBBLICI• PRIVATI• AUTOFINANZIAMENTO
Il nuovo Piano dei Conti viene costruito con una visione prevalente per fonte delle entrate e natura delle spese, pur non tralasciando l’attributo informativo della destinazione.La struttura delle entrate viene quindi determinata come segue.
30 marzo 2011 - 52
Strumenti di Registrazione – nuovo PdC: entrate
ENTRATE ENTRATE –– REGISTRAZIONE PER FONTEREGISTRAZIONE PER FONTE
Tipologia entrateTipologia entrate
Categoria fonte Categoria fonte entrateentrate
I livelloI livello
II livelloII livello
Il primo livello prevede la registrazione della tipologia di entrata: corrente o in conto capitale
Il secondo livello prevede la registrazione della fonte di entrata secondo categorie predefinite: finanziamenti da enti pubblici, finanziamenti da privati, ecc, ecc
Dettaglio fonte Dettaglio fonte entrateentrate
Tipologia di vincolo Tipologia di vincolo o di dotazioneo di dotazione
III III livellolivello
IV livelloIV livello
Il terzo livello prevede il dettaglio della fonte di entrata, che dipende dalla categoria selezionata; ad esempio in caso di finanziamenti da enti pubblici: finanziamenti stato, finanziamento regione, ecc,ecc
Il quarto livello prevede la registrazione della tipologia di vincolo e/o della tipologia di dotazione
La struttura delle entrate è così articolata:
30 marzo 2011 - 53
Strumenti di Registrazione – nuovo PdC: entrate
ENTRATE ENTRATE –– DEFINIZIONE DELLA DESTINAZIONEDEFINIZIONE DELLA DESTINAZIONE
Tipologia di destinazione
Categoria di destinazione
I livello
II livello
Il primo livello prevede la scelta della tipologia di destinazione: attività, progetti, gestioni economiche
Il secondo livello prevede la scelta di categorie standard all’interno della tipologia selezionata; ad esempio, per i progetti: progetti di musica, teatro e spettacolo oppure progetti di lingua
Voce di destinazione
III livello
Il terzo livello prevede il dettaglio della destinazione, chiaramente in base alle scelte precedenti; quindi in caso di progetti di lingua: progetti di lingua inglese, o progetti di lingua francese, ecc ecc
30 marzo 2011 - 54
Strumenti di Registrazione – nuovo PdC: entrate
Si propone di seguito un esempio: supponiamo che la scuola riceva un finanziamento regionale destinato alla realizzazione dello spettacolo di Natale. Come deve essere registrato utilizzando il nuovo Piano dei Conti?
ENTRATE
Finanziamenti da Enti
Pubblici
Vincolato
Finanziamenti
Regione
REGISTRAZIONE PER FONTEREGISTRAZIONE PER FONTE DEFINIZIONE DELLA DESTINAZIONEDEFINIZIONE DELLA DESTINAZIONE
Finanziamenti per
Progetti
Progetti di musica,
teatro e spettacolo
Spettacolo di Natale
Tipologia entrateTipologia entrate
Categoria fonte Categoria fonte entrateentrate
I livelloI livello
II livelloII livello
Dettaglio fonte Dettaglio fonte entrateentrate
Tipologia di vincolo o Tipologia di vincolo o di dotazionedi dotazione
III livelloIII livello
IV livelloIV livello
Entrate correnti
Tipologia di destinazione
Categoria di destinazione
Voce di destinazione
I livello
II livello
III livello
30 marzo 2011 - 55
Strumenti di Registrazione – nuovo PdC: spese
DECLINAZIONE DELLE SPESE
L’utilizzo dei tre pilastri sopraindicati permette di:�differenziare la gestione corrente dalla gestione relativa ad operazioni pluriennali;�visualizzare la destinazione della spesa per progetti, attività e gestioni economiche;�visualizzare le diverse tipologie di spesa.
•SPESE CORRENTI•SPESE PER INVESTIMENTO
•SPESE PER ATTIVITA’•SPESE PER PROGETTI•SPESE PER GESTIONI ECONOMICHE
•PERSONALE•BENI DI CONSUMO•ACQUISTO SERVIZI E GODIMENTO BENI DI TERZI•ALTRE SPESE
TIPOLOGIA
DESTINAZIONE
NATURA
La struttura delle spese viene determinata come segue.
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Strumenti di Registrazione – nuovo PdC: spese
SPESE SPESE –– REGISTRAZIONE PER NATURAREGISTRAZIONE PER NATURA
Tipologia speseTipologia spese
Categoria spese Categoria spese
I livelloI livello
II livelloII livello
Il primo livello prevede la registrazione della tipologia di spesa: corrente o per investimenti
Il secondo livello prevede la registrazione della natura della spesa secondo macro categorie predefinite: personale, beni di consumo, acquisto servizi, ecc
Dettaglio speseDettaglio spese
Voce spese Voce spese
III III livellolivello
IV livelloIV livello
Il terzo livello prevede il dettaglio della natura della spesa, che dipende dalla categoria selezionata; ad esempio in caso di spese per di beni di consumo: carta e cancelleria oppure giornali e riviste.
Il quarto livello prevede la registrazione della voce di spesa, che dipende dalle scelte precedentemente effettuate; in caso di acquisto beni – carta e cancelleria: carta.
30 marzo 2011 - 57
Strumenti di Registrazione – nuovo PdC: spese
Tipologia di destinazione
Categoria di destinazione
I livello
II livello
Voce di destinazione
III livello
SPESE SPESE –– DEFINIZIONE DELLA DESTINAZIONEDEFINIZIONE DELLA DESTINAZIONE
Il primo livello prevede la scelta della tipologia di destinazione: attività, progetti, gestioni economiche
Il secondo livello prevede la scelta di categorie standard all’interno della tipologia selezionata; ad esempio, per i progetti: progetti di musica, teatro e spettacolo oppure progetti di lingua
Il terzo livello prevede il dettaglio della destinazione, chiaramente in base alle scelte precedenti; quindi in caso di progetti di lingua: progetti di lingua inglese, o progetti di lingua francese, ecc ecc
30 marzo 2011 - 58
Strumenti di Registrazione – nuovo PdC: spese
Si propone di seguito un esempio: supponiamo che la scuola nell’ambito dell’organizzazione dello spettacolo di Natale debba acquistare cancelleria per preparare la scenografia. Come si registra utilizzando il nuovo Piano dei Conti?
SPESE
Beni di consumo
Cancelleria
Carta, cancelleria e
stampati
REGISTRAZIONE PER NATURAREGISTRAZIONE PER NATURA DEFINIZIONE DELLA DESTINAZIONEDEFINIZIONE DELLA DESTINAZIONE
Spese per Progetti
Progetti di musica,
teatro e spettacolo
Spettacolo di Natale
Tipologia speseTipologia spese
Categoria speseCategoria spese
I livelloI livello
II livelloII livello
Dettaglio speseDettaglio spese
Voce speseVoce spese
III livelloIII livello
IV livelloIV livello
Spese correnti
Tipologia di destinazione
Categoria di destinazione
Voce di destinazione
I livello
II livello
III livello
30 marzo 2011 - 59
Strumenti di Registrazione – nuovo PdC: spese del personale
Contrattati e pagati a livello centrale
Contrattati a livello di IS, monitorati dall’IS e pagati a
livello centrale
COMPETENZE FISSE
COMPETENZE ACCESSORIE
Contrattate e liquidate a livello di IS
SUPPLENZE BREVI E ALTRE
COMPETENZE RESIDUALI
La scuola comunica le presenze, ma la contrattazione, la determinazione degli importi e l’erogazione sono centralizzati
La contrattazione e la comunicazione delle competenze maturate è a carico dell’IS; in base a tali comunicazioni l’erogazione è centralizzata.
La contrattazione, il monitoraggio della maturazione delle competenze, ed anche la liquidazione sono a carico dell’IS. Per le supplenze i fondi sono comunque ministeriali, esistono poi altri oneri accessori, che derivano da progetti finanziati da altre fonti (progetti europei, contributi allievi etc).
Le voci sia di Entrata che di Spesa presenti sul Piano dei Conti saranno visibili integralmente sul modello PdC in formato xls; inoltre tali voci sono ancora oggetto di confronto con le scuole del gruppo di lavoro. Una particolare attenzione per incidenza sul costo totale della scuola, e anche alla luce delle novità introdotte dal Cedolino Unico, meritano le spese inerenti il Personale. Tali spese, con l’avvento del Cedolino Unico, sono gestite con tre modalità diverse:
30 marzo 2011 - 60
Strumenti di Registrazione – nuovo PdC: spese del personale
Con l’applicazione del principio di cassa, in bilancio sarebbero registrate solo le spese del personale contrattate e liquidate dalla scuola.In tal modo le Istituzioni scolastiche non avrebbero la possibilità di monitorare in maniera puntuale i costi del personale, determinati dalla scuola ma liquidati centralmente.Di contro, già esiste un sistema di comunicazione di tali informazioni verso il MEF, per cui la gestione diretta in bilancio, rischia di duplicare la registrazione.
PROPOSTA
Prevedere la rilevazione centralizzata delle informazioni relative alla contrattazione e alla rilevazione delle competenze accessorie, che alimenti sia il flusso informativo verso il MEF che verso il MIUR. La parte di bilancio relativa a tali voci, si alimenta in automatico e si visualizza nel bilancio dell’IS, ma la scuola dovrà procedere alla definizione della destinazione di tali ore e quindi di tali costi.
Pensando ad un’attività di benchmarking e controllo sempre più puntuale, sarebbe utile monitorare anche gli oneri accessori che non transitano da cedolino unico. L’obiettivo è di evidenziare le modalità di monitoraggio del costo medio del personale, ma anche dei progetti collegati.
riflessione
30 marzo 2011 - 61
Strumenti di Registrazione – nuovo PdC: conclusioni
ENTRATE
Le principali modifiche rispetto al Piano dei Conti precedente sono:•Classificazione delle entrate in “correnti” e “in conto capitale”.•Definizione omogenea del 2° livello per fonte di finanziamento•Definizione di un 4°livello libero per inserimento fonte di entrata•Creazione di macrocategorie di entrata•Aggiunta della voce entrate da autofinanziamento per evidenziare la capacitàdelle scuole di creare reddito al di fuori dei finanziamenti pubblici o privati•Distinzione tra residui anno in corso e residui anni precedenti•Maggiore dettaglio nella composizione avanzo di amministrazione: distinzione tra avanzo dovuto alla gestione da quello relativo ai residui anno in corso e anni precedenti.
SPESE
Le principali modifiche rispetto al Piano dei Conti precedente sono:•Classificazione delle spese in “correnti” e “per investimenti”.•Distinzione delle voci “Contributi e oneri a carico” (INPS, IRAP, INPDAP, INAIL) per singolo istituto contrattuale, (ex voce 1.11 eliminata e inserita su ciascun istituto contrattuale).•Evidenza aggregato “imposte e tasse” su 2°livello, anche per consentire al MIUR di monitorarne l’incidenza.•Evidenza per spese utenze e manutenzioni ordinarie e straordinarie le spese a carico degli Enti locali.
Per concludere si presenta l’elenco delle principali modifiche apportate al Piano dei Conti:
30 marzo 2011 - 62
Strumenti di Registrazione – regole di base
L’obiettivo di andare verso un bilancio di cassa, comporta la definizione di alcuni criteri di rilevazione delle entrate/uscite volto alla riduzione del fenomeno di creazione dei residui.
In particolare:1)La liquidazione delle spese, se non sono state incassate le relative entrate di competenza, deve determinare l’apertura di una partita contabile, questo in particolare per i finanziamenti vincolati e le partite di giro. 2)La scuola, in autonomia, può decidere di utilizzare la disponibilità di cassa non vincolata per spese per cui non sono ancora state rilevate le entrate, tale regola può essere seguita solo seguendo criteri di prudenza e di certezza delle future entrate (es. anticipo il pagamento delle supplenze ma è già stata ricevuta comunicazione dal Ministero del prossimo trasferimento).3)Nel caso in cui sia necessario anticipare le spese per ottenere un finanziamento (ad esempio, in caso di Progetti Europei), la scuola può anticiparle con il fondo di cassa disponibile non vincolato, ma nel contempo creare un accantonamento in bilancio pari ad una percentuale (da definire) del credito residuo. Il fondo creato, quando la scuola riesce a incassare il finanziamento, potrà essere destinato ad alimentare la disponibilità da investire.
Prima di passare alla descrizione degli strumenti di consuntivazione, appare necessario presentare alcune regole di base.
30 marzo 2011 - 63
Strumenti di Registrazione – regole di base
Inoltre si ritiene utile presentare un esempio relativo alle modalità di registrazione contabile, sia per quanto riguarda le entrate che le spese.
Al momento della registrazione sarà necessario rilevare la transazione per fonte delle entrate
e natura delle spese, non tralasciando la definizione della destinazione.
ESEMPIO REGISTRAZIONE ENTRATE
Registrazione per fonte
Finanziamenti dallo Stato - vincolati 60
Definizione della destinazione
Funzionamento Amministrativo
NOTA:In questo caso il nuovo software contabile dovrebbe proporre l’elenco delle destinazioni previste in budget.
Sarà OBBLIGATORIO l’inserimento della destinazione di ogni entrata/uscita
rilevata, da “agganciare” al terzo livello delle uscite e al quarto delle entrate.
FUNZIONAMENTO AMMINISTRATIVOEntrate Previste Accertate Incassatefinanziamenti vincolati da stato 100 100Diritto allo studio 70 60 0
TOTALE 170 160 0Spese Previste Impegnate Liquidatesuplenze brevi ATA 90Carta cancelleria stampati 40Materiale accessorio 40
TOTALE 170 0 0
30 marzo 2011 - 64
Strumenti di Registrazione – regole di base
ESEMPIO REGISTRAZIONE SPESE
Registrazione per natura
Supplenze brevi ATA 30
Definizione della destinazione
Funzionamento Amministrativo
FUNZIONAMENTO AMMINISTRATIVOEntrate Previste Accertate Incassatefinanziamenti vincolati da stato 100 100 60Diritto allo studio 70 60 0
TOTALE 170 160 60Spese Previste Impegnate Liquidatesuplenze brevi ATA 90 40Carta cancelleria stampati 40Materiale accessorio 40
TOTALE 170 40 0
NOTA:In questo caso il nuovo software contabile dovrebbe proporre l’elenco delle destinazioni previste in budget.
Il software gestionale dovrà:1) rendere obbligatorio l’aggancio al terzo livello delle uscite ed al quarto delle entrate per quanto
concerne l’inserimento della destinazione;2) visualizzare le sole destinazioni per cui tale spesa/entrata è stata prevista;3) bloccare o segnalare l’utilizzo di fonti di entrata vincolate per destinazioni diverse;4) bloccare o segnalare in modo evidente la rilevazione di uscite se prima non sono state
registrate le entrate afferenti;5) segnalare il saldo fra entrate/uscite per destinazione.
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Strumenti di Consuntivazione – introduzione
Un discorso molto simile a quello fatto per i modelli di previsione, può essere fatto per gli strumenti di consuntivazione.
In base alle registrazioni contabili, in particolare a mandati e reversali, vengono compilati n modelli I in relazione al numero di attività e progetti; tali dati vengono aggregati nel modello H.
Rendiconto MODELLO I Conto Consuntivo
MODELLO HRendiconto MODELLO I
Compilazione rendiconto per progetti e attività
Aggregazione degli n modelli I nel Conto Consuntivo
Descrizione delle entrate per
fonte
Descrizione delle spese per
natura
Descrizione delle entrate per
fonte
Descrizione delle spese per
natura e per destinazione
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Strumenti di Consuntivazione – modello I
Dal punto di vista architetturale il modello I, che sottende il Piano dei conti, è strutturato come segue:
DESTINAZIONE ATTIVITÀ - PROGETTORedazione del Rendiconto in base alla tipologia di destinazione: o attività o progetto.
Aggregato fonteAggregato fonte
Voce dettaglio fonte, tipologia di Voce dettaglio fonte, tipologia di vincolo o di dotazionevincolo o di dotazione
I livelloI livello
II livelloII livello
Tipologia naturaTipologia natura
Conto naturaConto natura
I livelloI livello
II livelloII livello
Sottoconto naturaSottoconto naturaIII III
livellolivello
ENTRATE
SPESE
Rendicontazione delle entrate in base alla fonte; al secondo livello si registrano informazioni diverse: o il dettaglio della fonte, o il tipo di vincolo, o il tipo di dotazione.
Rendicontazione delle spese in base alla natura delle uscite, su tre livelli di dettaglio.
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Strumenti di Consuntivazione – modello H
L’attuale modello H (Conto Consuntivo) è strutturato come segue:
Entrate
Spese
Avanzo di amministrazione presuntoFinanziamenti dallo StatoFinanziamenti dalla Regione Finanziamenti da Enti locali o da altre istituzioni pubbliche
Contributi da privatiProventi da gestioni economicheAltre entrateMutui
FONTE Aggregato fonteAggregato fonteI livelloI livello
NATURA/DESTINAZIONE
Consuntivazione delle entrate in base alla fonte di finanziamento.
Consuntivazione delle spese, in base sia alla natura di uscita sia alla destinazione; le due dimensioni sono in questo caso difficilmente estrapolabili
Attività Funzionamento amministrativo generaleFunzionmento didattico generaleSpese di personaleSpese d'investimentoManutenzione edifici
Progetti Progetto 1Progetto nAzienda agrariaAzienda specialeAttività per conto terziAttività convittuale
Gestioni economiche
Le problematiche relative ai modelli di consuntivazione sono identiche a quelle presentate per i modelli di previsione.
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Strumenti di Consuntivazione – nuovo schema logico
NUOVO PIANO DEI CONTI
NUOVO MODELLO I
NUOVO MODELLO H
Il nuovo modello di Consuntivazione mira a rappresentare in maniera completa le attività di rendicontazione e consuntivazione delle scuole.Lo schema logico per la formazione del conto consuntivo è il seguente:
Le registrazioni contabili alimentano in maniera diretta il Conto Consuntivo (modello H) e il Rendiconto (modello I)
1. Aggregazione dei dati delle registrazioni contabili nel conto consuntivo (visione prevalente per natura)
2. Rendicontazione dei dati registrati in contabilità per tipologia di destinazione, sia a livello macro (modello I), sia a livello di dettaglio (modelli I1, I2, I3)
I nuovi modelli sono stati costruiti in maniera tale da assicurare una coerente ed
oggettiva confrontabilità tra la previsione e la consuntivazione.
Nuovo modello I1
Nuovo modello I2
Nuovo modello I3
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Strumenti di Consuntivazione – nuovo modello H
Le registrazioni contabili alimentano automaticamente il Conto Consuntivo, costruito con una visione per natura.La struttura del nuovo modello di consuntivazione è la seguente (si noti che la struttura èperfettamente sovrapponibile al Bilancio di Previsione – mod. A3):
I livelloI livello
II II livellolivello
TIPOLOGIA PREDEFINITA
CATEGORIA PREDEFINITA
Tipologia entrateTipologia entrate
Categoria fonte Categoria fonte entrateentrate
I livelloI livello
II II livellolivello
TIPOLOGIA PREDEFINITA
CATEGORIA PREDEFINITA
Tipologia spesaTipologia spesa
Categoria spesaCategoria spesa
FONTE ENTRATE
NATURA SPESE
ENTRATE CORRENTIENTRATE CORRENTI
FINANZIAMENTI DA FINANZIAMENTI DA ENTI PUBBLICIENTI PUBBLICI
SPESE CORRENTISPESE CORRENTI
BENI DI CONSUMOBENI DI CONSUMO
ENTRATE
SPESE
III III livellolivello
VOCE PREDEFINITA
Dettaglio fonte Dettaglio fonte entrateentrate
FINANZIAMENTI FINANZIAMENTI REGIONEREGIONE
CARTA, CANCELLERIA CARTA, CANCELLERIA E STAMPATIE STAMPATI
II II livellolivello
VOCE PREDEFINITADettaglio spesaDettaglio spesa
esempiostruttura standard
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Strumenti di Consuntivazione – nuovo modello I
Le registrazioni contabili alimentano automaticamente anche il Rendiconto, costruito con una visione per destinazione.La struttura del nuovo modello di rendicontazione è la seguente (si noti che la struttura èperfettamente sovrapponibile al Budget – mod. A2):
DESTIN
AZIO
NE
Tipologia di
Tipologia di
destinazion
destinazion
ee
I I livell
livell
oo
TIPOLOGIA
PREDEFIN
ITA
I livelloI livello
II II livellolivello
TIPOLOGIA PREDEFINITA
CATEGORIA PREDEFINITA
Tipologia entrateTipologia entrate
Categoria fonte Categoria fonte entrateentrate
I livelloI livello
II II livellolivello
TIPOLOGIA PREDEFINITA
CATEGORIA PREDEFINITA
Tipologia spesaTipologia spesa
Categoria spesaCategoria spesa
FONTE ENTRATE
NATURA SPESE PROGETTI
PROGETTI
ENTRATE ENTRATE CORRENTICORRENTI
FINANZIAMENTI FINANZIAMENTI DA ENTI PUBBLICIDA ENTI PUBBLICI
SPESE CORRENTISPESE CORRENTI
BENI DI CONSUMOBENI DI CONSUMO
ENTRATE
SPESE
esempiostruttura standard
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Strumenti di Consuntivazione – nuovo modello I
Tipologia di Tipologia di destinazionedestinazione
Categoria di Categoria di destinazionedestinazione
I livelloI livello
II II livellolivello
DESTINAZIONE
ProgettiProgetti
Progetti di linguaProgetti di lingua
I livelloI livello
II II livellolivello
TIPOLOGIA PREDEFINITA
CATEGORIA PREDEFINITA
Infine, dalle registrazioni contabili e dalle aggregazioni visibili a livello macro nel modello I, si alimentano le nuove schede di rendicontazione, costruite in base alla tipologia di destinazione:
•I1: scheda di rendicontazione per attività•I2: scheda di rendicontazione per progetto•I3: scheda di rendicontazione per gestione economica
La struttura generale è la seguente (si noti la perfetta sovrapponibilità con le schede di previsione – modelli B1, B2, B3):
Rendicontazione per destinazione secondo i livelli definiti
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Strumenti di Consuntivazione – nuovo modello I
I livelloI livello
II II livellolivello
III III livellolivello
FONTE ENTRATE Rendicontazione delle entrate per fonte di finanziamento
TIPOLOGIA PREDEFINITA
CATEGORIA PREDEFINITA
VOCE PREDEFINITA
Tipologia entrateTipologia entrate
Categoria fonte Categoria fonte entrateentrate
Dettaglio fonte Dettaglio fonte entrateentrate
I livelloI livello
II II livellolivello
III III livellolivello
Entrate correntiEntrate correnti
Finanziamenti da Finanziamenti da Enti PubbliciEnti Pubblici
Finanziamenti Finanziamenti RegioneRegione
I livelloI livello
II II livellolivello
III III livellolivello
NATURA SPESE Rendicontazione delle spese per natura
TIPOLOGIA PREDEFINITA
CATEGORIA PREDEFINITA
VOCE PREDEFINITA
Tipologia spesaTipologia spesa
Categoria spesaCategoria spesa
Dettaglio spesaDettaglio spesa
I livelloI livello
II II livellolivello
III III livellolivello
Spese correntiSpese correnti
Beni di consumoBeni di consumo
Carta, cancelleria Carta, cancelleria e stampatie stampati
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Struttura del documento
� Premessa
� I risultati della fase di analisi
� Il nuovo quadro normativo
� Il nuovo processo
� I nuovi strumenti
� Conclusioni e Prospettive
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Chiusura prima fase
L’analisi effettuata, gli impulsi derivanti dall’innovazione normativa (vedi legge 196/2009, d.lgs 150/2009), la spinta delle scuole, hanno determinato la necessità di definire una nuova architettura amministrativo contabile che permettesse di superare i limiti degli attuali modelli; i risultati ottenuti rappresentano però soltanto il primo tassello all’interno di un processo di cambiamento che investe in maniera rilevante la gestione amministrativa delle scuole.
I risultati della prima fase innestano un meccanismo che può essere così rappresentato:
1. Nuova architettura modello amministrativo contabile2. Nuova struttura dei modelli di previsione, registrazione e consuntivazione3. Esempi di modelli di controllo4. Condivisione del modello con le scuole del gruppo tecnico
RISULTATI PRIMA FASE
ESIGENZA DI PREDISPOSIZIONE DEGLI STRUMENTI
ESIGENZA INFORMATIVA E FORMATIVA
I risultati della prima fase e i contenuti della seconda fase dovranno essere trasferiti al management scolastico, centrale e locale, tramite un piano formativo strutturato.
La definizione della nuova architettura e degli strumenti che da essa derivano, necessita di essere combinata con lo sviluppo del processo amministrativo contabile e la predisposizione di dettaglio dei modelli operativi.
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Gli obiettivi
Per rispondere in maniera tempestiva ai fabbisogni evidenziati, é necessario organizzare un intervento che consenta, da una parte, di sviluppare dal punto di vista metodologico il lavoro della prima fase, dall’altra, di iniziare un graduale percorso di accompagnamento delle scuole verso il cambiamento.
Gli obiettivi operativi a breve e medio termine sono i seguenti:
breve termine medio termine
1. Definire il nuovo regolamento amministrativo contabile e predisporre gli strumenti collegati
2. Progettare un percorso formativo che consenta da una parte di creare un corpo di formatori in grado di trasferire le competenze al management scolastico e ai revisori, dall’altra di predisporre i contenuti formativi anche per la formazione a medio termine
3. Erogare la formazione ai formatori e monitorare i risultati
4. Erogare la formazione ai revisori
5. Erogare la formazione al management scolastico (DS e DSGA)
6. Monitorare l’andamento della formazione e valutare i risultati della stessa in termini di competenze acquisite
7. Monitorare l’utilizzo dei nuovi strumenti e l’applicazione delle procedure
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Conclusioni e Prospettive
La fase 1 di sviluppo del Modello di Contabilità Analitico Gestionale, nel rispetto dei tempi previsti, può considerarsi terminata.
Sarà ora necessario iniziare la condivisione con il MEF del lavoro fin qui svolto con la creazione di un apposito gruppo di lavoro cui parteciperà un ristretto gruppo di Dsga dell’attuale gruppo tecnico.
Nel contempo viene avviata la fase 2 i cui obiettivi principali sono così riassumibili:
1.Consolidare il nuovo processo di registrazione contabile e predisporre gli strumenti da
utilizzare
2.Ampliare il nuovo processo di pianificazione e predisporre gli strumenti da utilizzare
3.Strutturare il nuovo processo di consuntivazione/reporting e predisporre gli strumenti da
utilizzare
4.Redigere il nuovo regolamento amministrativo contabile
5.Avviare il percorso formativo